sabato 27 ottobre 2012

Sforcinate di politica condite alla "puttanesca"

Ogni riferimento all'uso d ingredienti di italica politica, non sono di certo casuali, ma assolutamente voluti! 

La foto del piatto che compare a lato, è, almeno per me, un invito a prendere la posata e darci dentro una forchettata.
Ma il clima, in questo preciso istante, è il meno indicato. La televisione sintonizzata su La7 sta mandando in onda in edizione speciale, il viso cadaverico di un essere inconsapevolmente già in decomposizione anticipata, nell' atto di "declamare" quello che verrà riportato tra non molto, come il suo ultimo atto politico: L'autococcodrillo.
Ecco che allora, colpito da questa scena, l'appettito ti passa di colpo ed al suo posto ti prende un senso di nausea. La forchetta ti cade di mano e il pensiero ti riporta ad un'altra occasione similare, in cui una moglie generosa che chiameremo con un nome a caso, esempio Veronica, che rivolgendosi agli amici del marito pregava che gli stessero vicino, perché malato. Con il risultato che nessuno l'ascoltò, il marito le chiese ed ottenne il divorzio, il male non è stato debellato, anzi si è ulteriormente aggravato.
Alla convinzione che la cura giusta per lui e che l'avrebbe guarito, fosse l'aspirare di enormi quantità di profumi esalati da speciali tipi di pelo di animali esotici egiziani, oggi si sono aggiunte (o meglio già li aveva ed ora si sono aggravati maggiormente) diverse ossessioni.
Si sentiva il nuovo Cristo che camminava sulle acque, credeva di aver preso il posto di San Francesco (protettore d'Italia), era migliore a raccontare barzellette (almeno lui era convinto!) di Gino Bramieri, i lati che preferiva guardare (non certo ascoltare! almeno voglio credere) erano quelli B femminili  (quindi non si trattava di dischi!), è stato (o meglio, si riteneva) il miglior statista degli ultimi 150 anni, è (sempre sue credenze) convinto di potersi vantare di amicizie importanti con i potenti del mondo: Putin in testa (ambedue con in testa lo stesso "hobby" ), ma anche il Signor Obama o Elisabetta...la regina, poi c'è quella che chiamava amichevolmente "la culona"...ora è un po' che non la vede e non la sente...
Poi l'altro ieri e ieri (25-26 ottobre) l'annuncio di farsi da parte, per far largo ai giovani...il canto del cigno, la sceneggiata dell'uomo alla fine del suo splendore politico. L'elefante che quando sente l'arrivo della sua ora si ritira nel cimitero degli elefanti.
Ma come la scienza afferma, il cimitero degli elefanti è solo una credenza popolare, ed anche il nostro "eroe", di cui per motivi di privacy, non posso rivelare il nome, si rimangia quanto detto e conferma, per salvare l'Italia, per continuare a rompere le balle agli italiani, di ritornare alla politica. Non potrà seguire gli Ospedali in Africa (intanto ci sono personaggi fidati che li seguiranno al suo posto), non potrà seguire l'Università delle Giovani Marmotte Politiche aperta dietro casa sua, non potrà seguire la squadra di calcio a 5 a lui vicina, ma è disposto a questi sacrifici pur di continuare a fare un "regalo" alla maggioranza degli italiani.
Promesse? In primis salvare e riformare la Giustizia (quello che più serve...a lui!!)
Minacce? Guerra alla Germania ed alle loro culone!!
Quello che lui non si rende conto : L' essere una bomba disinnescata
Quello che gli amici non gli dicono : Che oramai, dopo l'annuncio di due giorni fa è rimasto solo, perché   non ha più nè elettori e neppure amici
Quello che pensano gli Italiani : Per carità, il male a nessuno, ma a questo, quando gli piglia un coccolone??
Franco Giannini

sabato 20 ottobre 2012

I colonizzatori del 21° secolo... a ore....!!!!

...e per fortuna che questa è la nostra crema !!

Sono scappati dal loro Paese, come topi che abbandonano la nave quando l' istinto suggerisce loro che c'è pericolo che la nave affondi.
Ricordate gli eroi della Spigolatrice di Sapri. Eran trecento, eran giovani e forti. Chiederete, invece questi chi sono? Sono coloro che dopo un secolo tentano di "ri-colonizzare", ma questa volta con uno spirito carico di umanità e senza bramosie di interessi (termini usati sarcasticamente), quei paesi che una volta si chiamavano sotto sviluppati ed oggi ribattezzati dal vocabolario della politica internazionale, per dargli maggiore enfasi, Paesi Emergenti. Questo almeno è quanto cercano di far credere agli  indigeni, i quali se la bevono pure ...! Da parte italiana, queste anime pie, sono oltre 400,  non sono proprio  giovani ed a quanto pare,  neppure forti "moralmente" parlando, ma solo degli egoisti incoscienti, dotati di stomaci foderati con tanto di  irsuto pelo. Quello proprio che ci vuole per queste "sporche" invasioni di carattere umanitario.
Si sono spogliati della loro appartenenza alla nostra italianità, non tutti, ma la maggior parte, imbastardendosi con quegli imprenditori "scalcagnati" locali, dando origine a quelle Joint Ventures fondendo le nostre eccellenze tecniche con le loro leggi permissive, che tanto piacciono loro, chiudendo entrambi gli occhi quando, queste sfociavano e sfociano nel degrado e nello sfruttamento umano ed infantile.
A fare da apripista, nei lontani anni '50 e '60, ad esempio in INDIA non potevano essere che loro, la crema dell'industria italica, vale a dire la solita Fiat, la Piaggio, a cui sono poi seguite senza osservare un ordine cronologico, la Magneti Marelli, la Brembo, Graziano Oerlikon, Valvitalia, Fontana Fasteners e Officine Meccaniche Piemontesi, Dayco, Apicom, Perfetti Van Melle, Lavazza, Ferrero, Bauli, Tecnimont, Italcementi, Impregilo, Todini, Ferrovie, Astaldi, Autostrade, Artsana, Interpump Group SpA, Luxottica, Merloni Termosanitari, Pirelli, De Longhi, Danieli, Bisazza, Saipem/Snamprogetti, il Gruppo Generali, Benetton, Zegna,  Armani, Tod's, Cavalli, Versace, Natuzzi, Veneta Cucine ed Artemide, gruppo Finmeccanica, Fincantieri, Avio ed Elettronica, Beretta. E potevano mancare le banche ?? Ecco che allora troviamo UBI Banca, Unicredit-Banca di Roma, Intesa-San Paolo, Monte Paschi di Siena, Banco Popolare di Verona e Novara, Banca Popolare di Vicenza, BNL-BNP Paribas. Non sono tutte logicamente, ma sono le più importanti italiane, quelle che hanno ricevuto tanto dall'Italia e dagli italiani, sia come aiuti economici da uno Stato forse troppo "amico", sia come braccia e teste di un popolo forse troppo "bue". Ed alle prime avvisaglie di venti di burrasca, invece di restituire, se non tutti, almeno qualcuno dei benefici ricevuti, inscenando il caratteristico pianto del coccodrillo, hanno abbandonato il paesello natio, lasciando quelle braccia a sorreggere le teste appensantite dai problemi economici famigliari di cui entrambe sopra parlavo.

E' proprio vero, che negli affari la riconoscenza vale meno di zero. Come è vero che questa gentaglia, non soddisfatta di aver, come sanguisughe, succhiato quanto c'era da succhiare, economicamente parlando e dopo aver inquinato quanto più non potevano fare nel Bel Paese, hanno fatto la valigia e sono emigrati con l'intento di fare altrettanto, ed anche di più, in terra straniera. Consapevoli dell'aiuto su cui potevano contare offerto dai  boss politici corrotti di questi paesi che li avrebbero supportati, servendogli su di un piatto dorato le loro leggi, che definirle permissive, sarebbe solo un eufemismo.
Sono divenuti così i nuovi colonizzatori del 21° secolo a tempo determinato, visto che sanno che la partita si giocherà tutta sulla velocità ed il vincitore finale sarà colui che oltre più lesto sarà anche il maggiore lestofante; arrafferà tutto quello che c'è da arraffare, ritirandosi dal gioco ed emigrando in altri lidi da "colonizzare" non appena avrà centrato il suo obiettivo. Si perchè anche questi popoli, appunto definiti emergenti, stanno uscendo dalla loro immersione prolungata per prendere respiro. Qualche tecnologia serve anche a loro. I gattini stanno aprendo gli occhi, stanno estraendo le unghie e stanno cercando di graffiare...questione di tempo. Il tempo che da gattini si trasformino in tigri!
Ricordo che cinquant'anni fa, sul sussidiario elementare, apprendevo nelle pagine della geografia economica dell'India, chi erano i paria, che le ceneri dei morti che bruciavano sulle pire, venivano gettate sulle acque del Gange. Leggevo che il fiume era inquinato per via degli escrementi delle mucche sacre, delle persone che in esso religiosamente si bagnavano per la purificazione religiosa, per le ceneri dei defunti ivi gettate, per i corpi in putrefazione non completamente bruciati. Ma le cause dell'inquinamento finivano lì. E si diceva anche che l'acqua, come quella di Lourdes, per motivi religiosi, fosse esente da batteri.  Oggi invece è tutto cambiato. In peggio logicamente. I paria continuano ad essere paria, solo che il loro numero è aumentato proporzionalmente all'incremento demografico e forse anche di più, non guardando la "Televisione" . Le acque limacciose del Gange continuano ad essere inquinate in maniera esponenziale non solo per il maggior numero di indiani che le utilizzano come cloaca a cielo aperto, ma per l'uso di "discarica ecologica" che l'uomo bianco, con le sue tecnologie, ha portato loro e che gli indiani, facendo per l'appunto gli indiani, con le loro leggi permissive, accettano di buon grado. E mentre il loro PIL aumenta, mentre si continua a dire che l'acqua del fiume sacro è misteriosamente miracolosa e potabile, le morti per cancro, anche queste "misteriosamente", raddoppiano. Il Gange continua ad essere nell'ignoranza, il fiume sacro, le cui acque sono esenti da contaminazioni come quelle di Lourdes,  ma in effetti le sostanze nocive, gettate nel fiume dalle industrie            
come arsenico, fluoruro, cloruro ed altri materiali pesanti non trattati ed altamente cancerogeni, aumentando in modo esponenziale le morti per tumore.
Non parliamo poi di tutela del lavoro, di cui non conoscono (perché non vogliono conoscerlo!!) neppure il significato. Evitiamo di parlare dell'impiego di mano d'opera minorile di cui tutti, noi occidentali, sappiamo l'uso che ne viene fatto, ma facciamo i "finti tonti" acquistando questi prodotti, solo perchè "griffati".
E mentre in Italia, a Milano, si fanno sceneggiate compiacenti per abolire la scolorizzazione dei Jeans con l'uso della sabbiatura nociva e vietata, nei paesi "emergenti" come Cina, India, Pakistan e Nord Africa, la gente non manifesta, continua a praticarla e senza sapere il perché, muore.
Nella terra dei Mandarini, che non è né la Sicilia né la Calabria, ma la Cina, sono invece attraccate oltre 1000 imprese, in cerca di quelle tre scimmiette (non vedo, non parlo, non sento) tanto incentivanti quel business che permette di poter fare lauti guadagni in tempi brevi, proprio grazie a  quelle carenze di leggi vigenti in materia di lavoro, di sindacati, di diritti civili o quanto altro "possa nuocere" alla "sana" produzione, al "giusto" profitto. Profitto ricavato non dal sudore del lavoro di questi poveri diavoli, ma dal loro stesso sangue, parola che non viene certo usata in modo retorico, bensì reale. 
Non sto logicamente ad elencare tutti i benemeriti dello sviluppo di questi paesi, anche perchè  quasi sicuramente cadrei in noiose ripetizioni.
Posso solo dire che dove, l'uomo bianco (con l'anima nera) ha portato quello che lui chiama "progresso", ha portato con il lavoro, soprattutto inquinamento, sfruttamento ed anche l'estinzione di intere popolazioni indigene. Come sta avvenendo in Brasile, altro paese emergente, dove, con la deforestazione,  si  sta causando l'estinsione della tribù Awà.
Un progresso che ci ha riportato, per tantissimi aspetti, indietro negli anni, quando l'uomo bianco, lottava contro i pellerossa in America per "civilizzarli", in Sud Africa per donare loro il benessere, e che dire degli aborigeni australiani...? 
Un Progresso fatto prigioniero dall'Egoismo e dall'ingordigia di pochi a discapito di tutti gli altri.
Se non mi fossi riuscito a spiegare, questa frase che ho trovato in rete, sintetizza in maniera superba il concetto. Credo che provenga dalla saggezza possa di un detto indiano (pellerossa) :" Uomini bianchi, quando avrete abbattuto l' ultimo albero, avrete ucciso l' ultimo animale ed avrete inquinato l' ultima sorgente, vi accorgerete che non potrete né mangiare né dissetarvi con  il vostro denaro!"

Franco Giannini

A Senigallia continuano gli incentivi all’uso della bicicletta

Magari chiudendo un occhio su quello che non sarebbe....permesso!!

Ho ricevuto queste foto qualche giorno fa, immagini datate 5 ottobre, che avrei dovuto pubblicare già da qualche giorno, ma che invece per motivi di salute, sono stato costretto a posticipare.

