venerdì 4 giugno 2010

AL SAGGIO DELLA POLISPORTIVA SENIGALLIA....



FOTO di
efFeGi































di Franco Giannini, già pubblicato su 60019

...un assaggio della crescita qualitativa delle ginnaste di ritmica ed aerobica nella serata al Pala-Panzini

Entro al Pala-Panzini e chi ti incontro per primo? ma “Lei”, che, con una sua collega, sta combattendo con una transenna che non si vuole agganciare, come invece vorrebbe a protezione di tutte quelle sue marmocchiette che le girano attorno. Non solo istruttrice, organizzatrice, speaker della serata, ma anche persona di fatica...e che fatica, vero Elena? Si perchèil fardello sulle spalle, piccole in verità, vista la mole di lavoro svolto per preparare tutto, pesa ed ha pesato principalmente proprio su questo corpo minuto da “atleta” che è anche stata: Elena Montesi.

Era d’obbligo renderle immediatamente il riconoscimento che merita, perchè la serata non è ancora iniziata, ma già dall’affluenza del pubblico che ha occupato tutte le gradinate centrali, sta ad indicare quanto positivamente ha lavorato almeno in fatto di motivazione, nei confronti delle famiglie spettatrici e nel contempo comprimarie. Preludio anche per quello che sarà lo spettacolo che andrà ad offrirci. La serata è “calda”, le “atlete frugoline” sgambettano sul parquet, le più grandicelle, con alle spalle anche delle gare, prendono sul serio la serata e fanno stretching allungandosi in spaccate, mentre le più “signorinelle” ormai “veterane” del parquet, curano più la loro immagine, il costumino, pubblicizzandoli passeggiando a ridosso del pubblico, lungo le transenne, simili a modelle, con le gambe tese e il piedino di appoggio sempre sulle dita, dimentiche quasi della pianta e del tallone, fornendo la sensazione di una fragilità in realtà sconosciuta. Le più piccoline di queste atlete in erba, meglio sarebbe chiamarle “mignon di simpatia”, non pagano di certo il biglietto d’ingresso, perchè difficilmente raggiungono il metro di altezza... ed a pensare che calcano quello spazio che usualmente viene occupato dai giganti del Basket, molto più atleti di loro, molto più grandi, lodevoli nelle loro prestazioni atletiche, ancor maggiormente quest’anno, ma che a livello di grazia e simpatia, sono destinati ad essere inesorabilmente battuti.


Questa sera, l’attenzione è postata tutta su di loro, accentrata su quei costumi multicolori e pieni di lustrini e pailletes: verdi, gialli, rossi, turchesi, rosa (le più piccole), bianco e nere (le più grandi...ma è un semplice eufemismo vista l’occasione). Intanto la gradinata centrale è piena di genitori entusiasti a prescindere e ragionevolmente emozionati ed orgogliosi. I flash dei telefonini si sprecano. Continuo è il saliscendi sulle scale delle gradinate per occupare un posto di privilegio sulle transenne per un veloce scatto fotografico o una breve ripresa con la telecamerina per fissare quell’attimo che chissà quando si ripresenterà!

Ma è ora di fare silenzio! La voce, che vorrebbe essere imperiosa, di Elena si alza di qualche tonalità e richiama tutti al centro campo... Sembra che ce la faccia... La confusione scema, il suo posto viene occupato da un acuto pigolio....e poi il silenzio... tutti al centro per la foto di rito, signori si comincia!


Le prime a rompere il ghiaccio è il quartetto composto dalle bianconere... giusto che sia così visto che sono tra quelle più grandicelle.
Ma sarà meglio spiegare, per non essere fraintesi sull’età, che esse variano dai 3 anni delle più piccole... no non ho sbagliato a scrivere, mi ripeto: tre anni, per terminare con le più anziane che raggiungono anche i 14... a cui andrebbe quasi gridato: “...largo alle giovani...” Unitamente ai genitori, in questa kermesse di emozione, entusiasmo e preoccupazione si sono calate anche le insegnanti... maestrine deamicisiane in questo caso, non dalla penna, ma dalle maglie rosse. Ognuna ha il suo gruppo, i suoi colori che le girano attorno con gli occhioni puntati su queste che da bordo campo suggeriscono tempi e figure.

