mercoledì 31 dicembre 2014

A U G U R I


di lavoro, pace, serenità, felicità e ricchezza per tutti gli esseri normali viventi su questa terra

ed invece a questo isolato
 40,8% di quel 58,69% 
di italiani votanti il 25 maggio del 2014
l'augurio che possiate ritrovare 
immediatamente 
già fin dal 1° di Gennaio del 2015, 
quella postura giusta e naturale che compete a tutti quelli che ancora possegono  
un briciolo di dignità, 
nel bene vostro, e del restante Paese.

martedì 30 dicembre 2014

Il Consiglio Comunale del 29 Dicembre Anno Domini 2014...

...che forse in un non proprio recente passato e magari con un altro Presidente del Consiglio, avrebbe aperto la seduta più poeticamente con:

Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare......
E onde evitare di cadere in certe tentazioni oggi di moda, faccio immediatamente presente (del resto è lapalissiano) che la poesia è di Giacomo Leopardi, non certo mia.
Però ci sta a fagiolo! Insomma dopo tanto casino, si ritorna al solito tran-tran.

I soliti giovani cortigiani genuflessi nel solito lavoro di incensamento per recuperare quel terreno perduto con il proprio monarca, dopo l'aver proferito verità scomode e mai richieste. Un terreno che, purtroppo per loro, poveri illusi, non recupereranno più, ahimè! 
Il ritorno in Consiglio di qualche figlia prodiga per non perdere visibilità, anche se in tanti già non ricordano più neppure il cognome, seppur questo assai impegnativo.
La solita educata precisazione, di chi non si atteggia da persona educata, perché educato e signore in animo lo è veramente e nel suo DNA. Solo che io me la sarei evitata! Ma io sono io e, contrariamente all'affermazione dell'Albertone nazionale, io non sono ... nessuno! Ma dicevo me la sarei evitata, perché come ricorda il proverbio " Chi si si scusa, si accusa". E questo "vero signore", proprio per queste sue qualità, era forse tra le eccezioni, uno di quei pochi credibili che non si sarebbe dovuto scusare per l'assenza del tutto casuale. Anche, perché visto l'interesse dell' interrogazione le cui risposte erano intuibili ed immaginabili perché quasi di dominio pubblico, stavano ad indicare che il motivo principale per cui era stata fatta: quello di poter mettere in primo piano, in risalto, le proprie scusanti iniziali.
Strano infatti, ma strano non lo era, come in questo Consiglio si sia data una rilevanza alle assenze dei partecipanti all'Assise, specificandone ogni volta la relativa giustificazione.
Infine a dar rilievo alla prima ora di discussione, l'unica che seguo con passione, gli oramai unici due esponenti della vera Opposizione : Paradisi e Rebecchini.
Gli altri, oramai, quasi tutti, in altre faccende affaccendati.
Oramai divenuti quasi degli "scontri" abitudinari quelli di Paradisi V/S il Sindaco o di Rebecchini V/S Ceresoni.
Per sapere dell'argomento trattato da Paradisi, come del resto per tutti gli altri della serata, sarà sufficiente andare su OpenMunicipio o non soddisfatti anche su FB, oramai il "giornale" più aggiornato che spazia dalla notizia in se stessa, al gossip sui personaggi che lo commentano e magari anche alle eventuali querele, contro querele, pacificazioni, richiesta di amicizia e relativa democratica anche cancellazione della stessa se non mi sei simpatico.
Rebecchini, invece, assente Ceresoni, sentendosi quasi orfano, si è dovuto accontentare, si guardi bene è solo un semplice modo di dire, del Sindaco. Sindaco che colgo l'occasione per ringraziare veramente e pubblicamente di cuore, perché si è assunto in prima persona, l'impegno a non togliere lo Streaming audio-video dei Consigli Comunali.
