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giovedì 5 ottobre 2017

ALBERI SI o ALBERI NO ?...

... si sarebbe indotti a pensare più ad un NI !

Infatti la virtù dovrebbe stare nel mezzo di ogni qualsivoglia scelta si sia costretti a prendere, come del resto, l'esperienza insegna. 
In questi giorni sono stato "violentemente" portato a pensare che chi fa un utilizzo sconsiderato delle seghe, per gli scopi prefissatisi, in certi casi, ancor prima del godimento per la giusta causa (che costui ritiene giusta !), quello che raggiunge è un' "anticipata" cecità.
Quella che fa immaginare parole mai dette, ma certamente pensate : grazie dei vostri consigli, ma so sbagliare da solo! Il fatto è che errare è umano, il perseverare è oltremodo diabolico, ma anche il ritenere che ciò che si  fa è sempre cosa giusta dicono che sia un sintomo patologico. Non lo so se risponda a verità, so solo che Luigi Pirandello scriveva che " Non c'è più pazzo al mondo di chi crede di avere ragione."  
Ed infatti è questa anticipata cecità (è per educazione che a me piace chiamarla invece così), che purtroppo,  preclude di poter intercettare a volte tutte le altre possibili alternative, con il rischio di trovarsi in mano un' inutile frusta ancor prima di avere acquistato i (indispensabili) cavalli. 
Un po' quello che avviene con le Auto elettriche SI, auto elettriche NO. Mi è difficile, ma la mia coscienza me lo impone, almeno per una volta, caldeggiare la visione del futuro come lo percepisce Sergio Marchionne. E prendo lui ad esempio. Il manager recentemente, in quel di Rovereto, durante un'investitura in una delle tante Honoris Causa da lui collezionate, di fronte ad uno stuolo di docenti universitari e non di semplici cittadini inesperti o di (noi) esperti tuttologi da tastiera, laureatici all'Università del Corso,  ha dimostrato tutto il suo coraggio andando controcorrente.  Tenendo in mano anch'egli una sega virtuale, pronta ad essere messa in moto, solo che lui prima di diventare cieco, ha evidentemente pensato anche alle conseguenze della manipolazione incondizionata dell'arnese e si è arrischiato in un "... A livello globale, due terzi dell’energia elettrica deriva da fonti fossili. Il carbone, che è il peggiore in termini di inquinamento, pesa per circa il 40%“. E se non si risolve il problema di “produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili... la conversione all’elettrico rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta”. Quindi Marchionne vede che sia invece “più utile concentrarsi sui miglioramenti dei motori tradizionali e lavorare alla diffusione di carburanti alternativi, soprattutto il metano“. Non so se abbia torto o ragione, so solamente che "Ragiona" e per una volta "Non Impone". 
In poche parola, non un dubbio, un manager della sua portata che non ha certezze e quello che offre è  un suggerimento, un invito a programmare.
Ovvero, prima si programma nei minimi particolari e poi fatti tutti i debiti calcoli dei pro e contro, si prende una decisione democraticamente ed infine ci si muove!! La fretta è sempre stata una cattiva consigliera, anche quando si fanno calcoli senza usare la calcolatrice (o usandola male) che poi alla fine magari risultano anche sbagliati. Oltre all'errore, anche la beffa di una magra figura !
La modestia, del resto, è una gran dote che se vera e non finta, da sempre buoni frutti.
Vogliamo l'energia elettrica, l'energia pulita, allora programmiamo come produrla ed in una quantità sufficiente, senza utilizzare oro nero o  carbone e nel contempo facendo felice Vittorio Sgarbi non rovinandogli l'aspetto paesaggistico, a lui giustamente tanto caro, di territori vocati al turismo, con pale eoliche, o pannelli solari. Una volta poi in possesso della quantità di energia pulita e senza aver disturbato nessuno per ottenerla, solo allora si progetta l'auto che verrà messa sulla catena di montaggio e che ci permetterà di aspirare anche direttamente dallo scappamento, aria salubre (Quando mai !). Capisci a me !!
Come? Io sinceramente questo non so come attuarlo, del resto non sono né uno scienziato (e si vede!?) e neppure (Grazie a Dio) un politico. Ci sono studiosi pagati per queste soluzioni, possibilmente che siano bravi magari anche "dei paesi tuoi" e  che non siano dei politici. Anzi distanti anni luce dalla politica che da noi, in Italia, sempre più spesso va scritta con la p minuscola avendo il demerito di saper mutare le cose più semplici in difficili e le idee migliori in fallimenti.
Quello di cui sono quasi certo è che l'autoritarismo, lo abbiamo appena toccato con mano, porta a ragionare quasi sempre come quel marito che per fare dispetto alla moglie anche lui ha tagliato... e non un albero, con il risultato che prima o poi ci salterà agli occhi (ma in pochi ci faremo caso, perché le nostre menti sono molto labili ed è su questo che la politica si basa), mentre invece sarebbe più opportuno, usare sempre, quella materia grigia, oggi sempre più in disuso, che sarebbe poi quella che dovrebbe essere utilizzata, come viene consigliato anche nel nostro Codice Civile, dal buon padre di famiglia. 








