martedì 23 dicembre 2014

Buon Natale,... comunque esso sia !

... religioso, laico, ricco, povero, solitario o in compagnia,... Buon Natale a chicchessia !

Purché esso sia, almeno per la maggioranza degli italiani, l'ultimo con le pezze al culo.
E che anche i Babbi Natale Precari, possano ritornare a guidare le slitte di un tempo, con qualche modesto dono, senza il timore di pigliarsi una multa per divieto di sosta, fintanto che frugano tra i cassonetti della spazzatura con la speranza di rimediare qualche giocattolo per i propri figli, meno fortunati ( oggi, la maggioranza!!)
Mi ero ripromesso che come data d' armistizio, l'ultimo e penoso Consiglio Comunale, (da prima sospeso e poi con la seduta sciolta definitivamente per mancanza del numero legale di Consiglieri) che mi sarei astenuto da qualsiasi commento di carattere politico, semipolitico e populista. Non per nulla se non per rispettare quella finta bontà, con una scadenza controllata da uno stillicida conteggio alla rovescia, che però il Natale sempre esige. Buoni fino al 6 di Gennaio e poi l'Epifania con un colpo si scopa spazzera le Feste e  si ritornerà ad essere quelli di sempre.Sicuramente più veri malgrado la "cattiveria"!

Ma c'è sempre chi soffia sul fuoco ed infatti ho ricevuto qualche telefonata da parte delle "anime maligne" che mi sollecitavavano (malgrado il periodo del "volemose bene") a "digliene due a sta gente...". Insomma il solito italiota del "va avanti te che a me, me viè da ride". Per essere buono ed in linea con il periodo di false promesse e non deludere il sobillatore ho ceduto alle sue lusinghe.

Ecco che allora mi sono ripromesso di essere "acido" al minimo sindacale, ma non con gli assenti del Consiglio. Perché per questo c'è OpenMunicipio che li "sputtana" tutti con l'elenco dei presenti ed assenti. Anche se poi ci sono sempre le solite benigne giustificazioni, alcune vere, altre para-politiche o a volte solo "para". E poi diciamolo, costoro bene o male che se ne parli, a loro fa sempre piacere, perché alla fine ci guadagnano quella vivibilità pre-elettorale disposti come sono a tutto pur di essere ricordati nel fatidico election day. Figuriamoci che  alcuni dei presenti, nella speranza di avere nella prossima legislatura uno "zuccherino", gratuitamente si sono prestati a piccoli lavori di "cortigianeria", pur di restare fino all'ultimo vicino al proprio "sire". Ed ad uscirne umiliato da simili atteggiamenti pecoroneschi, credo di essere stato più io di loro. Ma si sa, loro so ragazzi!!

Ma almeno, se non in quelle locali, un po' di sale sulle ferite dell' Italia anonima dei mille comuni, mi sia concesso metterlo. Che poi c'èst la meme chose, l'identica cosa, perché si sa che i "piccoli" sono soliti scimmiottare i "grandi" ( con la g minuscola proporzionata al loro valore!). Quindi Stato Assente e Comuni anonimi, come anonimi sono le loro Amministrazioni e i personaggi che vi pullulano all'interno e che sono stati posti a capo di quella Greppia rappresentante il Presepe di un paesello qualunque che preso ad esempio potrebbe rispondere al nome di Ponziopilonia. Paese dove le mani sono pulite(?) ma le coscienze un po' meno!
Solitamente, in ogni Presepe Politico, l'unico personaggio riconoscibile dietro il Bambinello è sempre e solo il somaro. Una figura che nessuno vuol rappresentare apertamente, ma che in cuor loro sanno di impersonare tacitamente. Tutte le altre statuine, invece, sono sempre, volutamente, molto irriconoscibili. Ed il bello consiste che più si va avanti nel tempo e più queste cercano di camuffarsi. E più esse gridano ai quattro venti che politicamente il tutto deve essere fatto, scritto, discusso, promulgato, legiferato ecc, ecc, sempre alla luce del sole, più tendono a defilarsi con mille artifizi, nascondendo, camuffando, infrattando, miscelando lecito ed illecito sul precario crinale periglioso della legalità. E le vedi che cercando rocambolescamente di restare a galla sui laghetti fatti con spezzoni di specchio, o magari rubandosi a spintoni e colpi bassi, il posto in prima fila di qualche collega pastore, che piegato in due è intento a radunare le pecorelle smarrite. Innumerevoli le pecorelle, tutte uguali, tutte pazienti, tutte belanti. La rappresentazione del popolo.
Potrebbe essere il quadretto di una allegoria di un qualche partito politico nostrano, che visto che siamo in clima natalizio e quindi di falsi buonismi, evitiamo di farne il nome.
E tutte le figurine che girano attorno ad esso dovrebbero avere una identificazione politica, che invece non hanno, perché seguendo gli insegnamenti del loro Pinocchietto hanno imparato che in politica, la priorità principale è quella di tirare il sasso nascondendo il più velocemente possibile la mano colpevole. Ed allora per non saper né leggere e né scrivere, molti indossano, in previsione dell'imminente campagna elettorale di maggio, magliette anonime di liste non definite o meglio definite "civiche", qualcuna delle quali anche "de-vota" per "Lui". Sono tutti dei Nessuno, come il mitico Ulisse, che non possedendo una tessera di partito, si definiscono non politici. Tessera, quindi, che sembra solo l'unica ad identificare una persona immersa in un ruolo "Politico" o con un certo ideale.
Un po' come vergognarsi delle proprie idee e quindi identificarsi con un apoliticismo ridicolo ed un po' vigliacco. Un atteggiamento che funziona come quella risposta che danno i "timidi" a chi  chiede loro "per chi hai votato?" e la risposta sorridente, rispettabile quanto altrettanto pusillanime del "Il voto è segreto!". Ma visto che è Natale e siamo tutti quasi buoni, un alibi a questi signori glielo vogliamo dare? Si, fortunatamente non sono tutti uguali! Alcuni sono peggio di quanto e come li ho qui descritti.
Mi sento a questo punto come se Eduardo De Filippo la rivolgesse a me quella sua battuta inserita nella commedia "Natale a Casa Cupiello" con il suo :"Te piace 'o Presepe?". La mia risposta in questo caso sarebbe identica alla battuta del copione :"A me non mi piace..." anzi, aggiungerei "neppure un po' ".
Auguri, comunque a tutti. Quanto meno a chi al taglio del Panettone, c'è arrivato !





di Franco Giannini

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