lunedì 31 ottobre 2011

Il Consiglio di Senigallia è comunale solo per un terzo

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Solo un'ora dedicata ai problemi cittadini: due ore, invece, a quelli della "casta"

Si apre come di consueto, anche questo Consiglio Comunale del 26 ottobre 2011 con l’appello nominale. Logicamente non alle 16,30 bensì alle 16,58. Malgrado tenti di arrivare in ritardo rispetto all’orario fissato, come la buona educazione sembra qui insegnare, arrivo sempre in anticipo rispetto a quello d’inizio. Dico questo, non per una mia smisurata, ossessiva pignoleria o per fare della polemica, ma solo per riferire anonimamente, il malumore che ivi regna (malgrado la tanta coesione di cui sempre si parla) di quanti arrivano puntuali, con il desiderio di potersene andare prima e che vedono questo pio desiderio, restare tale.

Il Presidente Monachesi, una volta controllata l’esistenza del numero legale, giustifica gli assenti Paci, Memè, Colocci, e Romano, chi per malattia, chi per lavoro e impegni istituzionali.

Il primo autorizzato a parlare è PAZZANI che pone la sua interpellanza, o meglio una sulla riflessione, rivolta al problema dell’architettura del Lungomare di Levante rispetto a quella del Centro Storico, dal momento che dovranno essere collegate. C’è insomma un’esigenza di rinnovamento ed in merito a ciò, chiede se si sia pensato ad un "Concorso di Idee" che, se così fatto, sarebbe oltretutto a costo zero.
A rispondere è il SINDACO che sottolinea subito come già qualche cosa si venga facendo, se si pensa alla recente ed approvata Variante dell’Hotel Marche, del rifacimento dell’area portuale, della Ex Sacelit (di cui è stato avviato anche l’appalto per le opere di urbanizzazione e con quelli che saranno i due previsti collegamenti dei due lungomari di cui uno ciclo-pedonale ed uno veicolare). Indispensabile quindi sarà avere un percorso da seguire tramite un "Concorso di Idee" o meglio un appalto di concorso aperto anche a privati, per individuare nuove idee atte a collegare il lungomare con la Ferrovia, la Rocca, il Foro Annonario, la Biblioteca, la Rotonda. Poi però si dovranno vedere anche i volani economici, con il coinvolgimento di soggetti privati. Certo è che attualmente è un Lungomare desueto, rispetto alle idee innovative attuate nel Centro Storico.
La replica di Pazzani è quella di condividere con Mangialardi che è obbligatorio intraprendere la strada che conduce verso nuove idee rinnovative.

L’interrogazione successiva vede GIACCHELLA che anticipa che la sua sarà una domanda telegrafica. Nessuno si sarebbe atteso che avrebbe preso alla lettera questa sua affermazione e che dall’indomani il suo nome sarebbe stato inserito sul libro dei Guinness dei Primati. Infatti con il suo: "Rigassificatore di Falconara, capitolo chiuso?" credo sia stato e resterà l’intervento più breve nella storia del Consiglio Comunale e di cui, chi scrive, sentitamente ringrazia.
A rispondergli logicamente è ancora il SINDACO che dice sarà anche lui telegrafico, ma cosa che poi non dimostra: "La partita è ancora aperta...". Certamente è una partita che è stata gestita male, con errori di valutazione come quello che l’occupazione sarebbe stata salvaguardata, senza considerare l’attuale situazione, tanto che non sappiamo se quei 12 posti di lavoro perduti siano stati poi recuperati. Come sindaco, dice di non essersi sentito mai solo in questa battaglia contro la pericolosità di un luogo inadatto ad ospitare il Rigassificatore. Crede però anche che la Regione possa ritornare sui suoi passi rivedendo le primarie decisioni.
Anche nella replica Giacchella non è che si dilunghi più di tanto: "Dunque la partita continua e sono felice!".

A seguire, l’altra interrogazione viene così posta da GIROLAMETTI. Spiega subito però che il suo intervento più che una vera interrogazione trattasi di una richiesta di informazioni che intende rivolgere al Sindaco: "Ho letto che la Regione Marche vorrebbe fare un ’Patto di Stabilità Regionale’ che contrasti quello Nazionale... Che ne sa?".
Pronto il SINDACO nel rispondere come infatti è grazie all’Assessore Regionale Marcolini che in base a questo patto regionale ci permetterà di ottemperare ad alcuni degli impegni che avevamo preso con alcuni imprenditori. Cosa che fa vedere un piccolissimo spiraglio di luce per il 2012. Sincera, immediata e forse per qualcuno polemica (ma per me, oltremodo giusta) la replica di Girolametti: "...E’ un assist per parlare bene della Regione...mentre per il Rigassificatore restiamo del nostro punto di vista...non c’è piaciuta neanche a livello di Sanità Pubblica...".

La prossima interrogazione, viene posta da MANCINI al Sindaco e riguarda il problema delle Discariche Provinciali. Da quello che sembra, anche per i rifiuti la parte Sud della Provincia di Ancona rinuncia ad avere una sua discarica ed in sostanza essi saranno portati in quelle di Maiolati Spontini e Corinaldo. Le discariche quindi resteranno 2 e non più 3 come si era programmato: "...avremo quindi – prosegue Mancini – una concentrazione dello stoccaggio di rifiuti su queste due discariche, con un maggior transito di camion e di conseguenza maggior inquinamento... ed una scelta fatta senza consultare i comuni... malumore anche nella maggioranza Provinciale (SEL)...quindi chiedo il perché di questa sua scelta e se essa era condivisa sia dalla Giunta che dalla maggioranza".
Risponde ancora una volta il SINDACO, che ringrazia Mancini perché la domanda gli dà modo di informare anche tutta la cittadinanza sugli atti e sulle decisioni prese. Sottolinea subito che quello che il Sindaco fa, lo fa sempre con la condivisione della sua Giunta e della sua maggioranza. Conferma che ci sono due consorzi di cui uno è il CIR33 e l’altro è Conero Ambiente. E’ ancor vero che la parte Sud della Provincia non ha fatto assolutamente nulla, ma questa sua inerzia alla fine si è rilevata un’opportunità del territorio, perché ci si è accorti che le discariche sono sufficienti quelle due già esistenti. Si deve infatti cominciare a parlare per Area Vasta anche a livello di rifiuti e bisogna anche cominciare a vederli non solo come differenziati, ma anche al pensare come produrne di meno: "...io quindi – conclude Mangialardi – la difendo con grande decisione".
Non soddisfatto invece Mancini che gli ribatte: "...questi rifiuti che viaggiano da sud a Nord, per l’impronta ecologica non vanno bene... Ma è’ stato fatto un calcolo di quanti camion viaggeranno in più e del maggior inquinamento a livello di polveri (PM10)?".

L’interrogazione di REBECCHINI, invece è rivolta a Ceresoni ed è abbastanza sintetica nel contenuto: Palazzo Gherardi. Ora non sembra si parli più di alienazione, quindi chiede quale sia il nuovo progetto di questa Amministrazione sul futuro di questo palazzo.
La replica di CERESONI è altrettanto sintetica con un: "Abbiamo in animo di concretizzare...si parlava tempo fa che si volesse vendere ad Angelucci, ed invece, oggi, è lui che sta vendendo la sua parte...voci smentite, dunque dai fatti... la volontà è quella di non alienare questo palazzo, ma di trovare finanziamenti presso enti interessati...con il fine di restaurarlo, ...darlo in concessione per un 20 anni … destinandolo ad edilizia popolare... restandone però sempre proprietari...". Sembra che questo oggi può divenire una cosa possibile con un ente sicuro come lo è la Cassa Depositi e Prestiti con la quale si è in contatto. Comunque Ceresoni conclude la sua risposta, assicurando che non si sottrarrà all’impegno di dare ulteriori aggiornamenti.
La contro risposta di Rebecchini contiene un suo progetto che vedeva in quel luogo "culturalmente vivace" la sede di un museo. Conclude infatti l’ex Assessore con una delusa riflessione a voce alta: "...è stato commesso e state commettendo un grave errore!".

