di Franco Giannini
(Articolo pubblicato anche su 60019.it )
La grazia di una farfalla, doti atletiche, musica di sottofondo ed il tutto posizionato su due pattini: questo signori è il Pattinaggio Artistico, il mondo di Annalisa!
Inizialmente l’appuntamento era previsto alla pista di pattinaggio delle Saline, ma l’inclemenza del tempo ci ha poi costretto ad optare per quel Palazzetto dello Sport di Via Capanna, un po’ tabù ed un po’ chimera, per chi del pattinaggio fa il suo sport del cuore. Il motivo ? La delicatezza del parquet…almeno così si dice!
Ecco che puntuale, me la vedo comparire : Bionda, minuta, carina il che non guasta mai, elegante-sportiva, con il borsone in spalla più grande di lei. Dopo gli usuali convenevoli, s’infila i pattini, indossa la tuta sportiva della società per cui gareggia, la Team Roller Senigallia e si scattano subito alcune foto che per sfondo hanno ragazzini che giocano a basket. Il passaggio successivo è il sederci sulle poltroncine rosse della gradinata per cominciare quello che solitamente viene denominata “ intervista”. Ma la mia non è un’ intervista, come le premetto subito, ma un ascolto attento di quella che sarà la sua storia e che io poi mi adopererò di ampliare con qualche richiesta di precisazioni magari intriganti.
Annalisa Graziosi nasce ad Ancona 27 anni fa e più esattamente il 2 febbraio del 1982. Il suo primo paio di pattini li calza, quasi ancor prima di imparare a camminare, all’età di quattro anni e mezzo. E qui il suo primo ricordo, quasi un aneddoto : la mamma, ex nuotatrice, la voleva mandare a nuoto, ma lei invece fu attratta dallo sport che praticava una sua amichetta, appunto il pattinaggio, e fu amore a prima vista fin da quel momento! Il suo periodo scolastico culmina con il conseguimento della laurea in Scienze della Formazione, in quel di Urbino, con un 110 e Lode (Lei però non vuole che lo dica, per via della sua modestia). Questo le procura un lavoro come Educatrice professionale nell’ambito della disabilità, presso l’Ex Casa della Gioventù “ARCHE’ “ di Senigallia, dove trova oltre che il giusto sostegno economico anche quello della disponibilità che le concedono per i tempi di pausa che la sua attività di Pattinatrice Artistica le richiede. Si perché nel frattempo Annalisa è cresciuta, di età, ma anche di livello sportivo con un incremento delle ore di allemamento. Rimane infatti legata alla sua prima società, la Società Montedago di Ancona, fino al 2003, quando sentendosi pronta e provando nel suo intimo, la necessità di dare una svolta alla sua carriera decide di lasciarla. Finalmente si sente convinta e fiduciosa di possedere quelle qualità e potenzialità per fare un balzo in avanti. Comprende infatti, che la struttura anconetana, malgrado la buona volontà, non riesce e non può offrirle quanto le necessita. Per quel balzo di qualità che si propone, per entrare nelle numero uno, ha necessità di essere circondata da uno staff che sia anch’esso un numero uno. E’ infatti il 2003, l’anno che contrassegna “la svolta” decisiva e quello da cui può partire per impinguare il prestigioso Palmares che poi sotto riporto.
