martedì 29 settembre 2015

Dicono :" In un anno vedremo dei risultati neppure raggiunti in 50 anni"

... e credevo che da questa affermazione ne sarei dovuto uscire gratificato...

Ed invece, dopo aver letto un paio di articoli, mi son chiesto se questa previsione suonasse più come una minaccia piuttosto che una promessa per noi poveri umani.
E guarda caso, entrambe le notizie roteavano nel mondo dei bambini. Il futuro di quel roseo domani che tutti (almeno lo spero) auspichiamo per i nostri figli e nipoti.

La prima riguardava il "pentimento" di un bimbo di 11 anni, figlio di un boss, divenuto collaboratore di giustizia nonché, quindi, a soli 11 anni, un "maggiorenne" ad honorem (e magari ritenuto al contrario un disonorem della "famiglia"). Un bambino al quale è stato insegnato ancor prima dell'abecedario (se ancora lo si usa?, ma non credo!) il funzionamento del mettere il colpo in canna e del togliere la sicura da una pistola. In un caso come questo, se solo si potesse mettere sulla bilancia i pro ed i contro, non saprei dove l'ago della bilancia potrebbe spostarsi. Più grande la vittoria di aver strappato un ragazzino dalla strada o la sconfitta per non averlo saputo difendere da questa situazione che suo malgrado lo accompagnerà per tutta la vita, con un padre in galera ed una madre anche lei "pentita"?

La seconda non saprei come definirla, se un successo della tecnica da elogiare o invece un risultato da "condannare".
Di certo un risultato ottimale per quello che sarà la corsa agli acquisti in vista delle prossime festività natalizia. L'oggetto che farà sicuramente tendenza e che i genitori acquisteranno per essere alla moda, trincerandosi dietro un'utilità che effettivamente io, invece, proprio non ci vedo.
L'oggetto del desiderio è il telefonino per bimbi di tre anni... si, ripeto, per bimbi di tre anni ideato da un inglese e da un nostro conregionale, essendo costui nato a Jesi.
Dicono: facile da usare! E vorrei vedere se non lo fosse vista l'età degli utenti! Però oltre che essere resistentissimo (anche qui la cosa era scontata) è dotato (oltre ad innumerevoli servizi) della sua più importante peculiarità quale: un efficiente sistema di localizzazione che si basa su tecnologia GPS e non solo.
Al che uno può pensare sia utile alla famiglia ultra ricca con una villa immensa in cui con questo giocattolo, può tenere sempre sotto controllo il suo "tesoro" che si sposta dalla stanza n°1 alla stanza n° 15, che passa dal giardino alle scuderie. Ma balena subito dopo un attimo di riflessione il dubbio che sia invece, in tale ambiente, un oggetto assolutamente inutile, dal momento che si presume che in una casa con 15 stanze, giardino e scuderia, abbiano anche quattro soldi per mantenersi una "tata", che ritengo sia un pochino più rassicurante della tecnologia.
Allora, mi son chiesto, sarà stato ideato per far fronte alle famiglie normali. Ma anche qui il dubbio mi ha assalito. Una famiglia di quattro persone solitamente (salvo eccezioni) abita in due (o se hanno fortuna e qualche € in più, tre ) camere, cucina/soggiorno per uno spazio in mq. che va dai 100 per scendere a 50 (miniappartamenti). La stanza principale dove la famiglia vive realmente è la cucina/soggiorno, dove tutto è sotto controllo di uno dei genitori e dove mi chiedo a che cavolo serve il telefonino ed il GPS per controllare i movimenti dei pargoli che spaziano in quei 20 mq di spazio?
Se questa è la tecnologia che avanza e che suona alla porta, io so che non ho la forza per impedirle di entrare, quindi arrendevolmente mi faccio da parte e la lascio passare e mentre questa occupa la mia stanza io però me ne esco a respirare una boccata di quell'aria, anch'essa purtroppo sempre più inquinata dai frutti di questo che chiamano progresso. 

Ci accorgeremo, come sempre in ritardo, che ogni componente della famiglia seppur con telefonini di marca diversa : mamma e papà  entrambi un "Corni-phon" di ultima generazione che sta ogni giorno facendo brecce nelle famiglie con le loro "scopertine", i bimbi piccoli il "Gioco-phon", quelli più grandi "Droga-phon" (anche questo un modello di vita che sta prendendo campo) ed i nonni i "Rinco-phon" ( un modello questo che più passa il tempo, più resta di moda!), ma tutti portati a rendere sempre meno lunghi ed impegnativi i contatti attorno al desco (parola in disuso!) famigliare. O al più si comunicherà attraverso i messaggi con WathApp, gli uni affiancati agli altri, eliminando così virtualmente quell'ingombro al centro stanza che è il tavolo da cucina (dove un giorno, ma oggi largo alla modernità), le famiglie si ritrovavano per gioire o rattrisatrsi di ciò che la vita riservava loro. E a quanto sembra per l'iniziazione a questo nuovo sistema di vita famigliare, bisogna cominciare a studiare il mondo tecnologico da molto giovani... a 3 anni e per l'immensa e gioiosa felicità di mamma e papà per aver generato un mostro d'intelligenza e precocità, magari anche prima!! E perchè no, un telefonino galleggiante nel liquido amniotico ??






di Franco Giannini

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