di Dario Petrolati
PIETRO RANDI - Libreria Draghi
Arrivando a Padova
da Torino-Roma-Napoli o altra parte d'Italia, oltre al Santo, il Caffè Pedrocchi, subito viene a mente ed anche il " bisogno" di vedere-respirare l'aria che aleggia ancora tra i libri della DRAGHI ove si formò e fermò la cultura dell'Italia del Lombardo-Veneto e dell'Italia tutta poi.
I bus dei pellegrini scaricano folla coi ceri in mano che gridano, piangono, al continuo miracolo.
L'alta e grassa borghesia si reca allo storico Caffè Pedrocchi con le sue salette in velluto dai vari colori, col sapore antico, quasi pensando d'imbattersi nella sagoma ricordo di antichi patrioti, quelli che fecero l'unità d'Italia.
In silenzio con discrezione altri vanno a "vedere" la Libreria Draghi quella che era sempre stata a Piazza Cavour, sono studiosi, studenti, amanti del libro.
Sempre eretto in piedi ad ogni ora del giorno, con la cravatta fissata alla cinta dei pantaloni chè non scivoli nei movimenti, quasi fosse una divisa, c'è Lui, il Sig. Pietro Randi.
L'Uomo che ha visto, parlato, udito sin dall'età di quattro anni, tutti coloro che hanno costruito libri col loro sapere.
Non ha età il Sig. Randi, di certo ha superato gli ottantadueanni.
La Famiglia proviene da Bassano del Grappa ove possedeva una cartiera, poi per passione e dovere, venne a Padova, ove, oltre a vendere libri, fondò varie Case Editrici specifiche specie per la Università.
In Piazza Cavour accorparono, i Randi, varie stanze, ricoprendo in legno antico le pareti sino ai soffitti, c'erano tavolini per poggiarsi e consultare, poltrone in stile.
I commessi tutti in là con gli anni, possedevano una memoria prodigiosa, chè sapevano il posto giusto ove si trovava il libro cercato, bastava chiedere e pur senza computer eccolo lì o qua il cercato libro, dopo aver scelto per pagare all'uscita c'era una sola cassa, mai in fila sempre in silenzio con rispetto.
Alle pareti erano fisse foto in bianco e nero, sempre con dedica, di persone famose per tanti meriti.
La cultura è tutta passata di qui e chi ha preso un libro alla Draghi sente quasi di avere un valore aggiunto.
Venne il 68, la contestazione confusa e violenta, nessuno toccò la Draghi.
Altri si misero a vendere libri anche nei supermercati, Draghi non si adeguò bensì continuò a produrre cultura come sempre, l'impegno era sempre un impegno.
Pietro Randi, pur di mantenere la promessa fatta dagli avi, non vendette il negozio, per esigenze personali fu costretto a trasferire la Libreria in Via Santa Lucia, zona pedonale, con due vetrine squadrate moderne e arrivarono giovani dipendenti con luci soffuse.
Ma lui il Sig.Randi è sempre lì per dare consigli e raccontare a chi chiede.
Funge da "Testimone".
Alla minima incertezza sbuca lui e risolve il problema.
Per caso e per fortuna mia, ho incontrato una sera il prestigioso umile Randi, usciva dal Maldura ove frequenta lettere e sino ad ora ha sempre superato le prove col massimo profitto, -che vuole -, mi diceva, - ora ho più tempo e mi sono iscritto.-
Ed io sfacciatamente risposi senza mancargli di rispetto quasi per prova:- che vuole magari andare in bettole a giocare a carte , lei non è tipo, farebbe brutto -.
Ci siamo messi a ridere piano piano e cominciò così la nostra amicizia, chè Lui addirittura mi regala, cavandoli dalla sua borsa, libri che furono dei suoi nonni o parenti lontani, tutti con dediche, quei libri che solo una volta io gli menziono con sospiri.
Arrivano i Diego Valeri, Manara Valgimigli, opuscoli e statuto dello scomparso Partito d'Azione, roba di famiglia e lui sa di stupirmi ogni volta che apre la sua borsetta.
Trova sempre scuse per giustificarsi quando mi viene a trovare in ufficio.