E’ di GREGORINI la nuova interrogazione, che viene rivolta a Schiavoni e che ha per tema la somministrazione dei pasti alla Scuola dell’Infanzia della Cesanella. Fa notare come questi, che vengono dal centro di Piazza d’Armi, qualitativamente vanno bene, solamente che le maestre ed il personale della scuola vogliono far presente che il personale che li distribuisce è in numero ridotto. Cosa questa che comporta una eccessiva celerità nel consumo dei pasti da parte dei bambini. Non tutti mangiano in fretta ed a volte si corre il rischio che qualcuno lascia il pranzo sul piatto e non riesca a finirlo in tempo. Poi chiede lumi anche per sapere a che punto è il Piano degli Orti, ma MONACHESI lo ferma subito facendo presente che il regolamento prevede un solo quesito per ciascuna interrogazione. Gregorini ne prende atto e dice che la presenterà di nuovo al prossimo Consiglio.
Anche SCHIAVONI ringrazia per la domanda (come ormai sembra essere entrato a far parte del galateo parlamentare e che fa tanto "bravo politico") che permette di informare tutti di come stanno funzionando i punti cottura: "...quello che le hanno comunicato è stato oggetto di verifica come avvenuto per altri due casi...In questi due primi mesi abbiamo veduto i punti da aggiornare per quanto ci sarà possibile … soprattutto nelle scuole dove maggiore è il numero dei bambini presenti...".
Gregorini si ritiene soddisfatto della risposta.

L’interpellanza della BUCARI, rivolta al Sindaco, riguarda i distributori di Latte Fresco. Ce ne sono già due di cui uno in Via dei Gerani ed un altro in Via Abbagnano, con risultati più che positivi. Suggerirebbe quindi di installarne uno anche a Nord magari al Parco della Pace.
"E’ nei nostri obbiettivi – risponde il SINDACO ma è anche vero che ci dobbiamo rimettere alle volontà delle aziende...comunque inoltreremo la domanda... ci deve però essere sempre un ritorno economico...".
La Bucari ringraziando: "Mi ritengo pienamente soddisfatta per la concretezza della risposta".

L’ultimo prenotato a parlare è SARDELLA che avrebbe voluto indirizzare la sua interrogazione a Memè, che essendo però assente avrà come suo interlocutore supplente Ceresoni. Il tema è la viabilità di Borgo Passera, che era stato promesso sarebbe stato messo in sicurezza, vista la sua pericolosità, nei pressi della fermata dell’autobus. Memè ne aveva constatato i problemi, ma ancora oggi, da quanto risulta non è stato modificato nulla. Se ne sollecita quindi la messa in sicurezza e si chiedono entro quali tempi ciò avverrà.
CERESONI afferma che Memè se ne è infatti occupato, come del resto se ne sta occupando anche Campanile. Memè ha dato compito di trovare una progettualità all’Ufficio competente che è quello Strade. Cosa che poi è stata girata per l’autorizzazione e magari anche per un contributo, alla Provincia. I tempi dell’autorizzazione si pensa che rientrino nel corrente anno e per i contributi nel 2012.
Sardella si ritiene soddisfatto per il finanziamento, ma educatamente, come è suo stile, si permette di sollecitare, perché l’intervento presenta tutte le caratteristiche di vera urgenza.

A questo punto ci sono da assolvere le solite pratiche burocratiche che vedono le votazioni per l’approvazione dei verbali dell’ultimo Consiglio e subito a seguire, la votazione per la designazione dei consiglieri per le mense scolastiche. Eletti per la maggioranza Bucari, Fiore, Girolametti, per la minoranza Battisti, Rimini, Mazzarini. Poi quella per i consiglieri della LUAS (L’università degli adulti) che vede eletti Salustri per la maggioranza e Rimini per la minoranza.

Si passa quindi al primo Ordine del Giorno, presentato da PAZZANI che illustra la sua richiesta di portare il tempo globale degli interventi sulle interrogazioni ed interpellanze da 60 a 90 minuti di tempo. Cosa che si risolve immediatamente con il passaggio della pratica in Commissione, mediante votazione e con la relativa approvazione di tutti i 26 presenti e votanti.

Il secondo OdG che viene presentato dal SINDACO ha come oggetto la "necessità di un nuovo assetto istituzionale e l’eliminazione dei privilegi". Insomma, dette con parole povere, con l’abbattimento di tutti i privilegi della tanto vituperata "Casta". Il SINDACO dunque, nei panni di un novello Don Chisciotte, in abiti moderni, con tanto a bordo ring, anche del fedele Sancho Panza. Ma con la stessa consapevolezza, che il suo tentativo, comunque sia, procurerà i suoi effetti. Appare inoltre incontestabile i progressi del lavoro svolto dal suo tutor del Cepu Comunale, che non lo abbandona mai, ma che sta dando risultati positivi. La sua oratoria infatti, appare ad ogni Consiglio sempre più sciolta e di parecchio, tanto che assistendo alla sua calorosa, convinta introduzione odierna, unita alla sua solita elegante presenza, pensavo se questa non fosse più una prova pratica per un futuro accesso in Parlamento. Impossibile non condividere con lui i contenuti della sua tesi, un po’ meno il pensare che il suo intento colpisca al cuore, certe coscienze oramai paralitiche o quantomeno fin ad oggi rimaste refrattarie a qualsiasi pungolo ancor di maggior impatto. E ce anche da chiedersi come se la prenderanno le anime incartapecorite delle nostre politiche senigalliesi, dopo il suo intervento. Una cosa comunque è certa, tanti sono stati gli interventi dei Consiglieri che hanno replicato (si fa per dire!!), ma quelli concreti sono stati, almeno per me, solo tre.

Il primo a rispondere, comunque, è CICCONI MASSI: "Voterò quanto hai presentato, caro Sindaco, ma credo che quanto voteremo non verrà ascoltato... La politica ha un costo, la politica la facciamo anche noi e gratis...è vero è arrivato il momento della riflessione ed è venuto quello di fare un gesto che non risolva i problemi di cassa statali, ma elimini quelli almeno morali...Ora, in questo momento, gli italiani non vorrebbero impegnare nei politici neppure 1 €....dobbiamo togliere questo paracadute del vitalizio...bisogna scandalizzarsi e lottare...forse noi come consiglieri comunali, non avremo neppure il nostro gettone, perché sembra che non ci siano i fondi in quanto sembrano siano esauriti...in Regione hanno detto no al vitalizio, senza specificare che chi rinuncerà ad esso, li porterà nel contempo ad avere un aumento di stipendio (per via del rimborso dei versamenti fino ad oggi fatti) … un consigliere regionale a cui contestavo ciò, mi ha definito Patetico, Provocatore di Provincia... ed è a queste persone che bisogna far capire che il paese c’è".

A questo intervento fa seguito quello della BUCCI. Con tutta sincerità, colpa logicamente tutta mia, confesso che non ne ho assolutamente compreso il contenuto. Emozione? Difficoltà oratoria? Non so quale sia stato il motivo che l’ha bloccata, ma è stato un intreccio di sorrisi, frasi mozze, pause, un intrecciarsi ed un ripetersi di parole, il tutto tra i sorrisini alla Sarkozy & Merkel dei colleghi.
Un consiglio, mi si permetta, meglio la prossima volta scriversi il contenuto per poi leggerselo.

FIORE la segue a ruota, ma almeno lui denuncia coraggiosamente la sua fede (come il Fede nazionale) nei confronti di quello che è il "suo sindaco" e di qualsiasi cosa egli faccia, Inoltre ha il buon senso di scriversi sempre il suo pistolotto, che se anche non condivisibile è quanto meno comprensibile dagli umani di lingua italiana.

RIMINI afferma: "Lo voto, ma rimarrà fine a se stesso, perché rimarrà qui...", Porta l’esempio del commerciante che si sente ladro per non aver magari fatto uno scontrino, mentre con pochi anni di servizio i politici percepiscono i vitalizi, senza provare la stessa sensazione. Ed è difficile da smantellare simili comportamenti!

MANCINI si chiede: "...dove sta il confine tra Demagogia e non Demagogia... il confine può essere segnato da quello che facciamo noi...un confine che dimostra come la Politica si fa anche fuori da questa...anche coloro che sono fuori della Politica, ma siedono su posti dirigenziali hanno stipendi non certo proprio minimi...mi sembra un po’ un documento in bilico... andiamo a toccare anche quel mondo che è a contatto della politica e di cui possiamo modificare i meccanismi...".

Per REBECCHINI: "E’ un OdG un po’ generico". E prende una copia dell’Unità, perché dice (spiritosamente!): "...bisogna leggere anche la stampa della concorrenza, dove si suggerisce invece di dimezzare il numero dei Parlamentari, perché non dimezzare gli emolumenti?" Anche lui, come Mancini punta l’indice anche sugli emolumenti dei dirigenti.

