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martedì 1 novembre 2011

I MIEI BENEFIT...ME LI FACCIO "PAGARE" IN PRODOTTI BIOLOGICI











di Franco Giannini

... marmellate, confetture, liquori, preparati solamente con i prodotti della terra, distillato di sugo di gomito e immensa passione per questo lavoro ...


Alcune sere fa, mi sento bussare alla porta. Apro e vedo il viso sorridente di Laura Mengucci. "Ciao Franco, scusa se ti disturbo, ma volevo lasciarti questo pacchetto con alcuni dei miei prodotti, per fartene gustare la loro bontà... e sapere che ne pensi". Una volta entrata, mi ha fatto vedere il contenuto della busta, me ne ha illustrato da perfetta manager commerciale le qualità, la preparazione, ci siamo fatti la solita chiacchierata panoramica sui fatti ed i personaggi locali, e dopo averla ringraziata, mentre l'accompagnavo alla porta, le ho promesso che le avrei fatto conoscere con tutta sincerità le mie impressioni.
Leggendo nei giorni successivi i giornali, scorrendo velocemente i commenti su FB, e guarda caso, anche partecipando all' ultima seduta del Consiglio Comunale, ho potuto constatare che l'argomento più gettonato era sempre quello dei "Benefit" della spudorata "Casta"... che tutto è ma sicuramente non certo casta.
Io non faccio parte certamente a questo tipo di gentaglia, ma forse è proprio per questo motivo che mi sono sentito in un certo qual modo, parte in causa tanto di sentirmi in dovere di denunciare pubblicamente alla Agenzie delle Entrate i Benefit di cui anche io ho "abusato" in 7/8 anni di onorata carriera di "hobbysta scribacchino" e che mi sono silenziosamente portato a casa.
Un libro, una maglietta, un toner per il PC, diversi chili di tagliatelle fatte con sfoglia tirata a mano e dulcis (è il caso proprio di dirlo!!) in fundo, con i quattro vasetti di AMALTEA .
Ecco, confessato il mio peccato, ora mi sento leggero come....come...come si sentono coloro che si "appropriano onestamente" dei tanti benefit, alle spalle della povera gente, perché ciò che fanno, così si scusano, è lo Stato che glielo consente. Non ci sono commenti da fare, perchè costoro non sono più uomini, ma solo dei "cessi" di uomini.
A differenza di costoro, non so se i donatori, di questi cadeaux per me tutti di grandissimo valore perché indicano la stima immeritata che nutrono nei miei confronti, appartengono ai così detti FANS. Perché mi resterebbe difficile comprendere dove registrarli se sulla lista dei "Fans convinti" o più in quella di "Fans illusi" e prossimamente, magari anche dei delusi.
Ma ritornando alle ultime delizie, qui lo dico e qui lo... confermo, sono 4 gusti che meriterebbero il voto accademico di trenta e lode, ma potrei essere frainteso magari apparendo come il solito facile buonista. Allora fermo, falsamente, almeno mi salvo un pò la faccia, il mio voto sulla media del 26...
La marmellata è di Ciliegie si!, ma è semplicemente divina... certamente la migliore tra le altre (voto 29,9...con però l'abbraccio accademico!!).
E quella di pera allo zenzero ?, indicata per uno spuntino con i formaggi molli... ma naturalmente ... una raffinata sciccheria.
Per quella al Limone, non trovo gli aggettivi, si prenda uno a caso degli altri già sopra usati...
Ma la regina dei quattro vasetti è lei. Lo dico subito...non piace a quelli della LEGA, perché è fatta con prodotti terroni, forse indicato più per i gusti da premier : Sua Altezza ATENA, un dono prodotto da una fuitina, con relavivo accoppiamento, della Cipolla di Tropea con un Pistacchio Siciliano. Una confettura che si presta ad essere "sacrificata" su arrosti e carni alla griglia, ma anche su formaggi.
Oramai ci sono, quindi mi confesso di tutti i miei peccati... l'analisi dei vari prodotti, però, l'ho fatta un pò superficiamente, perchè operata solo raschiando e leccando il barattolino... i famigliari che c'erano arrivati prima, si erano dimenticati del sotto scritto... scusandosi per essersi fatti prendere la mano (meglio dire la gola) e non pensando a me, ma concludendo che erano veramente "bone...". Ahhh... vi ci mettete anche voi...dite che il mio è solo buonismo ... beh allora non vi resta che fare la prova del 9, cliccare su AMALTEA, chiamare e ... provare per credere.

lunedì 26 settembre 2011

Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°15: Laura Mengucci

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di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it ...

con
"Pacchiarotta" il biologico è di casa... anche a Pane Nostrum!!

Era il 1985, quando i Righeira cantavano "L’Estate sta finendo, e un anno se ne va, sto diventando grande e sai che non mi va. In spiaggia di ombrelloni non ce ne son più, è il solito rituale...". Ed anche Senigallia non si può discostare dalle altre località balneari, anzi noi siamo all’avanguardia, precorrendo i tempi.

