Un Referendum che ha coinvolto (come i dati confermano) che solo i cittadini di uno dei due comuni erano interessati al problema.
Prima di scrivere qualche cosa relativamente ad eventi "interessanti", lascio sempre che si spengano le luci sul palco. Anche questa volta ho deciso in questo senso e passate alcune ore dalla degustazione di tale risultato ecco che sono qui a dire la mia. Qualcuno dirà che era meglio se attendevo ancora, altri che potevo proprio astenermi dal farlo. Vero però che posso dire io, che se non si vuole, si fa a meno di leggere. Fatta questa doverosa premessa, la prima cosa che mi sento di fare non è salire sul carro dei "vincitori" come abitualmente si fa in politica (da non dimenticare che chiunque parla e scrive fa in un certo qual modo politica!). Neppure quello di esaltare con enfasi la vittoria. Ma più semplicemente quello che i politici non sanno fare : Chiedere scusa!
Avevo infatti scritto sulle pagine di FB, che sarei stato pronto a chiedere pubblicamente scusa ai senigalliesi, qualora il giorno dopo il referendum, si fossero dimostrati meno masochisti e con la schiena diritta. Seppur lo abbiano dimostrato solo in parte preferendo un' astensione al voto, sempre deprecabile, vero è che però sia essi votando il NO, che restando a casa hanno dato una silenziosa risposta ai politicanti. E devo aggiungere un "Finalmente!!!"
Quello che caratterialmente sembra invece distante anni luce dal voler modificare è il modo di ragionare di certi politici. Purtroppo!! Meno sono importanti e più sono radicati alla primaria iniziazione ricevuta. Si, perchè recitare a pappagallo è questione di memoria, ma trovare anomalie, confutarle, trovare alternative è tutt'altra cosa che richiede l'uso di qualche cosa che va ben oltre la sola memoria.
Ha votato solo il 16,19% dei senigalliesi contro una più sentita partecipazione del 72,65% di morresi. Il NO sulla fusione dei due comuni hanno visto così ripartiti gli elettori : 3.722 nostri concittadini hanno preferito esprimersi votando NO (il 60,53% di quel 16,19%) così pure 811 morresi (il 70,34 di quel 72,65) scontenti di questo matrimonio. A quel che sembra, visti i deboli numeri, a favore solo i Sindaci, le Giunte, i Consiglieri più i parenti e gli amici intimi di questi.
Dall'esito di questo voto, a mio modestissimo parere, a distanza di ore, sembra stiano emergendo con evidenza due cose : la prima che i senigalliesi di questo "matrimonio" non ne sapessero nulla (o lo sapevano, ma se ne sono fregati !), come quei parenti intimi, invitati all'ultimo momento giusto per portare il solo regalo di nozze (il voto) e che oggi, costoro, vista anche la repentinità dell' azione si stiano chiedendo il perché di tanta fretta e segretezza. Salvo il pensare, non avendo veduto una sposa con la pancia lievitata : non è che si volesse fare un' "unione riparatrice", altrimenti perché tutto con 'st' urgenza e tutto in segreto?La cosa puzzava prima e continua a puzzare.
La seconda è che in una amministrazione da decenni governata da una sinistra (oggi divenuta più che una sinistra, piuttosto una sinistrata vista la tipologia di coabitazione!!) dotata di elementi umani atti al caporalato di voti nei momenti cruciali, si sia vista rivolgerglisi contro con una specie di ammutinamento di quelle che una volta venivano definite come truppe cammellate.
La seconda è che in una amministrazione da decenni governata da una sinistra (oggi divenuta più che una sinistra, piuttosto una sinistrata vista la tipologia di coabitazione!!) dotata di elementi umani atti al caporalato di voti nei momenti cruciali, si sia vista rivolgerglisi contro con una specie di ammutinamento di quelle che una volta venivano definite come truppe cammellate.
