Da sinistra : Primo Nebiolo, Pietro Mennea e Carletto Vittori |
...ed il male è che tale declassamento non è avvenuto oggi, ma si trascina di già da una decina di anni e nulla si è fatto per risollevare questo stato di torpore in cui si è caduti!!
E' solo un mio punto di vista, ma ritengo che come nella Politica Italiana, da tempo sono venuti a mancare uomini con doti innate, statisti o comunque sia, uomini dotati di grande prestigio. Persone, un esempio vedi la foto, a cui non mancava quell' autorità in grado di costruire, organizzare, o le capacità, la volontà, ed il piacere in quel che facevano supportata da una notevole ambizione. Oddio, non è che a quelli dei giorni nostri, quest' ultima non manchi. Ma è la sola dote, a quel che pare, che essi posseggono. E l' ambizione, si sa, che venendo a mancare i risultati , assume non più le vesti di una dote, ma si tramuta in difetto: la Vanità.
Ritengo che al rientro da Londra, non si dovrà analizzare, come ho ascoltato preannunciare dal Presidente della Federazione, che cosa abbia inceppato il meccanismo organizzativo, ma quale prima iniziativa da prendere, sarebbe quella delle dimissioni dei Vertici FIDAL che dovrebbero far pervenire prima ancora che l'aereo tocchi il suolo italiano. Poi si potrà discutere, analizzare, studiare la cura. Il motivo logicamente sta tutto qui in questo medagliere, dove a chi cerca l'ubicazione dell'Italia consiglio di partire dal fondo: 1)USA 10 11 9 30 2)KENYA 5 2 4 11 3)SUD AFRICA 3 1 2 6 4)FRANCIA 3 0 2 5 5)CINA 2 3 2 7 6)GRAN BRETAGNA 2 3 1 6 7)ETIOPIA 2 3 0 5 8)POLONIA 2 2 4 8 9)ATLETI NEUTRALI AUTORIZZATI 1 5 0 6 10)GERMANIA 1 2 2 5 11)REPUBBLICA CECA 1 1 1 3 12)COLOMBIA 1 1 0 2 12)BAHRAIN 1 1 0 2 12)TURCHIA 1 1 0 2 12)AUSTRALIA 1 1 0 2 16)OLANDA 1 0 3 4 16)GIAMAICA 1 0 3 4 18)PORTOGALLO 1 0 1 2 18)CROAZIA 1 0 1 2 18)QATAR 1 0 1 2 18)VENEZUELA 1 0 1 2 18)NORVEGIA 1 0 1 2 18)TRINIDAD E TOBAGO 1 0 1 2 24)BELGIO 1 0 0 1 24)GRECIA 1 0 0 1 24)NUOVA ZELANDA 1 0 0 1 24)LITUANIA 1 0 0 1 28)COSTA D'AVORIO 0 2 0 2 29)GIAPPONE 0 1 2 3 30)BAHAMAS 0 1 1 2 30)UNGHERIA 0 1 1 2 32)UCRAINA 0 1 0 1 32)UGANDA 0 1 0 1 32)SVEZIA 0 1 0 1 32)MESSICO 0 1 0 1 32)BURUNDI 0 1 0 1 32)MAROCCO 0 1 0 1
38)SIRIA 0 0 1 1 38)ITALIA 0 0 1 1 38)TANZANIA 0 0 1 1 38)CUBA 0 0 1 1 38)KAZAKISTAN 0 0 1 1 38)BRASILE 0 0 1 1 e se le medaglie sono poche, non è che il numero dei finalisti sia stato maggiore. Le scusanti sono le solite: avevamo molti giovani, la sfortuna, gli infortuni. Chi si scusa si accusa, non parliamo poi quando si parla di sport!
Non credo neppure che la colpa debba ricadere negli atleti, perché così dicendo arrecherei offesa ai vari Tamberi, Palmisano, Rubino, Giorgi, Trapletti, Fortunato, De Luca (facevo prima a scrivere, i marciatori in toto), Meucci, Tortu, Lingua e qualche altro di cui mi sfugge il nome. Mi chiedo se il faticoso lavoro della marcia e della maratona, oltre che far bene al fisico non insegni anche a soffrire, a temperare il carattere alla bellezza della modestia.