Ma devo dire che questo ritardo mi è stato utile, perchè nel frattempo sono stato preceduto da un articolo di Carlo Leone dal titolo “Degrado e pulizia, ecco le nuove regole per Senigallia” in cui ho potuto commentare come possano al cittadino star bene determinate regole, purchè ci sia sempre qualcuno in grado poi di controllare che esse vengano rispettate.
La risposta ai miei dubbi, viene proprio dalle tre foto e dall’ordinanza comunale che vietava e vieta il transito in bicicletta sul corso II Giugno. Regola rispettata per qualche giorno sotto gli occhi dei Vigili Urbani ed a quanto pare oramai però superata e dimenticata.
Ancora persone in bicicletta lungo corso II Giugno a Senigallia nonostante sia vietatoNon è mio compito sindacare se questa ordinanza sia più o meno giusta, ma solamente precisare che fintanto c’è una legge che regola determinati comportamenti, essa deve essere rispettata dal cittadino e dovrebbe essere fatta rispettare da chi preposto a tale controllo.
Se non piace, c’è sempre la libertà e quasi l’obbligo, di far sentire le proprie ragioni, al fine di modificarla o abrogarla, ma mai di tentare di fare i “furbi” aggirandola, con comportamenti che, seppur tacitamente, offendono coloro che invece la rispettano – magari nemmeno condividendola.
Ed i “Controllori”, che per i più svariati motivi non la fanno rispettare, ne sono ugualmente colpevoli.
Ma, come dicevo nel commento all’articolo su indicato, di leggi in Italia ne abbiamo fin troppe. Il male è che per la classica mentalità italica, quella cioè di ritenerci immensamente furbi, si cerca di mettere in pratica lo sport più esercitato che è quello di saltare le norme a piè pari, esultando ad ogni “scavalcamento” con il braccio ad ombrello in segno di vittoria.
Ancora persone in bicicletta lungo corso II Giugno a Senigallia nonostante sia vietatoD’altra parte, il “legislatore” dopo aver varato la legge, sfoggia i suoi muscoli per tre giorni con la “repressione” per farla rispettare e subito dopo ne partorisce un’altra con le solite modalità per renderla esecutiva e via a seguire.
Ma la vittoria del cittadino è scontata, perchè non ci sono organi sufficienti al controllo e quindi alla repressione. Il piacere di vincere facile, non è certo un motivo di merito, semmai di demerito. Come considero, se non di demerito, ma forse in utile, il continuare ad emettere ordinanze, da parte dell’Amministrazione, quando questa sa a priori che nessuno le rispetterà, perché l’Autorità preposta al controllo dell’osservanza, è impotente, volente o dolente per l’oramai proverbiale carenza di personale.
Allora c’è da chiedersi: meglio l’uovo o la gallina? Poche norme e rispettate? Oppure tante ma gettate alle ortiche?

Allegati


Franco Giannini
Già pubblicato Venerdì 19 ottobre, 2012 su Senigallia Notizie.it 
 
questi i Commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it
Ci sono 8 commenti
Rachele
2012-10-19 08:39:33
L'altro giorno giorno provenivo in macchina da viale Leopardi. Di fronte al corso una bici proveniva contro mano dalla pzza delle oche e in sella alla bici passa sulle strisce verso piazza saffi. mi fermo ovviamente e la faccio passare ma scuoto la testa di fronte alle due infrazioni che aveva commesso. ma lei indispettita mi risponde che sta passando sulle strisce. Ora, propongo ai possessori di bici di rivedersi il codice della strada perchè se poi l'automobilista non vede il ciclista contro mano o che ti supera a destra mentre vai a passo d'uomo e giri senza vederlo, poi so' cavoli!
stefan
2012-10-19 11:39:04
Quello che giusto e giusto! Ma su 5,6,10 facciamo 20 biciclette al giorno che passano giu per il corso ci sono centinaia e centinaia di auto e moto che non rispettano mai i 30 km orari!! Poi faccio una riflessione, e vero che i ciclisti devono scendere dalla bici per attraversare le zebre, ma se lo facessero in sella, gli automobilisti dovrebbero essere piu contenti perche si libera prima la strada!
Livio
2012-10-19 12:31:02
Sono molto in qaccordo con quanto detto nell'articolo, troppe leggi non rispettate è anarchia, non è giusto neanche dire che siccome gli atomobilisti sbagliano, allora anche i ciclisti possono sbagliare, questo è il punto di vista ITALIANO che ci porta al declino, prima bisogna fare il proprio dovere e poi dopo aver dato l'esempio protestare, anche ad alta voce, facendosi riconoscere.
cicloviaggiatore senigalliese
2012-10-19 14:04:31
A chi lamenta il non rispetto del codice della strada nel passare con le bici sulle strisce, inviterei semplicemente a passare qualche giorno in una qualsiasi citta d' europa dove le bici hanno corsie protette e vie preferenziali (sempre e comunque...) Se si fà un percorso ciclabile e tale percorso passa su strisce pedonali, è semplicemente un errore da parte di chi fà segnaletica. In qualsiasi altro paese avrebbero semplicemente messo la segnaletica adeguata. Da ciclista che viaggia per l' europa, mi fanno semplicemente ridere certe prese di posizioni cosi' ridicole e retrograde. (bici sulle strisce? Dipingete il passaggio ciclabile!)
Un povero tra i poveri (di politica)
2012-10-19 14:57:17
Sono d'accordo pienamente con RACHELE, l'altro giorno è capitato anche a me, ma in quel punto non è la prima volta è un continuo, e vogliono la ragione. Mi spiace per STEFAN ma il Codice della strada non prevede tale comportamento e non ci sono compromessi. Un ciclista non può attraversare la strada in sella alla bicicletta e pedalando credendo di avere la precedenza come un pedone perchè attraversa la strada sulle strisce pedonali. L'altro giorno da piazza delle oche, lato farmacia comunale, a bordo della mia auto, voltavo a sinistra via dei giardini in cima al corso. Appena partito dallo stop, 5 metri appena, ci sono le strisce pedonali che dai giardini portano in piazza delle oche, lato pizzeria. Non sopraggiungendo pedoni ho proseguito la marcia quando con la coda dell'occhio ho notato una ciclista (in sella alla sua bicicletta), neanche tanto giovane, provenire da piazza delle oche lato pizzeria, sul marciapiede, diretta sulle strisce, ma non andava neanche piano, vedendola sicura che la precedenza fosse la sua, vista la velocita e tranquillità con cui stava sopraggiungendo, ho dovuto accellerare per liberare le strisce pedonali, ma nonostante la manovra la ciclista è stata costretta a frenare facendo una faccia meravigliata ed impaurita come se io avessi fatto una manovra sbagliata. Ma perchè non mettono un vigile urbano per un po di tempo per vedere cosa succede e spiegare ai ciclisti come attraversare la strada senza fare multe e neanche a dirigere il traffico sulle strisce prima che succede una disgrazia.
Galuco Glaucoma
2012-10-19 15:11:51
x stefan e x cicloviaggiatore senigalliese...potete dire di tutto, in Europa, nel mondo oppure su Marte le cose sono differenti..ok concordo che sono meglio in altre parti del mondo ma io vivo a Senigallia e pure voi..e le leggi qui sono chiare in merito...volete fare una passeggiatina sicura? prendete il treno...bici in spalla..andate in Olanda oppure in altre nazioni..passeggiate li e poi tornate..se invece lo fate qui e se volete la precedenza sulle strisce..scendete dalla bici e camminate...altrimenti il CODICE PARLA CHIARO… che significa giustificare la vostra “trasgressione” alla legge solo perché ci sono tanti automobilisti che non rispettano il codice della strada?? Veramente voi puntate su quello? Ok allora per coerenza domani mi dite dove abitate e io vengo a rubare tutto a casa vostra..tanto in giro ci sono uomini e donne che fanno pure di peggio..quindi il mio gesto si giustifica così ..giusto? dai ragazzi..basta con queste scuse allucinanti…si parla di biciclette e parliamo di biciclette…domani si parlerà di automobili e parleremo di automobili..personalmente io faccio passare tutte le persone a piedi..ma se vedo uno in bici che non scende..onestamente tiro dritto!! cicloviaggiatore senigalliese cosa ti fa ridere?? Il fatto che non avete il diritto di precedenza se passate sulle strisce? Amen ridi pure…a noi ci asta che rispetti il fatto che non ti diamo precedenza se tiri dritto con la bici sulle strisce..poi per me puoi ridere di tutto
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-19 19:06:37
Esistono le regole e le leggi, ma come sempre nessuno le fa rispettare. Oppure si fanno rispettare i primi giorni, annunciandole con comunicati roboanti per poi far finta di nulla. E questo accade a Senigallia come in tutta Italia. Ma questa non è di certo una scusante, ma anzi è una AGGRAVANTE! Ritengo anche inutile e demagogico continuare ad emettere ordinanze, giuste si, ma che poi finiscono nel dimenticatoio più puro perchè nessuno esercita il controllo. Sentirsi dire poi che il personale è poco è un'altra scusa che non trova appiglio, perchè se già sai che nessuno potrà controllare che le emetti a fare le ordinanze? Solo per farsi bello davanti al popolo. Per quanto riguarda i ciclisti...il fatto che attraversino sulle strisce in sella alle bici è il meno credetemi. Pare che il ciclista senigalliese pensi di godere di una certa immunità che gli permette di fare di tutto e di più, ma non è così, perchè il codice della strada è uguale sia per gli automobilisti che per loro. Perchè l'andare in bici non prevede che si vada contromano ovunque e di più. Perchè questo fanno, e ti spuntanno da tutte le parti contromano, anche in curva e a velocità sostenuta. Sarebbero punibili tranquillamente, ma chi li controlla? Ovviamente nessuno! E il bello è che queste cose le fanno tutti, ragazzi, uomini, donne e anche anziani, te li trovi all'improvviso davanti che vengono da dove non dovrebbero venire. Prima o poi qualcuno finirà sul cofano di qualche macchina al 100%, amen, peggio per lui, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Forse quando sarà stato preso in pieno andando contromano in curva capirà che non sarà stata una mossa furba, e se non lo capirà neanche allora sarà un problema suo. Quando si fanno i paragoni con il resto dell'Europa, fateli anche sui comportamenti civili degli europei, che sono l'esatto contrario degli italiani che per natura non rispettano nulla. Fermatevi ad un bar lungo il corso per 15 minuti e provate a contare quanti ciclisti lo percorrono in sella alle bici, anche come matti, non vi basterà un pallottoliere!
Michele
2012-10-20 12:09:18
Secondo me la gravità è che assumendo questo comportamento la legge non è più uguale per tutti ma può essere usata come "arma" da chi deve farla rispettare. Passa la mamma i vigili fanno finta di niente, passa quello che gli sta sulle balle allora ti trovo la'rticolo dimenticato ma pur sempre valido quando gli pare e ti fanno la mnulta.

