mercoledì 10 giugno 2015

I fioretti di Papa Francesco!

... soluzioni per i mali della comunità o solo una cura omeopatica per la sua anima?

A pelle, seppur io sia un miscredente, non appena eletto al soglio pontificio, Francesco è stato un Papa che ha captato immediatamente la mia attenzione. Una volta l'avrei definito "un Papa Buono", quasi che gli altri Papi fossero cattivi. Ma Francesco mi aveva regalato già fin dal suo primo saluto ai fedeli dal balcone della Basilica di San Pietro, l'idea di come dovrebbe essere l'uomo della Chiesa : pacato, umile, modesto, invitante, simpatico, caritatevole, umano, oltre che logicamente buono. 
Come del resto dovrebbero esserlo tutti, ancor più però coloro che indossano un abito ecclesiastico. Lo so, ma purtroppo non tutti e non tutte sono così. Dirò di più, ancor più simpatico mi è divenuto, poi, quando nel leggere sono venuto a conoscenza che aveva fatto il buttafuori in un locale argentino malfamato, che aveva avuto anche una fidanzatina ed aveva lavorato in una fabbrica facendo le pulizie. Un uomo venuto dalla strada e che la strada quindi conosce bene. Un prete un po' suo generis, alla Don Camillo del Guareschi, con le scarpe grosse ed il cervello fino.
A confermare queste sue qualità umane più che divine, ci sono quelli che sembrerebbero aneddoti se non rispondessero a verità, quali quelli relativi alla sua prima vestizione in bianco: quando ha rifiutato il Crocifisso in oro, conservando quello suo, meno appariscente, in argento. Eppoi il calzare le sue scarpe nere e usate invece che quelle di capretto rosso. A seguire il ritorno, dopo la cerimonia dall' elezione al soglio pontificio, in albergo sul pulmino con gli altri cardinali. Il pagarsi il conto personalmente della permanenza in albergo e successivamente la scelta di vivere nella Domus di Santa Marta, in due modeste stanzette, invece che nei dorati appartamenti papali. Lo so, sono tutte cose che si dimenticano facilmente, ma la moltitudine di questi piccoli momenti della vita quotidiana di questo uomo, sono ad indicarcene lo spessore. Proseguo quindi con il ricordare come preferisce per i suoi spostamenti, una vecchia utilitaria, alle lussuose auto che i suoi predecessori avevano fin lì usato. Come è impossibile non ricordare, la sua vecchia sgualcita borsa in pelle nera, amica di viaggio, che oramai l'accompagna in ogni suo spostamento nei lunghi viaggi attraverso Paesi e Continenti e che non affida mai a nessuno. Un uomo che mi ha immediatamente dato la certezza che anche il nome non l'avesse scelto a caso: Francesco, il Santo che della povertà fece il suo stile di vita e di predicazione. Il primo Papa tra i 265 predecessori, ad usarlo e non solo, quindi, per apporre la firma sui documenti. Un uomo con il piacere di essere vicino alla gente, dentro la gente, con la gente. Un uomo che è allergico ai cerimoniali, un uomo che prende e il telefono e chiama chi vuole senza i filtri che le regole vorrebbero. Un uomo che se ancora ci fosse in TV la Carrà nazionale con il suo gioco dei fagioli nel vaso, telefonerebbe anche a lei, magari con il remoto pensiero di indovinare il numero esatto e con la vincita chiudere qualche falla della povertà che ci opprime.
Nel corso di questi suoi due primi anni di pontificato, la lotta primaria è stata quella all'ostentazione della ricchezza nella Chiesa e di cui molti prelati porporati e non solo, gradivano circondarsi. Cosa che l'ha reso simpatico e ben visto a noi comuni mortali, ma molto meno ai "principi" del culto. E la volontà poi di vedere più da vicino e più chiaramente il lavoro svolto dallo IOR con la nomina di controllori? Toccare lo IOR è come avventurarsi senza alcuna esperienza in materia per disinnescare una mina. Di certo tutto si potrà dire di Francesco, ma non che tema di crearsi dei nemici. Anche se però...
Infatti tutto ciò mi porta a formularmi tanti interrogativi a cui non so dare una risposta.
Nel corso di questi due anni di pontificato, tante sono le cose di cui si è occupato, come le riforme della Curia, del Codice Penale Vaticano, quella Economica riguardante appunto la Santa Sede, la tutela dell'ambiente, i problemi della Pedofilia nella Chiesa. Indubbiamente più anziano, ma benché l'età, più veloce dello stesso nostro Renzi nazionale.
Ma tante altre ne ha fatte e continuerà a farne, come il regalare 400 sacchi a pelo con tanto di stemma pontificio a coloro che dormivano all'addiaccio. Oppure donare ai poveri 300 ombrelli dimenticati dai visitatori nei musei vaticani o ancora aprire delle docce in locali nel colonnato di piazza San Pietro per gli indigenti senza fissa dimora. Per non parlare poi del servizio di barbieria e dell'invito a 150 "barboni" a visitare le bellezze della Cappella Sistina. e proprio di questi giorni la creazione di un dormitorio per una trentina di clochard. Non voglio indagare come i saranno scelti questi 30 baciati dalla fortuna tra il numeroso nucleo totale di quelli che ogni giorno frequentano le piazze e le stazioni di Roma !
