martedì 28 luglio 2015

Manco podologa e già ministra sanità, mamma e con il modesto dono dell'infallibilità.


Siamo in buone mani, però non vorrei trovarmi impreparato ed allora, io, comincio a prepararmi. A voi, intanto, gli Auguri sperando non ne abbiate mai bisogno!

Ill.ma Ministra 
Beatrice Lorenzin,(se solo lo conoscessi un titolo non lo si nega a nessuno!)
sono andato nella sua pagina di FB. Ma ho potuto constatare (le fa onore!) che a differenza di altri suoi colleghi, sarà perchè ha due gemelli che la impegnano ora un po' di più (seppur con gli aiuti che sicuramente non le mancheranno), su queste pagine viene di rado. Infatti scrive poco, sono tutte bloccate, per cui mi resta difficile farle arrivare tutta la mia rabbia. Meglio così, dirà
Quindi una lettera aperta è forse l'unico modo per dirle quello che penso... e non solo io. Già l'articolo di cui allego sotto il link, la dice lunga sulle innumerevoli vessazioni morali che ogni giorno indirizzate a tutti i cittadini. Quell'individuo del PD (con cui è destinata a dover trattare), di cui mi rifiuto anche di scrivere il nome, parla di porre un taglio di 10 MLD di € al bilancio Sanità di cui lei è ministra occulta. Si occulta perchè non si sente mai la sua voce se non per mettere delle pezze alle corbellerie che il suo "Premier" le procura con le proprie alzate d'ingegno. Razionalizzazioni le ha chiamate il settecervelli economico, economizzazzione della spesa l'ha definita Matteo il bugiardello, lei invece gentilmente ha precisato che gli introiti da queste economie saranno utilizzate per la ricerca. Ma che brava a fare rinacci. Poi ha negato anche che non ci sarà alcun taglio da 10 MLD. Ma da una signora, mamma, tutta sorrisi da educanda, non si sarei mai atteso di essere preso per i fondelli all'età di 73 anni.
Però senza nulla dire conferma che queste "razionalizzazioni economiche" ci saranno e quindi a beneficio di chi se non dell' Assistenza Privata. Complimenti signora, è diventata mamma, ma il suo DNA politico non si è di certo ammorbidito. Le altre mamme certamente la sapranno ringraziare al momento e nella maniera giusta. Certamente non quelle con il suo reddito
Quello che vedo le è scappato o sta scappando a molti dei suoi cari preparati, intelligenti colleghi di partito e non è che intanto potreste portare domani mattina stessa un taglio agli ambulatori del Parlamento e del Senato. 
Zac e da domani se qualcuno di voi tutti 1000 che bazzicate in quell'area, non dovreste star bene, consiglio di tenere sotto mano il telefonino per chiamare il 118. La vostra vita del resto, ha lo stesso valore (o dovrebbe averlo) di quella di noi cittadini. "Nevvero?" diceva il bravo Pertini. 
Se poi Roma dovesse avere problemi e disservizi con ambulanze, medici, Sanità in genere... meglio per noi. No detto così può suonare male ed allora mi spego meglio. Potrebbe esservi utile quale esperienza personale, per migliorare il servizio e magari se c'è da tagliare, partite con le forbici togliendo quello che di superfluo avete notato nel corso della vostra esperienza. Di tempo ne avrete a sufficienza visto che le permanenze ai PS generalmente durano ore, salve che non si tiri le cuoia prima.
Sono consapevole che non la riceverà e qualora la ricevesse qualche suo/a sottopancia, non la leggerà e quindi non risponderà, ma se anche la dovesse leggere, c'è poco da replicare. Il silenzio è più rinfrancante moralmente delle medicine (logicamente per lei intendo, visto il peso che ha sulle spalle, seppur nessun medico glielo abbia consigliato!). Un politico del resto mai direbbe avete ragione, mi dimetto e ritorno a lavare i piatti o i pannolini a casa. La ringrazio quindi virtualmente come se fosse arrivata fin qui a leggersi anche gli auguri ed i miei più cortesi saluti.
Auguri, termino così come avevo iniziato, perchè anche lei ne avrà tanto, ma tanto e poi tanto bisogno.







di Franco Giannini

PS : Io ci ho provato, visto mai che gli arrivi almeno questo, ai censori piacendo!
Twitter :
tutti più contenti di curarci a casa, ma si è preoccupata di destinare degli spazi all'ampliamento delle Camere Mortuarie?
0 Retweet 0 preferiti

sabato 25 luglio 2015

Cimitero di Senigallia: quando gli artigli della burocrazia toccano il caro estinto…

...Beh!! Allora c'è chi comincia a "preoccuparsi" (per il monento, solo i familiari...)

