Seguito del Capitolo 1° LE FESTE:
FAUSTINA: La Festa di Santa Misericordia si fa a Castelbellino. E' venuto il Cardinale ed ha fatto un inno alla Madonna intitolato "Il vecchio castello"...c'era il castello del principe. C'era la Musica Arabita che suonava gli strumenti, mi fiola una volta l'ha registrata.
DINA: Alle Grazie c'era San Pasquale.
DINA: San Pasquale: la benedizione dei bambini.
LIDIA: Io ci sono andata alla festa di San Pasquale, c'erano i foghi la sera.
AURORA: le donne a San Pasquale ce vanno a raccomandasse per trovà marito.
MICHELINA: c'era una signorina che si doveva sposare allora una vicina di casa le ha detto "Quando ti sposi devi portare un regalo al prete". Dopo un pò ha chiesto "Hai preparato la roba per il prete?" e lei ha detto "Si, l'ha preparata la mamma, gli ha preso una gallina" "allora ce l'avete le galline?" dice la vicina e la ragazza "Si, ne avevamo tre e ora ne sono rimaste quattro"....l'ignoranza....doveva dire due.
FAUSTINA: Vorrei raccontare la storia di San Giuseppe, ma è un pò lunga....
"San giuseppe, vecchierello,
porta il foco sotto il mantello
per scaldare il suo bambinello
per farlo grande e grosso insegnandogli il
Pater Nostro
Padre nostro alla romana
benedetto chi l'impara,
L'imparava San Martin,
la leggeva Pellegrin.
La Madonna incoronata dice ad alta voce
"Gesù Cristo morto in croce"
"Dove andate Madre Maria"
"Vado a trovà il figlio mia!
Che l'avete visto invelle?"
"L'ho visto su pel monte
con le mani piegate e giunte,
con la croce a spalla
che la portava
e non podeva"
Sona sona campanella
Gesù Cristo è morto in terra."
ANGELA: A Montignano facevano la Festa del Cuntadin, si "magnava" e ballava.
FAUSTINA: Te sei de Muntignan? C'ho i parenti a Muntignan?
ANGELA: Mi volevano dà il premio per ballà il valzer con uno, l'avevano detto dal palco, però mamma mi ha portato via, mi hanno cercato ma non mi hanno trovato invel (da nessuna parte).
LEDA: alla Festa del Cuntadin c'era un pò de tutto: pasta,...
ANGELA: fava. C'era una mucchia de gente!
FAUSATINA: Io stavo a Corinaldo, c'era come protettrice Sant'Anna. Mi ricordo una storiella:
"Sant'Anna gloriosa
che è sempre vittoriosa
io bramo di cantare
da cher paese (quel paese) a tutti
senza conquistà
il vostro gran miracolo facevo cigolà.
Tre povere zitelle che piangono per via
io vengo come zia
son pronta a ripagar
e dal padron si porta
e lei gli disse in parve
mai più la vidi appresso
pensando fra se stesso
che donna mai sarà."
MICHELINA: ci mostra l'immagine di San Giuliano, canta la melodia del Santo e legge la didascalia dietro la foto.
O Dio
onnipotente ed eterno
che al Santo Martire Giuliano,
nostro protettore,
hai dato la forza
di sostenere fino all'ultimo
i tormenti del martirio,
concedi anche a noi
di affronbtare, per tuo amore,
le avversità
e le prove della vita
e di camminare
con entusiasmo
incontro a te
che sei la vera vita.
AURORA: Quando si andava a ballare, il padre di mamma suonava l'organetto, così, quando lui andava a suonare, ci andava pure mamma: era una brava ballerina! Poi, si faceva le castagnole e a mezzanotte del giovedì grasso si mangiavano.
MICHELINA: Io vi devo dire una storia, ma non è una storia. >Una ragazza che si era sposata, per fare il viaggio di nozze stava sopra l'asino che lo sposo teneva e portava a piedi e poi andavano a fare il pic nic.
AURORA: Alla fidanzata invece si portava soprattutto le arance a Pasqua o a Natale.
AURORA: Quando saltavi tiravi su la gonna da una parte e se vedeva le mutande. Il Saltarello è un ballo più svelto, la Furlana un pò più lento.
ORNELLA: o alle feste non c'andavo, a Senigallia ci stavo poco, stavo in Svizzera. Mi ricordo la Festa di San Pasquale, veniva la gente da fori, si andava al cimitero poi c'era benedizione e festa. Si cantava: "Noi siamo a Senigallia, noi siamo belle donne, noi siamo le colonne della città. " A Senigallia c'era sempre Giosuè, un uomo che vendeva gli ombrelli in piazza, lui sapeva sempre dove c'erano le feste. A Senigallia si diceva :"se guardi la buga della Diamantina" (le nuvole sopra Scapezzano), guardi che tempo fa. Quando c'erano le nuvole bianche significava vento, grigie puioggia e nere temporale. Io so figlia di un marinaio le conosco le nuvole. Poi a Senigallia se andava a magnà da Nion de Magnon sulle mura di Senigallia (vicino porta Fano). Anche Mussolini c'è andato, ha magnato e bevuto e non ha pagato. I Mignon erano due fratelli uno vendeva da magnà e uno da beve.
Continua.....
DINA: Alle Grazie c'era San Pasquale.