lunedì 15 ottobre 2012

Parlando ancora di differenziata, c’è chi dice NO… perchè…

... senza un punto di domanda a fine frase !!! VIDEO

Ancora una volta ricevo una breve mail, da parte di un cittadino, senza esserne però l’unico destinatario (infatti anche su FB c’è stata un’identica segnalazione), inviatami in quanto curatore, qui su SenigalliaNotizie.it, della rubrica “Diversamente Giovani”, con allegati i link a due video.

La didascalia sotto riportata è: “perchè ad Alessandria sono ritornati indietro…” E quello che più mi ha colpito, non sono tanto i due filmati, ma la mancanza di un punto di domanda alla fine della frase.
Quindi non una domanda, non la richiesta di aiuto o una segnalazione di un disservizio, ma un suggerimento che ha quasi il valore di una certezza e che suona come un “Provate per credere!”
Allora ho aperto il breve video e giunto alla fine di questo, devo dire con sincerità, anch’io ho fatto la stessa constatazione del mio suggeritore, anche se io alla fine della frase mi sono posto però, quel punto di domanda che sull’originale non compare.

PER IL VIDEO CLICCARE QUI


L’ho posto, per questi motivi. Primo perchè non ritengo di certo la mia mente superiore a tante altre che si sono occupate e continuano ad occuparsi della materia rifiuti e della relativa raccolta differenziata. Quindi di conseguenza, mi viene di pensare che se si è deciso di fare la differenziata come la stiamo ora facendo qui da noi, voglio sperare che un motivo studiato e sperimentato, costoro lo hanno avuto e continuino ad averlo.
Però la stessa cosa la penso nei confronti dell’Amministrazione Alessandrina, che se ha scelto di innestare la retromarcia, evidentemente qualche motivo lo avrà anche lei avuto.
Intanto quello che ho notato è che la raccolta ad Alessandria viene eseguita da parte della municipalizzata Azienda Servizi Urbana, senza sentire la necessità alcuna, di trascinarsi a rimorchio, come invece facciamo qui da noi, quel pachidermico, pesante e dai risultati fin qui emersi, inutile, carrozzone di consorzio. Infatti dalla operazione aritmetica di risultati positivi (pochini a dire il vero) meno problemi emersi, il risultato sembra portare un segno negativo.
Altra cosa non simpatica sono le esternazioni dei personaggi dirigenziali, che al suo interno si muovono e si fanno sentire solo nei momenti “di gloria” prendendosi i meriti  e gettando sempre e tutte le colpe sugli altri quando le cose non vanno. Poi, trattandosi di spazzatura, logicamente alla fine, una bella lavata di mano con il solito sapone “ponziano” e si ritorna alla tranquillità.
Non capita spesso, ma questa volta è accaduto, che un semplice cittadino, quindi dal basso, fa giungere interessanti suggerimenti documentati, di altra amministrazione che ha e sta positivamente sperimentando da oltre un anno. Logicamente ha fatto un passo indietro coraggioso e si è chiesta a suo tempo, i perchè di determinati disservizi causati dal “porta a porta”, si sarà fatta autocritica, decidendo così di prendere nuove strade per un nuova tipologia di raccolta.
Una cosa appare subito evidente, con la raccolta stradale si farebbero meno km e quindi minor inquinamento dell’aria, minor traffico, minori spese di gasolio, minor spesa per i contenitori (visto il minor numero) e di personale (soprattutto quello pseudodirettivo).
Lo so, o quanto meno lo posso immaginare. Da noi, forse, la cosa più difficile, anche una volta valutato positivamente questo sistema, consisterebbe proprio sul “come” affondare quel famoso barcone del consorzio la cui linea di galleggiamento è stata precaria fin dal suo varo. Figuriamoci poi oggi che le poltrone in ambito politico-amministrativo, di ogni ordine e grado, almeno da come si vocifera, dovrebbero essere tagliate nel numero. Però capisco la difficoltà, anche se non la condivido!
Allora? Ma nulla, il mio compito si ferma qui. Era del resto solo quello di pubblicare quanto ricevuto. Saranno poi i lettori, una volta cliccato sui link e guardato ed ascoltato i video informativi e ben fatti, a trarre le proprie conclusioni. Sarebbe bello però, poter assistere ad un mutamento genetico della politica: le cose fatte, almeno per una sola volta, anche se una pia illusione, tali NON restano.

