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lunedì 13 maggio 2019

Stefano Bramucci, nei ricordi, seppur provati in modalità diverse...


dalla Mamma, dalla Moglie, dai suoi Figli, dai Fratelli, dagli Amici, ma comunque sia, sempre sentitamente nel cuore di tutti !! Le FOTO (cliccare per ingrandire) del murale, dell'autore e ...degli aiutanti!

Mi ero ripromesso con me stesso, cara Sig.ra Anna Maria, che la prima cosa che avrei fatto, in questa giornata particolare, parlando di Stefano, suo amato figlio, era il presentarle le mie più sentite scuse pubbliche.

Scuse dovutele non solo per averla sommersa di bugie, ma anche per il dolore arrecatole confermandole la cancellazione del murale di Stefano che poi ho dovuto coprire bugiardamente, visto il “segreto” che non avrei dovuto rivelarle.
si comincia con la copertura del vecchio murale
Una bugia detta a fin di ben, seppur però sempre bugia resta. 
Un' arrampicata sugli specchi per riguadagnare la faccia almeno con i suoi famigliari.
Voglio solo sperare, che sia stata almeno utile se non altro per amplificare la sorpresa del nuovo murale che sia Laura (la moglie) con i suoi tre figli, che Donatella e Francesco le hanno voluto donare facendole una sorpresa dal sapore fortemente emotivo.
le prime tracciature 
Mi crede, quando le dico, che mi spiace di non aver avuto il tempo di conoscere Stefano di persona ? come nel contempo deve sapere che mi ritengo fortunato e  felice di aver avuto la possibilità di conoscere, quelle persone che hanno fatto parte della sua breve vita.
seconda mano e se c'è bisogno anche della 3°
Questo perché dall'affetto che ho riscontrato a suo tempo e che continuo a riscontrare anche oggi, Stefano risulta certamente di essere una persona dotata di quella marcia in più che non tutti posseggono, ma che ha fatto si che a distanza di anni, il suo ricordo risultasse ancora così vivo e brillante... e si guardi bene, questo non solo nel cuore dei suoi cari.
il bozzetto che dovrà essere realizzato
In primis, per le ragioni sportive che lei sa, ho avuto modo di conoscere Francesco (un “duro” dal cuore tenero!!) poi Donatella, persona garbata, gentile e dolce (indice questo, signora Anna Maria, che le fa onore; evidentemente gli insegnamenti che avete, lei e suo marito, impartito ai suoi figli non sono caduti nel vuoto) a seguire i figlioletti di Stefano ed infine in occasione del primo Memorial di Calcio, anche Laura: una donna, una moglie, una mamma, forte quanto altrettanto sensibile.
...prende forma
E dopo cinque anni, se solo ce ne fosse stata la necessità, la conferma di come il ricordo di quella ferita non ancora rimarginata (se mai lo potrà essere) sia rimasto immutato ed inalterato. Ma oggi conoscendo ancor più i componenti famigliari, devo dire che la cosa non mi sorprende affatto. 

Michele (alias Geos) ha voluto riproporre il viso sempre sorridente di Stefano, seppur in maniera diversa, perché si sa che i “Paganini” di casa nostra, non ripetono. A mettere i bastoni tra le ruote dell'artista, anche il tempo ci si è messo, seppur non ci sia riuscito totalmente. Infatti, prevedendo le sue bizze, Miky, aveva chiesto fin da ieri, l'aiuto di due suoi "discepoli" bazzicanti della "bottega" di tale Maestro.
L'Immagine sta uscendo...
ora la somiglianza è raggiunta







di Franco Giannini

lunedì 29 maggio 2017

Senigallia 28 Maggio 2017 Stadio delle Saline : 2° Memorial di Calcio Stefano Bramucci...

Autolinee Bucci Senigallia V/S Conerobus Ancona : vero però, che il risultato sportivo sarà oscurato anche questa volta, da quelli che sono i sentimenti umani.                       Con FOTO

Che cosa può essere cambiato nel solo anno che ha segnato il trascorrere dal 1° al 2° di questo Memorial ? Viene da pensare allora, che poco è mutato. Perché il dolore di mamma Anna Maria è rimasto immutato, anzi, forse lievita e le sue lacrime continuano a scendere e così resterà per sempre. Per Laura, la moglie, vorrei poter dire che i problemi sono scemati, ma so che solitamente invece questi aumentano con il crescere dell'età dei figli. Non parliamo poi di quella solitudine lasciata da un compagno di vita con cui in un lasso di tempo, troppo breve, si erano posti i fondamenti per un lungo percorso che invece si è bruscamente e drammaticamente interrotto. Per la sorella Donatella e per il fratello Francesco, il forse è però d'obbligo, e mi arrischio anche ad aggiungere un “fortunatamente” virgolettato, il pensiero c'è sempre, ma è distratto anche dai propri impegni famigliari quotidiani. Gli unici, e si guardi bene, solo per l' innocenza dovuta dalla loro ancora tenera età e per ricordi che vanno sbiadendosi e quindi ne alleviano la pesantezza, sono forse proprio i tre figli. Ma forse madre natura o certamente qualcuno più in alto, ha provveduto a questo speciale placebo al fine di tutelarne i loro percorsi futuri a cui nonni e parenti cercano, nel frattempo, nel massimo dei loro poteri, di "spianare" loro la strada come meglio possono.

Ogni mattina, da due anni a questa parte, alzando le tapparelle in inverno o uscendo sul balcone a respirare l'aria fresca del mattino, in estate, lo rivedevo e lo rivedo raffigurato sul murales firmato da Geos, in via Cellini, all'ingresso del Seminario, con il braccio fuori dal finestrino del suo bus, il viso sorridente, quasi a salutare a gran voce, quegli studenti che era solito trasportare nel corso del suo itinerario lavorativo. Mi sono spesso detto : E' un ricordo come un altro. Invece mi sbagliavo. E' qualche cosa molto di più profondo e duraturo. Un qualche cosa che dovrebbe far pensare ed inorgoglire tutti i suoi cari.
Che il loro dolore sia profondo ed il ricordo sempre vivo, è una questione di carne, di sangue, ed è naturale e comprensibile che ci sia, anzi sarebbe un male qualora risultasse come un sentimento assente.
Da parte della famiglia, a tutti voi "ragazzi" un   INFINITO GRAZIE !!!

Ma che a ricordarlo, come in questo Memorial di Calcio, giunto già al 2° anno, siano i suoi amici quali Giampalma Gianfranco, Morettini Carlo e Massimo Pompili in qualità di organizzatori, e come pure tutti gli altri partecipanti all'incontro di calcio, con fisici magari appesantiti, con i cappelli grigi di chi non ha più l'età, ma hanno sentito e continuino a sentire il bisogno di ricordare così Stefano in quel gesto sportivo che tanto amava, è evidente che qualche motivo ci sarà pure che va al di là di un semplice ricordo. C'è eventualmente da chiedersi il perché di questo affetto. Sarà la stima per la Sua persona, sarà la Sua simpatia, sarà l'onestà, il suo altruismo, la sua gioia di vivere, il suo sorriso accattivante... non lo so! So solo che il ricordo c'è, resta e resterà. Questo è l'importante e la cosa più bella.
Di una cosa sono certo e quanto meno ardentemente lo voglio sperare, che questa attenzione particolare nei confronti di Stefano da parte di questi suoi cari amici, sia un motto di orgoglio per tutti i componenti della sua famiglia : il sapere di quanto fosse amato da chi famigliare non lo era, ma certamente amico, un grande e sincero Amico con la A maiuscola e con quel proverbiale valore di aver trovato quel fatidico "tesoro". Quello però in cui più spero, è che il risultato di tanta simpatia, possa servire, prima cosa, come linimento ai dolori di tutti suoi cari ma soprattutto un motivo di fierezza ed orgoglio per i suoi tre figli, seppur oggi sono ancora troppo piccoli per rendersene conto, ma come un regalo da scartare per quando saranno più grandi e potranno apprezzarne, nel loro intimo più profondo, chiedendosi il perché il loro papà abbia lasciato simili indelebili e bei ricordi in tutti noi posteri che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo.

GALLERIA FOTOGRAFICA :

































di Franco Giannini