… di
certo questi due fattori incidono, ma non credo siano i soli. Poche e semplici parole dedicate a chi vuol intendere...
Da che ho
appeso la penna al chiodo, evitando di scrivere sull' "attualità" cittadina, perché per farlo occorre un' immediatezza che ho
perduto, mi dedico alla lettura di quello che gli altri scrivono in
merito.
E questo
spesso, come avviene a noi vecchi, ci porta ad occhi aperti, senza
più seguire il fatto di cronaca, a viaggi che, con quello che stavi leggendo, hanno ben poco a che vedere.
Spesso sono
rimpianti che al risveglio di quell'istante di black-out visivo,
preferisci definire con la parola ricordi. Si, perché nel rimpianto
è racchiusa una nostalgia, ma di sapore quasi sempre amaro. Per il
non essere riusciti, non aver voluto, non essere stati capaci, magari
a prendere quel treno che passava e che ti sei lasciato sfuggire.
Ma, qualche
volta quel mancato treno perduto è anche derivato dal fatto che “altri” si sono lasciati
sfuggire il favorevole istante e le conseguenze ora, magari le
stiamo pagando tutti.
Sarà che i
denti già mi dolgono e dovrò ricorrere proprio in questi giorni a quella Sanità
Pubblica a cui da tempo ho rinunciato con rassegnazione forte di quel “il sarà quel che sarà”. Ma il
dolore è dolore , e la lingua batte dove il dente duole. Infatti non è che abbia paura della morte, che oramai arriverebbe sempre come la benvenuta, ma è quella mia vigliaccheria nei confronti del dolore che la fa da padrone.
Infatti quello che mi spaventa è il dolore e la sofferenza.
Ed è proprio
tra il dolore di questo ascesso sul dente del giudizio, che leggevo, quindi più imbufalito che mai, le stupide, incomprensibili, egoistiche diatribe tra i
vari partiti... ma che sto dicendo? I partiti... ma quali, che si
sono mimetizzati quasi tutti dietro a liste civiche. Sarebbe meglio
allora dire diatribe tra singoli, a volte patetici figure di personaggi politicizzati che come i
capponi di Renzo si accapigliano nel mentre s'incamminano verso una
triste fine : nel caso nostro la fine dell'Ospedale Senigagliese.
Non si
comprende neppure più, dove finisca la Maggioranza e dove cominci
l'Opposizione, tra tutti gli infiltrati che in essa si agitano,
sbraitano, e che alla fine, seppur le loro buone intenzioni, lasciano il male che trovano.
E mentre
leggevo i loro assurdi comunicati fatti di “Noi” majestatis,
piuttosto che di singoli “Io” essendo magari gli unici
rappresentanti di un Consiglio Comunale, che gli occhi mi sono scorsi
su un mio articolo datato 12 Ottobre 2008.
Non riguardava
di certo la situazione Ospedaliera, ma pensate un po' voi, nientepopodimeno che quella
delle ragnatele centenarie nel sottopasso di Via Perilli: Viale di accesso alla Spiaggia di Velluto, alla Rotonda, agli alberghi Vip per la gente Vip.
Però quello che mi
ha fatto perdere la connessione con la situazione ospedaliera non sono state né la polvere né le ragnatele, ma riportandomi alla mente di come la cosa la si riuscì a
risolvere grazie ad un' idea di un uomo , un blogger, certo MADDECHE', alias Paolo Rincolvati, alias ... pieno di ironia quanto di civile partecipazione in qualsiasi cosa facesse e fa ed in questo caso specifico: costituire un' unione di intenti, di una cittadinanza unita e
reagente, che definì Cittadinanza Fattiva.
Leggo tra i
commenti di allora tanti nomi simpatizzanti di correnti politiche le più disparate,
che s'incontrarono però, unite per risolvere tutto alla faccia di chi “non
aveva fatto fino ad allora il proprio lavoro” a regola d'arte.
Costoro erano per di
più blogger che ogni giorno scrivevano lottando e segnalando
quello che non andava nell' amministrazione locale e non solo. Altri erano
quelli che invece commentavano come giustamente vuole la democrazia, con le loro idee, le loro soluzioni, sarà perché forse impossibilitati, nel non poter mettere (non erano stati inventati ancora e fortunatamente) quegli stupiti “Mi piace” che oggi si trovano inflazionati immancabilmente sulle pagine di Facebook.