PER IL VIDEO CLICCARE QUI

Franco Giannini
Già pubblicato Domenica 14 ottobre, 2012 su Senigallia Notizie.it 
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it

alfio romiti
2012-10-14 09:32:29
Conferisci i tuoi rifiuti "non più all'interno delle proprietà PRIVATE" , "ma nei nuovi cassonetti su strada PUBBLICA"! Per me la differenza è tutta qui, ovvero nella responsabilità di ciò che si produce come rifiuto, tenerselo in casa propria fa una bella differenza. Che poi il costo economico sia più alto più essere messo in conto, ma è quello sociale che andrebbe considerato prima di tutto. Secondo me, grazie al porta a porta, abbiamo imparato qualcosa (oltre ad incazzarci ogni tanto). PS: in Romagna (ed anche in alcuni comuni dell'Alto Adige) c'è un sistema ibrido: Plastica, carta e vetro su strada, con contenitori casalinghi forniti dal comune, mentre organico e indifferenziato porta a porta. Quest'ultimo sistema unisce i risparmi della raccolta su strada al senso di responsabilità delle persone nella produzione del "grigio". Tornare al vecchio sistema sarebbe da pazzi considerando l'inciviltà che ci accomuna.
Marco
2012-10-14 10:28:45
vivo a rimini da un anno e, sebbene ritenga che la raccolta stradale possa essere + comoda ed efficiente, non posso non notare gravi lacune: ad esempio, a differenza della raccolta porta a porta, qui non c'è alcun controllo e la gente (evidentemente poco "educata") scarica qualsiasi cosa nei cassonetti; una volta ho trovato nel bidone dell'organico un fustino di detersivo (!) e si sprecano sacchi neri pieni di ogni cosa (chissà quanto costi fatica mettere la roba nel bidone giusto...). quando stavo a senigallia, se mettevi roba sbagliata nel cassonetto, te lo lasciavano lì senza scaricarlo e con la minaccia di sanzioni. io continuo (ingenuamente?) a usare i sacchetti di amido di mais per l'organico, ma ogni giorno penso di essere un caso isolato...
Anita
2012-10-14 11:53:36
Caro Giannini, si da il caso che "dal basso" arrivino anche un sacco di cavolate, come quelle che lei ha pubblicato e che sembra sostenere e avallare. Punto primo: i 2 video sono promozionali dell'azienda che gestisce la raccolta e, volente o nolente, il cambio da porta a porta a stradale lo deve promuovere. Punto secondo: l'Amiu non è una municipalizzata ma una Spa che ha vinto la gara nel 2011 per la raccolta dei rifiuti ad Alessandria e in altri 24 comuni della zona. Per partecipare alla gara ha costituito un consorzio d'impresa con Iren Emilia (quella dell'inceneritore di Parma). Punto terzo: Nella provincia di Alessandria esiste l'equivalente del CIR33 si chiama "Consorzio di bacino alessandrino per la raccolta di rifiuti solidi urbani" E' il consorzio che ha indetto la gara per l'appalto vinta da Amiu con Iren. Esattamente come succede da noi. Punto quarto: il sindaco che aveva avuto, sicuramente non da solo, sta bella pensata di eliminare il porta a porta alle ultime elezioni, nel magio scorso, è stato mandato a casa "dal basso" abbastanza ignominiosamente, 32% contro il 68% della sfidante, al primo turno primo turno si era fermato al 18,3% risultato a dir poco imbarazzante per un sindaco uscente. Certo l'unico motivo dell'insuccesso elettorale non srà stato il cambio nella raccolta dei rifiuti, infatti: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/01/comune-di-alessandria-conti-in-rosso-per-100-milioni-di-euro-indagato-lex-sindaco/280617/ Concludendo: i risultati di questo cambio di rotta nella raccolta dei rifiuti ad Alessandria, a distanza di un anno, sembrano tutt'altro che incoraggianti, o quantomeno sono assai controversi: http://www.oggicronaca.it/2012/08/19/alessandria-gravissima-diminuzione-della-raccolta-differenziata-e-il-comune-potrebbe-pagare-una-multa-il-valzer-delle-cifre/
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-14 12:57:16
Caro Franco, qui il discorso è lungo...come prima cosa, la persona che ti ha inviato il materiale non è la prima volta che si occupa di questo problema, conosce bene la materia e conosce alcune verità che ai comuni mortali, i cittadini, per motivi di opportunismo politico non vengono mai dette. Tornando al nocciolo della questione, il sottoscritto, che è il signor "nessuno", disse già diversi anni addietro che la differenziata era una ottima cosa, ma che il porta a porta sarebbe stata costosissima e con mille problematiche. A distanza di anni, scusa se lo scrivo, non ho sbagliato una virgola. Il primo punto importante che vado anche qui dicendo da sempre, e che tu ben sottolinei, è quello che ad Alessandria se ne occupa la municipalizzata, e qui da noi invece il servizio è affidato al carrozzone del CIR33 che, tramite appalto, lo demanda a ditta privata. Penso che questo già basta e avanza a far capire di quanto si alzino i costi con questo sistema, di come non si ha il controllo e del perchè dei disservizi. Ergo, dovrebbe essere il Comune in primis a gestirla! Alessandria è tornata indietro per una molteplice serie di considerazioni e valutazioni che a Senigallia, pur avendole più volte scritte e dette, nessuno vuole prendere in esame, anche a fronte dei commenti dei cittadini che sono tutti in favore di una differenziata ma a isole ecologiche. Il porta a porta implica che i camion viaggino macinando Km su Km, quindi spendono una tombola in carburante ed inquinano. Il conducente è costretto a scendere ogni 30 m., prendere i bidoncini, svuotarli, rimetterli davanti casa (di solito li "tirano" come ho filmato io stesso), rimontare sul camion e ripartire per rifermarsi dopo pochi metri...tralasciando le problematiche di quando piove, penso che tutto questo "tran tran" sia veramente inutile e dispendioso. Ma le considerazioni/problematiche non finiscono qui, perchè quando il servizio non passa per qualche motivo (cosa che negli ultimi due anni è accaduta decine e decine di volte), e magari non passa per qualche giorno, cosa fa il cittadino con tutta la mondezza accumulata? Se la mangia? No, è costretta a tenersela fino a quando non ripasseranno, e considerando che la carta, la plastica e il vetro viene raccolta una sola volta a settimana, è normale che il cittadino si "inquieti" e lanci strali non di amore contro chi gestisce il tutto. E poi diciamocela tutta, non dovrebbe accadere, ma è capibile che qualcuno vada a depositare i rifiuti dove non dovrebbe. Certo, sono comportamenti non civili, ma chi ha 40mq di casa cosa fa, se la tiene sotto il letto? La soluzione di Alessandria è esattamente quella che vado dicendo da diversi anni, differenziata sicuramente si ma ad isole ecologiche ben fatte, e sottolineo BEN FATTE! Tanto per fare un esempio, in Svizzera le isole ecologiche sono a scomparsa, vanno sotto terra, tu arrivi, la alzi, depositi il tutto e te ne vai felice e contento. Altra cosa...purtroppo bisogna prendere atto e dirlo che qualche mela marcia c'è sempre, qualche incivile esiste (pochi per fortuna), e questo ha fatto si che tutti quanti noi dotassimo i nostri bei bidoni di catenelle e lucchetto, se no ti ci buttavano dentro di tutto vanificando la differenziata. E non essendoci più nessun bidone per strada, cosa fa un cittadino se deve buttare una bottiglia di plastica, una busta di carta, gli escremneti raccolti del proprio cane o altre cose? O la butta in qualche angolo della città o la lascia accanto ai bidoni chiusi con il lucchetto. Ecco quindi che i bidoni grossi in giro per strada sarebbero utili per tutti. Una volta come si faceva? Ogni giorni si portava il sacchetto nei bidoni per la strada, quindi non è una cosa impossibile, perchè in questo modo il cittadino, a suo piacemento e quando vuole, li porta e differenzia. Vogliamo parlare dei costi? Chi non ricorda come ci presero bene bene per i fondelli raccontandoci che differenziando si sarebbero abbassate le tasse relative? Falsità enorme! Perchè il sistema porta a porta costa una tombola. E poi...il materiale riciclato a chi viene venduto? Chi incassa il guadagno relativo? Perchè questo era quanto ci venne detto...con i soldi del riciclaggio si sarebbe abbassata la Tarsu! Certo, sarebbe stato così se il servizio lo avesse curasse il Comune direttamente, come ad Alessandria, ma così non è in quanto la "filiera" è lunga e costosa. Una partecipata costa perchè i suoi dipendenti vengono pagati con i soldi pubblici, costa fior di milioni di euro l'appalto, perchè forse a qualcuno è sfuggito un particolare, il privato deve guadagnare ovviamente, non ti lavora mica gratis. Diversamente invece i servizi comunali non devono guadagnare ma andare in pareggio. Altra "chicca", le partecipate a cosa servono realmente? Servono alla politica per sitemare gli amici e gli amici degli amici, vengono tranquillamente lottizzate senza vergogna alcuna. Concludendo...per adesso siamo costretti a continuare su questa linea purtroppo, ma al rinnovo del Consiglio Comunale sicuramente ci sarà "qualcuno" che si presenterà con una proposta molto seria che riguarderà la differenziata (e non solo sulla differenziata), e a quel punto sarà poi il cittadino a optare per tizio o caio. Perchè penso che sia ampiamente palese a tutti che questa politica e questo modo di gestire la "cosa" pubblica, altro non è che un modo molto semplice per mangiarci sopra. Vorrei ricordare che una buona amministrazione dovrebbe garantire una gestione il più economica possibile e con qualità, ovviamente va trovato il giusto equilibrio tra costi e qualità. Non è per nulla difficile, basta avere la voglia di farlo, e la differenziata è solamente uno dei tanti "carrozzoni" dispendiosi dove la politica ci sguazza per bene dentro.
diversamente vecchio
2012-10-14 14:10:20
magari ad informarsi meglio certe cose potrebbero apparire in maniera più chiara ed essere interpretate in maniera diversa...... http://www.ilpost.it/2012/06/29/il-comune-di-alessandria-e-fallito/
Bucaniere
2012-10-14 14:34:47
