giovedì 31 luglio 2008

SE LE COSE STANNO COSI'




di Dario Petrolati

Eh...!!! si, pare proprio che le dette "cose" stiano così.
Era negli anni solari, quando Endrigo incantava per spiagge e locali, e c' erano canzoni che pare più nessuno sia in grado di comporre, musiche ispirate da sentimenti onesti e testi spesso composti da Pasolini.
Noi, ragazzi sciuponi, pensavano che fosse logico, naturale , che le bellezze delle ragazze durassero sempre e che il tempo passasse solo per le generazioni di già vissute, si credeva scontato che i sacrifici altro non fossero che parola ormai segnata solo sul vocabolario e che il nostro futuro sarebbe logicamente stato intarsiato di allegre serate , traguardi che nei rotocalchi si vedevano in foto gigantesche commentate da futili bugiarde chiacchiere, superficiali pure.
Invece il tempo passò, anche per noi, come per chi ci aveva preceduto , i giorni furono veloci e non ci furono riguardi, anzi stava arrivando un mondo nuovo per il quale non eravamo preparati.
L' apparire ed i colori solo tali erano, ad uno ad uno arrivarono i conti da saldare, onorare. Ci furono i più svegli, coloro che senza troppi scrupoli si adeguarono e cambiando vestito restarono a galla e diversi di loro fecero la così detta "strada".
Cambiarono valori e simboli, l' unica vero irrinunciabile divenne il capitale, nel senso di "potere finanziario", chi più ne aveva ebbe ragione e la corsa all' accumulo tanto frenetica si fece che le distanze temporali e fisiche cambiavano con velocità che nessun pensiero riusciva quasi nemmeno ad immaginare.
Davanti a luci e specchi si scoprirono disperazioni e povertà che erano rimaste nascoste , sotterrate, sconfitte da guerre che sempre diedero ricchezza e ragione a chi sapeva e poteva agire con meno scrupoli.
L' eterna Africa, continente perduto, depredato dalle guerre coloniali, cominciò a reagire e misteriosi popoli disperati cominciarono a fuggire dal deserto , dalle loro capanne,ove l' uomo bianco sapeva estrarre ricchezze per diventare sempre più arrogante e mendace.
Le grandi sconosciute religioni orientali, sempre da noi avversate cominciarono a muovere popolazioni che parevano primitive e barbare, tutto perchè il monoteismo doveva regolare l' intero globo, cominciarono o meglio continuarono guerre misteriose in luoghi ove sempre aveva regnato la violenza locale.
Così l' Afganistan, l' Iraq, l' Iran, l' immensa Cina, l' affamata India, cominciarono ad attirare i così detti "paesi più civili" , quelli che possedevano le armi tecnologicamente più avanzate, le borse ove vengono quotate le ricchezze naturali e non, da distanze e tempi inimmaginabili, tutto un subbuglio che di giorno in giorno contribuisce a rendere la globalizzazione ( termine assurdo senza pietà alcuna)la vera spina giustificatrice di fatti e misfatti in nome di falsità mascherate da un unico interesse: dominare il mondo.
Cambiano nomi di nazioni con velocità senza giustificazione apparente e si finisce col credere che un battito d' ali di farfalla nell' estremo est possa causare turbamenti all' ovest del pianeta.
Paura, confusione generale, fuga da luoghi ove prima c'era un qualcosa di diverso, il mondo intero si sta scontrando, da sponda a sponda cambiano diritti e valori.
Siamo nell' era dei barconi sfasciati ove affogano tutti i giorni uomini, donne e bambini che scappano, di notte, di giorno, da ovunque e noi cominciamo forse ad abituarci.
Come chiamarli : CLANDESTINI ?
E quali sentimenti nuovi ci turbano ?,cosa sta succedendo ?.
Ho tentato stamane di porre alcune domande ad alcuni conoscenti del Maldura, chè non posso restare indifferente, purtroppo sono argomenti che fanno pensare, irritano. Non... ho... avuto... risposte!!!!
Ecco: Le cose stanno cosi!.

mercoledì 30 luglio 2008

4 AGOSTO: SOLO SEI MESI DI PROVE... MA PER COSA ???


di Dario Petrolati


Pare quasi essere diversi.
Ma adesso che arrivano i soldati, saremo più tranquilli.
Tutte queste facce, colori e vestiti strani, gente che sdraiata chiede carità.
Era ora che qualcuno ci pensasse.
Non si può andare a Venezia, a spasso dopo cena cercare un poco d'ombra, fare i cavoli propri, dopo una giornata afosa, che ti trovi assalito da gente estranea, uscita dall' ombra che ti tende la mamo e supplica: fame, un euro per favore fratello.
Non è giusto e poi se uno è anche un poco sensibile rovina tutto, anche le immaginate serate fuori casa, piuttosto che sempre davanti la televisione.
Finalmente dal 4 agosto torneremo ad essere una nazione da cui prendere esempio.
Anche Padova potrà fregiarsi di avere i suoi soldati che garantiranno per la gente per bene.
Intanto le città prescelte e meritevoli sono 10 in tutta Italia, e Padova è fra queste .
Certo che rimane il fastidio di quando si vede per telegiornale tutta sta gente travestita, stracciona che sbarca sulle nostre coste come se fossimo il paese dei balocchi.
Per fortuna che abbiamo dei governanti che saltano il riposo notturno pur di pensare a come poterci togliere pensieri , sì che si possa ritornare ad essere il giardino d' Europa.
Intanto ci sono marinai e finanzieri che con guanti ed armi tentano di difenderci da questo assurdo assalto alle nostre belle rive, succede sempre giù, nel Meridione, si strappano i capelli e gridano come se fossero inseguiti da bestie feroci.
Barche e barconi sfasciati. Nessuno è stato. Senza nomi. Menzogne lunghe un anno , eppoi sparire lungo il nostro Bel Paese, arrivare sino a quassù e di tutto fare un meretricio.
Intanto nelle città più colte, vedi Firenze, Venezia ed altre ancora, per ordinanze dei Sindaci, è già vietato buttarsi per terra e suscitare pietà pur di raccogliere moneta, par quasi ci abbiano preso di mira chè tanto sanno che ci impietosiamo subito, ma non è giusto che poi assieme alle droghe e droghette varie la nostra migliore gioventù si confonde,viene ingannata e nei ritorni dalle discoteche succedono incidenti e stragi del sabato sera.
Finalmente dopo tanto soffrire e lavoro è arrivato qualcuno che sa il fatto suo. Torneranno i turisti per ammirare le nostre bellezze naturali e l'arte che ovunque , dentro musei e castelli aspetta solo d'essere mirata chè siamo il Paese che ha la fortuna di possedere testimonianze per acculturare le generazioni dell' intero mondo.
Allora il 4 agosto diverrà per noi una data solenne come per la Francia il 14 luglio.Luci e spensieratezza in ogni strada, torneremo finalmente ad essere padroni a casa nostra.
Però questo desiderio nascosto mi causa tanta vergogna, ho l'impressione di essere egoista come se quasi fosse un gioco. Forse sono confuso e tutto questo desiderio altro non è che il frutto della miseria che circonda il globalizzato mondo.
Dalle Olimpiadi di Pechino ai no gridati e soffocati per tante, troppe, ingiustizie minacciate , va a finire che mi metto in fila alla meschinità più vergognosa.
Questo articolo è stato anche postato, dietro autorizzazione di D.Petrolati, con il titolo originale Moda, sul sito:

martedì 29 luglio 2008

PIU' CHE RONDE, SOLO DEI RONDO' SENIGAGLIESI


di Franco Giannini


Questa mattina sulle locandine, fuori dalle edicole, campeggiava il primo piano, in caratteri cubitali, il titolo di " Le ronde finiscono in Parlamento". Quasi un motivo di orgoglio campanilistico. Il Sen. Casoli si è impegnato a farsi promotore di una interpellanza parlamentare per salvaguardare il problema sicurezza di tutto il litorale marchigiano. Chissà se si sarà reso conto di quanti km. è lungo e di quante forze si dovrebbe disporre, per rendere attuabile un qualsiasi sistema di sicurezza, tanto più se affidato alle ronde. Non solo, ma è andato a disturbare anche Prefetto e Questore. E se Carlo VIII minaccia lo squillo delle sue trombe, Pier Capponi dal canto suo, non può far altro che promettere di ricambiare con i rintocchi delle sue campane.
Quindi anche la Sen. Magistrelli, ha bussato alla porta del Prefetto per far presente le sue ragioni, circa la necessità di più controlli, ma non come li vorrebbe il suo collega parlamentare fabrianese.
I blogs di Senigallia si stanno occupando in buon numero, di queste ronde, chi con un piglio dal tono serioso politico, chi pigliandole solo come dovrebbero effettivamente essere prese...
I giornali on-line nè stanno beneficiando notevolmente, in numero di presenze, pagine lette, e commenti che producono commenti come in una irreale catena di San Antonio. Ho contato su un giornale on-line, che su 21 articoli postati, ben 9 vertevano, o come zuppa o come pan bagnato, sulle ronde.
I bagnini si stanno dividendo non più in categorie sindacali, bensì in "pro" o "anti ronde".
I turisti ne sentono parlare tutto il giorno in spiaggia, non c' hanno capito niente ma neppure chiedono lumi, perchè non gliene fregano niente.
Perfino gli stessi poliziotti si sono divisi in chi a favore e chi no.
In Prefettura il campanello è suonato ancora, alla porta questa volta il Sindaco di Senigallia, che non poteva far passare in sordina questo rondò senigagliese, iniziato a suonare con note stonate da un complesso di modesti pifferai.
Il pubblico senigagliese, da pubblico melomane qual è, ha percepito le stonature, i cattivi accordi, il cercare di riprendersi, ma ha pazientato perchè anche educato. Ma avendo tutto un limite, ecco che dal loggione, arrivano i primi segni di diniego, i primi fischi. La gente si è scocciata !
Alla politica e ai politici le ronde servono e son servite solo per dare inizio ad una nuova sceneggiata elettorale. Resta ben inteso quindi che a Senigallia, non esiste alcun problema di sicurezza, inteso come Mafia, Camorra, Terrorismo, Clandestini, ecc, mentre c' è, purtroppo, sulla spiaggia nelle ore notturne, solo problemi di stupidità causati da effetti alcolici o di sostanze stupefacenti, ma sempre rientranti, nel numero delle casualità nazionali.
Signori i miei politici, Prezzi, inflazione, stipendi, precariato, energia, emigrazione, prima risolvete questi di problemi(vi credevate dolci i lupini??) e poi a seguire tutti gli altri. Sicuramente ne verrebbe a trarre beneficio, senza muovere un dito, anche la sicurezza, e non solo quella circoscritta alle ronde.




lunedì 28 luglio 2008

INNO NAZIONALE GRECO: UN INNO ALLA LIBERTA'




di Dario Petrolati

Quando, e mi succede sempre, accompagno il tentativo di addormentarmi senza litigare con me stesso-il mondo intero- , sintonizzo la mia esausta radiolina a pile su radiotre.
Piano pianissimo a me pare, arrivano note e voci come regalate, da Saxa Rubra, sono sempre fidate, calme, educate anche, raramente, succede forse senza ragione, che mi sia più facile o comodo cercare radiouno e subito trovarla, come se aspettasse proprio me che magari per fortuna, proprio quella sera, capita uno di quei programmi inseriti e voluti da persone che mai avrei supposto avessero tali debolezze-passioni.
Ai campionati europei di calcio nell' anno 2004, celebrati in Grecia,non potevano mancare le voci storiche dei radiocronisti Rai , primo fra tutti Riccardo Cucchi.
Fortuna volle che gli entusiasti corrispondenti fossero anche preparati ed appassionati cultori di musica.
Tenne la guida delle serate pre avvenimenti sportivi proprio il Cucchi che oltre a spiegare il perchè dei simboli delle bandiere e la storia relativa, sempre affascinante, si soffermava senza mai eccedere nel raccontare ogni perchè degli Inni Nazionali dei Paesi Partecipanti.
Quando fu la volta della Grecia allora Riccardo Cucchi parve quasi raccomandarsi-consigliare un attenzione particolare chè l' Inno del Paese ospitante aveva una Storia che doveva essere conosciuta sotto ogni profilo.
Allora parve quasi che le gare attendessero per la lezione che mai supponevo potesse avere un simile fascino.
Imparai allora di Dionysios Solomos http://it.wikipedia.org/wiki/Dionysios_Solomos http://it.wikipedia.org/wiki/Zante , della importanza come poeta della lingua moderna greca, nato come Foscolo a Zante, della sua vita trascorsa in Italia e dopo nove anni, tornato nella terra d'origine, rimase affascinato dall' ideale della " rivoluzione ellenica" http://it.wikipedia.org/wiki/Fanarioti . Di li allora cominciò a comporre nella sua lingua materna. Tra le opere in lingua divenne subito celebre, L' Inno alla Libertà http://www.culturaspettacolovenezia.it/index.php?iddoc=9378&filter=Mostre , che limitatamente alle prime strofe fu accolto subito come Inno Nazionale.
Fu poi musicato e mai più cambiato dai regimi che si seguirono dalla data di composizione.
Forse se quella sera non fossi capitato sulla preziosa lezione accorata di Riccardo Cucchi, mai avrei notato quanto è sentito dal popolo ellenico il canto che tutti li unisce, sotto quella splendida bandiera a strisce bianche ed azzurre e le parole e la musica tutto
è stato un imparare nuovo un rinverdire la storia di una nazione che non solo è stata maestra di ogni civiltà antica per poi soccombere alle arroganze guerriere delle nazioni che seppure conquistandola materialmente, dalla Grecia ogni popolo, ogni arrogante dominatore ha imparato cosa significa la civiltà che anche sotto le antiche demolite mura si è sempre sentito come un' alito di cultura impagabile. Ho imparato anche sotto quanta e quale diaspora dovette subire con gli Ottomani http://it.wikipedia.org/wiki/Ottomani , la polverizzazione delle isole Elleniche, le repubbliche e la monarchia assoluta, le guerre interne per ideali mai sopiti, le leggi marziali, il tentativo del partito comunista greco, messo fuori legge dalla Regima Federica, per riportare un ideale spirito di indipendenza e libertà.
Non ricordavo, non sapevo forse quanto la meravigliosa, istruita Grecia avesse sofferto per raggiungere una indipendenza limitata, almeno, chè le nazioni del mondo tutto ricordassero caratteri affascinanti ed il nome di quella nazione dal nome colto, sparsa in piccole isole, che sia per il mare che per i maestosi superbi ruderi emana sempre un fascino odoroso come quando si sfoglia un libro antico.
Ed allora da quella sera dei campionati europei di calcio, ho anche imparato il fascino ed il rispetto per quella musica coltissima accompagnata dai versi, che atleti eretti con la mano dalla parte del cuore, sempre commuovono.
Da quella notte ho ricordato, ripassato la storia dell' intero Mare Nostrum. Grazie alla Rai Sport ho saputo di note e poesie che prima nemmeno conoscevo.

domenica 27 luglio 2008

LA LINGUA BATTE....