E qui siamo al mio dunque! Permettetemelo, e se non me lo permettete, alla Renzi, democraticamente me lo prendo e lo faccio ugualmente. Rebecchini nella sua interpellanza relativa a chiarimenti circa una richiesta di soppressione dello Streaming audio-video delle sedute, ventilata da parte di una Consigliera, nel corso di un precedente Consiglio Comunale, ha fatto pubblicamente il mio nome e cognome, in quanto il sottoscritto in più di una occasione si è lamentato del Servizio dello Streaming comunale nel corso dei Consigli. Questo in quanto o perchè non funzionava o era entrato in funzione in ritardo o si era interrotto. Diciamo allora che seppur "velatamente" (??), alla fine della risposta del Sindaco e qui per bocca del Presidente del Consiglio, sono stato tacciato di "bugiardo", se non direttamente con questa parola bensì con una precisazione: sostenendo che è il Servizio è stato controllato, come avviene solitamente ed ogni volta prima dell'inizio delle Sedute ed ogni volta è risultato in perfetto stato e completamente funzionante. Quindi, avranno pensato gli ascoltatori, Giannini è un visionario!!
Le persone dotate di una "divisa" seppure Istituzionale, è scontato che abbiano sempre ragione e anche quando non l'hanno, solitamente riescono a prendersela, facendosi scudo della loro visibilità.
Io, invece, da persona civile, forse anche irriverente cosa di cui mi posso anche scusare, non sono solito scendere a compromessi servili e ritengo che la mia parola valga in eguale misura come quella di qualsiasi altra persona meno o più altolocata o che quanto meno ritiene di esserlo. 
Cari signori, ho quasi 73 anni, per cui, non ho più l'età e qualora l'avessi mai avuto, il "vizio", di dire bugie. Ogni qualvolta ho riscontrato il disservizio di cui si è lì parlato, non essendo proprio totalmente digiuno di tecnica di Rete e ancora non completamente in balìa dell'arteriosclerosi (magari con altri acciacchi si, ma non con questo!), prima di dichiararlo sia verbalmente, che su FB o in queste pagine l'indomani per iscritto, mi sono sempre documentato con la Redazione che qui mi ospita, e con altri utenti per sapere se anche a loro si stavano presentando gli stessi problemi. Solo dopo le loro risposte positive circa la negatività del servizio, mi sono permesso di farlo presente. E non pretendo che di questo mi si debba ringraziare, perché quello che offro è solo una mia doverosa, piccola, partecipazione civica. Come pure comprendo, che vi possa essere risultato tutto ciò anche fastidioso. Ma gentili signori, fa parte del gioco. Ma vista l' attenzione che codesta Amministrazione dice di rivolgere, in ogni momento propizio, alla trasparenza di quanto avviene nell'Aula di quella che dovrebbe essere considerata la  "Casa di Tutti i Cittadini", non credo di meritare neppure il dubbio che quanto da me affermato risponda a delle affermazioni degne di sospetta menzogna.
Forse, sarebbe stato sufficiente un briciolo in più di modestia e magari gettando la colpa su i soliti "motivi tecnici" che si stanno cercando di ovviare. Forse questa, si, una bugia, ma detta a fin di bene per salvare "Capra e cavoli" e la solita mancanza di quattrini nelle casse comunali. Ma è comprensibile che chi opera su terreni sdrucciolevoli a volte possa scivolare come avvenuto, io metto sempre un forse, anche in questa occasione.
Per cui la mia è solo una dovuta precisazione, ma posta senza alcun rancore. Quindi, un Buon Anno a tutti. E da quanto si ascolta e si vede, purtroppo sia a livello del tutto, che di tutti quelli che ci circondano e che continueranno a guidarci anche nel 2015 (parlo a livello nazionale, perchè quello nostro locale è solo e semplicemente una cellula - non certo intesa come quella di una volta- che vive di sola luce riflessa) devo affermare che di auguri, seppur insufficienti, (solo un miracolo ci potrebbe forse salvare) ne abbiamo infinitamente bisogno!! In bocca al lupo, con la sola ed unica speranza, al momento, di non essere ulteriormente sbranati.

mercoledì 24 dicembre 2014

A U G U R I

Ai pochi ma affezionati, simpatici lettori di questo blog, va il mio più sincero e semplice augurio di un felice






Franco Giannini

martedì 23 dicembre 2014

Buon Natale,... comunque esso sia !