E' qualche anno che in Trentino (non parliamo di Germania e c. che lo fanno da tempo lunghissimo) i cassonetti stanno sulle strade ed i cittadini hanno una chiavetta per accedervi. Ma questo è stato segnalato fin dall'inizio al Comune di Senigallia che imperterrito invece ha suonato la grancassa del primo comune virtuoso delle Marche, d'Italia, del Mondo... Il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri, tutti presi dal clima del miracoloso "porta a porta", hanno preso decisioni costose e che non hanno dato i risultati promessi, tutt'altro. Questa la evidente verità ed ora ne dovrebbero trarre tutte le conseguenze : fare mea culpa e scusarsi. Ma non lo faranno, senza punto di domanda a fine frase !
roberto
2012-10-14 15:51:22
per alcuni prodotti come la plastica, il vetro e la carta possiamo tranquillamente tornare al vecchio sistema stradale!
roberto
2012-10-14 15:53:41
la frazione umida va pesata casa per casa e detratta dalle tasse da pagare
gio
2012-10-14 16:36:56
l'articolo è indubbiamente interessante occorrerà capire quanto poi costa cessare con il sistema in atto attualmente per passare a questo nuovo
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-14 18:00:03
Che il Comune di Allessandria sia fallito è un dato di fatto caro "diversamente vecchio", ma non è di certo fallito per la questione rifiuti. E' semplicemente fallito perchè spendeva 50 volte di più di quello che incassava. 707 (!!!!!) dipendenti del Comune da pagare che costano 1,3 milioni al mese!!! 900 (!!!!) dipendenti delle partecipate da pagare!!! Le partecipate altro non sono che il magna magna delle amministrazioni, composte da amici e da amici degli amici in cambio dell'ormai famoso "voto"! Penso che questo lo sappiano anche i sassi! E il disavanzo di questo Comune è arrivato a quasi 20 milioni, penso che sia più che normale commissariarlo mandando tutti a "quel paese"! 707 dipenti per il Comune di Alessandria, poi dicono che la politica non è un magna magna, no no! Per quanto riguarda Senigallia e ovviamente tutti i Comuni, è palese che meno si differenzia, ossia più rifiuti vanno in discarica, più aumentano i costi e più aumenterà la Tarsu a carico dei cittadini. Visto che per questo anno a Senigallia abbiamo avuto come regalo il 6% di aumento della tariffa, e visto che si dovrà pagare anche una multa per non essere arrivati al 60%, siamo sempre convinti che il porta a porta sia il più vantaggioso? Siamo sempre così virtuosi come il nostro Sindaco va dicendo a destra e manca (più a manca ovviamente...)? "Bucaniere" ha perfettamente centrato il problema, dovrebbero chiederci almeno scusa visto l'aumento e la multa, perchè questo significa solamente che qualcuno ha TOPPATO e di brutto. E tutte le toppiche di questa politica scellerata fatta impicci e intrecci a più non posso, sempre nelle terga dei cittadini vanno a finire a mo di "supposta" con elica!
Bibo
2012-10-14 19:00:55
Il Cosmari (39 comuni del maceratese) attua il porta a porta e raggiunge l'84% di differenziata, senza particolari problemi. Con la differenziata stradale (i cassonetti) questi risultati sono impossibili. Quindi chi dice che il porta a porta non funziona e ha problemi racconta balle. Casomai e' la gestione che non funziona...
Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-10-15 06:41:14
Alcuni motivi per cui non riesco mai ad arrivare a leggere fino in fondo articoli di questa fattura: http://it.wikipedia.org/wiki/Stile_giornalistico
PAOLO
2012-10-15 11:32:42
Ciao Bibo, parli di Porta a Porta integrale o parziale ? Se parli di Porta a Porta integrale come da noi e lo paghi correttamenmte nei tempi e nella quantità di denaro reali ci credo che non ha problemi perchè è un servizio capillare a domicilio puntuale e ci vuole essere matti a prendere il proprio sacchetto e buttarlo per le strade...te lo prendono a casa. Il problema sta nel fatto che mi fa brutto vedere che le tipologie trasportabili dal cittadino come carta, vetro e plastica/metalli debba passare un camion casa per casa come ben descrive Liverani come se quel materiale sia particolarmente prezioso come fosse un pacco consegnato dal corriere. Bilanciamo costi e benefici. Poi se un comune o un insieme di Comuni non hanno problemi a pagare il dovuto per questo servizio e non si fanno problemi anche all'inquinamento inutile che ne deriva, che facciano pure in quanto ribadisco è un bel servizio ma che ha i suoi costi. Io differisco da Liverani solo sul fatto che non si può tornare allo stradale in quanto siamo ITALIANI ed è vero che li si butta di tutto. Vanno bene i cestini differenziati in città come nei supermercati ma non di più. Io sostengo (mi trovate anche sui commenti di Vivere Senigallia come 55727223) per il grigio e l'organico in casa il resto su isole ecologiche presidiate magari da cassa integrati o pensionati sistemate in punti strategici delle città (possibilmente vicino a centri commerciali...tanto una volta a settimana si va a fare la spesa). In questa maniera chi porta il differenziato viene controllato dall'operatore e se c'è qualcosa che non va viene scartato ed il cittadino sa che la prossima volta non deve riportarlo; in questa maniera si ottiene anche l'educazione corretta del cittadino (con una fava due piccioni). Abbiamo l'esempio in primis di Serra de' Conti a seguire Corinaldo anche se quest'ultimo ha lasciato i bidoni su strada ma incentiva con soldi l'uso dell'isola. Il materiale che poi viene prelevato dall'isola su container può passare direttamente ai compattatori per le ecoballe del centro raccolta senza passare al vaglio (operazione lunga e costosa del centro raccolta). Caro Bibo anche con il porta a porta integrale il prodotto deve passare al vaglio in quanto chi raccoglie non certo verifica il contenuto dei sacchetti, con l'isola non c'è bisogno (altro risparmio). Fare un isola ecologica solo per queste tre tipologie non è costosissimo in quanto è composta da base di cemento armato, recinzione e casetta prefabbricata per il gestore. L'isola completa anche di altri materiali già esiste su Via Giordano Bruno se non erro.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 13:39:09
Ciao Paolo...forse mi sono espresso male, per "tornare su strada" intendevo esattamente quello che tu hai ben descritto, ossia organico e grigio a casa e il resto nelle isole ecologiche, non una sola però. Aggiungerei che in alcune città del nord ti viene pesato il grigio con un sistema molto semplice, e in base a quanto ne produci in un anno paghi. Ovviamente più si è attenti nel differenziare e meno si paga. Attualmente la tassa è uguale per tutti, varia di poco, ma c'è chi produce "xx" in un anno e chi invece ne produce "xxxxx", mi sembrerebbe normale che il secondo paghi di più.
paolo
2012-10-15 15:26:04
Certo Marcello infatti in base alla conformazione della città vanno sistemate un certo numero di isole in posti strategici e possibilmente in periferia (es. centri commerciali). Risparmiando, a mio avviso, in questa maniera ci si può permettere di dotare i camion dell'indifferenziato di pesa per far pagare il giusto ma quì ATTENZIONE...scatta l'abbandono del rifiuto su strada che se viene trovato lo si fa "piangere di averlo fatto" ma va trovato e con che costi ? Già introducendo la TIA si da una sgrossata in quanto il 50% ricade sulla superficie e l'altro sul numero degli abitanti. Come detto sopra siamo ITALIANI e se tutti si comportassero in maniera civile di strade più economiche ce ne sarebbero altre ma purtroppo vanno scartate. Quando parlavo di Senigallia con cestini del differenziato per la città non mi sono inventato nulla in quanto già Corinaldo lo fa nel suo bel centro storico oltre che mimetizzare con grate in legno i bidoni stradali sistemati nei pressi delle mura. Fare questi cestini anche in città per lo meno dai oggi e dai domani qualcuno la bottiglia di plastica la butterà nel buco giusto....oggi c'è un solo cestino e si perde di "credibilità nella differenziata".
paolo
2012-10-15 15:28:43
Aggiungo....spero che tutti questi discorsi e scambio di idee arrivino alle persone che comunque, dolenti o nolenti, devono decidere per noi: dal Sindaco ed Assessori al CIR33.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 15:46:17
In effetti l'inciviltà porta a non poter optare per le situazioni economiche, molto probabilmente alcuni cittadini andrebbero a buttare il grigio un pò ovunque per rispiarmire, come giustamente scrivi...Penso che il problema come al solito sia di civiltà e di organizzazione, a Senigallia, tanto per fare l'ennesimo esempio negativi, di cestini ne vedi uno non so quanto...ed è quindi chiaro che siamo in pochissimi quelli che ci teniamo in mano la carta o altro in attesa di fare un "incontro ravvicinato" con un cestino. Mi fa ridere il Sindaco che ha scritto che vuole fare la lotta a quelli che buttano i mozziconi di sigaretta in terra. Bene, ma dove li buttano di grazia? Ecco...penso che prima di parlare per farsi belli bisognerebbe ragionare.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 15:47:08
Paolo...vana speranza la tua. ;-)
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-15 16:55:33
Per rimanere in tema...Delle due l'una: o il sottoscritto è un gran rompiscatole o le leggi in Italia sono proprio fatte a "pene di segugio". Vi racconto un episodio.... Era da diverso tempo che vedevo, ogni giorno, un "cittadino" di Senigallia che usciva da casa con il sacchetto dei rifiuti (organico, indefferenziato o altro) e tomo tomo cacchio cacchio lo andava a buttare nei cestini comunali quelli in legno, quelli che si trovano nelle aiuole. Da perfetto ignorante pensavo che: 1°) fosse una mossa che proprio non ne capivo lo scopo e, 2°) che la cosa fosse vietata. Quindi ho chiamato i vigili urbani e ho scattato qualche foto per comprovare il tutto. Bene...non è vietato, in quanto sono bidoni di raccolta a disposizione per tutti, così mi è stato detto dai vigili che ovviamente, conoscono la materia. Bene bis...allora nasce spontanea una domanda: e se tutti i senigalliesi, anzichè differenziare andassero a buttare i propri rifiuti nei cestini di Senigallia????? A me la risposta che mi è stata data pare una emerita boiata, ma tant'è la legge così è! Quindi cari cittadini, sappiate che se buttate la vostra mondezza nei cestini pubblici senza differenziarla, è LEGALE!!!!

