L'ultimo crociato, di valori quali l'anti-apartheid, la libertà, l'uguaglianza, la lotta alla povertà...
Un semplice modo, come in molti hanno fatto e stanno facendo, per ricordare Nelson attraverso una mia personale riflessione su quello che vedo dopo la sua dipartita.
Credo che negli ultimi 113 anni della nostra storia, soli sei nomi, possono essere immortalati come gli unici paladini della lotta contro la povertà, il razzismo, i diritti di uguaglianza ed il concetto di Libertà.
Il primo ad impegnarsi in questa tipologia di lotta fu, il Mahatma ("Grande Anima") GANDHI. La tipologia delle sue lotte in difesa dei diritti civili si sono distinte per la resistenza all'oppressione attraverso una disobbedienza civile.
Una tipologia di lotta, ripresa poi, sia da MANDELA, che da Martin LUTHER KING, che dalla esile figura femminile, ma non certo nella forza d'animo della Aung SAN SUU KYI, o dall'irriducibile Dalai Lama TENZIN GYATSO, esule ed indomo. A queste icone mi sentirei di aggiungere anche quella di Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjëzë Gonxhe Bojaxhiu, per le sue visioni siano state politiche che sociali.
Non sto certo ad elencare le qualità di questi personaggi di una caratura che con gli anni ed il modernismo, i nuovi personaggi della parata mondiale sembrano, con i loro comportamenti, considerare superata. Ma forse, invece, è solo questione di capacità nell'essere un "Leader" e mancanza di sensibilità non nell'esprimere simili concetti, ma nel provarli nel proprio animo. Ecco che allora guardandoci attorno, non vediamo nessun'altra icona che possa darci un barlume più roseo su quello che saranno gli sviluppi su questo mondo.
Se ci guardiamo attorno, attualmente, chi è colui che ci ispira fiducia, speranza, sicurezza in un domani più ottimistico per le generazioni a venire ? Chi il deludente Barack Obama, l'egoista sig.ra Angela Merkel, il ridicolo nostro spompato e super sputtanato mister "B", il fuoco fatuo francese François Holland, l'isolato David Cameron. Non andiamo poi a cercare tra i nomi dei "regnanti" dei paesi in via di sviluppo. Ognuno chiuso nei loro orti, con sguardi ingordi rivolti ai paesi tel terzo mondo.
La Cina su tutti, con la sua zampa artigliata sui territori, sulle ricchezze minerali ed agricole del continente Africano.
Comunque saranno, come avviene in questi casi, tutti vergognosamente presenti alle esequie di un uomo che hanno sempre riconosciuto, ma solo a parole, da imitare. Con loro, nella valigetta politica in dotazione, le solite lacrime da aligatori politici.
C'è attualmente un presidente, che potrebbe inserire onorevolmente il suo nome nella lista dei cinque su nominati, che potrebbe fornirci un barlume di speranza : il presidente uruguaiano JOSE' MUJICA. Dico potrebbe, vista che nella sua carta d'identità, alla voce anno di nascita risalta un bel 1935. Certo, un giovane, se si pensa a quello di casa nostra con dieci primavere in più, ma non per questo certo migliore!
di Franco Giannini
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