sabato 3 aprile 2010

LA CAMPAGNA ELETTORALE VISTA A BOCCE FERME....

di Franco Giannini

...con la sua successiva comica seriosità !!!

Ebbene si.....Vi sono stato "tirato per la giacca" e non ho saputo svincolarmi con la dovuta forza persuasiva, ed allora mi sono proposto, quale autoincoraggiamento, che sarebbe stata un' ulteriore esperienza di vita. Ho voluto vedere ancora una volta il bicchiere mezzo pieno!
Ma sapevo che si trattava solo di una stupida scusante per non ammettere di essere stato incapace di proferire un "no" autoritario e sincero. La politica, infatti, almeno quella esercitata a tavolino, è una cosa che non mi ha mai interessato, perché l'ho ritenuta sempre un qualche cosa di astratto e quindi di inutile. Ho sempre preferito la fattività immediata rispetto agli incontri salottieri da bar fatti di lunghi chiacchiarate e scarsi risultati. E la conferma la si ha ancora una volta con la dimostrata disaffezione dei cittadini verso la politica con l'utilizzo del "non voto".
Mi sono detto, autoconvincendomi, si tratta di una lista civica e non di un partito con il vertice a Roma, la persona è di indubbia moralità, senso civico, culturalmente preparata, insomma.... forse ci sarà la prospettiva di un cambiamento per la nostra città.
Pur essendo la nostra lista civica assolutamente apartitica, ho potuto constatare di persona, come e quante altre liste abbiano tentato di venderci le loro "prestazioni". Sia da liste in seguito trombate, che da liste vincenti, sia da quelle rimaste all'opposizione che altre poi passate nelle file del vincitore, ma tutte con la mano tesa e le labbra semichiuse per il più politicante dei bisbigli : "ti do se tu mi dai...". E se questo mercato è il bello della politica, preferisco che tutto sia finito e sono potuto ritornare al mio vecchio hobby di blogger ed ai miei isolati, personali, tentativi con la fattività da scassa balle.
Cinque erano i candidati alla corsa per la poltrona di Sindaco. Di purosangue, onestamente, neppure l'ombra. Non parliamo di puledri, poi, ma tutti stalloni, alcuni anche consunti e privi di mordente. Una corsa che si è svolta non in un ippodromo, bensì sul pulpito di una chiesa. Non una parola sopra le righe, non un dibattito, solo incontri a cinque in cui le domande erano risapute e dove le repliche non erano ammesse. I giornalisti, moderatori inventatisi al momento, alcuni anche visibilmente di parte, hanno ulteriormente offuscato questa già nebbiosa campagna elettorale. Anche i blogger a mio avviso, hanno toppato, con interviste che nessuno ha visto nella loro totalità, vista la lunghezza e vista la mestizia (eufemismo!) degli interventi (10 ore sono tantissime). Un valore comunque l'avranno in futuro...un utile archivio dove andare ad attingere le bugie di promesse non mantenute. Lo si sa i "politicanti" hanno memoria corta, spiccata vanità, carenze capacitive, ma l'immensa faccia tosta nel dire che sono stati fraintesi. Solo qui a Senigallia sembra sia approdato ed abbia attecchito e contagiato tutti i candidati, la tesi del "Volemose bene" del famoso partito dell'amore tanto decantato e consigliato a livello governativo ! E quello che è più incomprensibile che il contagio sia avvenuto proprio in una città storicamente "rossa". Città "rossa" che ha modificato anche il suo inno, traghettandolo dal "Bella Ciao" a "Baciami ancora".
Una città che rispecchia un'Italia pre-post bellica. 30 milioni di tessere del fascio e il giorno dopo l'armistizio, trovarne una era un'impresa impossibile. Anche a Senigallia, nei giorni precedenti il voto, erano tutti contrari all'elezione dell'attuale sindaco. Reo di aver cementificato la città, reo di aver creato una complanare inutile, reo di essersi dimenticato di creare i parchi promessi, reo di aver creato il bello ma inutile. Ma anche qui si è verificato il caso "prostitute"....ogni italiano è pronto a giurare di non frequentarle, ma loro e i "magnaccia", chissà com'è, fanno affari d'oro. Anche qui tutti l'hanno vituperato, ma alla fine il 50,71% dei senigalliesi lo hanno votato...perché convinti? per l'incertezza dell'ignoto? perché è meglio turarsi ancora una volta il naso ? E' una scelta popolare legittima che va rispettata. Voglio solo far notare come ancora una volta, al volo , sono tutti voluti salire sul traballante carro del vincitore, al grido di "abbiamo vinto". Logicamente le liste all'opposizione hanno perduto...punto, senza scusanti che oltre tutto risulterebbero patetiche! Voglio solo proporre, senza alcun commento, ognuno valuterà poi come crede, questi dati delle elezioni comunali del 2005 relazionate a quelle di oggi (tra parentesi quelle del 2010):
Elettori 37.675 (37.615)
Votanti 27.971 - 74,24% (26.633 - 70,80%)
Nulle 609 - 2,18 % ( 415 - 1,56%)
Luana Angeloni 14.999 - 56,28% (Maurizio Mangialardi 13.127 - 50,71%)
DS+Margherita 10.233 - 42,07 (PD 8.057 - 34,71)
Verdi 1.374 - 5,65 (nella lista Città Futura con altri 1.270 - 5,47%)
Quello che mi duole però di più, non è tanto la sconfitta, ma come essa ci è stata inferta. Il vincitore non ha trovato avversari pronti ad "aggredire", come dovrebbero gli sfidanti ad un titolo, ma fin dalla partenza hanno giocato in difesa, rinunciatari a prescindere.
Il vincitore, con in bocca il perenne abituale plurale maiestatis composto dai monotoni "noi", con i studiati movimenti gestuali degni di copertine patinate e programmi d'intrattenimento televisivi, con uno sfoggio di abiti curati dai più importanti stilisti, cravatte di Marinella, una parsimoniosa e calcolata elargizione dei suoi tempi alla stampa, un battage pubblicitario appena sopportatbile per un imprenditore di successo, il piglio autoritario dell'arringatore di uno dei più famosi balconi romani...e le forze d'opposizione???, in tutto e per tutto, hanno risposto come una nuova "armata brancaleone". Nudi, disorganizzati, timorosi, squattrinati e senza mordente, convinti che certe "battaglie" le si possano vincere contropponendo ai "panzer" le "pistole ad acqua". Dopo una decina di giorni che convivevo questo percorso, ho compreso che così non si poteva andare da nessuna parte, che i nomi inseriti nelle liste erano si nuovi, di persone intelligenti, oneste, istruite, ma anche conosciuti a pochi intimi, mentre quelli che poi sono risultati vincitori, avevano puntato più sul nome conosciuto che è quello che poi porta i voti. L'educazione del popolo, la ritengo una cosa importantissima, ma non va fatta un mese prima delle elezioni, confidando che questa faccia apprezzare gli ideali valori come quello della famiglia, il rispetto verso l'ambiente, ecc. Il cittadino in questo specifico momento, si interessa a quei problemi concreti ed immediati che lo attanagliano in ogni ora del giorno come la mancanza di posti di lavoro, il precariato, la casa, la viabilità, l'economia, ecc. E basta che qualcuno lo addormenti con effimere promesse, ecco che è pronto a dargli il suo consenso. Sta alle forze di opposizione svegliarlo dal suo torpore con l'elenco delle cose non fatte, delle cose fatte male, degli sprechi, delle pendenze amministrative in corso, con dati di fatto in mano e con tutta franchezza uniti come novelli "Dartagnan ed i Tre Moschettieri"....perché continuando con questo comportamento c'è pericolo di leggersi anche l'altro volume dal titolo "Vent'anni dopo".
Ricordate la figura di Totò calata nel personaggio comico di Antonio La Trippa... nella gag del candidato alle elezioni? Devo dire che questo è il quadretto comico, il perfetto clone del sistema elezioni in versione seriosa ufficiale.
Ho passato in questi giorni, tante ore dentro e fuori dai seggi elettorali e posso dire che la cosa più seriosa, civile e correttamente partecipata l'ho riscontrata in quell'unico seggio (il n°43) riservato agli stranieri per la nomina del loro consigliere aggiunto. Indipendentemente dai dubbi sollevati da qualcuno questo è quanto ho riscontrato.
Già fin dalle prime ore della mattinata di Domenica, emigrati pakistani, indiani e del Bangladesh avevano allestito sui tavoli di legno del Parco della Pace, un'area di ristoro con pacchi di acqua e bibite analcoliche per i votanti che si sarebbero poi recati alle urne. Quando questi sono cominciati ad affluire, vestiti come tanti nostri "Valentino vestito di nuovo..." con gli "abiti della festa" ed accompagnati dalle loro consorti avvolte nelle tradizionali sgargianti vesti composte da una moltitudine di veli, si è potuto notare l' immensa diversità con cui loro considerano il voto, rispetto alla nostra totale indifferenza. Sarà perché nei loro paesi non sempre il voto è esente da brogli, sarà perché questo poter essere rappresentati nel Consiglio (anche se senza alcun potere) è di già per loro una forma di maggior integrazione, sarà che per loro, questo evento, rappresenta un modo come un altro per ritrovare tutta unita la loro etnia, fatto sta, che li sentivi scambiarsi frasi in quella lingua fatta di toni gorgoglianti e con visi sempre sorridenti di "ragazzini gioiosi". Alla sera di domenica avevano già votato in percentuale per noi sconosciuta.
Ma quello che veramente c'era di comico, era il serioso piglio di alcuni dei "Vip" dei nostri politicanti, che subito dopo l'apertura delle urne, si sono posti all'ingresso dei seggi, quasi con il cappello in mano, ad elemosinare il voto dei loro malcapitati conoscenti. Come attori,...ohh!...ma di quelli bravi,... passavano da visi austeri di chi ha intavolato discorsi sul calcolo delle percentuali di voto, a quelli ebeti, finti di falsa felicità nel vedere persone che chissà da quanto tempo non vedevano ma che consideravano "facili prede" a cui strappare un tacito obolo di consenso.
I visi di questi mestieranti della politica esprimevano ogni loro sentimento più intimo, eccezion fatta per l'unico di cui un politico dovrebbe sentirsi invece particolarmente sensibile: quello della vergogna.
L'afflusso alle urne era scarso ed allora ecco le solite castronerie sul fatto che la bella giornata ed il sole, spingeva la gente sul lungomare o sul fatto che tale rifuggire da questo dovere civile avrebbe favorito più un colore che un altro. Pochi erano quelli che affermavano il vero motivo del perché i cittadini preferivano astenersi, perché si sono rotti di essere presi in giro, dal momento che il maggior numero di presenti erano politicizzati indi per cui non potevano dirlo per ovvi motivi.
Ora ci saranno le assegnazione delle poltrone ai più "meritevoli"...ed è da questo momento che inizieranno le prime "cagnare"...perché ogni "politicante" si sente meritevole o per capacità intelletive o per quanto gli è stato promesso a prescindere fin dall'inizio della kermesse, o per quanto dal vertice gli obbligano di chiedere...
Auguri a tutti i senigalliesi ne avremo domani, ancor più bisogno di oggi, il che è tutto un dire, logicamente va esclusa la parte governante della giunta, perché è l'unica che sa con certezza che cosa fare e quindi nella sua immensa modestia, ritengo che non ne abbia alcun bisogno!

PS: Un ringraziamento ad alcuni amici del gruppo con cui ho condiviso questa esperienza:
A Massimo Marcellini, per avermi sopportato malgrado gli avessi preannunciato che sarei stato più d'impiccio che di utilità, a Mario Procaccini, l'unico indispensabile, a Leonardo Marcheselli mancato assessore alla cultura, ad Alfio Alfonsi sempre presente ed operativo, Alessandro Barchiesi presente, educato e silenzioso, a Sergio Belbusti sempre presente malgrado i suo lavoro, a Stefano Bernardini organizzatore di eventi gastronomiuci per un numero sconosciuto di persone e sempre in minor tempo, a Letizia Bevilacqua organizzatrice dei due miglior eventi di questa avventura, ad Adriana Bora simpatica , ma che malgrado il suo cognome non è riuscita a dissolvere quanto ci eravamo proposti, a Fabrizio Chitti il nostro tecnologo di rete, a Danilo Curzi, uno dei padri del "programma", a Patrizio Del Priore eccelso conoscitore dei meandri burocratici elettorali comunali, a Massimo Gasparini che mi si è offerto anche in futuro per segnalarmi, da rompi balle anche più qualificato di me, ciò che non va, a Sandrino Marchetti altro padre del programma, uomo fatto di pazienza, coerenza e concretezza ed ultima, ma non l'ultima, a Roberta Sabbatini a cui si apriranno gli altari del martirio per essersi sopportata tale uomo, il premier di questa competizione...ma si sa "...dietro ad un grande uomo (?) c'è sempre (e qui ancor più) una più grande donna.
Eppoi i Giovani!!!!!!!!!!!!!
Un carissimo saluto ed un abbraccio a quella che visto il divario d'età con il sottoscritto, considero quasi una figlia: Laura Lavatori, altro cervello fondatore del "programma", redattrice di tanti comunicati stampa, persona che essendo più dentro la politica del sottoscritto, mi ha aperto finestre da cui ho potuto vedere meglio comportamenti politici che mi sarebbero rimasti sconosciuti. Un altro saluto va a Lorenzo Fiorentini, che mi ha trascinato in questo evento e con il quale sono legato sia per l'hobby di blogger che per quello di "collega" in quanto scriviamo sul lo stesso giornale on-line. E che dire delle due forze della natura Matteo Procaccini e Filippo Marcellini ? Non se ne poteva fare a meno... la macchina elettorale (e quella elettrica) non avrebbero camminato....i manifesti non sarebbero stati affissi, gli eventi musicali sarebbero rimasti silenziosi ed in sede ci sarebbe stato più silenzio e ...meno disordine (vero Filippo!).
Un grazie a tutti anche a coloro che hanno creduto che bastasse partecipare....come alle Olimpiadi, ma che comunque mi hanno fatto riflettere e vedere con un particolare occhio anche questo aspetto. Di vero cuore, quindi, di nuovo grazie a tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Franco, io ringrazio questa esperienza per avermi dato modo di conoscerti. Ti sono estremamente grata per il gravoso impegno che ti sei assunto nell'essermi stato vicino divertendomi e allo stesso tempo dandomi appoggio.