Questa mattina (ndr: 24 luglio) sono venuto casualmente a conoscenza di quello che non so neppure se chiamare disservizio, comunque sia di certo un atto governato da una legge nazionale (credo) che per qualche ragione arzigogolata “sequestra” la cara salma per un arco temporale che va da un minimo di 15 ore fino a raggiungere le 30.
ADVERTISEMENT

Transitando attraverso l’ingresso principale del Cimitero delle Grazie, ho notato ed ascoltato sulla destra un gruppetto di persone che di fronte alla Camera Mortuaria confabulavano ad alta voce con animi un po’”agitati” fintanto di suggersi a vicenda di contattare la stampa per rendere pubblica la cosa.
Ero con mia moglie, per cui ho preferito prima visitare i nostri defunti e solo a ritorno mi sono informato per conoscere quale era la “cosa” di cui la stampa doveva essere informata.
Ecco che allora, presentandomi, mi si sono fatte avanti le persone più a conoscenza dei fatti, anche perchè erano i familiari dell’estinto. Defunto che nel frattempo però era ritornato “libero”, ed anche i familiari si erano un po’ calmati e pacatamente mi hanno spiegato il loro problema. Che poi è un problema, speriamo il più tardi possibile con cui tutti, magari in differenti ruoli, dovremmo confrontarci.
Euro Franceschini e sua moglie (se pubblico nome e cognome è perchè lo stesso mi ha pregato di farlo cosa che gli fa solo che onore!) mi raccontano come ieri sera -23 luglio – il papà di Franceschini passa a miglior vita nella sua abitazione. A questo fa seguito il solito iter del trasporto tramite un’agenzia di pompe funebri (oggi i defunti non possono essere più tenuti in casa) nella camera mortuaria. E già qui, i due coniugi, sono a chiedersi come funziona la scelta della camera mortuaria cimiteriale e quella ospedaliera. Sembra una piccola cosa, ma tra le due c’è una grande differenza. In quella del cimitero non c’è un bar e neppure dei bagni decenti! E si sa che in quei momenti di dolore, c’è invece bisogno sia di un servizio che dell’altro. Non credo che debba spiegare che il servizio bar, non è quello di passatempo!
Poi la salma una volta giunta in camera mortuaria (nel caso in questione quella cimiteriale) viene chiusa (non si può essere visitata) nella stanzetta riservata alle autopsie e dove ci sono due celle frigorifere senza possibilità di vederla, di lavarla e vestirla, prima che il “medico necroscopo” preposto a questo servizio, non l’abbia visitata (http://www.soccorsosicuranza.it/leggi/circ24.htm). Cosa questa che come canta la legge non può avvenire prima delle 15 ore e comunque entro le 30. Non credo che debba spiegare, tutti abbiamo avuti dei cari che se ne sono andati. E si sa bene che i parenti vogliono stare con la salma fino all’ultimo minuto, fino alla chiusura della bara. Parenti che vengono da fuori. Anziani che si sono magari fatti accompagnare fin lì e magari non possono vedere il defunto. Le operazioni del funerale che vengono rimandate. Insomma le solite prassi, importanti e faticose emotivamente parlando, che invece di venir allegerite e sollecitate, sono rimandate a data da destinarsi.
E se è vero che questa è la dura lex, sed lex, la dura ed insensibile Legge che va rispettata, va anche da se che il problema affetti, sensibilità, rispetto, non deve essere tralasciato, dimenticato, accantonato, inosservato evitando di essere preso in esame, solo perchè frutto di una legge nazionale. Non lo so a chi spetti amministrativamente e istituzionalmente parlando, occuparsi di questo lato del problema. Non so chi si senta emotivamente portato a trovare una soluzione al caso. Ma qualcuno deve pur esserci e qualche cosa dovrà pur fare. Credo che si debba escludere che questo è il caso della famiglia Franceschini. No, assolutamente. E’ un problema di tutti e che questa famiglia, senza peli sulla lingua ha posto in evidenza in prima persona. Infatti, come mi hanno riferito alcuni addetti ai lavori è un problema che devono affrontare ogni giorno.
Suggeriva il sig. Franceschini, quindi non solo critiche da parte sua, di mettere in quella stanzetta, almeno una piana di marmo, magari separata da un vetro divisorio, su cui porre la salma seppur ancor svestita, ma coperta da un lenzuolo, che lasci intravedere il solo viso. Poi dopo le 15 ore, la visita deve essere fatta d’ufficio, senza il dover “avvisare” l’agenzia di pompe funebri che se non rintracciano il medico si chiameranno i Carabinieri o come già riferito sopra, la stampa.
Non voglio neppure pensare lontanamente, né sentirmi dire, che il problema è dovuto alla carenza di medici necroscopi, né che questi siano utilizzati per altri lavori o interventi. Perchè non sono certo i medici quelli che mancano in Italia.
Poi scorrendo la legge in questione, tra l’altro mi sono imbattuto in questo passo “…. In alternativa, è consentito dotare il medico necroscopo di apposite apparecchiature di ausilio per l’accertamento della morte.
In tal caso, dopo il decesso, anche prima delle 15 ore, ai sensi del combinato disposto dell’art. 4/5 e dell’art. 8, il medico accerterà la morte con registrazione, protratta per almeno 20 minuti prima, di un elettrocardiografo…”.
Ho cominciato allora a pensare (sicuramente in modo errato), che quello che possa mancare sia proprio un elettrocardiografo??
E se vorrei essere smentito in questo ultimo punto, altrettanto vorrei essere tranquillizzato, che qualcuno si sta interessando della cosa nella sua interezza.
Nel qual caso, a lui, un grazie anticipato.

