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sabato 18 maggio 2013

Scornabecco non è solo un fiore, purtroppo è anche una strada...

ma che strada!!!

Era il 4 novembre del 2010 quando scrivevo di Via Scornabecco  ed un anonimo in suo commento profetizzava "questa così com'è durerà un anno a dir tanto...".
Evidentemente si sbagliava, perchè fino ad oggi, la strada, bene o male, possiamo dire, a denti stretti, che ha assolto i suoi compiti. Ora però non ce la fa proprio più!
Sappiamo che non ci sono soldi, sappiamo che la colpa è del "Patto di Stabilità" (meglio di instabilità con i disastri che sta creando!), che ci sono solamente due addetti per la manutenzione di 400 km di strade comunali, che si seguono, quindi, per i lavori di manutenzione, uno stretto programma di priorità. Detto questo, quindi, si badi bene, che non si vuole colpevolizzare e crocifiggere assolutamente nessuno.E', come mia consuetudine, segnalare per iscritto, a coloro che "leggono" (e che "possono" logicamente!), parafrasando una celebre frase :"houston we have a problem", abbiamo un problema.

Le foto ed il filmato del resto parlano chiaro, non è solo un problema di sospensioni per le auto che vi transitano, ma è divenuto un problema di sicurezza, principalmente quando piove ed il terreno ai lati della strada diviene franoso. Incrociandosi due auto, devono per forza di cose, vista la ridotta dimensione della carreggiata, portarsi ai bordi della strada, con l'evidente risultato che si vede nell'immagine. I bordi stradali cedono e si finisce a fosso.
Al momento si è stati costretti a metterci quello che potrebbe sembrare un pilatesco divieto di transito, ma che non lo è. Del resto se soldi non ce ne sono al momento e la strada può presentare pericoli, questo era l'unico modo, per il Comune, per salvaguardarsi da eventuali responsabilità con magari strascici giudiziari per eventuali danni causati a mezzi e persone per la situazione sopra lamentata .

Però, c'è un però !. Le manutenzioni che si sono succedute negli ultimi tempi, a detta dei ben informati, non sono state eseguite (e qui io metto sempre un, forse, quando a parlare non sono dei tecnici)a regola d'arte. E' stata asfaltata solamente una parte della strada, partendo dal punto più alto che è anche quello meno utilizzato e terminando la bitumazione dove invece serviva maggiormente, perchè più frequentato e transitato. Inoltre lo strato di bitume è stato posto sopra il terriccio senza un sottofondo adeguato e senza la giusta aggiunta di sostanze dotate di proprietà leganti. Ed ora, infatti, la parte asfaltata sta cedendo, sta sbriciolandosi, creando buche e renella che alle prime pioggie viene trasportata nei punti più bassi e nei fossi laterali




Si guardi bene che Via Scornabecco seppur sia la strada più vecchia di Scapezzano, una strada comunale "bianca" di circa 800 metri, che attraversa la campagna, curiosamente viene anche riportata sulle mappe di Google e dei TomTom.
Dico questo, perchè oggi il divieto di circolazione sulle mappe non viene segnalato e resta quindi la vecchia indicazione, mentre il percorso da fare per immettersi in Via Scornabecco, questa volta dall'alto, è più lungo (circa 3 Km) e talmente complicato e sconosciuto da mezzi tecnologici che per chi non è del posto, diventa impossibile trovarla. Bisogna infatti prendere la strada per Roncitelli-Monterado, poi la Strada delle Vigne e se si è dotati dello stesso senso d'orientamento di un colombo viaggiatore o baciati dalla Dea Fortuna, si trova di nuovo il tratto alto di Via Scornabecco rimasto accessibile perchè senza divieto e quindi percorribile. Chi è ligio e si attiene alle regole, come al solito, lo dico logicamente con un velo di ironia, viene premiato e si perde nei meandri delle strade di campagna. Ammira il bel panorama che Scapezzano offre con la sua campagna e i squarci delle suggestive vedute marine dall'alto, ma poi l'ansia prende il sopravvento sulle meraviglie paesaggistiche, ci si comincia ad arrabbiare ed alla fine si telefona ai gestori dell'attività con cui si erano presi accordi per trascorrere quella che doveva essere una piacevole giornata. Inutile, a quel punto per i gestori fornire indicazioni. Più semplice e più veloce è andarsi a recuperare i clienti, sperando che nel frattempo, non abbiamo optato per altra destinazione... Si, perchè si deve sapere che lungo Via Scornabecco non c'è sono solo qualche casolare di campagna, bensì anche un'attività commerciale e  turistico-ricettiva.
E questi operatori, in momenti difficili, non solo per le casse comunali, chiedono di poter essere ascoltati con il fine di poter trovare un accordo che semplifichi loro il lavoro, nell'interesse dell'intera comunità, anche perchè la tassa IMU pagata quest'anno è stata di 1600 € e quello che si chiede è di permettere loro di lavorare per poterla recuperare.
Del resto, le attività del centro e del lungomare, giustamente, beneficiano di attenzioni in vista dell'imminente stagione turistica (ripascimenti, illuminazioni, ecc) ma anche Scapezzano, seppur il mare lo veda dall'alto, ritiene giusto che debba essere presa in considerazione, tantom più che le attenzioni non sono non sono di natura campanilistica, ma di vera sopravvivenza per un facile reperimento di una ricettività turistica che ha fatto dell'amenità e dei piaceri della gola il suo biglietto da visita.

Franco GianniniFranco Giannini


martedì 25 settembre 2012

Consiglio Comunale più rilassato e ricco di argomenti, dopo la pausa estiva

Evidentemente come la notte, anche le ferie portano... consiglio!!

Essendo del ’42, non posso ricordare gli avvenimenti bellici, ma ho scolpiti nella memoria, invece, quelli relativi alla mia adolescenza a proposito dei comportamenti che la gente teneva nel periodo post guerra. Eravamo “tutti” con le pezze ai pantaloni, e “quasi” tutti si adattavano a mangiare pane e cipolla. Purtroppo quel “quasi” ci è sempre stato e continua ad esserci. Non ci si vergognava però di queste condizioni, perchè erano una costrizione che coinvolgeva la maggioranza dei cittadini.