E quello che mi fa sorgere il dilemma del perché di questi piccoli numeri : 30 - 150 - 300 - 400, quando andando a cercare sulle pagine virtuali, ma immagino veritiere, perché fino ad oggi senza smentite, di Internet, leggo numeri che mi sarebbero difficile anche scrivere sulla carta.
La Chiesa ha il più vasto patrimonio immobiliare al mondo. Un capitale impossibile da conteggiare, perché quando arrivi in fondo i dati si sono modificati per via delle donazioni, interessi, utili ecc. e dovresti ricominciare il conteggio.
Il 20% del mercato immobiliare italiano è nelle sue mani.
Si parla di 600 palazzi, 572 tra chiese, monasteri e conventi, 400 immobili adibiti a cliniche private, ospizi, scuole, seminari, oratori, ecc, sempre solo in Italia, ma considerando che altre ricchezze sono in altri paesi all'estero. Un patrimonio che è destinato continuamente ad accrescersi a seguito di lasciti, donazioni. Si parlava di oltre 115 mila proprietà per un valore stimato negli anni '90 di 800 miliardi delle vecchie lire. Oggi di molto aumentato.
A questo va aggiunto il valore in oro che supererebbe, si dice, i 7 miliardi di €.
Si pensi che negli USA la sola arcidiocesi di Boston (ci sono 28 arcidiocesi e 122 diocesi) ha fatto trapelare (la Chiesa in questo è molto segreta e chiusa!) che i propri investimenti obbligazionari al netto dei debiti, ammonta a 571.704 $. Facile fare magari un calcolo come quello della lavandaia, non perfetto, ma assai vicino a quello reale.
Del resto la ricchezza in loco del Vaticano, qui si dice che sia rapportata alla somma delle 5 più prosperose aziende degli Stati Uniti.
Ma non finisce qui. Quanto sopra riportato dovrebbe logicamente essere rielaborato per ogni paese in cui il cristianesimo è radicato da secoli nel paese preso in esame. Ma è il riserbo quello che rende difficilissima la stima globale di questa potenza economica. Anche perché a queste cifre vanno aggiunti anche valori come l'azionariato nelle varie imprese. Solo un esempio, le italiane Fiat, Olivetti ed una volta anche l'Alitalia. Ma da non dimenticare come la mano religiosa si sporga sempre anche oltre confine.
E dei possedimenti terrieri, ne vogliamo parlare? In Germania, il Vaticano è il più grande proprietario terriero con oltre 8 miliardi di mq., vale a dire alla metà circa dello stato tedesco.
In Italia gli appartengono, solo (si fa per dire!), 500 mila ettari. Negli USA 1 milione e 100 mila ettari e poi il 20% cadauno del terreno coltivabile della Spagna, del Portogallo e dell'Argentina. Sempre per parlare dei nomi più importanti.
Non è bello fare i conti in tasca alle persone, ma sarà che la Chiesa non è una persona fisica ed ecco che allora qualche organo di stampa prestigioso ha tentato di farlo e da cui è emersa una stima, che sarà anche approssimativa, ma la dice lunga : il valore degli immobili della Chiesa nel mondo dovrebbero avvicinarsi ai 2.000 miliardi di €.
Ecco che allora ritorno sulla domanda che mi ero posto inizialmente. Visto che ritengo che neppure il Santo Padre riuscirà mai a conoscere la ricchezza materiale totale della sua Chiesa, mi domando perchè avendo la possibilità di costruire opere di beneficenza ben superiori, importanti, durature e risolutive di tanti mali, di tanti problemi che affliggono l'umanità, li affronta invece in maniera e con cure omeopatiche, economicamente parlando?.
Di quei 30 posti al dormitorio, al momento avevo pensato fossero un gesto coraggioso, un atto da emulare, poi alla luce dei fatti, devo pensare che Papa Francesco sia incappato in una specie di timore reverenziale, una specie di timidezza nei confronti di qualche “principe” della chiesa (quella con la c minuscola) che, chissà il perché, non ne condivide ed apprezza le sue visioni ed il suo lavoro.
E' partito sparato con le riforme e l'impressione attuale è che sia andato però a cozzare su di una speciale “Cosa Nostra” rivestita di abiti ecclesiali dai colori sgargianti, che gli ha fatto anche annunciare che prevede che il suo pontificato sarà breve. Chissà che cosa avrà voluto dirci con questa sua affermazione.
Non posso neppure credere, che quello che lui offre ai meno abbienti in quel di Roma, sia solo una sua orma di “fioretto” personale che s' impone quale piccola penitenza, ogni qual volta vorrebbe fare di più, ma non glielo permettono.
Un altro Papa, che come Luciani, certamente ha poco da star sereno.

 
 


di Franco Giannini


LINK di approfondimento :

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/06/07/news/vaticano_papa_francesco_apre_un_dormitorio_per_i_senzatetto-116297738/

http://www.ilgiornale.it/news/case-vaticano-tesoro-115mila-propriet.html

https://www.facebook.com/notes/rossana-mela/le-ricchezze-della-chiesa-cattolica/10150712026500611

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-15/chiesa-2mila-miliardi-immobili-082813.shtml?uuid=Ab3cTeUH

http://www.diocesidicremona.it/main/base1.php?id=sknewsfoto&idrec=3233

http://www.huffingtonpost.it/2014/04/02/stipendi-del-clero_n_5074357.html

Nessun commento: