di Franco Giannini già pubblicato su 60019
Si è svolta al palazzetto di Campo Boario la competizione organizzata dalla Polisportiva
SenigalliaLa giornata non era certo primaverile e contrastava perfettamente con il clima che invece regnava all’ interno di questa ormai vetusta palestra. Non erano di certo i radiatori che procuravano questa diversità di ambientazione, bensì quella ventata di allegria che queste ragazzine della ginnastica ritmica apportano ogni qualvolta con la loro presenza, ma a cui sono solite aggiungere, anche e sempre il loro fresco entusiasmo giovanile. Un entusiasmo che comunque, ad un occhio attento, non appare identico per tutte.
Infatti le più piccole con la loro spensierata, spontanea incoscienza bambinesca, sono più loro stesse, sono più calate nei loro anni: se un cerchio sfugge di mano...pazienza, vorrà dire che andrà meglio la prossima volta. Quello che può trapelare dai loro visetti, ma mica a tutte però!!, è un velo di timidezza... percepibile per le testine con i capelli raccolti in chignon fermati con fiorellini di plastica multicolori, leggermente abbandonate e piegate su quegli esili colli a toccare il petto.
Le più grandicelle e meno acerbe, compaiono di già più professionali nei loro esercizi. Danno più importanza alle operazioni di riscaldamento, del trucco, alla ritualità del saluto alla giuria, alla maliziosità di un sorriso durante l’esercizio a denotare quella sicurezza che a volte invece è difficile da incontrare.
Gli spalti intanto si sono gremiti di genitori, urlanti e corredati oltre che di cineprese e macchine fotografiche anche di un’emozione ben più visibile di quella delle loro figlie.
Chi invece sembra prendersela sul serio è la giuria, compunta ed inespressiva come deve essere di prassi, seduta compostamente con busti diritti da ex ginnaste.
In queste manifestazioni quello che colpisce lo spettatore sono i colori: nei costumi, negli attrezzi, nelle tovaglie poste sui tavoli, nei trucchi, non necessari, su quegli occhi da cerbiatti....
Sarà per l’età, quella mia ben s’intende, ma il vedere un esercizio non riuscito,...quel maledetto cerchio che non s’infila nel modo giusto, quel suo rotolare da una parte, e vedere il viso sconsolato di queste bambine, mentre dall’altra parte della pedana, un’altra ha eseguito alla perfezione il suo esercizio sottolineato dalle urla di incitamento, beh mi lascia sempre con un certo amaro in bocca, pur sapendo che queste sono le regole dello sport e della vita a cui, in un modo o nell’altro, devono prima o poi assuefarsi.
I cinque attrezzi: fune, cerchio, palla, clavette e nastro, ad un primo impatto sembrano innocui, non sembrano traspirare quegli inganni che poi appaiono non appena si iniziano gli esercizi. Una fune è una fune, sembrerebbe impossibile che la si possa perdere di mano, o che si intrecci tra le gambe come può avvenire spesso anche per il nastro.
Chi invece sembra prendersela sul serio è la giuria, compunta ed inespressiva come deve essere di prassi, seduta compostamente con busti diritti da ex ginnaste.
In queste manifestazioni quello che colpisce lo spettatore sono i colori: nei costumi, negli attrezzi, nelle tovaglie poste sui tavoli, nei trucchi, non necessari, su quegli occhi da cerbiatti....
Sarà per l’età, quella mia ben s’intende, ma il vedere un esercizio non riuscito,...quel maledetto cerchio che non s’infila nel modo giusto, quel suo rotolare da una parte, e vedere il viso sconsolato di queste bambine, mentre dall’altra parte della pedana, un’altra ha eseguito alla perfezione il suo esercizio sottolineato dalle urla di incitamento, beh mi lascia sempre con un certo amaro in bocca, pur sapendo che queste sono le regole dello sport e della vita a cui, in un modo o nell’altro, devono prima o poi assuefarsi.
I cinque attrezzi: fune, cerchio, palla, clavette e nastro, ad un primo impatto sembrano innocui, non sembrano traspirare quegli inganni che poi appaiono non appena si iniziano gli esercizi. Una fune è una fune, sembrerebbe impossibile che la si possa perdere di mano, o che si intrecci tra le gambe come può avvenire spesso anche per il nastro.
Eppure a volte avviene ed allora credo di immaginare i loro pensieri “... non mi era mai accaduto in allenamento, quest’esercizio l’ho ripetuto decine e decine di volte....si qualche volta non era venuto come doveva, ma proprio oggi....nooo!!” e giù un viso sconsolato, mentre si ritorna al proprio posto, verso il genitore che dalla gradinata con telecamerina in mano riprende inesorabilmente anche l’esercizio non proprio riuscito. “Ma nessun problema”- sembra dirle il genitore - “la prossima volta andrà meglio e cancelleremo questo brutto filmato con la sovrapposizione del nuovo ben fatto...”.
L’attenzione comunque corre sempre sulle più piccole, le più fragili, ma certamente non psicologicamente, visto il piglio con cui affrontano gli esercizi.
Un torneo comunque, che indipendentemente dal giudizio dei giudici, per me resta senza vinti nè vincitori. Hanno vinto l’entusiasmo, la passione, la partecipazione, la presenza della famiglia, l’esercizio fisico, l’ipoteca sulla salute di oggi e su quella di domani, la disponibilità delle insegnanti e degli organizzatori. Non mi sembra poca cosa!!!
Si ci sono anche le medaglie, la premiazione, gli applausi, i sogni, per alcune, in previsione delle fasi nazionali, il piacere di sentire sia al microfono che il leggere domani sul giornale il proprio nome e cognome, ma c’è anche le contro medaglie dello sport: la delusione di non essere riuscite, e quella mancata medaglia del 6 posto su cinque premiati. Ma anche costoro debbono comprendere che il vero atleta è colui che non si abbatte mai, neppure nello sport estremo della “Vita Giornaliera”. Basta sapersi sempre rialzare e proseguire.
Non fare qualche nome sarebbe immeritato, visto anche il tipo di prestazione: tre nomi relativi alla terza fascia che parteciperanno di diritto alla fase nazionale
1° - BUDRAGO VALERIA
2° - FRATERNALI VALENTINA
3° - ROMAGNOLI FRANCESCA
tutte appartenenti alla Società AURORA PESARO
nella seconda fascia è emersa AMATORI MARTINA della società PROMO GIMNAL. Ed inoltre si sono distinte le nostre due concittadine CALCINA CAMILLA e PIERMARIOLI SOFIA.
per giungere alla prima fascia (le piccoline) in cui si sono evidenziate le nostre senigalliesi ALLEGREZZA AGNESE e GUALTIERI NICOLE, ed inoltre della società GIMNAL di PESARO le mini atlete BASSANI GIORGIA, PALAZZI ELISA, WASIC NICOL ANASTASIA. Mentre nell’assoluta sono risultate ai primi tre posti rispettivamente RIGHI GIULIA, TADDEI SUSANNA, DE SIMONI GIULIA.
La regia dell’organizzazione del torneo, come sempre per tutto impeccabile a 360°, è stata della ormai insostituibile MONTESI ELENA, l’insegnante, ma non solo, della Polisportiva Senigallia a.s.d.
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