Alle 12 di domenica, parlo di Senigallia, perché dell'altra comunità non conosco che il nome, avevano votato solo il 3,22 % degli aventi diritto al voto. Avrei quindi immaginato( e l'ho anche scritto!) che scattasse subito, nella sede di partito, un tam-tam di "suggeriti consigli" onde invitare gli adepti ad andare ad adempiere al loro "obbligato" diritto. Qualche cosa si sarà anche mosso, ma è certo che quel 16,19% finale la dice lunga su una disubbidienza che certamente i capibastone non si attendevano. E per gentile carità, ora non mi si venga a dire che nessuno ha forzato nessuno, che si è lasciato ad ogni singolo cittadino "tesserato" la libertà di pensare come voleva. La gente si sa, poi parla! Sono non pochi coloro, e ieri la cosa è stata confermata dal risultato, che hanno fatto loro il motto bersaniano di non andarsene dal partito neppure con l'esercito, perchè quella è casa loro, rifiutandosi di pagare la propria parte di affitto, perchè la casa è di loro proprietà. Non so se tutto rientrerà nei prossimi giorni nella normalità e già il 26 cm si riunirà il Consiglio Comunale. Chissà che tra le righe non ci siano sviluppi "amichevoli". Comunque vada a finire, sembra che qui a Senigallia gli ex cammellieri abbiano presentato la "parcella" dei loro servizi mostrando i muscoli.
Ed oggi, invece di leggere le attenuanti sul fatto che purtroppo, per una volta (?), la ciambella è uscita senza buco, sarà per le imperizie dei (im)pasticceri, sarà per la qualità e la quantità degli ingredienti (troppa sicurezza nelle proprietà personali d' infallibilità ?- troppa supponenza ?- troppa arroganza? - o il troppo protagonismo?) e malgrado questo fare buon viso alla cattiva riuscita del "dolce" che invece è uscito dal forno "amaro", ecco che la colpa di tutto ciò viene scaricata sulle spalle della "Gente" che non ha capito che "occasione" si è perduta.
A parte il fatto che tali affermazioni denotano uno spiccato senso di un "Ego" poco simpatico, un pontificare senza ombra di dubbio solo perchè un lo dice lui (dimenticando le parole di Francesco "chi sono io per giudicare", che invece rispecchia e rappresenta molto di più il verso pubblicitario della "Denim", dell' uomo che non deve chiedere... mai. Ma quella è pubblicità, questa è tutt'altra cosa. Mi chiedo allora, solo se qualche volta prima di parlare, non sia opportuno riflettere ponendoci/si la domanda, so loro che non comprendono o sono io che non so spiegarmi. Quantomeno sarebbe un atto di umiltà che aiuterebbe se non a farsi comprendere, quantomeno a risultare più simpatici al corpo elettore.
Anche perché viene spontanea la battuta offerta su di un piatto d'argento, che al momento l'unica occasione che si è perduta è stata quella inconfutabile di non essere stati capaci - anche per colpa di una certa "Opposizione" che stranamente per questa unica volta, si è lasciata ammaliare dai canti delle sirene - di evitare la spesa di 100 mila € (l'unica cosa certa fin dall'inizio della telenovella) per far svolgere questa farsa di referendum.
Comprendo tutto, e quindi va da se che piaccia più sentirsi lodato per una cosa chiacchierata, ma alla fine fatta, che non critiche che però si basano su di un esito referendario e che mi lasciano e mi lasceranno però in un dubbio perenne (e credo non solo a me!): e se fosse stato un referendum anche per la tosatura della piazza, quale sarebbe stato l'esito? Di certo almeno si è evitata la spesa elettorale, seppur io sia rimasto (ma gliene può fregare a qualcuno ?) del mio parere senza falsi ripensamenti.
Poi se si crede veramente che il coniugare figuratamente parlando, la Sabbia di velluto con un bicchiere di Lacrima di Morro, sia una chiave che può aprire le porte ad un sodalizio turisticamente di ampia e moderna visione, un nuovo elisir di lunga vita economica-folcloristica, credo si possa sempre farlo. Magari partendo da un più modesto pseudo gemellaggio tra le varie realta dei due comuni, come una Cantina D.O.C. da una parte ed un operatore balneare o albergatore dall'altro. Logicamente studiandoci su qualche cosa di interessante ed economico, ma poi alla sera tutti a casa ed ognuno per la sua strada. Certo, la politica ne resterebbe fuori, ma non è del resto per il bene dei cittadini che essa mira e si sacrifica?