di Franco Giannini

giovedì 7 aprile 2016

Senigallia: Diversamente Giovani replica, “le mie sono, al più, solo seghe mentali…”

Franco Giannini a Liverani su stop potatura alberi: "dai, forse la politica sarebbe più simpatica se trattata in chiave umoristica".

Caro Marcello,
non saprei giudicare se l’ interruzione di un servizio pubblico attraverso un “fermo delle seghe” sia causato dalla fine lavori, o da una pausa dei proprietari dei terreni (non dipende dall’Amministrazione) per prendere respiro (fiato corto economicamente parlando?) e magari ripartire la prossima stagione.
Speriamo di esserci! (io, ai miei verdi tempi, avrei tirato diritto, ma oggi la memoria mi sta abbandonando e non so più neppure esse a che servano!). Battuta per battuta, anche tu però “eri” un grande osservatore, perchè a quel che mi sembra ti sei lasciato sfuggire questo passo del mio scritto: “Credo, come è uso fare (o si ripromette!) Diversamente Giovani seppur non sempre ci riesce, che sia giusto sia scrivere le critiche ma, quando lo meritano, anche i riconoscimenti….”.
Come vedi non ringrazio mai in simili occasioni e non per mia ineducazione, ma perchè gli amministratori sono lì per svolgere il loro lavoro nella maniera migliore che credono o che sanno fare. Ai posteri poi l’ardua sentenza. Quindi assolutamente non ringraziavo Monachesi, ma sottolineavo un riconoscimento, che è tutt’altra cosa. Se poi intendi mettere il dito sulla piaga per non essere io riuscito nel mio intento, ti dirò che sono rimasto anch’io sorpreso di questa sospensione e che se proprio mi si vuole addebitare una colpa, è che sono stato troppo precipitoso nel rendere a Cesare quello che era di Cesare.
Poi ne ho anche  una seconda: Si, ho fatto tutto cadere nel silenzio senza colpo ferire. E forse per te questo sarà anche l’errore più grave, visto il fatto che come la tua cultura suggerisce, chi si ritira dalla lotta…, con quel che segue. Ma il fatto, mi devi credere, è che mi sono stancato della puerilità di leggere le solite frasi trite e ritrite e che anche in questa occasione sarebbero emerse: ” Si, vero, si poteva far di meglio, ma intanto siamo partiti”. Oppur :”Si parla, si scrive, ma senza conoscere fino in fondo le problematiche. Informatevi prima”. Non parliamo poi, che il problema alberi a Senigallia è una cosa da evitare di toccare come quella famosa “M” perchè più la tocchi e più puzza. Del resto i senigalliesi sono italiani anch’essi e sono soggetti a schierarsi in pro e contro a prescindere. Di conseguenza ho preferito lasciar cadere la cosa, solo se tu non mi ci avessi tirato per le orecchie e per replicare non sul fatto, bensì più sulle battute.
Un ultimo motivo, me lo suggerisci tu leggendo il finale di colui che inserisce la chiave nel portone. Anche qui forse ti sbagli, anzi, quasi sicuramente e che mi induce a contraddire la tua supposizione. Infatti in questa via non si fa nulla (come miglioramenti ambientali) perchè, se li si facessero sarebbe per il motivo che abitandoci quella persona lo si farebbe al solo scopo di favorirla ed allora non lo si fanno per far vedere che siamo tutti sulla stessa barca. Con il risultato finale che a prendersela in “tasca”, sono i “normali” residenti “Celliniani” o “Cellinianesi”. E questo da oltre 15 anni... e del resto si vede!!
Comunque, devo ringraziarti per questa tua lettera aperta, perchè mi hai tagliato fuori definitivamente dalla “vita politica competitiva”. Infatti nell’unica mia comparsata elettorale (se non sbaglio) presi 6 preferenze (i famigliari stretti), Dopo questa tua benevola presa in giro, qualora mi dovessi presentare ad un’altra competizione elettorale non avrò neppure più quelle, perchè i miei famigliari, per tutelarmi, mi hanno assicurato che preferiranno andare al mare, sotterandomi ancor più, se fosse possibile, nel profondo anonimato. E credo anch’io che sia meglio così!!