... religioso, laico, ricco, povero, solitario o in compagnia,... Buon Natale a chicchessia !

Purché esso sia, almeno per la maggioranza degli italiani, l'ultimo con le pezze al culo.
E che anche i Babbi Natale Precari, possano ritornare a guidare le slitte di un tempo, con qualche modesto dono, senza il timore di pigliarsi una multa per divieto di sosta, fintanto che frugano tra i cassonetti della spazzatura con la speranza di rimediare qualche giocattolo per i propri figli, meno fortunati ( oggi, la maggioranza!!)
Mi ero ripromesso che come data d' armistizio, l'ultimo e penoso Consiglio Comunale, (da prima sospeso e poi con la seduta sciolta definitivamente per mancanza del numero legale di Consiglieri) che mi sarei astenuto da qualsiasi commento di carattere politico, semipolitico e populista. Non per nulla se non per rispettare quella finta bontà, con una scadenza controllata da uno stillicida conteggio alla rovescia, che però il Natale sempre esige. Buoni fino al 6 di Gennaio e poi l'Epifania con un colpo si scopa spazzera le Feste e  si ritornerà ad essere quelli di sempre.Sicuramente più veri malgrado la "cattiveria"!

Ma c'è sempre chi soffia sul fuoco ed infatti ho ricevuto qualche telefonata da parte delle "anime maligne" che mi sollecitavavano (malgrado il periodo del "volemose bene") a "digliene due a sta gente...". Insomma il solito italiota del "va avanti te che a me, me viè da ride". Per essere buono ed in linea con il periodo di false promesse e non deludere il sobillatore ho ceduto alle sue lusinghe.

Ecco che allora mi sono ripromesso di essere "acido" al minimo sindacale, ma non con gli assenti del Consiglio. Perché per questo c'è OpenMunicipio che li "sputtana" tutti con l'elenco dei presenti ed assenti. Anche se poi ci sono sempre le solite benigne giustificazioni, alcune vere, altre para-politiche o a volte solo "para". E poi diciamolo, costoro bene o male che se ne parli, a loro fa sempre piacere, perché alla fine ci guadagnano quella vivibilità pre-elettorale disposti come sono a tutto pur di essere ricordati nel fatidico election day. Figuriamoci che  alcuni dei presenti, nella speranza di avere nella prossima legislatura uno "zuccherino", gratuitamente si sono prestati a piccoli lavori di "cortigianeria", pur di restare fino all'ultimo vicino al proprio "sire". Ed ad uscirne umiliato da simili atteggiamenti pecoroneschi, credo di essere stato più io di loro. Ma si sa, loro so ragazzi!!

