domenica 2 ottobre 2016

A proposito di Bugie, di Silenzi e di Scuse dei Parlamentari...

... e quando il cittadino si "permette" di "disturbarli".

Diceva l'indimenticato "Ginettaccio" Bartali, anche lui toscano, ma dotato di tutt'altra classe, sia che fosse la sportiva che quella umana, che :"l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare". I tempi son passati, ma il suo motto sembra ancor molto attuale.
Sarà forse per questo che il il suo corregionale Matteo Renzi, si era ripromesso di riprenderlo e con la sua decantata rottamazione, metterlo in pratica. Ecco che allora chiunque (lui) ritenesse fosse superato per motivi anagrafici veniva cacciato e sostituito da chi (sempre a suo unico ed insindacabile giudizio, un po' come un Pontefice!) riteneva la persona giusta al posto giusto. Con qualcuno c'è anche riuscito, seppure non fosse avanti con gli anni, magari colpendolo anche alle spalle, perché in politica, si sa, il fine giustifica sempre i mezzi. Ma un conto è dirle le cose e prometterle ritenendosi a priori (immodestamente) capaci di attuarle, tutt'altra è poi il mantenerle. Ed è in questi frangenti che chi si trova ad agire in questi modi, può passare immediatamente per un mentitore e magari cucirsi addosso questo appellativo che gli sarà in seguito difficile scrollarselo di dosso. E questo è avvenuto a Matteo, in tantissime occasioni, di cui una delle ultime è stata questa:
bellezza@governo.it non è infatti la parafrasi del film La Grande Bellezza, perché trattasi invece di una grossa, mastodontica, ineducata presa in giro di un Matteo Renzi che prima di essere il Premier del Consiglio dei Ministri, sta emergendo che lo sia, aiutato dalle sue oramai leggendarie bugie, di una classe politica insensibile nei confronti di tutti quei cittadini che li mantengono in quel posto sia politicamente che economicamente.
I genitori di un tempo, avrebbero esclamato verso dei figli che seppur studiavano li ripagavano con inconfutabili delusioni, senza mezzi termini, rivolgendosi verso le loro mogli (madri di si tanto figli)  sfogavano tutta la loro frustrazione esclamando :" Ehhh !!!! poveri quattrini nostri...!!!). E credo che anche in ambito parlamentare, se dovessero parlare molti di questi genitori, se non fosse solo per la posizione economica raggiunta, l'esclamazione avrebbe un eco senza fine.
Figuriamoci se giustifico Renzi, per la presa per i fondelli dispensata gratuitamente ai video-ascoltatori nel corso della trasmissione e dallo stesso enfatizzata su una delle reti televisive nazionali, per meri interessi di natura politica. Me ne guarderei bene, ma ho avuto anche l'onestà di scriverglielo (non lo avrà letto sicuramente, ma resta ad imperitura memoria!) apertamente sulla mail indirizzata all'indirizzo riportato che ora non esiste più. Ma chi non giustifico assolutamente, sono quella decina (sono di più, ma lo dico per fornir loro un più solido alibi del male in comune...) di Onorevoli, che rappresentano le Marche in Parlamento. Individui che da me interpellati in merito, hanno preferito il silenzio che lo schierarsi contro il proprio capo-bastone del partito che rappresenta o a quello del momento a cui si china il capo servilmente . Potrei quindi capire (con grande sforzo, seppur non giustificando!) chi dello stesso schieramento politico, ma quelli dell'Opposizione ? No, assolutamente. Cosa che mi porta a classificare costoro come dei semplici "peones" scalda-banco, più interessati economicamente che al bene di chi rappresentano ed il più delle volte impreparati nel come destreggiarsi negli iter parlamentari. Anche se credo sia più che giusto (e ne ho avuto dimostrazione) non siano tutti fatti di questa pasta. Basta vedere l'interessamento dell'On. Brignone , come pure del suo collega Carrescia, che seppur del partito del Premier, gli ha presentato un'interrogazione con risposta per iscritto.