Anche QUAGLIARINI si accoda agli apprezzamenti per quanto detto e proposto dal Sindaco, con una nota che viene letta, ma che ricorda a grosse linee già quelle di altri suoi colleghi di maggioranza.

GIROLAMETTI: "Condividiamo le motivazioni di questo OdG....che non è il problema stipendio, ma sono i benefit che risultano insopportabili, sono i leader che non ascoltano nessuno...per questo bisogna fare attenzione alle scelte che si fanno...non è il dimezzamento del numero dei parlamentari, ma è la loro scelta...la riduzione del numero dei consiglieri o la cancellazione delle circoscrizioni non è una scelta del precedente Governo, ma di quello attuale... e la riduzione del numero dei consiglieri comunali comporta anche una riduzione della rappresentanza dei cittadini...".

Segue MAGI GALLUZZI con un contenuto similare, ben vestendo i panni del Capezzone del Sindaco, a quello di altri colleghi incensatori che lo hanno preceduto.

A questo punto prende la parola anche MONACHESI ricordando che in qualità di Presidente non si è mai permesso di entrare in problemi politici nel corso delle sedute, però in questo caso gli si permetta che in molte occasioni l’Italia dei Valori si è fatta promotrice di eventi politici e mai come in questo caso si sente vicina all’OdG proposto dal Sindaco.

Terminato il giro di interventi, riprende la parola il SINDACO per rispondere un po’ a tutti o meglio a quelli che valevano una risposta. "Ringrazio l’intero Consiglio Comunale, perché credo che si sia capito il senso dell’OdG... questa assise ha le carte in regola per dare…qui diamo il buon esempio proprio per dare un senso alla politica, perché questa non la si demanda agli altri (e lo dice rivolgendosi alla Bucci)... La politica non è un tema, è l’analisi, la proposta, guarda a tutti i cittadini... non c’è solo consenso, non c’è solo demagogia... si può vivere di Politica, ma non di privilegi... ci affasciniamo spesso del nulla, del qualunquismo che ci porta all’anarchia, un pericolo da non dimenticare mai... checché se ne dica e pensi, nelle Marche la spesa ed il numero di dirigenti è la migliore, però possiamo fare meglio, certo!...da considerare anche che alcuni dei dirigenti sono obbligatori, quindi bisogna documentarsi e verificare...".

A questo punto segue il solito balletto degli emendamenti (due) seguito anche da un subemendadamento. Alla fine tutto viene approvato.

Banchi dell’opposizione vuotiQuindi si passa alla proposta di delibera che viene presentata da GREGORINI, per la convocazione di un Consiglio Grande con l’obbiettivo puntato alla manovra governativa centrale. Nel frattempo però alcuni consiglieri della minoranza se ne sono andati, lasciando i granitici Mancini e Rebecchini soli sui loro scranni (vedi foto). Il numero legale potrebbe essere in discussione ed allora tempestivamente la RAMAZZOTTI chiede il rinvio della discussione al prossimo Consiglio Comunale, e mai e poi mai, questo suo intervento fu tanto apprezzato!

Sono le 20,45 quando Monachesi saluta e ringrazia tutti dichiarando chiusa la seduta.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto dall' I.P. 88.50.17.69 il 28/10/2011 ore 14:03
DIMETTETEVI INVECE DI RUBARCI I SOLDI !!!!!!!!!!!!!!

domenica 16 ottobre 2011

Lacrime e sangue anche a Senigallia: si tratta di tagli, non di un miracolo


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Più che una manovra, una questua alla ricerca del consenso della minoranza

Onestamente mi sarei atteso qualche cosa di più che di un "volemose bene" ed arrivederci più in là. In Consiglio solitamente si ripete: "… ne abbiamo parlato in Commissione…" oppure: "… ringrazio Tizio e Caio per l’enorme mole di lavoro che hanno svolto in Commissione…". Con tutta sincerità non credo che nessuno uscendo dalla riunione di ieri sera (mercoledì 12 ottobre, Ndr) abbia riportato la scesa di una qualsiasi ernia dovuta a sforzo.

Non ho potuto constatare alcun motivo che mi facesse pensare che non mi trovavo in Consiglio Comunale: stessa apatia e stesso silenzio da parte di alcuni Consiglieri scalda banco ed a parlare sempre i soliti, l’abituale, immancabile ritardo di inizio seduta. Come rovescio della medaglia, più compostezza, più partecipazione e meno passeggio.

Il Presidente della 1° Commissione, Mario Fiore, apre la seduta alle 18,20 e subito mi spiazza. Non accenna minimamente ed intelligentemente a quella che oramai è divenuta una ridicola formalità: l’elezione del Vice Presidente. Non assegnando nessun privilegio economico bensì un onere in più, nessuno intende ricoprire la carica.

Quindi passa subito al secondo punto che riguardava l’informativa relativa al ripristino del Difensore Civico. Fiore fa presente di aver mandato una lettera alla Provincia e di aver avuto risposta che ha inoltrato ai Commissari. Ha anche parlato con un esponente politico, che gli ha riferito come per questa mandata elettorale non si possa fare più nulla, ma anche per quella dopo non ci si debba neppure pensare. "Del resto - dice Fiore – non ci possiamo sostituire ad un Ente Preordinato, ma se vogliamo intavolarci sopra un dibattito, per un motivo di correttezza nei confronti dell’Assessore, sarebbe più conveniente spostarlo a dopo".

MANCINI fa presente di non aver ricevuto alcuna comunicazione, come del resto confermano anche gli altri presenti. Disguido che la segretaria provvede subito a colmare consegnando delle fotocopie della lettera inviata dalla Provincia. Suggerisce inoltre di riportare la cosa in Commissione, accantonandolo per la riunione della prossima settimana.
FIORE si impegna a farsene cura riconvocando la Commissione la settimana entrante.

La manovra finanziaria del Governo nazionale, viene a questo punto illustrata ed analizzata dall’Assessore al Bilancio Sig.ra PACI con un occhio alla ricaduta sull’area comunale. Più che un’illustrazione la sua, visto che come dice è la terza o quarta volta che ne parla in commissione, sarà più un aggiornamento degli ultimi sviluppi. E spiega come le prime tre manovre si siano tradotte in tagli consistenti, mentre le ultime di questa estate sono andate a colpire gli Enti Locali, inferendo su quel ripetutamente menzionato Patto di Stabilità che andrà a colpire soprattutto il prossimo anno. Un importo che ammonta a 6,5 milioni e spicci di € di cui 4,7 per il Patto di Stabilità. Quindi dobbiamo recuperare in qualche modo questi 6,5 milioni. Che poi quello che viene da contestare di più non sono gli importi, ma le regole del Patto. Quello che si spera è che in futuro ci possa essere una rivisitazione da parte del Governo Centrale.
La Paci, passa allora ad esaminare che cosa si possa fare per recuperare tale cifra, elencando tra le possibilità quella della Leva Fiscale, dell’Imposta di Soggiorno, della dismissione immobiliare, la lotta all’evasione fiscale, anticipo dell’IMU al 2012, della TARSU.
Perché poi piove sempre sul bagnato ed ai tagli del Governo Centrale si andranno a sommare quelli della Provincia e della Regione, che colpite anche loro dalla scure dell’Amministrazione Statale, si vedranno costrette a riversarle sui Comuni.
Si è parlato di un occhio di riguardo per i comuni virtuosi, ed il nostro ha i conti a posto, ma ancor vero sembra che le regole verranno fatte come una camicia su misura per i Comuni Virtuosi del solo Nord o quasi!

REBECCHINI ritiene che alla fine per questo Patto di Stabilità ci sarà una revisione. Sembra strano che si possa far eseguire dei lavori senza poi pagarli. Il Governo ha fatto spesso di queste cose, poi è ritornato indietro sui suoi passi, correggendo quelle norme che aveva un minuto prima dettato. Non crede al bilancio di sangue di cui parla sempre il Sindaco, come pure che si tratti di un bilancio bipartisan, anche se vero è che Trichet ancora una volta ha parlato di ulteriori sacrifici e quindi ulteriore debito.