Ma almeno, se non in quelle locali, un po' di sale sulle ferite dell' Italia anonima dei mille comuni, mi sia concesso metterlo. Che poi c'èst la meme chose, l'identica cosa, perché si sa che i "piccoli" sono soliti scimmiottare i "grandi" ( con la g minuscola proporzionata al loro valore!). Quindi Stato Assente e Comuni anonimi, come anonimi sono le loro Amministrazioni e i personaggi che vi pullulano all'interno e che sono stati posti a capo di quella Greppia rappresentante il Presepe di un paesello qualunque che preso ad esempio potrebbe rispondere al nome di Ponziopilonia. Paese dove le mani sono pulite(?) ma le coscienze un po' meno!
Solitamente, in ogni Presepe Politico, l'unico personaggio riconoscibile dietro il Bambinello è sempre e solo il somaro. Una figura che nessuno vuol rappresentare apertamente, ma che in cuor loro sanno di impersonare tacitamente. Tutte le altre statuine, invece, sono sempre, volutamente, molto irriconoscibili. Ed il bello consiste che più si va avanti nel tempo e più queste cercano di camuffarsi. E più esse gridano ai quattro venti che politicamente il tutto deve essere fatto, scritto, discusso, promulgato, legiferato ecc, ecc, sempre alla luce del sole, più tendono a defilarsi con mille artifizi, nascondendo, camuffando, infrattando, miscelando lecito ed illecito sul precario crinale periglioso della legalità. E le vedi che cercando rocambolescamente di restare a galla sui laghetti fatti con spezzoni di specchio, o magari rubandosi a spintoni e colpi bassi, il posto in prima fila di qualche collega pastore, che piegato in due è intento a radunare le pecorelle smarrite. Innumerevoli le pecorelle, tutte uguali, tutte pazienti, tutte belanti. La rappresentazione del popolo.
Potrebbe essere il quadretto di una allegoria di un qualche partito politico nostrano, che visto che siamo in clima natalizio e quindi di falsi buonismi, evitiamo di farne il nome.
E tutte le figurine che girano attorno ad esso dovrebbero avere una identificazione politica, che invece non hanno, perché seguendo gli insegnamenti del loro Pinocchietto hanno imparato che in politica, la priorità principale è quella di tirare il sasso nascondendo il più velocemente possibile la mano colpevole. Ed allora per non saper né leggere e né scrivere, molti indossano, in previsione dell'imminente campagna elettorale di maggio, magliette anonime di liste non definite o meglio definite "civiche", qualcuna delle quali anche "de-vota" per "Lui". Sono tutti dei Nessuno, come il mitico Ulisse, che non possedendo una tessera di partito, si definiscono non politici. Tessera, quindi, che sembra solo l'unica ad identificare una persona immersa in un ruolo "Politico" o con un certo ideale.
Un po' come vergognarsi delle proprie idee e quindi identificarsi con un apoliticismo ridicolo ed un po' vigliacco. Un atteggiamento che funziona come quella risposta che danno i "timidi" a chi  chiede loro "per chi hai votato?" e la risposta sorridente, rispettabile quanto altrettanto pusillanime del "Il voto è segreto!". Ma visto che è Natale e siamo tutti quasi buoni, un alibi a questi signori glielo vogliamo dare? Si, fortunatamente non sono tutti uguali! Alcuni sono peggio di quanto e come li ho qui descritti.
Mi sento a questo punto come se Eduardo De Filippo la rivolgesse a me quella sua battuta inserita nella commedia "Natale a Casa Cupiello" con il suo :"Te piace 'o Presepe?". La mia risposta in questo caso sarebbe identica alla battuta del copione :"A me non mi piace..." anzi, aggiungerei "neppure un po' ".
Auguri, comunque a tutti. Quanto meno a chi al taglio del Panettone, c'è arrivato !





di Franco Giannini

mercoledì 10 dicembre 2014

Alberto Sordi ai raggi X d’un acuto quanto “impietoso” Maurizio Liverani

come che del resto lo è sempre stato, figuriamo oggi al traguardo delle sue prime 86 primavere - FOTO

Un prestigioso traguardo che ha voluto casualmente festeggiare giovedì 27 novembre alla Biblioteca Antonelliana con la presentazione del suo nuovo libro "Sordi racconta Alberto", ad un numeroso pubblico intervenuto per ascoltare la sua oramai risaputa oratoria sempre farcita di aneddoti e personaggi che inaspettatamente escono fuori come da un cappello a cilindro di un valente prestidigitatore.
Immancabile al suo fianco Barbara Soffici, che seppur con un pizzico di emozione, ha svolto il lavoro più difficile : quello di ricordarci quanto Maurizio Liverani, nel corso di questa lunga carriera ci ha insegnato, scritto e deliziosamente portato sulle scene. Elencando gli innumerevoli personaggi che il Maestro ha conosciuto e di cui puntualmente ci narra con dovizia di particolari e senza peli sulla lingua, sia i pregi che difetti. E Barbara, questa la sua grande dote, lo ha fatto in punta dei piedi, dettagliatamente, ma, nel timore di rubargli spazio e visibilità, rapidamente e con estrema modestia.
Altrettanto ben congeniata e studiata la presentazione del volume  da parte dell'esperto cinematografico Federico Pergolesi, che in chiave di intervistatore di Liverani, ha saputo mettere in rilievo, acuendo l'interesse per i tre personaggi: Maurizio, Sordi ed Alberto, non dimenticando il periodo in cui l'intervista fu fatta.      

Ho lasciato passare qualche giorno prima di scrivere su queste mie quattro righe, che non hanno di certo la pretesa di essere una critica sul contenuto del libro, non potrei permettermelo né come capacità né quantomeno per timore di varcare indegnamente quella soglia di rispetto nei confronti di Maurizio. Quindi se ci scrivo su queste modeste parole è anche per confermare quanto sottolineato dal nostro Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, che in fase di presentazione del volume, sottolineava giustamente come i libri di Maurizio Liverani ti prendano e li si leggano tutti di un fiato nell'arco di poche ore. Indubbiamente apprezzo tutte le doti del Maurizio Liverani Scrittore-Giornalista, ma principalmente quella che ritengo la sua principale : Una sintesi, ma dettagliata.
Potrebbe sembrare un'affermazione contradditoria la mia, ma credo che così non sia. Nell'ultima di copertina di "Sordi racconta Alberto" in nove sole righe ci propone la foto del vero Albertone come non lo abbiamo mai pensato fosse. E la frase che estrapolo :"... Sordi non è il solito attore che fa ridere; egli ha la nozione e il sentimento delle cose della vita..." ti invita ed invoglia, oltre a che pensare, a partire con la lettura che per qualche ora ti terrà impegnato. Avverto che si avrà bisogno ogni tanto, di porre l'indice della mano a mo' di segnalibro, riflettendo su questo personaggio che si racconta quando aveva soli quarantasei anni, ma che è attuale anche al giorno d'oggi.
Ma chi da freschezza ed attualità a questa intervista, è , non dimentichiamolo, alla penna rimasta, del resto, immutatamente sempre giovane del nostro Maurizio Liverani.

Quello che mi è balenato dopo il post lettura di questo libro, è stata la impossibilità di poter fare quella necessità di soddisfare tante curiosità che ti vengono a mente e che ti restano così in sospeso. Necessiterebbe prima di leggere il libro e poi partecipare all'incontro. Cosa che mi sono preposto per la prossima volta, dal momento che in cantiere, come sia Maurizio che Barbara ci hanno rivelato, sono in fase avanzata altri due libri. Uno di questi dovrebbe avere per oggetto la "rottamazione" del lavoro del "Regista" visto in chiave politica ed immagino non certo velatamente polemica. Però questa volta cercherò di organizzarmi meglio nell'interesse del mio egoismo di soddisfazione personale, onde avere la possibilità che l'autore possa soddisfare tutti i dubbi che gentilmente con l'occasione andrò a sottoporgli.
Franco Giannini
Già pubblicato Lunedì 8 dicembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it

sabato 6 dicembre 2014

Roma magna, intesa non certo come grande...

... anzi, tutt'altro!!!

Chissà che Ludovico Ariosto non abbia previsto tutto e  dedicato il suo verso : " Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto,..." a questa penosa, vergognosa (solo per gli onesti!) attuale storia della nostra Capitale . Oggi anche in questo malfamato intreccio di delinquenza (dicono mafiosa... ma non ci credo!) e politica infatti abbiamo una donna segretaria e cassiera. E si sa che dietro ad un grande omino c'è sempre una grande donna, cosa del resto suffragata  anche qui, dal fatto che se ci sono queste non possono neppur mancare i cavalier. Neppure l'arme avrebbero potuto mancare perché servono per gestire almeno una parvenza d'ordine. Le "cortesie" poi, tra figli di Casta generati da buone donne non possono mancare, seppur la parola deve essere scritta tra le virgolette, ed è per proprio perché sono scambiate tra figli di... per questo non possono essere che audaci.
Ma ritornando alla novella storia della recente cronaca nera economica politica che ha colpito la Roma Capitale, troviamo coinvolti non solo personaggi della malavita, ma anche quelli dell'Amministrazione politica capitolina che così uniti in matrimonio con la prima, ne hanno assunto a tutto diritto la stessa nomea: MALAVITA.
Oggi ne sono indagati solo 100 (logicamente fino al terzo grado di giudizio tutti "Innocenti"), ma di certo c'è solo una cosa. Costoro sono tutti rispettabili facenti parte di una sospetta vita malavitosa. Ma si parla anche di legami di gente che si credeva al di sopra di ogni sospetto, che brevemente senza andare sullo specifico denomino come semplicemente degli artisti e degli sportivi in necessità di aiutini.
Tutta quella "povera gente" che non riesce a soddisfare le loro ESIGENZE (lecite ed illecite) nel corso della loro carriera, visti i loro "miseri cachè" a tanti zeri e che magari bisogna pure compassionevolmente comprenderli. Ed infatti ecco che lo Stato compassionevole con le Cicale, i Vip, le Caste non caste, si è inventata una legge per questi poverelli : la legge Bacchelli che alla fine dei loro giorni sarà sempre poi pronta a sostenerli con un vitalizio che noi Formiche paghiamo e continueremo a pagare. Ed a costoro, si guardi bene, non va di certo la pensione minima sociale, loro, seppur con pezze al culo virtuali, hanno del resto insaziabili esigenze e le stesse mani bucate con cui hanno gestito le immense fortune che le sono passate tra le dita e che purtroppo continueranno a gestire. Ma non solo, magari con grande falsità attingendo alle loro capacità artistiche cercheranno di impietosirci con le loro lacrime per malattie immaginarie. Le solite malattie fittizie in cui solitamente cadono i VIP delle varie CASTE quando colti con il topo in bocca dovrebbero andare ospiti delle patrie galere ed invece vengono locati da magistrati allo sbaraglio, ai domiciliari nelle loro magioni dorate. Si lo so, mi si dirà che non è facile ottenere il vitalizio. Ma non dovrebbe essere facile, dovrebbe essere impossibile. Perché? Semplicemente perché allora che cosa si dovrebbero attendere dallo Stato gli oltre 7 milioni di italiani attualmente disoccupati, cassa integrati, precari, ecc... ecc... che non certo per loro colpa o delle loro esigenze, ma al più, delle loro assolute irrinunciabili NECESSITA' vitali, che malgrado abbiano stretto la cinghia dei pantaloni oltre l'impossibile con impensabili rinunce con tutta probabilità non vedono nel loro futuro una pensione e quanto meno una legge fatta ad hoc per loro ?
  



di Franco Giannini

mercoledì 3 dicembre 2014

Votazioni comunali: altro incontro con Nuova Senigallia su programma elettorale


Marcello Liverani e la sua squadra tornano al San Rocco: oltre due ore di dibattito col pubblico