Dirò di più, e qui ho un certo rammarico, che i blogger e quei blogger, sono spariti
dalla circolazione mentre sono rimasti invece i
commentatori del “Mi piace” facile, che il più delle volte
neppure leggono attenendosi dal guardare la foto ed al più le due righe
del titolo.
Quanti
nickename ricordo con piacere e nostalgia, quanti di loro ne ho
conosciuti, quanti di costoro hanno portato avanti battaglie con
successo : wese, Valeria,
tuttofare, serola, Riccardo_Pizzi, Renato_Pizzi, quilly, pasquino,
Pablo, Obelix, mescalino, melgaco, marinelli, MariangelaParadisi,
mancio, malih, malavida, lucaborella, LoStrillone, LorenzoMan,
leotex, kit_carson, JimmiFontana, Intruso, GianlucaMaracchini, ghost,
Gelopolare, Gaspa4, gallosenone, didimi, dariopetrolati, danielzone,
Daniele_Sole, cosmoblog, celticus, Bucaniere, Brenno, babel-zeta e
tanti altri di cui non ricordo e non sono stato in grado di
rintracciare i nominativi. Una di queste iniziative, fu appunto la tinteggiatura del sopra detto sottopasso, che ebbe un successo cittadino che ci sentimmo quasi obbligati a ripeterlo con
quello dell'altro sottopasso della Curva della Penna.
Non
ricordo in quale altra occasione mi permisi, visti i facili successi, di riproporre
l'intervento della macchina di Cittadinanza Fattiva,
mi sembra la pulizie delle aiuole dalle erbacce. E da qualcuno dei
nomi sopra riportati mi sentii rispondere grosso modo “... per 'na volta ce
prova gusto anche 'na vecchia”, ovvero non abusiamo del nostro buonismo,
perché a lungo andare si abituano alle cose fatte, si adagiano ed alla fine facciamo il gioco di coloro che così facendo vivono alle nostre
spalle .
Non
so fino a che punto avesse ragione o meno... però in questi anni vero è che il
menefreghismo l'ha fatta da ragione, sia dalla parte del cittadino (non assolvo, anzi) che da quella dell'Amministrazione (situazione incancrenita di carattere politico locale e nazionale), però chi gode di tutto questo e in un certo modo il permesso di continuare a governare, è la classe dirigente locale che ora guadagnato tanto terreno nei confronti del popolino, lo sghignazza facendo il bello e il cattivo tempo.
Viste le foto e lo streaming degli intervenuti per assistere all'ultima seduta della IV°
Commissione Comunale Permanente, il cuore si mi è di nuovo
allargato. La gente (seppur la maggioranza tutta anziana !) ha
risposto indignata, ma ha risposto! E questa risposta, guarda caso, è quella che ha fatto stizzire i "gallonati partecipanti" che con un nervosismo incontrollato (alcuni) si sono lasciati andare a comportamenti spocchiosi e strafottenti da prime donne abituate a calzare il palco del ridicolo. Con
loro doveva essere Vietato parlare e senti, senti, vietato applaudire.
Voglio
sperare, cari miei concittadini, che con voce ampia, di presenza, di impatto, anche per l'Ospedale, quale che fosse una prima virtuale tinteggiatura in via Perilli (leggi presenze al IV° Commissione), si possa riproporre il bis, come lo fu per la Penna. Logicamente riportato nei confronti del nosocomio cittadino e delle sue specializzazioni.
Invece ai
“Capponi Consigliari” e non solo, un caldo invito, che però suppongo sarà destinato a cadere nel vuoto per i soliti egoismi politici. La gente sembra vi stia sostenendo. Ed allora non rifate
l'errore dell'ultima campagna elettorale per l' elezione del
Sindaco in cui vi presentaste come dei separati in casa. Sappiate
che battaglie di un giorno si possono anche perdere, ma Uniti e da alleati, le Guerre alla lunga (e questa sulla Sanità è una guerra!!) si vincono, Sempre. Il tempo per le lotte intestine e la
spartizione degli onori, che non dovrebbero mai esserci, se è vero che si fa
tutto come si dice per il bene della cittadinanza, (anche se poi la
politica è falsa e altrettanto è quello che dice), esse dovrebbe
avvenire eventualmente, sempre dopo aver tagliato il traguardo da
vincitori. Perché, come il proverbio insegna, per dire gatto, lo dovete avere prima nel sacco.
di Franco Giannini
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