Franco Giannini
Pubblicato Mercoledì 6 aprile, 2016 su Senigallianotizie.it

domenica 15 marzo 2015

La storia delle tamerici sul lungomare Mameli di Senigallia, irrisolta dopo 10 anni

Evidenti le "ferite" sui tronchi: se è specie protetta, la si è protetta male; altrimenti perchè la si protegge ?

Ancora una volta, in qualità di gestore di questa rubrica, mi ritrovo a fare da trait d’union tra un comune ed anonimo (non per me) cittadino e l’Amministrazione Comunale.
Quando gli ho chiesto il perché ricorresse al sottoscritto mi son sentito dire: “Perché si fa prima. Normalmente bisogna conoscere a chi si deve inoltrare la supplica, poi bisogna conoscere i giorni e le ore in cui la persona competente in materia riceve, fissare l’appuntamento con la segreteria e ritornare il giorno prefissato. Capisco bene che deve esserci un’organizzazione – ha continuato il mio concittadino – ma anche io posso avere i miei impegni che non combaciano con l’appuntamento ed allora si andrebbe alle calende greche e magari poi per ricevere, alla fine, un nulla di fatto. Ed ecco perché preferisco delegarti, ben s’intende, sempre che tu sia disponibile!
Ed io disponibile lo sono sempre. Seppure devo dire che immagino che l’ “anonimo” avrà risparmiato il suo tempo, come pure lo avrà fatto risparmiare anche all’assessore preposto (che sinceramente non so neppure chi sia), ma presumo che l’attesa della risposta, se dovesse tardare ad arrivare e sempre che poi arrivi, lo lascerà con il dubbio ancora a perseguitarlo.
Una delle varie piante di tamerici rovinate sul lungomare Mameli di SenigalliaLe tamerici sul lungomare Mameli di SenigalliaUna delle varie piante di tamerici rovinate sul lungomare Mameli di Senigallia
Si guardi bene che non è un servizio, è solo un chiarimento quello che lui 
chiede ed infatti specifica: “Gradirei sapere il destino di questi 18 tamerici sul lungomare Mameli (vedi foto) che versano in condizioni di salute precaria, che ad ogni colpo di Bora perdono rami mettendo in pericolo gli automezzi come i motocicli e le biciclette solitamente parcheggiati sotto, ma anche e principalmente per l’incolumità pubblica nonché un costante e possibile pericolo per il transito veicolare (in quanto spostati rispetto al marciapiedi verso il bordo della carreggiata). Se non erro, se ne cominciò a parlare nel lontano 2005 (c’erano ancora le circoscrizioni), poi con il restyling e il rifacimento dei marciapiedi, alcuni di quelli all’interno furono sostituiti con altri che oggi campano e non muoiono, ma di queste 18 sentinelle decrepite più nulla. Quasi che fossero un’opera d’arte posta lì come eredità da lasciare ai posteri a futura memoria. 
Tamarix gallica, della famiglia delle Tamaricaceae: la Tamerice comune 

