lunedì 22 agosto 2016

Gli dei ringraziano Rio, ma più fiduciosi guardano Tokio.

... e noi mortali immaginiamo con che gran sospiro di sollievo le autorità brasiliane avranno consegnato quella bandiera olimpica ai colleghi giapponesi! 

Ma si sa, comunque la si veda, fatto si che critiche ed elogi siano permessi ed accettati, la cosa principale è che "tutto è bene quel che finisce bene". Ed allora visto che non ci sono stati attentati, gli stadi sono rimasti in piedi, gli atleti si sono adeguati facendo buon viso  a quello che hanno trovato, l'organizzazione bene o male ha tenuto e seppur non passerà alla storia per essere stata "L'Olimpiade", questa sarà ricordata per essere stata una delle tante olimpiadi.
O se sarà ricordata per qualche cosa di particolare, forse lo si farà considerandola come l'Olimpiade dell'Amore: per quelli promessi, maturati, sia a livello di pubbliche sceneggiate, che a quelli più sinceri, riservati scoperti solo perché alla vigilia di nozze a suo tempo annunciate. Ma sono tutti giovani e quindi compresi e perdonati nelle loro esternazioni, essendo anche logico che dopo astinenze prolungate (sempre che ne facciano ancora :-) ) qualche cosa debba prima o poi esplodere !Una XXXI° Olimpiade dove chi conferma ancora una volta la sua globale potenzialità sportiva sono gli USA (121 medaglie), che l'ha strappata alla sua eterna rivale Russia ( solo 56) dopo che questa però ha perduto la sua unità di vecchia CCCP/URSS lasciando libere le tantissime repubbliche oggi autonome e che nel corso di queste gare ne hanno totalmente racimolate ben altre 86.

