lunedì 21 novembre 2011

Al Consiglio Comunale di Senigallia: arrivi, partenze e... "cagnare"

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Per una consigliera nuova che arriva, un assessore che se ne va tra le congiure di Palazzo


Bugiardino da consultare prima di proseguire nella lettura del post. Ho, come si è visto, evitato volutamente di usare il termine “articolo” nel timore non remoto di contagiare la professionalità ed il lavoro dei veri addetti ai lavori.
Il testo che segue, non è un prodotto giornalistico originale, ma un tarocco e come tale non se ne garantisce né la sintassi, né l’ortografia e per detti motivi se ne sconsiglia la lettura ai minori ancora in età scolastica ed a tutti i buoni cultori della lingua italiana ed ai seguaci dell’Accademia della Crusca, onde evitare spiacevoli contagi da virus grammaticali.

Garantisco solo che, seppur non sarà scritto correttamente, questo non è neppure frutto del famigerato copia ed incolla, che è un po’ come le prostitute, sono sempre sulla piazza anche se sembra che nessuno va con loro. Invece tale sistema è solitamente usato proprio da chi assillato dalla fretta della pubblicazione e dalla pigrizia, è obbligato a vivere della luce riflessa di striminziti, strumentali, grigi comunicati stampa

Vuotatomi” di questa “polemica” incombenza (la verità spesso viene così chiamata) mi appresto subito a narrare le imprevedibili vicissitudini di questo Consiglio.
Anche se in ritardo, per motivi di stesura e pubblicazione, i miei auguri di buon compleanno (non certo ruffiani) cordiali e sinceri al Sindaco Maurizio Mangialardi.

Appena entro nell’Aula, sono le 16,35 noto un ridotto numero di Consiglieri, ben al di sotto di quelli presenti abitualmente a quest’ora nettamente in anticipo sull’ora “legale”, tacitamente divenuta tale, del Consiglio che fissata per le 16,30 però inizia alle 17 circa. Ma quello che mi fa suonare un campanello d’allarme è che ci possano essere dei problemi sotto, me lo indicano i vari accessori lasciati sui scranni e l’orologio che indica le 16,55 ed ancora sono pochissimi i Consiglieri presenti in aula.
Ma mentre mi sto chiedendo quali possano essere le motivazioni, ecco arrivare il Sindaco, il Presidente Monachesi con dietro tutta la processione dei capigruppo e di alcuni Consiglieri.
Fermo allora uno di questi ed azzardo la domanda: "Problemi?". La risposta di Anonimo è telegrafica: "Colocci si è dimesso!". Ed io: ”Motivo?”. Ancora Anonimo sottovoce e telegraficamente: “Non si è capito, ora ce lo dirà il Sindaco o forse anche lui stesso”. A questo punto prendo il telefono e contatto immediatamente la redazione (cosa che mi fa sentire piacevolmente tanto “giornalaro”) affinché seguano direttamente la vicenda radiofonicamente anticipando così la notizia rispetto a quelli che sono i tempi lunghi dei miei post.

Si passa quindi al solito appello nominale per controllare l’esistenza del numero legale e poi subito con le interpellanze ed interrogazioni.

Il primo a prendere la parola è FIORE che chiede lumi sul diminuito numero di Bike sharing disponibili nelle rastrelliere in questo periodo, anche a causa delle recenti incursioni dei vandali su questi mezzi. A rispondergli è il SINDACO che gli fa notare che in questo periodo autunnale-invernale, le biciclette sono dal “meccanico” in fase di manutenzione post-estiva. Non è che quindi si vuol diminuire il servizio, ma anzi si tende, visto il suo successo, a potenziarlo tanto da prevedere di aggiungere, altre postazioni per la prossima estate. Fiore riapre il microfono per dichiararsi molto soddisfatto.

L’interrogazione di MANCINI, invece è basata sui progetti illustrati dall’ing. Landi sulla stampa, relativamente alla opere d’urbanizzazione che interessano l’area Ex-Sacelit. Avremo una grande rotatoria dove sarà canalizzato tutto il traffico in uscita... l’area dell’ex-Alfa Romeo è a pericolo esondazione e vorrei ricordare che per passare la sotto si creerà una pendenza del 10%... quindi né agevole, né facile … quindi possibili altre scelte … attraversamento della ferrovia da dietro via Mamiani... detto questo chiedo a che punto è la pratica e gli espropri...”.
Il SINDACO replica con un: ”Non facciamo i progetti seguendo gli articoli che compaiono sulla stampa per quanto autorevoli essi siano...” ma la domanda è utile perchè gli permette di aggiornare anche questo Consiglio. La viabilità di collegamento veicolare con sottopasso statale, il porto, la rotatoria ed i 400 parcheggi, nonché la piazza che darà una centralità a quell’area... questo fa parte tutto di un progetto preliminare... poi ci sarà un’asta non solo al ribasso, ma che terrà conto anche dei valori qualitativi e le migliorie che le varie ditte presenteranno ed in cui potranno trovare un accoglimento le proposte presentate sui giornali.
La controreplica di Mancini: ”... comunque Senigallia è una città viva che pensa al futuro e quindi quando vengono fatte delle proposte credo che valga la pena di pensarci sopra... Il Sindaco però non mi ha risposto sulla domanda sull’area a rischio esondazione...”.

E’ la volta di REBECCHINI a cui le alluvioni di questi giorni gli fanno ricordare i problemi dei nostri corsi d’acqua con il ritornare a parlare delle vasche d’espansione, delle tane degli animali lungo i corsi, della pulizie di questi e si chiede e chiede se su ciò si sia messa mano o il tutto sia rimasto invariato.
A rispondere è MEME’ che tiene a precisare come: "... tutti i corsi d’acqua fanno capo per la manutenzione alla Provincia … la Provincia ha assicurato che interverrà per mettere in sicurezza i punti critici... per ciò che riguarda il Sambuco esso è stato già bonificato ristabilendo così la sicurezza al fosso...".
Però Rebecchini non si dichiara soddisfatto, perchè il Sindaco ha la responsabilità del controllo sulla Provincia assicurandosi che i lavori vengano eseguiti, anche perché a quello che gli risulta, sembra che ancora permanga quella strettoia all’altezza di ponte Garibaldi, sul Misa.

La segnalazione di SARDELLA riguarda le chiusure dei vani accesso, con assi di legno, alla spiaggia che va dal porto canale al Ponte Rosso. Si comprende che ciò possa essere stato fatto per motivi di sicurezza, ma ciò non toglie che detta blindatura non permette l’accesso né ai passeggini, né ancor meno ai mezzi dei disabili. Già è una penalizzazione nel periodo estivo, se poi ci aggiungiamo anche quello invernale...
Anche questa volta a rispondere è MEME’: "... questi vani vengono chiusi dall’impresa Franceschini, per limitare che le folate di vento provochino lo spostamento della sabbia creando cumuli pericolosi sul tratto stradale... chiude l’accesso garantendo però la sicurezza...".
Ribatte Sardella: "...l’avevo anticipato io... di fatto però per alcune categorie di soggetti è proibito il passaggio... auspico quindi di trovare qualche soluzione tecnica".

Mi chiedo io allora... non è possibile mettere, invece che una sola, due o tre assi sfalsate distanti una dall’altra lo spazio giusto per far passare una carrozzina facendo uno slalom?? La sabbia verrebbe ugualmente fermata!

L’intervento di CICCONI MASSI è rivolto invece alla Curzi a cui chiede di farsi promotrice verso le associazioni di categoria affinché aderiscano alle deroghe sulle aperture domenicali delle attività commerciali: "... avrei preferito un’altra decisione che non quella di porre dei limiti che non è certo un fatto positivo... l’Amministrazione dovrebbe cercare di spingerli a capire l’importanza di questo...che è un’occasione importante di guadagno...".
La CURZI rispondendo si dice: " ...ci trova convergenti... possono tenere aperte quasi tutte le domeniche, salvo Natale, Pasqua... del resto si è concordato con le categorie sulle 39 domeniche... il Sindaco ha concordato ciò anche con gli altri sindaci... quindi nessuno deve aver timore di concorrenza...".
Nella replica Cicconi Massi nel prender atto della risposta dell’Assessore solleva anche il problema degli orari proponendo di portarlo in discussione nella Commissione competente vista la complessità e l’importanza dell’argomento.

La BUCCI chiede la rimessa in funzione dello scivolo nell’area giochi e socializzazione dello spazio riservato ai bambini di Montignano. Una piccola cosa, però importante per i piccoli cittadini. Nessuno si degna di darle una benché minima risposta. E lei timidamente si rassegna al silenzio.

Ed ecco PARADISI che affonda il coltello sulla piaga dell’occupazione della Casa del Custode Opafs, da parte dei giovani dell’Arvultùra. Ecco le domande che formula: sono stati verificati i danni? Come sono entrati, con scasso o con le chiavi? Se con le chiavi, chi le ha fornite? L’Amministrazione intende eventualmente richiedere i danni come Parte Civile?
"L’Amministrazione ha fatto quello che doveva fare – precisa il SINDACO nessuno ha dato le chiavi, e la denuncia è partita d’Ufficio...si è interessata la Magistratura... è stato commesso un reato... - e continua - … c’è stato un confronto con i ragazzi e spero che ci sia la loro decisione di abbandonare quel luogo...che per noi è un bene importante per sistemare i nostri impegni … io non sono intervenuto, ma altri lo hanno fatto ed hanno fatto i rilevamenti del caso...".
Paradisi fa presente come aveva chiesto dei danni e si è sentito rispondere dal Sindaco che non lo sa, perché non è intervenuto. Anche sul fatto di costituirsi Parte Civile non è stato più esauriente. Si chiede se ciò non dipenda dal fatto che prima debba sentirsi con la sua Giunta. Altra domanda che si pone è se non si debba pensare un po’ prima sulla necessità o meno di un dialogo con coloro che insultano la Polizia e si presentano con caschi.

Anche DONATIELLO ha da fare una richiesta che riguarda la Multiservizi in cui l’Amministrazione possiede il 16,86% delle azioni di questa società. Ha notato anche come il bilancio sia positivo. Alla luce di ciò è a richiedere i bilanci dal 2008 ad oggi per poter controllare anche gli emolumenti sia del Presidente che di tutti gli altri componenti il Consiglio di Amministrazione.
Il SINDACO assicura che nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito comunale un link da cui vedere il bilancio con tutti i dati sollecitati. Donatiello si definisce soddisfatto della risposta, augurandosi che tutti i Consiglieri saranno informati quando il servizio entrerà in funzione.

Terminata una delle parti più interessanti del Consiglio, si passa a quella della burocrazia, però prima una breve, ma doverosa pausa per un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle alluvioni e per segnalare che il gettone di presenza del Consiglio sarà devoluto in beneficenza per le zone alluvionate. Solidali all’iniziativa Sindaco e Giunta.

C’è poi la surroga del dimissionario Tiziano Pazzani da parte della seconda eletta: MONICA ANTONACCI. Salutata dal Sindaco che l’omaggia con un mazzo di fiori e dal Presidente del Consiglio, Monachesi. PARADISI interviene non certo per dirsi contrario a questa surroga, ma solo per ringraziare il dimissionario Pazzani: "...ha lavorato tantissimo, nella sua durezza cordiale e la città lo ringrazia...". Simpatico e gentile l’intervento della BUCCI che da giovane a giovane augura alla sua collega: "... buon lavoro ancor più per vederla, come donna, nei banchi dell’opposizione".

A questo punto viene svelato, da parte del SINDACO, la prima parte del giallo della serata: Le dimissioni di COLOCCI. Evito quindi di riportare il fatto che si può leggere QUI

Fa seguito l’approvazione dei verbali della precedente convocazione con relativa votazione, seguita da un’altra per l’aggiornamento dei partecipanti alla composizione delle varie commissioni in cui da oggi interverrà l’ Antonacci al posto di Pazzani.

L’OdG prevedeva a questo punto un’altra pratica quasi burocratica con la nomina di tre Consiglieri da inserire nel Consiglio Direttivo della Scuola di Pace. Dopo, o meglio già durante, l’illustrazione da parte di SCHIAVONI sul programma della Scuola...un po’ di maretta sugli scranni. C’è un passeggiare nervoso ed un parlare a voce alta di VOLPINI. Anche il Sindaco dal labiale sembra chiedere che cosa stia accadendo. Monachesi è costretto ad agitare la campanella. La cosa si accentua ancor più quando vengono fatti i nomi dei prescelti in BATTISTI – RAMAZZOTTI – ROMANO. Anche di questo oramai si sa tutto o quasi, rendendo inutile quindi che mi dilunghi, basta cliccare QUI e anche QUI per saperne di più.

Con il senno del poi, analizzando la "cagnara" con un pizzico d’illarità il giorno dopo, mi è venuto da pensare che sarebbe stato sufficiente rimettere la vicenda nelle mani salomoniche di un Difensore Civico Volontario Qualunque e super partes come ad esempio, lancio là un nome qualsiasi: Roberto Paradisi. Perché dico questo? Semplicemente per introdurre la mozione presentata da Rifondazione e Partecipazione ed illustrata da MANCINI per il ripristino della figura del Difensore Civico. Meglio sarebbe dire ripresentata, in quanto passata per il Consiglio e dirottata in Commissione. Se fossi in grado di emulare, anche minimamente il grande Forattini raffigurerei il riassunto di questo intervento con un incontro di tennis da tavolo tra PING Mancini V/S PONG Fiore. Arbitro dell’incontro, seduta su una sedia tennistica fatta di assi scricchiolanti rappresentante la Provincia, una presidente con fascia azzurra e una valigia in mano e con fogli per appunti, a lato la coppa in palio con dentro il premio per il vincitore... un buono per i "Paradisi". Tutta la scena racchiusa dentro una cornice sulla quale spicca una targa con il titolo dell’opera: "I PALLEGGIATORI".

Riporto tutto, però, su di un piano più serioso come si confà ad un Consiglio Comunale, MANCINI ripropone l’importante figura del Difensore Civico accantonata per ridurre le spese della Politica, che più che "una spesa" era un servizio che veniva reso ai cittadini meno abbienti. A questo compito era stata delegata la Provincia, che però come successivamente si è venuti a conoscenza, questo servizio non lo ha mai messo in funzione. Si chiede quindi che venga riproposto alla Provincia di attuare questo servizio. Quale Presidente della 1° Commissione incaricato a seguire la pratica, risponde FIORE con la lettura della lettera di risposta alla sua richiesta di chiarimenti: "... Come certamente Lei saprà , l’Amministrazione provinciale di Ancona volge al termine del mandato amministrativo, per cui è prevedibile che eventuali iniziative in tal senso potrebbero essere portate a pieno compimento soltanto con la prossima consigliatura, a meno di ulteriori evoluzioni nell’assetto istituzionale o nel quadro normativo...". Conclude quindi il suo intervento con un laconico quanto scoraggiato e rinunciatario: " ...ho fatto 2 comunicazioni, ho invitato qui anche la Provincia, quindi al momento, credo che si possa soprassedere bocciando la mozione".
Per REBECCHINI sulla bontà della figura non c’è neppure da parlare: "... A noi ce ne deve fregar di meno se ci sono le elezioni... noi dobbiamo ugualmente fare la richiesta del Difensore Civico".
MANCINI si dice sorpreso che nessuno intervenga (ma la maggioranza è distratta dalla maretta che ancora continua, tra Volpini-Ramazzotti & compagni, tanto da costringere Monachesi al ripetuto suono della campanella) nella discussione, come pure si dice sorpreso sulla presa di posizione di Fiore, tanto da indurlo a votare contro: "...la figura del Difensore Civico è una vittoria...ci sono voluti anni ed anni per ottenerla e non possiamo quindi fare un passo indietro... chiedo che questa mozione venga votata e votata positivamente".
DONATIELLO: "Il Difensore Civico è utile in special modo per le persone meno abbienti... condivisibile quindi questa mozione...".
Per SARDELLA esiste il dubbio che quando era l’Amministrazione stessa che eleggeva il Difensore Civico poteva crearsi dei dubbi sulla sua indipendenza. Poi ci sarebbero anche problemi di natura giuridica, per cui dichiara che il suo voto sarà contrario.
Anche il SINDACO, pur condividendo la bontà dell’Istituzione, ma considerando la possibilità del taglio delle Provincie, vede lontana la possibilità del ripristino di tale figura.
REBECCHINI ancora: "...il nostro Gruppo è convinto di votare questa mozione … Allontaniamo l’idea di non votare, perché voteremmo un amico degli amici... la Provincia ancora l’abbiamo ed allora dobbiamo regolarci come se nulla cambierà...". GIROLAMETTI: "...siamo convinti che sia importante la figura del Difensore Civico... è vero che il Comune non ha competenze in merito, come è vero che non sappiamo se in futuro ci sarà la Provincia... non partecipiamo al voto, pronti a farlo quando si riproporrà l’occasione con scenari più certi...".
PARADISI: "...io proporrei di istituire questo ufficio in modo onorifico... Io mi candiderei per la gioia di Ceresoni e del Sindaco... Io mi sento già un po’ Difensore Civico... invito gli amici di Rifondazione e Partecipazione a pensare alla mia offerta... potrebbe essere una via... vorrei sapere il perché l’Assessore Colocci è ancora sul banco della Giunta... non vorrei che uscisse dalla porta per rientrare dalla finestra...".
COLOCCI replica cortesemente: "...mi hanno detto che tecnicamente devo fare la lettera di dimissioni domani" (ndr. 17 cm).
Ancora MANCINI: "...sono allibito dall’intervento negativo della maggioranza!".
Infatti la mozione viene respinta.