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 24 luglio, 2015 su SenigalliaNotizie.it

mercoledì 15 luglio 2015

I vecchi Cinegiornali di qualche anno fa, immagino, lo avrebbero definito così... :

... " Riunito nella torrida Aula Consiliare Il 2° Consiglio Comunale del 2° Quinquennio del periodo Mangialardiano".

Non vorrei essere frainteso. Non è certo perché rievocatrice dei tempi andati, bensì perché nato (è sembrato ai più) nella segretezza delle stanze dei bottoni e trasmesse per forza di cose (e grazie a Dio!) alla Giunta e Consiglieri Comunali. 
Qualche voce di portinaia e non certo una scusa ufficiale ( guai creare un precedente!) ha parlato di un problema tecnico non meglio identificato. Se si è trattato di problema, a questo punto credo che più che tecnico, questo possa essere stato o di comunicazione o dovuto ad una dimenticanza. 
Giusto però che se si fa una critica (mi si dirà polemica, ma me ne può fregar di meno!) sia giusto sottolineare allo stesso modo anche le migliorie.
Ecco che allora come spesso ho criticato nel passato  mandato l'ex Presidente del Consiglio, Enzo Monachesi, opprimendolo con le mie ripetute "Non funziona lo streaming!!) altrettanta evidenza devo rivolgere al neo Presidente Dario Romano, poiché almeno lo streaming in questa occasione funzionava (seppur l'audio andava e veniva) ed anche per aver rispettato l'orario di Apertura dell'Assise: e questa più che una novità si è trattato di miracolo!
Finalmente qualche piccola cosa sembra sia cambiata e quindi rubo facendo il verso ai soliti noti, che si, si sarebbe anche potuto far meglio ( ricordarsi che i fiorai al lunedì sono chiusi!), ma intanto si è cominciato con queste piccole novità. 
Speriamo, quindi, solo che duri.
In fatto di novità, posso aggiungere che alcune "voci nuove" sono uscite dal coro e ci hanno permesso, quantomeno di ascoltare il loro timbro di voce.
Nel passato mandato avevo elogiato Memè per il suo dono della sintesi, oggi però è stato superato brillantemente da un Monachesi in gran spolvero (voglio sperare non per mancanza di argomentazione!).
Non voglio infierire, sugli interventi dei nuovi arrivati, perché capisco bene che sono agli inizi e quindi comprensibili gli imbarazzi, le emozioni e qualche cocktail di termini con idee che ti portano ad esclamare... ma che c...ribbio voleva di? Con l'umiltà e con una preparazione non dell'ultimo minuto, si può certamente migliorare.

