Visualizzazione post con etichetta facebook. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta facebook. Mostra tutti i post

domenica 27 novembre 2016

Non è stato di certo un "parto indolore", anche se ...

... alla fine lo "gestante Stato" ha partorito l'ennesimo penoso "aborto" !

Dopo oltre 60 gg. (60 gg. per una sola risposta....) di spapolamento di... pazienza, hanno ceduto. 
Si fa per dire ehhh!!!, perchè è arrivata una risposta scritta in quasi versione copia ed incolla, che come avrò tempo di dimostrare (però alla vigilia del voto per il referendum, perchè per me ogni promessa è obbligo!), già mi era pervenuta da una loro On. con la quale mi annunciava che era tutto in alto mare ed in fase di "studio". 
Mi sia permesso di fare un ringraziamento particolare, perchè le è dovuto, a chi ha messo tanta passione, pazienza e caparbietà, facendosi carico di portare la richiesta di un semplice cittadino, alle orecchie di chi è sordo non per malattia, ma per un semplice disinteresse dovuto, forse, per propri interessi. 

Questa mosca bianca è l' On. BEATRICE BRIGNONE... che mi/ci ha dimostrato (Ricordatevolo quando sarà il momento!!!!!!) come sia "POSSIBILE" far giungere la propria voce ai vertici (ancora con scarso esito... ma auguriamoci fino alla 23 del giorno 4 Dicembre con l'augurio che la fetta di panettone resti loro nella gola e lo spumante con le bollicine svampite ed il ghiaccio disciolto... come forse lo potrebbe essere il partito da loro rappresentato, qualora questo mio pio desiderio si dovesse verificasse!!). 

Che dire se non che "Noi" (non certo inteso come forma maiestatis, ma come Brignone-Giannini) ci abbiamo provato. Ci abbiamo messo la faccia, al contrario di un'altra trentina di "(dis)Onorevoli" individui che hanno preferito il nascondere la testa sotto la sabbia, al grattare la "rogna" che si annida in certe istituzioni, in certi progetti. Tra questi anche moltissimi componenti di coloro che dovrebbero essere all'Opposizione... parola in politica, purtroppo, sempre più in disuso! Grazie di nuovo On. Brignone!!!





di Franco Giannini 

sabato 13 agosto 2016

Titolo ed articolo : letto il primo, bisognerebbe leggere anche il secondo...

Alexa Moreno (ginnasta messicana)
... quanto meno per scoprire se il primo c'azzecca con il resto del contenuto!

Ed invece, poi oggi sui network è diventato come nei cento metri piani, "capisce di più" chi impiega di meno a metterti su un "Mi piace" sulla parola. C'è chi riesce ad inviarti il pollice alzato, anche nello spazio di due secondi dopo la tua condivisione, malgrado il pistolotto che hai scritto si compone di 4 pagine formato A4 con caratteri corpo 13. E le mode, si sa, coinvolgono tutti. Figuriamoci quindi in casi di mala titolazione, come potrebbe salvarsi la carta stampata, che sovente riesce a campare proprio sulle vendite dovute ai titoli sensazionalistici a sua volta riportati sulle locandine esposte nelle edicole. Non è più la oramai "pallosa" pubblicità, l'anima del commercio, ma la curiosità (a volte incrementata da non poca dabbenaggine), la morbosità nel farsi i fatti altrui, il "Gossip" su chi e per che cosa è quello che più piace!
Teresa Almeida
Alcuni titolisti, hanno una innata ed eccezionale abilità ed esperienza nel saper stuzzicare la curiosità del lettore facendo affidamento sul dire e non dire, sfruttando il gioco delle parole. Altri invece spingono l'acceleratore sull'ironia telegrafica della battuta, altri ancora mettono una didascalia avvalendosi della "fortuna" di aver trovato una foto "particolare". E solitamente sono questi i meno professionisti e quelli che il più delle volte sbattono il naso sui commenti di quell' Opinione Pubblica che  "non sbaglia mai", non conoscendo le difficoltà in cui spesso s'imbatte il povero, ed il più delle volte, onesto creatore di titoli. O crede di non sbagliare mai.
Si è fatto un gran parlare dell'uso del termine "Cicciotelle" su un quotidiano nazionale che ha portato come conclusione finale del giudizio dei ricercatori della giustizia facebocchiana, al licenziamento del direttore responsabile del quotidiano, per non aver pensato (o per essergli sfuggito visivamente parlando) che questo termine era offensivo, razzista, ineducato e chi più ne ha più ne metta. Come ho letto succesivamente da parte di chi ha scritto questa "imperdonabile" offesa, il termine usato non era inteso in senso offensivo, ma voleva essere usato come termine famigliare del tutto affettuoso. E se mi viene permesso, ma se me lo si vieta lo dico ugualmente, io credo nell'affermazione di questa seconda ipotesi. Sfido chiunque a non averlo detto a qualche suo famigliare dopo gli stravizi post natalizi o pasquali... suvvia dai!! Infatti c'è chi del loro peso ci ha fatto su una risata (vedi la ginnasta  messicana Alexa Moreno o la guardiana della porta della pallamano angolana Teresa Almeida).
Certo che chi lo ha usato, ha fatto la classica pipì fuori dal vaso ed avendo sbagliato si sarebbe dovuto assorbire tutti gli sghignazzamenti del mondo di FB, di Twitter e quant'altro, ma da qui al licenziamento, beh devo dire o che siamo diventati tutti orbi o che del puritanesimo ci stiamo nutrendo.
A questo punto ritengo che gli è andata anche "grassa" visto che se invece di cicciotelle avesse usato il termine "ciccione" o "grassone" o "obese", si sarebbe ripristinata la pena di morte, altro che licenziamento.
Non voglio andare contro corrente (già mi sta diventando sempre più difficile galleggiare sulle acque placide del bon-ton che fin a ieri preferivo), ma per dovere di onestà, molti dei "pennaroli" commentatori facebocchiani locali, allora avrebbero dovuto e dovrebbero scrupolirsi ogni qual volta si usano espressioni nel corpo dell'articolo, o immagini che fissano degli sgarbi, o quando atteggiamenti descritti o immortalati in una immagine riportino a volgarità, razzismo, ineducazione. Quando la Sig.ra Merkel (persona che non mi è assolutamente simpatica!) fu chiamata più di una volta "culona" se non anche con definizioni più volgari, se non ricordo male, provocò risate. Vogliamo parlare dei termini usati nei confronti della Presidente della Camera Boldrini (anche lei molto autorevole ed infallibile nei suoi atteggiamenti) ed anche in questo caso nessuna testa è caduta sotto la ghigliottina. Ci siamo dimenticati l'abbinamento del termine "scimmia" con quello dell' europarlamentare Cecile Kyenge e quali teste sono state recise? Per l'uso del termine "mammo" indirizzato a Vendola, chi è che ha pagato pegno? Per non parlare poi di tutti quelli usati per il calciatore Balotelli ad ogni sua balatollata che non sono poche.
Io, ma è un mio particolare punto di vista, sono più infastidito nel vedere atteggiamenti che offendono l'etica di un individuo (sia essa di natura lavorativa, sportiva, religiosa, razziale, ecc.) che non il semplice e misero titolo di giornale. Le Olimpiadi di Rio non passa giorno che non mi (ci) dia occasione per dare risalto (che non viene invece dato come, negativamente, meriterebbe).
Nel beach volley con due nostre atlete (professioniste) che esultano eccessivamente ad ogni punto ottenuto contro due ragazze intabarrate dalla testa ai piedi, per il loro credo religioso: la raffigurazione dello spot "Ti piace vincere facile!". Come non ho assolutamente apprezzato il gesto della Di Francisca nello sventolare la bandiera europea, per ricordare le vittime di Nizza. Un gesto che i Politici (e chi se non quelli!) hanno apprezzato e che io (ma se non giudico posso almeno pensarlo?) credo che sia stato pensato a priori essendo un atleta delle FFOO che intende proseguire quando la spada verrà attaccata al chiodo, seguendo la carriera di chi prima di lei ha tracciato il solco ed ora è ancora la spada a difenderlo (leggasi Vezzali!!).
 Nell'antica Grecia si fermavano le guerre quando iniziavano i giochi olimpici, qui, in quelle moderne (mi si dica se è questa la modernità ?) ci troviamo di fronte al rifiuto di una stretta di mano da parte di due atleti judoisti divisi da una banale (almeno per me!) lotta politico-religiosa. Se ne è parlato del fatto anche a livello della Dirigenza Olimpica, ma forse non scatterà l' espulsione dell'atleta egiziano, perché nelle leggi olimpiche non è contemplato che si sia obbligati a stringere la mano all'avversario.
i due Judoisti Israeliano ed Egiziano
Nessuno o pochi a parlarne, o quantomeno non si da quella sottolineatura data alla parola "cicciotelle" che il Comitato Olimpico sta chiudendo troppo gli occhi, o meglio sta facendo troppo l'occhiolino alla politica, agli interessi economici ed allo "sporco" che questi riversano  sul mondo dello sport Che a quel che pare sia ben accetto ai dirigenti che presenziano a tutte le sigle dei comitati e sottocomitati creati per coloro che dal ruolo di atleta è passato a quello di dirigente.
Alex Schwazer
E a quel che sembra ci si lava le mani di fronte ad un caso quale quello dei due Judoka e invece si fa i duri con una squalifica di otto anni contro il nostro marciatore per il solo fatto di punire (oramai è sulla bocca di tutti e non solo di noi italiani) un uomo come il suo allenatore, da sempre in lotta proprio contro quel doping di cui è stato incolpato il suo allievo.

Se poi non fosse sufficiente, ci sarebbe da parlare anche razzismo di atleti che hanno proibito di far salire su di un pulmino altri loro colleghi sportivi, per il semplice fatto di essere di altra nazionalità ed appartenenza religiosa. Fatto che mi ricorda tanto ai bagni o ai mezzi di trasporto proibiti ai black di americana e sudafricana memoria (neppure tanto distante!!). Ed a ricordarmelo è anche un po' la spocchiosa accoglienza ricevuta dall'atleta Yulia Efimova sul podio
da parte delle sue colleghe e dai fischi di un pubblico impietoso.
Ecco di carne su fuoco, mo vengo licenziato dal pensionamento (?), oltre alle "cicciotelle" ce n'è tantissima di cui parlare, sicuramente altra ce ne sarà ancora più importante, come la mancanza di lavoro, la povertà, la fame, le guerre...insomma le solite cose di cui tutti conosciamo le gravità, ma preferiamo parlare di altro, perché poi da una parte ci si sente accusati di populismo, da un'altra che bisogna pensare anche positivo, poi c'è quello, forse il più intelligente, che riassume tutto con faciloneria affermando, ma basta parlare di politica... ed allora l'unica è pensare che in Italia il 20 inizia il Campionato di Calcio con Juve-Fiorentina e Milan-Torino e... chi si è visto si è visto...
Ohhh a Settembre poi qualcuno provvederà!!





di Franco Giannini

martedì 1 marzo 2016

Oggi il titolo di eroe è usato con troppa facilità...

cosìcchè la sua inflazione immancabilmente ne ha ridotto il valore.

Leggendo il significato del termine in Wikipedia, si apprende che :" L'eroe, nell'era moderna, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune...." . Ovvero è eroe colui che, in un lasso di tempo infinitesimale, sconfiggendo la sua paura di essere ragionevole, non valutando quello a cui va incontro, compie un atto che in pochi si azzarderebbero fare.
Se ieri la Mitologia ha aiutato a creare una infinità di Eroi, oggi Mark Zuckerberg con l'idea e la creazione di Facebook, ha concesso la possibilità di far vestire i panni di eroe (come quelli dello scemo del paese!) a chiunque abbia la fortuna o sfortuna di salire alla ribalta della cronaca. Poi i mi piace ed i commenti dei "naviganti" fanno il resto.
La parola Risorgimento ci aiuta a ricordare eroi quali Garibaldi, Toti, Bixio, Pisacane e tantissimi altri. Oggi, nella lotta contro la malavita (diciamo Mafia per chiarezza!) ricordiamo quelli come Falcone, Borsellino, Roberto Mancini (il poliziotto della terra dei fuochi!), Dalla Chiesa, Impastato, e la lista potrebbe continuare.

Poi uno legge che tale titolo di eroe viene assegnato ad un certo Cosimo Giuliani in una intervista di una TV , immediatamente ripresa dai seguaci di FB e seppur contro volontà dello stesso titolato, viene portato alla ribalta della cronaca. 
Giuliani è un carabiniere, che chiamato ed immediatamente intervenuto in un incidente automobilistico tra un camion ed un'autovettura, ha fatto né più e né meno di quello che avrebbe fatto chiunque nei suoi panni. Visto che nella vettura era rimasta ferita una signora con al seguito una bimba di appena un anno, il milite dell'Arma, non ha fatto altro che prendere in braccio la piccolina, avvisare i nonni e nell'attesa dell'arrivo di questi, tenersela in braccio per un'oretta. Da dire tra l'altro che Cosimo è anche padre di due gemelli di tre anni. Ma dove stia il gesto d'eroe, lui stesso se lo è chiesto. Credo più un gesto di pochezza intellettuale da parte di chi gli ha affibbiato questo titolo, che anzicché rendere omaggio ai militi dell'arma, ho l'impressione che l'abbiano svilita. Ma costoro evidentemente non sanno che i Carabinieri, ogni giorno, compiono azioni più pericolose e più eroiche che non un gesto come quello descritto che potrebbe essere definito, non eroico, di ordinaria burocrazia. 

Credo che eroi, come i Santi (ed oggi comincia, a mio parere, ad essere inflazionata anche questa categoria), non ne nascano così facilmente come si vorrebbe far credere. Anzi, ho l'impressione che l'egoismo stia incancrenendo l'essere umano, rendendo cuore e cervello sempre più insensibili ai mali che sta colpendo il nostro pianeta. Ed allora il termine dovrebbe essere elargito con infinita attenzione, salvo che non si voglia definire tutti noi, come degli eroi solo perché si ha il coraggio ogni mattina di alzarsi e portare avanti tra infiniti stenti quella miserevole "baracca", che si tende a denominare "famiglia" coinvolgendo anche incolpevoli figli. 
Ma prima di noi, allora altre particolari tipologie di eroi sono da prendere in esame, quali ad esempio, coloro che ogni giorno affrontano i problemi di Diversamente Abili, dovendosi confrontare con quegli ostacoli fatti non della sola inabilità propriamente fisica, ma di ostacoli architettonici e non solo, che la burocrazia politica si dimentica di togliere dai loro percorsi quotidiani.
Ma prima di noi, allora sarebbero da ritenere eroi chi sale su delle "carrette del mare" pronti ad oltrepassare quelle "Colonne d'Ercole" ubicate non dove credevano gli antichi, ma in qualsiasi tratto di mare posto immediatamente dopo l'aver salpato verso l'ignoto. 
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che, esausti per una impari lotta contro le ingiustizie del Potere Politico, per la miseria, la fame, la mancanza di una casa o per i debiti che uno Stato sordo pretende siano ugualmente pagati alle sue casse, rinunciano a tutto, preferendo la morte ad una vita priva di dignità.
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che sfondano muri e barricate armati delle sole mani offrendo il petto a scudo delle donne e dei bambini al seguito .
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi quei medici e perché no, anche quei missionari senza frontiere che rischiano la loro vita per salvarne tante altre. 
E sono certo che la lista degli Ancor prima potrebbe proseguire...







di Franco Giannini

lunedì 24 agosto 2015

26 - 3 - 10 su F ... come Franco o come Firenze ? Ma che c'entrano poi i numeri? Nulla... è solo per introdurre!

Un terno quasi secco sulla ruota di Firenze... che, vi avverto però non uscirà mai...

... si perché i numeri, quelli buoni e fortunati, li danno solo i morti che nella vita si sono comportati da persone serie ed attendibili. Quindi io non potrei per più ragioni: la prima almeno è che per questa volta, mi sono salvato e sono ancora in vita. Quindi quelli buoni, da me non ve li dovete attendere. Al più posso dare, eufemisticamente parlando, i "numeri", punto! come del resto è risaputo, ho sempre dato. Sinceramente, però, questa volta me la son vista brutta. Comunque è tutto bene quello che finisce bene ed il bello è poterlo raccontare e scrivere. Ohi, che sia chiaro, nulla di fisico, ma solo una scommessa con me stesso sul superamento di una crisi di astinenza da droga con la sola forza della volontà.
Anche qui è necessario un chiarimento : no droghe leggere e neppure quelle pesanti. Ma ora che ci penso non saprei giudicare il grado del peso che possa avere avuto l'oggetto della mia scommessa. Ed allora mi vien da chiedermi, Facebook, Internet, la Politica, gli Avvenimenti sono droghe leggere o sono pesanti?
La risposta è importante per me, perché più pesante risulterebbero queste droghe e più eclatante sarebbe il successo che ho ottenuto.
Il mio fisico, grazie anche (è giusto dirlo, non è farina solo del mio sacco!) cause di forza maggiore, per quasi una ventina di giorni è riuscito a sopportare l'astinenza dalla dose oraria giornaliera (assai abbondante) che assumevo ogni giorno di fatti altrui sulle pagine di FB, di bufale-scoop su internet, sulle vacanze a spese nostre dei nostri politici, delle loro gaffe, delle loro incapacità, della loro arroganza, o quelle dei nostri sportivi del cuore fiancheggiati da le solite quattro veline tuttetette di turno sdraiate sui ponti di meravigliose barche (quelle si!). E poi il nascondere volutamente (difficilissima questa prova!!) la testa sotto la sabbia, facendo finta di fregarsene di quello che il mondo mi riservava per il ritorno alla normalità. E per rendere la prova più difficile ha spento anche il telefonino. Tièh!!
E dopo " un'apnea" di una ventina di giorni eccomi che riaffioro in superficie (come il novello speleologo Montalbini dopo il suo isolamento nella grotta di Acquasanta). Un profondo respiro di ritorno alla normalità e posso giurare che il mio primo desiderio non è stato quello di fare di nuovo un click immediato sul PC riaccendendolo, bensì invece il piacere di gustarmi il successo per aver superato la prova.
Anzi, ora che ci penso, aggiungo che ho assaporato ancor di più la cosa, analizzando per altre dodici ore i pro dell'aver superato questo traguardo, ma anche i contro. Ed ai contro, confesso che ho provveduto a porre immediatamente un rimedio. Infatti il servizio dei messaggi privati di FB è quello che ho immediatamente scomodato per disturbare i destinatari, con cui qui, pubblicamente mi scuso, con problemi di cui da tempo mi occupo.
I pro di questa astinenza mi sono comparsi ad esempio, quando riprendendo lo scorrere della lista delle "Amicizie" ho potuto notare come di alcuni proprio non ricordavo neppure i nomi, il perché mi fossero "amici" ed in quale occasione me l'avessero richiesta. Ho potuto constatare come i nomi di coloro su cui mi sono soffermato a leggere commenti o post, non superassero la trentina su 281 schedati. Mi sono reso conto di non aver sentito la mancanza di foto di cibi, di menù, di animali, di condivisioni di frasi celebri, dei "mi piace" buonisti e frettolosi quasi a chiudere una pratica burocratica qualsiasi. Ma la cosa mi ha dato da pensare anche al disturbo che anche io certamente creerò a costoro quando posterò le mie condivisioni che a qualcuno potrà anche interessare, ma a tanti altri provocherà enorme disturbo magari per il solo fatto di dover mettere con un click un falso e disobbligante "mi piace".
Ora che mi sto leggendo quanto mi sono perso, vedo e credo che in venti giorni, di cose importanti me ne sono perse poche. Sto notando che su FB la storia è rimasta quella, dove o gli enigmi di qualcuna/o si ripetono, mentre altre/i narrano anche di quante volte sono dovuti ricorrere giornalmente al bagno. Vedo con un occhio critico come se uno scrive (mi si passi il francesismo, ma è solo perché si comprenda meglio!) "scoreggia" immediatamente compaiono 50 "Mi piace", 30 commenti con uno smile perché spendere una parola è da letterati, ed altri 40 con erudizioni tratte da studi sul come questi peti nascono, si sviluppano e dove e quando sia meglio proporli. Se poi l'argomento trattato invece rasenta il serio, behhh... ecchecavolo, ma sempre 'sti argomenti seri... tohhh piglia sto "mi piace" e non rompe!
E credo anche che sia giusto così. De gustibus!! Questo rientra nella democrazia!
La politica: appena rientrato di nuovo in questo mondo l'olezzo che avrei voluto dimenticare, mi ha ricolpito nuovamente le nari. Nulla è cambiato ed immagino che da qualche parte in questi venti giorni qualcuno avrà scritto che se ne riparlerà a Settembre, perché guarda caso avremo un autunno caldo, perché si prevedono nuovi tagli in tantissimi settori dei servizi e non solo.
Anche per gli avvenimenti, nulla è cambiato o quantomeno ben poco: della Grecia non se ne parla più almeno nei toni allarmati di fine luglio, in Ucraina sembra quasi che sia ritornata la pace, i migranti continuano ad arrivare, ma l'EU di questo se ne frega e la cosa forse più importante ed interessante è che il campionato di calcio anche questa stagione è incominciato e quindi eventuali sommosse del "rivoluzionario popolo italico" sono da considerarsi represse almeno fino alla conclusione dello stesso. Toglici tutto, aumenta il costo del pane e le tasse, ma non toglierci il pallone.
Comunque un dato incontestabile è emerso : senza l' "elisir di FB" si può vivere e non sopravvivere. Con gli amici si può dialogare anche con una mail, con una telefonata e meglio ancora se ci si incontra di persona. Internet è come una medicina, va usato a piccole dosi e sotto consiglio di un "medico ed anche bravo", perchè se usato in quantità smodate porta all'assuefazione ed al rincoglionimento.
Ma ora che ci penso, a proposito di tagli ai costi, sto analizzando che 281 amici mi sembrano tanti. E se cominciassi a tagliare quelli improduttivi?? Ohh, io ci provo con la speranza che qualcuno non si offenda, seppur userò il bisturi e non l'ascia! Ma quello che in più confido è che qualcuno, se avrà avuto la pazienza di giungere fin qui (ma la vedo dura) offesa/o si autosospenda aiutandomi nel mio spiacevole compito.






di Franco Giannini

giovedì 15 maggio 2014

Agli “Amici” vicini e lontani di Facebook, Attenzione!!

ed a quelli senigalliesi ancor di più : la rabbia potrebbe farvi impantanare nei vostri stessi commenti ! 

Il fatto di essere rimasto appena 24 h. senza la possibilità di leggere e ribattere i commenti degli “amici” su FB, causata dell’esondazione del Misa che ha interrotto le connessioni ADSL, mi ha fatto sentire come in una specie di astinenza informatica, come un figlio orfano della Rete.
Ma oggi a distanza di una decina di giorni, ripensandoci attentamente, mi sono reso conto che si può sopravvivere ugualmente e forse ancora meglio senza questa spada di Damocle sulla testa. Perchè poi FB anche di questo si tratta.
Intanto, tutta questa alta tecnologia sembra abbia “toppato” di brutto in questa occasione, perchè l’acqua ha avuto il sopravvento sulla stessa. Sono saltati i server, le centraline elettriche erano fuori uso, l’ADSL è rimasta spenta in più punti della città e per diversi giorni ed anche gli eventuali segnali di fumo alla pellerossa sarebbero stati inutili in considerazione del fatto che come avresti potuto accendere il fuoco in mezzo a tanta acqua? Ed allora ho pensato che Guglielmo Marconi, con la scoperta delle sue onde radio, è rimasto sempre attuale, offuscando la fama di Mark Elliot Zuckerberg.
E’ sempre utile, in questi momenti di difficoltà, avere più un transistor, munito di pile, che un PC o un Cellulare o un Tablet: belli, ma altrettanto impossibili da connettere. Con la radiolina sei in grado di seguire quello che avviene invece intorno a te. Se poi ci sono dei radioamatori sei superfortunato, sei in grado anche di comunicare con l’emisfero opposto. Ma questo è un altro discorso.
Ritornando agli amici di Fb, passata la buriana dell’acqua e del fango, dei tam-tam per l’organizzazione dei soccorsi, si è cominciato, sempre su queste pagine, a fare il processo del lunedì, questa volta non calcistico, ma delle responsabilità. A chi imputare le colpe, a chi addebitare i danni. Ma quello che più mi è saltato all’occhio, è stata l’accusa-difesa-condanna, il tutto in non più di due, tre righe. Con la stessa immediatezza con cui l’acqua ed il fango ci ha coperto.
Non tutti, logicamente! Qualcuno ha cercato di farsi delle domande, darsi delle risposte, fornendo documentazioni di quanto dicevano. Però con la massima sincerità devo dire che la cosa non mi è risultata simpatica, anche perchè le responsabilità, come si deduce dai commenti, vengono addossate solo all’ultimo periodo di gestione amministrativa, quando invece queste responsabilità sono state tramandate da decine e decine di anni. I responsabili, quindi, credo che debbano essere individuati in più di uno. Anzi dirò di più, che se non fosse perchè si incolpa in primis una natura innocente e se colpevole, solo di riprendersi quanto le era stato tolto, dovremmo ammirare per la correttezza degli ultimi, considerati gli unici responsabili, perchè almeno fin ad ora non li ho sentiti alzare una parola contro coloro che li hanno preceduti e che dovrebbero essere furiosi avendo ricevuto in mano questo cerino acceso, che ora brucia e non poco.
Ma oltre i giudizi, affrettati o meno, giusti o errati che possano essere, leggo anche insulti gratuiti, apprezzamenti espressi con parole al limite del legale, comunque sia non certo dettati dalla buona educazione. Si può comprendere la rabbia di chi ha perduto tutto, ma contrapposta a questa c’è quella di chi si vede messo sotto accusa, non potendosi difendere, al momento, in alcun modo, perchè la barca non si lascia finchè tutti non sono stati tratti in salvo. Poi si vedrà!
Ed allora, “Amici di FB” attenzione, perchè è questione di un attimo il vedersi citati per una querela di diffamazione o altro.
A rendere pubblica questa evenienza è lo stesso Facebook che in questa nota scende in tutti i particolari.
Infatti non si è assolutamente immuni da querela per il semplice fatto di non aver scritto il nome di colui alla quale l’epiteto era indirizzato, perchè recentemente in una sentenza ha sancito che se la località, l’attività svolta, il tipo di accusa, ecc. sono facilmente intuibili per risalire all’accusato, il colpevole è tenuto a pagare pegno.
Come pure non si pensi di sfuggire ai controlli, per il semplice fatto che si usi un nickname, perchè siamo tutti schedati con un indirizzo mail e che le Forze dell’Ordine sono in grado di risalire sempre a quello che si considera “anonimo”.
Amici si, ma ricordate che cosa l’esperienza dei vecchi attraverso i proverbi ricorda ed insegna: “Chi trova un amico trova un tesoro”. Non vorrete mica pensare di trovare sulle pagine di FB un diamante rosa?? Ed allora, sarà bene, alla luce dei fatti, usare sempre un tono il più possibile civile.

Franco Giannini
Già pubblicato Mercoledì 14 maggio, 2014 alle 0:30su SenigalliaNotizie.it 
Questi commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
 
vicking973
2014-05-14 11:52:40
Mi scusi sig. Giannini ma il fatto di non dare l'allarme alla popolazione, quando già prima delle 06:00 il fiume era uscito in zona Pianello, il fatto di non chiudere le scuole quando c'era tutto il tempo di farlo è colpa delle amministrazioni precedenti? Le tre vittime che ci sono state è colpa delle amministrazioni precedenti? I lavori della complanare che hanno cementificato ulteriormente un territorio già ai limiti della vivibilità è colpa delle amministrazioni precedenti? (salvo poi rilasciare recentemente dichiarazioni con annesse lacrime di coccodrillo che ci si deve impegnare maggiormente nel rispetto del territorio!)E sul fatto di "non potersi difendere al momento" lei sta sbagliando di grosso, perché il difendersi, il giustificarsi è l'unica cosa che ha fatto questa amministrazione in ogni dichiarazione rilasciata in merito all'accaduto. Questo suo voler rabbonire gli animi le assicuro che li sta facendo ancor di più scaldare invece. A gente che ha perso tantissimo in beni, salute e anche persone non può dire di fare attenzione a quello che scrivono su FB. Invece di preoccuparsi di future querele per diffamazioni, si impegni anche lei come dovrebbero far tutti a scoprire la verità su quanto accaduto e capire di chi sono le responsabilità di questo disastro annunciato.
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-05-14 14:51:57
Gentilissimo vicking973, non è lei che, se non vado errato, è lo stesso commentatore del mio precedente articolo ( http://www.senigallianotizie.it/1327354978/senigallia-l-alluvione-vista-a-bocce-ferme )? Ed allora, sempre che lo abbia letto fino in fondo, ( cosa di cui ora comincio a dubitare!) sempre che mi sia spiegato come avrei voluto, (ma anche questo mi porta a pensare che evidentemente non ci sono riuscito!) e se solo avessi avuto le capacità di essere più chiaro, avrebbe potuto constatare (anche dagli allegati) che non avevo di certo assolto questa Amministrazione, tutt'altro. Qui, invece, ho voluto solo informare, del pericolo a cui potrebbero andare incontro coloro che, non conoscendo certe insidie gratuite e ritenendo di avere come una Password immunitaria, offendono gratuitamente gli "amici" su FB. Ma forse era cosa difficile da comprendere, a quel che leggo, se non per tutti, per alcuni. Lo ritenevo, in cuor mio, un semplice "servizio" d'informazione piccolo, modesto, non completo. Non di certo comunque un' assoluzione per quanto accaduto. Io, almeno, non possiedo nè le certezze, nè le capacità, nè l'autorizzazione per emettere verdetti certi ed infallibili. Rispetto, com'è giusto che sia, democraticamente, il suo pensiero. Detto questo, sicuramente una cosa è certa, le sue ultime tre righe le respingo al mittente in quanto non di mia competenza. Io ho già dato, contrariamente a lei, mi passerà la battuta vero?, io, ripeto l'io e lo sottolineo, almeno ho il coraggio di metterci la faccia!! La ringrazio comunque per la sua gentile attenzione.
anfatti
2014-05-14 15:09:47
Io credo che non ci sia bisogno di questo articolo. Se qualcuno non lo sa, è evidente che non si è informato e quindi merita (nel caso offenda o diffami qualcuno) già solo per questo l'eventuale persecuzione legale!
stefano
2014-05-14 15:43:14
Non ho alcun dubbio che questo articolo sia dettato dalla buonafede e dallo spirito di "servizio di informazione. Ma su alcuni pasai dell'articolo non si può esimersi dall'intervenire: 1."le responsabilità vengono addossate solo all'ultimo periodo di gestione amministrativa quando queste sono state tramandate da decine e decine di anni". Sì, però la gestione amministrativa del territorio è rimasta tal quale a quella delle precedenti amministrazioni. Senza discontinuità di sorta. E poi ad essere messo sotto accusa è la gestione dell'evento . E l'evento lo gestisce l'amministrazione in corso, mica quelle di qualche decina d'anni fa. 2. "Non li ho sentiti dire una parola contro coloro che li hanno preceduti". Ma guarda caso che quelli che li hanno preceduti, da decine e decine di anni, sono della stessa sponda politica ( sia localmente che in Regione). Di altro colore, siamo sicuri che sarebbero stati silenti nella stessa misura?
Massimo Mariselli
Massimo Mariselli
2014-05-14 15:44:52
In questi giorni di caos e di emergenza nonchè di forte stress, io per primo ho dovuto mordermi la lingua per non imprecare e azzannare qualcuno, o comunque quelli che io a mente calda credo che siano i responsabili dell'evento alluvionale. Nemmeno scrivendo su Facebook nel diario che è visibile ai miei amici mi sono quasi azzardato/permesso di offendere o diffamare o insultare qualcuno, sapendo i rischi connessi, di querele che possono costare un sacco di Euri. Quindi a tutti gli amici attenzione a quello che scrivete, perchè se vengono fatte delle querele il querelante potrà richiedere lIP e risalire con certezza all' autore. Ringrazio Franco per l'articolo pacato ed esaustivo.
vicking973
2014-05-14 18:28:23
Gentilissimo sig. Giannini, la faccia io ,come tanti altri, l'ho messa per 8 giorni di seguito in mezzo alla melma e al fango a spalare e faticare. Quindi il suo "ho già dato" per un articolo scritto mi fa un po' sorridere , se mi permette. Ad ogni modo anche il mio commento non è stato capito da tutti. Provo con altre parole: che qualcuno possa essere permaloso e sentirsi offeso mentre alcuni quartieri della città sono in situazione di emergenza, non mi sembra un problema su cui accentrare l'attenzione in questo momento. Poi ognuno in coscienza si comporta come meglio crede, ma se mi permette sfogare l'enorme rabbia che la gente ha provato e sta provando con le parole mi sembra preferibile e di gran lunga rispetto ad altri tipi di sfogo. Poi qui c'è poco da accusare o da insultare, i fatti (fortunatamente tutti documentati) parlano da soli ed è solo su questo che adesso è necessario e doveroso concentrare l'attenzione sia dalla magistratura che dall'opinione pubblica. La ringrazio anche io per la sua risposta.
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-05-14 21:07:22
@vicking973. No, non sono intelligentissimo, ma giusto quel tanto che basta per comprendere che quel "Ho già dato" riferito a 4 righe anche dal contenuto confuso, visto che non mi sono riuscito a spiegare, sarebbe risultata offensiva per chi si è prodigato in ben altro modo. Mi riferivo invece a ben altre due alluvioni, quella di Ancona del 1959 e quella di Firenze del 1966, alle quali ad entrambi ho partecipato e non certo scrivendoci su qualche cosa.
strozzapreti
2014-05-15 11:27:55
A parte il fatto, che a scopo preventivo, si doveva allertare la cittadinanza di una probabile esondazione dei corsi d' acqua, già dopo un ora di intense ed inconsuete precipitazioni, per me di base, la vera colpevole è la consueta cultura di chiudere le stalle dopo che sono scappati i buoi... c' è un incrocio pericoloso ? si interviene solo dopo che ci scappa il morto o i morti a seconda di chi muore e così per l' alluvione, per le nevicate anomale ecc.Una volta eravamo più ignoranti, ma più furbi : vivevamo sulle palafitte.