Per quanto riguarda la Convocazione del Consiglio Grande, essa viene ritirata dal SINDACO con SARDELLA e FIORE che gli fanno eco dichiarandosi concordi.
REBECCHINI
si chiede come mai dopo tante litanie sui tagli del governo Berlusconi, ora c’è il macchina indietro. Chiede quale sarà l’atteggiamento della Maggioranza se le risorse non dovessero ritornare neppure con il Governo Monti.
PARADISI: "... io voto contro perchè si voleva fare del Consiglio Grande un palcoscenico politico... francamente rimango basito dal ritiro della proposta da parte del Sindaco". CICCONI MASSI: "...posizione favorevole per ritirare la mozione di convocazione del Consiglio Grande".

Le due mozioni relative all’acqua come bene comune, vengono di comune accordo mandate nella Commissione competente, per un approfondimento.

Sono le ore 20,05 quando Monachesi chiude la seduta e rimanda tutti a casa.

Vignetta realizzata da GiòVikyDì

Questi i commenti dei lettori di 60019

ottimo lavoro!
Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 20/11/2011 ore 21:45
Una interrogazione consiliare per sapere dove sono le biciclette d'inverno, ovvero, in officina per una oliatina e una gonfiatina. Un'altra per conoscere la ragione della chiusura di alcune aperture sul muretto del lungomare, sempre nella stagione invernale. Che dire...ottimo lavoro politico-amministrativo!




sabato 19 novembre 2011

Giù il muro delle probabilità: di nuovo l'autovelox in via Cellini a Senigallia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

"Non lo faccio per piacer mio, ma per dare un figlio..." recitava quella religiosa

Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio... figuriamoci poi se mi dovessi fidare di coloro che si dicono nostri numi tutelari civici.
Qualcuno di questi aveva detto che l’autovelox non è uno strumento che serve a fare cassa.
Vorrei crederlo, ma non ce la faccio.

Premetto, comunque, che esso è il benvenuto sia per la pericolosità di questa strada, per l’incoscienza di chi la percorre a velocità sostenuta, per la quantità di traffico divenuto insostenibile, per l’inquinamento causato in special modo dai camion che la percorrono in entrambi i sensi da che ci sono i lavori autostradali e della Complanare.
Ben venga quindi e sia benedetto l’autovelox.

Autovelox in via CelliniPerò, per cortesia ed ancor più per una buona civica educazione (mai un amministratore dovrebbe dire bugie!), non ci si venga a dire che non è per fare ANCHE cassa.
Vediamo di essere sinceri.

Si è voluto fare un connubio tra Sicurezza & Cassa? Bene. Altrimenti c’è da chiedersi, perchè due controlli in una manciata di giorni, contro una dimenticata trascuratezza di anni in simile prevenzione su questa arteria?
Se proprio poi si vuole fare qualche cosa di ottimale, suggerisco di ripetere, negli entrambi interessi, questo servizio, alle 24 nel senso nord e verso le 3 nel senso sud, nelle giornate del giovedì, sabato e domenica.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Autovelox vietato nelle strade secondarie
Scritto dall' I.P. 82.55.70.15 il 17/11/2011 ore 23:53
Si gradirebbe sapere se nelle nostre strade urbane di scorrimento il recente uso dell'autovelox sia stato individuato con apposito decreto del prefetto.

