mercoledì 27 agosto 2014

Arte, Acqua, Petrolio: patrimonio di tutti. O di chi se li può permettere?

Il clamoroso furto di dipinti al Castello Sforzesco di Milano induce a qualche riflessione...

L’Arte, l’Acqua, il Petrolio, la Natura: patrimonio di tutti. O solo per coloro che se li possono permettere??.
A muovermi questo interrogativo è la notizia del furto dei tre dipinti al Castello Sforzesco.
C'è da dire che quando leggo notizie simili, preso da rabbia e sconforto, mi vien da dire a caldo, meglio così, almeno c'è qualcuno appassionato che se ne occupa, le cura e se ne gode le bellezze. Sono infatti furti su commissione, fatti da chi ha ingenti possibilità, ma amanti dell'arte seppur farabutti. Un po' come i mafiosi-camorristi: ladri, spacciatori, omicidi, ma con tanto di Bibbia sul comodino e con la benedizione ossequiosa da parte, se non della Chiesa, di prelati con comportamenti quantomeno "abbondiniani".
Poi, a bocce ferme, più civilmente, penso che è un capitale di tutti e che andrebbe salvaguardato per il bene economico del nostro Paese.
Ma a questo punto dovrei infuriarmi di nuovo, pensando a come tutte le nostre fortune artistiche vengano salvaguardate, custodite, tutelate, per poterle "sfruttare" in maniera economicamente impeccabile, in modo da poter dare quella boccata di ossigeno che i nostri amministratori ci promettono, inutilmente, da una vita.
Lo stesso metodo, che se fosse usato da una banca, sarebbe quello che invece di una cassa con apertura automatica e porte e finestre blindate, l'avesse aperta e posizionata, in un giorno di mercato, in una pubblica piazza.
Il mio pensiero, sarebbe invece quello di tutelarlo, renderlo sempre più appetibile, per far fruttare questo Capitale Artistico di cui siamo padroni, anzi di sfruttarlo speculandoci su, come altri fanno con capitali azionari o di natura cartacea.
Poi leggo, ascolto, che chi ne sa più di me su questa materia e che non risponde al nome del ministro ai beni culturali (questo è un politico e come tutti costoro sono dei tuttologi esperti in nulla!), bensì di un nientepopodimenoche di Vittorio Sgarbi.
Di costui credo che si possa dire che sarà simpatico o meno, esibizionista o meno, comparsista o meno, ma non certo che non sia un valente esperto in materia artistica.
E purtroppo le sue affermazioni mi fanno cadere, di nuovo, in una angosciosa riflessione, quando afferma che l'arte deve essere aperta a tutti, che è un patrimonio di tutti e che, quasi quasi, i Musei dovrebbero essere aperti a tutti e magari, perché no, con ingresso libero.
Insomma secondo il critico, l'Arte non è un nostro Patrimonio, non è un Patrimonio di chi lo possiede, ma lo è dell'Umanità.
Ed io che esperto non lo sono, che devo dire? La cosa mi induce nuovamente a rifletterci su. Ma malgrado ci rifletta non mi trova d'accordo. Anche, perché allora, lo stesso si dovrebbe dire per l' Acqua bene di tutti, lo si dovrebbe ancor dire per il Petrolio, per le riserve di gas del sottosuolo, per le miniere, per le bellezze naturali e che madre natura ci offre allo stato libero. Invece non è assolutamente così che va la vita!
Invece l' "Acqua bene comune" va sprecato e sfruttato da pochi, il "Petrolio" finisce in poche mani, del resto sempre unte e occupate ad aprire "stoltamente" rubinetti in oro in grattacieli dalle mille ed una notte, lasciando però camminare, ancora nel 2014, i più dei loro stessi compaesani a dorso di mulo; la "Natura" poi, tanto decantata ed osannata da Enti, Associazioni, Organizzazioni armati di bandiere e loghi assistono incapaci ed impotenti, alla sua deturpazione che avviene in mille modi, ad ogni secondo ed a cui essa si ribella facendoci pagare ogni volta un pegno salato sia come vite umane che come danni economici.
Ecco che allora una prima risposta che riesco a percepire è quella che il motto :" Quel che è mio è tuo e quel che è tuo è anche mio!" sia passato di moda, se mai c'è stato. Oggi è l'interesse quel che conta e chi più ne ha, più ha parola in capitolo ed allora forse il motto di moda (non di oggi, ma anch'esso di sempre!) è quello del :" Quel che è mio è mio e quel che è tuo è...mio!!" e potrebbe avere anche una firma: l'egoismo mondiale. Non certo il "Patrimonio" !!
Ed allora il cerchio si chiude. Se le mani unte vogliono vedere le "Bellezze Pure" dei "Bronzi" o la "Nascita di Venere", che paghino, profumatamente, anzi di più, come del resto loro ci fanno pagare il loro "unto" Petrolio. E non solo in occasione dell'EXPO !! Ma la stessa qual cosa dicasi per coloro che speculano sulle gocce d'acqua o il legno delle foreste amazzoniche.
Insomma, Dio ce l'ha data, l'Arte, e guai a chi ce la tocca!!

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 26 agosto, 2014 su SenigalliaNotizie.it

mercoledì 20 agosto 2014

Accontentare tutti è un’arte, che si tramanda da padre in figlio…

"...ma essere ruffiano è una professione difficile, meglio starsene all' Opposizione!" 