Ad uscire però da questo anonimato delle voci nuove, notevolmente sopra a tutti, ma del resto non la considererei sinceramente come una novita, Mauro Pierfederici (PD) artista ed uomo di cultura. Non appena seduto tra i banchi del Consiglio Comunale, ecco che è stato subito chiamato in causa per difendersi da quella che forse erroneamente ha preso come un'accusa rivoltagli e non come invece ha fatto presente Roberto Paradisi, una specifica domanda di chiarimento rivolta all'Amministrazione. Si guardi bene, quindi, un chiarimento non sulla persona, in quanto persona al di sopra di ogni sospetto, come ha avuto modo di sottolineare anche Paradisi, ma solo un' interpretazione delle norme. Il testo Unico sugli Enti locali infatti prevede l'incompatibilità del ruolo di Consigliere Comunale con l'erogazione di contributi a qualsiasi titolo essi siano elargiti. Ed è proprio per questo motivo che Paradisi ha chiesto che questa tematica venisse approfondita  anche nell'interesse dello stesso Pierfederici visto il ruolo che lo stesso riveste in qualità di presidente dell' Associazione di Musica Antica e Contemporanea e che come tale l'ha portato e lo porta a ricevere "modestissimi" contributi da parte del Comune. Non è l'ammontare del contributo (appena 3000 € annui) il nocciolo della questione, ma l'interpretazione della norma.  Il Segretario Comunale Morganti ha fornito una risposta poco chiara che ha lasciato Paradisi poco soddisfatto e assai perplesso tanto da chiedergli uno studio del caso e dopo l'esame del problema,  che venga data una esauriente e chiara risposta nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

Si salutano a questo punto i nuovi remigini che subentrano ai novelli Assessori, nonché al Presidente del Consiglio, ma guarda caso (come già anticipato), non ci sono i fiori per le signore in quanto al lunedì i fiorai sono chiusi. Un'altra piccola mancanza nell'Organizzazione Scenografica?

Perini apre le danze dell'ora dedicata alle interpellanze ed interrogazioni e chiede lumi su quali criteri vengano usati per analizzare la qualità delle acque, viste le recenti dichiarazioni di Lega Ambiente sulla balneabilità delle acque. Il Sindaco la piglia alla larga, ma alla fine condivide con Perini, che sia giusto che un Consigliere abbia il diritto di conoscere come queste analisi vengano eseguite. Quali metodiche vengano usate sia da parte Arpam e sia da Lega Ambiente. Evitare quindi di parlare lingue diverse ed avere conoscenze precise per poter essere in grado poi di valutare dati e comunicati.
Ed alla fine, non si perde l'abitudine, che quando nasce un problema, non lo si risolva nell'immediatezza, ma lo si mandi in Commissione quasi come a guadagnare del tempo. Perini, in fase di replica chiede che nell'incontro in Commissione sia invitata e partecipi anche Lega Ambiente.

E' la volta di Paradisi, che si rivolge, come afferma, ad una sedia vuota, visto che vorrebbe indirizzare il suo suggerimento all'Assessore allo Sport e che questo non c'è in quanto la delega è in mano al Sindaco. Si è detto nel corso della campagna elettorale che l'Opposizione faceva solo critiche e non proposte ed allora ecco che Paradisi onde fugare questo slogan, vuole proporre, informando il Sindaco della possibilità di usufruire di finanziamenti (n°18) concessi dal Credito Sportivo ad interessi a zero, definiti da Paradisi come storici, per la costruzione o la riqualificazione di centri sportivi. Un'occasione che l'Amministrazione non può e deve rinunciare, nell'interesse della città e dei cittadini. Chiede quindi se l'amministrazione si sia già posta questa domanda di chiedere questo finanziamento o se ancora non lo ha fatto, almeno abbia intenzione di farlo?
Per il Sindaco intanto la sedia  non vuota, bensì è pienissima, perché il primo cittadino trattiene per se le deleghe più importanti quali i turismi, lo sport e non solo (NdR. Funzioni : turismi e sport - grandi infrastrutture - risorse umane - comunicazione - protezione civile - polizia municipale).
Affermazione che però mi porta a supporre che il Sindaco non abbia poi una grande fiducia sulle competenze dei suoi collaboratori. E, detto questo, non è che gliene faccia una gran colpa. Ma del resto chi se li è scelti?  Che non ci fosse di meglio, questo invece lo dubito. Ma si sa, quando è il partito che ordina la risposta è sempre quella garibaldina dell' "Obbedisco!"
La risposta del Sindaco è comunque un no, perché non si può. Infatti dice che quanto suggerito non si tratta di fondi, ma di mutui che sono assoggettati al patto di stabilità ed invece di aprirne altri, non essendo stanziamenti a fondo perduto, bisognerebbe cercare di chiudere quelli che l'amministrazione ha già in piedi.
Nella replica Paradisi afferma che il Sindaco non è cambiato, preferisce con l'essere sempre svicolante. Si è parlato di fondi e non mutui e neppure di finanziamenti a fondo perduto. La sua speranza (destinata a cadere nel vuoto?) è solo che ci ripensi, comprenda di abbia fatto uno scivolone e ritorni sui suoi passi e nell'esternare questo desiderio, rivolge una supplica all'assessore  Bomprezzi (NdR : con delega alla trasparenza, progetti europei, innovazione tecnologica e agenda digitale, politiche del benessere e del tempo libero) affinché convinca il Sindaco che con il suo no, sta perdendo più di un' occasione.