Ma la nazione che si prepara a fare il "Tutto suo" e neppure tra tanto tempo, è il drago Cina che dalle olimpiadi di Los Angeles del 1984 è passata dalle 32 di quella apparizione alle 89 di Londra, per toccare l'apice (come solito quasi sempre da parte dei paesi organizzatori) alle 100 di Pechino e scendere (si fa per dire!), alle attuali 70. Però c'è anche da riconoscere che la Cina ha un serbatoio umano in cui attingere di ben un miliardo e 400 milioni di abitanti! Comunque il loro dato di forza non è di certo l'entusiasmo: vincono l'oro ed hanno espressioni da eterni scontenti. Quasi che al loro ritorno in patria dovessero, come facciamo noi al ritorno dalle ferie, riprendere a ritornare in miniera!! 
Anche se va considerato, a quel che sembra, che non sia neppure il numero a fare la sostanza, bensì è l'essere disposti o meno ad una semplice predisposizione sportiva, neppure del singolo, ma della mentalità della moltitudine: e l'India qui insegna, appena un argento ed un bronzo sempre con una popolazione di 1 miliardo e 400 milioni.
Che dire invece di noi italiani ? Considero che lo sport sia come i cani, i migliori amici dell'uomo, che a lungo andare prendono le somiglianze del padrone che li guida nelle passeggiate giornaliere.
Gli sportivi, altrettanto, sembrano risentire delle pressioni politiche, governative, economiche, del paese che in quel momento si sono lasciati alle spalle. 
E noi, come facciamo ed abbiamo fatto sempre, ci siamo saputi aggrappare a tutto quello che potevamo aggrapparci uscendo a testa alta da ogni difficoltà ed alla fine abbiamo portato a casa 28 medaglie e tantissimi quarti posti. Qualcuno li chiama medaglie di legno, io preferisco definirli "Pianterreno del podio" (infatti in diversi sport premiano anche il quarto a pari merito con il terzo e per di più senza disputare la gara!) e che non significa meno capacità, meno impegno, meno grinta. A volte, anzi il più delle volte, è solo sfiga!! E noi da questa, sembra siamo sponsorizzati o abbonati. Viene il dubbio che siamo circondati da individui che governativamente parlando, più che essere dei ministri sono degli iettatori patentati e "plurimedagliati" sul campo.
Confermo le parole del Presidente del Coni, quando dice che la nostra è una popolazione di 60 milioni di abitanti (il più sedentari o occupati nelle attività sportive che non vadano oltre il livello di semplice tifo vocale) che riesce ad imporsi sportivamente parlando, su paesi molto più popolati del nostro. Apprezzo molto meno per come lo fa e non per quello che dice, quasi timoroso nei confronti di un Governo che tutto fa, meno che incrementare lo sport nelle scuole.
Un Governo pronto a salire sul carro dei vincitori e magari da domani dimentico di saldare quanto promesso economicamente a chi nel corso di quattro anni si è fatto un "mazzo" con infiniti sacrifici, considerando che non tutti sono dei professionisti o legati a organismi di carattere militare.
 Ricordiamo che ad una medaglia d'oro spetterà 150 mila € lordi, agli argenti 75 mila € ed infine ai bronzi %0 mila €. Io mi attenderei che questi ragazzi, immeditamente, al loro ritorno in patria, siano richiamati dal Presidente Mattarella il quale, in questa occasione, invece della bandiera tricolore lasci loro l'assegno a vista di quanto si sono guadagnati... Ahhh !!!! conoscendo con chi si ha a che fare, ripeto che l'assegno, come vuole del resto la legge e quindi desumo per tutti, deve essere a VISTA e non a babbo morto... (non importa chi sia il firmatario dell'assegno se la federazione o il governo, tanto la cassa di partenza è sempre e solo una!)
Se poi vogliamo chiudere questa esperienza dei nostri ragazzi in modo ironico, potremmo dire che se volevamo sconfiggere l'ISIS con la spada, la cosa ci è risultata difficile e fortunatamente a difenderci ci ha pensato la polvere da sparo con tutti i nostri cecchini delle armi sia al chiuso che in campo aperto, e "per fortuna" (si fa per dire!!) che i nuotatori non hanno bagnato loro, le polveri, e perfino la Cagnotto ha capito l'antifona e tuffandosi nell'argento non ha fatto tanti spruzzi. Fortunatamente (anzi qui una gran sfiga ci ha perseguitato non poco!!!!) non abbiamo avuto bisogno di scappare da nulla, altrimenti anche il settore Bici non è che ci avrebbe aiutato sempre parlando a livello di medaglie... ripeto, ma non per colpa dei ragazzi, ma della sfiga e di chi l'ha lì attirata, che so chi è, ma non lo dico per un rispetto a noi stessi, un rispetto che lui, assolutamente, neppure si meriterebbe. 
Comunque sia andata, grazie ragazzi!!

 


di Franco Giannini

sabato 13 agosto 2016

Titolo ed articolo : letto il primo, bisognerebbe leggere anche il secondo...

Alexa Moreno (ginnasta messicana)
... quanto meno per scoprire se il primo c'azzecca con il resto del contenuto!