Vietato parlarne male, vietato parlarne bene. Ma è vietato pure non parlarne? Del resto accontentare tutti è un’arte difficile, che si tramanda da padre in figlio.
Solitamente a chi non ha nulla da dire, si consiglia lapalissianamente di non aprire bocca, se non per il respirare.
Se poi, invece, si ha qualche cosa da svelare, riferire, divulgare, insomma rendere pubblico, ma non si conosce quale sia il momento giusto, la persona giusta con cui condividere ed anche il come annunciarlo, il consiglio è sempre quello di cui sopra.
Ed il consiglio non varia neppure se i termini usati saranno mielosi per una pietosa o meritata incensazione. Come non muterà se essi saranno critici ed ironici. Identico suggerimento se l’eventuale scelta cadrà su un apprezzamento critico, perché allora si verrebbe classificcati come cerchiobottisti o personaggi dai piedi in due staffe.
Se poi malaguratamente il pensiero ti dovesse cadere sulla scelta di “non parlarne” lasciando la cosa cadere lì, questo ti porterebbe a sentirti come un’ “ameba” di persona.
Figuriamoci poi se il tema da trattare sono i problemi di una città, la sua Amministrazione e con l’aggravante di respirare in questi mesi aria di clima pre-elettorale.
Se poi questa è una cittadina anonima, di un’anonima provincia di un’anonima regione, dove nulla è però anonimo, perché tutti si conoscono, si apprezzano, si criticano, diventa un esercizio anche più difficile. Ed allora che fare. L’eroe o il codardo?.
Nessuno dei due, perché l’obiettività non è di parte. Il difficile è convincere chi ti legge, ascolta, che non sei di parte e che la tua onestà intellettuale ne è la garanzia. Hai detto niente!!
Quindi a questo punto mi verrebbe da dire, “costi quel che costi, nessuno potrà tacitarmi”.
Ed invece, non sarei onesto. Perché, come qualcuno ha avuto modo di dire prima di me con parole più appropriate, ma il concetto grosso modo è questo, quando uno non ha più nulla da perdere, ritorna ad essere di nuovo un cittadino, una persona, un essere del tutto libero.
Libero quindi, non certo però un eroe! Ed io avendo raggiunto quell’età della pace dei sensi di qualsiasi tipo essi siano, con il raggiungimento della pensione, dei figli adulti, della non più necessità di prendere il cappello in mano per “chiedere”, ho riabbracciato quella libertà.
Un po’ di tempo fa, infatti, avevo messo su una rubrica che pensavo avrebbe raccolto accoliti e forse anche collaboratori. Invece evidentemente mi sbagliavo. Non so, se perché qui, in questa cittadina, le cose vadano tutte bene come quelle di Madama la Marchesa, o se perché la gente preferisce solo l’arte del “borbottare”, oppure se predilige quella classica, che non passa mai di moda, all’italiana “de fasse ‘na sforcinata de …affari suoi”.
Nella rubrica avevo cominciato a parlare, logicamente, di piccole cose cittadine che secondo la mia ottica o di chi me le segnalava, notavamo delle anomalie: ora le buche sulle strade, ora il verde cittadino poco curato o assente, la pulizia della città, le difficoltà nella raccolta differenziata, la viabilità poco scorrevole, le barriere architettoniche da abbattere.
A parte il fatto che le risposte non le ho mai avute (il politico del resto è come un amico, lo vedi al momento del bisogno…il suo logicamente, quando è in campagna elettorale. Non fai neppure a tempo a vederlo che è lui ti saluta, allungandoti il suo “santino” accompagnato da un sorriso a 64 denti!). Se qualche cosa ho percepito, questo mi è giunto attraverso interrogazioni di qualche consigliere “musoduro” della maggioranza (a dire il vero pochi) o il solito “masochista” dell’Opposizione, che sollevati i problemi, si sono sentiti dare queste due possibili risposte: “non ci sono soldi”, o quella più “politica” del “il Patto di Stabilità ce lo impedisce”.
Ed è allora, dopo un po’ di queste repliche, ascoltate, sentite e risentite (in entrambi i sensi: sia quello di scocciato che di riascoltate), ho preferito, desistere. Perché buoni si, pazienti si, ma è vero anche che il risultare troppo buono, poi ti fa aggiudicare il diploma di fesso, ed allora saggia fu la decisione di tirare i remi in barca e passare per rinunciatario.
Come dicevo però buoni si, fintanto che non ti salgono diciamo, sopra i piedi, magari sul fastidioso calletto sul mignolo, perché allora l’urlo di dolore esce dal petto e ti fa aprire quella bocca che ti eri riproposto di tenere chiusa.
La molla che fa scattare il congegno è la classica stupida goccia d’acqua che fa traboccare il vaso e che nel caso in questione sono i termini usati, sono gesti, sono frasi che comunque le pronunci sono prese sempre come fa più comodo prenderle a chi ascolta.
Si, perché, almeno io credo, che i due “mestieri”, chiamiamoli così, più difficili sono il primo quello di essere una persona coerente (non il simularlo!) ed il secondo quello d’individuo privo di puzze sotto il naso (ed anche qui non il solo far finta!!).
E l’ho scoperto tutto ad un tratto quando sono stato abbracciato come da una strana sensazione di abitare in una cittadina di “Eccellenze”. Una cittadina quale “Stella Polare” di qualsiasi cosa in essa avvenga, una città autoproclamatasi punto di riferimento per ogni cosa si faccia. Un esempio tra tanti: la cittadina dalle innumerevoli bandiere acquisite in anni di battaglie ecologiche e non solo. Quasi come fosse divenuta una “reale fornitrice di drappi” agli sbandieratori del Palio di Siena, visto il notevole deposito che ha di questi svolazzanti “Cenci”.
Mi si passi la forzata ironia, ma tra un po’ si pulirà la pista ciclabile dei celeberrimi suoi Portici dagli escrementi canini pubblicizzando l’avvenimento non certo come una dovuta ordinaria manutenzione, ma come un qualche cosa di eccezionale che l’EU tutto ci invidia.
Ecco che allora, mi chiedo, ma di che cosa dovrebbe, oggi, parlare l’informazione?. Giunti a questo punto, immagino, solo dei comunicati stampa emessi e distribuiti dall’apparato governativo, magari variandone qualche termine, ampliandoli nei loro contenuti, incensati quel tanto che basta, arricchiti di qualche link, e perché no, mettendoci su in neretto i nomi dei patrocinatori delle iniziative o delle cose di cui si parla, quali che siano dalle bellezze della natura, all’arte, allo spettacolo, a varianti edili-archittetoniche neppure dirlo sempre di notevole pregio,  a quelle idem viabilistiche. Ma buttato però lì, mi raccomando, con una certa nonchalance e con preghiera di non firmarlo per rendere il più credibile possibile la “genuina” falsa modestia del contenuto e dei promotori.
Degli eventi estivi poi, meglio evitare proprio di parlare. Del resto portano tanta gente e nella moltitudine si sa, ci sono i civili, ma anche gli incivili; vero è poi, che sono sempre pochi questi casi d’inciviltà e che vengono sempre immediatamente circoscritti. Viviamo o no di turismo? Ed allora bisogna anche saper ingoiare qualche rospo che le Notti Bianche inevitabilmente ti portano con il tanto pubblico, che a sua volta porta tanto lavoro e malaguratamente anche a chi ne farebbe meno. Certo, si poteva organizzare meglio, ma intanto abbiamo fatto qualche cosa. Il prossimo impegno, sulle basi di queste esperienze, ci vedrà più preparati.
Qualcuno dirà che questo è il classico scritto “ruffiano”. Perché questo vi sembra? Io direi invece, sincero. Anzi ne sono quasi talmente convinto, che lo stesso discorso potrei proporlo per i prossimi fuochi artificiali l’ultimo dell’anno. Del resto piccoli, grandi, farli o meno sono sempre decisioni su cui qualcuno avrà sempre qualche cosa da criticare e ridire.
Ruffiano però no. Del resto oggi essere un abile ruffiano è una seria professione, che va esercitata con passione, con perizia, con infinita modestia, con  un pizzico di masochismo che non guasta, insomma bisogna avere una certa vocazione unitamente ad una forma mentale e fisica che unisca l’atto sportivo a quello più politico di stare sempre proni.
Come potrei esserlo io, quindi, vista la concorrenza che ho sulla piazza.
E’ più facile trovare costoro tra la gente molto più preparata, indottrinata e vicina a quelle forze di maggioranza che si dichiarano di sinistra ed a cui una volta mi sentivo e credevo anch’io vicino. Ma nella vita si sbaglia o meglio ti fanno ricredere pensando di sbagliare. Basta accorgersi in tempo e porre rimedio, perché la cosa peggiore non è errare, ma il perseverare nell’errore. A volte il rimedio, come nel mio caso è una toppa momentanea con la speranza che qualche cosa avvenga!.
Oggi quel PdR (Partito di Renzi) non è più di sinistra. Si è spogliato della giubba rossa comunista e con essa ha gettato nel cesto della biancheria sporca, anche quegli ideali e quelle conquiste che i nostri nonni ed avi, avevano strenuamente e lungamente lottato per portare a casa. Ed oggi gli accoliti di questa novella setta hanno posto bella, lavata e stirata sulla nuova gruccia di Renzi, la nuova giubba bianca della vecchia DC.
Qualche anziano, prudentemente e furbescamente, è stato lasciato fuori a torso nudo, a cuocer salsicce nelle feste di quelle che una volta (prima che gli facessero la festa!) si chiamavano de L’Unità, per far credere che ancora la sinistra esiste. Invece è oramai un partito ambidestro, con ascendente molto centro-destra, composto di gente felice ed orgogliosa di essere pesce in barile. Del resto: de gustibus!!.
La città dell’Eccellenze, non è stata da meno. Non poteva essere da meno. E’ la segreteria che ordina, ed i sottopanza cittadini “obbediscono”. Neppure in un anno, la maggioranza ed i suoi chierichetti servimessa, sono passati dal carro vittorioso di Bersani, a quello applaudente di Letta Jr., ed ora a quello, manco a dirlo, entusiastico di Renzi.
Anche i toni, le pause, i termini, sono ora gli stessi, così come pure le promesse, la formulazione delle date di scadenza, e se poi qualche ciambella esce senza il foro – beh!! – le causali sono sempre quelle: “è il Governo che ce lo chiede, ce lo impone”, oppure “Tutto è migliorabile, ma intanto siamo partiti” e se qualche data non è rispettata, c’è sempre un perché motivato da causa di forza maggiore.
Mi vien da pensare che allora, le notizie dovrebbero essere redatte in questo modo: “Oggi, addì … è stato inaugurato il sottopasso di…., la ciclabile di,…. alla presenza del Sig. Pincopallo con gli Assessori Tizio, Caio e Sempronio. Dopo lunghi lavori la città ha acquisito una perla di servizio che permetterà di collegare il… al… attraversando l’arteria stradale che sarà superata agevolmente attraverso….”.
Qualcuno magari potrebbe o vorrebbe aggiungere che ancora non è in sicurezza, ma sarebbe una fesseria, perché si sa che l’asfalto ha le stesse peculiarità dell’uva e del frumento. Ha bisogno del sole perché i lavori possano essere eseguiti a regole d’arte ed un normale prodotto, possa cingersi, così e solo da noi, di una corona DOC d’ Eccellenza.
Se un parcheggio porterà qualche giorno di ritardo sulla data di inaugurazione, la colpa è di un muro dalle “ginocchia” instabili. E chi se l’aspettava?.
Se un caseggiato vetusto doveva essere abbattuto l’indomani di un Consiglio Comunale e dopo oltre un mese è ancora lì, ecchecavolo, un motivo ci sarà pur stato.
Ci vogliamo creare su allora delle inutili polemiche?. C’è da chiedere a che cosa servirebbero e soprattutto a chi?.
C’è solo una domanda che però sorge spontanea: ma perché promettere fatti e date per poi non mantenerle, anche a causa di forza maggiore?. Magari imprevedibili, ma sempre possibili e quindi preventivabili e da mettere nel conteggio quando si promettono fatti e si danno delle date che nessuno ha preteso.
Perché quando tutto va bene, è vero che portano giustamente dei meriti e con essi anche consensi elettorali, ma quando le frittate escono brucciachiate le critiche fanno parte del gioco, seppur antipatiche, non tanto per la critica, quanto per quello che potrebbe far perdere in fase di campagna elettorale. Che poi, alla fine, tutti parlano sempre che viene fatto per il “bene della città”, ma la cosa alla fine a cui tutti mirano è quel dato matematico di un voto in più che farà dire un’altra falsità: ”Sarò il condottiero di tutti”.
Ora, chi mi legge, penserà, anche questo predica bene e alla fine razzola male, dal Cremilino ha preso casa in Vaticano o a Palazzo Giustiniani. Mai! I miei punti di riferimento si rivolterebbero nella fossa!!.
Solamente che quella molletta con cui mi avevano consigliato di turarmi il naso che già storcevo ai tempi di “baffetto” votando il meno peggio, questa volta sono io a consigliarlo a questi suggeritori di mettersela da qualche altra parte più indicata. Se devo continuare a sbagliare, allora questa volta preferisco farlo da solo, lasciare il voto nel surgelatore e con la scheda pulirmici il naso.
Anche perché credo che sia scontato che questa Amministrazione, bistrattata da una parte, adulata dall’altra, che piaccia o meno festeggerà un bis. E non credo neppure per suoi meriti, ma per demerito dell’avversario.
L’Opposizione si dice tutta contraria logicamente, a questa Maggioranza. Ma la prima guerra che si è autodichiarata è quella tra i vari schieramenti che la compongono, mentre la Maggioranza, seppur di malavoglia, la domenica mattina preso in mano il messale, a capo chino, visi imbronciati, ma come piace loro dire “coesi”, varcano il portone della chiesa e vanno a messa. Tutta qui la differenza!!.Ricordo che la seconda guerra mondiale, quella vinta contro i nazifascisti, vide vincitrici paesi con bandiere rosse con la falce e martello uniti ad altri di mentalità completamente opposta. Poi una volta battuto il nemico comune, hanno preso di nuovo ognuno per il suo itinerario politico. E’ l’unione che fa la forza!.
Qui invece si sta rigirando un nuovo film di cui però si conosce sia la trama che il finale. E’ un vecchio filmato in cui la storia si ripete. E come dicevo sopra errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Non lo so se vero, ma da quello che qualcuno dell’Opposizione si è lasciato sfuggire, sembra che nell’Opposizione albeggi il timore, il dubbio di non avere una “testa” migliore ed in concorrenza con quelle dell’intero arco istituzionale cittadino. E non c’è da stare allegri!!.
Da qui allora la mia decisione, anche se non lo so a quanti possa fregare, ma questa volta ancor di più, di restare dove sono ora: nella Mia di Opposizione, di personaggio amico e nemico di tutti, perennemente all’Opposizione, ma mai pecorone!.

