di Franco Giannini
E' di qualche giorno fa che, passeggiando come mio solito sul molo dell’ex porto canale, mi sono imbattuto nell’incidente incorso alla barca a vela e motore, che per un errore di manovra è andata ad entrare nell’imboccatura sbagliata ed a incagliarsi sui bassi fondali di quello che oramai è solo il fiume Misa. I lavori di disincagliamento, non sono stati semplicissimi e si sono protratti fina a tarda ora. Quindi, dopo cena mi sono riproposto di ritornare sul luogo dell’incidente per proseguire da vicino gli ulteriori sviluppi delle operazioni da parte dei soccorritori. Le operazioni sono andate per le lunghe e come dicevo sono terminate a tarda notte. Diverse erano le persone che hanno assistito al salvataggio dell’imbarcazione, ma a presenziare a tale avvenimento c’era anche un'altra specie “animale”. Ho potuto appurare infatti, quante famiglie di ratti stiano creando, in quel territorio, anche una strana "Involuzione della specie". Mentre prima erano i Gatti ad essere padroni del molo, oltre ai soliti indiscussi gabbiani che fanno parte dello scenario del molo, ora sono divenuti i Ratti, i principali interpreti del ruolo primario, che hanno preso possesso di questo lembo di cemento e scogli, scacciando quasi i loro, fino ad ieri, cacciatori. Non so se fossero orde di Ratti solo in visita turistica in occasione del Summer Jamboree, o siano state invece di origini indigene, non sono stato in grado di appurarlo, fatto è che quelli che ho veduto transitare da una parte all’altra del molo, mi hanno lasciato sorpreso per la loro mole, e per il loro numero. Una volta tutte queste “pentegane” (o pantegane?) a “cinque stelle” non mi facevano poi tanta paura, una volta… ma poi con il passare degli anni, allo stomaco e non solo, diventa tutto più difficile da assimilare ed allora cominci a provare anche un po’ di spavento. Camminavo e mi scappavano tra i piedi, una volta erano loro che avevano paura, sere fa erano invece padrone del molo. Forse a farle uscire sarà stato il caldo, forse i rifiuti gettati dal mare, forse il suggestivo posto, forse la benedizione della Penelope, non so. Ecco però che rappresentando tutto ciò, un pericolo per l’igiene e la salute pubblica, sarebbe bene che l’organo preposto, che non so neppure quale esso sia, provvedesse a prendere i debiti provvedimenti. Non avevo con me la macchina fotografica, altrimenti avrei documentato la cosa, che per la burocrazia sarebbe stato un elemento di certezza della segnalazione, ma per questa volta dovranno, se vorranno, fidarsi delle uniche parole del solito rompiballe di un pensionato. Ah!!!!...vorrei risparmiare però la solita scusa liberatoria di chi si sente colpevole : “ Abbiamo già derattizzato recentemente…ecc..ecc…”, perché dovrei immediatamente rispondere : evidentemente è stata malfatta, o non è stata sufficiente, o occorre trovare un' altra soluzione. Mi auguro solamente che qualcuno abbia assistito a quanto sopra descritto e con tempestività avalli la mia segnalazione. (foto di eFfeGi)
10 commenti:
Confermo quanto hai scritto : il porto è invaso dai topi.
E lo è da molto tempo.
Ho avuto occasione anche di cenare in barca 'st'estate e la conta dei topastri non finiva mai.
I gatti sono finalmente spariti ma la nuova invasione è ancor più sconcertante.
Bucaniere
La desolata mitica punta del molo così ridotta dimenticata non sapevo immaginavo
Va bene che sono mill'anni che manco da laggiù ed ho solo ricordi forse anche deviati,
ma che addirittura ci siano dei nuovi padroni e quali io non sapevo.
Ero rimasto alla vecchia punta del molo odorante di pesce ed ondate di mare che spruzzavano tutti,ora Franco e altri confermano la fogna che assomiglia alla banchina ove ci si sedeva per terra ,guardava il mare, i barchetti, la rotonda.
Ora chi si azzarda a sedersi per terra e contare le stelle nessuno credo ed è logico,allora penso alle risate cafone che si faceva per la sporcizia di Napoli alla Peste di Camus ed altro altro ancora.
Ma dico è gestita Senigallia da qualcuno o meglio nessuno di chi dovrebbe denuncia magari anche l'autorità che deve tutelare almeno la saluta di chi vive laggiù.
Il Sindaco almeno è al corrente o si pensa ancora a litigare magari giustamente per problemi anche importanti,chè mi pare per legge il primo cittadino è penalmente responsabile della salute degli amministrati.
Certe dimenticanze sono imperdonabili.
dario.
@ Bucaniere
Ringrazio per la conferma che mi evita di sentirmi dare del visionario.
@ Dario
La tua Senigallia, te l'hanno ammazzata e fatta scomparire. Se vuoi quella di Senigallia, la devi andare a cercare nelle vecchie foto gelosamente custoditte da chi veramente l'amava. Oggi i curatori di questa "Senigallia proiettata nel futuro" pensano a tutt'altro.
E quello che più ti fa "girare", è che ti vogliono far credere che, mi scuso per il blasfemo, Cristo è morto dal il freddo...
Bucaniere, l'unico modo che il mondo occidentale conosca per tenere lontani i ratti è la presenza di gatti. Scegli tu. Io, a casa mia (abito in campagna) ho scelto i gatti...
mariangela
mariangela,in campagna ai gatti suppongo non darai da mangiare,così che debbano darsi alla caccia.
Al molo invece alcuni portavano a loro avanzi da casa ed i gatti se ne infischiavano dei ratti.
Anzi,lasciavano avanzi sparsi e nauseabondi quà e là.
La derattizzazione invece, se fatta a dovere, funziona eccome.
Bucaniere
a Frà!
Ti sei accorto come ho pubblicizzato il tuo ultimo lavoro sui topi al molo sul mio account di Facebook...??
Mi viene troppo da ridere:
"L'ultimo lavoro di Franco Giannini, altro monaco della "congrega dei disfattisti senigalliesi"
pardon!
mi sono dimenticato di firmare.
Stancoinvacanzaasenigallia
@ Stanco
Grazie per il link su FB, non lo avevo proprio letto perchè ci vado di rado e solo se devo pubblicarci un link o rispondere a qualcuno che mi invita in stramberie.
"Monaco della congrega dei disfattisti..." questa mi mancava, era la figurina più difficile da trovare ed attaccare sull'album della Panini dei "brontoloni senigalliesi 2009".
Veramente spiritoso!!
@bucaniere... Stai scherzando vero? Certo che gli do da mangiare! E mangiano pure come leoni. Ma i topi li prenmdono lo stesso: sono predatori per natura. E a volte me li portano in regalo.
Mi sa che di animali ne sai ben poco, amico mio :-)
mariangela
E' noto come i leoni,felini come i gatti e predatori per natura,dopo aver mangiato come elefanti,se ne vadano a caccia di prede...
Io ci faccio sù un pisolino...
Bucaniere
Posta un commento