di Franco Giannini


Sarò palloso, lo riconosco da solo, ma quando ho qualche cosa che a priori so che non riuscirò a digerire, ineducatamente, la sputo fuori.
Si stanno di già succedendo le partenze degli atleti per le Olimpiadi della Vergogna, ed allora ecco che la precisa, complessa, monumentale, organizzazione cinese, non si è fatta trovare impreparata. Inaugurazione quindi del Villaggio Olimpico. Villaggio si fa per dire, se si pensa che saranno disponibili 17000 posti letto, per "appena" 16000 tra atleti, accompagnatori, giudici.
Disponibili anche i luoghi di culto, per le varie credenze, con un occhio di riguardo (non nel senso di favoritismo ma da "Grande Fratello") per quelle relative al Buddismo. Controlli ai raggi X a partire dall' aeroporto, passando per gli incroci stradali, fino aggiungere negli alberghi, e negli stadi. Un timore spaventoso di attentati, dopo quello avvenuto giorni or sono, ha accentuato il loro pigmento abituale della cute. Gli unici a non avere timore per la loro vita, almeno finché dureranno i giochi, sono i pechinesi.... Ma no gli abitanti di Pechino,... i cani pechinesi. Perché sembra le autorità cinesi abbiano impartito disposizioni ben precise perchè nei ristoranti, onde non disturbare gli animi e gli "stomaci" degli ambientalisti occidentali, non venga servita, nella maniera più assoluta (ed in Cina quell' "assoluta" vale molto di più di un semplice nostro ordine), la carne di cane. L' unica cosa che avrebbero voluto ma ancora non sono riusciti a sconfiggere, è quella coltre nebbiosa che fa da sfondo a tutte le fantastiche coreografie che fanno da cornice alle manifestazioni preparatorie del grande evento e che si tengono all' esterno.
Lo stadio a nido di uccello, nelle riprese televisive, sembra un vero nido ripreso nella campagna della bassa Val Padana. Solo che nel Ferrarese e Rodigino trattavasi di nebbia e qua invece di Smog. Là reagivi all' inconveniente infagottandoti in abiti di lana ed al massimo ti beccavi i reumatismi, qua, le mascherine servono solo come look, il minimo che ti può capitare va dall' avvelenamento da sostanze inquinanti e tossiche, a una possibilità massima a cui è meglio non pensare. Mi chiedo solo se i tecnici internazionali avranno calcolato quanto di questo Smog, talmente denso che potrebbe tagliarsi con un coltello, respireranno le/gli atlete/i che prenderanno parte alla maratona di 42 km., pari a due ore due ore e mezzo di inspirazione a tutti polmoni, riscaldamento escluso, nel pieno di uno sforzo. Come del resto i calciatori, i ciclisti. Sport praticati all' aperto, prolungati nel tempo e con non comuni fabbisogni di ossigeno. A questi (ir)-responsabili, non resta che la preghiera che direbbe un buon cristiano, "Dio abbi pietà di loro chè non sanno quel che fanno".
Anche i nostri atleti sono sul piede di partenza. E l' Italia come al solito, che di organizzazione è immancabilmente deficitaria, è sempre però in primo piano quando c' è da far parlare di se se non con le medaglie almeno con le polemiche.
C' è riuscita anche questa volta. Non tutti gli atleti meritevoli partiranno, ma due resteranno con il naso all' insu a veder volare i loro colleghi verso la patria del sol levante.
Guarda caso due donne: Ester Balassini e Benedetta Ceccarelli. Entrambe in regola con i minimi richiesti dalla FIDAL, la prima perchè non perfettamente in forma, la seconda senza motivazioni.
Mi chiedo se la forma o gli sponsor ?? Quale sarà stata la forza che ha fatto pendere l' ago della bilancia dalla parte che ritengo errata ? Se penso che anche un Cunego reduce da un certo non lusinghiero Tour de France, pieno di cadute conclusosi con il suo non esaltante ritiro, parteciperà all' Olimpiade, penso che lo stesso diritto lo possegga anche chi quanto meno si è impegnata ed è riuscita a raggiungere almeno il traguardo...quello del minimo che avrebbe dovuto dar diritto di partecipazione. Che dire della Ceccarelli, ma poverina lei dovrà sottostare, correndo per l' Arma dei Carabinieri, all' ubbidir correndo, correndo ubbidir.

Altro nodo da risolvere, questa volta i premi di vittoria sono stati programmati (140 mila € per le medaglie d' oro) speriamo poi che trovino i fondi per pagarli, è se e quando il nostro "Santo Subito" parteciperà all' evento. Ma lui non sa quanto ciò ce ne possa fregar de meno.

venerdì 25 luglio 2008

SPIGOLATURE -7-


di Franco Giannini


Tempo di riduzioni della spesa Pubblica: Camera e Senato ci costeranno di più rispettivamente dell' 1,5% (14 milioni di €) e del 2,1% (12 milioni di €).

I Gruppi parlamentari del Senato (malgrado la notevole riduzione del numero) percepiranno un "monte premi" di 40 milioni di € (contro i 39 della scorsa legislatura).

Le pensioni degli Ex-Parlamentari aumenteranno, come importo globale, del 5,25% per la Camera e del 4,25% per il Senato.

A proposito di aumenti di stipendi e di pensioni relativi alla plebe, invece, non sono pervenuti dati.


Tempo di civiltà ed educazione: Dopo il gesto fatto da Bossi, rivolto all' inno nazionale, alle parole "..schiava di Roma...", non si userà più dire "indice di" ma "medio di". Del resto quando le forze ti vengono a mancare da ex "celodurino" qual' eri, ti puoi solo aiutare nelle tue eleganti esternazioni o con la bocca o con un "medio(l)anum".


Tempo di vacanze: La Brambilla pensava di risolvere il problema come il suo Presidente con i rifiuti di Napoli. Gli si è rotta però la bacchetta magica e ha scoperto che la gente senza quattrini non può andare nè in montagna e neppure al mare. Colpa del Petrolio, dell' inflazione, del caro prezzi, si è affrettata a dire. Chissà dove è stata in vacanza fino ad oggi ? Ma non si è perduta d' animo, e come medicina palliativa ci ha suggerito di cantare, come fa lei sotto la doccia, una canzone di altri tempi, ( chissà se di carattere biografico ?) "La famiglia Brambilla in vacanza".


Tempo di Cast : Varato il cast dell' Isola dei Famosi, e chi vi poteva partecipare se non uno/a,rotto a mille peripezie che la vita riserva, e tra queste anche quella, la più dura, di aver frequentato le aule parlamentari ? Ma chi se non Luxuria, scaricata politicamente parlando, ma che come "Ercolino sempre in piedi" si appresterà a dimostrarci come i politici sanno superare quelli che sono i veri problemi quotidiani per la sopravvivenza, non abbattendosi mai. Un vero soldato di Ventura !


Tempo di Bugie : A tal proposito questa sera su Canale 5, a quel che dicono l' unica TV indipendente rimasta, Tremonti parlava di bontà della sua Robin Tax, anche se l' EU è dubbiosa e resta ad osservare. Un dubbio solo assilla gli italiani....cos' è questo oggetto misterioso di cui tutti parlano, ma che nessuno si è accorto che effettivamente esista... ed ironia della sorte, neppure i diretti interessati : i petrolieri ed i banchieri. Quest' ultimi poi stanno di già piangendo per i conti in rosso... non è vero...ma intanto cominciano a spargere le voci.
Napoli, rifà il verso a quel "Carosello" di tanti anni fa : "La mondezza non c' è più". Discariche nuove non ce ne sono, Inceneritori neppure, Differenziata è un termine per loro sconosciuto...ed allora dove "cavolo" l' hanno buttata e dove la buttano ora. O ad Arcore o in Germania. Nel primo caso potrebbe essere un cadeau di "Santo Il più Presto Possibile" , nel secondo caso però ci vedremo arrivare quanto prima la fattura con l' unica speranza di poter recuperare almeno l' IVA. Per il pagamento, mancandoci la liquidità, onoreremo gli importi offrendo pacchetti turistici tutto compreso nella Riviera Romagnola alle famiglie tedesche.


Tempo di riesumazioni (politiche): Ho rivisto, non che ne sentissi la mancanza, tutt' altro, è stato come un' extra sistole, il Bertinotti al direttivo o qualche cosa del genere, del suo partito. Solito impeccabile abito griffato, scarpine adeguate all' abito, viso un pò tirato. Novità: la collocazione. Lontano dal tavolo dei bottoni, in mezzo a tanti anonimi di già però felici di rappresentare qualcuno. Lui incaz....to di non rappresentare più manco se stesso. Hanno cantato "Bella Ciao", ma lui in cuor suo cantava "Avanti popolo alla Riscossa...", perchè lui è a questo che punta. Del resto il Potere è come il primo amore...
E Fassino ? L' unico politico, che si può affermare senza ombra di dubbio, di essere uomo "trasparente", sempre di più. Ed allora che bisogno c' era che il Parlamento gli dedicasse un applauso unanime di solidarietà. Strano come nei momenti del bisogno (N.d.R: stipendi, pensioni, privilegi, ore di lavoro, festività, lodi tutelari) queste forze che fino a due minuti prima si erano scannate, si ritrovino unite.