non credo di averti potuto far vedere molto, io sono tra i "politici di nicchia" quelli simpaticamente coglioni, quelli che preferiscono perdere, ma ormai mi conosci abbastanza da sapere che barcollo ma non mollo.

Ovviamente non mi aspetto ulteriori tuoi impegni, ne abbiamo parlato a lungo, ma ci tengo a non perdere l’amicizia di un diversamente giovane del tuo livello, per cui rigetto quello che c'è di nostalgico e accomiatante nel tuo post (in cui sei stato troppo buono) e mi aspetto atti di cittadinanza fattiva, cene di perdenti e soprattutto ti aspetto ogni giorno da me per fare quattro chiacchiere o brontolare un po'!

Laura L.

Franco Giannini ha detto...

Cara Laura,
Intanto grazie per le tue gentili e immeritate parole di lode.
Devo dirti che però non è stato un gravoso impegno, ma un'esperienza da cui ho tratto non certo benefici materiali, ma sicuramente insegnamenti su ulteriori conoscenze comportamentali dell'essere umano, sia in senso positivo che in quello negativo. E proprio da queste ulteriori analisi, che oggi riesco a comprendere meglio certi atteggiamenti, certo sapersi vendere, e certo saper farsi acquistare, speculando su quel "dire non detto". Sappi però che non devi ritenerti una sconfitta. Hai perduto infatti una battaglia ma non la guerra.... Altri sono i perdenti...anche se sono saliti sulla barca di groviera di un "vincitore" con già i piedi a mollo. Molti di costoro hanno vinto con percentuali simili alla nostra o addirittura inferiore, solo che si sono resi disponibili a schiene prone ed ad uno slinguacciamento che per "altri" è stato ritenuto disdicevole.
Oltre che Diversamente Giovane credo di appartenere anche al gruppo dei Diversamente Perdenti. C'è chi vince a testa bassa e chi perde a testa alta. Chi porta avanti gravidanze "gassose" che si sa come poi si concludono e chi quelle difficili, lunghe, ma proprio per questo, alla fine, più felici.
Si lo spero veramente, di aver iniziato questa esperienza con delle sardonate e di terminarla con un altro incontro di Diversamente Perdenti.
Due sono le cose che ti prometto (oramai da ex politicante posso permettermi anche di promettere e poi non mantenere!!), una che il progetto iniziato di Cittadinanza Fattiva con il "Diversamente Giovani", non si interrompe, ma proseguirà con l'apporto di altre persone che mi segnaleranno ulteriori disguidi. La seconda che spesso verrò a brontolare piacevolmente nel tuo negozio!
Un caro saluto

www.dariopetrolati.it ha detto...

Ciao Franco,
non vedo l'ora che la si finisca con le remore vinti e vincitori con programmi e nomi lontani da dove ti scrivo

Mi sono stufato l'anima
"la passione secondo matteo" o un libro pieno di accidenti chissà

no sempre 'sti fatti-fattini che lasciano solo ombra scolorita

Io aspetto
a te ed ai tuoi amici di laggiù che passi la bora e vi giriate anche altrove
-parlo di sguardi-Franco-

Aspetto che si riprenda anche a parlare di "cose nostre"

Un abbraccio e stima meritata anche ai tuoi colleghi di movimento-partito.

dario.