CICCONI MASSI dice che crede di conoscere abbastanza bene l’attuale situazione, perché è già alla seconda riunione della Commissione a cui partecipa e comunque ritiene di condividere con Rebecchini che ci sarà una revisione. Infatti anche Alemanno ha parlato che ci sono ancora tre mesi di tempo per parlare con Enti Locali e definire il problema, da cui deriva che quello di cui si discute è del tutto aleatorio.
Detto questo passa a fare alcune considerazioni. Il Sindaco ha parlato di un bilancio lacrime e sangue, però condiviso con tutti, sono sue parole, che però sono gradevoli a sentirsi, ma ancora lontane dal verificarsi. Un bilancio lo fa la maggioranza, chi sta all’opposizione al più non lo vota. Se se ne vuole parlare qui, lo si può anche fare, ma non si può dire che questo è stato costruito insieme. La minoranza potrà dire se condivide la tassa sull’imposta di SCOPO o su una qualsiasi altra tassazione, ma alla fine il bilancio lo deve dirigere chi è nella cabina di comando dell’amministrazione. Un Bilancio costruito a più mani, significherebbe il mutare l’orientamento, la consistenza politica, del Consiglio.
Poi Cicconi passa ad analizzare le possibili soluzioni prospettate: Evasione Fiscale e dismissione degli immobili. La prima vista come lotta all’evasione è giusta, ma comporta tempi lunghi. La seconda bisogna analizzare bene che cosa si va a dismettere. La Tassa di Soggiorno, invece, proprio non la vede favorevolmente perchè andrebbe a creare scompensi. Oggi i margini per alcune categorie di albergatori sono all’osso se si pensa che una pensione completa giornaliera, questa estate, in alberghi di 2° ed anche 3° categoria ammontava appena a 35 €, la stessa cifra che si trova a pagare in alberghi turchi. Quindi una tassa del genere potrebbe far spostare le Agenzie Turistiche e che oggi guardano anche ad un solo euro di risparmio e che sono quelle che fanno girare il mercato, ad orientarsi verso altri lidi.

MANCINI asserisce che parlare di Bilancio condiviso o no fa parte del gioco. Se a suo tempo con le nomine dei 6 Presidenti di Commissione non si è ritenuta la minoranza in grado di assolvere ad simile mandato assegnandogli le Presidenze nel rapporto di 2 a 4 figuriamoci se ci ritiene idonei a mettere bocca sul bilancio. Quello che si richiede è un’informazione completa.
Mancini fa infatti presente che è alla terza riunione, ma vorrebbe avere anche dei numeri quando si parla ad esempio di Tasse di Scopo, bisognerebbe insomma concretizzare. Si parla di MUSINF, ma quanto ci si ricava, quale valutazione è stata fatta, perché si potrebbe incorrere, nella fretta, nel rischio di svenderlo anzichè venderlo. Eppoi chiede se su Palazzo Gherardi sia ora di fare una smentita con due parole ufficiali. IRPEF: chiede ancora quali siano le entrate. "Noi possiamo fare delle proposte, ma tenete conto che l’opposizione non possiede un Assessorato… Fate i conti e fateceli sapere… e poi metteteli sul tavolo…".
Mancini conclude il suo intervento sollecitando la richiesta dell’elenco dei compensi degli amministratori e dirigenti comunali, non ancora pervenutogli.

PACI risponde con un: "Sottoscrivo il bell’intervento di Cicconi Massi parola per parola dall’inizio alla fine…". Afferma come sia una situazione grave che tutti devono condividere, con un confronto costruttivo cercando di trovare una soluzione la meno dolorosa possibile. Però considerando gli interventi qualche cosa di simile si è già fatto, sulla base di proposte, le migliori possibili, anche se alla fine il Bilancio, sarà una responsabilità che riguarderà la maggioranza.
Parlando poi dell’informazione data dalla stampa, spesso le notizie vengono travisate, perché questa fa il suo mestiere.
Poi parlando della tassa di Soggiorno, dice che da calcoli stimati potrebbe far incamerare intorno ai 1,4 milioni di €. Gli importi potrebbero variare da 0,50 ai 2 € per i cinque stelle. Ma anche qui si potrebbero osservare tante eccezioni, come no per i bambini, o dopo tot giorni di permanenza, o solo per il periodo estivo. Poi rivolgendosi a Cicconi Massi "L’orientamento è comunque che la metteranno tutti…".
Palazzo Gherardi: i soldi per restaurarlo non ci sono, ecco che allora potrebbe intervenire un privato che lo faccia a costo zero per il Comune, beneficiandone l’utilizzo per un certo numero di anni.
L’imposta SCOPO: Rimini è già da diversi anni che l’ha attuata utilizzandola per tantissimi lavori. Il cittadino la pagherebbe attraverso l’ICI, per cui tale obbligo non ricadrebbe su tutti i cittadini.
IRPEF: secondo simulazioni fatte dovrebbe apportare altri 700 mila €. La Paci conclude con il dire: "Bisognerà comunque tornare a tetti di spesa inferiori a quelli fin qui fatti!".
A questo punto la chiusura della riunione spetta al Presidente Fiore che ringrazia sottolineando come il clima della discussione sia stato ottimo.

Dal mio punto di vista da osservatore esterno e semplice cittadino, tante ne sapevo e tante ne so. Tanti erano i dubbi e le domande che mi ponevo e che tali mi restano. Dal momento che ancora nulla di preciso è stato dettato dal Caput Mundi e che ancora tutto naviga sui sentito dire, forse, molto probabilmente, quello che si è potuto capire è che si sta facendo solo utili simulazioni e calcoli, ma che tali restano.

Ed allora visto che ancora "del doman non v’è certezza" perché il tanto parlare in ben 4 Commissioni e non finisce qui, perché se ne tornerà a parlare ancora nella III ed ancora in V Commissione con un altro nulla di fatto?
E qui mi chiedo per visibilità di ognuno o per un servizio di informazione al cittadino? Se di questa ultima si tratta, certo è che viene fatta in maniera da Governo Centrale, con una infinità di tagli. Mi chiedo se non sarebbe utile invece comunicati stampa giornalieri da parte del Comune come i vecchi Bollettini di Guerra (non certo redatti allo stesso modo e con i contenuti sempre positivi e di vittoria).

Del resto non stiamo combattendo una guerra per la sopravvivenza di molti di noi?
Ai posteri l’ardua sentenza!

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto dall' I.P. 88.50.17.69 il 14/10/2011 ore 08:53
che li tiri fuori il sindaco sti soldi !!!!!! rivendiamo il parcheggio del bocciodromo di senigallia o le case prese a quattro soldi dall'affaire Angeloni . Svegliatevi senigalliesi a meno che non vi stia bene nel farvi rubare continuamente i soldi !!!!!!

sabato 15 ottobre 2011

Per la Società Autostrade 'sto ponte non s’ha da fare!


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it


Si mobilitano gli abitanti di Via del Giardino



Ancora il vecchio ponte non è stato abbattuto, ma già la Società Autostrade ha fatto sapere, vista la preoccupazione degli abitanti di Via del Giardino, che questo non verrà ricostruito. Ecco allora che è stato organizzato un incontro con la stampa e gli abitanti della via interessata, per rendere pubblico il disagio che tale provvedimento apporterà all’area interessata. Area che è quella della Frazione di Sant’Angelo e che vede interessate Vie del Giardino, Via San Gaudenzio e Via Capanna.

Alla riunione, organizzata da Claudio Cavallari e Pierluigi Carnevaletti, ha partecipato anche l’Ing. Stefano Bernardini, uno degli veterani del Comitato Versus Complanare e quindi un esperto in detta materia.

Pierluigi Carnevaletti e Stefano BernardiniIl sig. Luciano Catalani, in qualità di abitante di Via del Giardino, apre il discorso ricordando l’importanza di questa strada, ancor più datata di quella provinciale. Fa notare come questo cavalcavia sia per importanza il terzo o quarto e come altri di minore importanza siano già stati ricostruiti, cosa questa che lo porta a sentire puzza di bruciato. La sua soppressione e la mancata ricostruzione, renderà difficile il collegamento con via San Gaudenzio. Via del Giardino rappresentava una bella e suggestiva passeggiata che ora diverrà molto più difficile da percorrere. Ci passavano mezzi pubblici che da domani sarà difficili veder transitare ed utilizzare.