Tempo di sfiga : In Italia è divenuto perenne. I Treni si spaccano e le Ferrovie pensano che l' unico sistema per tranquillizzare gli italiani sia quello di spendere milioni in pubblicità. E neppure una pubblicità bella ed intelligente, sarebbe stato chiedere troppo. Insomma una pubblicità in linea con i treni dei pendolari.
I soliti amici del club dei miliardari, per aiutare le FS a fare il salto...nel vuoto, nel 2010 si metteranno in concorrenza con essa. Treni di lusso, rossi, veloci, comodi che daranno lavoro a tanta gente.
A proposito di FS, che fine ha fatto Alitalia? Moriva, campava, prestito si, prestito no, cordata, scalata...Ho l' impressione che la faccenda Alitalia sia stata non una cordata ma sia stata volutamente Scordata. Ha il suo bel dire Scajola, ma a me non sembra che sta soluzione sia come la Cina, cioè "vicina".
Vista l' ora, conviene ad andarci a dormire su, intanto i problemi domani mattina si ripresenteranno intatti come li abbiamo lasciati.
Chissà che la notte non ci porti consiglio...almeno non quello dei ministri


DOVEVANO ESSERE SOLO EMOZIONI IN MUSICA


di Dario Petrolati


Era giorno, ancora quando ieri sera arrivammo a Piazzola Sul Brenta .
Si vedeva distante l' orgogliosa Ciminiera della vecchia fabbrica.
Funge da faro, come per i marinai, punto di riferimento per tutti .
Da lì si parte per fare un orizzontale giro e non perdersi tra strade conservate tutte nuove anche se datate.
La chiamano "architettura industriale", lasciare a testimonianza del lavoro - operare di altri tempi, quelle mura di mattoni restaurate che sembra contengano ancora vita, fatiche, sudori e speranze.
Dalle barchesse hanno ricavato Sedi ed uffici per banche, tutte le banche e le finanziarie abbracciate e gemellate per succhiare soldi con promesse di guadagni facili.
Eppoi alberi frondosi rispettati lungo i viali, specie quelli che conducono alla Piazza circolare tutta terrazze con ombrelloni bianchi e quadrati, giardini tanti e laggiù, come se fosse un quadro enorme tutta la Villa lunga, adagiata, pronta sempre per gli spettacoli e rappresentazioni musicali.
Dentro dopo percorsi attorno alla fontana ed avere scalato tutta l'ampia scalinata si arriva alla famosa " Sala della Chitarra" http://www.castelbolognese.org/chitarra.htm .
Fermi col naso all' insù non si arriva a distinguere il soffitto che quasi per sfida chiude dopo giri e giri di piani con il foro centrale enorme, quasi una cupola piatta, tutta la pensata per udire suoni che liberi fuggono verticali dando la sensazione di trovarsi dentro uno strumento ove regna-impera solo musica.
Ma ieri sera non era concepibile assistere al concerto dentro la Villa Contarini http://www.castelbolognese.org/villacontarinicamerini.htm , e manco i giardini avrebbero potuto contenere tutti quei ragazzi e pochi anziani, l' enorme palco per l' orchestra e tutte le sedie -poltroncine sparse in ordine per le tre ore di spettacolo con spazi e luci e fari e gelatai, bibite, panini, come si fosse al circo americano a tre piste.
Tutto fa brodo, vendere, se possibile oltre ai cd, i poster, collanine, li chiamano gadget. Per farla breve e non sta bene dirlo, si fece mercato in attesa dell'evento musicale.
E lo spettacolo iniziò logicamente con oltre mezz' ora di ritardo, dopo vari insistenti cori e battimani, quasi si fosse allo stadio.
Tutto quanto fa moderno o viene dall' america, basta che renda. Noi-anche noi, sudditamente acconsentiamo e scordiamo come ci si prepara per ascoltare musica, anche quella che ormai è solo canzonette e registrazioni con effetti speciali che fanno dire : oh!.
Certo sapevo, intuivo che tutto tra musica e contorno non mi avrebbe dato le stesse emozioni di un concerto della Scala o come quando dentro una delle tante chiese qui a Padova ci sono i "Solisti Veneti" http://www.promart.it/solistiveneti/SolVenCurr.html e meglio ancora gli oratori Al Santo o alla Cappella degli Scrovegni.
Spettacolo, questo si, spettacolo condito di note , tecnica-tecnica e ricordi non troppo reconditi di colonne sonore di films del primo dopo guerra. Molto Iazz mascherato e Gershwin, tanto imitato e non detto, un poco di dodecafonia e tecnica , frutto di esercizio manuale mista a furbesca filosofia esistenziale, come se solo il disagio di vivere l' avesse solo Allevi http://www.giovanniallevi.com/index.asp .
Ogni tre minuti di assolo per pianoforte l' Allevi si inchinava alla piazza eppoi prima d' iniziare un'altro pezzo con una frase attorcigliata spiegava in quale contesto, come perchè, gli era venuta l' ispirazione che poi rapidamente svuotava su noi spettatori.
Eppure da Corrado Augias, da Fabio Fazio, Allevi era stato insignito come un esploratore, testimone della mai morta musica vera, l' incontro e la stima di Muti per il ragazzo irrequieto di 40 anni, allora vuol dire, ho pensato che sono ormai sorpassato, non capisco e sento, sono consumato e capisco solo il vecchiume.
Oppure, ormai tutta la musica che c' era da scrivere è stata scritta composta,ed ora solo possono ripetere e cercare senza più trovare musica che rappresenti l' attualità, ma come proprio non so.
Mi scocciava smuovere la fila di gente che mi sedeva accanto, ma con un pò di discrezione e scuse, ci siamo alzati ed abbiamo abbandonato la Piazza.
Sempre col dubbio di non avere capito, ma poi al bar, ed al posteggio , per riprendere la macchina, ci siamo accorti che anche altri, muti in silenzio, se ne erano andati chè qualcosa non era filata per il giusto verso.
L'aspettativa di vedere - udire musica ci aveva reso uno strano effetto, quasi indifferente, come se avessimo sbagliato porta o ristorante.
Quando si vive in una stagione ove la pubblicità fa vendere e credere anche all' inesistente, le rese sono queste, niente malinconia, entusiasmi, solo indifferenza vuota.
E' stata una serata fuori casa, col cielo segnato dalle piccole lontane luci rosse degli aerei di linea che andavano o venivano per Venezia.
Le "prove del mercoledi" alle 15,30 nel mio cortile, Schumann per primo, che sempre fa il "figlio del console americano" sono un' altra cosa.


giovedì 24 luglio 2008

...EVVIVA, SIAMO ARRIVATI AL 100°....


di Dario Petrolati


Al gentile lettore,
il cui nome non conosco,
vada il mio più vivo ringraziamento per il tempo che dedica a scorrere queste righe quotidiane sul Blog di Franco Giannini, amico e persona che purtroppo ho conosciuto troppo tardi e col quale dialogo, quassù da Padova, mentre lui risiede a Senigallia, mio paese di origine e che sempre penso, ricordo.
Ringrazio la pazienza di non so chi , chè leggere quanto getto sul " diario" non sempre è ottimamente impiegata,anche perchè la mia collaborazione con Franco si basa su fiducia reciproca, tento di toccare argomenti e sensazioni, parlare di persone-cose che vedo, sento, di queste parti, mentre ho sempre il pensiero alla mia terra di origine, ove vissi gli anni di mia gioventù.
Tanto, troppo tempo è passato e se mi volto indietro mi dicono che le persone che menziono non ci sono più, anche per ragioni anagrafiche, i posti ed i nomi degli stessi o sono cambiati oppure hanno costruito-cambiato, insomma Senigallia che io rimpiango è cambiata come tutto sempre cambia ovunque.
Gli argomenti che "sento" di stendere e rimettere a Franco sono dei più vari, quello che provo ed ho paura di scordare scrivo, di laggiù-ancorato a quassù, e parlo di gente minima, benestante, istruita e non, insomma del mondo reale ed immaginario anche abitato, e con diritto da quelli che sono minoranze da terzo mondo.
Se vado a Venezia e la sensazione unica di riflesso, le mura antiche colme di storia, spesso dimenticata, di questa Padova ove vivo e vedo tanta gioventù che in Università si prepara fiduciosa per un futuro.
C' è gente che parla molto diversamente da noi marchigiani, ed il dialetto, la cadenza che quasi sembra sempre uguale è differente tra Padova e Venezia, una ha un retaggio colto anche se cantilenante, mentre nel padovano si sente l' humus della terra , in testa e sotto le unghie, l' attaccamento al lavoro dei campi viene ricambiato dai soldi che quassù non mancano proprio.
Tutto ha un peso-valore-apparenza.
Io che vivo dal 1968, proprio quell' anno, da queste parti non mi sono integrato, colpa mia, sono prevenuto contro questo modo di vivere grasso sempre mirato al tornaconto e siccome sanno a Padova che scrivo poesie, la Università, il Sindacato, l' ex.Partito, la gente che legge insomma, allora quando la buttano in politica vogliono avere sempre comunque ragione. Sia quelli di quà che gli altri di là, ed io , io che mi chiamano poeta non posso sapere, chè la verità appartiene a chi urla di più ed ha di più.
Appartengo ad una casta di sognatori che non può decidere, ci sono gli altri che prendono direttive e sanno come destreggiarsi nell' interesse di chi sanno bene loro.
Tutto questo preambolo a chè direte voi ?, solo per cercare di spiegarmi e forse ho fatto il contrario, ho cercato di presentarmi alla meno peggio spiegando il perchè , come e quando collaboro con Franco; chè un giorno mi disse di sfuggita, qualora avessi avuto voglia e tempo c'era il suo nuovo Blog, bellissimo, che mi avrebbe ospitato ed a lui come persona avrebbe fatto piacere.
D' istinto, ho avuto fiuto e fortuna nel conoscere Franco, quasi ogni mattina gli mando qualcosa di me, anticipando lui ed i lettori, così che le mie poesie stese sul mio blog patavino passano in un secondo tempo, praticamente mi ha strappato dalle mie "confessioni" ed ora mi trovo a festeggiare, il n° 100, degli interventi-articoli de Lo Spigolatore.
Franco e voi tutti da laggiù, io da quassù, complimenti ad ogni persona nota ed ignota, amica, che ha permesso di raggiungere questo primo traguardo.
Spero nel coinvolgimento anche fattivo di sempre più anche giovani idee, la soddisfazione deve essere reciproca e donare qualcosa di positivo a tutti , lettori e collaboratori.
I suggerimenti sono sempre accettati anzi graditi e cercati.