TUTTO CHIARO
Scritto dall' I.P. 151.76.91.184 il 18/11/2011 ore 15:44
Mi chiedo il perchè delle cose, perchè sempre li, la risposta è solo una. Con tutte le strade di Senigallia, a scorrimento veloce, sempre li? chiaro chiedetevi chi abita proprio li di fronte!!!!! IL SINDACO, che ridere!!!!!!!!

venerdì 18 novembre 2011

Le nozze con i fichi secchi non si fanno ed allora...

Inserisci link

di Franco Giannini già pubblicato su
60019.it

Meglio tirare i remi in barca ed attendere speranzosi che il vento torni a spirare di poppa


Una delle figure caratteristiche di Ancona di tanti anni fa, era impersonificata da un certo Barigelo. Un netturbino che aveva fatto della strada la sua Università di vita, divenendo l’emblema della filosofia popolare. Tra le sue tante citazioni, divenute poi famosi detti popolari, c’è anche quella di: "A discore n’è fadiga".

Ed è vero. Parlare diviene, anche se non sempre, un esercizio piacevole e non necessariamente faticoso. Sempre che, dall’altro lato ci sia un interlocutore attento ed appassionato al problema discusso.
Quando poi l’argomento di cui si parla (nel caso nostro , si scrive) riguarda anche problemi di carattere civico, come spesso o quasi sempre ha fatto questa rubrica di Diversamente Giovani, oltre al piacere di esporre, c’è anche l’utilità di veder realizzato, eccezionalmente, il problema dibattuto.

E’ però anche vero ch’ esso diventa inutile, se non faticoso, quando non umiliante, parlare a vuoto, se l’interlocutore è o mentalmente assente o disattento, perchè a conoscenza della sua impotenza e della incapacità del dover e saper dire di no. L’assenza può essere causata dal fatto che non c’è più sordo di chi non vuole ascoltare. Cosa grave, perchè allora potrebbe risultare come un sintomo del senso di superiorità che sfoccia sempre in una vistosa carenza d’ ineducazione. La disattenzione dovuta ad un’impotenza del poter fare, è più giustificabile, ma non per questo deludente.

La situazione economica Italiana è sotto gli occhi di tutti. Siamo su di una imbarcazione costruita con delle paratie fatte di Emmentaler (il famoso formaggio con i buchi) e l’acqua sta entrando nello scafo ITALIA da tutte le parti, da Genova a Messina. E Senigallia non è che ne sia stata graziata.

Però la sensazione spiacevole che sto provando, è che quel senso di abbandono, rifuggiandosi dietro la frase oramai inflazionata del: "Non abbiamo fondi... o i tagli ci hanno penalizzato... Il Patto di Stabilità poi ci ha legato le mani... " sia divenuto o stia divenendo un facile alibi, per scaricarsi di dosso ogni colpa o la difficoltà nel saper dire un secco "NO!" all’occasionale richiedente (e possibile elettore) di un particolare tipo di servizio. Dimenticandosi forse che gli elettori confidano sempre ( e qualche volta sbagliano!) nelle capacità degli eletti per la soluzione dei problemi più difficili e spinosi.

Come ho fatto spesso presente su questa rubrica "Diversamente Giovani", essa è una pagina che è stata ed intende schierarsi sempre, qualsiasi sia e sarà la compagine amministrativa alla direzione del Municipio, all’opposizione, dove (e sono consapevole di abusare del favore, perchè chi non fa evita anche sempre di sbagliare!) posso criticare, ma anche suggerire e sollecitare provvedimenti, sfuggiti o volutamente dimenticati.
Come pure mi sono auto-vietato l’uso della parola GRAZIE.
Ben s’intenda, non per un motivo di cattiva educazione, ma perchè ritengo che il fare bene rientri nelle prerogative primarie del buon amministratore. Cerco di spiegarmi meglio con un semplice esempio: Non dico bravo a chi arriva puntuale al lavoro, ma punisco chi ci arriva tardi!
Allora vedo meglio il riconoscimento pubblico di un elogio che è dovuto a chi si è impegnato affinchè il problema venisse risolto nel migliore dei modi, facendo in modo, così, che i cittadini possano saper giudicare l’eletto di turno.
Cosa che del resto, qui, ho già fatto in passato.