Ma di quel periodo, quello che ricordo con rimpianto era la collaborazione e l’aiuto reciproco che c’era – o se non c’era si instaurava – oltre che con i propri famigliari, anche tra sconosciuti che magari si incontravano per la prima volta. Insomma tra poveretti ci si aiutava! Non come oggi che spesso si fa la guerra proprio tra noi.
Ho fatto questo cappello, perchè, nel Consiglio Comunale del 19 settembre, mi è sembrato che le parole di Monti di alcuni giorni fa “è come se fossimo in guerra”, siano state prese “quasi”alla lettera dai componenti, abbronzatissimi, di questo Consiglio.
Un Consiglio in due tempi di quasi tre ore ciascuno, dove alla fine, almeno a mio parere, posso dire che tra maggioranza ed opposizione, per almeno una volta, tutto si è concluso con gli ultimi recenti risultati calcistici nazionali di coppa: 0-0.
Del resto, con tutta onestà, mettendomi nei panni dei presenti, non sarei stato capace di prendere una posizione.
Ramazzotti, ad esempio, suggeriva di ridurre l’illuminazione, allegerendo così la bolletta Enel… dall’altra parte, parlando di sicurezza, Paradisi faceva presente come Senigallia non sia più l’oasi di cui si parlava tempo fa. A chi dare ragione senza scontentare nessuno?
Paradisi parlava delle troppe multe, ma è anche vero che ci lamentiamo quando non vengono fatti controlli sulle strade. E’ vero che si parla male dei provvedimenti statali, si guarda con occhio critico i provvedimenti di Monti, si prevede perfino la possibilità di ulteriori aggravi in fatto di tagli, ma poi la maggioranza in aula è la stessa che lo sostiene in Parlamento.
Allora subiamo in silenzio il rigore o ci “ribelliamo” democraticamente? Situazioni che comunque sono servite, come dicevo nel preambolo iniziale, ad avvicinare nella disgrazia le varie forze politiche dirimpettaie di scranni.
Si, qualche lieve insoddisfazione c’è stata, ma comunque digerita con una leggera storta di bocca e turandosi il naso.
Devo dire che ero partito prevenuto, quando ho ascoltato il Presidente Monachesi informare che invece della solita ora riservata alle interpellanze ed interrogazioni, per questa volta si sarebbero concessi solo 30 minuti.
Diciamo invece che si è trattato di una fortuna, perchè ascoltare degli assist, dal di fuori, tra colleghi di maggioranza, fa pensare che essi siano programmati ad hoc. Sicuramente è solo una mia sensazione e per di più errata, ma è quello che uno prova con disturbo.
Romano che interpella il Sindaco sull’andamento dei lavori del Centro Trasfusionale, con il ritorno della palla che finisce in rete, con l’affermazione che tra qualche settimana saranno terminati dopo un’attesa che si è protratta da 20 anni… Quasi uno spot pubblicitario!
Girolametti che chiede a Ceresoni se nei lavori della variante dell’Arceviese in località Brugnetto, sono stati coinvolti anche il Comune di Ripe e l’Amministrazione Provinciale. Quasi un invito a fargli ricordare, come già reso pubblico, che venerdì 21 alle 21 ci sarà un incontro con gli abitanti per illustrare il nuovo tracciato ed ascoltare pareri. Ma non solo, per informare che anche il 5 ottobre ci sarà un altro incontro informativo proprio presso l’Aula Consiliare. Altro Spot!
Rebecchini chiede al Sindaco che cosa ne pensi del lavoro nero nel comparto turistico, anticipando quello di cui grosso modo si parlerà poi.
Due “masochisti”, Ramazzotti e Sardella, che rivolti rispettivamente a Schiavoni e Memè. La prima chiede se si possono migliorare e mettere in sicurezza i percorsi per recarsi a scuola, il secondo mette in evidenza la qualità ed il degrado di certi quartieri cittadini (Porto, Marina Vecchia), con evidenti stati di cattiva pulizia delle strade, dei marciapiedi. Oramai la risposta è cantata, ecco il perchè del termine “masochisti”, sulle note del solito titornello che si conosce: “non ci sono fondi… le forze di lavoro sono ridotte (Brunetta)… il patto di stabilità ci blocca… i cittadini devono avere più senso civico…“.
Dopo la veloce comunicazione del Sindaco della nomina di Consigliere delegato ai “Gemellaggi” della Ramazzotti (ma se non ci sono i fondi… a fare che??) e di Quagliarini a quello di delegato al “Turismo”, quella, e questa è si doverosa ed importante, del riconoscimento alla Civica Benemerenza di Giovanni Gamberini che nel febbraio di quest’anno salvò la vita, incurante della sua, gettandosi nelle fredde acque del porto, per salvare un concittadino che caduto in acqua per un malore stava affogando.
Poi il piatto forte della serata con l’illustrazione della variazione di bilancio presentata dalla Paci.
Intervento pacato, preciso, anche senza elencare troppi numeri. Insomma più concetti e meno cifre.
Afferma subito che anche il 2013 sarà un anno di ristrettezze. Che nel redigere il bilancio di previsione 2013, malgrado la prudenza, la cautela, l’oculatezza e seppur rispettando il Patto di Stabilità (anche per evitare le eventuali sanzioni), non sarà sufficiente, anche perchè non si può escludere che il Governo non porti altri tagli. Quindi il cittadino avrà sicuramente altre risposte incomplete, insoddisfacenti e preannuncia (senza lacrime forneriane, ma con la giusta decisione evitandoci inutili illusioni) che si faranno tagli alle richieste di molti uffici, alle manutenzioni varie (stradali, verde), premi di franchigia, di assicurazioni, professionisti, ditte esterne, luminarie natalizie e di fine d’anno, per solennità civili, culturali e sportive, contributi per le associazioni. Insomma la situazione, detta con un eufemismo, è assai critica.
Avvisati per tempo coloro che inizieranno a piangere, sotto Natale, che la città è buia, seria, monotona e tetra. Chi non la vuole così, mani al portafogli personale!!
Ramazzotti, Cameruccio e Paradisi sono quelli che entrano nel concreto dell’esame dei numeri. Cicconi Massi, Rebecchini, Magi Galluzzi, si occupano della filosofia politica entrando nell’aspetto più teorico della cosa.
Ironico, simpatico, piacevole da ascoltare, Paradisi, anche se questa volta, considerando la serietà dell’argomento, forse lo è stato un troppo. Vero è che ha fatto le pulci alle varie voci, con riferimento alle retribuzioni dei dirigenti, alle sanzioni stradali aumentate di oltre 10 mila €, e le pulizie di ditte private anche nei Centri Sociali.
Sereno e condivisibile, a mio parere, l’intervento politico di Cicconi Massi, che ha puntato il suo intervento, suggerendo un’ottimizzazione massima delle poche risorse che abbiamo. Porta l’esempio del personale comunale che se ieri era composto da 400 persone ed oggi ne conta solo 200, dobbiamo ragionare con questo numero senza pensare a ieri, anzi guardando a domani che potrebbe essere di un numero ancor più ridotto di qualche unità. Quindi la parola d’ordine deve essere Riorganizzazione. Poi l’altra parola è “Fare Sistema”, coinvolgendo altri comuni, perchè è con l’unione che si fa la forza. Come pure ha ritenuto saggio, fin ad oggi, la decisione di non prendere in mano la “Leva Fiscale”.
La seconda parte del Consiglio, giovedì sera, 20 settembre, comincia alle ore 20.
Si comincia subito, illustrato brevemente, quasi telegraficamente, dal Presidente Monachesi (se facessero tutti così, le sedute terminerebbero molto prima!!), perchè come ha avuto modo di dire, già ampiamente pubblicizzato dalla stampa, l’OdG che vedeva l’“istituzione del registro comunale delle unioni civili”. Diversi gli emendamenti presentati, ma alla fine dopo un’ora e mezza di dibattito, il documento emendato è stato votato ed approvato.
Un’ora e mezza, lo stesso tempo impiegato per dibattere una variazione di bilancio, che tocca tutti, contro la stessa ora e mezza utilizzata per approvare un documento, già in vigore in comuni ben più importanti di quello di Senigallia e che seppur con questa approvazione ha fatto un ulteriore passo avanti, seppur ha tagliato un traguardo importante, seppure ha compiuto un atto di civiltà nei confronti di queste coppie di fatto, seppur tutto questo è condiviso da chi scrive, mi sembra che gli sia stato dedicato troppo tempo, considerando anche l’esiguo numero di persone che beneficeranno di questo atto.
Gli altri tre argomenti in agenda che prevedevano il “contrasto all’evasione ed elusione contributiva” (presentato da Giacchella e Mangialardi), il declassamento dell’Aeroporto di Ancona-Falconara (Romano) ed infine Senigallia come “città del plein air” illustrato da Paradisi, sono scivolati via senza intoppi.
Solo qualche “mal di pancia”, quando a proposito di contrasto all’evasione ed elusione contributiva è stato presentato un emendamento (da parte del Gruppo Misto, Lega Nord e Coordinamento Civico) per un maggior controllo nei confronti dei venditori ambulanti e su quelli che stazionano nei parcheggi cittadini. Quello invece presentato da Paradisi sulla creazione di un’area di sosta per camper, dopo una breve discussione, come oramai si usa fare in Italia quando non si sa che pesci prendere, per guadagnare tempo, pacificamente, tutti concordi, è stato mandato in Commissione, per la giusta, ponderata, necessaria… valutazione.
Ora considerando, il grido di dolore, lo scenario catastrofico, ma anche veritiero, mi chiedo: si faranno ancora i Consigli Comunali? E se si, di che cosa si parlerà non essendoci più soldi? Quali gli Uffici Comunali che resteranno aperti? Forse quello Demografico per nascite e morti, della Polizia Municipale e poi…?