Le tamerici sul lungomare Mameli di SenigalliaPerché questa scelta? Perché sono rimaste al loro posto? Perché non sono state rimosse viste le evidenti “ferite” nei tronchi? Mi si dirà che sono una specie protetta? Ma se sono protette i riguardi che si usa nei loro confronti sono, a quanto sembra, limitati ed insufficienti, visti i risultati. Ed allora se sono tanto protette ed osservate speciali, perché l’indomani di temporali, raffiche di vento, intemperie varie, non si vengono a raccogliere anche i rami caduti che perdono ad ogni occasione? E se invece secondo i tecnici, godessero ottima salute, forse la risposta al mio suggerimento sarà quella del “Non abbiamo risorse per spostarli”. Perché immagino che se sono protetti e godano ottima salute si potrebbero spostare al di là del muretto sempre a suo ridosso, creando ad hoc un’area nella spiaggia – foto di repertorio ma non della nostra spiaggia. Infatti si verrebbe a togliere questo “impiccio” ai lati di una strada già stretta di per sé, principalmente d’estate e più pericolosa d’inverno, quando spesso l’illuminazione salta per strani, ma ripetuti, motivi tecnici”.
Io mi son sentito in dovere di far presente al mio gentile amico che l’argomento, considerando gli stati di allerta che ci perseguitano e le problematiche che creano, nonché lo stato economico in cui versa l’Amministrazione porteranno chi dovrà vagliare e dare una risposta a giudicare che l’argomento è così leggero da pensare: “costui non aveva niente di meglio a che pensare?”.
Vero è però che si parla di un problema sollevato dieci anni fa e che merita quanto meno, se non una sistemazione, almeno una risposta. Ed ho detto risposta, non serie di scusanti! Risposta che del resto, e l’ho già anticipato al mio interlocutore, se cadrà sotto la gestione dell’assessorato ai lavori pubblici e quindi del vice sindaco Maurizio Memé, forse abbiamo una discreta possibilità di riceverla, qualunque essa sia. Ma se dovesse cadere sotto qualche altro assessorato, bisognerà appellarsi ad una intercessione divina. Perché spesso come si dice, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ma solitamente le esperienze insegnano.
Vedremo se mi sbaglio, anzi vorrei essere smentito, ma comunque sia, un grazie anticipato per l’eventuale risposta è doveroso, come pure le mie scuse nel caso di un mio errore di valutazione.
Una delle varie piante di tamerici rovinate sul lungomare Mameli di SenigalliaLe tamerici sul lungomare Mameli di Senigallia
Le tamerici sul lungomare Mameli di Senigallia

Franco Giannini
Già pubblicato Giovedì 12 marzo, 2015 alle su SenigalliaNotizie.it 
Questi i Commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