Si trasferisce quindi a Senigallia, passa al Team di Mauro Guenci, un nome che già di per se stesso è anche una garanzia. Si affida completamente sia alla sua nuova allenatrice, la Sig.ra Sara Locandro, una celebrità nazionale ed internazionale nel campo del pattinaggio artistico, che a Luca Bernacchia, preparatore atletico, nonchè pattinatore ed inoltre suo compagno nella vita di coppia. A questi si aggiungono Angelo Lombardi fisioterapista, che dal suo nome trae evidentemente i flussi magnetici che trasferisce poi alle sue mani. Infatti sembrava che per via di un’ernia discale, la carriera della nostra Annalisa avesse a cessare anzitempo, ed invece le sue manipolazioni l’hanno rimessa in campo ”più competitiva che pria”. Solo “con un piccolo problema” che Angelo esercita la sua professione in quel di Pescara. Ed allora, essendo gli atleti esseri “robustissimi” ma anche facilmente “fragili” e soggetti a rompersi, si doveva trovare anche qualcuno bravo, ma più vicino e disponibile nell’immediatezza. La scelta è caduta allora su Fabrizio Agostinelli del Centro Futur Sport di Pianello d’Ostra che oltre alle indiscusse capacità professionali è anche un portatore sano di tanta pazienza e sempre pronta reperibilità. Ed a questi nomi, da due anni circa, si è aggiunta anche la figura di Luisanna Gresta che cura le linee, l’equilibrio, la postura in pista della nostra Annalisa, ma in principal modo sta curandone la sicurezza in se stessa, perché questa deve avere valori del 100% infatti a questi livelli il 99% non è sufficiente. Un altro nome di qualità, con un titolo di ex campione mondiale degli anni ’90 nei suoi trofei, è quello del coreografo Sandro Guerra, che oltre alle coreografie le sceglie anche le musiche. I fili della regia finale però è sempre nelle mani della Sig.ra Locandro che oltre seguire la tecnica, assembla e coordina il tutto e tutti. Il problema però è che anche lei è di Pescara ed il suo lavoro di allenatrice la porta sovente anche in altre città e ciò costringe Annalisa a continue rincorse ed a macinare non pochi km per raggiungerla ed allenarsi almeno un paio di volte a settimana, sotto la sua visione.
Eh si, il pattinaggio e ancor più specificatamente quello artistico, è uno sport che viene denominato “minore”, dilettantistico, ma i cui costi non sono minori di tanti altri considerati “maggiori” e professionistici. Si pensi che uno di quegli abitini fatti di lustrini e paillettes ha un costo che parte da circa 400 € per salire verso l’alto, per non parlare poi di pedaggi autostradali, gasolio ecc. E mentre per i professionisti dei sport maggiori si parla di ingaggi di milioni di €, qui si pensi che si fanno sacrifici solo per giungere a medaglie che se d’oro e per un mondiale possono valere massimo 5000 €, ma se già si parla d’argento possono fruire economicamente un semplice zero.
Va da sé che a questo punto le chiedessi, il come si fa allora a mandare avanti questa macchina. La risposta è stata: I Sacrifici, la Famiglia, la Società e per quel che riguarda l’attrezzatura la Federazione. E qui mi racconta un altro aneddoto legato appunto al finanziamento. Già nel 2006, il padre dopo i complimenti per una gara da cui ritornava, gli aveva chiesto : “Allora Annalisa a quando i chiodi….? ” . Logicamente si riferiva alla cessazione della carriera sportiva della figlia, ma di conseguenza anche a quella di suo primo mecenate !
A questo punto per mettere un po’ di pepe nel colloquio, mi sono azzardato di fare la più classica delle domande, quella dei sassolini …nei pattini. La pronta risposta è stata :”Nessuno, anzi dirò di più che nutro una gran soddisfazione, in tutto l’ambito del pattinaggio a rotelle che mi ruota attorno, perché ho avuto sempre da tutti, tanta comprensione e non mi so spiegarne il motivo, forse perché hanno visto in me il brutto anatroccolo quasi divenire cigno…”
Ed alla mia richiesta se avesse allora qualche rammarico, sorridendo e guardandomi con quei suoi occhi azzurri quasi sussurrando :” Quello di non aver potuto partecipare ad una Olimpiade perché questo è uno degli sport ancora non inseriti nei Giochi!!”
Ma mi parla anche del rammarico del tempo perduto quando ancora non credeva nelle sue potenzialità, anche se…ritiene poi ripensandoci che perduto proprio non lo sia stato, infatti le è servito ad essere umile, ma nel contempo perseverante nel raggiungimento dei suoi traguardi. Allora il discorso lo porto sul futuro, e chiedo se sarà fatto di quei famigerati chiodi o di nuovi traguardi. Sorride ancora, e mi dice che fra una decina di giorni, la sosta che divide una stagione dall’altra, perché un più lungo periodo sarebbe sportivamente deleterio, riprenderà gli allenamenti. Infatti a Marzo è previsto un raduno collegiale della nazionale di tre giorni. Poi successivamente le Coppe di Spagna e di Germania la porterà a Luglio a partecipare ai Campionati Italiani in cui verranno selezionati gli atleti che parteciperanno agli Europei e Mondiali. Il 1°- 2° - 3° andranno ai Mondiali ed il 4° - 5° - 6° agli Europei. Lei punta di nuovo ad un mondiale. Io, nel mio piccolo, lo spero, come pure le auguro di trovare qualche persona disposta a farle da sponsor talmente intelligente da comprendere che con poco, potrebbe far conoscere la sua attività o il suo nome fuori dai confini italiani legandolo a quello dell’immagine di questa ragazza. Questione di fiducia. Un esempio? Eccolo!