Franco Giannini
Già pubblicato Sabato 22 settembre, 2012 su Senigallia Notizie.it

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :
Dario Romano
2012-09-22 16:49:11
Caro Franco, se non fosse per il fatto che conosco la tua persona, la tua preparazione e la tua cultura direi che hai svolto un resoconto del consiglio "quasi" parziale. Parlo della mia interpellanza, ad esempio, perchè del resto ne parleranno i singoli consiglieri: sono andato, mercoledì 19 settembre, alle ore 6.30, al Centro Trasfusionale. Non ho avvisato nessuno, nè annunciato in pompa magna il mio arrivo. Ho controllato una criticità che esisteva già da parecchio tempo, e siccome i lavori dovevano finire circa 2 mesi fa ho deciso di sollecitare l'Amministrazione ad un maggiore controllo sul termine dei lavori stessi. Purtroppo non è uno spot pubblicitario, perchè a differenza di chi ha come obiettivo quello di raccontare una verità parziale e fuorviante, io come unico scopo ho quello di rappresentare i cittadini al meglio. E su una questione come quella del Centro Trasfusionale il termine appropriato non è spot, ma fiction, vista la tempistica dei lavori. Con immutata stima Dario Romano
Franco Giannini
2012-09-22 18:11:08
Caro Dario, ti ringrazio per ricoscermi meriti che ti giuro, non ho mai avuto e che oramai mai avrò. Credo nella tua sincerità e nella veridicità della quantità di lavoro da te svolto, ma devi anche credere in quella mia, anche perchè, credo con onestà, affermo :" Sicuramente è solo una mia sensazione e per di più errata, ma è quello che uno prova con disturbo". Mia la sensazione, quindi, e ciò non significa che quello che io dico sia insindacabile. Ma mi sia permesso almeno di esporre una mio parere. Sicuramente, Se tu fossi stato nei banchi dell'opposizione, forse avrei apprezzato di più il tuo intervento per un sollecito di quest lavori. Non certo per una motivazione politica,Ma semplicemente perchè ritengo compito di un consigliere appartenente alla maggioranza chiedere in aula a che punto sono determinati lavori, perchè non si sono fatti, ecc. A te sarebbe stata sufficiente una telefonata! Per poi sentir affermare le stesse cose da te rilevate, gli stessi tempi e quel che segue. Quando ci incontreremo di persona, avrò modo di spiegarmi, senza la pretesa di convincerti e convincervi, in modo di evitare di sollevare improduttive polemiche. Grazie comunque, per l'attenzione.


martedì 14 agosto 2012

Belle le fiabe senigalliesi: peccato si basino solo sulla fantasia

I bimbi poi crescono, divengono grandicelli e fanno domande "impertinenti"

Il cartello del Bosco di Topolino a Senigallia Chi mi manda le foto e la segnalazione è certamente uno che alle favole non crede più e non ha neppure più la pazienza per continuare ad ascoltarle. Qualcuno lo definirà un acuto osservatore, altri, magari più politicizzati e vicini all’Amministrazione, il consueto ed immancabile rompiballe. Questa è un sunto della fiaba che quattro anni fa venne narrata, piacque, cadde nel dimenticatoio ed oggi l’anonimo però rispolvera.

Era proprio di questi tempi o giù di lì, comunque nella lontana estate del 2008, quando sotto l’euforia del Caterraduno, l’amministratore di turno enfatizzava, proprio attraverso un comunicato stampa del Comune, la nascita del “Bosco di Topolino“.
L’ENI e la Walt Disney avevano scelto la nostra città come sede di un’iniziativa di carattere ambientale. L’assessore all’ambiente di allora aveva, come si usa fare in questi casi, speso parole quali “vetrina mediatica nazionale”, aveva incensato il Caterraduno che aveva permesso di valorizzare tali azioni promuovendo la qualità ambientale accreditando così Senigallia a fregiarsi del titolo di “città virtuosa” in questo specifico campo. Teneva a sottilineare anche come l’area scelta della Cesanella sarebbe divenuta un polmone verde (se non vado errato con la piantumazione di 800 alberelli) come prevedeva il piano regolatore, evitandole di avviarsi verso la pericolosa china di un degrado ed abbandono, verso cui sembrava invece lanciata.
Concludeva con un: “Grazie alla collaborazione di Eni e Walt Disney, siamo invece riusciti a pulirla e sistemarla, fino a piantare le essenze arboree che ci sono state donate. Ora sarà davvero un bel polmone di verde“.
Un elogio, come sembrava che fosse a quel tempo, al rispetto nei confronti della natura, della qualità dell’aria, dell’ambiente in generale. Insomma se volevi respirare una boccata di ossigeno a pieni polmoni, dovevi recarti nel Bosco di Topolino, alla Cesanella.
Il Bosco di Topolino a SenigalliaLe 50 foto – si 50 foto, non c’è errore di battitura – che ho rivevuto via mail ed in maniera anonima, rammentano come dalla fantasia della fiaba, si passi alla realtà dei giorni nostri. Le parole volano nel dimenticatoio, i fatti sono ben altra cosa e ne svelano a volte inesatezze, altre facilonerie, ed altre ancora delle “fanfaronate” che magari al momento che venivano pronunciate erano del tutto involontarie, anche perchè convinti della bontà dell’iniziativa di allora.
Fatto è che se era troppo ottimistico allora denominarlo “Bosco“, dopo 4 anni lo è ancor di più. Neppure “Parco” sarebbe la dicitura esatta, considerando le erbacce che vi attecchiscono indisturbate, tra cartacce, pezzi di plastica, bottiglie vuote.
Un grazie per l’estirpazione almeno di certe erbe, forse lo si deve, a quelle donne e quegli uomini, ormai avanti con gli anni, che spesso si osserva piegati in due a raccogliere le erbe mangerecce, commestibili, di campo, buone da abbinare alle piadine: cicoria, dente di leone, ortica, finocchio selvatico. Forse l’unico lato positivo del momento!
Dove sta allora il problema?? In quell’iniziale enfasi che non teneva conto che tutte le cose, per un corretto funzionamento debbono avere una corretta e programmata manutenzione. E qui la manutenzione lascia a desiderare (volevo scrivere “non esiste”, ma non voglio mettere la lama nella piaga).
C’è l’incuria, l’abbandono, ed inevitabilmente il degrado.
Ecco che allora, più che un bosco o un parco, sta ritornando alle sue origini: un semplice lotto di terra abbandonato a se stesso, sporco ed inutile, dove anche gli alberi piantumati stentano a crescere e che dopo 4 anni sabbatici, si ritrova a percorrere quella pericolosa china di cui paventava timore l’Assessore, prima che divenisse, sulla parola, “Bosco di Topolino”.
Non quindi il Bosco di Topolino, forse il titolo più appropriato potrebbe essere quello del Bosco del Lupo di Cappucetto Rosso, degno di cattivi incontri. Ma forse neppure quello sarebbe il nome giusto, perchè anche la fiaba di Cappuccetto Rosso è ambientata in un luogo pulito, verde, ecologicamente sano, che infonde serenità e fiducia.
Quello sponsorizzato dall’ENI e dalla Walt Disney alla Cesanella, come si può ben vedere dalle foto, è tutt’altra cosa. C’è da sperare solo che costoro, sia l’uno che l’altra, non abbiano a vedere che fine ha fatto, sta facendo, la loro iniziativa.
Io provvederei ad un sobrio restyling prima che Moody’s lo venga a sapere e magari ce lo declassi da Bosco di Topolino a quello, visti i rifiuti, a Bosco della Pantegana.