domenica 9 gennaio 2011

FACEBOOK : più amici o solo condomini ?


di Franco Giannini

...più il fascino di una moda, oppure una vera utilità ?

Era da non poco che mi formulavo intimamente questa domanda!
Devo subito dire con la massima sincerità, che non sono mai stato un sostenitore di questa moda del momento. Si, perché per me è e resta una moda.
Un'utilità, indubbiamente esiste, inutile il negarlo! Ma a chi ? Per la maggior parte di chi ci naviga è solo un modo per vivere di luce riflessa. Un link, un video rubato da qualche sito internet, seguito da esclamazioni goderecce con una coda di ooooo, di hhhhhh, risate espresse in lettere ed immancabili turpiloqui perché fanno più trend e provocano sicuramente gratuita ilarità, sono quelli che occupano più spazi.
I secondi maggiori usufritori di FB, sono i politici o di chi politica ne mastica. Alla caccia, nel tempo, di "amici" e perennemente in continua campagna elettorale. Ed ecco la prima falsità ... ve lo vedete voi un "Presidente" di un qualche cosa di governativo, o comunque un Amministratore , che abbia tempo, durante la giornata, di chattare con il sotto scritto ? A me puzza di "sub-appalto", altro che di amicizia!
Non parlo poi del modo di esprimere una condivisione con il "mi piace". Un evento luttuoso, una frase di condoglianze e sotto questa, la condivisione "mi piace"... a me fa sentire tanto disagio.
Non parliamo poi di "Privacy" ... E questo suggerimento mi è stato dato oggi leggendo i commenti di due miei veri "Amici", che si sono scontrati proprio sulle pagine di FB, perché uno dei due ha sentito invasa la sua "privacy" dai commenti dell'altro. Spero solo siano rimasti amici!!
Io ho circa 150 "amici", ma pochi di questi effettivamente lo sono, gli altri sono solo conoscenze ed il più di essi semplici anonimi di cui ho accettato l'amicizia, per educazione, perché ad essa non si può rispondere in modo negativo. Oggi ho iniziato il metodo silenzioso, ma riconosco anche antipatico, di non rispondere.
Quello che più mi duole, forse da qui l'antipatia e forse una mia mancanza di adeguarmi ai tempi, è che a me FB, gli amici me li ha fatti perdere!
Infatti due anni fa, avevo aperto il blog ed attraverso questo ero entrato in contatto con diversi bloggers ed avevo intercorso con loro un "percorso di amicizia e di interessi comuni".
Con l'entrata in servizio di FB, piano piano sono scomparsi tutti o quasi, unitamente ai loro blog.
Il motivo è, o almeno io lo ritengo, che sia perché qui, si ha una più larga visibilità.
Sicuramente una più "frettolosa" e "nervosa" visibilità, non so però se la stessa "tranquilla" ed "accurata" attenzione che si aveva sui blog.
Credo anche, che a rimetterci siano stati anche i giornali on-line, che da quello che osservo, hanno visto diminuire drasticamente i commenti dei loro lettori.
Sarà sufficiente solo avere pazienza ed attendere che la moda passi o ... dovrò ingoiare la pillola?

mercoledì 14 ottobre 2009

IL CAFFE’ CORRETTO E’ SERVITO….!!