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 19 agosto, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi invece i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

Mirella
2014-08-19 10:34:14
Errore...l'opposizione a Senigallia non è mai esistita e mai esisterà fino a quando non usciranno di scena le teste attuali....definirli opposizione, tutti, è ridicolo...sono dei semplici personaggi senza arte e ne parte, inconcludenti e senza la minima cognizione di come si fa politica e opposizione...messi tutti insieme sono una semplice brigata Brancaleone...Alle prossime elezioni però accadrà qualche cosa che cambierà molte cose a Senigallia, perchè la nuova compagine denominata "Nuova Senigallia" ha in Marcello Liverani una persona capace e con gli attributi veri. Una persona che non guarda in faccia a nessuno e ha fatto terreno bruciato intorno a loro...chiaramente nessuno lo ha capito proprio perchè non hanno le capacità per fare una seria politica di opposizione al partito che da sempre comanda e impone tutto, il PD. Tutti chiacchierano, tutti parlano e Liverani invece ha lavorato sodo da più di un anno arrivando dove nessuno era mai arrivato...il 2 ottobre l'opposizione capirà di non essere più "nessuno" sul territorio senigalliese...
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-08-19 11:26:20
Credo che mi possa permettere di dire la mia sulla vostra "Nuova Senigallia" essendo stato uno dei primi, se non il primo a scriverci su. Vede, dunque, chi scrive è Mirella, ma poi la faccia ce la mette Liverani. Ed a mio giudizio, però, da come lei lo incensa, infangando tutti gli altri (cosa sempre poco elegante!), credo che le faccia solo un servizio antiproducente. Cadere nell'adulazione è già una prerogativa di "altri" e va lasciata proprio a questi. Dire che chi non fa altrettanto con Liverani non ha le capacità, credo che sia un po' troppo da vanitosetti. Lasciamo prima che riesca nel suo intento, gli faccia pure una campagna elettorale credibile, per carità! ma senza troppe certezze. Perchè poi a rimanerci male alla fine, mi creda, brucerebbe anche di più!
Mirella
2014-08-19 12:27:49
Egregio Sig. Giannini, forse mi sono espressa male e Lei ha travisato i miei pensieri, quindi cerco di esaporli meglio..."infangando"? Assolutamente no, ho deciso la situazione attuale e da sempre di questa città. Le risulta forse che sia mai esistita una opposizione seria? No, non è mai esistita, è esistita invece una "barzelletta" (e non è una offesa) che è sotto gli occhi di tutti. Non voglio ricordarLe le "ammucchiate" che si sono succedute con il risultato pari a zero. Se la memoria non mi inganna nel 1998 il centro destra, allora vincitore, "regnò" per 10 mesi proprio perchè era una bolla di sapone. MArcello Liverani la "faccia" l'ha messa da tanto tempo e non ha di certo timori o paure varie, chi sta scrivendo ora ha avuto il piacere di conoscere una persona seria, motivata, onesta e molto determinata che, cosa che era impossibile fare a Senigallia, lascia sempre carta bianca ai suoi collaboratori proprio perchè è una persona diversa non accentratrice. Nessuna adeluzioni, perchè se le mie sono adulazioni mi dica Lei cosa sono i continui "sbrodolamenti" che il Sindaco continua a fare ovunque, cosa che Lei ha giustamente ben argomentato nel suo articolo. Per ultimo una piccola "nota"...non avevo scritto che l'opposizione non ha le capacità perchè "non fa con Liverani", avevo scritto che non hanno le capacità a prescindere che viaggino da soli o in compagnia. Penso che sia innegabile il fatto che tutti vogliono marciare da soli mentre Liverani aveva provato ad aprire a "destra" e a "manca"...e questo, mi scusi l'ardire, denota solamente una formamentis più liberale e onesta che andava ben oltre i soliti steccati ideologici dei "bambini". Nessuno di noi rimarrà male se non ce la dovessimo fare, ci rimarrano male e saranno nuovamente "castigati" i senigalliesi tutti, stretti da un "ventennio" in una "dittatura oligarchica" che ha levato ogni barlume di democrazia intimorendo il popolo, anche con mezzi non propriamente idonei. Nessuno quindi adula Marcello Liverani, e, come già scritto prima, il 2 ottobre forse i senigalliesi potranno meglio capire che persona è... Cordiali Saluti. Mirella P.S. Prima di risponderLe, proprio per non arrecare danni a Liverani ho parlato con lui il quale, come sempre, mi ha lasciato campo libero nella risposta senza "impormi" nulla come invece avviene da un ventennio da qualche altra parte.
Mirella
2014-08-19 12:51:59
Chiedo scusa....terza riga: "ho descritto", e non "ho deciso"...
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-08-19 15:16:52
Intanto grazie, sig.ra Mirella, per avermi replicato. E dopo questa che ritengo una doverosa precisazione, mi astengo dal continuare, questo che sarebbe una piacevole e civile scambio di idee, perchè poi qualcuno magari potrebbe dire che ce le cantiamo e ce le suoniamo. Ma volevo solo puntualizzare : l'Opposizione è fatta prima che da "ideali politici" da persone. Quindi la conclusione : Persone che io conosco personalmente tutte, una per una e con le quali ho parlato anche di quello che concerne la politica cittadina e non. E posso confermarle senza timore di essere smentito, che sono tutte persone "Serie". E altrettanto dicasi, almeno per quelle che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, anche della Maggioranza. Poi sono i mumeri che danno il totale e fanno uscire le ciambelle con o senza buco. Se i senigalliesi esaudiranno il suo pensiero, avrà modo di accertarsene di persona. Cordiali saluti.
NuovaSenigallia
NuovaSenigallia
2014-08-19 16:08:44
Poiché siamo stati tirati in ballo da commenti precedenti, Crediamo sia il caso di specificare che "Nuova Senigallia" è un movimento nato dall'ascolto dei cittadini, che non ha legami politici ne' poteri forti alle spalle. Per comprendere la portata delle nostre idee, occorre svincolarsi dalle logiche che hanno sempre governato questa città e con questo intendiamo logiche in seno ai Partiti, fossero essi al Governo o all'opposizione, ma pur sempre Partiti. Chi come noi lavora per la comunità ha un solo obiettivo: quello di creare una città sempre più vivibile, trasparente, un luogo dove memoria e futuro possano camminare insieme per costruire la Senigallia 3.0. Perché solo uniti si vince e le idee che portiamo avanti sono il "canovaccio" per le azioni future. Perché di parolai siamo stanchi e presto questo nostro modo di intendere il cambiamento sarà visibile a tutti leggendo il nostro Programma Elettorale. Ps. Ci consenta ora il Sig. Franco Giannini una boutade: Invece che "di padre in figlio" il titolo dell'articolo dovrebbe essere "di tessera in tessera". ;-)

domenica 17 agosto 2014

Intervista a un Mario Fiore sconosciuto: non una colomba ma un falco!