Allegati



Franco Giannini
Già pubblicato Lunedì 13 agosto, 2012  su Senigallia Notizie.it 

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it   :

           
Anita
2012-08-13 09:56:27
Uno dei tanti difetti del pensiero qualunquista è quello di non avere il senso delle proporzioni: un bosco, o un parco che sia, ci mette decenni a diventare tale, le cartacce, le lattine, le immondizie varie in mezza giornata si raccolgono.
Walter
2012-08-13 11:26:53
Basta è ora di finirla ogni volta con questa parola "QUALUNQUISTA", in Italia ormai ogni qualvolta viene dimostrato con atti concreti e non di parte che c'è qualcosa che non va si ricasca sempre nel difendere qualcuno e accusare chi avverte di un qualcosa che non funziona additandolo con quella parola. Non sarebbe più facile dire è vero non siamo stati all'altezza grazie per l'avviso e provvederemo immediatamente a risolvere l'inadeguatezza, però purtroppo capisco che sto sbagliando anch'io perchè siamo figli non di una città, ma di un intero stato che va avanti non criticando mai l'operato di un amico, di un parente, e ci piace stare per la maggioranza invece con la testa sotto la sabbia sperando che il domani e il nostro futuro siano migliori mentre finiremo sempre più a prenderla nel di dietro. Per quanto riguarda il bosco rimaniamo fiduciosi che qualcuno si attivi e diamogliene modo se non fosse così potremmo sempre proporre al comune di passarlo da "parco" ad "agriturismo bed&breakfast".
laura
2012-08-13 12:52:55
propongo di bandire la parola "qualunquista", perchè ormai ha l'uso del "cioè" di qualche anno fa, ovvero la rilevanza intellettuale di una pernacchia. se critichi sei qualunquista oppure sei demagogico, non ha importanza se la critica ha un senso, è sempre meglio non pensare... gli alberi signora crescono in decenni, ma vanno prima piantati, a meno che non facciamo una sorta di "colletta" e andiamo a sputare su quel campo i semi della frutta che mangiamo. si potrebbe fare, no? cittadinanza fattiva! ;-)
Anita
2012-08-13 13:45:17
Se non vi piace la parola "qualunquismo" chiamiamolo pressapochismo, superficialità, ignoranza presuntuosa, fate voi. Segnalare, criticare si può, anzi si deve, ma cosa c'entrano tutti i discorsi che fa Giannini col fatto che c'è bisogno di una ripulita dalla mondezza in quella zona? Gli alberi, come si vede anche dalle foto, ci sono e stanno crescendo, un bosco non diventa tale in 4 anni. Che dire poi de "le erbacce che vi attecchiscono indisturbate"? Forse i sottoboschi che piacciono al nostro giornalista tuttologo sono in moquette o in cotto fiorentino.
Claudia
2012-08-13 14:22:04
Appunto signora Anita, in " mezza giornata" non in "qualche mese" ... Lei porterebbe un suo figlio a giocare in quel bosco ?
Walter
2012-08-13 18:41:32
Mi scusi signora Anita ma lei sostituisce la parola tanto contestata e allo stesso tempo ne utilizza un'altra "pressapochismo", additando un pò tutti quelli che le hanno risposto come SUPERFICIALI-IGNORANTI PRESUNTUOSI. Lei dirà anche di no ma sembra che siano state fornite foto abbastanza inequivocabili e che nel commento ci sia solo un forte interesse che qualcuno intervenga e faccia qualcosa, anche perchè mi sembra che se l'ENI o la DISNEY venisse a conoscenza di come viene mantenuto questo piccolo bosco di Topolino non sarebbero molto contenti. E poi sig.ra da come lei commenta sembra che sia un vanto che gli alberi crescano e la mondezza gli giri intorno, comunque caro Giannini gli è l'ho detto più di una volta in sede privata e anche a lei signor Massi fiato parole righe buttate a qualcuno basta solo che non si tocchi il loro colore d'appartenenza e va tutto bene. Sono più per il caro " Ve c'hanno mai mandato a quel paese...." eh lo so sempre maleducato come sempre!!!
Federico
2012-08-13 20:16:02
Per mantenere tutto ordinato e preciso ci vorrebbero molti più dipendenti pubblici, però poi di sicuro verrebbero fuori le lamentele: "Ammazza quanti so sti dipendenti pubblici e quanto ce costano!!". Per quanto riguarda la mondezza che è stata abbandonata in quel "bosco", come tutta quela che c'è sparsa in giro per la città, la colpa è solo ed esclusivamente del cittadino maleducato e incivile che invece di buttarla in un cestino preferisce gettarla dove capita. Non accusiamo sempre e comunque la cosa pubblica di negligenza.
Claudia
2012-08-13 20:34:27
Torno a non capire tutte queste parole della signora anita, perche' dire che gli alberi crescono ugualmente ? in montaga se ti trovano a sporcare boschi , prati ecc ecc vieni multato e non capisco perche' non deve essere segnalata una imperfezione. Io voglio immaginare che molti bambini si rechino in quel parco per giocare, ma con tutte quelle erbacce nessun genitore si avvicinira' mai. Non che al parco della pace se ci fossero le stesse erbacce lei farebbe
Claudia
2012-08-13 20:37:49
Le capriole ... Per dire che a Senigallia tutto va pene ci pensa gia' la massa e i partiti di maggioranza, qualcuno che fa notare, con garbo, ci vuole altrimenti non si risolverebbero mai i piccoli problemi di uns comunita'.
Claudia
2012-08-13 20:41:15
Per il dig. Federico, se le buttano la mondezza vicino casa e nessuno passa a raccoglierla lei con chi se la prende dopo aver maledetto i maleducati ?
Claudia
2012-08-13 20:44:23
Poi inutile fare proclami fa assessore se poi si abbandona tutto all'incuria, basterebbe una volta al mese tagliare l'erba e uns volta alla settimana passare a vedere se e' pulito, come fanno con il parco della pace.

giovedì 12 luglio 2012

Mestieri che vanno scomparendo : Gli impiegati postali

quelli con esperienza nella vendita, verranno riciclati nei supermercati ed ipermercati.

"L'Italia è in un percorso di guerra, ma non ho dubbi che la crescita verrà...nel 2013 saranno colti i frutti degli sforzi compiuti...ma il percorso di guerra pacifica non è finito...". Le parole riportate sono di Monti, che da professore, piglia gli italiani tutti per degli sprovveduti imbecilli.
Prima di tutto, l'uso della parola, Guerra di questi tempi ed in simili occasioni dovrebbe andare quanto meno evitato. Non parliamo quindi dell'espressione guerra pacifica. Perchè allora i comportamenti usati dalla Polizia Spagnola intervenuta contro i minatori, secondo il Mariolino nostro, dovrebbero andare interpretati come un involontario, casuale, non voluto "fuoco amico". Ah...che centra la Spagna ? Ma non eravamo in una guerra? Allora prima sono arrivati i bollettini dalla Grecia, dove le Armate della Merkel  gli hanno spezzato le reni, ora ci giungono quelli dalla Spagna e tra non molto leggeremo e vedremo quelli che provengono dalle nostre piazze. Ma ... ssss ... il nemico ascolta e le critiche alzano lo Spread. Alzasse anche qualche altra cosa, farebbe risparmiare economicamente anche le casse della sanità con minor prescrizioni di Viagra. Ed allora anche io "me ne frego", come pensa cuor di tecnico e come diceva anche buonanima, e urlo, almeno qui, dove nessuno mi sente, che sti tagli, fatti così sono tecnicamente riusciti come quelli di quel marito che voleva fare un dispetto alla moglie. Prendo in esame gli ultimi, quelli relativi alla decisione di sopprimere alcuni uffici postali.
Attiggio - Avacelli - Castelfidardo - Cabernardi - Castel D'Emilio - Castelbellino - Castellaro - Castelplanio - Castiglione D'Arcevia - Domo - Gallignano - Loreto Stazione - Monterado - Monterosso Stazione - Palazzo D'Arcevia - Poggio di Ancona - Paterno - Rosora - San Donato - Sant'Elia - Sasso. Se li contate sono 21 e sono i Comuni, che salvo qualche "Santo" particolarmente ammanigliato al ministero che potrà intercedere in maniera positiva, vedranno chiudere l'unico sportello postale che avevano sulla piazza, perchè non sono più "redditizi".
Se questo è il metro di valutazione, da domani, ogni servizio prima di essere effettuato , dovrà essere analizzato e certificato se economicamente conviene o meno assolverlo: incidente in parapendio, un ferito in mezzo ai monti, intervengono i volontari che chiamano l'eliambulanza, i VF, il 118. Facile analizzare che la spesa è alta, la decisione da prendere è veloce ed immediata... "l'uomo del Monte" ha detto che resti lì a crepare, non sei redditizio.
Ma ritornando alle Poste! Hanno obbligato, ripeto obbligato, i pensionati ad aprire quella farsa che è il conto postale per il ritiro della pensione, per evitare che nonna evadesse il fisco con i suoi intrallazzi e che qualche delinquente gli rubasse la pensione, prima ancora che ci riuscisse a farlo i beceri dello stato. Dicevano agli sportelli, che sarebbe stato tutto più facile e sicuro. Oggi di sicuro c'è che nonna, se vorrà prendere la pensione, dovrà aprire, sempre che esista uno sportello bancario in paese di 3 - 5 mila anime, dove farsi accreditare, non usando più la parola pensione, ma i suoi emolumenti, che lascia la cifra invariata, ma la rende più importante, solo perchè Luisa, la "postina" è stata sbattuta in città - sempre se ha c...fortuna e non verrà esodata!- eh...?? no nonna, non sfollata, e-so-da-ta. Si, si...è una parolaccia che sta sempre sulla bocca della Fornero. Ehh ??? No nonna, non ho detto fornaro, quello è sempre bianco per la farina, quest'altra invece è solo e sempre perchè inc....ta.
Ora leggeremo che non è stato deciso nulla di definitivo, che se ne può discutere, che si sta cercando di ottimizzare un servizio e non di eliminarlo, ed alla fine, i tecnici, quelli che operano ad anni luce dalle esigenze dei "fruitori" (azz... come parlo guzzo anche io!) e che quindi hanno necessità, dopo le "cappelle" di correre ai ripari, sapranno trovare un punto d'incontro.
Allora io che non sono un tecnico, ma sono solo uno che ogni mese va alla posta centrale di Senigallia (almeno al momento questa non viene tagliata e mi sento di già un privilegiato), fa la fila come in tempo di guerra (come dice il sor Mario), ed osserva. Osserva che non ha lo spazio per sedersi, perchè i posti a sedere sono limitati visto che quel poco spazio viene utilizzato per la vendita al dettaglio degli oggetti del PTsupermarket, che gli sportelli sono tanti, ma che funzionano non in base al numero delle richieste di un certo servizio in quel determinato momento, ma a compartimenti stagni, come stagni ci si augura che siano sempre gli "attrezzi degli anziani" in attesa del loro turno, e che nel caso proprio non ce la facessero più, l'unico modo per espletare tali necessità sarebbe quella di uscire, e una volta più leggeri, riprendere il numero ed iniziare una nuova attesa.
Sempre che tutto non sia stato deciso, suggerisco allora, perchè non creare degli uffici mobili, che girino per i paesi, con orari ben definiti, assolvendo le necissità di nonna e salvaguardando quello che più interessa al ragioniere di turno: la redditività!! Credo che 5/6 mezzi per le 21 sedi in bilico, per le  8 ore lavorative giornaliere siano sufficienti. Almeno 5 Luisa si potranno salvare dall'essere toccate da quell'orrendo termine che l'"acida" s'è inventata.
Si, lo so, è giusto!  E' un' idea semplice e posso comprendere, che  proprio perchè troppo semplice, non potrà essere presa in considerazione.