paolo
2012-10-15 17:59:44
Si tratta di un caso di persona come si dice "poco fina" in quanto si scomoda a portarli nel cestino comunale nonostante gliela vengono a prendere a casa e comunque da lui già pagata. Diverso sarebbe se gran parte della sua immondizia avesse un valore portandola nelle isole presidiate. Un mio amico a Corinaldo ha risparmiato ben 30 euro in una anno portanto differenziato nell'isola. Tornando alla legge invece rimane difficile gestire una cosa del genere in quanto "mettiamo un tetto a quello che si butta nei cestini comunali ?". E' vietato l'uso ai cittadini senigalliesi ? Per me la situazione andrebbe risolta in questa maniera : oltre ad istituire come detto le isole i Vigili, colta la sua segnalazione, dovevano andare dal signore (o telefonargli) ed invitarlo a non farlo più spiegandogli che quelli sono al servizio di chi vive la città e non di chi ci vive (in quanto sono serviti diversamente). I cittadini sono tanti e con tanti cervelli e chi esercita una attività per il pubblico questo deve fare altrimenti cambia mestiere. Era il minimo che potessero fare visto che ti sei disturbato a fare la segnalazione per il bene e decoro della città. Ti hanno ringraziato almeno ?
licaone s.n.d.
2012-10-15 17:59:53
Redazioni, invio foto di ciò che sta divenendo sempre di più un gran monnezzaio all'aperto la zona senigalliese dell'Uci cinema-multiplex; altro che discettare su eco-isole! DIMISSIONI DAL RICCIOLONE fino al campanaro-cir33. n.h.u.m.
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-15 18:20:16
Più che ringraziarmi, ho dato loro anche le foto, mi hanno appunto detto che non è perseguibile...diciamo che erano disorientati e avviliti anche loro perchè appunto la legge non dice nulla in merito. Una telefonata al "disadattato"? Chissà, forse la faranno pure anche perchè gli ho dato nome, cognome e indirizzo civico, e tra parentesi i due vigili intervenuti lo conoscono anche...questa è l'Italia.
paolo
2012-10-16 09:33:22
Licaone se ci fossero le isole forse quei signori le avrebbero usate, no ? Poi sta alla UCI Cinema tenere quei bidoni in un posto non accessibile. Ho notato che la gente per lo meno butta l'immondizia dove c'è il bidone anche fuori se è pieno ma dove c'è il bidone. Vedi caso Marrazzana sulla Corinaldese; ora che è stato tolto il bidone grigio stradale non c'è neppure un sacchettino mentre prima non si vedeva neanche il bidone. Nel mio condominio che ha il grigio fronte strada all'inizio qualcuno esterno ha provato ad usarlo tra l'altro per buttarci differenziato ma poi dopo che l'ho segnalato ai vigili perchè stupidamente aveva lasciato dentro una sua lettera e messo il lucchetto non è accaduto più nulla. In questo caso forse anche la UCI Cinema se ne frega di tutelarsi.