La foto che riporto in apertura, rappresenta un Parlamento semivuoto in maniera demoralizzante proprio per introdurre un mio pensiero. Si pensi solo che proprio quegli assenti dovrebbero legiferare per curare la malattia dell'assenteismo. Ma è quando senti le scusanti di questi assenteisti della "Casta" che ti senti inerme, schifato, amareggiato e comprendi che il male dell'Italia è un male incurabile. " Spesso le nostre assenze sono dettate dal fatto che dobbiamo essere vicini al nostro corpo elettorale locale, che ci ha votato e che dobbiamo ascoltare e tutelare. E questa che riporto, è la dimostrazione lampante di come costoro invece, siano assenti tanto dalla location parlamentare vera e propria, come lo sono nei confronti dei cittadini. Non ascoltano, non sono vicini agli elettori ed anzi dal loro comportamento denotano, con il loro menefreghismo, una enorme spocchia mista a tanto egoismo. 
Ho scritto a costoro questa lettera, rimasta anch'essa senza risposta, per dovere d'informazione e di correttezza (almeno quella che a mio parere ritengo giusta), e che vista la mancanza di risposta l'ho ritenuta una perdita di tempo qualora l'avessero solo letta:
"Vorrà scusarmi se le invio un aggiornamento circa il problema sollevato con la mia lettera aperta e con la mia richiesta di trasparenza nel merito del fatto segnalato, ma rimasta senza risposta. Ora le regole (le mie sono elementari) dell' educazione ricevuta mi obbligano anche al dovere d'informare chi avevo disturbato per interpellarla/o circa la promessa fatta e fino ad oggi, purtroppo, non mantenuta di una persona che visto il posto che occupa nel Governo avrebbe dovuto essere al di sopra di ogni sospetto. Come può ascoltare e vedere, l'On. Beatrice Brignone, come anche due altri vostri colleghi, hanno accolto la mia richiesta.
Seppur, immagino a priori che neppure ne prenderà visione, visto l'esiguo tempo a  sua disposizione, voglio facilitarle il compito, per accelerare i tempi, di cliccare su questo link e scivolare poi sulla visione al punto contrassegnato da 1h 48' 08". Comunque grazie ugualmente  e di nuovo infinite scuse.
Franco Giannini
Ebbene, solo un On., onore al merito, (non riporto le generalità per dovere di privacy non avendone chiesto l'autorizzazione per la pubblicazione) mi ha replicato così :
"Gentile signore Giannini,
Ho visionato il video. 
Mi perdonerà se non le ho immediatamente risposto, tendo a leggere tutto è generalmente rispondo anche. 
Il fatto che io non abbia presentato una interrogazione fotocopia non significa che io non abbia a cuore il tema, ma essendoci dei colleghi marchigiani che hanno sollevato il problema io posso anche accodarmi e sostenere le tali.
Buona serata." 
Da riconoscere almeno (dopo una specie di rimprovero) l'aver avuto la gentilezza di replicare, seppur mi ha lasciato perplesso e non poco quel "e generalmente rispondo" come pure "io posso accodarmi e sostenere le tali".
Un politico è tenuto sempre a rispondere ad un cittadino, perché è in quel Parlamento, inutile ripeterlo - non c'è miglior sordo di chi non vuol ascoltare, per rappresentarlo curandone gli interessi. La seconda, poi, è il classico "va avanti te, che a me vien da ridere". Che non è un motivo comportamentale, almeno da politico di classe.
Si parla in questi giorni di referendum costituzionale ed allora se solo si potesse far si di ribaltare il metodo di quello di come si sceglie i nostri rappresentanti in virtù del :"l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" ? Senza tante belle parole di illustri costituzionalisti si potesse scegliere i futuri peones, quelli che in clima elettorale ti vengono a casa con i loro santini ad elemosinarti il voto (viscidi, privi di dignità), fossimo proprio noi inquadrati come semplici cittadini fattivi ad andare a casa di colui che riteniamo giusto a tutelarci, senza spinte da parte di partiti, liste civiche ? Noi si disposti a pregare, ad elemosinare il voto di queste persone meritevoli, oneste, capaci e magari (viste tutte queste loro qualità) anche con il rischio di sentirsi rifiutare la candidatura ?? Il primo sintomo che costoro sono persone al di sopra di ogni sospetto, altro che "Enrico stai sereno!"






di Franco Giannini

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