Franco Giannini

pubblicato anche su Senigallia Notizie.it del 15/07/2012

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :

Federico
2012-07-15 12:36:03
Li tempi delle vacche grasse son terminati. Se chiudono qualche ufficio periferico che magari non era aperto nemmeno quotidianamente non ci vedo nulla di strano. Non fanno altro che adeguarsi, un pò in ritardo, al primo comandamento del Capitalismo: taglia i costi a discapito di tutto e di tutti per massimizzare il profitto.
pacchiò
2012-07-15 23:14:03
Togliere un ufficio postale ad una località come Monterado o inferiore significa togliere una identità, un punto di riferimento culturale/sociale per una frazione anche con pochi ultimi paesani rimasti. Intanto però tre comuni scorreggia come Ripe, Castelcolonna, Monterado che distano meno di 1km. in linea d'aria rimangono quando se ne potrebbe fare uno solo, affinchè quei 3000 abitanti complessivi vedano le facce di 3 sindaci, 20 assessori, 30 consiglieri e rimangano con l'amaro in bocca.
Giovanni Gregoretti
2012-07-15 23:39:34
La privatizzazione delle Poste è uno di quegli errori macroscopici che fanno rabbrividire. I servizi fondamentali e oserei dire sacri per il cittadino non possono e non devono essere sottoposti all'insano principio del profitto a tutti i costi. Mettere i servizi fondamentali nelle mani di manager che devono realizzare profitti per dimostrare quanto sono bravi è quanto di peggio si possa fare. Con buona pace delle necessità della Nonna del signor Giannini e di tutti gli altri anziani. In estrema sintesi sostengo a gran voce che viviamo in un mondo sbagliato.

martedì 22 maggio 2012

In Consiglio si parla di tutte le stelle della Virtuosità Comunale senigalliese

               
Come dire che ogni scarrafone è bello a mamma sua

Mi si dirà giustamente che sono in ritardo, ma, c’è sempre un perché per tutto. Un tentennamento su che cosa fare. Se continuare, lasciare o modificare questo mio hobby di servizio. Intanto, ho pensato, il numero di coloro che si sentirebbero orfani per questo servizio, sarebbe ben esiguo. Da qui, quindi, il dubbio di o tirare totalmente i remi in barca, o continuare a mantenere l’abbrivio, attendendo tempi migliori.

Dei Consigli Comunali a venire, infatti, mi ero ripromesso di riportare solamente quello che accadeva nella prima ora di seduta. Questo perché, da un pò di tempo a questa parte, tutto ciò che avviene nel corso dei dibattiti del “secondo tempo” della seduta, ho notato, che si occupano prevalentemente di due temi.
Il primo di essi è solitamente di carattere politico nazionale, che seppur svolto in un Consiglio Comunale di un Comune Virtuoso qual'è il nostro e quindi importante quanto si vuole (o si vorrebbe), ma che poi alla fine, sottostando a regole statali nazionali, resta “utile” solo per far sentire più politologi i vari partecipanti alle discussioni.
Il secondo, perché gli argomenti, più vicini alla città risultano già “raffermi” e superati, in quanto solitamente già anticipati con conferenze e comunicati stampa, quando non pubblicati addirittura su FB. Per carità, cosa buona per rendere il più pubblico possibile un argomento che riguarda tutta la cittadinanza, ma condividerete divenuto così ripetitivo, inutile e riduttivo, anche per il fatto che poi il dibattito proseguirà poi, tra i diretti interessati, sulle pagine cartacee o ancor più on-line.
Come dicevo sopra, mi ero ripromesso di riportare allora solo l’oretta dedicata alle interpellanze ed interrogazioni. Meno da scrivere per me, ma soprattutto una lettura più velocizzata per voi con un minor dispendio di tempo e pazienza. Sessanta minuti che ritenevo, ma forse a mio parere erroneamente, dedicati ai quesiti che ai cittadini senigalliesi stanno più a cuore e che poi, il più delle volte, sono proprio loro a segnalare ai vari Consiglieri di fiducia o di orientamento politico.
Evidentemente la seduta di giovedì sera, 17 maggio, però, anche questa prima parte è stata contagiata da una specie di “virus”. Quello della propaganda del “come siamo bravi” e “come siamo buoni” che è iniziata con una specie di carosello pubblicitario (ma forse è solo una mia impressione!), che attraverso pilotati assist da parte dei Consiglieri interroganti al loro interpellato di turno, ha permesso di far illustrare a quest’ultimo, tutte le buone cose fatte dall’Amministrazione. In maniera furbesca, ma neppure tanto, vista l’evidenza!
Ma qui lo dico e qui non lo nego, che tutti questi “fantasmi” forse che io vedo, sono solo nella mia fantasia, perché sono dettati semplicemente dal fatto che sto perdendo anch’io parte dell’entusiasmo iniziale che avevo per la politica. Detto questo, la colpa di ciò è prevalentemente tutta mia, ma certo è che qualcuno, con i suoi comportamenti, scimmiotta quello che si fa in campo nazionale, facendo di tutto perché il disinteresse ed il disamore anche verso la "politica locale di rione", avvenga nel più breve tempo possibile.
Con quale risultato ottimale non lo so. Certo che se il successo sta solo sul fatto di aver schifato il sottoscritto, non è che il risultato ottenuto sia esaltante.
Però il solo fatto che pur essendo rimasto comodamente a casa a seguire la cronaca in streaming video-audio sul sito comunale, per la prima volta, in oltre due anni di presenze di persona o via internet alle varie sedute, eppure sono arrivato a sintonizzarmi in ritardo, la dice già lunga che l’interesse e la curiosità è scemato non poco. Spero comunque che questo sia solo un mio problema e soprattutto non sia contagioso.
Ritardo che comunque mi ha fatto perdere, per cui chiedo venia, la prima interrogazione, quella di Perini.
Però, come dicevo, nel corso della prima parte della seduta si è andati, quasi scivolando su di un piano precedentemente lubrificato, da apparire quasi in precedenza concordato, dalla raccolta dei rifiuti al problema traffico sul lungomare di Ponente, da una lista ben fatta di richieste di informative sui problemi più spinosi che sono andate dallo sgombero delle navi, all’avanzamento dei lavori Sacelit, Complanare, senza dimenticare le bandiere blu, ma anche del campo sportivo di San Silvestro e l’area dell’Hotel Marche.
Ecco appunto l’Hotel Bagni.  Se c’era da aspettarsi un atteggiamento positivo, buonista e servizievole da parte di fedeli gregari di maggioranza nei confronti della loro giunta, si poteva anche presupporlo e ritenendolo cosa se non giusta, almeno politicamente comprensibile, ma che si giungesse ad una sdolcinatura tra consigliere d’opposizione e Sindaco, beh la cosa mi ha lasciato onestamente qualche perplessità.
L’unico, almeno in questa prima parte, a rompere questo clima idilliaco del “va tutto bene madama la marchesa” mettendo la classica pulce all’orecchio dell’Amministrazione è stato Mancini che ha sollevato alcune sue perplessità circa l’assessorato occupato dalla Curzi, in considerazione della sua professione, che seppure non irregolare, durante questo incarico in Giunta, sarebbe quanto meno ma da evitare proprio perché si parla spesso di riqualificazione del senso di fare politica.