Quest’anno lei era giunta agli Italiani 8° per un problema ad una scarpetta, la cui sostituzione le aveva procurato un grave handicap, negandole la qualificazione per gli europei. Però il CT della Federazione, usando un comportamento totalmente opposto a quello usato dal suo collega calcistico con il povero Cassano, credendo in lei, gli aveva dato fiducia ed offerto un’altra chance. E dopo questa nuova prova l’aveva selezionata alla fine ugualmente per gli europei, permettendole di aggiudicarsi la medaglia d’argento.
Annalisa, grazie anche al suo sapersi porre, alla fiducia che si è guadagnata anche nell’ambito sportivo in generale, oltre che in quello delle “Rotelle”, è stata eletta nella Giunta Provinciale del CONI quale Rappresentante degli Atleti.
Vuol concludere questo suo racconto, con un ringraziamento, rivolto a tutti coloro che hanno fatto si che il sogno si potesse concretizzare, per la struttura della pista di pattinaggio delle Saline, con un augurio che a questa si possano aggiungere in breve, sia gli spogliatoi che la copertura dell’impianto, magari facendo ricorso a quei contributi che la Comunità Europea potrebbe fornire. Questo perché renderebbe l’impianto appetibile oltre che per gare internazionali, anche come Centro Permanente della Federazione Italiana di Pattinaggio.
IL PALMARES di ANNALISA GRAZIOSI:
Anno 1999 : 2° Coppa Europa (Juniores)
Anno 2000 : 3° Coppa Italia (Juniores)
Anno 2003 : 3° Campionati Italiani – 3° Campionati Europei
Anno 2004 : 1° Coppa Italia
Anno 2005 : 2° Coppa Germania – 2° Campionato Italiano – 3° Campionato Europeo –
3° Campionato Mondiale
Anno 2006 : 1° Campionato Italiano
Anno 2008 : 1° Campionato Italiano – 3° Campionato Mondiale
Anno 2009 : 2° Campionato Europeo –1° Coppa Italia
Ecco che puntuale, me la vedo comparire : Bionda, minuta, carina il che non guasta mai, elegante-sportiva, con il borsone in spalla più grande di lei. Dopo gli usuali convenevoli, s’infila i pattini, indossa la tuta sportiva della società per cui gareggia, la Team Roller Senigallia e si scattano subito alcune foto che per sfondo hanno ragazzini che giocano a basket. Il passaggio successivo è il sederci sulle poltroncine rosse della gradinata per cominciare quello che solitamente viene denominata “ intervista”. Ma la mia non è un’ intervista, come le premetto subito, ma un ascolto attento di quella che sarà la sua storia e che io poi mi adopererò di ampliare con qualche richiesta di precisazioni magari intriganti.
Annalisa Graziosi nasce ad Ancona 27 anni fa e più esattamente il 2 febbraio del 1982. Il suo primo paio di pattini li calza, quasi ancor prima di imparare a camminare, all’età di quattro anni e mezzo. E qui il suo primo ricordo, quasi un aneddoto : la mamma, ex nuotatrice, la voleva mandare a nuoto, ma lei invece fu attratta dallo sport che praticava una sua amichetta, appunto il pattinaggio, e fu amore a prima vista fin da quel momento! Il suo periodo scolastico culmina con il conseguimento della laurea in Scienze della Formazione, in quel di Urbino, con un 110 e Lode (Lei però non vuole che lo dica, per via della sua modestia). Questo le procura un lavoro come Educatrice professionale nell’ambito della disabilità, presso l’Ex Casa della Gioventù “ARCHE’ “ di Senigallia, dove trova oltre che il giusto sostegno economico anche quello della disponibilità che le concedono per i tempi di pausa che la sua attività di Pattinatrice Artistica le richiede. Si perché nel frattempo Annalisa è cresciuta, di età, ma anche di livello sportivo con un incremento delle ore di allemamento. Rimane infatti legata alla sua prima società, la Società Montedago di Ancona, fino al 2003, quando sentendosi pronta e provando nel suo intimo, la necessità di dare una svolta alla sua carriera decide di lasciarla. Finalmente si sente convinta e fiduciosa di possedere quelle qualità e potenzialità per fare un balzo in avanti. Comprende infatti, che la struttura anconetana, malgrado la buona volontà, non riesce e non può offrirle quanto le necessita. Per quel balzo di qualità che si propone, per entrare nelle numero uno, ha necessità di essere circondata da uno staff che sia anch’esso un numero uno. E’ infatti il 2003, l’anno che contrassegna “la svolta” decisiva e quello da cui può partire per impinguare il prestigioso Palmares che poi sotto riporto.