ANCORA ESTATE.


di Dario Petrolati


Pare sia estate.
Almeno sul calendario, segna la fine quasi del mese di luglio.
Eppure mi pare non sia passata, venuta quella stagione assordante giovane allegra.
Dipende dal cielo a volte colorato male, quasi per dispetto da pittore della domenica o dalle meste novità che giungono di traverso dai mezzi di comunicazione, che in una parola estranea accorpiamo e pronunciamo ognuno a modo nostro.
Deriva dal latino, ha origine anglofona, comunque sia "mass-media" non mi piace ha l'impressione di un falso colto barbarismo e a forza di pronunciare parole-espressioni nuove, finisce che ci scordiamo il bellissimo "CIAO !" anche se pare derivi, venga dall' altra sponda dell' Adriatico, ed abbia ancora catene silenziose per far capire udire lo strascico dei servi catturati e resi schiavi quando la "Serenissima" comandava e rubava a destra ed a manca portando ori e riti nell' isole qua davanti, rendendo la città unica, fatta di cultura che aveva per bandiera un leone alato reggente un libro semiaperto ove le scritte latine Pax et Bellum sfidavano fedi e preghiere di gente anche dalla pelle scura.
Ci voleva Napoleone, finalmente per togliere tanto orgoglio e far prevalere la laica ragione su religioni sanguinarie che in nome di un non creduto dio era permesso rubare e giudicare infedele chi la pensava in altro modo.
Molto rimane ancora però dell' antico ricordo, quando l' Oriente misto all' Occidente produceva arricchiva e depredava creando modi di vivere ineguali con ricchi signori-ricchissimi e dame-cortigiane che con furbizia, arte e bellezza facevan moda e leggi convincendo con l' odore del corpo l' antico guerriero che nulla spaventava ma si asserviva al pensiero di donne anche intelligenti che doppiamente operavano passando di letto in letto.
Saltavano teste, si usava la cipria piuttosto che l'acqua, ed invece di assorbire l'esempio delle antiche civiltà orientali che avevano il culto dell' acqua che sempre scorreva e creava musica e rendeva i corpi sempre puliti davvero, non falsamente profumati e colmi di pulci, ridevano e comandavano, era l' eterno inganno.
Furono anni in cui chi sapeva leggere anche e scrivere, la raccontava come più faceva comodo, la religione dominante permetteva accumulare ricchezze in nome di Dio, e litigando sotto sotto le famiglie facevano carriera sino a mandare a Roma il preferito figlio che diventava Papa-cardinale e che se si innamorava generava figli e figlie spargendo corti e parentele dove si stava meglio e la gente aspettava ordini per sempre ubbidire.
Corti ovunque imparentate che non facevano scandalo, solo i propri comodi,allargando il potere spirituale a quello temporale e chi non ubbidiva finiva male in ogni senso.
C' era l' aldilà eppure l' aldiquà, bastava ubbidire e pagare.
Le caste di quei tempi avevano cognomi che poi finirono su libri e fecero storia.
Le stagioni della vita erano concepite ed organizzate secondo il potere, si viveva, lavorava, pregava, ubbidiva, sempre ai voleri delle divise che ornate di ori e ricchezze predicavano umiltà per avere diritto alla pace eterna.
Quassù, da queste parti il seme è rimasto e la gente non so se quello che fa altro non è che il ricordo o il sangue ormai mescolato a tutte le calate dei barbari poi produce effetti che paion fuori stagione, a loro sembra stia bene così.
Tutti si sentono padroni della propria terra, la Regione spetta di diritto quasi divino, non si discute, anzi si litiga se un italiano, magari di Matera, vuole aver diritti pari agli altri abitanti.
Questo anche è il Nord-Est, ove il miracolo economico gestisce forse, pure le stagioni dell' anno.

mercoledì 23 luglio 2008

QUELLI CHE…. CON LA RONDA ANOMALA….



di Franco Giannini




Aderisco all’ invito di pubblicare il volantino, non perché, come ho già avuto modo di spiegare, sono convinto della bontà dell’ idea, ritenendo questa iniziativa più folcloristica-goliardica che utilitaria, ma perché a volte nella vita ti trovi costretto a schierarti e fare una scelta, poi perché avevo un “conto in sospeso” da pagare agli organizzatori, ed io non dimentico mai i favori ricevuti.
Dovendomi schierare, ho preferito schierarmi, quindi, con una “banda” di cui conosco i volti puliti come puliti so che sono i loro ideali.
Le ronde, le altre, le ho sempre ritenute, le ritengo e le riterrò a priori inutili e deleterie, sia perché non autorizzate da alcun organo delegato alla sicurezza, sia perché mi riportano indietro in anni da dimenticare, sia perché le persone che vi partecipano non mi danno garanzie comportamentali in casi specifici, non avendo alle spalle corsi professionali fatti ad hoc. Indi per cui ne deduco che da queste ronde non si otterrà mai il raggiungimento della legalità sia in spiaggia che in qualsiasi altro luogo, bensì la loro funzione, sia solo quella di cassa di risonanza strumentale per alcuni politici locali o nazionali.
Però, nell’ idea della contro ronda, quello che più mi piace è il titolo: Ronda Anomala. Bello, pubblicitariamente centrante.
Non so chi l’ abbia trovato, ma a lei o lui, va tutti miei complimenti.
Ed allora, soprattutto divertitevi, niente alcool, ma musica e ballo quanto ne volete a volume accettabile e a passeggio per una notte in “coppia possibilmente”. Sabato lasciate la politica a casa, che qui non servirebbe se non a dar modo l’ indomani a qualcuno di poter nuotare sull’ onda della solita occasionale cercata, sospirata, vivibilità, vomitando qualche fesseria attraverso i soliti comunicati stampa; non dategli questa soddisfazione, datemi retta e con la complicità del mare-luna andate e moltip…ma sarà meglio vedere di caso in caso e… pescate se c’ è da pescare, ogni lasciata è persa…e voi sapete bene a cosa alludo.


Ed ora ecco il messaggio del volantinaggio telematico:


Vuoi riprenderti la spiaggia?


Non ne puoi più delle sparate dei soliti demagoghi
perennemente in campagna elettorale?


Hai voglia di baciare la tua ragazza in riva al mare
senza rischiare di essere internato a Guantánamo?