Doveroso far conoscere i loro nomi.
Lucia Gasparini – Aerobica – completo nero: ragazze dagli 11 ai 14 anni;
Francesca Pierluca – body Giallo: ragazzine dai 6 – 7 anni;
Chiara Durazzi – body Rosso: ragazzine di 8 – 9 anni;
Beatrice Olivieri – body rosa: ragazzine “mignon” dai 3 – 6 anni e con body Verde dai 6 – 7 anni; ed infine Giulia Marinelli con le sue atlete di 8 – 10 anni del III° livello di Marzocca e di I° e II° fascia di Senigallia.

A centralizzare l’attenzione dei presenti sul loro numero sono otto ragazze, reduci dall’essere salite alla ribalta nazionale, prima volta nella storia senigalliese, con la conquista del terzo posto nella specialità aerobica a squadre, grazie anche agli insegnamenti ricevuti dalla loro istruttrice Lucia Gasparini, che si esibiscono per l’appunto in suddetta specialità. Non cè tempo di assaporare un intervento che ecco che subito un altro si sovrappone, cambia solo il colore del body, rimane invariata la simpatia e la bravura. Ed ecco le più piccole...in rosa ...l’unico loro problema è il come trascinarsi dietro quel bagaglio di cerchi, più alti di loro. Qui il lato concentrazione non esiste, va a farsi benedire, si divertono e basta. E ridono, ridono...questo è il vero volto dell’incoscienza e del vero dilettantismo...c’è da chiedersi solo fin quando durerà...per loro c’è l’applauso più grande.

Ma ormai siamo a metà spettacolo ed è giunta l’ora delle atlete vere, agoniste della II° Fascia di quelle che facevano stretching quasi con aria professionale o quanto meno convinte delle loro qualità: guidate dalla loro Coreografa Daniela Mariani si cimentano in entusiastiche esibizioni:
Fabri Martina in in body giallo-blù nell’esercizio prima a corpo libero e poi con la fune.
Poi Casucci Martina in body viola, con il cerchio ed in fine Fabini Margherita in body Fuxia, anch’essa al corpo libero.

Siamo quasi arrivati alla fine del saggio, qualche attore, vista l’età, comincia a dare segni di stanchezza, ma una carezza della mamma un incitamento della maestra, ci si appresta alla rappresentazione finale, che impegna tutti i gruppi, in quello che è il tema: gli Elementi ed il loro habitat: Terra, Aria, Acqua e Fuoco.

Ecco che allora compaiono i body Gialli che rappresentano l’invenzione della ruota, quelli rossi che altro non sono che l’uomo primitivo, i rosa che interpretano i dinosauri ed i verdi le scimmie.

E poi non posso tralasciare le “cavernicole” nei loro costumini in finta pelle leopardata, con tanto di osso fissato tra i capelli, che mi sono state per due ore nel gradone sotto il mio, fornendomi quel necessario ed ispirante sottofondo musicale fatto di genuine risatine, che mi ha aiutato a scrivere questo resoconto.


Uno spettacolo “sano e genuino”, che senza voler offendere nessuno, oserei dire DOC, il cui maggior grazie, va si alla Società Polisportiva di Senigallia ed a tutti i suoi collaboratori di ordine e grado, ma va anche alle famiglie per la loro reale compartecipazione e soprattutto alle signore che si sono prestate alla elaborazione dei body e delle magliette confezionate in casa con l’inserimento di bolli argentati e dorati, applicati uno a uno e non solo, che visti i tempi che corriamo sono serviti ad un reale contenimento delle spese.

Il saluto finale di Elena è stata quasi una promessa: Arrivederci a Settembre".

1 commento:

enrico dignani ha detto...

Mirabile sguardo sull'educata primavera senigalliese, grazie Franco.