A parlare è il momento di Rebecchini che si rivolge a Monachesi sul problema Concordia con la gestione dell'illuminazione pubblica e che non si lascia sfuggire l'occasione per fare la storiografia della questione fin dalla sua prima denuncia in Consiglio. Un atto rinunciatario che in Consiglio Comunale fu votato contrariamente da tutta la maggioranza ad esclusione del solo Sardella che con dignità non lo votò. Ora, viene chiesto, alla luce di questi ultimi fatti, come ha intenzione di muoversi questa Amministrazione.
Monachesi si sgrulla di dosso ponzianamente il fatto che lui è entrato a far parte di questa Giunta solo ora e non può prendere una posizione sugli atti passati, seppur l'Amministrazione, ricorda, si schierò in maniera energica. Gli appalti attuali potranno restare in essere solo se espressi in modo chiaro, valutandoli giorno per giorno e che la legge logicamente consenta. Comunque il passato è storia quello che è attualità è alla luce di tutti in modo chiaro.

Anche Sardella si rivolge a Monachesi per conoscere invece lo stato dei lavori della strada del Filetto interessata da un grosso movimento franoso. E chiede a che punto siano gli interventi sulla strada e quali notizie fresche ci siano sulla frana.
Monachesi conferma e rassicura che i lavori stradali sono terminati e la strada è stata riaperta al traffico. Il movimento franoso invece è in fase di studio da parte di geologi a cui è stato affidato questo compito. Solo alla fine di questi studi, si potrà conoscere quali provvedimenti prendere affinché questi diventino definitivi.
Sardella definisce come una "pezza" gli interventi sulla viabilità, che sono da considerarsi come un qualche cosa di temporaneo perché senza gli studi ed una soluzione definitiva di come arginare la frana non si uscirà mai dal problema. Quindi si riserverà, più in là nel tempo, di ritornare di nuovo sull'argomento.

Salustri si rivolge al Sindaco, porgendo un assist millimetrico a porta vuota, con un'interpellanza, come nelle migliori azioni atletiche-gestuali-politiche dell'era Floweriana, L' interpellanza, su quella che è Piazza Garibaldi, su quelli che saranno Gli Orti del Vescovo, le populistiche critiche della gente sulla qualità dei materiali che verranno usati, i simboli, sul fatto che ci sentiamo oggi tutti ingegneri ed architetti e per poi chiudere con una domanda, che dice lui, che tutti si pongono: chi pagherà le spese della riqualificazione della Piazza ed a quanto esse ammonteranno?. Mancava al finale il "più bella che pria" di Petrolinesca memoria che poi sarebbe risultato costruito tutto alla perfezione. Nella replica, non ci crederete, non è mancato neppure il "Mi intendo soddisfatto della risposta".
Immagino che qualcuno si chiederà: ma Salustri chi? Non certo il poeta romanesco meglio conosciuto come Trilussa (quello era un filosofo, quello!) Ma oggi per soddisfare le curiosità di qualcuno basta cliccare qui su Open Municipio analizzando oltre che le presenze, gli interventi.
Flower ti hanno criticato, lo so, anche con sorrisolini di sufficienza, poi come un fazzolettino di carta ti hanno usato e posto neppure tanto educatamente nel cestino. Ma come vedi hai fatto epoca e ti stanno copiando, male! Ascoltati la registrazione, quando ci sarà, su Open. L'allievo, credi ti abbia superato?
Lapalissiana la replica finale del Sindaco, dopo aver elencato le Bontà, le Eccelenze, le Migliorie nonché qualche briciola di polemica, che questo progetto porterà a Senigallia ed i suoi abitanti, non costerà alla città neppure una cippa di € perché pagate con gli oneri urbanistici.