Critico, meno addomesticato con la maggioranza, seppur sempre rispettoso verso tutti - VIDEO

Ci eravamo lasciati dandoci bbero vendicati nei miei confronti mandandomi alle Calende Greche l’articolo se non persino con il licenziamento su due piedi. Ora dopo aver ascoltato l’anticipazione sul video e da quello che traspare dal suo viso, devo cominciare a pensare che chi riceverà una lettera di licenziamento, quello non sarò io, ma forse proprio lui. Si parla, ovviamente, di licenziamenti figurati, perché facciamo “politica”, io scarabocchiando su queste pagine, e lui presiedendo una Commissione in Consiglio Comunale, appuntamento in Redazione e così, sorridendo, gli avevo raccomandato di “portarmi” uno scoop, perché altrimenti i ragazzi della Redazione si sarebbero vendicati nei miei confronti mandandomi alle Calende Greche l’articolo se non persino con il licenziamento su due piedi. Ora dopo aver ascoltato l’anticipazione sul video e da quello che traspare dal suo viso, devo cominciare a pensare che chi riceverà una lettera di licenziamento, quello non sarò io, ma forse proprio lui. Si parla, ovviamente, di licenziamenti figurati, perché facciamo “politica”, io scarabocchiando su queste pagine, e lui presiedendo una Commissione in Consiglio Comunale, entrambi gratuitamente, per pura passione e per senso Civico.
Credevo, immaginando di conoscerlo almeno un po’, che avrei dovuto punzecchiarlo per conoscere questo bisogno di confessarsi che aveva ed invece mi sono ritrovato a deporre lo “spillone”, perché non ce n’è stato assolutamente bisogno. Anzi, io stesso, ho preferito “censurare” più di qualche cosa, che resterà dentro le pareti del “mio confessionale”. Perché farà anche bene sapere, farà anche bene il conoscere, potrà far piacere scriverlo, rivelarlo all’opinione pubblica, ma, e questa è una mia tesi, mai scaricandone il peso delle dovute immaginabile conseguenze, sulle spalle delle persone, la cui bontà può sconfinare, a volte, nell’ingenuità giovanile.
A questo punto scusami, Mario, ma permettimi un consiglio: comincia a preparare le valigie! Dopo aver fatto i nomi che sono tabù per la Maggioranza il solo nominarli, nonché per aver “osannato” il ruolo svolto dall’Opposizione, una volta ti saresti “meritato” sicuramente un viaggio in Siberia, per riflettere! Tranquillo però, perché oggi i tempi sono cambiati con l’entrata del Renzianismo nella “Sinistra”. Oggi il massimo che ti possa capitare è quello di finire in un convento ad Assisi a meditare sulle tue colpe, per esserti rivoltato, mordendo quella mano che ti accarezzava!
GIANNINI: “A questo punto, Mario, mi scuserai, ma io devo fare l’avvocato del diavolo e devo soffiare sul fuoco, cominciando con il chiederti, Vivi Senigallia di cui anche tu fai parte…
FIORE – sorridendo mi interrompe: ” Si, si, assolutamente si, se non è cambiato qualche cosa in questo momento!”
G – penso dentro di me, cominciamo bene! E proseguo: “hai pubblicato alcuni giorni fa questo articolo da cui ho estrapolato questa frase “a parte due o tre consiglieri, l’opposizione era fisicamente assente” ed ancora un “dall’altra parte banchi semivuoti”. Condividi quanto estrapolato ed il totale pensiero espresso nell’articolo?
Sai perché te lo chiedo, perché sono in diversi a credere che l’articolo non sia, come si usa dire, farina del tuo sacco. La tua è una penna che scrive senza essere però intinta nel livore. Ma poi anche, facendo due conti alla buona, come farebbe la brava lavandaia: due o tre erano i consiglieri che si dice fossero presenti al momento del voto, da aggiungere agli altri tre o quattro che sono stati quasi sempre assenti nel corso dei 4 anni trascorsi farebbero quindi sette. Considerando che, se non vado errato, i Consiglieri della Minoranza sono dieci in totale, dove starebbe quindi questi banchi semivuoti nel corso della votazione sul Bilancio? Non erano vuoti in quell’occasione, lo sono sempre stati. Evidentemente anche chi scrive, in questi 4 anni è stato assente, mentalmente se non fisicamente, non essendosene accorto. Forse fino ad oggi andava bene così. Oggi, invece, la “scoperta”, risulta utile a chi vuol attaccare “Qualcuno” dell’opposizione senza farne però il nome.
F: “Io chiaramente faccio parte di Vivi Senigallia e quindi sottoscrivo. Io sono solito quando scrivo, di firmarmi, chiaramente è stato fatto un articolo dalla dirigenza di Vivi Senigallia, che io facendo parte di Vivi Senigallia, condivido. Ma non è il mio modo di approcciarmi quando scrivo. Quindi ecco, ma questo fa parte anche del metodo. Però al di qua di quello che è stato scritto nell’articolo io invece dico una cosa: l’ Opposizione fa l’Opposizione. L’Opposizione fa l’Opposizione e secondo me non si può cercare di tirarla per la giacchetta quando va bene o quando non va bene. E’ chiaro ed evidente che l’Opposizione ha scelto in questo contesto, non è che viviamo sulla luna. Tra cinque sei mesi si vota, a settembre la campagna elettorale entrerà nel vivo, di già c’è entrata, ed è chiaro che hanno scelto un metodo. Se vuoi una mia valutazione io magari avrei votato NO però sarei stato presente e poi avrei detto quello che ne pensavo. Però è una mia valutazione. E non riesco ad attaccare l’Opposizione solo per questo. Perché è un metodo di politica. Ecco, si fa politica!
Quindi io con l’Opposizione, devo dire la verità, forse anche aiutato come Presidente della 1a Commissione, io con l’Opposizione ho un ottimo rapporto. Con tutti, con più chi meno! Chiaro che ci possono essere degli abbrivi, però ho un ottimo rapporto, perché per me l’Opposizione serve. Serve ed è importante, altrimenti sarebbe dittatura e non andrebbe bene. Noi abbiamo bisogno della dialettica dell’Opposizione e su questo io la continuerò a perseguire sempre. Quindi non mi va di attaccare sempre, sono più fautore del fare che attaccare le persone. L’Opposizione è e fa quello che deve fare. Noi facciamo la Maggioranza, l’Opposizione fa l’Opposizione. Anzi, così dico qualche cosa in più, io non nego che il primo che ho sentito dopo la tragedia del 3 Maggio, quando ero disperato (e lo dice “incalzando” su questo termine!), devo essere sincero, ero disperato, come tutti per carità, quindi prendo la mia posizione, ma per dire che nel momento in cui ero disperato, la prima persona, dopo quelle di casa, che ho sentito è stato il Consigliere Paolo Battisti, che mi ha dato solidarietà, che ha cercato di rincuorarmi e nel marasma generale, quindi non poteva fare miracoli, però mi ha detto :” Io sono qui e se hai bisogno io sono pronto a darti una mano”. Io ripeto, per essere ancora più chiaro. Io rivendico di essere della Maggioranza! Sono della Maggioranza! Sono stato votato in Vivi Senigallia e gli elettori devono sapere che io sono della Maggioranza. Ma se per essere della Maggioranza, significa essere un “Talebano”, io non ci sto. Non, ci, sto! Maggioranza significa anche poter discutere, dialogare e non è “lesa Maestà”, se Paolo Battisti o per essere maggiormente chiari, Paradisi Roberto, fanno una loro sensata, giusta, ponderata proposta e di poter dire che è una proposta giusta, sensata e ponderata. Non ci vedo niente di sbagliato e niente di così clamoroso. Anzi, dovrebbe essere così!”.
G: “Sai che se c’eravamo messi d’accordo, e qualcuno magari lo penserà, quello stesso “Qualcuno dell’Opposizione” di cui parlavo sopra, è uno di quella componente che poi ha avuto delle parole di stima nei tuoi confronti e che tu con la tua buona educazione hai successivamente ringraziato. Proprio di ieri il ringraziamento pubblico ed il rispetto di Roberto Mancini per la tua decisione. Comportamenti politici i tuoi ed i suoi, che hanno sorpreso. Più il tuo comportamento da politico, non certo quello della persona corretta ed educata del bravo ragazzo della porta accanto che sei e che tutti conoscono e in tanti apprezzano. Ed ora, dopo queste tue affermazioni, a “qualcuno”, uso anch’io questo termine fumoso, fischieranno le orecchie.
F: “Lo ringrazio. L’ho già fatto in modo diretto e replico qui, a Roberto Mancini, i ringraziamenti pubblicamente. Un ottimo Presidente che va aiutato. Una persona per bene, una persona seria, una persona che mi ha insegnato molto. Io porterò in questi 5 anni, non solo questo, ma sicuramente porterò nel cuore anche queste sue parole. Perché non è facile e poi perché è molto più bello, anche perché credo anche più difficile, ricevere un attestato di stima dall’altra parte, dalla parte avversaria. Quindi fanno ancor più piacere. mi inorgogliscono ancora di più. Però, quell’ “entusiamo fanciullesco” con cui Paradisi Roberto, in una prima riunione all’inizio del mio mandato definì la mia militanza nel Consiglio Comunale, molto vicina a quella dei cartoni animati, che io oggi sottoscrivo, l’ho perso! Ho perso molto di questo “smalto” entusiastico. Però questi gesti, il gesto di Mancini mi aiuta ad andare avanti e dire che forse tutti gli errori e tutte le cose, che ne abbiamo fatte tante, però è utile anche andare avanti e fare qualche cosa per Senigallia.”
G: “Ha sorpreso un po’ infatti questa tua decisione che, non solo, sommata alla tua coraggiosa interrogazione in Consiglio Comunale sui “cambiamenti del tempo”, i “tombini”, le tue riflessioni sui provvedimenti da prendere, hanno lasciato stupiti i più. Ad onor del vero, molto meno la tua replica al Sindaco e che tutti si attendevano. Del resto è risaputa la tua stima nei confronti del Primo Cittadino. Comunque sia, questa uscita improvvisa dai binari della totale devozione, lascia pensare che qualche cosa stia accadendo all’interno della tua lista. Mi sbaglio o c’è qualche fondamento di verità?