Io mi trovo un poco a disagio se entro nella sua libreria che subito si alza e mi viene incontro e ad alta voce dice che io sono suo amico il suo - Leopardi marchigiano - e mi presenta gente che io non so chi sia.
Randi sorride e mi invita spesso a casa sua, sono 77 scalini, è casa antica, manca l'ascensore, ma lungo la salita ci sono tutte le foto che una volta apparivano in libreria, mi ha promesso che lascerà il tutto al nostro Centro Studi per la Fondazione Randi.
Darsi del tu così come se fosse bere un bicchier di acqua, ricevere libri in regalo, diventare suo amico e confidente senza tante storie.
La gente quando mi vede in giro con Lui saluta entrambi osservando il Voi ed il Lei anche per me .
Fa sempre un certo effetto andare a spasso con uno degli ultimi "Testimoni" ancora in giro per le antiche vie di Padova.
da Torino-Roma-Napoli o altra parte d'Italia, oltre al Santo, il Caffè Pedrocchi, subito viene a mente ed anche il " bisogno" di vedere-respirare l'aria che aleggia ancora tra i libri della DRAGHI ove si formò e fermò la cultura dell'Italia del Lombardo-Veneto e dell'Italia tutta poi.
I bus dei pellegrini scaricano folla coi ceri in mano che gridano, piangono, al continuo miracolo.
L'alta e grassa borghesia si reca allo storico Caffè Pedrocchi con le sue salette in velluto dai vari colori, col sapore antico, quasi pensando d'imbattersi nella sagoma ricordo di antichi patrioti, quelli che fecero l'unità d'Italia.
In silenzio con discrezione altri vanno a "vedere" la Libreria Draghi quella che era sempre stata a Piazza Cavour, sono studiosi, studenti, amanti del libro.
Sempre eretto in piedi ad ogni ora del giorno, con la cravatta fissata alla cinta dei pantaloni chè non scivoli nei movimenti, quasi fosse una divisa, c'è Lui, il Sig. Pietro Randi.
L'Uomo che ha visto, parlato, udito sin dall'età di quattro anni, tutti coloro che hanno costruito libri col loro sapere.
Non ha età il Sig. Randi, di certo ha superato gli ottantadueanni.
La Famiglia proviene da Bassano del Grappa ove possedeva una cartiera, poi per passione e dovere, venne a Padova, ove, oltre a vendere libri, fondò varie Case Editrici specifiche specie per la Università.
In Piazza Cavour accorparono, i Randi, varie stanze, ricoprendo in legno antico le pareti sino ai soffitti, c'erano tavolini per poggiarsi e consultare, poltrone in stile.
I commessi tutti in là con gli anni, possedevano una memoria prodigiosa, chè sapevano il posto giusto ove si trovava il libro cercato, bastava chiedere e pur senza computer eccolo lì o qua il cercato libro, dopo aver scelto per pagare all'uscita c'era una sola cassa, mai in fila sempre in silenzio con rispetto.
Alle pareti erano fisse foto in bianco e nero, sempre con dedica, di persone famose per tanti meriti.
La cultura è tutta passata di qui e chi ha preso un libro alla Draghi sente quasi di avere un valore aggiunto.
Venne il 68, la contestazione confusa e violenta, nessuno toccò la Draghi.
Altri si misero a vendere libri anche nei supermercati, Draghi non si adeguò bensì continuò a produrre cultura come sempre, l'impegno era sempre un impegno.
Pietro Randi, pur di mantenere la promessa fatta dagli avi, non vendette il negozio, per esigenze personali fu costretto a trasferire la Libreria in Via Santa Lucia, zona pedonale, con due vetrine squadrate moderne e arrivarono giovani dipendenti con luci soffuse.
Ma lui il Sig.Randi è sempre lì per dare consigli e raccontare a chi chiede.
Funge da "Testimone".
Alla minima incertezza sbuca lui e risolve il problema.