Partecipa anche tu alla


RONDA ANOMALA


Senigallia, P.le della Libertà (davanti alla Rotonda)
Sabato 26 luglio 2008, ore 22:30


Anomala, rispetto a chi pensa che a Senigallia ci sia la piaga del
vandalismo in spiaggia;


Anomala, perché chiedere legalità non significa farsi giustizia da soli;


Anomala, perché chi grida al vandalismo vuole solo proteggere i propri
stabilimenti (peraltro assicurati) e le proprie concessioni d’oro (rinnovate in
eterno) senza pagarsi la vigilanza privata, se proprio non si fida delle forze
dell’ordine;


Anomala, perché il rispetto della spiaggia non finisce con la stagione estiva
(finché c’è da far soldi), ma deve continuare anche d’inverno. E invece
d’inverno l’arenile sembra una discarica, abbandonato proprio da quelli che
ora fanno le ronde a caccia di vandali;


Anomala, perché se, come dicono quelli del Coordinamento Civico, la
“gente per bene” è con le loro ronde, allora i deviati siamo noi, che le
consideriamo delle sceneggiate.

LAGGIU' ABITA ANNALISA.


di Dario Petrolati


Nel fresco rosato della mattina che tarda.
Rifrange sui mattoni e sulle lapidi il timido sole che sorgerà più tardi.
Davanti ho Ponte Molino.
Mi fermo per osservare sotto nel Piovego (il fiume che attraversa Padova: N.d.R) i cigni che di già giocano, i piccoli neri, mentre immobile presuntuoso il bianchissimo enorme capo finge di dormire: osserva.
Chissà se avrà pensieri il bellissimo cigno o agirà solo d'istinto, magari aprendo poi le ali, stendendole al sole farà un gesto, lancerà un accordo ed allora l'intero branco risalirà la corrente lenta-lenta sino alla Torre dell' Osservatorio di Galileo dai mattoni fatti a mano pressati e cotti al sole come si dice facessero una volta.
Ma prima o dopo vedo la targa di Via Dei Savonarola, sempre ci passo ed ora solo mi ricordo che in fondo alla disarticolata strada c' era un cinemetto di quelli poveri, ora solo rammento, ove uno si faceva la fila per entrare a vedere " l' ultima neve di primavera".
La storia lacrimosa di un bellissimo bambino che fece piangere tutti gli spettatori, chè il bimbo alla fine moriva tra le braccia del papà.
Ogni volta che si accendevano le luci per far riposare la macchina delle proiezione, si sentiva un rumore scordato di lacrime e fazzoletti ,ma erano giovinetti, eppure tutti piangevano, quasi con gusto, chè molti videro il film addirittura 2 volte.
Fu un filmetto poi scomparso dal giro, ma fece storia per le lacrime versate, forse allora eravamo più buoni, ingenui, fessi.
C' erano meno luci in giro e si girava di notte sotto i portici bui senza paura, nemmeno concependo assalti o violenze, si sentivano allegre risate di ragazze che con la pancia addirittura e la bocca larga dicevano parole grasse simpatiche colme di intese amorose, come solo le padovane belle possono e sanno fare.
Che lunga bella difficile edificata a caso, questa via che pare parli, le case sono piene di piccole storie borghesi e proletarie, non sanno tacere si sentono voci in dialetto che dicono - dicono ed io non capisco, mescolato a radio che trasmettono notiziari locali, intercalato continuamente dalla parola " mona " dai tanti significati che ogni volta ho chiesto spiegazioni anche a ragazze e quelle ridendo con le gambe lunghe senza tante storie si toccavano il basso ventre dicendo: questa!.
Vuol dire anche fesso, ritardato, porca miseria, ma il più delle volte significa ritorna da dove sei venuto, che può essere anche l' augurio : tu possa tornare alle origini ventrali ove eri protetto e stavi in pace.
Ed allora lo dicono signore di bell' aspetto, che hanno profumo che turba solo a vederle, lo ripetono con voce irata e sgraziata i muratori nel passarsi i mattoni al volo di mano in mano mentre rifanno un muro , aggiustano un arco.
Quest' anche è la Padova che scopro e rivedo con occhi ed anni diversi, passati senza che mi accorgessi di tanti perchè.
Ha la pavimentazione rifatta da poco Via dei Savonarola, a sassi tondi quasi tutti uguali senza una buca, ed archi fatti a caso, eretti da muratori della domenica, per proteggersi dalla pioggia e fermarsi avanti ai portoni per fare quattro ciacole, prima di ritirarsi o fingere.
In fondo, in curva tutta storta come un mal di pancia, c' è un ponticello pedonale che serve per abbreviare la strada, passare dalla riva sinistra del Piovego alla parte opposta.
Tutto a caso d' istinto, come i giardini improvvisati sopra le terrazze, al posto dei tetti, ove le serve stendono la biancheria lavata, per asciugarla al sole e all' aria che si spera più pulita.
Da queste parti abita Annalisa, mi ha detto il numero civico ed il telefono, ma l' ho perduto , non ricordo.
Sabato uscirà di casa per andare in Olanda.
Partirà la mattina presto in treno, solo tre giorni, per sfogare la mente e fumare a piedi tra la gente che usa solo bici.
Eppoi basta, altro non so.
Tremava ieri mentre studiava, sembrava avesse freddo, ma io ho sentito, pensato che la sua è solo purtroppo inquietudine, paura e voglia di sparire.
A 22 anni stufa di vivere senza dirlo, stremata da pensieri onirici, un corpo da ragazzino, se non avesse il piccolo accenno dei suoi seni parrebbe personaggio di film svedese, uno di quelli di Bergman prima che l' assalisse la depressione, la crisi esistenziale per questo campare difficile.
La sosta, i pensieri, l' acquisto di Repubblica, tornare indietro a Ponte Molino tutto è durato brevissimo, sempre la testa occupata per la cupezza di Annalisa.
Se questo è vivere io non so.

martedì 22 luglio 2008

...E TUTTO AD UN TRATTO....SUCCEDE !!!


di Dario Petrolati


Quando la mattina i genitori aspettano la figlia che ancora non s' è vista, comincia l' agitazione.
Più o meno nascosta la preoccupazione assale lo stomaco dei genitori che non sanno più cosa pensare a chi chiedere consiglio aiuto.
Eppure la figliola non aveva mai dato pensiero alcuno, aveva sempre studiato ed ubbidito ai suggerimenti-consigli che sempre avevano dato quando la sera usciva con la comitiva, bravi ragazzi, mai stupidaggini o richieste da impensierire.
Ma stavolta, è quasi giorno, e tra poco i genitori debbono andare al lavoro, come si fa ad uscire di casa e non sapere perchè ancora la figlia non è tornata a casa, come si fa, andare a lavorare per finire il mutuo, avere la testa da un' altra parte, insomma si prende il telefono e dopo il giro dei genitori che anche loro ancora nulla sanno, comincia l' agitazione collettiva, di quartiere e l' ansia, la paura i brutti pensieri si fanno sempre più pesanti.
C' è chi telefona ai carabinieri, in Questura, alla polizia, si prova ovunque quasi sino a perdere la testa.
Qualcuno più lucido, pratico accende la televisione locale, la radio, ma solo canzonette e quiz registrati, visti ieri sera, ma si dai, perchè se fosse successo qualcosa già si saprebbe.
Dicevano una volta, chi fosse non importa, che le brutte notizie si sanno subito, sono veloci eppoi perchè dovrebbe essere successo qualcosa di brutto?, sono ragazzi, giovani e quando si divertono scordano i genitori che esageratamente stanno sempre in pensiero.
Poi c' è chi fuma, chi dei due prende la macchina e comincia a vagare, cercare, così da più vicino a casa sino ad arrivare al posto di lavoro e verbalmente chiede un permesso per motivi famigliari e ricomincia la caccia.
L'altro, che è rimasto a casa per sentire il telefono se suona, pensa che al ritorno indietro del coniuge in macchina saranno in due, tre, la comitiva in parte dei ragazzi, le pensa tutte.
E il tempo passa veloce e lento pesante viene sete e non si sa più come ingannare l'attesa.
Dal Lido, arriva una notizia al pronto soccorso, pare che alla festa non autorizzata, sulla sabbia tra il rumore i gridi di gioia confusa ci sia qualcuno che non si sente bene.
Poi rapide come i tuoni le notizie si fanno particolareggiate, tremende, impossibili.
L' età, il sesso quasi combaciano, ma non può essere nostra figlia, sarà un' altra ragazza, trascurata dai genitori, la nostra no, non può essere, ci saremmo accorti. Il dolore, la follia colpirà un' altra casa, non la nostra.
Si piangerà altrove, chè noi non meritiamo la sofferenza ancora, dopo tanti sacrifici, no non siamo noi i genitori di quella ragazzina o poco più, che per una pasticca a poco prezzo si è bruciata il cervello, sta vegetando, morirà può darsi, ma non nostra figlia.
La nostra no.
Come non si sa mai bene, si arriva all'ospedale, ci sono particolari sempre più odiosi, che spaventano, capelli, età, comitiva. Quasi pare sia una della comitiva eppoi invece qualcuno guarda i genitori e quasi sguscia.
Arrivano gli abbracci degli altri, perchè, oddio, ma allora, allora piangono, strillano per noi.
Ma come, chi sta morendo è nostra figlia, lei , impossibile, eppure i medici, la polizia, ogni indagine parla di lei, la nostra bambina, si divide la coppia, le analisi, il caos, il dolore. La mamma da una parte, il padre dove?, la figlia, la bambina oramai non è più che una ex vivente, la pasticca maledetta ha bruciato il cervello.
Davanti la tv, spiega il chirurgo cosa è successo, la gente a casa mangia e guarda il telegiornale locale, vede e pensa sempre che sono fatti estranei, roba di gioventù perduta, famiglie mal assortite.
Ma la ragazza, la ragazza così in un lampo, per gioco, per una pasticca da due soldi è morta mentre si divertiva, cantava sulla sabbia.
Gridavano i ragazzi allegri credendo di divertirsi: dai facciamo casino!
Così per nulla, tutto sparisce
.
Domani è un altro giorno.
Chi piange non si sa, il dolore sarà muto.