La situazione economica nazionale che si riversa poi su quella locale, induce però, ad un ripetitivo e monotono "pianto greco", che echeggia di già nell’Aula Consiliare. Le ragionevoli priorità, ben più importanti che non il mio denunciare le buche della strada X o una inosservata barriera architettonica cadrebbero inesorabilmente nell’oblio della voluta disattenzione.
Infatti già tale comportamento viene riservato anche ai Consiglieri di maggioranza, per cui vista la crisi ed i relativi tagli, mi porta a credere, che sia meglio il sospendere ed archiviare questa rubrica onde non passare da quello di critico osservatore e puntuale suggeritore, a quello del piagnone di turno.

Lo posso o lo potrò continuare a fare sul mio blog, per il piacere di uno sfogo personale, ma non posso e non intendo farlo più qui, dove mi sento in un certo qual modo responsabile di qualche cosa che va oltre una semplice confessione. Non mi va di farmi carico di una denuncia e di un suggerimento di cui conosco già a prescindere quale che sarà la risposta. Non mi sento nè di illudere la gente, nè di affrontare la lotta contro dei "mulini a vento". Se prima potevo dire al cittadino qualunque che mi chiedeva un piccolo aiuto, un "Ci proviamo", ora so di non poter dire più neppure questo.

Ed allora non mi resta che appendere il cartello di TORNO SUBITO...Forse! con la speranza che la situazione economica del Paese si ristabilizzi e possa così tornare a punzecchiare... ma si faccia presto, perchè io ho un’età!


di Franco Giannini
Vignetta di GiòViky Dì

giovedì 3 novembre 2011

MORTI BIANCHE PAGATE IN NERO E...DIMENTICATE

di Franco Giannini

... silenzio assoluto sulle disgrazie, neppure il solito "Basta"!

Evidentemente ci si è resi conto, primo, di essere ridicoli e per secondo, oggi le priorità sono quelle della crisi economica.
486 - 556 sono due numeri che qualcuno potrebbe prendere per dati dello Spread tra BTP e Bund, ma che invece sono quelli statistici delle morti, cosiddette Bianche (spesso gestite in nero). Anche qui si continua a dire che le morti nel lavoro sono in calo. Non credo. La statistica è un dato sempre manovrabile nelle mani "sapienti" dei politici, però 486 erano i morti al 3 Novembre del 2010 e 556 sono quelle al 2 Novembre del 2011 (come dire un 12,3%), Nel 2009 le cose non è che andarono meglio perché i decessi furono 466. Quindi non si venga a parlare che si è fatto qualche cosa perché queste disgrazie venissero a ridursi. I rituali "Basta", le lacrime da coccodrillo, non sono serviti... le belle parole anche meno ed ora poi ci si nasconderà dietro al fattore "Crisi". Ogni qualvolta avviene qualche cosa di brutto, ci si rimpallano le responsabilità, ci si salva la faccia (dipende però dal numero dei morti...) con funerali istituzionali, qualche fascia tricolore, qualche discorso retorico e poi... domani è un altro giorno.
Per gli ultimi due, appena un trafiletto sui giornali ... L'indicazione del paese dove il fatto è avvenuto, Somma Vesuviana, l'età dei due operai, 63 e 54, i loro nomi Antonio Annunziata il primo ed Alfonso Peluso il secondo, e l'indicazione, data dai sindacati, che "forse" lavoravano in nero.
Poi il silenzio... Ieri sera c'era la farsa del Consiglio dei Ministri. Si, perchè in questo momento quel che più conta sono i mercati, sono le Borse, sono le votazioni SI o votazioni NO, è la credibilità politica del nostro Paese. Credibilità si, che certamente il Berlusca ha perduto da tempo, ma che anche l'intero nostro Paese si è giocato trascurando anche problemi come questo : il problema dell'insicurezza nei posti di lavoro, che non è solo di oggi, neppure di ieri, sarebbe meglio dire di sempre.
Sarà forse un caso, ma credo che ciò sia stato sempre sotto valutato anche perché un politico non è mai rientrato nella casistica di morte bianca e ...quando mai...in nero! Ma poi, diciamocelo francamente,... 556 su 60 milioni ...!!!

martedì 1 novembre 2011

I MIEI BENEFIT...ME LI FACCIO "PAGARE" IN PRODOTTI BIOLOGICI











di Franco Giannini

... marmellate, confetture, liquori, preparati solamente con i prodotti della terra, distillato di sugo di gomito e immensa passione per questo lavoro ...