Per caso e per fortuna mia, ho incontrato una sera il prestigioso umile Randi, usciva dal Maldura ove frequenta lettere e sino ad ora ha sempre superato le prove col massimo profitto, -che vuole -, mi diceva, - ora ho più tempo e mi sono iscritto.-
Ed io sfacciatamente risposi senza mancargli di rispetto quasi per prova:- che vuole magari andare in bettole a giocare a carte , lei non è tipo, farebbe brutto -.
Ci siamo messi a ridere piano piano e cominciò così la nostra amicizia, chè Lui addirittura mi regala, cavandoli dalla sua borsa, libri che furono dei suoi nonni o parenti lontani, tutti con dediche, quei libri che solo una volta io gli menziono con sospiri.
Arrivano i Diego Valeri, Manara Valgimigli, opuscoli e statuto dello scomparso Partito d'Azione, roba di famiglia e lui sa di stupirmi ogni volta che apre la sua borsetta.
Trova sempre scuse per giustificarsi quando mi viene a trovare in ufficio.
Io mi trovo un poco a disagio se entro nella sua libreria che subito si alza e mi viene incontro e ad alta voce dice che io sono suo amico il suo - Leopardi marchigiano - e mi presenta gente che io non so chi sia.
Randi sorride e mi invita spesso a casa sua, sono 77 scalini, è casa antica, manca l'ascensore, ma lungo la salita ci sono tutte le foto che una volta apparivano in libreria, mi ha promesso che lascerà il tutto al nostro Centro Studi per la Fondazione Randi.
Darsi del tu così come se fosse bere un bicchier di acqua, ricevere libri in regalo, diventare suo amico e confidente senza tante storie.
La gente quando mi vede in giro con Lui saluta entrambi osservando il Voi ed il Lei anche per me .
Fa sempre un certo effetto andare a spasso con uno degli ultimi "Testimoni" ancora in giro per le antiche vie di Padova.
Nella foto: Giovanni Battista Randi...il fondatore (1875 - 1931)
2 commenti:
Ecco dove io ho imparato a conoscere questo signore di altri tempi, che il chiamarlo personaggio è forse troppo riduttivo. La penna, come ben si comprende, è sempre quella di Dario, che così lo illustra con le sue pennellate poetiche:
LA BICICLETTA DI RANDI
... intensamente vissuti Ombre: Archi Vetrine Mura Pietro Randi gira per Padova da solo Vederlo è sempre un'emozione. Padova ...
Blog entry - dario.petrolati - 08/04/2006 - 09:38 - 0 comments
LETTERA DI UN AMICO
E' Pietro Randi Poche righe ordinate eleganti Sento l'affetto di un Signore ... radio pianissimo C'è spero qualcuno che legge Pietro Randi di certo. Padova 31 dicembre 2007 ...
Blog entry - dario.petrolati - 12/31/2007 - 06:06 - 0 comments
SOLE GHIACCIATO
... Dante si fa prima Con il libro in tasca cercherò Pietro Randi Amico stimato conosciuto troppo tardi al solito è suo costume ...
Blog entry - dario.petrolati - 11/19/2008 - 14:11 - 0 comments
QUASI NULLA
... di Via Beato Pellegrino In Via Santa Lucia incontro Pietro Randi Mi spiega-racconta fatti nuovi di secoli fa Emozioni di un attimo ...
Blog entry - dario.petrolati - 08/01/2007 - 06:34 - 0 comments
PREGHIERA INCESSANTE
... per la tua intelligenza Andrò per librerie A Randi Claudia me stesso e te sarà una scelta senza consiglio ... noto una croce figure di oranti in fila : Pietro Citati Una pagina su la Preghiera del mondo Eh. già mi ...
Blog entry - dario.petrolati - 04/12/2009 - 08:03 - 0 comments
Per appofondire e leggere tutto
http://www.dariopetrolati.it/
E' veramente un piacere leggere i tuoi commenti Franco
io mi dimentico - scordo o forse tutto non posso rammentare che scoppierei
Ci pensi tu amico mio nel riportarmi per amate strade incontrare persone preziose
E' piacevole oltrechè pensare e stirare la mente con te Franco
io non credevo
Dì a Giuliana anzi fattelo dire oppure te lo dirà baciandoti:bravo Franco,
dario.
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