L'Italia, infatti è oramai una ex-repubblica democratica fondata su spot, su promesse pre-elettorali , sul cavalcare malcontento o esaltazioni gratuite, spesso per meri interessi politici, ma sempre più sovente "affondata" su bufale a scapito dei creduloni di turno.
Solo
che se leggi la bufala su FB ed ancora non sei rincoglionito del
tutto, dopo aver preso visione dal pulpito da cui proviene la
predica, ci fai su un sorriso su ed al più li mandi a quel paese.Solitamente
purtroppo, questo immenso pubblico viene incuriosito dal titolo posto
da un redattore furbastro, poi è la foto che lo accompagna a
spingere a proseguire nel sottotitolo, ed allora ecco che ci si
clicca su, ma quando si scopre che l'articolo supera le cinque righe,
si rinuncia alla lettura, si mette un like o magari un commento
credendo di aver capito l'argomento di cui si parla, prendendo pure
una posizione e con tre parole si stigmatizza, quello che altri hanno
sviluppato in due pagine formato A4.
Dicevo che fortunatamente non tutti fanno così. Io, per mia natura ficcanaso a prescindere, scendo ancora dopo il sottotitolo per andare a vedere la fonte della notizia, che se proviene da qualche nome strano mi fa mettere sul chi vive, ma che approfondisco con il proseguimento della lettura dell'articolo, se a "lanciarla su mercato" è un giornale con tiratura nazionale. Non ti vuoi fidare di una testata che ha una notevole tiratura? Certamente si !
Il
caso da cui prende spunto questa mia riflessione è la storia di
moglie e marito (o compagni) che hanno rilasciato un'intervista ad un
quotidiano nazionale in cui affermano che loro con 2 euro al giorno
(180 all'anno) riescono a vivere. Non ci credo, ma loro giustamente
sono liberi di volerlo far credere a chi legge. Quello che non riesco
invece a mandar giù è che un giornale come quello che riporta il
servizio e chi lo scrive, te lo infiocchetta quasi a sottoscriverne
la veridicità. E tu dovresti anche berla!
Ed
allora mi vien da ribattere che c'è qualche cosa che evidentemente
chi ha scritto l'articolo ha dimenticato o non ha voluto
approfondire, a discapito della chiarezza, quale il fatto che il
marito ha uno stipendio a mesi alterni, ma lei in qualità di non
udente (non viene spiegato), percepirà o meno una pensione d'
invalidità. Non abitando in una città, ma in un paese di appena 10
mila abitanti (Asola) e in campagna con tanto di orto ed alberi da
frutta, possono mettere in atto quello che illustrano con una
infinità di particolari, ma che un normale abitante di un condominio
non se li potrebbe permettere (o se lo potesse, lo potrebbe fare solo
in parte). Produrre poi latticini, detersivi, frutta, ecc... e
barattarli con altro, se da una parte è riscoprire una vecchio e
sempre valido costume di commercio, da l'altra è da annoverare quale
utile di azienda familiare.
Affermano
di non pagare o pagano poco le bollette perché non hanno il
televisore, non pagano l'elettricità perché hanno sul tetto i
pannelli solari, l'acqua immagino berranno quella del ruscello che
passa vicino alla loro casa da mulino bianco. Ma cribbio, che
sono esenti anche dalla Tari, dalla Tassa sulla casa, sul terreno? Se
la signora scrive libri e dipinge quadri, non mi vorrà far credere
che lo faccia con il gesso sul muro o con i colori ricavati dalla
terra. Non si acquista nulla, dicono, ma poi sulle ricette alimentari
divulgate sul blog compaiono ingredienti quali Farina 0, Farina 00,
Olio di Girasole, Fecola di Patate, Lievito, che non posso credere
che siano tutti "autoctoni" e quindi qualche cosa
acquistate, al che i vostri 2 € si fanno sempre meno credibili. Mi
si vorrà perdonare se cado in facile ironia, ma non ce l'ho con voi
che mi risultate anche simpatici, perché avete rilasciato la vostra
esperienza (forse il blog aveva bisogno di un incentivo?), ma con chi
ha raccolto ed elaborato le vostre scelte.
Scelte
che qualora fossero anche vere e un elisir di buona vita per tutti,
mi chiedo se poi i 7 miliardi di individui che occupano questo mondo,
avrebbero tutti la possibilità di attuazione avendo a loro
disposizione gli stessi spazi coltivabili come quello che avete in
vostro possesso.
Ahh
!!! In città, molti anziani a fine mattinata vanno nei mercati
rionali o fuori dei supermercati e per poter non vivere, ma
sopravvivere, fanno la stessa opera da certosini che fate voi,
recuperando verdura e frutta sfatta, scarti di sedano, patate con
getti... ed il bello, o meglio, il brutto, è che non rilasciano
alcuna intervista perché a nessuno interessa, anzi, si vergognano
per la situazione in cui sono caduti e per la dignità, che credono,
che così facendo hanno perduto.
La
testata ? qualcuno si chiederà,... ma basta cercare la notizia su
internet e si trova tutto, anche il blog.
di Franco Giannini
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