...e ai residenti risposte più irritanti delle polveri stesse...
La signora che denuncia il “misfatto” mi chiama mentre sto uscendo dalla Casa Protetta, ubicata proprio davanti al “luogo del delitto”. Sta spazzando e raschiando la il marciapiedi e la cunetta dalle polveri che il traffico di via Cellini deposita lì ogni giorno. Mi invita a scattare foto, cosa che faccio e nel mentre io cerco di calarmi nelle sembianze di fotografo, lei mi illustra nel dettaglio il suo problema.
Le faccio subito presente, però, che posso concedere lo spazio alle sue lamentele, posso promettere l’attenzione di un certo numero di lettori che abitualmente mi seguono, ma non posso assolutamente promettere un risultato positivo come frutto di questa pubblicazione.
Posso solo quindi prendermi “l’impegno” (come dicono gli amministratori quando non vogliono sbilanciarsi troppo) a pubblicare quanto mi viene riferito, corredato di foto. Punto.
Questa è la sua denuncia: “Il traffico di via Cellini, con i lavori nei cantieri della Complanare, è aumentato notevolmente ed in special modo quello pesante, con camion carichi di terra ed altri materiali (ed aggiungo io, senza nessun telone che ne protegga da “svolazzamenti“ causati dalle turbolenze della velocità, o almeno questo non sempre viene fatto). Ciò porta ad accumulare ai lati della strada, notevoli quantità di polveri che con il vento e con il passaggio dei veicoli tende ad alzarsi per poi ricadere, per una legge di gravità, sulle abitazioni più in basso rispetto al piano stradale. Polveri che vanno poi a posarsi su cibi, indumenti, mobili e soprattutto vengono inalate da chi ci abita".
"Sono allora ricorsa all’unico mezzo a disposizione del cittadino: parlare con chi preposto all’Amministrazione, per far sentire la mia voce, che ci sono, esisto, vivo, non sono solo un numero di utenza a cui si chiede di pagare le tasse, ma anche un individuo che avrà anche si questo dovere, ma proprio in virtù di questo ho anche il diritto di essere ascoltata".
"Quindi, la mia, è una civile richiesta di aiuto, perchè questo problema venga affrontato e se comprensibilmente non è possibile rimuoverlo per ovvie ragioni, almeno studiare un modo perché esso sia ridotto".
"Come? Semplicemente con l’attuazione da parte del Comune di una pulizia più frequente dei bordi stradali. Ho allora telefonato più di una volta all’assessore, ma dopo un paio di telefonate, mi sono sentita rispondere che c’era passato di persona per accertare la gravità del problema con lo scooter, ma non aveva riscontrato quanto da me lamentato. Le polveri erano quelle che normalmente il traffico produce".
"L’assessore, passandoci con lo scooter, voglio pensare che indossasse il casco regolamentare. Cosa che evidentemente gli ha ridotto la visibilità, o gli ha fatto vedere le cose in maniera distorta. Posso invitarlo in casa, quando vuole, e controllare quello che la strada regala a chi ha la sfortuna di abitarvi, salvo per un unico residente, che guarda caso è anche il primo in ordine di responsabilità cittadina e che, sempre da me interpellato sul problema, mi ha risposto all’incirca così: «signora ci abito anche io, quindi vuole che non ne conosca i problemi, ma non mi sembrano però così gravi come li descrive»".
"Anche lui quindi fa di tutta l’erba un fascio, non considerando che chi abita sotto il piano stradale, non vive le stesse condizioni di chi abita invece sopra. Il trincerarsi dietro tali risposte è il modo classico di una mancanza di volontà nel voler risolvere i problemi nascondendo la testa sotto la sabbia o meglio nel nostro caso, sotto la polvere. Forse chi risponde così, evidentemente è uno che si accontenta di sopravvivere e non di vivere, indipendentemente dal come, oppure usa l’abitazione solo come luogo di riposo notturno e non come la maggioranza delle famiglie, quale luogo di aggregazione e per di più per l’intero arco della giornata".
"Beh, io non sono di quelle che si adattano e si sentono soddisfatti di sopravvivere, voglio vivere in maniera dignitosa e sana. Per questo chiedo che alle mie domande, vengano date risposte motivate e non battute che non fanno assolutamente ridere, ma accendono invece gli animi ed irritano ancor più delle polveri stesse. Mi sono rimboccata le maniche e ho provveduto a fare quel lavoro che avrebbe dovuto fare l’Amministrazione".