matteo
2015-03-12 10:22:42
bhe, l'anonimo (chissà poi perchè anonimo, da cosa si dovrà nascondere da non permettergli di fare queste domande pubblicamente...) potrebbe pur sempre sfruttare la rubrica 'Scrivi al Sindaco' presente sul sito del comune. Poi si sa, le risposte saranno sempre le stesse e vaghe, ma il posto e il modo di richiedere cose del genere senza i problemi di trovare il contatto giusto c'è. Se invece si vuole far avere far avere una maggior visibilità alla questione giusto sfruttare questa vetrina, senza giustificare la cosa in un altro modo però.
Giammy
Giammy
2015-03-12 12:49:26
Mi son sempre chiesto il perché delle tamerici... non esistono piante più belle da vedere e resistenti a caldo e bora? Tipo alcune varietà di olivo? Potremmo fare concorrenza alla riviera delle palme con la nostra riviera degli olivi! ma costerebbe troppo curarli e quindi ci teniamo le nostre povere, brutte e indifese tamerici che per di più sudano pure pece con il caldo e l'umidità oltre che spaccarsi in due ogni botta di vento...
Glauco G.
2015-03-12 17:42:55
Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo ma andare a reclamare da un “amico” facendogli scrivere un articolo che non avrà mai seguito (e lo spero bene) beh dai…questo è quasi prendere in giro le persone che “sfogliano” questo sito. Che poi.. se non erro il signore era intento a contare le auto…perché disturbarlo?... A che punto siamo con la conta delle auto? Chiedo solo per curiosità personale visto ci passo sempre e anche prima della chiusura della nazionale…mi ritrovo spesso accodato a file di auto….uffa.. e penare che i conteggi parlavano di 4 auto l’ora. Detto questo, mannaggia sono davvero dispiaciuto che l’anonimo si è indispettito perché non riesce a trovare il tempo e il modo di andare nel sito del comune e scrivere lì le “cose”… ma in fin dei conti ….quando mai si è visto un cittadino usufruire dei servizi che il comune e/o lo stato ci mette a disposizione??? Molto meglio fare i spiritosi sui giornali/internet così da ottenere zero e dimostrare una certa superiorità morale invece di scrivere dove si dovrebbe e magari rischiare (e sottolineo rischiare) di ottenere pure una risposta (giusto o sbagliata …ma pur sempre una risposta) e cosi aver fatto il giusto percorso? No no ripeto.. meglio fare i superiori…dare per scontato che i servizi non funzionino e far vedere a tutti l’alto valore sociale/culturale di un uomo nel portare a galla un pericolo imminente della città. Vabbè, spero che il sindaco prenderà nota degli orari dell’anonimo e aprirà uno sportelo dedicato solo per lui (orari e giorni prefetti per farlo passare in comune). Altra cosa, io girando per la città ho notato molti ma molti alberi più o meno danneggiati. Voglio accodarmi alla preoccupazione dimostrata e fare pure io la mia proposta. Via tutti gli alberi da Senigallia. Ho troppa paura che vengano giù durante i giorni di vento a 160km/h (credo siano circa 200-250 giorni l’anno )…quindi credo sia il caso di spianare tutta la città e risolvere definitivamente il problema. .. solo così mi sentirò sicuro di girare in totale sicurezza.. voglio passeggiare per la città e parcheggiare sotto gli alberi durante le bufere!! Questa è libertà.. se non spianiamo la città saremo sempre impossibilitati a vivere in totale libertà. Sindacooooo io voglio sostare, parcheggiare l’auto (sotto gli alberi al lungomare) e camminare sul marciapiede anche quando il veneto tira a 160km/h o durante le varie bufere di neve.. altrimenti non mi sentirò un cittadino libero! Finalmente l’ho detto…grazie a questo articolo mi sono tolto questo peso che mi portavo da anni! Grazie!!
Franco Giannini
Franco Giannini
2015-03-12 20:52:26
Gentile sig. Glauco, io si conto le auto (o meglio le contavo ora mi diletto vedere quelli che restano in fila indiana e si mangiano il fegato), scriverò anche fesserie, sarò anche un visionario nel difendere gli anonimi e come dice qualcuno (seppur non risponda alla verità, non ne ho assolutamente bisogno, non essendo un politico ne un loro leccapiedi)di visibilità. Ma comunque sia, credo che si firmi Glauco G. sia l'ultimo a poter prendere in giro gli "anonimi". Lei del resto che cosa è o che cosa crede di essere ? Io sarò anche quello che lei dice, ma vede la differenza tra me e lei è che io mi firmo e lei invece si nasconde dietro un ANONIMO nickenane. Buona serata!
vecchio freak
2015-03-12 22:58:09
Caro sig. Giannini... Non tutti hanno voglia di vedere il proprio nome su un sito..fermo restando, come già le ho detto una volta quando mi accusò di dover ingraziarmi qualche politico, che le vere generalità di chi scrive sono a disposizione del titolare del trattamento dati personali del sito. Comunque vedo che adesso ha un nuovo passatempi..non riuscendo più a contare le auto sulla complanare (fortuna che c'è) adesso non trova di meglio che godersi la vista della gente che avendo degli impegni lavorativi (ed i cui contributi consentono il mantenimento di una platea di pensionati che non si sono sicuramente pagati i loro attuali livelli reddituali) si innervosisce perché costretta a lunghe file e code dovute ai lavori del ponte. Buon per lei..io sono uno di quelli visto che da vent'anni (e probabilmente per altri 25 senza avere degne prospettive di pensione visto il disastro compiuto dalla sua generazione nella gestione di questo paese) faccio il pendolare e stia sicuro che ogni mattina la penserò a contare le macchine...