Se si pensa che non ci saranno neppure entrate nella complanare, diviene subito chiaro come coloro che in estate provengono dall’entroterra, da Chiaravalle e Jesi, dovranno fare tutto un altro giro. ’Ci siamo accorti tardi di tutto ciò’ - afferma Catalani che poi continua - ma ad onor del vero la reazione tardiva è stata suggerita anche dall’Amministrazione per quelle che diciamo erano allora dicerie sulla eccessiva pendenza del ponte. Con questo atteggiamento, si badi bene - conclude il Sig. Catalani, si danneggia tutta una comunità come quella di Sant’Angelo.
Un altro abitante fa notare come l’abbattimento del vecchio ponte, costringerà a fare un percorso di un chilometro in più, che ripetuto per diverse volte in una giornata a fine anno comporterà una spesa ed un danno all’ambiente.

Il cavalcavia di via del Giardino a Senigallia che collega la città con Sant’Angelo (vista lato monte)Il Dott. Carnevaletti tiene a precisare che malgrado ci si sia accorti tardi, tutto è ancora possibile, purché ci sia una volontà a voler modificare. In secondo luogo, la curvatura del viadotto non è un problema ed è facilmente superabile. Infine non si riesce a comprendere anche la rotatoria doppione che andrà ad affiancare quella vicina di Via dei Pini e Via Capanna.

L’Ing. Bernardini esordisce con l’affermare che è una complanare che nasce sulla menzogna, con grande colpa di tutte le forze politiche siano esse di maggioranza che di opposizione in quanto votata da tutti, anche se poi qualcuno ne ha preso successivamente le distanze.
Complanare che nasce sulla menzogna, perchè il progetto non è stato sempre rispettato, ma ha subìto delle modifiche rispetto ai progetti iniziali, di volta in volta, quanto ci si accorgeva che qualche cosa non funzionava. Doveva andare fino a Marzocca, ora non ci va più e si fermerà al Ciarnin per motivi di carattere geologico (incontro di acque e possibilità di frane). E c’è da chiedersi che strada prenderanno coloro che provengono da Marzocca?
All’altezza di ogni rotatoria - continua Bernardini - si potrebbe intravedere, guarda il caso, la possibilità di una lottizzazione: se uno va a vedere se ne rende conto: quella costruita al Cesano è più grande di un campo sportivo! Ed anche qui ci sarebbe da vedere dove e come si inserisce e con quale pendenza.

Il disegno della complanare a SenigalliaQuando poi si presero contatti con il Ministero (dei trasporti e infrastrutture, Ndr), cosa che avvenne per ben tre volte, ci dissero che non si poteva chiamare complanare, per via della scarsa velocità che permetteva, con incroci a raso ed uscite che obbligano a fermate portandosi al centro della carreggiata per poi girare a sinistra.
Forte delle sue esperienze, l’Ing. Bernardini consiglia al Comitato Senigallia Libera di scavalcare l’ambito cittadino, perchè "qui siamo in area portuale e vi farebbero solo promesse da marinaio. Se noi siamo riusciti in quel poco che abbiamo ottenuto è perché ci siamo rivolti direttamente al Ministero. Attenzione poi alle eventuali e singole convocazioni … agli interessi curati caso per caso. Qui l’interesse è solo ed unico per tutti".

Al che mi vien da chiedere, se si ritiene che ci siano i tempi per modificare e se tecnicamente ciò sia poi possibile.
Le risposte che ricevo sia dal Dott. Carnevaletti che dall’Ing. Bernardini concordano pienamente che tutto ciò è possibile farlo sia nei tempi che nelle curvature del viadotto.

Senigallia, le barriere fonoassorbenti per autostrada e complanare in zona CesanellaL’ultimo appello dell’Ing. Bernardini riguarda la scelta di quelle che saranno le barriere fonoassorbenti o antirumore e le relative piantumazioni. Affinché si eviti di compiere altre opere come quelle già posizionate, contestate ed ora in fase di ripensamento e modifiche.

Queste, almeno, le campane dei residenti.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

chi non è compromesso?
Scritto da antiverdame il 13/10/2011 ore 13:19
Finalmente anche i compagnucci ritardatari "UN PO' DI SINISTRA" si rendono conto che a Senigallia la giunta "calce e mattone" qualche lieve danno lo fa. Dove eravamo (quasi)tutti quando Bernardini-& nei trascorsi anni protestava? Anche gli INDIGNATOS di MEZZACANNA e loro consiglieri sodali si sono defilati!?
il paese dell'ipocrisia
Scritto da alfio romiti il 13/10/2011 ore 16:48
Perchè ci si lagna a frittata già fatta? e poi perchè nessuno di voi "scippati del ponte" parla della stessa lottizazzione in via del giardino? scusate ma non si può sempre e solo tirare l'acqua al proprio mulino. E per chi ancora è contrario a priori alla complanare, avete qualche alternativa al polmone inquinante della statale? PS: io mi lamenterei piuttosto sulle dimensioni di questa struttura, nessuno pensa che i nuovi viadotti siano sovradimensionati come le opere al contorno? secondo voi è colpa del comune? Mah,hanno di nuovo mangiato sopra le nostre teste e tutti zitti, ma si... facciamo un ponte in più e chissenefrega! PS2: il nostro amatissimo comune dovrebbe almeno far rispettare un'ordinanza che obbliga i camion a lasciare i cantieri da "puliti"... ma questa ordinanza esiste? a.r.
Forse necessita il riassunto delle puntate precedenti
Scritto dall' I.P. 82.61.11.66 il 13/10/2011 ore 18:04
il signor Romiti anche Lui arriva tardi e in maniera disinformata e disattenta sull'argomento. Una alternativa al "polmone verde" della statale era stata proposta . Ma chi non vuol sentire, e chi non vuol perder i tanti "crediti edificatori" che la complanare si porta dietro, ha subito fatto quadrato contro . Per quanto riguarda il sovradimensionamento dei ponti e delle opere complementari se nè parlato, parlato, parlato fino all'esaurimento , a frittata ancora da fare. Credo che Lei si è perso più di una puntata, Sig. Romiti . L''ordinanza che obbliga i camion a girare per la città ,solo dopo essersi "puliti" all'uscita del cantiere , non solo è una norma del Codice , ma è una impegnativa che la Società Autostrade si è assunta con il la V.I.A ed il Contratto di Appalto. Come la Ditta in " house" alla ASPI la rispetti è sotto gli occhi di tutti, e come questa inosservanza venga tollerata dal Comune , Sindaco in primis, è altrettanto sotto gli occhi di tutti.

Scritto dall' I.P. 93.42.230.51 il 13/10/2011 ore 19:42
infatti la mia domanda era ironica... e la frittata è stata già rigirata.

giovedì 6 ottobre 2011

Al cimitero delle Grazie di Senigallia, un mese dopo…


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Ancora una volta, sarà la documentazione fotografica a testimoniare, ancor più delle parole, i fatti. La maggior parte delle buche, quelle più profonde e che rendevano problematica la circolazione delle auto, ma in principal modo dei pedoni (ancor più per quelli anziani) è stata chiusa ed asfaltata. Qualcuno dirà che si poteva far meglio, ma a mio parere, viste anche le risorse, va più che bene così! La fontanella che si vede nella foto, è stata riparata e l’erba dietro e soprattutto davanti alle cappellette, è stata tagliata.

Ma sinceramente non mi ritengo appagato di tutto ciò, per due motivi.

Una delle buche asfaltate al cimitero delle GrazieUna delle buche asfaltate al cimitero delle GrazieUna delle buche asfaltate al cimitero delle Grazie

Il primo, perché a dirla alla politichese, sono soddisfatto per la "sostanza" del lavoro di restauro fatto, ma la "forma" mi lascia l’amaro in bocca. Infatti mi chiedo, ma allora la pessima manutenzione non era dovuta alla mancanza di fondi di cui tanto si parla in questi giorni, ma dalla pigrizia, dall’apatia, da una mancanza di capacità gestionale oppure da una ben peggiore voluta cecità da parte di chi sarebbe preposto a questi controlli. Costui o costoro sono pagati dalla comunità per adempiere a questo lavoro, bello o brutto, remunerato o meno che sia, senza la necessità che sia un cittadino a segnalare queste mancanze. Anzi compito dell’incaricato/i sarebbe proprio quello di anticipare i malcontenti.
Se la remunerazione non fosse adeguata come dicevo, perché è poi questa la solita scusante, si può sempre lasciare l’incarico, cari signori miei… oggi, quello che proprio non ci fa difetto, sono le persone alla ricerca di un lavoro.