E qui già si potrebbe considerare concluso l’artico.
Invece, per gli eventuali, sparuti masochisti della politica, questa è la cronaca del “Primo Tempo.

Come sopra detto l’intervento di PERINI, per mia colpa…non è “pervenuto” e me ne scuso.

E’ GIACCHELLA, a chiedere lumi a Campanile circa la gestione dei rifiuti d’imballaggio lasciati sulla piazza del Foro Annonario dai commercianti alla fine del mercato mattutino, che non vanno differenziati, ma finiscono tutti nell’indifferenziata.
Nella risposta di CAMPANILE sono contenute le parole: “…Educazione ambientale,… Campane per il recupero degli oli esausti e vegetali,… Ecofeste per utilizzare quegli attori che organizzano eventi… ma noi nella piazza delle erbe, come lei sa, trattiamo lo spazzamento stradale, quindi la piazza viene pulita dopo il mercato delle erbe della mattina… gli imballaggi sono imballaggi terziari, quindi di provenienza commerciale… la raccolta porta a porta che facciamo la facciamo per utenze domestiche… parliamo di utenze non domestiche, quindi è necessario che gli operatori che lavorano la mattina e che producono questi rifiuti si convenzionino con un recuperatore… e recuperare le cassette di plastica, la cassetta di plastica non è un imballaggio, è un rifiuto che potrebbe essere recuperato dagli stessi operatori che potrebbero riutilizzarlo, sia quello di plastica che quello di legno… sull’organico invece potremmo mettere a disposizione invece come già facciamo con le aziende che operano all’interno del Foro Annonario dei grottini dove magari consegnare loro una chiave dove invece di lasciare in giro diciamo scarti di frutta e di verdura di fiori e di piante potrebbero responsabilizzarsi con una chiave pagando una cauzione come fanno le aziende che esistono all’interno del Foro Annonario… Faremo in modo che le cassette di legno e di plastica fin ad ora recuperate come spazzatura possano innanzi tutto diventare bio-cassette quindi possano essere restituite recuperate e riutilizzate, se non possono essere riutilizzate chiederemo ai nostri operatori di poterle portare nei siti ad hoc dove devono essere portate… Per questo scriverò una lettera di sollecito alla mia collega, ma soprattutto anche alle categorie“.
Giacchella in fase di replica lo invita a proseguire quanto proposto, facendo presente che la stessa interrogazione la presenterà anche alla Curzi.
GIROLAMETTI rivolge la sua interrogazione a Ceresoni: “…c’è una discussione che riguarda la delocalizzazione delle concessioni soggette ad erosione. Le faccio questa domanda perché io non condivido le critiche che sono emerse… chiedo però spiegazione all’assessore. Allora mi sembra che non ci sia stato riduzione della percentuale di spiaggia libera… le aree che sono state oggetto di delocalizzazione essendo spiaggia libera presentano caratteristiche in cui c’è anche una flora tipica della spiaggia libera… la localizzazione di alcune zone è particolarmente contestata. Io voglio ricordare quella del ricovero barche del Cesano che pare o almeno così si dice, sia stata localizzata in un tratto di spiaggia precedentemente molto frequentato come spiaggia libera dai cittadini del Cesano… chiedo se possibile il punto di vista dell’assessore al riguardo o alla discussione in merito“.
La risposta di CERESONI dopo i ringraziamenti d’uso per la domanda: “Una scelta fondante del nuovo piano spiaggia è stata quella di mantenere intatte le quantità tra spiaggia antropizzata e spiaggia libera. Ad oggi noi abbiamo nel nostro litorale circa 14 km di spiaggia di cui il 50% è spiaggia attrezzata… e 50% è spiaggia libera… con il nuovo piano spiaggia abbiamo cancellato, cassato, eliminato, tolto 15 nuove concessioni demaniali che erano presenti da molto tempo e che erano stato oggetto di una procedura di nuovo affidamento che questa Amministrazione comunale ha bloccato… io credo invece che spesso ci sia una manipolazione del dibattito un addurre argomentazioni fuorvianti manipolate per dimostrare delle teorie e problemi infondati. Poi il Consiglio Comunale… ha fatto fronte a tre tematiche. Prima tematica quella di non aumentare gli stabilimenti balneari… seconda questione: noi abbiamo 59 stabilimenti balneari che sono soggetti a erosione marina… abbiamo tentato di dare una risposta a questi stabilimenti che vedono in pericolo la loro attività imprenditoriale…ed abbiamo definito i luoghi del possibile trasferimento e li abbiamo messi un pò più a nord e un po’ più a sud e li abbiamo messi un pò più al centro, ma questo percorso non è che l’ha fatto un qualcuno che qui non c’era… l’abbiamo fatto dandoci degli indicatori di orientamento che sono stati sostanzialmente due… C’è un popoloso quartiere quale quello della Cesanella che a detta di alcuni esponenti del Consiglio Comunale aveva necessità di attrezzare alcuni luoghi della spiaggia a stabilimento balneare. In quello stesso spazio di litorale esiste un progetto importante qualificante relativo a tutela delle dune che il piano spiaggia ha introdotto con normative e un abaco di interventi che mai prima era stato fatto… ora io lo ringrazio per l’interpellanza perché reputo che è opportuno focalizzare i temi confrontarsi e come dire, ricordarsi come sono andate le cose. Credo che il percorso sia stato virtuoso, non monotematico… noi non abbiamo parlato solo di dune, anche di dune, abbiamo parlato anche di attività imprenditoriali ed abbiamo parlato di turismo che guarda ad una proposta…“.
Girolametti in fase di replica: ” Grazie per la chiarezza con cui ha dato la risposta a quelli che anche io consideravo polemiche pretestuose riguardo al consumo di spiaggia come ultimamente si vedeva anche sui giornali non solo on-line, dove io ricordavo benissimo che nel piano degli arenili uno degli obiettivi era quello di andare al recupero della spiaggia libera, quindi vedere che la discussione si stava indirizzando verso un’accusa all’Amministrazione di aver consumato spiaggia libera era veramente pretestuosa ed inaccettabile… Ci tenevo che ci fosse una risposta ufficiale…”.
L’interrogazione della ANGELETTI viene rivolta a Campanile ed ha come oggetto “Marina Vecchia, che fino a qualche anno fa era considerata lungomare di seconda scelta, oggi invece è diventata una spiaggia, un lungomare di prima scelta, per cui il traffico è notevolmente aumentato… in via Mameli inoltre le macchine, le auto sono parcheggiate da una e dall’altra parte, la via è molto stretta, noto purtroppo incidenti… sottopasso di via Zanella sempre tanto trafficato. Io avrei una proposta se è possibile, un senso unico, magari soltanto durante i tre mesi estivi, in cui c’è il maggiore afflusso di traffico… senso unico che va dal porto al Cesano….”.
CAMPANILE riceve il passaggio e comincia il palleggio con: “… interrogazione attualissima… purtroppo il Lungomare di Ponente trova queste difficoltà al traffico veicolare. Abbiamo più volte provato a realizzare anche una pista ciclabile rendendo il Lungomare di Ponente a senso unico, ma purtroppo per il Codice della Strada non possiamo… e dobbiamo attendere queste realizzazioni (ndr: Complanare carrabile, pippetta di accesso al porto, completamento delle strutture necessarie, con il solo Sottopasso di Via Zanella alto 5 metri) per il percorso ciclopedonale e soprattutto per rendere la via in qualche modo, diciamo, a senso unico. Cosa abbiamo fatto noi in quest’anno, abbiamo eliminato i parcheggi nel lato destro della strada ed abbiamo realizzato dove si stringe particolarmente dal porto a via Zanella gli stalli invece che delle auto, dei motorini… abbiamo quest’anno raddoppiato i parcheggi dell’Italcementi, sgraveremo, diciamo, da una parte almeno il caos legato alla ricerca dei parcheggi… se si liberassero le navi dal Metalmeccanico entro questa estate potremmo almeno studiare qualche azione che possa in qualche modo sistemare meglio la viabilità. Però al momento, Consigliere, più di queste azioni di segnaletica orizzontale e verticale e di cartelli che possano rallentare la velocità… sarà quella di capire se vogliamo eliminare le auto dai lungomari. Grazie“.
La replica della Angeletti: “Ecco, la ringrazio e ritengo positivo ciò e non ci resta che attendere per un miglioramento che Marina venga migliorata ancora. Grazie“.
Altra interrogazione articolata in più punti è quella di FIORE: “… Una veloce interrogazione che vorrei rivolgere gentilmente al Sindaco, che vuole essere prima una considerazione e poi una informativa utile se possibile per la nostra città. Siamo alle porte di una stagione estiva che nonostante la crisi imperante ha visto l’Amministrazione confermare i grandi eventi che tutti ci invidiano come il Summer ed il Caterraduno e portare a casa la sedicesima bandiera blu che tutti davano per scontato, ma che così scontata non è e che lei ha voluto giustamente dedicare al Prof. Rosi, ed è un giusto premio alla città che lavora bene, ad un’Amministrazione che sa governare i processi e programmare il futuro. Proprio in merito alla città che si presta a vivere da protagonista, vorrei sapere, se possibile, riguardo alla Complanare, che dovrebbe terminare i lavori entro il 21 giugno, se viene confermata questa data; al Navalmeccanico se proprio in questi giorni dovrebbe il Comitato dei Servizi avere qualche novità e se possibile anche alla Sacelit che ha visto fermarsi i lavori se si può sapere quando possono riprendere. Ecco se possibile… riguardo a queste tre grandi opere la tempistica per una informativa utile al Consiglio se ci sono novità. Grazie“.
Facile come un goal a porta vuota, la risposta del SINDACO: “Consigliere Fiore una bella interrogazione. Ci vorrebbe una seduta intera del Consiglio Comunale per rispondere in modo articolato. Proprio invece approfitto della sua consueta attenzione al territorio per tentare di aggiornare rapidamente, ovviamente rispetto ad altri temi così articolati. Provo ad andare in fila. Sacelit-Italcementi rispetto al cantiere che si articola su due livelli, uno, la parte privata su una concessione data che i lavori vengono gestiti nella concessione, dal privato. C’è stata, almeno a dire dall’impresa un fermo di qualche settimana per sistemare alcuni progetti per l’obiettivo Itaca 2… quindi dovrebbero ripartire nei prossimi giorni…