Glauco G.
2015-03-13 10:03:25
"Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo" lo ripeto magari non fosse chiaro "Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo" e giusto perché forse non ha letto bene ..lo ripeto ancora "Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo". Una firma serve? Se mi firmo poi tutto cambia? oppure è solo per soddisfare una curiosità personale? non prendevo in giro l'anonimo in quanto anonimo ma solo il fatto che si lamentava che la sua vita non combaciava con gli orari comunali e che chiedere un appuntamento era troppo per lui (per lo meno così ho capito nell’articolo). Per il resto "Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo" e ripeto "Liberissimo nel chiedere e nel rimanere anonimo". Spero non serva il pallottoliere (già impegnato per contare le auto immagino). Come come? Ora le troppe auto gli mangiano il fegato? Ma non era una strada deserta e inutile? Mmmm qui non ci capisco più nulla!! Ora capisco perché la sua generazione (come ha detto vecchio freak) ci ha portato a questo punto.
Franco Giannini
Franco Giannini
2015-03-13 10:23:47
@ vecchio freak : liberissimi di non vedere il proprio nome su di un sito e proprio per questo motivo anche colui che si è rivolto a me ha fatto questa scelta. Diverso è scegliere questo comportamento e poi criticare gli altri che fanno la medesima cosa. Invece relativamente al contare le auto ed oggi osservando chi si trova in fila, mi creda (e poi se non mi crede me ne farò ugualmente una ragione!), era solo una battuta. E forse, mia colpa, non mi sarò spiegato nella maniera dovuta, ma non ho mai esaltato l'efficienza della Complanare solutrice di tutti i mali. La ritengo solo una strada in più, e credo (io non ho certezze)che quando sarà terminata, già sarà superata per i veicoli che saranno in circolazione. Ultimo e poi lo lascio con i suoi pensieri e le sue idee. Io ho lavorato per 40 anni e credo che la pensione (1000 € al mese ed affitto da pagare)che come fraintende lei "rubo", io ritengo di essermela guadagnata dopo il fallimento di due aziende in cui lavoravo, facendo in seguito ad altro lavoro anche 1000 km in auto al giorno (ho detto al giorno!!!) per dieci anni e poi per altri 15 facendo il turnista ed alzandomi alle 4,30 del mattino per essere al lavoro alle 6. Non ritiene che se ci sono colpe nella mia generazione siano da imputare ad altri e non partendo dalla base ma dalla testa del pesce? Vorrà dire comunque che anche io vedendo la fila di auto sotto casa, ricambierò un pensiero ogni mattina, però buono (non ne so fare di cattivi per mia indole!) e di rammarico sapendolo in lotta con il traffico, ma non certo per colpa mia. Buona e principalmente serena giornata!
ilbianconiglio
2015-03-13 13:00:18
Ragazzi ragazzi, se pensate che quelli come me e il sig. Giannini hanno la pensione d'oro vi sbagliate. C'erano pure quelli che si facevano il culo dalla mattina presto alla sera tardi sapete. Incavolatevi con quelli davvero colpevoli. Un consiglio alla persona che ha visto le piante malate e che cascano: fatto bene a dirlo con qualsiasi mezzo.
Glauco G.
2015-03-13 14:00:00
Se il dire "Diverso è scegliere questo comportamento e poi criticare gli altri che fanno la medesima cosa" è riferito a me… io ripeto per l'ultima volta (i muri di gomma proprio non li sopporto) io NON ho MAI criticato l'anonimato.. anzi!! e non vado oltre perché da simpatica diventa ridicola la cosa. Altra cosa. Ne io ne Vecchio freak abbiamo detto che avete pensioni d'oro e che il Sig. Giannini è la colpa dell'Italia intera. Vecchio freak credo abbia detto solo che ….se siamo a questo punto…chi ci ha traghettato qui… è la generazione del Sig. Giannini e non IL Sig. Giannini. Non credo sia di nostro interesse sapere che lavoro facevate oppure quanto guadagnate ora di pensione (sta di fatto che voi la pensione la state percependo …noi più giovani forse mai! Ma questo è solo uno sfogo personale e non è rivolto a voi). Non mi sembra troppo difficile da capire. Buona giornata a tutti
Franco Giannini
Franco Giannini
2015-03-13 15:59:47
@ questo è un simbolo che significa "rivolto a", comunque la mia generazione (e quindi anche io perchè racchiude tutti, sia i buoni che cattivi, gli alti ed i bassi, gli intelligenti e gli stupidi) è quella che è, ma certo che anche la vostra non lascia prevedere nulla di buono: il tema erano le Tamerici, ed invece si è andati fuori tema, con altri argomenti che evidentemente e non so per quale motivo vi faceva più comodo. Ed ora, proprio per non cadere nel ridicolo, passo e chiudo definitivamente! Buona giornata.
Questi quelli su Facebook nel sito di SenigalliaNotizie.it :
  • Franco Barucca Dovete sapere che: il tronco dei tamerici ha una vita, più o meno 10 anni, poi cede. Allora, o si procede a una potatura con rinnovo alla base, oppure sostituirli periodicamente. Oppure, quelli pericolanti, si tagliano alla base, si curano i nuovi germogli, lasciandone uno, e in un anno si ha un nuovo albero, quasi come quello tagliato. Queste sono le regole della natura.