F: “Ti ringrazio per questa domanda e dico che ti sbagli nel senso che (una pausa che dà il senso di un certo imbarazzo nel rispondere) io vado avanti molto personalmente e quindi al di là della lista, che tra l’altro è una lista civica, quindi è chiaro ed evidente che come le liste civiche, nel tempo rimangono, ma non hanno delle situazioni partitiche e quindi dei vertici. Io quello che faccio è tutto molto personale. Io la stima nei confronti di Maurizio Mangialardi e dico anche di più, di Maurizio Memè, la sottoscrivo, la continuo a dire e dico che rimarrà sempre. Però è chiaro ed evidente che questa stima, che rimane ed è importante, non mi deve precludere il fatto di poter anche dire, che qualche volta non siamo d’accordo. Io faccio della democraticità un importante tassello e noi dobbiamo essere, dobbiamo poter incidere anche a livello di Maggioranza. Quindi se io qualche volta dico che non sono d’accordo, io credo che faccio il bene della città e faccio il bene dei cittadini. Pur rimanendo molto dentro alla Maggioranza, forse ancor di più di qualcun’altro. Io sono dentro alla Maggioranza come valori. Bisogna intendersi che cosa si voglia dire stare dentro la maggioranza. Se stare nella Maggioranza vuol dire solo dire SI senza neanche poter interloquire, non mi sembra un utile servizio alla città e con questo come ho detto prima, anche demonizzare l’Opposizione non ha nessun senso. In questo momento difficile, secondo me, demonizzare l’Opposizione, non ha senso!
G : “Ti faccio questa che oltre che essere una domanda, credo che per te sia più un’opportunità per toglierti definitivamente, quel dente che ho la sensazione ti stia “dondolando”. Ed allora che cosa rispondi alle voci di coloro che dicono che questa tua decisione sia una mossa studiata, voluta dalla maggioranza per frantumare questa Commissione già sul nascere, quasi che fosse frutto di un premeditato modo di operare, nascondendosi dietro la tua persona e facendoti apparire come un novello Kamikaze, un martire pronto ad immolarsi per salvare la causa di questa Amministrazione? Del resto lo avrai letto anche te, non è una mia invenzione del momento!
F: “Ti ringrazio anche per questa puntuale domanda. Però mi dispiace, perché io oggi non volevo attaccare nessuno e non lo voglio fare. Ma questa notizia che hai rimarcato non è che viene chissà da dove, viene da una persona. Una persona sola che si chiama Marcello Liverani. Io non capisco il perché, se non perché siamo in vista della campagna elettorale, quindi dovrei ritenerlo quasi normale. Però io posso solamente dire che non c’è nessun Kamikaze pronto ad immolarsi e poi in un secondo momento per detronizzare la Commissione d’Inchiesta. As so lu ta men te NO (scandendo le sillabe!) e le parole del Presidente Mancini mi sembrano la risposta più chiara, più lineare rispetto ad un legittimo dubbio. Come vedi non vorrei attaccarlo, cosa che invece fa lui nei miei confronti. Cosa del resto di cui, invece, lo dovrei ringraziare, perché essendo io Consigliere Comunale, mi fa piacere che con i fari rivolti sulla mia persona, mi dia un’importanza incredibile che non credo di meritare. Poi, ritengo che lui, avendo l’aspirazione di essere il candidato Sindaco, non dovrebbe attaccare me, ma Maurizio Mangialardi suo alter ego. Non certo, comunque, un semplice ed umile Consigliere Comunale quale io sono. Invece lui mi attacca, mi ha anche detto, nei mesi scorsi, che il mio tempo è ormai terminato, che mi vede leggere i giornali nelle panchine dei Giardini Catalani. Per carità, se sarà così, anche se io amo farlo a casa mia, perché fortunatamente una casa ancora ce l’ho, quindi se e quando sarà il caso lo farò lì, ma non capisco il perché di questa che la percepisco come una questione più che politica di carattere personale. Devo essere sincero, ho avuto la sensazione che questo ottimo rapporto con l’Opposizione, mi ha dato come un’apertura di credito, seppur con le distanze ideologiche che ciascuno ha. Lo stesso con Roberto Paradisi, una persona leale con cui si può discutere. Anzi, devi sapere, è proprio nella mia Commissione (NdR: la Prima, che si occupa di Affari Istituzionali, Personale e Partecipazione) dove io ritrovo magicamente l’entusiasmo, perché c’è un clima eccezionale che abbiamo creato, che abbiamo instaurato, dovuto forse al fatto che ho dei Commissari seri e con la testa a posto…
G – lo interrompo: “Ritrovi l’entusiasmo perduto, forse, perché l’hai costruita a tua immagine e somiglianza, ne sei quindi il Presidente super partes, cosa non semplice, anche se sembra facile e non un padre e padrone, come sembra invece, oggi, andar di moda nell’ambito nazionale e poi copia incollato, a volte anche nei termini verbali, in quelli poi locali. La prima regola, caro Mario, non solo in politica, ma ovunque, è dare rispetto per sperare di riceverlo.
F: “… Sono perfettamente d’accordo con te su questo. In quella Commissione, per inciso, ha lavorato talmente tanto che la precedente commissione con Presidente Cavallari, ora assistente del Sindaco, non aveva mai trovato un accordo, aveva lasciato una bozza senza niente di concreto. Noi abbiamo fatto il Regolamento delle Associazioni, con tutti d’accordo, con un risultato straordinario. Siamo vicini a dare al Comune il Sistema del Referendum, che attualmente non c’è. Se una forza politica, diciamo il M5S, chiedessero di indire un referendum, saremmo in difficoltà perché non lo abbiamo. Siamo lì pronti, non ho chiuso perché l’Opposizione non era d’accordo, c’è ancora da limare qualche cosa e siccome per me è fondamentale che le regole del gioco si facciano assieme, regole importanti da fare insieme, non ho chiuso! Perché non si può fare solo con la Maggioranza una cosa del genere. Però a Settembre sono convinto di portarla a casa, sposando anche l’idea, come abbiamo già fatto, di Paradisi che dice praticamente che i garanti, che vengono da Ancona, devono essere pagati e non certo con i 25 € di un Consigliere Comunale. Ho fatto questo cappello per dire che in questa Commissione è l’unica Commissione che (come sai è uscito Mazzarini da Vice Presidente, colgo anzi l’occasione per salutarlo pubblicamente dal momento che non ho avuto fin ad ora di farlo, una persona eccezionale sia come vice presidente che per il lavoro che ha fatto in Commissione), oggi non ha un vice presidente, ruolo che dovrebbe rientrare tra i consiglieri dell’Opposizione. L’Opposizione dovrebbe quindi indicarmi un nome, ma non lo fanno sai perché? Perché dicono – Lei Presidente è sempre presente è un ottimo Presidente, non ha bisogno quindi di vice – ed è una cosa grandissima, è una cosa che mi riempe di orgoglio. Anche se invece io dico che sono molto stanco e quindi ho bisogno di un vice presidente.!! Io spero che a Settembre si riesca a fare questo vice. Anche se non mi compete, io ho suggerito il nome di Paolo Battisti e si, perché no, anche quello di Roberto Paradisi. Io lancio questa idea. Tra l’altro io ringrazio Roberto Paradisi, non ho remore a farlo e non so se è trapelato, ma non credo, nelle prime riunioni della Commissione d’Inchiesta in cui ero presente ed ho votato insieme a tutta la Commissione come Presidente Roberto Mancini, come vice presidente che noi avevamo deciso di fare Girolametti come Maggioranza, c’è stato un intervento del Consigliere Paradisi che ha detto – allora perché non Fiore? – perché pensava che potevo essere per lui la – persona adatta, un ottimo presidente -. Io ho declinato l’invito perché avevo già una presidenza di commissione e perché sapevo che sarebbe andata a finire con, non mi sentivo insomma a mio agio e fanno parte di tutti quei motivi personali. Non mi sentivo a mio agio in una commissione che, come posso dire, non c’era il clima giusto. Ed io ho bisogno del clima giusto, è un mio problema evidentemente, però lo ringrazio perché anche questo è un attestato di stima ed io credo che Paradisi, che lo ripeto, è una persona intelligente e seria, se fa un nome non è che lo fa per fare. Quindi seppur ho avuto delle grosse critiche da lui, con l’essere definito il “Ringraziatore Ufficiale“, il “Chierichetto del Sindaco”, forse era di quattro anni fa e lui non fa sconti a nessuno come è giusto che sia, è stato fautore nei miei confronti di una mozione di sfiducia quale presidente della Commissione, però forse questo mi ha fatto crescere, perché ho limato, ho capito, che l’Opposizione non va trattata come l’ultima ruota del carro. L’Opposizione è fondamentale. Ed io rivendico il fatto di avere buoni rapporti con l’Opposizione, pur essendo della Maggioranza e volendo continuare ad avere gli stessi attuali buoni rapporti. Ho fatto due nomi : Maurizio Mangialardi e Maurizio Memè, sono quelli con cui mi sento meglio, ma anche con Donatiello, Sardella, ho un ottimo rapporto, però io gradirei avere anche la possibilità di poter dialogare anche con l’Opposizione. Non ci vedo nessun problema! Se poi questo è un problema non lo so, ma non lo credo, perché so di stare con persone intelligenti. Comunque sia io in questi ultimi mesi in Commissione continuerò a tenere il comportamento fin qui tenuto, cercando di ponderare molto bene le mie affermazioni, cercando di rispettare l’Opposizione.”
E qui, per il momento, ci fermiamo. Forse di altro si potrà parlare, ma solo tra qualche mese in piena Campagna Elettorale, quando i toni si alzeranno maggiormente, il tutto sarà consentito e, sempre politicamente parlando il “mors tua, vita mea” la farà da padrone e varrà per tutti!!