domenica 14 ottobre 2012

A Senigallia il Primo Memorial di Volley Giuliano “Sauro” Pierangeli

... a ricordarlo così, dal prossimo 14 Ottobre, saranno i suoi tanti amici...
Saranno tutti quelli della pallavolo, ma non solo, che ancora una volta Francesco Bramucci è riuscito a coinvolgere per ricordare un’altra persona buona che non è più tra noi, ma che meritava di essere ricordata in maniera simpatica chiamando in causa quello sport che profondamente amava.

Ed allora sotto una rete alta 2 metri e 35 cm., otto squadre di giocatori, assolutamente non tesserati alla FIP e tutte con almeno una donna nella formazione e sempre in campo, si contenderanno questo 1° Memorial ideato per commemorare Sauro, come era anche chiamato affettuosamente dagli amici.
Qualche addetto ai lavori avrà sicuramente notato che il regolamento ha anche qualche aspetto un pò “casereccio”, volutamente inserito, proprio per accentuare maggiormente quel clima super-amichevole seppur già esistente in queste occasioni che ricordano tanto le sfide “scapoli-ammogliati”.
Giuliano "Sauro" PierangeliCasereccio però nelle regole, perchè, organizzativamente parlando, è stato curato in modo impeccabile, con tanto di arbitri “super partes”, come ogni incontro che si rispetti, esige. Anche se si applicherà il regolamento ufficiale della FIP, in questo più “casereccio” è stata aggiunta la postilla che dice tutto: “…con una certa tolleranza per i falli meno evidenti”.
Allora, da una parte ci sarà l’Amicizia ed il Rispetto e al di là della rete, la sportività ed il massimo impegno fisico, senza dimenticare mai, sia dopo una ricezione “bucata” o una schiacciata vincente, di “strizzare l’occhio” a “Sauro” che sicuramente da lassù, seguirà con uguale interesse, nella sua bonaria sorridente riservatezza, sia le “papere” che le prodezze.
Quindi tutte le domeniche a partire dal 14 Ottobre fino al giorno della finale, il 9 Dicembre, nelle palestre degli Istituti Marchetti e Corinaldesi si svolgeranno gli incontri come da calendario. L’orario che si osserverà, in entrambe le palestre, sarà quello delle ore 15 per il primo incontro e delle 17 per il secondo. Gli incontri di Semifinale e Finale si disputeranno invece tutti nella sola palestra dell’Istituto Corinaldesi, sempre negli orari già sopra indicati.

Giuliano "Sauro" Pierangeli con la sua squadra di volleyOtto le squadre partecipanti: Amici di Sauro S.AngeloAmici dell’OspedaleAmbasciatori del VolleyTavernetta sull’AiaBaretto RossoAmici della DomenicaComunque ControTeam Ross Corinaldo.
Trattandosi di un Memorial tutto sui generis, non poteva certo mancare il trofeo che andrà alla squadra vincitrice del Memorial, ma ci saranno premi per tutti i partecipanti: medaglie a tutti gli atleti e cesti gastronomici per tutte le formazioni.
Inutile dire che tutta la cittadinanza è invitata fin da ora.


Franco Giannini
Già pubblicato Giovedì 11 ottobre, 2012 su Senigallia Notizie.it 
 
Questi i Commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :
 
secchiaroli claudio
2012-10-12 14:12:00
Io ero amico di Sauro (e anche colega di lavoro)questa iniziativa è molto bella, sicuramente lui da lassù sara felice di questo. Bravi.
Rinaldo Gabbianelli
2012-10-12 19:16:36
Anche io ho conosciuto Giuliano, seppur superficialmente, avendoci giocato assieme diverse volte. Un grazie particolare al mio amico Francesco per essere riuscito ad organizzare, anche questa volta, un evento in ricordo di un'altra persona che purtroppo non è più tra di noi.
Roberta De Duonni
2012-10-12 22:55:08
Un grazie al nostro caro amico Francesco Bramucci, che è riuscito ancora una volta a coinvolgere tutti all'insegna dello sport ricordando chi non è più tra noi.