  • Raffaele Cesarano All'altezza della buga ce ne sono due molto pericolanti......

venerdì 20 dicembre 2013

Il vero, originale, quanto meno attuale, albero di Natale degli Italiani !

Cosa?? N'è Bello?? Ma vero, si !!

In questi giorni che precedono di poco il Natale, c'è chi va ad acquistare le statuine per i presepi, chi va per fare shopping, chi si dedica agli addobbi natalizi, chi in prossimità della fine dell'anno, tira le consuete somme (anche se già ne conosce il risultato) e...  va semplicemente aaaa farsi... come dire... benedire!
Mario, questo il nome di fantasia dell'artista seguace del nuovo movimento della "pop-new economy,  collega di San Giuseppe falegname, quest'anno ha voluto abbandonare le tradizionali raffigurazioni del Presepe, oramai scontate, optando per questo attuale e caratteristico albero di Natale che, qualcuno con la puzza sotto il naso, definirà non bello. Però sicuramente balla o per lo meno fa ballare, viste l'incaz... di questo periodo sfigato di cui tutti attendono la fine. Giuseppe un falegname di terra, Mario, invece falegname di mare.
In questo albero,  terra o mare che sia, è racchiusa tutta la storia economica di questo paese dove anche le Facoltà universitarie di Economia e Commercio sono state costrette a mutare il nome in solo Economia... onde far fronte ai famigerati e scellerati tagli. 
Questo Natale, quindi, più che negli ultimi anni, tutto si basa sulla politica del "taglio". Ed anche Mario ne è stato influenzato. Addobbare un abete, con tanti lustrini e pajette e palle multicolori a gogò, con le infinite luci che in questi ultimi tempi hanno fatto di tutto per  farci credere di vedere, sarebbe stata la cosa più semplice di questo mondo. Però avremmo avuto solo un albero bello, ma che in fatto di sincerità, visto quello che stanno attraversando gli italiani, non avrebbe di certo ballato. Forse sballato si ! 
Ed ecco allora che Mario, ha studiato, disegnato, progettato e costruito con le sue mani ed i suoi avanzi di lavoro, questo albero che ha due funzioni: di cui una concreta ed una sottintesa. La concreta, la si vede subito ed ognuno la può giudicare come meglio ritiene. L'altra, la sottintesa, assai pungente, radiografa la situazione del Paese.
Mettiamo allora questa radiografia sullo schermo illuminato e cerchiamo di individuare che cosa ci può dire !