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Franco Giannini
Già pubblicato Sabato 16 agosto, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it
ilbianconiglio
2014-08-16 12:46:04
Vedi una cosa positiva di Liverani, che dicendo cavolate totalmente gratuite ha svegliato pure il calmo Fiore. Potenza delle chiacchiere a vanvera o delle elezioni vicine?
 

domenica 10 agosto 2014

Le interviste di ‘don’ Franco Giannini sulle elezioni 2015 a Senigallia

E' un consigliere navigato e 'svicolone' a confessarsi: Gabriele Cameruccio (NCD) - VIDEO

Dopo aver visto ed ascoltato, come sempre consiglio di fare prima dell’inizio della lettura, passo alle successive domande.
Ma prima permettetemi una precisazione che ritengo opportuna. Non chiederò assolutamente nulla sull’alluvione, o meglio sulle alluvioni. Non è una dimenticanza la mia, bensì una scelta voluta. In tanti, forse anche troppi, ne hanno già parlato. Già sentite le accuse come pure le scusanti. Ci sono Commissioni che stanno cercando una verità e quindi ritengo più giusto lasciarle lavorare. Se aggiungessi altro, correrei il rischio di venire accusati di essere comunque di parte.
GIANNINI: “Ecco che vado a fare la solita domanda su Liverani. Quanto vi spaventa, parlo al plurale perché so che parli a nome anche di Alessandro Cicconi Massi, la lista “Nuova Senigallia”? La prima che ha dichiarato l’apertura delle “ostilità” della campagna elettorale ’15. Salvo che invece, questa, non attiri la vostra attenzione? Guarda bene che nelle prime “interviste” definivo questa domanda rivolta solo a puri fini statistici. Ora però, dopo l’intervista a Roberto Paradisi ed alle successive repliche dello stesso Liverani e Battisti a Roberto, non posso più dirlo. Che cosa mi rispondi?”
CAMERUCCIO: “Ripeto quello che ho detto in apertura. E’ bene chiarire questo aspetto. Essendo interessati nella continuità della nostra azione politico-amministrativa di un percorso che sia realmente e radicalmente alternativo a questo blocco di potere che da anni governa la città e quindi a questa coalizione e a questo Sindaco, noi intendiamo dare voce per essere parte attiva e protagonista di un percorso che badi, praticamente, alla creazione di un progetto che abbia il tempo necessario per consolidarsi e mostrare ai senigalliesi una reale possibilità di cambiamento. A chi ci rivolgiamo, quindi? Ci rivolgiamo a tutto quel popolo moderato, a tutti quei moderati, anche a quelli che sono, come dire, politicamente vicini a questa Amministrazione, ma che sono scontenti. Quindi anche a coloro che sono espressioni di realtà civiche e a tutto il popolo moderato, che, come dicevo prima, di fatto è schiacciato da un lato da un PD che a Senigallia è fintamente centrista e renziano, perché di fatto è succube di una componente di estrema sinistra che è SEL o CITTA’ FUTURA. Questa è la nostra lettura che diamo e che è sotto gli occhi di tutti anche alla luce delle scelte che fanno per esempio nell’ultimo bilancio. E dall’altro l’espressione moderata di Senigallia che si trova a fare i conti con questa presenza, come dire, martellante del M5S che al di là dei cavalli di battaglia classici comunque ha si un respiro di carattere politico, ma non lo vediamo carico, pieno di proposte concrete per quanto riguarda realisticamente il governo della città. Per cui a tutto questo popolo che è inserito tra quest’incudine e questo martello, noi vogliamo dare voce e vogliamo dare speranza, ma non a chi è, come dire, inca… to a prescindere, e non ci interessa un modo di fare politica che abbia a che fare con la demagogia. Mi spiego meglio. Il percorso di Liverani è un percorso distinto e diverso dal nostro. Il suo modo di fare, lo avevamo già detto a suo tempo in conferenza stampa, quando avevamo costituito il gruppo NCD, non ci appartiene. Noi abbiamo un modo diverso, per altro ognuno ha un suo modo di fare politica, ed anche di fare opposizione, nella fattispecie in questo momento, per cui l’opposizione va fatta nel modo che uno ritiene meglio. Noi riteniamo proseguire nel modo in cui la stiamo facendo, una opposizione da parte nostra che abbia la protesta ed abbia la proposta e che guardi alla soluzione dei problemi. Quindi in questo contesto mi sembra di aver risposto in maniera chiara rispetto alla domanda che mi avevi fatto.
G: “Sulle pagine di FB avevo trovato, tempo fa, una foto pubblicata sul diario della Dr.ssa nonché Consigliera Comunale, Margherita Angeletti, che ti ritraeva in una serata conviviale assieme ad altri componenti Consiliari del PD e del PDL poi PPE e NCD! Ricordo che avevo commentato quella “rimpatriata”con: “… fondazione di un nuovo partito o “cospirazione” ???? Comunque sia, Auguri a tutti di Buon Anno”. Era infatti il 30 dicembre 2013. Al che tu mi avevi risposto:” Rimpatriata …..e bella serata in amicizia !”. L’avrei definita, allora, la mia, una semplice battuta spiritosa che finiva lì. Ma leggere ed ascoltare oggi certi mormorii, i fatti sono due: o io allora ero un sensitivo che pensava solo male, o tu un ingenuo nel credere che gli altri ci avrebbero creduto che trattavasi di una semplice amichevole rimpatriata. Comprendi bene che si tratta di una provocazione per formularti quest’altra domanda. Rimpatriata o c’è dell’altro, perché la gente malignamente mormora, ben inteso politicamente parlando. ed allora la lasciamo mormorare o gli diamo una risposta politica?
C: “Il mormorio e le chiacchiere stanno a zero. Il mormorio e le chiacchiere stanno a zero e stanno in capo a chi le fa. La foto su FB era, partendo da una premessa che un conto sono i rapporti personali ed un conto è la politica, quella era una cena tra amici…
G: “Ho premesso che era solo una provocazione!”
C: “era solo una cena tra amici. Il resto il mormorio e le chiacchiere stanno a zero e stanno in capo a chi le ha fatte ed eventualmente a chi le sta facendo. Se non bastasse posso ripetere per la terza volta quello che abbiamo pubblicato 5 giorni fa e che ci aiuta a chiarire quella che è la nostra collocazione, ciò che vogliamo fare per il 2015: essere attivi e protagonisti di un percorso che porti alla creazione di un percorso politico, programmatico ovviamente alternativo a questa Amministrazione guidata dal Sindaco Mangialardi. Senigallia ne ha bisogno, Senigallia vuole cambiare pagina, Senigallia vuole avere una prospettiva di sviluppo e di rilancio e di ripresa, deve quindi voltare pagina e noi dobbiamo fare la nostra parte in questo percorso di apertura di un popolo moderato, di espressioni civiche che però non rientrino in quel filone di cui parlavo prima.
Gabriele CameruccioG: “Come vedi io ribatto sempre lì, ma a costo di risultare petulante, come si usa dire “questo sporco lavoro qualcuno lo deve pur fare” . Ed Allora sempre voci di popolo, che spesso sono ben informate, dicono che nel vostro Gruppo si è verificata un’ implosione che ha scagliato tre schegge tutto intorno : la più grossa è quella composta da te e da Alessandro Cicconi Massi, un’altra è quella composta da Alan Canestrari (NdR: recente surroga di Alessandro Mazzarini) che ha scelto il Gruppo Misto e l’altra ancora da Enrico Rimini. Altro ad aver optato per il Gruppo Misto. Un gruppo misto dunque, ma, a quel che pare colpito da un eccezionale strabismo, peggiore di quello Gasparriniano. Non ti chiedo che cosa faranno costoro, sono affari loro, visto che sembra abbiano scelto strade diverse dalla vostra, ma a te, posso permettermi invece di chiederti che cosa farete come NCD? Insomma chiesto a brutto muso, presenterete una vostra Candidatura a Sindaco o preferirete aderirete ad una coalizione ed eventualmente a quale visto che, per il momento, non è che ci sia una gran scelta. Silenzio fino ad oggi il vostro maturato per seguire una tattica, più semplicemente timore di un calo di consensi o indecisione?
C: “Bisogna allora riportare la questione nei giusti termini. Tu ci hai definito come schegge frutto di un’implosione. In realtà qui dobbiamo sapere e lo sappiamo, che siamo a Senigallia, siamo nelle Marche, siamo in Italia! Il PDL quando è finito, per cui si è aperta la possibilità, come dire, per l’ala più moderata, più centrista del PDL, noi abbiamo scelto, tra FI e NCD, il Nuovo Centro Destra. E’ stata una scelta che ha fatto seguito a quanto avvenuto in campo Nazionale. Io ed Alessandro (NdR.: Cicconi Massi) ci siamo riconosciuti nel Nuovo Centro Destra. Alan (NdR.: Canestrari) è subbentrato a Mazzarini che per motivi personali si è dimesso ed al momento ha deciso di stare nel Gruppo Misto, Enrico (NdR.: Rimini) ugualmente ha optato per la scelta del Gruppo Misto. Io e Cicconi Massi, ripeto, anche in sintonia o comunque avendo un punto di riferimento nel Vice Presidente del Consiglio Regionale Giacomo Bugaro, ci stiamo muovendo come NCD e per quanto riguarda la realtà di Senigallia nel confermare la nostra collocazione alternativa a questa Amministrazione ed a questo Sindaco, vogliamo appunto costruire davvero, realmente, una piattaforma politico programmatica per dare una prospettiva diversa a Senigallia, per andare a governare. L’apertura e l’appello è ai moderati ed anche ai “Civici”,…
G – lo interrompo un attimo: “Finalmente!!! una mezza confessione-affermazione, anzi forse qualche cosa di più, visto che quel “Civici” immagino sia un invito rivolto chiaramente ed apertamente a Roberto Paradisi ?
C – sorride e continua: “… Affermativo!! Ai civici, con un distinguo però su Liverani che ha un percorso distinto. Tra chi è inc…to a prescindere e rassegnato al blocco di potere, noi vogliamo dare una speranza, a quei moderati che ancora ci sono. Perché poi il modo di fare politica non è per tutti uguali. C’è la politica moderata e pacata e c’è quella, tipo Roberto (NdR.: Paradisi), che ha un modo di fare politica più “Urlato” tra virgolette. Un modo diverso che però nella sostanza incontra anche l’unità d’intenti ed in questo nostro contesto la posizione politica di Roberto ci è vicina. Oltre alle persone ci sono i programmi, i progetti e poi c’è il discorso della squadra che sia realmente alternativa, ma che venga vista chiaramente dai cittadini, dagli elettori senigalliesi alternativa, in particolare dal popolo moderato che adesso è schiacciato tra questo PD fintamente Renziano e centrista e di fatto succube di una posizione estrema che è quella di SEL e Città Futura. Questa maggioranza e noi l’abbiamo detto più volte, è schiacciata su posizioni estreme di Città Futura. Posizioni che anche a livello locale non sanno dare a Senigallia una prospettiva di ripresa e di slancio, di guardare avanti, di crescere, di dare una visione di futuro ai nostri giovani, ai nostri imprenditori, a tutti i nostri cittadini, perché le potenzialità ci sono! Noi abbiamo un territorio che è fatto al 50% di frazioni, di periferia. Questo è fondamentale una visione complessiva di slancio di prospettiva di futuro per le frazioni di Senigallia che ricordo è la seconda città della provincia di Ancona.
G: “La domanda poteva essere più breve ed a brutto muso come sono uso fare, anche se già una mezza risposta me l’hai data. Ma vorrei ascoltare ed immagino che anche gli elettori lo vorrebbero, che ti sbilanciassi un po’ di più: insomma tu o Cicconi Massi, uno dei due, vi presenterete o no come candidati all’elezione a nuovo Sindaco oppure sceglierete di andare a fargli da spalla di sostegno in cambio di un qualche Assessorato?