Azzeccata la prima, vorrei che questi 100 mila € non fossero stati spesi inutilmente e servissero quale prova tecnica per il prossimo referendum, dove un ulteriore NO, mi sarebbe gradito, non lo nascondo, tantopiù fosse seguito da quei tanti altri che smesso l'abito di camelliere nel caravanserraglio renziano, ritornassero a gustare il piacere di ritrovarsi nuovamente liberi seppur separati in casa.
di Franco Giannini
A parte il fatto che tali affermazioni denotano uno spiccato senso di un "Ego" poco simpatico, un pontificare senza ombra di dubbio solo perchè un lo dice lui (dimenticando le parole di Francesco "chi sono io per giudicare", che invece rispecchia e rappresenta molto di più il verso pubblicitario della "Denim", dell' uomo che non deve chiedere... mai. Ma quella è pubblicità, questa è tutt'altra cosa. Mi chiedo allora, solo se qualche volta prima di parlare, non sia opportuno riflettere ponendoci/si la domanda, so loro che non comprendono o sono io che non so spiegarmi. Quantomeno sarebbe un atto di umiltà che aiuterebbe se non a farsi comprendere, quantomeno a risultare più simpatici al corpo elettore.
Anche perché viene spontanea la battuta offerta su di un piatto d'argento, che al momento l'unica occasione che si è perduta è stata quella inconfutabile di non essere stati capaci - anche per colpa di una certa "Opposizione" che stranamente per questa unica volta, si è lasciata ammaliare dai canti delle sirene - di evitare la spesa di 100 mila € (l'unica cosa certa fin dall'inizio della telenovella) per far svolgere questa farsa di referendum.
Comprendo tutto, e quindi va da se che piaccia più sentirsi lodato per una cosa chiacchierata, ma alla fine fatta, che non critiche che però si basano su di un esito referendario e che mi lasciano e mi lasceranno però in un dubbio perenne (e credo non solo a me!): e se fosse stato un referendum anche per la tosatura della piazza, quale sarebbe stato l'esito? Di certo almeno si è evitata la spesa elettorale, seppur io sia rimasto (ma gliene può fregare a qualcuno ?) del mio parere senza falsi ripensamenti.
Poi se si crede veramente che il coniugare figuratamente parlando, la Sabbia di velluto con un bicchiere di Lacrima di Morro, sia una chiave che può aprire le porte ad un sodalizio turisticamente di ampia e moderna visione, un nuovo elisir di lunga vita economica-folcloristica, credo si possa sempre farlo. Magari partendo da un più modesto pseudo gemellaggio tra le varie realta dei due comuni, come una Cantina D.O.C. da una parte ed un operatore balneare o albergatore dall'altro. Logicamente studiandoci su qualche cosa di interessante ed economico, ma poi alla sera tutti a casa ed ognuno per la sua strada. Certo, la politica ne resterebbe fuori, ma non è del resto per il bene dei cittadini che essa mira e si sacrifica?
Azzeccata la prima, vorrei che questi 100 mila € non fossero stati spesi inutilmente e servissero quale prova tecnica per il prossimo referendum, dove un ulteriore NO, mi sarebbe gradito, non lo nascondo, tantopiù fosse seguito da quei tanti altri che smesso l'abito di camelliere nel caravanserraglio renziano, ritornassero a gustare il piacere di ritrovarsi nuovamente liberi seppur separati in casa.
di Franco Giannini
2 commenti:
oggi,
solo ora oso dirti : sei caro e bravo FRANCO....
lo sai e sempre ti leggo...ma non desidero disturbarti con mie chiacchiere..
grazie per la tua morale-non chiesastica però-grazie per essere così come sei e resisti..
sai lo senti quanto ti stimo e voglio bene , più che fratello..!!
Scusami pel disturbo Franco..abbraccia Giuliana che troppo trascuro....
Verrà..tornerà il giorno che staremo un poco assieme : Vero..?-
dario.
Grazie, sempre Dario,
per la tua corretta, puntuale
e saggia presenza, che mai
disturba, anzi, completa
quello che io spesso dimentico
o voglio dimenticare.
Un abbraccio anche da Giuliana.
Un caro saluto.
Franco
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