E parliamo della prima interpellanza di Mandolini che senza timore reverenziale rivolge proprio al Sindaco. Verte sull' (1.o3.00) approvazione del progetto preliminare dell'impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) del rifiuto urbano indifferenziato prodotto nel territorio dell'ATO2, con sede in Corinaldo. E nella sua domanda si rivolgeva al sindaco, in qualità di rappresentante del Comune di Senigallia in ambito di assemblea ATA (Delibera C.C. 69 del 18/7/12), in virtù dell'Atto di indirizzo sulla gestione dei rifiuti" (presentato dai cittadini 5 stelle nel 2013 ed adottato con Delibera C.C. 97 del 19/2/13) che prevede il recupero totale del secco residuo escludendo la produzione di CDR, CSS o di qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione, abbia rispettato gli indirizzi del Consiglio Comunale. Il Sindaco ha risposto, mi sembra perché l'audio andava e veniva, che le decisioni in merito alle modalità di recupero sono state rinviate.  Mandolini nella replica, malgrado le sviolinate ricevute, si dice non soddisfatto della risposta ricevuta e si permette anche di bacchettare il primo cittadino sulle % di raccolta raggiunte (lo si poteva fare anche prima). Benedetta sia questa gioventù, senza obblighi alla riconoscenza a volte un po' pelosa.
Bisogna spiegare alla gente che questi che sembrano concetti incomprensibili sono invece semplici atti di tutela della salute collettiva, anche dei nostri figli e nipoti, che dovrebbero andare cercati ed approfonditi su internet, letti e studiati (io da perfetto ignorante in materia l'ho fatto). Però più che linkarveli e suggerirvi una passeggiata su Open Municipio, non posso suggerivi!

In lista di attesa era iscritto a parlare Bozzi e così viene autorizzato a fare. La sua interpellanza è rivolta all'Assessore All'ambiente ed  Il tema è quello dell'Introduzione della Tariffa Puntuale, una nuova logica di gestione dei rifiuti : chi ne produce di più, paga di più e viceversa. Non più tassa quindi, ma tariffa. Ricorda come era stato annunciato nel passato mandato da parte dell'allora Assessore all'Ambiente Campanile  di un progetto pilota di applicazione della Tariffa Puntuale nel quartiere Vivere Verde. Ed ora, dal momento che hanno seguito sempre l'iter, ma dal di fuori come cittadini in Commissione e rappresentati in Consiglio, nel caso in oggetto, attraverso la voce del Consigliere Paradisi, ritengono di poter chiedere, visto il tempo trascorso, con che modalità ed in quali tempi si possano attuare gli impegni presi con la vecchia delibera comunale? A rispondere è la novella Assessore Ramazzotti, anche lei molto disponibile nei confronti del M5S (guarda te!! quasi che fosse un ordine di scuderia!). In poche parole nel quartiere Vivere Verde si sta vagliando la cosa ed al momento si stanno misurando le quantità di grigio :"per cercare di capire come attuare poi il fatto, il passaggio da tassa a tariffa..." Come dire in modo impapinato, che fino ad ora si è fatto ben poco e che siamo in fase di stallo. Ed aspettiamo quindi che questa sperimentazione si concluda per vedere come essere calibrata e corretta e come essere estesa a tutti gli altri quartieri. Comunque non si creda che chi farà 0% di grigio, sarà esentato, perché ci sarà sempre una % minima (bisognerà vedere che cosa intendono per minimo!) che andrà pagata per il "disturbo". Attenzione M5S a non girare le spalle!!