Pane NostrumInfatti l’estate turistica vacanziera da noi sembra già terminata il 30 di Agosto, visti i "rompete le righe degli esercenti". Ma grazie all’evento di "Pane Nostrum", qualche tendone di biologico, i due soliti mattatori pluri stellati della gastronomia locale, si è riusciti a chiudere questo gap facendo credere che la "stagione" ancora "dura".

Pane NostrumUna tre giorni di pout pourri, un caleidoscopio di pani salati e sciapi, lingue, sapori, profumi, novità, esperienze, ma il tutto con un’ unica condivisione : i prezzi... solo salati! Per carità, non voglio scendere sull’importanza della manifestazione, del successo ottenuto, delle masse "smosse", dell’incremento economico ottenuto.

Pane NostrumIl colpo d’occhio avuto è già anticipatore dei risultati più ancora dei dati statistici.
Posso affermare, senza timore di essere smentito, che le cassandre che denunciavano una soppressione della mostra del biologico, hanno, diciamo, un po’ esagerato.

Pane NostrumNell’area di piazza Manni, infatti, un po’ distaccata dai forni e quindi penalizzata, chissà forse nel timore che il caldo di questi o qualche contagio OGM avesse ad infettare la bio-genuinità, gli stand del biologico. Stand due in uno, per abbattere i costi, ma nel contempo e maggiormente la riservatezza commerciale.

Pane NostrumCon tutta sincerità, del premiato panificio di Piazza del Duca, non è che mi interessasse più di tanto, anche per la ripetitività dell’argomento trattato, ma stavo soprattutto cercando una cara ragazza-amica, che mi aveva invitato, con quell’entusiasmo che fortunatamente ancora riesce a coinvolgere qualche giovane, nel suo stand di prodotti biologici.

Laura Pacchiarotta Mengucci a Pane NostrumLaura, questo è il suo vero nome, è riuscita a concretizzare con l’aiuto anche della socia Cinzia e tanti sacrifici, quello che è sempre stato un suo desiderio: produrre e commercializzare prodotti biologici. Obbiettivo che è riuscita a centrare con la realizzazione di Amaltea snc.

Dopo qualche giro per la piazza finalmente sono riuscito a trovarla e tra i profumi delle marmellate e delle varie confetture, tra i ritagli di tempo tra un cliente ed un altro sono riuscito a farle qualche domanda.

Laura, che cosa farai dopo che "Pane Nostrum" avrà chiuso i battenti?
Devo dire intanto che "Pane Nostrum" è stata una vetrina importante in quanto non avendo potuto fare un’adeguata inaugurazione, come avrei desiderato, visto i costi elevati, in questa fase di start up, abbiamo optato per la partecipazione alla fiera.

E’ nostra intenzione creare sempre qualcosa di nuovo con i frutti della terra che arrivano a seconda della stagione, quindi a breve lavoreremo arance e marroni. Le nostre lavorazioni rispetteranno rigorosamente la stagionalità dei prodotti.

Quando ad esempio terminerà la confettura di fragola aspetteremo il prossimo maggio. Nulla viene prodotto dalla terra spontaneamente per tutto l’anno 12 mesi su 12.
Vogliamo inoltre creare un qualcosa di speciale per la ns città, per Senigallia. Ma per questo la mia bocca è cucita...

E la logistica di tutto questo...?

Amaltea è un progetto tutto made in Senigallia con sede operativa in Via Canaletto 42/b zona art.le Cesanella; il nostro sito web è www.amalteasnc.it

E quali sono o saranno i prodotti trattati?

Al momento la produzione riguarda liquori, confetture e marmellate tutti rigorosamente biologici e con ingredienti provenienti per la maggior parte dalla regione Marche. Pochi selezionati fornitori che conosciamo di persona che scrupolosamente e con passione svolgono il loro duro lavoro.

Impresa a carattere famigliare o allargata ad altro personale?
Siamo due donne a portare avanti il lavoro con il supporto morale di mariti e figli.
Il primo passo, se l’ attività andrà nel verso giusto, è quello di acquistare un’ azienda agricola e dare vita ad un sogno che ho fin da quando ero bambina... Il ritorno alle origini, alla Madre Terra.

Ma che cosa ti ha spinto e che come hai iniziato?
La "Passione" con la P maiuscola, la voglia, da sempre, di fare qualcosa per Madre Terra e mai contro di essa. Di valorizzare il lavoro di chi giorno dopo giorno è a contatto con la natura e per questo penalizzato da illogiche regole di un mercato che non ci appartengono.
Il riappriopriarsi del gusto dei prodotti della natura, riscoprendoli nell’aroma e nella fragranza. Natura vera in gusto vero.