domenica 20 luglio 2008

A PECHINO LA PRIMA MEDAGLIA D' ORO OLIMPICA


di Franco Giannini


I bar pechinesi, in special modo quelli nelle vicinanze degli stadi, sono stati diffidati dalle autorità locali, a servire bevande alle persone di colore ( vigliaccheria anche nell' uso della terminologia, per il timore di scrivere Neri) ed ai Mongoli in quanto ritenuti colpevoli di traffici di droga i primi e di prostituzione i secondi http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18439 .
Sembra di essere ritornati in USA o in Sudafrica, il tempo passa inesorabile per gli altri, solo loro rimangono imperturbabili mummie viventi.
Un pò come se da domani gli occidentali non servissero più consumazioni ai cinesi, in quanto esportano prodotti contraffatti, pericolosi ed inquinanti, e come mano d' opera impiegano l' infanzia...questa non sarebbe una causale di discolpa (anche se rispondente al vero), ma una semplice ottusità mentale.

Dopo questa ordinanza, si appresteranno quanto prima, se ancora non lo hanno fatto, a definirla "non razzista ma di tutela dell' ordine pubblico". Credendo così di tutelare la loro immagine, e nel contempo salvaguardare anche quella di coloro che ci parteciperanno in nome della fratellanza tra i popoli, della pace universale, del progresso o "puttanate" del genere. Chiamarla retorica sarebbe troppo riduttivo.

Una cosa però sono riusciti a fare i "cinesi" ( e per cinesi non intendo di certo il popolo succube ), si sono aggiudicati, senza ombra di dubbio alcuno, per merito dei loro meriti, la prima Medaglia d' Oro Olimpica, quella della Vergogna. Ad applaudire e tutti in piedi, al suono dell' immancabile ed incolpevole inno, tutti i rappresentanti degli stati partecipanti di già colpevoli per la loro sola presenza, come pure tutti gli atleti schierati al centro dello stadio come la tradizione obbliga. Salvo che la dittatura cinese non sia riuscita a modificare anche questo. Chissà che qualche atleta "di colore" si sentirà "piccato" ed infischiandosene degli sponsor, dei guadagni, ma in nome dell' amor proprio ed orgoglio per il colore della sua pelle, rinuncerà all' ultimo istante a partecipare a queste che ci ostiniamo a chiamare Olimpiadi o salirà sul podio con il pugno chiuso in un guanto nero, alzato verso il cielo ?

Oltre a questo, c' è sempre da ricordare il problema del Tibet, che molti hanno di già dimenticato non per vuoti di memoria, ma per non procurarsi dei "vuoti di mercato" e di conseguenza perdite economiche.

Si era vociferato di un invito ed una presenza del Dalai Lama, subito però rientrata, quasi si fosse annunciata una grossa eresia.

Pechino, in pochi giorni risolverà il fattore inquinamento ambientale: pugno di ferro (dittatura) con targhe alterne per la circolazione delle auto ( e qualcuno ha approfittato di acquistarne un' altra con la targa diversa, a quanto pare l' occidente docet ), chiusura di oltre 300 fabbriche per due mesi (fregandosene del personale immagino), 300 mila vecchie auto a cui è stata vietata la circolazione ( i cui proprietari immagino non potranno permettersi di acquistarne un altra nuova), 10 mila apparecchi di ogni tipo che fungeranno da "grande fratello" per ogni cosa si vorrà sapere e controllare. 100 mila militari e poliziotti e 600 mila volontari controlleranno il tutto con innumerevoli posti di blocco. Che orientali sarebbero però, se non avessero chiesto pazienza ai loro "sudditi" per i disagi che stanno causando. Si disagi, due mesi senza lavoro in Cina lo chiamano disagio. A quanto pare a livello di terminologia si stanno adeguando a noi.

Si è parlato giorni or sono, anche della possibilità in mano a Pechino di poter intervenire, in caso di necessità, sulla situazione meteorologica sfavorevole, durante la cerimonia di apertura. Quello che ancora non sono riusciti a controllare e non pubblicizzano, sono le alluvioni causate dalla politica di deforestazione praticata incoscentemente in Tibet, ma intanto chi paga è il popolo.

Che dire del decalogo comportamentale per lo spettatore, e le disposizioni alla cittadinanza dettate dal timore di vedere scoperti i loro "scheletri" sospettati ma taciuti:
no striscioni, no pubblicità, no al tifo esasperato, no all' alcool (comprensibile), no alle nudità (come se ciò fosse cosa usuale in altri stadi), no agli ubriachi (comprensibile), no agli ombrelli, apertura dei negozi dopo le ore 9 e chiusura un' ora più tardi di quanto fanno ora (per combattere lo smog), fermo di opere in corso nella città, chiusura di numerosissime ditte che inquinavano, rispediti a casa migliaia di operai migrati a Pechino http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080721/tso-pechino-olimpiadi-operai-89ec962.html .

Tutto ciò loro la chiamano "organizzazione", io la chiamo repressione, dittatura, timore d' insuccesso, inciviltà, incapacità, razzismo, violazione dei diritti civili soppressi, fallimento del vecchio sistema ormai obsoleto.

Come si concluderanno queste Olimpiadi ? Sicuramente con l' esaltazione degli atleti cinesi, che una volta che avranno "vinto" tutto quello che c' era da vincere, con le "loro straordinarie" prestazioni, susciteranno, ne sono convinto, "perplessità" e "dubbi" destinati a restare tali ma in bocca a falsi ben pensanti con delega al mugugno postumo che come si sa non fa male a nessuno.