Ed invece, poi oggi sui network è diventato come nei cento metri piani, "capisce di più" chi impiega di meno a metterti su un "Mi piace" sulla parola. C'è chi riesce ad inviarti il pollice alzato, anche nello spazio di due secondi dopo la tua condivisione, malgrado il pistolotto che hai scritto si compone di 4 pagine formato A4 con caratteri corpo 13. E le mode, si sa, coinvolgono tutti. Figuriamoci quindi in casi di mala titolazione, come potrebbe salvarsi la carta stampata, che sovente riesce a campare proprio sulle vendite dovute ai titoli sensazionalistici a sua volta riportati sulle locandine esposte nelle edicole. Non è più la oramai "pallosa" pubblicità, l'anima del commercio, ma la curiosità (a volte incrementata da non poca dabbenaggine), la morbosità nel farsi i fatti altrui, il "Gossip" su chi e per che cosa è quello che più piace!
Teresa Almeida
Alcuni titolisti, hanno una innata ed eccezionale abilità ed esperienza nel saper stuzzicare la curiosità del lettore facendo affidamento sul dire e non dire, sfruttando il gioco delle parole. Altri invece spingono l'acceleratore sull'ironia telegrafica della battuta, altri ancora mettono una didascalia avvalendosi della "fortuna" di aver trovato una foto "particolare". E solitamente sono questi i meno professionisti e quelli che il più delle volte sbattono il naso sui commenti di quell' Opinione Pubblica che  "non sbaglia mai", non conoscendo le difficoltà in cui spesso s'imbatte il povero, ed il più delle volte, onesto creatore di titoli. O crede di non sbagliare mai.
Si è fatto un gran parlare dell'uso del termine "Cicciotelle" su un quotidiano nazionale che ha portato come conclusione finale del giudizio dei ricercatori della giustizia facebocchiana, al licenziamento del direttore responsabile del quotidiano, per non aver pensato (o per essergli sfuggito visivamente parlando) che questo termine era offensivo, razzista, ineducato e chi più ne ha più ne metta. Come ho letto succesivamente da parte di chi ha scritto questa "imperdonabile" offesa, il termine usato non era inteso in senso offensivo, ma voleva essere usato come termine famigliare del tutto affettuoso. E se mi viene permesso, ma se me lo si vieta lo dico ugualmente, io credo nell'affermazione di questa seconda ipotesi. Sfido chiunque a non averlo detto a qualche suo famigliare dopo gli stravizi post natalizi o pasquali... suvvia dai!! Infatti c'è chi del loro peso ci ha fatto su una risata (vedi la ginnasta  messicana Alexa Moreno o la guardiana della porta della pallamano angolana Teresa Almeida).
Certo che chi lo ha usato, ha fatto la classica pipì fuori dal vaso ed avendo sbagliato si sarebbe dovuto assorbire tutti gli sghignazzamenti del mondo di FB, di Twitter e quant'altro, ma da qui al licenziamento, beh devo dire o che siamo diventati tutti orbi o che del puritanesimo ci stiamo nutrendo.
A questo punto ritengo che gli è andata anche "grassa" visto che se invece di cicciotelle avesse usato il termine "ciccione" o "grassone" o "obese", si sarebbe ripristinata la pena di morte, altro che licenziamento.
Non voglio andare contro corrente (già mi sta diventando sempre più difficile galleggiare sulle acque placide del bon-ton che fin a ieri preferivo), ma per dovere di onestà, molti dei "pennaroli" commentatori facebocchiani locali, allora avrebbero dovuto e dovrebbero scrupolirsi ogni qual volta si usano espressioni nel corpo dell'articolo, o immagini che fissano degli sgarbi, o quando atteggiamenti descritti o immortalati in una immagine riportino a volgarità, razzismo, ineducazione. Quando la Sig.ra Merkel (persona che non mi è assolutamente simpatica!) fu chiamata più di una volta "culona" se non anche con definizioni più volgari, se non ricordo male, provocò risate. Vogliamo parlare dei termini usati nei confronti della Presidente della Camera Boldrini (anche lei molto autorevole ed infallibile nei suoi atteggiamenti) ed anche in questo caso nessuna testa è caduta sotto la ghigliottina. Ci siamo dimenticati l'abbinamento del termine "scimmia" con quello dell' europarlamentare Cecile Kyenge e quali teste sono state recise? Per l'uso del termine "mammo" indirizzato a Vendola, chi è che ha pagato pegno? Per non parlare poi di tutti quelli usati per il calciatore Balotelli ad ogni sua balatollata che non sono poche.
Io, ma è un mio particolare punto di vista, sono più infastidito nel vedere atteggiamenti che offendono l'etica di un individuo (sia essa di natura lavorativa, sportiva, religiosa, razziale, ecc.) che non il semplice e misero titolo di giornale. Le Olimpiadi di Rio non passa giorno che non mi (ci) dia occasione per dare risalto (che non viene invece dato come, negativamente, meriterebbe).
Nel beach volley con due nostre atlete (professioniste) che esultano eccessivamente ad ogni punto ottenuto contro due ragazze intabarrate dalla testa ai piedi, per il loro credo religioso: la raffigurazione dello spot "Ti piace vincere facile!". Come non ho assolutamente apprezzato il gesto della Di Francisca nello sventolare la bandiera europea, per ricordare le vittime di Nizza. Un gesto che i Politici (e chi se non quelli!) hanno apprezzato e che io (ma se non giudico posso almeno pensarlo?) credo che sia stato pensato a priori essendo un atleta delle FFOO che intende proseguire quando la spada verrà attaccata al chiodo, seguendo la carriera di chi prima di lei ha tracciato il solco ed ora è ancora la spada a difenderlo (leggasi Vezzali!!).
 Nell'antica Grecia si fermavano le guerre quando iniziavano i giochi olimpici, qui, in quelle moderne (mi si dica se è questa la modernità ?) ci troviamo di fronte al rifiuto di una stretta di mano da parte di due atleti judoisti divisi da una banale (almeno per me!) lotta politico-religiosa. Se ne è parlato del fatto anche a livello della Dirigenza Olimpica, ma forse non scatterà l' espulsione dell'atleta egiziano, perché nelle leggi olimpiche non è contemplato che si sia obbligati a stringere la mano all'avversario.
i due Judoisti Israeliano ed Egiziano
Nessuno o pochi a parlarne, o quantomeno non si da quella sottolineatura data alla parola "cicciotelle" che il Comitato Olimpico sta chiudendo troppo gli occhi, o meglio sta facendo troppo l'occhiolino alla politica, agli interessi economici ed allo "sporco" che questi riversano  sul mondo dello sport Che a quel che pare sia ben accetto ai dirigenti che presenziano a tutte le sigle dei comitati e sottocomitati creati per coloro che dal ruolo di atleta è passato a quello di dirigente.
Alex Schwazer
E a quel che sembra ci si lava le mani di fronte ad un caso quale quello dei due Judoka e invece si fa i duri con una squalifica di otto anni contro il nostro marciatore per il solo fatto di punire (oramai è sulla bocca di tutti e non solo di noi italiani) un uomo come il suo allenatore, da sempre in lotta proprio contro quel doping di cui è stato incolpato il suo allievo.