"Ma anche qui emergono delle inefficienze. Ho raccolto un sacco di queste polveri, una ventina di Kg, in un solo tratto di 30 metri e il mattino dopo (31 luglio, Ndr) ho fermato una pattuglia di Vigli Urbani chiedendo che si interessassero per far ritirare quanto raccolto e segnalando inoltre che una lampadina dell‘illuminazione stradale era saltata da un po’ di giorni. Mi hanno detto di telefonare al CIR, ma quando ho spiegato che non era materiale mio personale, ma del Comune ed io ci avevo messo solo la manodopera, hanno provveduto loro a telefonare a chi di dovere, ma ad oggi pomeriggio (31 luglio, Ndr) ancora non erano state prelevate. Ah è vero!!! Oggi è sabato…ed altre sono le priorità!".
Bene, o forse no, ma ambasciator non porta pena…
Io però, vorrei solo aggiungere, che molte altre sono le priorità di cui necessita questa che non è più una lunga "via" ma una vera arteria cittadina: mancanza di segnaletica verticale, invisibile quella orizzontale che ha sempre breve vita visto il gran traffico giornaliero e sempre in aumento, controlli "efficienti" e continui sulle velocità dei veicoli da parte delle Forze dell’Ordine (in special modo nelle ore notturne 23-24 e 02-03), posizionamento di eventuali dissuasori di velocità, deterioramento del manto stradale, tombini intasati sul lato monte, dalle foglie degli alberi e che alla prima pioggia provocano allagamenti della sede viaria, carenza di luminosità in alcuni tratti nelle ore notturne, perché i lampioni sono stati inghiottiti dagli alberi che hanno raggiunto i 30 metri di altezza…
Ma come ho fatto presente alla signora, ho compreso e me ne dispiaccio non poco, che oggi, come del resto anche ieri e come sarà anche domani, non solo la nostra, ma tutte le amministrazioni, basano la loro tattica comportamentale sul “dite pure quello che pensate, noi intanto non vi ascoltiamo, perché sappiamo noi che cosa fare”. Il periodo di promesse, di vicinanza ai problemi degli utenti, di pacche sulla spalle e di diamoci del tu, di mi impegno a fare…, dei "segnalamelo che poi me ne interesso", avvengono solo in quel mesetto di campagna pre elettorale, poi a cose fatte ci si accorge come l’uomo possieda memoria corta. Chissà se qualcuno ancora ricorda uno degli slogan dell’ultima campagna "…la città di tutti".
Mia cara signora, una cosa è certa, "di tutti" (forse di tutti loro!), ma sicuramente non la sua e neppure la mia! Ma non per questo dobbiamo darci per vinti e tacere, solo i codardi tacciono!
Lo zarino irritante e minimizzatante
Scritto da suddito non domo il 03/08/2010 ore 10:31
Signora cellini & signor G. : fra 5 anni o meglio fra 5 settimane tutti i sudditi senigalliesi si saranno "comodamente" dimenticati della PROVOCATORIA risposta dello ZARINO MANGELONI. Ritorno a ricordarvi che (da mesi) spesso davanti alla casa protetta c'è una vera discarica, che i cortigiani del cir33 trascurano e quasi tutta la stampa volutamente ignora. s.n.d.
Scritto da UN RESIDENTE il 04/08/2010 ore 09:49
E' un fenomeno reale, tangibile da aggiungere poi all'alta velocità in una zona dove il limite andrebbe posto a 30 km orari come nelle vicinanze di via Marche. I limitatori di velocità andrebbero piazzati, o meglio un velox che porterebbe bei soldini anche nelle casse del comune. In prox dell'Eurospin e' un velodromo. C'e' gente che passa nonostante il verde ai pedoni. Amministratori appena eletti, intervenite per favore, o lo farete quando scapperà il morto?
semaforo eurospin
Scritto da alby il 04/08/2010 ore 14:19
confermo i disagi del traffico in via cellini e faccio presente di aver telefonato piu volte ai vigili urbani a causa degli automobilisti che non rispettano il rosso del semaforo nei pressi dell eurospin ma senza ottenere risposte soddisfacenti.
...contro le polveri di Via Cellini a Senigallia
Scritto da Vincenzo il 04/08/2010 ore 15:21
Da residente di Via Cellini confermo in toto l'articolo del sig. Giannini. Invito chi di dovere a vivere nelle nostre case. Polvere, rumori, velocità dei veicoli giorno e notte. Una mano sulla coscienza, le altre nelle tasche....
Polveri di Via Cellini
Scritto da Daniela il 04/08/2010 ore 21:20
Mi sento di aderire pienamente alle problematiche emerse nel testo di Franco Giannini. Polveri, rumore, velocità elevata e poca luminosità sono il nostro vivere quotidiano. Cosa dire poi dei paletti sui marciapiedi limitati solo ad una zona ristretta; le auto continuano a parcheggiare sui marciapiedi senza nessun controllo da parte della Polizia Municipale, più volte chiamata e mai vista (dicono che hanno troppo da fare!!!!). Purtroppo a Senigallia esistono cittadini di serie A (Viale A. Garibaldi - Zona Verde)e di serie B (Via B. Cellini - Mangiapolvere).
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