C: “Noi dopo le ferie cominceremo un percorso interno al nostro gruppo, gruppo consigliare in cui siamo in due ed aperto al nostro gruppo di base di iscritti e quant’altro, anche assieme al coordinatore regionale che è Giacomo Bugaro e nell’occasione valuteremo un attimino tutte le cose in primis da fare e valuteremo poi anche personalmente il da farsi. Il discorso è come dire “in progress”. Il discorso oggi è politico. Oggi non si parla di quello che faranno le persone, noi oggi diciamo quello che serve alla città e quello che vuol fare il NCD a Senigallia”.
G: “Ahi, ahi !! Battuta renziana la tua: “Parliamo di cose e non di persone”. Quindi dopo quello che mi hai appena detto, questa domanda potrei anche evitarla, ma dai provo ugualmente a fare della Fantapolitica! Mettiamo che il PD riesca a convincere i mal di pancia di SEL. Intanto una mia stupidaggine in più, non è che mi rovini ulteriormente la mia reputazione, quindi la butto lì : Alessandro Cicconi Massi nuovo Presidente del Consiglio Comunale e tu nuovo Assessore alle Risorse Finanziarie e Patrimoniali. Che mi dici?
C: “Questa ti dico che è una leggenda metropolitana che non si sa e non si capisce chi è che l’abbia scritta e detta anche prima di te! Mi è stata infatti riferita già in conferenza stampa. Cicconi Massi e Cameruccio smentiscono accordi con Mangialardi. Le chiacchiere stanno a zero. I problemi dei cittadini è la nostra missione. Ti dirò qualche cosa in più: Serve un’alternativa seria, credibile per mandare a casa questa Amministrazione!”
G: “e con questo finale, più chiaro di così non potevi essere !
G: “Sanità, Commercio, Rifiuti, Frazioni, Centro storico, ma principalmente Economia, il tuo campo preferito… che cosa cambieresti e come ?? Forse ne ho tralasciato qualcun’altro di cui vorresti parlare e che avrebbe necessità di essere cambiato immediatamente??
C: “Noi, praticamente, quando diciamo che i perni, la piattaforma su cui dovrebbe appoggiare un’alternativa a questa Amministrazione, quali sono, la risposta è appunto: Sanità, Burocrazia, Urbanistica e Tasse. E’ attorno a questi 4 elementi ruota tutto quello a cui tu hai fatto riferimento. Partiamo dalla Sanità, perché il Diritto alla Salute è una cosa fondamentale. Noi l’anno scorso, ma già da tempo, dal 2010, dicemmo, quando fu individuata l’Area Vasta a Fabriano che questo già purtroppo poteva far presagire preoccupazioni forti per Senigallia. Dove Senigallia chiaramente rischiava di rimanere la “Cenerentola” del contesto. Ed infatti ad oggi, ancora, dal taglio dei posti letto, dalla necessità di avere una nuova TAC, Risonanza Magnetica, il fatto dell’assunzione di altri medici o paramedici, la chiusura del sesto piano dell’Ospedale che c’è stata, il punto nascite che non si sa bene che cosa succederà, oggi è stato fatto solo il bando di concorso per la cardiologia. Quindi l’Ospedale di Senigallia va salvaguardato al massimo mentre a noi, oggi purtroppo, le voci che ancora ci arrivano da quei cittadini che si recano in Ospedale, ci fanno apprendere questioni di criticità o altro che praticamente denotano che in prospettiva c’era da stare veramente e concretamente preoccupati. Crediamo quindi si debba battere i pugni, affinché le scelte a livello di Sanità Regionale vedano aperto un discorso di equità e di pari dignità, per tutte le realtà. Una realtà di 80 mila abitanti, la vallata del Misa, con Senigallia comune capofila. Una vallata che triplica la popolazione nel periodo estivo. L’Amministrazione di Senigallia dovrebbe tutelarsi, quindi, al massimo, chiedendo non privilegi, ma equità di trattamento. Cosa che purtroppo non si è verificato. Vedi il taglio dei posti letto. E da quello che risulta è che la voce del Sindaco o non si fa sentire oppure la sua voce non viene ascoltata.
Parliamo di eccessiva tassazione? Abbiamo assistito dal 2010 ad oggi, con questa Giunta, ad un aumento esponenziale di avvisi di accertamento per il recupero dell’evasione. Questa maniera di andare a raschiare il fondo ha portato anche ad un alto numero di pratiche di contenzioso, anche nel settore tributario, dove in molti casi il cittadino si è opposto ed in molti casi il Comune ha perso la causa stessa. Magari l’anziano preso dall’esasperazione magari l’ha pagata, qualche altro cittadino, vedi per esempio la ex-ICI, sull’ex-area Sacelit, la “Nuova Darsena” ha fatto ricorso, il primo grado il Comune l’ha perso, in secondo il Comune l’ha perso, ed chi doveva riscuotere i 700 mila € di ICI non ha riscosso quelli ed ha dovuto pagare anche gli avvocati. Un’ Amministrazione dovrebbe fare in modo di non arrivare a queste situazioni evitando politiche repressive e vessatorie verso i cittadini, Visto anche che nel Bilancio Comunale tutte le risorse sono dei cittadini, ma circa 85/90% delle risorse di un bilancio è dato da tasse, imposte e pagamento di servizi vari. L’eccessiva tassazione quindi deve essere rivista e rimodulata assolutamente al ribasso. Non solo va rivisto il costo dell’appalto, ma dell’intero servizio e come anche il Governo centrale ha suggerito attraverso un decreto a tutti gli Enti Locali, di ricontrattare tutti i contratti in essere. E questa è una delle cose che vanno assolutamente fatte per ridurre e tagliare le spese.
Parlando di Urbanistica: praticamente quando diciamo meno burocrazia è perché veramente qui a Senigallia c’è una selva di adempimenti, per cui ti devi mettere in ginocchio ogni qualvolta devi ottenere un permesso. E’ una cosa esagerata. Va creata snellezza, chiarezza, rapidità nei tempi. Principalmente snellezza e chiarezza. Meno adempimenti, meno burocrazia, e soprattutto meno costi, legati a questa burocrazia al fine di ottenere un permesso. Esempio gli oneri di urbanizzazione o oneri di monetizzazione, perché poi questo si riflette nelle ulteriori difficoltà che hanno i commercianti che magari non riescono a pagare la tassazione, oppure in molti casi anche cittadini che per dover pagare certi oneri di urbanizzazione ci rinunciano, perché sono previste delle cifre esagerate.
Le frazioni, poi, invece, devono avere un respiro ed una prospettiva importante, perché devono essere considerate, come dire, parte integrante che completa la città intesa come centro urbano. Anche perché su 46 mila abitanti, la metà circa sono nelle frazioni e sono una ricchezza. Massima attenzione quindi, con fatti e con scelte concrete, anche diverse, sia per il Centro Storico che per le Frazioni. Un modo di dire quello che non va, il nostro, ma anche di dire che cosa faremmo. Riduzioni che potrebbero dare respiro alla nostra economia, ai nostri commercianti, ai nostri artigiani, con un occhio del tutto particolare, volutamente mi ripeto perché sentito e doveroso sottolinearlo, verso i nostri giovani, ai nostri cittadini tutti. Quindi meno tasse, meno burocrazia ed una urbanistica più semplice e vicina al cittadino, in maniera tale che il Comune sia, veramente, più vicino al cittadino.
G: “Ed ora una mia confessione. Sai perché ho formulato l’invito a te e non invece ad Alessandro? Mica per scarsa simpatia! Propensione che invece ho in egual misura per entrambi. Ma per il fatto che almeno le voci in città, definiscono Marzocca-Montignano un po’ un piccolo feudo in cui si giocherà buona parte dell’esito anche di questa tenzone elettorale. L’altro feudo, in cui tu però non credo abbia una gran quantità di vassalli, è la Senigallia Nord, dove i maligni, sempre loro, ma sempre i più informati, parlano di un terreno di scontro per l’ “eventuale” giostra delle primarie, sempre che il PD dia la sua benedizione perché si facciano!. Che cosa dici a questa gente, ci sarà ancora questo duello nel contado di Montignano, dopo quello che vide nel 2010 Marcellini v/s Mangialardi e che questa sia (come vedi la lingua batte…) la volta, invece di Gabriele contro Maurizio?
C: “Ti devo dire, che questa chiacchierata mi è piaciuta veramente, sai? Io oggi son venuto qui, in accordo con Alessandro e quello che ho detto è grosso modo quanto avevamo concordato insieme. E come ripeto, al momento quello che ci interessa è questo: a settembre vedremo; la situazione si svilupperà. Questa è la mia risposta (sorridendo!) non risposta!
G: ” Mi scuserai, ma scalfire il granito, con le unghie, le mie poi, è cosa ardua e difficile, ma io comunque ci ho provato, e sarà pure poco, ma qualche cosa credo che sia trapelato: inventariando le risposte fin qui da te ricevute, credo dunque, di poter riassumere: un Si a Roberto Paradisi, un No educato a Marcello Liverani, un Ni, perchè se conferma ci sarà, l’annuncio è rimandato a Settembre, sulla nascita di una terza candidatura da parte di NCD.
G: “Ti dico Ex-Sacelit-Italcementi, Hotel Marche, Orti del Vescovo, ecc, ecc, per farla corta diciamo più genericamente le “Incompiute“. Una tua breve riflessione sull’argomento.
C: “Qui la riflessione sarebbe molto lunga, invece! Sarebbe molto lunga perché Sacelit-Italcementi è una storia che va avanti da oltre 20 anni e che oggi la vede ripartire da zero, per cui non so per quanti altri anni avremo ancora l’area delle Ex ripulita con il parcheggio e senza ciminiera! Contenzioso in piedi con Lanari, fideiussioni, contenzioso su contenzioso.
L’Hotel Marche: chiaramente la base d’asta di partenza è troppo alta ed è chiaro che di questi tempi e l’esito delle aste così come sono andate deserte lo dimostrano. Insomma, adesso non so quando saranno le prossime e la fortuna che avranno, sicuramente però è un’area che va recuperata, riqualificata e che comunque è la dimostrazione di come sia un’altra incompiuta.
Gli Orti del Vescovo: non so se è confermato, ma a quanto risulta, forse dovrebbero partire. Però guardando l’Hotel Marche o guardando l’Ex-Sacelit Italcementi o guardando altre cose, diciamo chiaramente che questi sono solo alcuni esempi di alcune questioni importanti, politicamente ed Amministrativamente, di Senigallia, mal gestite. Per questo siamo convinti, che facendo appello, come più volte ripetuto, a quelle forze moderate, civiche a cui facevamo riferimento sopra, possiamo affermare fiduciosamente che c’è terreno e c’è la possibilità per una reale alternativa a questa attuale Amministrazione ed a questo Sindaco.
G: “Se ti chiedo quali sono le priorità e se esistono, secondo te, del “problema parcheggi“, che cosa mi rispondi. Senza pensarci troppo su ed affidandoti all’istinto?
C: “Il problema dell’accattonaggio molesto, un po’ fastidioso c’è e ne è stato discusso anche in Consiglio Comunale. Il come risolverlo è stato inserito nel Regolamento del Decoro Urbano con l’allontanamento di queste persone che magari debbono avere risposte da altro settore come i Servizi Sociali. Però ovviamente, come nel Parcheggio dell’Ospedale o di fronte alle chiese, talvolta, in principal modo quando diventano troppo assillanti, visto che in certi posti ci si va con il cuore già pesante, perché si stanno magari vivendo situazioni particolari, queste presenze possono, a volte risultare anche fastidiose. E quindi questo diventa un problema! Un problema a cui bisogna pensare di far fronte concretamente e non credendo di averlo risolto solo per il fatto di averlo inserito nel Regolamento del Decoro Urbano.
G: “Anche con te chiudo le domande chiedendoti quanti o chi dell’attuale Giunta NON butteresti dalla torre e perché!
C: – Ci pensa un attimo e poi sorridendo mi risponde sentenziando con un salomonico quanto pilatiano: “mi piace concludere questo incontro con un: lasciamo che siano gli elettori, più indicati del sottoscritto, ad operare questi tipi di scelta e di giudizio!!”.
Cari lettori, mi è andata buca, ma che volete, del resto Cameruccio è un politico “navigato” e “svicolone”, non certo comunque di primo pelo!
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Franco Giannini
Già pubblicato il 9 agosto, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