Complanare, complanare come avete visto stanno procedendo rapidamente per la terza corsia e per gli interventi che afferiscono il lotto 3, quello che va da Fano fino Senigallia, stiamo procedendo discretamente bene, c’è stato qualche rallentamento in zona Borgo Coltellone per emergenze archeologiche, ma niente di che… procedono le rotatorie di innesto, quelle che sono della Strada della Marina… la consegna era per la fine dell’anno, loro (ndr: Soc. Autostrade) stanno anticipando, penso che non riusciranno a rispettare quella consegna per Giugno che si era ipotizzata per l’intero tratto della terza corsia ed il tratto nord della complanare, ma capite che intanto è un lavoro che viene fatto a sistema, ma sembra che stiano procedendo rapidamente. Ultimo nel quale il Sindaco non dice più niente, invece, è il Navalmeccanico. perché noi, come si dice, la parte che attiene al Comune l’abbiamo esperita da tempo. Abbiamo oggi concluso anche il percorso per consentire l’escavo di fronte allo squero, quindi ci sta mettendo nelle condizioni di poter procedere e dico che ci sono tutte le condizioni. Ma capite io non sono nè un superstizioso né scaramantico, ma lì il Navalmeccanico è stato sempre un progetto di intralci, di poca trasparenza, di cantieri gestiti in tempi di prima repubblica e ogni volta è successo qualche cosa. Oggi siamo nelle condizioni di finalmente vedere varare o per me eliminare, che fine fanno non mi interessa, eliminare quelle navi che danno brutta mostra di loro all’interno di un porto bellissimo, dico che ci potremmo essere, ma mi permetta un beneficio prudenziale rispetto ai tempi, perché può succedere sempre qualche cosa. Oggi, proprio oggi c’è stata la conferenza dei Servizi per l’Escavo e sembra che sia in qualche maniera conclusa positivamente per consentire quel percorso che le dicevo e spero che ci siano anche le condizioni per dar seguito a quello che è un obiettivo, che diventerebbe ovviamente determinante e strategico, ottenuto da questa città per i prossimi periodi, potrebbero essere anche prossime settimane. Grazie“.
Il ringraziamento di Fiore: “…per ritenermi soddisfatto e ringraziare il Sindaco per la sua veloce e chiara risposta su tutti e tre quesiti.
La parola a questo punto passa a CICCONI MASSI che come dice: “…la mia interrogazione è rivolta al Sindaco ed ha per oggetto la situazione dell’Hotel Marche e del comparto di tutta la zona centrale del nostro Lungomare… la situazione dell’hotel Marche è sotto gli occhi di tutti ed il fatto di vera e propria decadenza strutturale e si avvicina chiaramente la stagione estiva… e vedere una struttura di questo genere sta veramente decadendo e che in qualche modo è un simbolo anche di declino che non dà sicuramente una buona immagine della nostra città. So che le responsabilità non sono della nostra Amministrazione Comunale, purtroppo, perché sono convinto che se fossero nostre in qualche modo avremmo rabberciato la cosa, anche se i soldi sono pochi, se le possibilità sono ridotte. Credo però che la Provincia debba assumersi la responsabilità anche nei nostri confronti che una struttura di questo genere debba essere in qualche modo messa in salvaguardia, sia per la sicurezza dei cittadini, sia per una questione di decoro urbano… però con un interlocutore pubblico… oggi però non so se sia politico o tecnico perché non so che fine abbia fatto la struttura Provincia… comunque sta di fatto un intervento almeno di protezione, di copertura con dei teloni, un investimento da parte della Provincia deve essere fatto…“.
Pronta la replica del SINDACO: “Grazie Cicconi Massi, grazie per l’interrogazione, grazie per il modo, perché significa che su un tema come questo dove si fotografa una situazione di degrado, si fotografa una situazione di angoscia per chi governa la città dove si rischia di compromettere anche che tutte le attività che facciamo che sono legate alle azioni alle tensioni del nostro patrimonio… dentro questo caro consigliere Cicconi Massi ci poteva stare una polemica di quelle dove ovviamente la responsabilità era solo del Sindaco, perché non sbatte i pugni in Regione o in Provincia, oppure perché non ha intonacato la pensilina che cade dell’Hotel Marche… noi abbiamo fatto tutto quanto era possibile, abbiamo anche tentato, come era impegno del Sindaco, di avviare percorsi, relazioni che possono portare la finanza di un progetto… o inserirla dentro la nuova normativa regionale… ma il momento è terribile, forse più terribile di quello che altri hanno immaginato… quel momento intanto ci impone il decoro, perché oltre in questo momento non riusciamo ad andare… la Provincia dico io, che in questo momento non riesce nemmeno a regalarlo, in questo momento non c’è nessun tipo di acquirente, perché non c’è nessuno che finanzia… non ci sono le condizioni… andremo però a sollecitare nel mese di giugno di avere una condizione minima, non una rete di cantiere davanti a quei giardini Morandi che rispetto all’impegno che ci eravamo presi stiamo cercando di renderli almeno decorosi con un lavoro in economia fatto dai nostri operai…“.
La replica di Cicconi Massi: “Ringrazio il Sindaco per la risposta e per la buona volontà tenendo conto che l’unico elemento è proprio quello della buona volontà in una situazione del genere. Credo che la Provincia potrebbe studiare, ma anche qui bisogna averne la buona volontà degli strumenti che in questo momento sono assolutamente provvisori e assolutamente finalizzati esclusivamente al degrado di un’immagine negativa con interventi che possano essere l’installazione di ponteggi con coperture in modo tale che ridiano per lo meno l’immagine di quello che era l’Hotel Marche… con pubblicità…come quel cancro che c’è al centro di Ancona, l’ex Metropolitan…invito quindi l’Amministrazione a consigliare la Provincia… un intervento di questo genere…“.
In lista di attesa anche SARTINI che rivolge la sua interpellanza a Ceresoni: “…nella frazione di San Silvestro, circa un anno, un anno e mezzo fa con l’aiuto dei soci del Circolo ACLI, con l’aiuto dei ragazzi dell’Oratorio, con l’aiuto dei ragazzi di due squadre di calcio, con l’aiuto del nostro parroco, è stato redatto, è stato fatto un progetto il quale prevede un campo da calcio, un’area verde attrezzata, una pista ciclabile. Con i tempi che corrono so bene che sono richieste molto forti, però visto e considerato che le nostre frazioni, quelle vicino a San Silvestro, Filetto, Castellaro, Sant’Angelo, non hanno a disposizione niente di tutto questo, la nostra richiesta è quindi un pò, diciamo, va vista su di un ottica un pò a 360° nelle frazioni… a tutt’oggi non abbiamo saputo più niente… innanzitutto una richiesta per sapere che fine ha fatto questo nostro progetto, questa nostra richiesta e visto e considerato che nel programma di questa Amministrazione c’è un programma quinquennale il riesame del piano particolareggiato delle frazioni vedere se è possibile inserire questa nostra richiesta…che prima o poi dovremmo mettere mano. La ringrazio.
La risposta di CERESONI: “La questione che tocca il consigliere Sartini, con la sua interpellanza è una questione che riguarda uno degli obiettivi che reputiamo strategici all’interno di questo mandato amministrativo ed è consigliere l’obiettivo di redigere con l’attenzione del Consiglio Comunale lo strumento urbanistico individuato come piano particolareggiato delle frazioni in zona Sant’Angelo, San Silvestro, Grottino, Filetto. Come spesso ci accade abbiamo effettuato già diversi incontri con cittadini, con sodalizi, con gruppi vari, tra cui anche il circolo che opera come punto di aggregazione a San Silvestro, raccogliendo quelle che sono le esigenze relative soprattutto ad un aspetto molto importante delle nostre frazioni, quello che tocca i servizi. In questo caso il tema che lei pone, quello della necessità di prevedere un’area sportiva attrezzata ed in connubio con la sede del circolo…allora la risposta alla sua interpellanza non può essere che una risposta positiva. Noi manterremo fede agli impegni presi con il nostro programma su cui si è candidato Sindaco Mangialardi…“.
La replica di Sartini: “Si grazie Assessore, tanto è una prima risposta che diamo agli abitanti di quelle zone che visto e considerato l’ultimo piano attuativo che risale ai primi anni ’80 o giù di lì, speriamo di essere i più brevi possibili con i tempi poi per attuare il piano particolareggiato in special modo alla nostra richiesta. Grazie“.
L’interpellanza di MANCINI, di cui ho parlato sopra, è possibile trovarla integralmente QUI.
Questa invece la risposta del Sindaco: “…risponde il Segretario Comunale per certificare l’incompatibilità di quello che ha asserito il Consigliere Mancini e non penso che i nostri Consiglieri Comunali, i nostri Assessori votino pratiche dove sono incompatibili, la regolarità tecnica è certificata e non penso ci siano assolutamente nessun tipo di conflitto… da parte mia, del Sindaco non ci sono e non ci possono essere situazioni di incompatibilità che vengono assicurate…se ci sono valutazioni di carattere diverso… sarà il Segretario che le va a districare…quello che mi sento di dire che l’Assessore Curzi non partecipa, che non dà contributi in ambiti dove ha competenze di carattere professionale a meno che il Sindaco in sede di Giunta non glielo chieda per migliorare e non certo per avvantaggiarsene…io non vedo alcun elemento di preoccupazione…“.
Per tutto quanto concerne il “secondo tempo” della serata, tutto è riassunto in poco meno di una quarantina di righe in questo comunicato stampa del Comune.