Quello che da molti dei nostri atleti, in fase di intervista post gara, alla domanda che la giornalista faceva loro, da che cosa fosse dipeso il sofferto risultato ottenuto, avrei voluto sentir rispondere :" Gli altri erano più forti!!" e poi magari lo sciorinare dei dolorini, degli infortuni da cui venivano e la consequenziale mancanza di allenamento.
Tamberi con l'infortunio che ha avuto, ed il parziale allenamento ha superato i 2,29 evidenziando che la se classe non è acqua, volere è potere.
Lingua? Uscito dalla formazione delle Fiamme Gialle è ritornato ad allenarsi con una società privata. Chissà perché ?
Inizio a pensare e credo che dovrebbero farlo anche i vertici dirigenziali della Federazione, andando ad analizzare se il proliferare di tutte queste società con le "stellette", sia diventato per i giovani più un male che un bene, più il raggiungimento di un "posto di lavoro" che quello per emergere sportivamente. Del resto ad ognuno il suo lavoro!!
Da aggiungere, che mentre per tanti altri paesi che ci hanno superato nella classifica del medagliere, la globalizzazione ha portato medaglie, da noi seppur siano benvenuti tanti nomi stranieri, almeno al momento, di benefici non se ne sono visti. Evidentemente abbiamo pescato male.
Ed allora, se per una volta, invece, si copiasse di sana pianta quello che fanno i college Americani ed Inglesi con i loro universitari, senza apportare alcuna modifica da "precisini" quali vogliamo sempre apparire ? E se si ritornasse a foraggiare maggiormente le piccole società di provincia ed una volta individuati in esse dei giovani promettenti li si sottoponesse al giudizio degli allenatori federali, che dovranno essere pochi, ma buoni ?? Attenzione, alcuni buoni già li abbiamo, quelli della strada "docet".
Invece da quel che ho letto e sentito, a Berlino, ai campionati europei, si vorrebbe attraverso l'autorizzazione della Federazione Internazionalel, "recuperare" la paralimpica Legnante solo perché nel 2006 superò i 19 metri, non considerando che gli anni passano per tutti e che a Londra hanno superato di gran lunga i 20 metri. Sarebbe un altro errore sia nei confronti dell'Atletica, ma ancor più di pochi riguardi in un'atleta addossandole una responsabilità che farebbe fatica a sostenere. Del resto, se non abbiamo gente competitiva, la si lascia a casa. Si risparmia e non si fanno figure barbine.
Se ciò rispondesse al vero, significherebbe, di già, partire con il piede sbagliato, altro che analizzare...
di Franco Giannini
2 commenti:
terribile vergognoso
solo il pallone
tira il denaro..
Ciao FRABNCO..:)
dario.
Verità la tua, caro Dario, solo in
parte veritiera.
Certamente lo schifo retributivo
dei calciatori è una cosa a sé,
stante.
Sai quanto prendevano i campioni
mondiali per la medaglia d'oro
in quel di Londra ?
Ben 60.000 € ed gli altri due
piazzamenti a scalare e se poi battevano
un record mondiale lo sponsor gli
dava 100.0000 $.
I nostri atleti che gareggiano
con i centri sportivi militari,
sono equiparati al personale in divisa
e quindi prendono anche loro uno
stipendio. Non d'oro, ma sempre tanto
per chi fa quel perché gli piace e
lo "dovrebbe" fare esclusivamente
per passione.
Poi comprendo che per determinate
specialità (marcia, corsa di fondo)
servono ore di preparazione, ma
allora pretenderei anche umiltà, impegno,
nessun piagnisteo, ma ritenersi fortunati
di fare un lavoro che piace ed anche,
seppur con poco, retribuito.
Grazie, Dario, sempre per la tua
gentile presenza. Un abbraccio.
Franco
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