Tuttodaridere
2014-08-09 10:31:25
L'intervista era a Cameruccio o a Liverani????
un povero tra i poveri (di politica)
2014-08-09 14:00:33
"QUESTO E' MEGLIO BUTTARLO GIU DALLA TORRE" Moderato????? ma non si capisce da che parte stà, tipico esempio di vecchia politica che ha prodotto i danni che sappiamo, legato al suo orticello per uno scanno da finta opposizione. Voti persi per un cambiamento. Certo che Mangialardi non sarà più a Senigallia gli hanno preparato un posto in Regione o in provincia. Poteva evitare l'intervista ha detto tanto per non dire nulla. Meglio buttarlo giu dalla torre perchè lui non si sposta da li da solo.
Mirella
2014-08-09 15:32:24
Non sbaglia un povero tra i poveri, tante parole per non dire nulla, il classico metodo della politica che ti raggira con le chiacchiere e nessun fatto. Da buon ex democristiano vi potevate aspettare di meglio? Francamente io no, questa è la solita vecchia politica del nulla.
ilbianconiglio
2014-08-09 19:03:03
Cameruccio parla troppo e non dice niente e puo' fare bene l'assessore. Il centrodestra se vuole vincere deve fare smuovere i culi della gente e non sventolare le parole. Liverani pare piu' realista ma ancora e' tutta fuffa e vuole solo fare parlare di se.
ilbianconiglio
2014-08-09 19:25:33
Perche' non vedo quello che ho scritto? Cos'e' non sta bene dire che Cameruccio per me parla troppo per fare il sindaco? Che per me Liverani appare essere piu concreto ma ancora parla a vanvera e dice fuffa e non sa quello che scrive? E mettiamoci pure il sindaco che a parole pare tanto di sinistra ma intanto la gente poraccia sta messa sempre piu male e se uno deve andare a fare qualsiasi cosa in comune o in ospedale perde soldi e tempo e impazzisce.