Ultimo intervento quello di Sartini che si rivolge al Sindaco o a Memè : Tema le vasche di espansione da realizzare a Brugnetto. Viste le diverse notizie che trapelano a mezzo stampa chiede se questa Amministrazione sia a conoscenza di un progetto per la realizzazione di una vasca di espansione definitiva e se si e quindi significherebbe che il progetto esiste, ed allora sarebbe a chiederne una copia. Se no, sarebbe a chiedere di che cosa si stia parlando negli incontri pubblici con i cittadini, Chiede inoltre che sia messo in oggetto in Commissione come primo punto l'analisi del progetto della vasca di espansione ed iniziare una stesura della proposta per predisporre un piano di messa in sicurezza del bacino. A rispondere è il Sindaco. Le voci circolate sui 10 milioni è un atto giornalistico interpretato male. Ci sono finanziamenti per le Casse di Espansione di Brugnetto, ci sono finanziamenti di 2 milioni e spicci di euro per il rifacimento degli argini e circa altri 2 milioni di euro per l'escavo del fiume nel tratto terminale.
Sartini nella replica evidenzia come dalla risposta sia emerso che non ci sia alcun progetto definitivo, però si stia già appaltando seppur senza un progetto definitivo. Procedura che ritiene un po' anomala

Per me il Consiglio finisce qui, anche se per gli amanti della cronaca dell'Assise, ci sarebbe stato tanto da cui prendere spunto e parlare. Dall'importanza di alcuni temi trattati e passati in Commissione, quasi a toglierseli di torno e due "balle" per la monotonia degli argomenti e dei loro relattori. 
Insomma già dai presupposti, immagino che sarà un copia ed incolla di quello appena terminato, con minor sostanza, ma con tanto più spettacolo. E non è che sia un bene, credetemi!








di Franco Giannini  

lunedì 6 luglio 2015

Ostra Vetere, alla fondazione Marulli si è parlato di movimento e alimentazione…

... vegana e vegetariana con l'illustrazione, ma anche con la degustazione dei vari piatti.

L’ultima volta che ci eravamo lasciati è stata quando la pittrice Brunella Romyo aveva donato la sua opera pittorica alla comunità della Casa dell’Ospitalità, con la promessa di ritrovarci alla sua prossima mostra, ovvero quando ci avrebbe presentato i suoi vicoli, riveduti e corretti di “Paese Mio”, alias Ostra Vetere.
ADVERTISEMENT
Ma l’accavallarsi di alcuni eventi importanti e “succulenti” ci ha portato ad anticipare la data promessa. Infatti, non si poteva mancare al taglio del nastro per la consegna dei letti elettrici acquistati dalla Fondazione F. Marulli con il contributo concesso attraverso il bando “Rispetto e decoro, anziani più sicuri” della Fondazione Cariverona.
A questo evento non potevano mancare i componenti del consiglio di amministrazione con in testa il suo infaticabile presidente Sandro Sabbatini, che si è assunto l’onore del taglio del nastro. Dopodiché don Mauro Baldetti ha impartito immediatamente la benedizione sia dei nuovi letti che degli ospiti, nonché del personale tutto.
Ospiti d’onore della giornata gli amici dell’ASP Martelli di Figline Valdarno. Una delegazione guidata dal direttore di questo centro residenziale nella persona di Daniele Raspini.
Dicevo amici, ma sono invece molto di più. Infatti è quasi un tacito gemellaggio quello che unisce le due “case”, che per facilità comunicativa, chiameremo più brevemente “di riposo”. Una specie di gemellaggio anche tra due paesi, Ostra Vetere e Figline Valdarno, dal quale è nata, oltre a una sincera amicizia, anche un promettente ed interessante scambio di studi e di esperienze relative al mondo dell’anziano: siano esse legate alle sue esigenze motorie, di alimentazione, nonché di occupazione del suo tempo libero.
Tante del resto sono le problematiche che accompagnano l’anziano ovunque esso risieda, vero è però che i due centri sono in incessante studio, sempre pronti a fornire continue, intelligenti e simpatiche soluzioni, quali, ad esempio ed una per tutte: l’ortoterapia.
Ostra Vetere, alla fondazione Marulli si è parlato di movimento e alimentazione per l'assistenza agli anzianiMa il pomeriggio doveva ancora essere lungo. Infatti Paolo Marabese fisioterapista di Merano (TN) ha preso la parola per illustrare ai presenti, in primis al personale addetto alla cura degli ospiti, il metodo di lavoro Kinaesthetics che può essere definito come lo studio del movimento umano e della sua percezione. Abbiamo saputo poi come si rivolga alle persone che vogliono confrontarsi con la propria competenza in fatto di movimento, con la salute e con il tema dell’apprendimento. Marabese ha sottolineato, infatti, come “il movimento” sia alla base della vita, continuando a spiegare come la qualità del nostro movimento nella quotidianità abbia un influsso determinante sui nostri processi interni quali respirazione, digestione, tensione muscolare e così via.
La competenza sul “movimento” degli operatori sanitari e assistenziali ha, di conseguenza, anche un effetto sulle persone assistite, anziani, disabili, pazienti. Personale che, sperimentando attraverso il riconoscimento e la percezione delle proprie esperienze acquisite e archiviate nel proprio bagaglio professionale, si senta pronto ad offrire un maggiore autocontrollo, autonomia ed efficacia nella partecipazione attiva con gli ospiti. Ed è attraverso la promozione di questi processi di apprendimento e di sviluppo, che viene raggiunta una maggiore e migliore qualità di vita per tutti gli interessati.
Intanto si era fatto sera ed a parlare di alimentazione, imbandendo virtualmente una seconda tavola rotonda, era Chiara Picardi, nutrizionista, che ha fatto del tema dell’alimentazione dell’anziano, uno dei suoi studi approfonditi.
Ad entrambi gli eventi, va ricordato, come abbiano partecipato, portando le proprie esperienze, anche gli amici toscani di Figline. Questo perché la realtà toscana è ben nota a livello europeo, proprio nell’ambito di questo tipo di assistenza, nel quale anche la Fondazione F. Marulli sta investendo, per la finalità prioritaria che è il benessere degli ospiti, proprio l’introduzione di un nuovo sistema alimentare. Si è discusso di come questa innovazione abbia prodotto benefici sull’anziano e sul miglioramento della sua qualità di vita in struttura.
Le diete consigliate e studiate già da tempo dal centro residenziale Martelli, con discreto successo, sono quelle vegane e vegetariane per i motivi pratici che tutti conosciamo, quali mancanza di grassi e digeribilità.