Continua il traffico di automobili al cimitero delle GrazieContinua il traffico di automobili al cimitero delle GrazieContinua il traffico di automobili al cimitero delle Grazie

Il secondo, ed anche qui le immagini sono abbastanza eloquenti, il traffico veicolare. Senigallia non è, a quel che sembra, una "Eccellenza" solo come località turistica, ma anche come città (a quel che è dato vedere) con il più alto numero di invalidi tra le città d’Italia (o il numero dei più furbi?).
Continua il traffico di automobili al cimitero delle GrazieAi tagli del Governo, vogliamo allora contrapporre anche un controllo di costoro (parlo dei furbi) con multe salate quali obolo per le casse comunali? Sono certo che la "giornata" di un Vigile Urbano sarebbe sicuramente ultra coperta (almeno per i primi due-tre venerdì di controllo… poi il passaparola limiterebbe il numero dei furbi). E negli altri giorni, cancello semichiuso o catene!
Fino ad oggi la risposta è stata no, a quel che sembra, però non si offenda l’Amministrazione se così facendo viene poi reputata complice!

Continua il traffico di automobili al cimitero delle GrazieTagliata l’erbaccia davanti le cappelle votive al cimitero delle GrazieTagliata l’erbaccia davanti le cappelle votive al cimitero delle Grazie

Altra nota dolente, venerdì 30 settembre erano le 11,50, io stavo curando il servizio fotografico, quando si ferma un’auto davanti all’ufficio del custode con una sola persona a bordo. Scende la sola occupante del mezzo, una signora sulla quarantina che, con un tono assai scocciato ed a voce alta, senza entrare dentro, fa presente all’addetto, che nelle fontanelle manca l’acqua. Il custode o l’impiegato, non so quale sia il compito dell’occupante tale ufficio posto all’ingresso, va allora ad esaminare i contatori posti di fronte all’ufficio. E da quel che mi pare di aver compreso, dal mio posto di osservazione, dice che a lui risulta che l’acqua, almeno su uno dei due contattori installati, gira. La signora, inviperita, dicendo che sarebbe stato sufficiente mettere un cartello segnalando il disguido, almeno uno avrebbe provveduto ad organizzarsi… sale in auto, sbatte lo sportello e se ne va "sgommando".

Una delle fontanelle al cimitero delle GrazieConfermo che nella fontanella della foto, da quello che ho potuto costatare di persona, l’acqua, anche se leggermente, però filava. Ma ho anche osservato che la signora, malgrado il "nervosismo", camminava perfettamente. E ad onor del vero, non ho veduto altri provvedimenti, da parte di quello che io credo sia il custode, né il chiedere il permesso di entrata alla signora, né l’avviarsi per un controllo ad una delle fontanelle lì vicino, eccettuato quello del suo ritorno in ufficio… perché, vista l’ora, lo avrà rimandato sicuramente al pomeriggio!


Questi i commenti dei lettori di 60019.it.

Scritto da anonimo il 04/10/2011 ore 09:42
Il problema della gestione dei cari estinti non si limita solo ai cimiteri, personalmente mi interesserei anche alle altre giurisdizioni che lo riguardano.

Lo so, ma servono prove
Scritto da Franco Giannini il 04/10/2011 ore 12:37
"...personalmente mi interesserei anche alle altre giurisdizioni che lo riguardano..." ed allora perchè non inizia a farlo ? Le accuse nell'anonimato lasciano il male che trovano. Anche io so qualche cosa che mi è stato riferito da chi lavora nell'ambiente, ma senza prove... Comprendo pure però, che le querele sono sempre dietro l'angolo...ed allora accontentiamoci di quello che si può denunciare. Del resto gli eroi, come si usa dire, sono tutti al camposanto!!

Scritto dall' I.P. 10.117.105.69 il 04/10/2011 ore 15:27
Signor Giannini se sono nell'anonimato ho le mie buone ragioni, non era un'accusa era un consiglio, visto che lei è del mestiere e avendo già letto i suoi articoli la reputo una persona con molta più esperienza di chiunque altro e poi francamente non mi và di diventare un' "eroe". Distinti saluti il suo fan anonimo.

lunedì 3 ottobre 2011

Consiglio Comunale a Senigallia, i tagli si risentono anche sui tempi


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Ma è il gioco è quello che preoccupa di più i Consiglieri…


Sembra che la scure dei famigerati tagli si stia accanendo anche sul tempo a disposizione per le sedute consiliari. Dalla media delle 7/8 ore (salvo gli intervalli richiesti dall’uomo del NO), si è passati alle 3 e mezza. Ma dal contenuto delle risposte alle varie interrogazioni che si sono avute, presumo che a breve, molto a breve, l’Aula Consiliare sarà, quantomeno chiusa, per la serrata comunale dovuta alla mancanza di fondi con cui pagare i gettoni di presenza e non solo, ma anche per l’ovvietà della risposta: "Ragazzi, non c’è più una lira…".

Credevo che i tagli portassero almeno il beneficio di una più breve stesura della mia cronaca. Ed invece, ad un certo punto della seduta ci si è dilungati con battute alla Crozza ed allora… ma non voglio anticipare nulla. Comunque, per gli oberati di impegni e per gli incontinenti, onde abbreviare i tempi di lettura, o meglio di consultazione, ho messo in rosso i vari argomenti, per rendere subito individuabile ciò che specificatamente più interessa.

La seduta si apre alle 16,50 con la concessione della parola alla BUCARI per la prima interpellanza. Purtroppo mi sfugge perchè sto parlando con un Consigliere e sono quindi distratto. Assolutamente colpa mia e ne chiedo qui pubblicamente scusa sia alla Signora che ai lettori. Si può trovare però il contenuto QUI. Quello che invece ascolto e non mi sfugge è la risposta di MEME’.
Più che una risposta, un primo grido di dolore il suo, che poi ripeterà nel corso della seduta con un ritornello asfissiante che più o meno era e sarà grosso modo questo: dovremo verificare a giorni le disponibilità economiche che ci restano e con le quali effettuare gli interventi possibili. Del resto questo è frutto dei tagli governativi…

L’interpellanza di BATTISTI che doveva essere rivolta a Schiavoni (assente per motivi di salute) o al Sindaco (assente per impegno istituzionale) trova come interlocutore, di nuovo, il Vice Sindaco Memè. Battisti si fa portavoce di lamentele da parte di alcuni genitori dell’asilo "Prato Verde", in quanto sono state rinvenute in prossimità di quest’area, alcune siringhe, immediatamente recuperate dagli operatori ecologici dopo segnalazione. Ma vista la gravità della cosa si chiede all’Amministrazione se possa verificare se ciò risponde ed in caso affermativo, mettere più in luce la zona nelle ore notturne intensificando magari anche la sorveglianza.
MEME’ si impegna a far eseguire lavori di potatura per dare più visibilità favorendo così un controllo maggiore, monitorando la cosa anche con l’aiuto delle maestre. Anche perché questo è un luogo di educazione…
La replica di Battisti: "Sapevo che la sua sarebbe stata una risposta dettata da un completo e vero interesse…".

Iscritto a prendere la parola per una nuova interpellanza è REBECCHINI che la rivolge a Ceresoni. Il problema è quello sollevato da una professoressa attraverso una lettera indirizzata alla stampa, con la quale punta il dito sulle mura di Via Rodi. Dopo tanto illustrare la storia delle mura, ha poi portato a vedere dal vivo ai suoi studenti le mura e si sono trovati davanti a delle voragini. C’è da chiedersi, va bene riqualificare, ma non a discapito della perdita di testimonianze storiche. Ora ricoprendo quell’area è da ritenersi giusto il ricostruirci?
CERESONI replica con un: "… solita dialettica massimalistica… - ed ormai è chiaro che tra i due non corra, politicamente parlando, buon sangue - è un fare il meglio alle condizioni date… abbiamo bloccato e migliorato la progettualità di quel territorio… basti pensare al condominio costruito prima vicino alle mura… l’Amministrazione ha fatto il meglio che poteva fare con la liberazione delle mura, la creazione di un’area verde, una passeggiata lungo le mura, bloccato un edificio moderno con la richiesta di migliorarne l’assetto…".
Rebecchini allora gli replica: "Non sono per nulla soddisfatto… accusato di radicalismo, io… la sua è un’azione ultra-moderata per coprire certi interventi… questo edificio sta sorgendo vicinissimo alle mura, tanto che per vederle, bisogna salirci sopra… quindi è un intervento inconcepibile…".