sabato 19 luglio 2008

MI PARE SEMPRE TARDI


di Dario Petrolati


Anche stamane sento il rimorso di essere arrivato tardi.
Come se fosse alla stazione, Senigallia o Strasburgo, non importa.
All' appuntamento convenuto anche tacitamente arrivo col fiato in gola , mettendo in difficoltà il mio amico Franco.
Nessuno parte nessuno arriva, le ferie costano, le case non si spostano ed i negozi , oggi che è sabato se ci sarà fila o ressa , ciò avverrà nel pomeriggio.
La mattina le pulizie di casa saranno più lunghe, ed allora resta il pomeriggio per andare al supermercato, quello del " serviti da solo " chè la roba pare costi meno.
A me quei negozi della catena tedesca, vendono gambali e formaggini, di tutto un poco ed hanno sapore interno di operai, gente che fa lavori manuali, la spesa globale settimanale e compra solo roba senza marca, ammucchiata in terra, senza personale che ordina per bene la merce da vendere, ci sono le casse che bloccano, con cassiere dall' aspetto sfatto, stanche e che tra gli stranieri, molti, e quelli che l'italiano poco lo masticano, anche loro parlano dialetti che io mi rifiuto di capire, quei negozi non sono mai piaciuti.
Sono anni che vivo a Padova ma non so distinguere la parola schei, dall'altra sghei, per dire soldi, e loro si arrabbiano anche se capiscono cosa intendo, dico danaro-soldi, sempre quello è il succo, ma il dialetto quassù ha un valore leghista e così come si va in chiesa anche senza pregare esigono si capisca la loro brutta parlata, diversa dal veneziano Goldoni.
Mi riferisco a quella che gira attorno all' alta padovana , ove tutti hanno terra da coltivare e la casetta ristrutturata, era in vero casa colonica con annessa stalla e barchessa, pertanto ora sono ville con ampi spazi e vivai con cagnoni da guardia per proteggere la roba loro.
Rimasi anche a bocca aperta, in senso figurato credo, quella volta che in sezione del Partito, quello che adesso non c' è più, quando i compagni rimasero stupiti che abitavo in un condominio, appartamento comperato con le mie fatiche ed i miei sacrifici, e non in una casa singola come si dovrebbe fare.
Ma come, pensai, i condomini allora perchè li costruiscono, per i meno abbienti no? ed allora in un partito proletario ci si meravigliò che abitassi in condominio, non comunità, ma in un palazzo ove abita gente comune.
E che vuol dire rubare ? , se non ho potuto comperare una casa singola con giardino, ma sto assieme ad altre famiglie che assieme dividiamo ingressi e giardino , tanto stupore, meraviglia e proprio tra noi che allora si predicava la onestà, l' uguaglianza e tante , tante altre belle parole, altro che dividere allora a chiacchiere, l' ambizione non troppo nascosta era cosa e sia ora suppongo, emergere-distinguersi, avere la macchina grossa e il doppio lavoro, con la serva , non l'aiuto, ma la serva alla quale rivolgersi dandole del tu e pretendere distanze.
Eh. si tutto gira attorno al soldo al capitale e chi è furbo cambia macchina spesso e quassù dicono, per esprimere abilità economica-i tanti ricchi fattisi da soli-, che con l' olio dei gomiti sono diventati quello che sono e giù le mani da quello che non è di proprietà privata.
Io non ho capito la differenza che passa tra quello che scrisse Gramsci o Turati e quanto poi i nostri realizzano dando la colpa ai fascisti, sempre.
C' era una volta la borghesia, leggevi Pavese o Vittorini, e se ti capitava di chiamare borghese qualcuno perdevi il saluto, ora il rispetto ed altro lo si ottiene se si " possiede ", se si ha , il capitale, non quello di Marx, ma il conto in banca e le varie tessere accreditate in banche che comprano e vendono tra oriente ed occidente.
Il volatile che non si vede e determina la ricchezza di individui, società, nazioni dai confini sempre più acquosi o difesi da armi invisibili, magari inesistenti,ma sempre giustificabili per fare guerre.
Come va il mondo ? , così, il resto è bugia.
Obbedire e non pretendere.

venerdì 18 luglio 2008

CHE TEMPO CHE FA


di Dario Petrolati


Tutte le porte interne e le finestre aperte.
Questa notte, da insonne, ho aperto finestre e porte dei cortili del Centro così chè la giornata presumevo afosa, sarebbe stata più sopportabile.
Poi ho avvertito rumori di officina nel buio della notte ed ho pensato ai ladri e non mi sono alzato dal mio tavolo di lettura.
I rumori poi sempre più insistenti e forti mi hanno costretto ad alzarmi e sbirciare dalla grata di una finestra.
Altro che ladri, era il cielo arrabbiato, rosso come il volto di un ubriaco che si preparava a scaricare un pò di acqua su questa pianura troppo piatta, ormai tutta cementata come se fosse una enorme pista per aerei.
Apposta avevo brividi addosso e mal di testa, va bene che questo è di prassi, mio sempre compagno, era il tempo che cambiava ed io che sono uscito svestito come gli altri giorni avvertivo appunto lo sbalzo di temperatura, poi siccome sono anche fesso, per andare alla Wiennese senza ombrello mi son bagnato per benino ed ora ho dovuto cambiare un pò di roba, per fortuna che tengo sempre in ufficio qualcosa di ricambio, come se fosse la succursale di casa.
Alè, ora sta passando, anzi deve passare visto che oggi è venerdì e ci sarà il pienone di stagisti, almeno sino alle 19.
Tanto per cominciare la giornata lavorativa non in salita, presi i giornali e piegati, non li ho degnati di uno sguardo chè cì sarebbe sempre solo da inquietarsi.
Almeno la prima pagina, sempre contro Berlusconi, quelli che rubano,e gli extracomunitari ( marziani?) e i prezzi del pane e del latte e della benzina.
La radiolina ho dovuto spegnerla, chè adesso c' è "Prima Pagina" ed è la settimana col giornalista dalla voce ambigua del " Foglio". I miei giornali, il povero boccheggiante Manifesto che sta sempre per chiudere, bisognerebbe leggerlo con calma chè la gente che lì scrive sa fare bene il mestiere, anzi professione e non confonde condizionali con congiuntivi, la Repubblica ha dei validi e bravi giornalisti, ma dio santo De Benedetti, il patron , non possiamo considerarlo nostro alleato, industriale o finanziere di sinistra o progressista, solo perchè gli è capitato Berlusconi come nemico, non avversario politico. Le avventure di De Benedetti bisognerebbe conoscerle appena un poco, cercare tra le sue finanziarie nomi e cognomi dei soci , sedi e pensare alla galera che non ha fatto, solo sfiorato, senza vendere pentole, come il premier, si è fatto padrone ed alleato con persone dal passato ambiguo che ci dicono di stare di quà, ma in realtà i nomi degli amici, basta scorrerli appena, in mezz'ora ci accorgiamo che è un pirata della finanza, e tutte le sue Collegate, dalla CIR quotata anche a New York e nelle borse del Giappone. Amato, il campano, padrone dei mulini e pastifici che fa tre giorni in carcere eppoi recupera comprandosi con soldi non suoi, quello che vuole, quassù a Padova e Treviso, Sangati, Golfetto, Berga, ha fatto un bel polverone e con mercedes e soldi prestati a personaggi di Treviso, ha fatto tutt' uno, cassa integrazione, speculazione edilizia sulle aree fabbricabili, senza che nessuno abbia indagato, solo la voce apparentemente minacciosa dei sindacati, che poi mosci mosci, tra nuove sedi ed assistenza per i CAAF, hanno recuperato iscritti con la tessera in tasca ma col voto libero di protesta: vedi Lega.
Allora perchè insistere volersi illudere, hanno soldi e la battaglia passa sopra le nostre teste, hanno tantissimi soldi e vogliono averne di più.
Il mitico Scalfari, fondatore di la Repubblica, santone, considerato uomo illuminato ed oltre, venuto dalla suola dell' Espresso e da Il Mondo di Pannunzio, perchè fino a che Benedetti, non De Benedetti, ed Ernesto Rossi erano vivi stava in un cantuccio e gli stessi diffidavano dell'ambizioso Eugenio?. Lo stesso non ha mai avuto scrupoli per scegliersi alleati con i soldi.
Tutti sanno che Caracciolo il presidente di la Repubblica, sposato con una sorella dell' Avvocato Agnelli, fece da garante ed indirettamente fece sborsare allo stesso padrone della Fiat i soldi per creare Repubblica e servirsi poi del giornale stesso per combattere i padroni del Corsera. Così la Repubblica si trovò dall' altra parte perchè di là c' erano altri padroni del vapore e questo Ernesto Rossi lo sapeva, come lo sapeva La Malfa e tanti altri spiriti senza compromessi.
Ora la battaglia sulla nostra testa che stanno facendo i ricchi non riguarda noi , sono loro che litigano e non sanno quanto costa il pane o un litro di latte.
Chiedete al Prof. Sartori cosa pensa della destra e della sinistra? italiana, od anche al Prof. Monti, allora apriremo
gli occhi e non ci faremo ulteriori illusioni.
Ascoltiamo i dubbi della casalinga di Voghera, quella si, che sa la verità.