Si trasferisce quindi a Senigallia, passa al Team di Mauro Guenci, un nome che già di per se stesso è anche una garanzia. Si affida completamente sia alla sua nuova allenatrice, la Sig.ra Sara Locandro, una celebrità nazionale ed internazionale nel campo del pattinaggio artistico, che a Luca Bernacchia, preparatore atletico, nonchè pattinatore ed inoltre suo compagno nella vita di coppia. A questi si aggiungono Angelo Lombardi fisioterapista, che dal suo nome trae evidentemente i flussi magnetici che trasferisce poi alle sue mani. Infatti sembrava che per via di un’ernia discale, la carriera della nostra Annalisa avesse a cessare anzitempo, ed invece le sue manipolazioni l’hanno rimessa in campo ”più competitiva che pria”. Solo “con un piccolo problema” che Angelo esercita la sua professione in quel di Pescara. Ed allora, essendo gli atleti esseri “robustissimi” ma anche facilmente “fragili” e soggetti a rompersi, si doveva trovare anche qualcuno bravo, ma più vicino e disponibile nell’immediatezza. La scelta è caduta allora su Fabrizio Agostinelli del Centro Futur Sport di Pianello d’Ostra che oltre alle indiscusse capacità professionali è anche un portatore sano di tanta pazienza e sempre pronta reperibilità. Ed a questi nomi, da due anni circa, si è aggiunta anche la figura di Luisanna Gresta che cura le linee, l’equilibrio, la postura in pista della nostra Annalisa, ma in principal modo sta curandone la sicurezza in se stessa, perché questa deve avere valori del 100% infatti a questi livelli il 99% non è sufficiente. Un altro nome di qualità, con un titolo di ex campione mondiale degli anni ’90 nei suoi trofei, è quello del coreografo Sandro Guerra, che oltre alle coreografie le sceglie anche le musiche. I fili della regia finale però è sempre nelle mani della Sig.ra Locandro che oltre seguire la tecnica, assembla e coordina il tutto e tutti. Il problema però è che anche lei è di Pescara ed il suo lavoro di allenatrice la porta sovente anche in altre città e ciò costringe Annalisa a continue rincorse ed a macinare non pochi km per raggiungerla ed allenarsi almeno un paio di volte a settimana, sotto la sua visione.
Eh si, il pattinaggio e ancor più specificatamente quello artistico, è uno sport che viene denominato “minore”, dilettantistico, ma i cui costi non sono minori di tanti altri considerati “maggiori” e professionistici. Si pensi che uno di quegli abitini fatti di lustrini e paillettes ha un costo che parte da circa 400 € per salire verso l’alto, per non parlare poi di pedaggi autostradali, gasolio ecc. E mentre per i professionisti dei sport maggiori si parla di ingaggi di milioni di €, qui si pensi che si fanno sacrifici solo per giungere a medaglie che se d’oro e per un mondiale possono valere massimo 5000 €, ma se già si parla d’argento possono fruire economicamente un semplice zero.
Va da sé che a questo punto le chiedessi, il come si fa allora a mandare avanti questa macchina. La risposta è stata: I Sacrifici, la Famiglia, la Società e per quel che riguarda l’attrezzatura la Federazione. E qui mi racconta un altro aneddoto legato appunto al finanziamento. Già nel 2006, il padre dopo i complimenti per una gara da cui ritornava, gli aveva chiesto : “Allora Annalisa a quando i chiodi….? ” . Logicamente si riferiva alla cessazione della carriera sportiva della figlia, ma di conseguenza anche a quella di suo primo mecenate !