E’ a questo punto il turno di SARDELLA che, dopo i ringraziamenti rivolti a Memè per aver effettuato i lavori di illuminazione di Via dell’Industria a Marzocca a suo tempo richiesti e le luci ad intermittenza in prossimità del passaggio pedonale sulla Statale, fa presente, questa volta, lo stato di carenza di manutenzione in cui versano i giardini e i giochi per bambini sempre di questa frazione. Sembra che manchi un sistema di irrigazione, tanto che i bambini non giocano più sul prato erboso, ma sulla polvere.
MEME’ a sua volta esprime il suo compiacimento per l’interessamento che offre nei confronti dei residenti di questa frazione. Ma purtroppo, anche la cura del verde risente dei tagli. Per quanto concerne i giochi dei bambini, la manutenzione è soggetta ai pezzi di ricambio originali delle case fornitrici. Se si dovessero fare riparazioni con pezzi non originali non potrebbe più essere garantita la sicurezza certificata. Ed i pezzi di ricambio non sempre sono disponibili (non lo dice ma lo si immagina, che anche qui intervenga il problema tagli, perchè sempre di costi si tratta). C’è da aggiungere che: "… con la manovra queste situazioni si potranno allargare ad altre zone della città…".
Sardella, allora sorridendo replica bonariamente: "Non posso dirmi in qualità di Consigliere di essere soddisfatto, ma di sollecitare, anche se però comprendo le difficoltà…".

A riproporre una nuova interpellanza è PAZZANI che pone il dito sulla piaga dei premi e retribuzioni dei dirigenti. Problema a suo tempo fatto presente sia in Commissione che in Consiglio con il Sindaco. Ricordando anche come Paradisi, del resto, nel suo libro bianco abbia denunciato queste cose. Denunce a cui non hanno fatto seguito smentite. Chiede che siano utilizzate tutte le risorse, tagliando queste retribuzioni difficili da comprendere.
MEME’ apre la sua risposta con una lapidare: "Non ne voglio neppure parlare di questo documento…". Ma tiene a far presente il rapporto che c’è tra quelli che vengono definiti sprechi e l’intero, globale, bilancio Comunale. Bisogna poi tener conto del complesso legiferare in materia, una su tutte la legge Brunetta con il suo "Turn-over". "Ma è il Patto di Stabilità… questo è il vero problema, la vera preoccupazione".
Anche la replica di Pazzani è altrettanto secca: "… capisco che per voi siano inezie, ma non toglie che potevano essere evitate… questo era il senso del mio intervento…".

A questo punto si sente una voce dal tono sconosciuto. E’ quella di uno dei consiglieri presenti e silenti: SARTINI. Molto educatamente, quasi con imbarazzo, quasi con il cappello in mano, chiede un "occhio di riguardo" per quella strada della Querciabella onde diminuirne la pericolosità dovuta al suo traffico. Magari uno specchio nei punti critici o il taglio di un ciuffo d’erba che ne migliori la visibilità. Piccoli interventi insomma… A rispondergli sarà il SINDACO (che nel frattempo è ritornato dal suo impegno istituzionale). E forse Sartini, dopo la risposta che riceverà, rientrerà silenziosamente e prudentemente nei ranghi ad espletare il compito richiestogli e fin qui perfettamente assolto.
Mangialardi la prende alla larga, ma abbastanza determinato, facendo presente che una volta queste erano strade bianche di campagna che poi con operazioni migliorative sono state asfaltate e rese più facilmente transitabili. Così che queste strade alternative, oggi, le si usa, erroneamente, con le stesse motivazioni di quelle importanti, dimenticando che sono strade di campagna piene di curve, vegetazione ed alberi. Non si possono mettere neppure quegli specchi di cui si faceva accenno, perché da elemento migliorativo potrebbero divenire, magari con arbitrari spostamenti, incontrollabili dai Vigili Urbani in quanto in zone periferiche, in elementi di pericolo. E qui la ciliegina sulla torta con l’ormai solito refrain: "… il prossimo anno le manutenzioni non ci saranno. Quindi farci carico di promesse io la vedo complicata… Comunque il suo intervento ci ha dato modo di ricordare una persona cara, molto conosciuta in città e da me anche personalmente…".
Al che Sartini ancor più timidamente replica: "Se dovessi dichiararmi soddisfatto direi una bugia… Vorrà dire che faremo da soli come abbiamo sempre fatto!".

Torna a rispolverare una vecchia mozione MANCINI che rivolgendosi al Sindaco è a chiedere a che punto sia il famoso censimento dei manufatti in amianto il cui temine dovrebbe scadere con la fine dei dodici mesi che si erano presi. Vorrebbe quindi conoscere a che punto è il piano e l’impegno che il Consiglio Comunale si era dato. Si vorrebbe conoscere anche gli impegni che il Sindaco si è preso con la CISL: "… perché ne abbiamo parlato con il Sindaco via lettera, ma non mi sento soddisfatto della sua risposta… Quali erano gli impegni presi con la CISL… perché non potevate riferirli per riservatezza… ma interessa sapere come Consigliere, quali sono le iniziative del Sindaco e non quelle che ha detto la CISL… allora magari facciamo una cosa a porte chiuse… ma facciamola…".
Replica allora MANGIALARDI: "Lei non mi ha detto che cosa vuole fare l’Amministrazione, ma che cosa ha chiesto la CISL… non si tratta di riservatezza, ma di rispetto… condivido con lei e sono disponibile a parlarne pubblicamente e non a porte chiuse e neppure in Commissione… credo che sia comunque meglio attendere la nomina del nuovo direttore dell’Area Vasta coinvolgendolo…".
Mancini ribatte: "… sul censimento dei manufatti non ha detto nulla… spero comunque che presto verremo convocati… una precisazione sugli impegni, intendevo quelli assunti da lei e dall’Amministrazione…" Il Sindaco a microfono spento: "nei confronti della CISL" e Mancini ancora: "no nei riguardi dell’amianto".

Il Presidente MONACHESI fa presente che il tempo destinato alle interpellanze sarebbe scaduto, ma se gli iscritti ancora a parlare potessero essere brevi si potrebbe far parlare tutti e chiudere questa pratica.

GIROLAMETTI si impegna ad essere breve rivolgendo telegraficamente questa domanda al Sindaco: "acqua come bene comune… una sola società partecipata, chiedo allora se l’Amministrazione ha pensato a come risolverla…".
Ed il SINDACO: "Sarebbe bello se solo pensando in questa nazione si risolvesse qualche cosa… ".
Da fuori microfono Rebecchini a voce alta suggerisce: "A Napoli è stato fatto…" e dopo il richiamo all’ordine di Monachesi, la parola ritorna a Mangialardi che prosegue: "… bisogna trovare una proposta relativamente ai vari controlli che la legge ci impone…".
A cui fa eco nuovamente Girolametti: "Mi rendo conto che è un problema di non facile soluzione e comprendo che Senigallia non potrà risolverlo da sola, ma proprio per questo bisogna farlo per tempo…".

Altro breve intervento è quello della ANGELETTI che vista l’antifona, mette giustamente le mani avanti dicendosi a conoscenza della crisi economica, ma come portavoce dei cittadini parla a loro nome. Anche lei solleva lo stesso problema di Sartini, ma in altra strada, quella di Via Scaricamantello. Una strada da valorizzare per il panorama che essa offre ed in cui una ventina di famiglie si sentono trascurate, perchè manca ancora l’allaccio del metano, mancano dei punti luce, manca una piazzola per i contenitori dei rifiuti.
A rispondere questa volta è MEME’ condividendone la bellezza, ma purtroppo nel comune ci sono 400 km di vie e la manutenzione viaria viene programmata prima della stagione entrante. I punti luce sono un costo ed in questo tempo… Il Metano … desume, probabilmente, che seppur si è arrivati vicino all’incrocio, il costo dell’impianto non sia ancora remunerativo per l’azienda… per quanto invece riguarda alla piazzola per i contenitori, si trasmetterà la segnalazione a Campanile, che è l’Assessore preposto. Poi il solito finale: "E’ ora però, che oltre a raccogliere le lamentele dei cittadini sia doveroso spiegare loro anche il perché non si possono soddisfare tali richieste!".
Ribatte allora la Angeletti: "Non mi ha detto nulla di nuovo, ma non è facile spiegare a volte!".

