Vittorio Marangon
Vittorio è stato sempre maestro elementare. Ha la pressione che gli gioca brutti scherzi : alta e bassa improvvisamente senza preavviso alcuno. Perde i sensi ed alto com'è, con gli anni indefiniti, crolla a terra nei posti più impensati. Scompare per un pò di tempo, chè a Padova tutti lo conoscono, sta in ospedale, eppoi ritorna a casa dove si prepara il mangiare da solo e riprende la vita come se nulla fosse stato. E' credente integerrimo e quando gli si chiede di qualche porporato o alto prelato, allora Vittorio perde le staffe educatamente ed ha sempre una sola unica risposta : SIBERIA. Per lui non esistono persone oneste - se si parla di politica o di carriere ecclesiastiche -. Solo la fede nella sua religione, salva - Maria - Gesù - il Creatore - e pochi altri, ma fa sempre i distinguo e pensa prima di dare una risposta e conta anche più di una volta oltre 100. Gira per Padova sempre in bici, ovunque lo richiedono sempre per testimonianze. Vittorio ha una parola sola e non concepisce mai alcun compromesso. Ha i capelli lunghi come le ragazze e bianchissimi. Bella figura, erede di una famiglia di falegnami. Ha subito una vita tribolata : moglie - figli - numerosa famiglia -, uno ad uno sono tutti andati, l' hanno lasciato solo come un cane che dona - regala libri anche antichi ai suoi amici ed uno sono io - legge sempre i quotidiani locali e taglia e ritaglia articoli per archiviare e testimoniare fatti e misfatti. Fino alle 10 di mattina Vittorio Marangon non risponde al telefono - deve documentarsi sempre ed è difficile "fregarlo". Poi cominciano le telefonate per chiedere favori e altro - sanno che Vittorio non dice bugie e l'ultima parola è sempre sua. Ha sempre avuto la passione del ricercatore archivista. Il Centro Luccini di Padova si onora e deve a lui la raccolta di materiale raro ed originale -Vedi i processi del Vajont-terrorismo del 68 - processi vari - tutti i 20 anni sono oltre 100 faldoni in cui Vittorio è stato presidente delle Acli per la provincia di Padova-. Poi le testimonianze dei suoi lunghi anni in cui fu sindaco a Selvazzano - tutto di tutti -. Ha una bici in ferro tipo militare, un impermeabile che lega dietro la sella, perchè non s' infili nei raggi delle ruote. Legge senza occhiali e non partecipa a cene di qualsiasi colore esse siano. A Vittorio Marangon nessuno a Padova osa dire no, chè sa troppe cose di tutti ed allora lo preferiscono come amico di comodo - ma Vittorio non chiede mai nulla ad alcuno, s' informa sempre e solo di persona - non dice stupidaggini -. I nostri archivi sono stati una sua iniziativa e il giovedi per Vittorio è giorno che non si tocca. Ha da fare al Luccini ! Ora con l' avvento dell' informatica, tutto quanto lui ha raccolto, viene "passato in floppy"- ci vorranno persone ed anni prima di poter accorpare tutto quanto con biro-forbici e matita da solo Vittorio ha cominciato 30 anni fa -. Se in città qualcuno chiede del Luccini - il nostro Centro Studi - subito poi o forse prima, domanda di Marangon, del maestro Vittorio Marangon. I politici locali e la chiesa passano e vengono anche spesso scordati. Vittorio è una persona quasi una istituzione che nessuno osa chiedere : e chi è?
In pegno per precauzione pei luoghi che frequenta c'è sempre una pompa per la sua bici, chè rimanere a piedi a lui sembrerebbe ridicolo e mai chiederebbe un passaggio in macchina. Tosi l' avv., Randi della libreria Draghi, Vittorio Marangon sono coloro che seppur in là con gli anni a Padova fanno opinione. Ne sono rimaste poche di queste testimonianze, pochissime, ed io bisogna che mi sbrighi a scriverne i ricordi e mandarli a Franco Giannini per il suo blog. Si corre il rischio di parlare fra non molto di coloro che sono stati.
Caro prezioso Franco
RispondiEliminanon so proprio come tu faccia coi pochi dati malmessi che sempre ti mando
a creare interessanti articoli su persone e cose di cui io solo l'imput ti mando
dirti bravo mi sembra riduttivo ed io posso solo leggere e pensare cose che poi a voce il 9 quando ci vedremo finalmente potrò spiegarti meglio chè mi parrebbe anche carino raccogliere le idee posate sul tuo bolg
almeno le migliori
e farne un blog cartaceo ove siano conservati momenti di vita - osservazioni
distribuite nel tempo e nello spazio
domani potrebbe essere una piccola testimonianza di vita vissuta od almeno tentativi
ecco sviluppare raccogliere 'st'idea in modo costruttivo quasi fotografico.
un abbraccio
dario