DINA: San Pasquale: la benedizione dei bambini.
LIDIA: Io ci sono andata alla festa di San Pasquale, c'erano i foghi la sera.
AURORA: le donne a San Pasquale ce vanno a raccomandasse per trovà marito.
MICHELINA: c'era una signorina che si doveva sposare allora una vicina di casa le ha detto "Quando ti sposi devi portare un regalo al prete". Dopo un pò ha chiesto "Hai preparato la roba per il prete?" e lei ha detto "Si, l'ha preparata la mamma, gli ha preso una gallina" "allora ce l'avete le galline?" dice la vicina e la ragazza "Si, ne avevamo tre e ora ne sono rimaste quattro"....l'ignoranza....doveva dire due.
FAUSTINA: Vorrei raccontare la storia di San Giuseppe, ma è un pò lunga....
"San giuseppe, vecchierello,
porta il foco sotto il mantello
per scaldare il suo bambinello
per farlo grande e grosso insegnandogli il
Pater Nostro
Padre nostro alla romana
benedetto chi l'impara,
L'imparava San Martin,
la leggeva Pellegrin.
La Madonna incoronata dice ad alta voce
"Gesù Cristo morto in croce"
"Dove andate Madre Maria"
"Vado a trovà il figlio mia!
Che l'avete visto invelle?"
"L'ho visto su pel monte
con le mani piegate e giunte,
con la croce a spalla
che la portava
e non podeva"
Sona sona campanella
Gesù Cristo è morto in terra."
ANGELA: A Montignano facevano la Festa del Cuntadin, si "magnava" e ballava.
FAUSTINA: Te sei de Muntignan? C'ho i parenti a Muntignan?
ANGELA: Mi volevano dà il premio per ballà il valzer con uno, l'avevano detto dal palco, però mamma mi ha portato via, mi hanno cercato ma non mi hanno trovato invel (da nessuna parte).
LEDA: alla Festa del Cuntadin c'era un pò de tutto: pasta,...
ANGELA: fava. C'era una mucchia de gente!
FAUSATINA: Io stavo a Corinaldo, c'era come protettrice Sant'Anna. Mi ricordo una storiella:
"Sant'Anna gloriosa
che è sempre vittoriosa
io bramo di cantare
da cher paese (quel paese) a tutti
senza conquistà
il vostro gran miracolo facevo cigolà.
Tre povere zitelle che piangono per via
io vengo come zia
son pronta a ripagar
e dal padron si porta
e lei gli disse in parve
mai più la vidi appresso
pensando fra se stesso
che donna mai sarà."
MICHELINA: ci mostra l'immagine di San Giuliano, canta la melodia del Santo e legge la didascalia dietro la foto.
O Dio
onnipotente ed eterno
che al Santo Martire Giuliano,
nostro protettore,
hai dato la forza
di sostenere fino all'ultimo
i tormenti del martirio,
concedi anche a noi
di affronbtare, per tuo amore,
le avversità
e le prove della vita
e di camminare
con entusiasmo
incontro a te
che sei la vera vita.
AURORA: Quando si andava a ballare, il padre di mamma suonava l'organetto, così, quando lui andava a suonare, ci andava pure mamma: era una brava ballerina! Poi, si faceva le castagnole e a mezzanotte del giovedì grasso si mangiavano.
MICHELINA: Io vi devo dire una storia, ma non è una storia. >Una ragazza che si era sposata, per fare il viaggio di nozze stava sopra l'asino che lo sposo teneva e portava a piedi e poi andavano a fare il pic nic.
AURORA: Alla fidanzata invece si portava soprattutto le arance a Pasqua o a Natale.
AURORA: Quando saltavi tiravi su la gonna da una parte e se vedeva le mutande. Il Saltarello è un ballo più svelto, la Furlana un pò più lento.
ORNELLA: o alle feste non c'andavo, a Senigallia ci stavo poco, stavo in Svizzera. Mi ricordo la Festa di San Pasquale, veniva la gente da fori, si andava al cimitero poi c'era benedizione e festa. Si cantava: "Noi siamo a Senigallia, noi siamo belle donne, noi siamo le colonne della città. " A Senigallia c'era sempre Giosuè, un uomo che vendeva gli ombrelli in piazza, lui sapeva sempre dove c'erano le feste. A Senigallia si diceva :"se guardi la buga della Diamantina" (le nuvole sopra Scapezzano), guardi che tempo fa. Quando c'erano le nuvole bianche significava vento, grigie puioggia e nere temporale. Io so figlia di un marinaio le conosco le nuvole. Poi a Senigallia se andava a magnà da Nion de Magnon sulle mura di Senigallia (vicino porta Fano). Anche Mussolini c'è andato, ha magnato e bevuto e non ha pagato. I Mignon erano due fratelli uno vendeva da magnà e uno da beve.
Continua.....
1 commento:
La vispa Teresa
Luigi Sailer
La vispa Teresa avea tra l’erbetta
A volo sorpresa gentil farfalletta
E tutta giuliva stringendola viva
gridava distesa: ”L’ho presa! L’ho presa!”
A lei supplicando l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando che male ti fò?
Tu si mi fai male stringendomi l’ale!
Deh! Lasciami anch’io son figlia di Dio!”.
Teresa, pentita, di colpo arrossì,
dischiuse le dita e quella fuggì.
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