L’ultimo iscritto a parlare è RIMINI che chiede la possibilità di poter creare un piccolo ricovero per gli attrezzi ai possessori di Giardini o Orti, senza dover osservare le leggi magari vigenti e vincolanti in materia edilizia, creando un breve regolamento per simili ripari.
Il SINDACO "C’è il Piano Casa che prevede anche quelle finalità, tranne nelle case coloniche".
E Rimini allora di rimando: "Il Piano Casa a Senigallia è stato quasi azzerato".

Breve interruzione per permettere una Conferenza dei Capigruppo.

Quando si riprende, la parola passa alla PACI per l’illustrazione della pratica consistente nella cessione in proprietà alla società Adriatica 19 s.r.l. di un’area comunale situata nella frazione di Cesanella, in via Adriatica nord.
MANCINI fa presente che il censimento delle zone B comunali non sa se sia stato fatto, ma già si sta andando a vendere il consumo dei territorio, anziché limitarlo, anche se ad onor del vero questo elemento è piccolissimo. Ma l’impegno va portato avanti.
Ed allora la Paci risponde che il censimento è stato fatto ed ultimato in base alle cartografie e mappe catastali. In questi giorni è stata messa in atto una task force per avere un impatto sul prossimo bilancio.
Mancini ancora: "Nell’inventario non mi sembra ci siano le opere d’arte. Se lo appunti per controllare…".
Ed allora la Paci: "Quello che avete è l’inventario degli immobili… perchè non aspettare a vendere lei dice… per il patto di stabilità che blocca il pagamento alle aziende… e queste vendite anche se piccole ci permettono di sbloccare qualche pagamento".

Altra pratica da discutere e che ritorna nuovamente in Aula dopo essere passata in commissione, viene introdotta dalla CURZI e riguarda l’approvazione del regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale giochi. La Curzi tende ad evidenziare come si cerchi di colpire questo fenomeno sociale, con norme restrittive per tutelare le persone più deboli.
Per la RAMAZZOTTI trattasi di una proposta valida perchè restringente, limitando l’ubicazione di questi luoghi e gli orari ed avvisando gli esercenti di tutti i divieti e l’obbligo al loro rispetto.
Poi vengono illustrati 3 emendamenti al riguardo. Di cui i primi due dalla stessa Ramazzotti ed il terzo da Mancini.
La Bucci poi legge un intervento per conto di GIACCHELLA (assente giustificato) il cui intero testo lo si può trovare cliccando QUI.
La Curzi, riprendendo l’emendamento di Mancini fa presente come quando si parla di censimento dei giochi, sia quasi impossibile farlo. Se lo possiamo fare è solo per le 7 Sale Gioco, ma non lo si può attuare per l’inserimento di giochi nei vari esercizi commerciali, che sono i più disparati (giornalai, tabaccai e tanti altri).
Mancini a questo punto sbotta: "… se volete buttare via tutto, fate come volete, ma faccio presente che si possono fare dei sub-emendamenti: se non vi piace mettete "monitorare" invece che "Censimento".
Interviene nella discussione anche GIROLAMETTI con: "… comprendiamo l’utilità dell’emendamento come del resto anche le difficoltà… però è anche vero che lo potrebbe fare un vigile quando entra in un luogo commerciale…".
Ed ancora la Curzi: "… fate un sub emendamento per solo quei sette esercizi… sul resto non abbiamo possibilità di intervenire…".
Stranamente è MONACHESI che con fare un po’spazientito dichiara: "…scusate ma sono stato un po’ troppo di manica larga, quindi da ora riporto tutto alla normalità chiedendo il solo intervento di contro o a Favore".
REBECCHINI allora: "Siamo concordi per un sub emendamento".
MAGI GALLUZZI: "C’è la volontà di presentare un sub emendamento e, se ce lo concede, chiedo una breve interruzione di 2 minuti". E te pareva che non lo facesse anche questa sera??!!
La seduta riprende dopo 12 minuti e al terzo invito di Monachesi a prendere la parola interviene la RAMAZZOTTI per presentare il sub emendamento.
GIROLAMETTI: "… non lo ritengo soddisfacente, perché è un monitoraggio sulle sale pubbliche… sarebbe utile avere una conoscenza approfondita anche nel tempo… bisognerebbe sostituire la parola censimento con monitoraggio…".
Alla fine dell’intervento però MONACHESI gli fa presente: "… io prendo valido solo che lei si astiene, perché ora si parla solo del sub emendamento…".
In questo momento un po’confuso della discussione, si fa sentire la voce del SINDACO: "...per un intervento a favore, almeno mi colloco dentro al Consiglio Comunale… per fare benissimo a volte andiamo oltre… Dove si dovrebbe spingere il controllo? Se ci fermiamo ad una sala pubblica va bene, ma se andiamo oltre lo dovremmo portare all’interno delle nostre case con le possibilità che ci offre Internet… se dobbiamo verificare, lo dobbiamo fare allora partendo da dentro casa…".
RIMINI: "…c’è nebulosità nella gestione della pratica, com’è emerso fin d’ora… luci ed ombre… Annunciamo così la nostra Astensione".
REBECCHINI: "anche noi ci asteniamo".
PARADISI: "… questa giunta non credo abbia la possibilità di parlare di morale… da noi il gioco non si fa perchè è amorale… bambini, fedeli, che terminata scuola e chiesa vanno a giocare al Video poker…" e poi si chiede se il Testamento Biologico fosse immorale e cattolico, ma in questo caso si vuol parlare di morale per educare i cittadini. Quello che occorre è una campagna oculata e previdente per educare il cittadino.
RAMAZZOTTI: "Positiva la collaborazione con l’ASUR… esprimo voto favorevole".
SARDELLA: "…Presidente voglio fare un po’ di polemica… nessuno qui (rivolgendosi a Paradisi) può fare lezioni di moralità… si astenga dal dare patenti di moralità…".
Ed ancora la parola al SINDACO: "… Grazie per aver licenziato questo regolamento, che se l’avessimo fatto un mese fa, oggi ci sarebbe una concessione in meno! Regolamento restrittivo che meglio non si pùò fare per evitare di essere inficiati… neppure mi permetto di giudicare chi non lo condivide… qui dentro c’è un tutore dei cittadini (e si comprende che il destinatario possa essere Paradisi) le cui tesi respingo, ma accetto…".
Paradisi non si lascia intimorire e replica: "Rispondo al Sindaco… la discussione sulla moralità non è una "boutade"… non do patenti io, ma il Sindaco che si è indispettito ed è andato fuori del seminato… se ho detto qualche cosa di inesatto… mi quereli… io sono qui!".
MANCINI: "… dovremmo fare meglio, nel senso che tanti sono i problemi che l’argomento tocca: sociale, sanitario, legale ed illegale, per cui dovrebbero essere affidati al controllo dei Vigili Urbani, della Questura, delle Forze dell’Ordine…".
Alla fine del dibattito la pratica del regolamento viene approvata.

Il Consiglio Comunale poi viene invitato a convalidare con voto segreto la nomina dei componenti del Consiglio Tributario che vede eletti: Giaccella, Sardella e Romano per la maggioranza e Mazzarini e Mancini per la minoranza.

MONACHESI introduce l’ultima pratica in programma con la nomina dei rappresentanti del Consiglio Comunale per l’Osservatorio dei Rifiuti.
Per CAMERUCCIO è un organismo privo assolutamente di utilità e per chiedere attenzione ed silenzio si rivolge al Presidente MONACHESI che dice: "Quasi mi arrendo". Evidentemente la forbice dei tagli l’unica cosa che non è riuscita ad intaccare è l’ineducazione di alcuni consiglieri, fortunatamente non tutti. Ristabilito un po’di silenzio Cameruccio può annunciare: "Usciremo dall’Aula e non daremo il nominativo".
REBECCHINI gli fa eco con: "Noi come sinistra di opposizione avevamo proposto l’Osservatorio sulla Sanità… ci è stato detto che c’era la Commissione… allora avevamo proposto che venisse svolto dalla 3° Commissione di cui è competente e sarebbe stata adeguata a svolgere questa imcombenza… Bene abbiamo fatto in tempo ad aggiungere "senza rimborsi spese"… Per questo non voteremo ribadendo quanto detto".
MONACHESI presa visione di quanto esposto e l’assenza totale della minoranza dice di accentuare l’attenzione su di un solo nome, potendo funzionare l’Osservatorio anche con un solo esponente del Consiglio. Il nome che viene scelto ed approvato con 17 voti su 17 presenti, è quello di Pergolesi.

Sono le 20,26 quando Monachesi dichiara sciolta la seduta augurando la buona serata a tutti.

di Franco Giannini