Se poi non fosse sufficiente, ci sarebbe da parlare anche razzismo di atleti che hanno proibito di far salire su di un pulmino altri loro colleghi sportivi, per il semplice fatto di essere di altra nazionalità ed appartenenza religiosa. Fatto che mi ricorda tanto ai bagni o ai mezzi di trasporto proibiti ai black di americana e sudafricana memoria (neppure tanto distante!!). Ed a ricordarmelo è anche un po' la spocchiosa accoglienza ricevuta dall'atleta Yulia Efimova sul podio
da parte delle sue colleghe e dai fischi di un pubblico impietoso.
Ecco di carne su fuoco, mo vengo licenziato dal pensionamento (?), oltre alle "cicciotelle" ce n'è tantissima di cui parlare, sicuramente altra ce ne sarà ancora più importante, come la mancanza di lavoro, la povertà, la fame, le guerre...insomma le solite cose di cui tutti conosciamo le gravità, ma preferiamo parlare di altro, perché poi da una parte ci si sente accusati di populismo, da un'altra che bisogna pensare anche positivo, poi c'è quello, forse il più intelligente, che riassume tutto con faciloneria affermando, ma basta parlare di politica... ed allora l'unica è pensare che in Italia il 20 inizia il Campionato di Calcio con Juve-Fiorentina e Milan-Torino e... chi si è visto si è visto...
Ohhh a Settembre poi qualcuno provvederà!!





di Franco Giannini