Franco Giannini
Già pubblicato Lunedì 21 maggio, 2012 su Senigallia Notizie.it 
 
 Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :
 
sara f.
2012-05-21 13:46:59
problematiche grosse! un consiglio comunale sempre più scellerato ogni volta che si riunisce non s'era mai visto
Un povero tra i poveri (di politica)
2012-05-21 15:39:00
"FRANCO NON MOLLARE" Seguire i consigli comunali ti crea un torpore mentale, o meglio dire una sonnolenza, che alla fine pensi di aver perso tempo per sentir parlare di aria fritta o di cose che già tutti sanno e loro fanno finta di non sapere. Sei più vivo tu che molti consiglieri che siedono tra i banchi, in tutti gli schieramenti, perchè almeno tu non metti la testa sotto la sabbia come tanti struzzi di Senigallia ed hai il coraggio di dire la tua, senza paura di quelli che credono di essere qualcuno solo perchè siedono su quei banchi o hanno un qualche incarico, credendo di essere il meglio che c'è ed essere il virtuosismo in tutto. Fanno finta di non sapere quello che tutti gia sanno dando risposte di circostanza, prendendo in giro anche loro stessi per non ammettere che è stato un insuccesso. In merito alle 5 navi o eseguono il dragaggio nei prossimi 15 giorni o il tutto verrà rimandato ad ottobre (di quale hanno è dubbio)perchè da giugno non si eseguono lavori portuali. In merito alle 5 gru, del centro Le Torri, tutti sanno che i lavori sono fermi da più di un mese, perchè gli appartaemnti non si vendono e nessuno li richiede, il costruttore è andato via, si aspetta un altro costruttore che rilevi tutto come se sul mercato ci siano tanti in attesa di rilevare quello che hanno progettato altri, quello che altri non sono riusciti a realizzare e che altri non sono riusciti a vendere. Sulla vendita dell'Hotel Marche ed il recupero di questi, non mi esprimo, stendo un velo pietoso, sono hanni che è in quel modo e quanti ancora resterà in quel modo. Conplanare o circunvallazione, per sistemare i lungomari e riqualificarli, quanto tempo dovremo aspettare, quanti estati ancora così. Franco non mollare continua a dire la tua, di come si comportano, di cosa c'è bisogno, di come effettivamente stanno le cose, forse leggono anche loro i tuoi articoli e li aiutiamo a darsi una mossa. Grazie Franco per quello che fai.
max
2012-05-21 21:39:53
Le stelle della virtuosità di Senigallia? Eccole qui: mancanza di trasparenza amministrativa e conflitti di interessi enormi, aumento tasse per pagare spettacoli a volte assurdi, sperpero di denaro pubblico con associazioni amiche di comodo anche per scopi elettorali, sanità allo sbando, evasione fiscale nel turismo a livelli altissimi, prostituzione persino nel sagrato della chiesa del Ciarnin, criminalità crescente su tutti i fronti, ecc. E se non bastano ce ne sarebbero pure altre hai voglia