A questo punto per mettere un po’ di pepe nel colloquio, mi sono azzardato di fare la più classica delle domande, quella dei sassolini …nei pattini. La pronta risposta è stata :”Nessuno, anzi dirò di più che nutro una gran soddisfazione, in tutto l’ambito del pattinaggio a rotelle che mi ruota attorno, perché ho avuto sempre da tutti, tanta comprensione e non mi so spiegarne il motivo, forse perché hanno visto in me il brutto anatroccolo quasi divenire cigno…”
Ed alla mia richiesta se avesse allora qualche rammarico, sorridendo e guardandomi con quei suoi occhi azzurri quasi sussurrando :” Quello di non aver potuto partecipare ad una Olimpiade perché questo è uno degli sport ancora non inseriti nei Giochi!!”
Ma mi parla anche del rammarico del tempo perduto quando ancora non credeva nelle sue potenzialità, anche se…ritiene poi ripensandoci che perduto proprio non lo sia stato, infatti le è servito ad essere umile, ma nel contempo perseverante nel raggiungimento dei suoi traguardi. Allora il discorso lo porto sul futuro, e chiedo se sarà fatto di quei famigerati chiodi o di nuovi traguardi. Sorride ancora, e mi dice che fra una decina di giorni, la sosta che divide una stagione dall’altra, perché un più lungo periodo sarebbe sportivamente deleterio, riprenderà gli allenamenti. Infatti a Marzo è previsto un raduno collegiale della nazionale di tre giorni. Poi successivamente le Coppe di Spagna e di Germania la porterà a Luglio a partecipare ai Campionati Italiani in cui verranno selezionati gli atleti che parteciperanno agli Europei e Mondiali. Il 1°- 2° - 3° andranno ai Mondiali ed il 4° - 5° - 6° agli Europei. Lei punta di nuovo ad un mondiale. Io, nel mio piccolo, lo spero, come pure le auguro di trovare qualche persona disposta a farle da sponsor talmente intelligente da comprendere che con poco, potrebbe far conoscere la sua attività o il suo nome fuori dai confini italiani legandolo a quello dell’immagine di questa ragazza. Questione di fiducia. Un esempio? Eccolo!
Quest’anno lei era giunta agli Italiani 8° per un problema ad una scarpetta, la cui sostituzione le aveva procurato un grave handicap, negandole la qualificazione per gli europei. Però il CT della Federazione, usando un comportamento totalmente opposto a quello usato dal suo collega calcistico con il povero Cassano, credendo in lei, gli aveva dato fiducia ed offerto un’altra chance. E dopo questa nuova prova l’aveva selezionata alla fine ugualmente per gli europei, permettendole di aggiudicarsi la medaglia d’argento.
Annalisa, grazie anche al suo sapersi porre, alla fiducia che si è guadagnata anche nell’ambito sportivo in generale, oltre che in quello delle “Rotelle”, è stata eletta nella Giunta Provinciale del CONI quale Rappresentante degli Atleti.
Vuol concludere questo suo racconto, con un ringraziamento, rivolto a tutti coloro che hanno fatto si che il sogno si potesse concretizzare, per la struttura della pista di pattinaggio delle Saline, con un augurio che a questa si possano aggiungere in breve, sia gli spogliatoi che la copertura dell’impianto, magari facendo ricorso a quei contributi che la Comunità Europea potrebbe fornire. Questo perché renderebbe l’impianto appetibile oltre che per gare internazionali, anche come Centro Permanente della Federazione Italiana di Pattinaggio.
IL PALMARES di ANNALISA GRAZIOSI:
Anno 1999 : 2° Coppa Europa (Juniores)
Anno 2000 : 3° Coppa Italia (Juniores)
Anno 2003 : 3° Campionati Italiani – 3° Campionati Europei
Anno 2004 : 1° Coppa Italia
Anno 2005 : 2° Coppa Germania – 2° Campionato Italiano – 3° Campionato Europeo –
3° Campionato Mondiale
Anno 2006 : 1° Campionato Italiano
Anno 2008 : 1° Campionato Italiano – 3° Campionato Mondiale
Anno 2009 : 2° Campionato Europeo –1° Coppa Italia
2 commenti:
l'eccellenza dei fatti e quella delle chiacchere astruse(furbette)
io non sapevo
hai fatto bene franco a dirlo l'amor di Patria è un gran cosa.
Eppoi le immagini delle protagoniste non guastano
anzi.
Carine e brave
Bravo tu come sempre,ciao.
dario
Posta un commento