*Lo scheletro dell'albero si regge per scommessa, perché nasce da  una "Base" invisibile o meglio non la possiede proprio (come dicono anche gli esponenti del "Movimento dei Forconi"), infatti i "Vertici" della cima, sono strettamente legati al tetto, come dei condannati all'impiccagione.

*La stella Cometa augurale non è posta sulla punta dell'albero, bensì, Mario, ha pensato bene di posizionarla alla base. Perché sono solo i cittadini dei piani terra, quelli che hanno bisogno degli Auguri. Non certo chi abitando ai piani alti, al vertice governativo, ha già confermato spudoratamente, con spocchiosità e senza alcun ritegno, il suo privilegio nel mangiare il panettone sia in questo Natale che in quello del 2014. E se si può, seppur non lo abbia detto, immaginare alla faccia di chi.
Da parte della base, allora quale tacita risposta espressa come desiderio, si spera solo che esso sia stato prodotto e confezionato da qualche pasticceria cinese. Buon appetito e buona digestione! Come dire: gentili e falsi ! Ma certi insegnamenti, del resto s'imparano, da chi più sa!

*Il tricolore per ricordarci che siamo in Italia e la scritta Gabon rovesciata, per indicare che la strada tra un po' e neppure molto distante sarà questa per molti italiani.
*Il timone (del Paese) sistemato nel posto destinato alle radici, come dovrebbe essere nella vita di tutti i giorni e non nelle mani schettinizzanti di marinai d'acqua dolce, pronti a genuflettersi, ma non altrettanto ad evitare le nostre scogliere.
*Le palle non sono state appese, perché divenute, anch'esse, oramai troppo grandi e sproporzionate alle dimensioni dell'albero ed incompatibili alla portata del suo scheletro. Il solo appenderne anche una avrebbe potuto solo anticipare il crollo della struttura, ancor prima del fatidico 6 Gennaio.
Ecco che il nocchiero Mario, abituato ai marosi, al posto di legarci le pericolose palle in procinto di scoppi improvvisi, ha allora optato per la scelta di una curiosa specie di accessori, di attrezzi, di avanzi di legno, di corde, riciclate, come ad officiare il funerale dell'artigianato, o per meglio generalizzare e per dovere di precisione, la morte del lavoro.
*Ed essendo il suo DNA legato al mare, come una Venere uscente dalla spuma della risacca, non poteva non ricordare il dirimpettaio Adriatico. Un pannello di plastica con su riportati tre pesci. Quelli che sono rimasti per l'appunto, ancora gli ultimi da pescare ed immortalati a futura memoria per i posteri. Poi, dulcis in fundo, da pescare resteranno solo fogli di plastica!
Le luci promesse
*Ma, Mario, voce grossa, cervello fino, è un acuto osservatore che da sotto ai baffoni alla Sor Peppone seppur con le sue frecciatine, si augura ed augura a tutti gli italiani (sempre e solo quelli della base) un impercettibile senso dell'ottimismo.
Allora neppure questo è bello! Per di più, pure bugiardo.
Come si può vedere dalla foto a lato in un tubo di gomma, di quelli usati per travaso del nettare degli dei, ha posto un filo di lucine  (Gente, ohi, non son mica da confondere con i neutrini della Gelmini!!), che rappresentano l'inizio della ripresina, che, promette lui, ci sarà sicuramente!! (attenzione però che lui è si falegname, ma pure marinaio!! Con l'aggravante della nomea, di essere un gran pigliaingiro!)





di Franco Giannini