Certezze, dubbi, meriti, demeriti o…cos’altro?

di Franco Giannini
Già pubblicato su 60019.it del 13.10.2009



A volte basta un semplice input per farti rimuginare pensieri che poi vanno e vengono nella mente per giorni e giorni. Solo il fatto di leggere che a Senigallia, si apre o si dovrebbe aprire un caffè con la prerogativa di chiamarsi “Letterario” solo perché l’intenzione è quella di mescere “Cultura” oltre che servire caffè, mi ha dato da riflettere non poco. Infatti il locale dovrebbe essere alla moda (il che di già offre delle riflessioni), non vi si berrà il solito caffè o le solite bevande, non vi si degusterà solo pasticcini accompagnati da tè esotici, non ci saranno solo sfiziosità gastronomiche, ma in principal modo in questo suggestivo ambiente, almeno così io deduco e mi raffiguro, dovrebbero venire a rifocillarsi tutti gli “assetati ed affamati” di cultura. E sono quasi certo, a Senigallia sarà un’ iniziativa che farà successo. Che allora se ne sentisse il bisogno ? Non saprei dirlo, ma so quasi per certo che, almeno nei primi giorni, sarà sempre affollato. Solo che se da una parte ho quasi questa certezza assoluta (ed è cosa strana per me, persona sempre piena di dubbi), dall’altra mi sorge il dilemma: ma da chi sarà composta questa “clientela”: più da modaioli che da intellettuali, predominerà più l’apparire o più l’essere ?
E codesta riflessione, me ne fa nascere un’altra. “Letterario” è come dire cultura, cultura è come dire interesse, interesse come dire partecipazione. Ed uno dei termometri della partecipazione fanno parte anche le letture delle testate giornalistiche, televisive ed ancor più quelle on-line. Si perché quest’ultime hanno inventato i famosi “commenti”. Ma è anche vero che al discreto numero di lettori di questi giornali on-line non risponde mai un altrettanto congruo numero di commentatori. E questi quando appaiono, sono sempre firmatari con gli stessi nomi, cognomi, nick-name di cui poi tutti i navigatori hanno scoperto le reali paternità. Si leggono a volte anche infinite partite di batti e ribatti tra due o tre commentatori, ma il loro numero, malgrado la quantità dei commenti, è sempre irrisorio. Mi viene da chiedere allora, se tutta questa sete di cultura, di bisogno di conoscere, di sapere, di partecipare, sia dettato da un bisogno interiore reale o invece generato da una sola morbosa modaiola curiosità, una sfacciata necessità di scovare un gossip magari inaspettato anche all’interno di impensabili argomentazioni. Dico questo, perché allora mi spiegherei le innumerevoli letture al verificarsi di eventi luttuosi, o di cronache delittuose cittadine, che salgono notevolmente e che se vengono affiancate da commenti, essi risultano sempre lapidari, brevi e privi di contenuto. Alle letture di argomenti politici, rispondono poi quei pochissimi preparati in materia a cui si frappongono battute che a volte nulla hanno a che fare né con essa e neppure con altro, semplicemente senza senso. Tutte le altre argomentazioni sembrano ridestare noia, sia come letture e figuriamoci come commenti. Ma allora vien da chiedersi perché c’è interesse a leggere e poco a scrivere. Per incapacità nello scrivere ? Per questioni di tempo ? Per tenersi fuori dalla mischia timorosi di sbilanciarsi ? Per mancanza di cultura ? Eppure in quell’evento mediatico odierno che è Facebook, sembra che la moda di commentare abbia invece preso piede. Tutti sembrano che nel corso della giornata non facciano altro che pubblicare link, sottoscrivendoli con telegrafici messaggi. Sembra che il boom di questa moda non faccia più dormire sonni tranquilli al Brunetta e non solo a lui. Qualcuno mi suggerirà, che ci sono anche degli articoli interessanti, utili, ben fatti. Concordo con costoro, ma sono casi molto sporadici che più salgono con il loro contenuto, meno commenti hanno. I commenti su Facebook, se posso dirlo, con i loro contenuti, sono il più delle volte, non voglio dire demenziali, ma molto limitati nella loro telegraficità e forse rappresentano la difficoltà dell’italiano medio nell’esprimersi, in principal modo tra i giovani. Con questo non voglio dire che il commentare debba essere un’arte, che il commentatore debba avere una conoscenza grammaticale da Accademia della Crusca. Tanto più non lo posso pretendere io orfano di entrambe le qualifiche, ma dimostrazione che se lo faccio io lo possono fare tutti. Ma quantomeno un minimo di capacità che vada oltre al solito TVB. Ecco allora che ritornando ai commenti sui giornali on-line, credo siano carenti di questo “interesse” perché, primo, i lettori, hanno il timore a scrivere. Timore inteso come sinonimo di “sporcare” il foglio di carta, quel timore che ha il disegnatore nel porre il primo tratto sulla pagina bianca. Secondo, perché la Rete è un mondo sconosciuto ai non più giovanissimi o se appena conosciuto, si hanno remore di sbagliare, di non saper fare, di fare cattive “figure”. Terzo, i giovani hanno scarso interesse a ciò che viene riportato su detti giornali, salvo coloro che in Rete navigano abitualmente, possiedono dei blog, e che sono poi alla fine quelli che commentano.
Ed ecco che qui quel cerchio che avevo aperto inizialmente si chiude. I più leggono, almeno io così suppongo, perché pruriginosi dello scoop, qualunque esso sia, discreto il numero di quelli della toccata e fuga sul solo titolo per esigenze di tempo, Buono anche quello di chi legge attentamente, ma si sente impreparato per diverse ragioni ad intervenire, pochi infine i reali lettori partecipanti. Mi vien allora, quasi da risvegliarmi da un sogno, e di vedere quel caffè letterario come una stanzetta con le pareti adorne di autografi, foto, locandine di chi di cultura fu maestro, un grande tavolo coperto da un drappo, una platea di sedie, dei tavoli stile Belle-Epoque, qualche avventore che con attenzione segue un conferenziere….ma le altre sedie sono vuote! Perché forse manca l’interesse ? Spero proprio di no, mi auguro solo di essermi risvegliato da un incubo!