Ma è anche vero che quando si parla di vegano e di vegetariano si pensa che si tratti più di una moda piuttosto che di una specie di necessità, considerando l’età e lo stato di salute di alcuni degli ospiti. Quindi per ognuno di loro sarebbe quasi indicata una dieta personalizzata. Ma alla base di tutto questo i termini vegano e vegetariano trascinano sempre con loro un qualche cosa di triste e di scarsamente invogliante ad avvicinarsi a questi menù.
Ecco che allora qualche suggerimento per rendere la vita un po’ più allegra: ad esempio non parliamo più di succhi di frutta, monotoni ed anonimi nel loro imballo di cartoncino, esaltiamoci quindi parlando di “spremute”, con il loro frutto in primo piano, il bicchierone ed il colore naturale ed allegro che solo la natura sfoggia.
Mai detto fu più errato il definire, nel nostro caso e vista oramai l’ora, “signore e signori ed ora cavoli a merenda”. Visto che l’ora della merenda era stata abbondantemente superata e qualche languorino incominciava a farsi sentire non si poteva andare troppo per il sottile. E va bene adattiamoci al vegetariano o vegano che sia!
Ma fintanto che non siamo entrati nel cuore della fase finale, quella del reale assaggino della degustazione, molti erano i visi perplessi. Poi invece, gli innumerevoli mini-assaggini tutti saporiti, piacevoli e deliziosi al palato, ci hanno portato a ricrederci sulle nostre primarie tesi troppo cariche di un prevenuto sciocco scetticismo. Ed il termine “reale” non stava più per concreto, bensì come quello di regale, sontuoso, per palati sopraffini.
La serata, come si diceva, si è conclusa quindi con questa conviviale vegana offerta a tutti i partecipanti della giornata di lavoro, tutta preparata interamente dalle sapienti ed esperte mani del personale della cucina interna della struttura nonché sotto la super visione del cuoco Gianluca Calcagnile esperto in cibi vegetariani e vegani.
Un grazie sentito ai relatori che si sono succeduti, all’anfitrione della giornata nella persona del presidente della Fondazione Marulli, alla Cariverona, agli amici di Figline V. e alla coop. sociale Alma che ha contribuito all’organizzazione dell’evento.

Franco Giannini
Pubblicato Sabato 4 luglio, 2015 su Senigallianotizie.it

Questi i commenti dei lettori di Senigallianotizie.it :
Mario Rossi
2015-07-05 14:19:51
Ma allora il presidente Sabbatini sta bene, no perché allo sportello asur di Ostra Vetere è da un po che manca, dicono che si è preso un mese di malattia ............ povera Italia ...........