Secondo testo di Emily Iavasile, dedicato al figlio Christian ed a tutti quelli che lottano. Con l' annuncio della partenza.
Se il primo impegno di Emily “Christian, il nostro senso della vita”
aveva come filo narrativo principale le vicissitudini, le angosce, le
difficoltà in cui si imbattono le persone con disabilità dovute a
malattie rare (entrambi – madre e figlio – sono malati di leucodistrofia il cui nome preciso è Malattia di Pelizaeus-Merzbacher),
questo secondo lavoro è una speciale autobiografia composta da un
elaborato e sapiente cocktail descrittivo composto da sensazioni spesso
contrastanti tra loro.
In cui
però non si troverà mai le parole “rinuncia” o “rassegnazione”, i
termini quali “odio” o “rancore”. Forse perchè la famiglia è credente e
la Fede ha sempre offerto loro un bastone d’appoggio morale assai
importante. Del resto il contenuto dei due libri, invito a leggerli
entrambi, potrebbe essere un aiuto disinteressato per quanti si trovano
nelle loro condizioni colpiti da malattie rare.
E’ un libro meditativo dove Emily vuole, desidera ed alla fine riesce a portare il lettore ad una riflessione e all’invito a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica
attraverso i suoi messaggi interiori ed i valori concreti suggeriti.
Inoltre è anche un profondo arricchimento morale, psicologico e pratico,
dove all’interno c’è uno “svolgimento di una vita” da leggere tutta
d’un fiato, magari anche rinunciando, per una giornata, a scorrere le
pagine di Facebook o ad assistere alla visione di qualche “giornalista”
intrattenitrice di uno dei soliti pomeriggi televisi con le sue
taroccate vicissitudini strappalacrime.
E l’occasione mi è ghiotta per poter rivolgere un invito
alle nostre “Eccellenze” parlamentari dei politici locali, che vista la
loro vicinanza in Parlamento alle inavvicinabili (per noi miseri
mortali) personalità quali la ministra Beatrice Lorenzin, o la
presidente della Camera Laura Boldrini, a far loro dono di una copia di
entrambi i libri. Visto mai che oltre che politiche sono anche entrambe
mamme, qualche spigolo morale abbia ad arrotondarsi!
Malattie
rare, dicevo, che in Italia, i nostri medici e ricercatori conoscono
bene, ma che invece sono volutamente “sconosciute” dalla parte
burocratica ed amministrativa della nostra Sanità. Un Ministero che si
gestisce alla stessa stregua di un’impresa economica che deve dare utili
(il solo imperante Dio guadagno!) e non servizi che salvaguardi la
salute e la vita dei cittadini.
Ed è, infatti, sotto gli occhi di tutti come il nostro Governo sia insensibile e sordo alle grida di dolore che si alzano da coloro che, colpiti dalla disgrazia, vogliono avere la libertà e la possibilità di “staccare la spina”. A questo punto allora si potrebbe pensare che Stato sia ben disposto a tutelare chi invece vuol curarsi e guarire. Invece anche qui lo Stato è sordo ed insensibile. Uno Stato che vergognosamente rifiuta quel minimo sindacale di dignità ai suoi cittadini più deboli, sia che scelgano la strada della rinuncia che quella della speranza.
Ed è, infatti, sotto gli occhi di tutti come il nostro Governo sia insensibile e sordo alle grida di dolore che si alzano da coloro che, colpiti dalla disgrazia, vogliono avere la libertà e la possibilità di “staccare la spina”. A questo punto allora si potrebbe pensare che Stato sia ben disposto a tutelare chi invece vuol curarsi e guarire. Invece anche qui lo Stato è sordo ed insensibile. Uno Stato che vergognosamente rifiuta quel minimo sindacale di dignità ai suoi cittadini più deboli, sia che scelgano la strada della rinuncia che quella della speranza.
Nel nostro Paese, l’unica speranza
che rimane a chi disgraziatamente si trova a combattere con i meandri
del menefreghismo governativo è, sempre che poi si riesca a trovare dei
canali economici di qualche amico, di qualche volontario mecenate, di
staccare un biglietto ed andarsene dai lidi nativi visto come oramai in
certi casi, come quello di Christian ed Emily, ci si sente ugualmente
stranieri e di peso in terra natia. A fine novembre, infatti, anche la famiglia Cialona abbandonerà l’Italia,
avendo deciso di approdare e questa volta definitivamente, alle Isole
Canarie (perchè oltre a tanti benefici di natura di servizi, il clima è
ottimale per Christian). E si guardi bene che non si tratta di una
rinuncia, la loro, ma è il continuare nella lotta di
Davide contro Golia, dell’orgoglio contro la vergogna. Andandosene, si
lascieranno alle spalle tanta nostalgia, non certo per questa Italia che
ci governa, ma solo e principalmente per i parenti e gli amici che qua
lasceranno e che pochi non sono.
Buon viaggio cari amici, che la costanza, la determinazione, la speranza non vi abbandonino mai, mai rinunciare, perchè poi il rimpianto di dire “forse, se avessi provato…” vi perseguiterebbe ogni istante.
Buon viaggio cari amici, che la costanza, la determinazione, la speranza non vi abbandonino mai, mai rinunciare, perchè poi il rimpianto di dire “forse, se avessi provato…” vi perseguiterebbe ogni istante.
Allegati
Chi fosse interessato all’acquisto del/i libri può contattare direttamente l’autrice Emily Iavasile al numero 339/1468406
Pubblicato Giovedì 22 ottobre, 2015 su Senigallianotizie.it
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