Alcune sere fa, mi sento bussare alla porta. Apro e vedo il viso sorridente di Laura Mengucci. "Ciao Franco, scusa se ti disturbo, ma volevo lasciarti questo pacchetto con alcuni dei miei prodotti, per fartene gustare la loro bontà... e sapere che ne pensi". Una volta entrata, mi ha fatto vedere il contenuto della busta, me ne ha illustrato da perfetta manager commerciale le qualità, la preparazione, ci siamo fatti la solita chiacchierata panoramica sui fatti ed i personaggi locali, e dopo averla ringraziata, mentre l'accompagnavo alla porta, le ho promesso che le avrei fatto conoscere con tutta sincerità le mie impressioni.
Leggendo nei giorni successivi i giornali, scorrendo velocemente i commenti su FB, e guarda caso, anche partecipando all' ultima seduta del Consiglio Comunale, ho potuto constatare che l'argomento più gettonato era sempre quello dei "Benefit" della spudorata "Casta"... che tutto è ma sicuramente non certo casta.
Io non faccio parte certamente a questo tipo di gentaglia, ma forse è proprio per questo motivo che mi sono sentito in un certo qual modo, parte in causa tanto di sentirmi in dovere di denunciare pubblicamente alla Agenzie delle Entrate i Benefit di cui anche io ho "abusato" in 7/8 anni di onorata carriera di "hobbysta scribacchino" e che mi sono silenziosamente portato a casa.
Un libro, una maglietta, un toner per il PC, diversi chili di tagliatelle fatte con sfoglia tirata a mano e dulcis (è il caso proprio di dirlo!!) in fundo, con i quattro vasetti di AMALTEA .
Ecco, confessato il mio peccato, ora mi sento leggero come....come...come si sentono coloro che si "appropriano onestamente" dei tanti benefit, alle spalle della povera gente, perché ciò che fanno, così si scusano, è lo Stato che glielo consente. Non ci sono commenti da fare, perchè costoro non sono più uomini, ma solo dei "cessi" di uomini.
A differenza di costoro, non so se i donatori, di questi cadeaux per me tutti di grandissimo valore perché indicano la stima immeritata che nutrono nei miei confronti, appartengono ai così detti FANS. Perché mi resterebbe difficile comprendere dove registrarli se sulla lista dei "Fans convinti" o più in quella di "Fans illusi" e prossimamente, magari anche dei delusi.
Ma ritornando alle ultime delizie, qui lo dico e qui lo... confermo, sono 4 gusti che meriterebbero il voto accademico di trenta e lode, ma potrei essere frainteso magari apparendo come il solito facile buonista. Allora fermo, falsamente, almeno mi salvo un pò la faccia, il mio voto sulla media del 26...
La marmellata è di Ciliegie si!, ma è semplicemente divina... certamente la migliore tra le altre (voto 29,9...con però l'abbraccio accademico!!).
E quella di pera allo zenzero ?, indicata per uno spuntino con i formaggi molli... ma naturalmente ... una raffinata sciccheria.
Per quella al Limone, non trovo gli aggettivi, si prenda uno a caso degli altri già sopra usati...
Ma la regina dei quattro vasetti è lei. Lo dico subito...non piace a quelli della LEGA, perché è fatta con prodotti terroni, forse indicato più per i gusti da premier : Sua Altezza ATENA, un dono prodotto da una fuitina, con relavivo accoppiamento, della Cipolla di Tropea con un Pistacchio Siciliano. Una confettura che si presta ad essere "sacrificata" su arrosti e carni alla griglia, ma anche su formaggi.
Oramai ci sono, quindi mi confesso di tutti i miei peccati... l'analisi dei vari prodotti, però, l'ho fatta un pò superficiamente, perchè operata solo raschiando e leccando il barattolino... i famigliari che c'erano arrivati prima, si erano dimenticati del sotto scritto... scusandosi per essersi fatti prendere la mano (meglio dire la gola) e non pensando a me, ma concludendo che erano veramente "bone...". Ahhh... vi ci mettete anche voi...dite che il mio è solo buonismo ... beh allora non vi resta che fare la prova del 9, cliccare su AMALTEA, chiamare e ... provare per credere.