Ho, meglio abbiamo, iniziato per scherzo e proseguito con determinazione unendoci una buona dose di tenacia E’ in questo modo che ha preso forma il nostro progetto e siamo riuscite a diventare il primo liquorificio biologico delle Marche tutto made in Senigallia.

L’affluenza del pubblico, allo stand, mi fa comprendere che sono solo d’ostacolo a chi sta lavorando e che è ora di un saluto ed un sincero augurio di buon e proficuo lavoro, perchè Laura e Cinzia se lo meritano veramente.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto da laura il 23/09/2011 ore 11:12
brava laura, complimenti e tanti auguri!!!!!!!!!!

mercoledì 9 luglio 2008

NUTRIMENTI DELL' ANIMA E DEL CORPO (momenti di vita...)




di Dario Petrolati




Che bella stamattina.
Ovunque sbatte il sole rosa, sulle mura dell' Arco di Ponte Molino, e se mi giro a metà, come per gioco o in film di fantasia, c' è l' ancora deserta stupenda Via Beato Pellegrino lunga-lunghissima, misteriosa, affamata di giochi e grida di ragazzi che più tardi l' affogheranno, l' ombra calda amichevole da una parte con i portici restaurati e dalle luccicanti porte antiche, sempre chiuse, ma dalle quali traspirano preghiere sussurrate che si levano dalle gole delle suore di vari ordini ed età, l' altra parte avanza o arretra secondo l' altezza dei palazzi, la luce non ancora calda di questo sole la cui sagoma so solo ricordare. Non si vede, sta nascosto quasi, dietro a qualche curva degli Euganei o Castello antico ed allora di riflesso questa luce trasparente arriva di corsa lo stesso e si fa vedere e sentire chè oggi deve essere giornata allegra, festosa.
E da Maurizio (l' edicolante NdR) infatti c' è la fila, tra persone anziane che formano un' immagine inscindibile coi luoghi attorno l' edicola ricoperta di giornali e giochini, ragazzi coi pantaloni corti che vanno a piedi o in bici per le varie Facoltà sparse per la Città.
Tutti ci si saluta come se fossimo da tanto conoscenti. Ma tu chi sei e tu che mi guardi col volto leale di ragazza intelligente, quasi senza trucco, coda di cavallo bionda e bici che sembra improvvisata, fatta coi pezzi di vari recuperi, scatti improvvisa dopo la fermata a striscio, presa la Repubblica o il Manifesto, chè sempre ficcanaso o curioso debbo sapere chi saluto, a chi dono il buon giorno, e vedo con speranza che questa bella gioventù è orientata come me , non ho mai visto uno di loro prendere Libero od altra stampa di regime. Buon giorno dico, buon giorno ricevo e via che la vita di questa giornata comincia bene nonostante le notizie stampate od urlate all' americana.
Si sente voglia in giro di reagire come se l' incubo, la cattiva previsione cupa globale fosse stata solo una sciocca minaccia di pessimo gusto. Ci sono i libri, si legge, si studia, si pensa, fuma e sorride al bosco appena aperto del Maldura, dove c' è cultura non alligna inganno, il bello sapere ha preso il sopravvento sul costo pesante della vita, e tutti i nuovi termini usati nella finanza globalizzata sono ridicolmente accantonati come vecchi pezzi di carta bianca senza scritte. Ancora una volta l' intelligenza giovane ha prevalso, il desiderio di conoscere ha sotterrato ambizioni e bugie. Si ode sempre discreto il suono del piano che scivola tra le mani delicate del figlio del console americano, ora può riprendere gli esercizi anche più forte, e fare sogni, sentire emozioni che il bel cortile al numero 16 accoglie , contiene sino a sera. Quante note fuggite con discrezione da quelle finestre hanno allagato l' aria educata di questo misterioso angolo di Padova. E mentre io pel freddo d' inverno, o il caldo soffocante per l' incipiente estate mi son sempre scordato di chiudere i vetri della mia finestra, allora mi accorgo di aver rubato senza dolo ma per bisogno di comunicare, sentire la vita passare tra le dita arrivarmi all' anima (?) e ricordare, pensare, emozionarmi, confondermi piacevolmente tra queste carte che mi circondano.
V' è posto anche pel ricordo sfumato delicato del volto sorridente del vecchietto, conosciuto all' edicola di Maurizio, chè rimasto vedovo, ha i prodotti dell' orticello che gli avanzano. Allora ha preso coraggio e mi ha chiesto se mi piacciono i fiori delle zucchine, quelle che si fanno fritte, ho creduto di capire, ho molto gradito il pensiero. Così da domattina all' edicola di Piazzale Mazzini, oltre al quotidiano troverò in regalo il pensiero dell' uomo anziano, conosciuto appena, io gli regalerò un poco di amicizia semplice, in cambio di prodotti dell' orto vicino alla Basilica del Carmine.
La vita offre sorprese semplici che la rendono anche preziosa.