Non si può certamente dire e scrivere che l’auditorium di San Rocco venerdì 28 novembre non riuscisse a contenere la massiccia affluenza di pubblico. Ma il Marcello Liverani che aveva promesso che avrebbe letto e commentato tutti i passi del suo programma elettorale uno ad uno, c’è da dire che non si è perduto assolutamente d’animo.
Marcello Liverani e La squadra di Nuova SenigalliaIl primo incontro l’aveva tenuto ugualmente in questa location, ma con un orario anticipato (nel tardo pomeriggio), incolpando a questo anche la scarsa affluenza di pubblico, adducendo che forse questo non era intervenuto, perchè ancora impegnato nel lavoro quotidiano. Questa volta, visto che l’orario scelto era le 21, possiamo archiviare la cosa con l’alibi del fatto che era di venerdì e che la gente preferisce dedicarlo a cose più leggere confidando l’indomani nel riposo del sabato del villaggio.
Oppure, e credo che sia questa la ragione principale almeno a mio modesto avviso, che anche in questa nostra locale campagna elettorale stia affiorando quella scarsa percentuale di interesse dei cittadini verso la politica. Seppur ci vogliono far credere che le percentuali di partecipazione alle elezioni e quindi a quanto avviene prima come contorno, hanno una secondaria importanza. Se così fosse e se ciò dovesse rispondere alla realtà, cosa a cui non credo, allora sarebbe da non preoccuparsi. Ed è così che deve aver ragionato anche Liverani. Perché erano le 21 ed in sala erano più i suoi collaboratori che coloro che erano venuti per ascoltare. Poi nel quarto d’ora successivo qualcuno è arrivato e Liverani con un viso sorridente che non lo abbandona mai, ha quindi preso la parola, stravolgendo però quella che era la scaletta annunciata.
Dopo il saluto e le solite frasi di circostanza ha presentato alcuni componenti la squadra al suo fianco, non ancora completa, con gli incarichi assegnati ad ognuno di costoro e che occuperanno nella sua eventuale Giunta, qualora i senigalliesi gli dessero la loro preferenza.
                                                                                                            Questi i nomi:Enrico Formica, suo braccio destro, che ricoprirà la carica di vicesindaco; Viviana Brunetti eventuale assessore allo sport; Barbara Bolletta dovrebbe occupare la carica di assessore al commercio; Silvia Tomassoni quello di assessore al turismo ed inoltre Catia Papa, viso già conosciuto come Consigliere Comunale in surroga alla Monica Antonacci (anche lei passata nelle file di “Nuova Senigallia”) in lista eventualmente e per il momento quale consigliere e Roberto Di Pancrazio, con lo stesso eventuale incarico.
Liverani, da come ha fatto capire, si auspica che anche gli assessorati alla cultura e all’urbanistica possano essere affidati nelle gentili mani di altre due signore, dalle quali sta solo attendendo una conferma. Resta invece da trovare un assessore alla Sanità che sia molto “ferrato in materia”, un addetto ai lavori, ma con le mani slegate da rapporti personali o lavorativi sia con la sanità che con l’azienda ospedaliera. Una persona che dovrebbe essere libera, cioè, di agire come riterrà più opportuno, senza vincoli di lacci e lacciuoli.
                                             
Silvia TomassoniFatte le presentazioni, Liverani è sceso dal palco e si è seduto ai bordi più vicino al pubblico, chiedendo a questo che cose ne pensasse dei vari passaggi del programma (fotocopiato e disponibile all’ingresso ma scaricabile QUI) e lasciando ai suoi collaboratori il compito delle risposte e l’ampliamento della discussione.
Solitamente a questo punto il pubblico si defila e timidamente si chiude in un riservato silenzio. Cosa che in questa occasione non è assolutamente avvenuta. Le persone, come già sopra riferito, erano poche, ma era tutte super imbufalite e si contendevano il microfono per esprimere il loro dissenso sulla politica attuale. I repubblicani di una volta avrebbero detto sicuramente “Pochi, ma buoni!”.
Sintetizzati, questi gli argomenti che il pubblico ha toccato principalmente, ad alta voce e con rabbia: la riduzione dei dirigenti nell’ambito della sanità e non solo; una rotonda bella, ma come utilizzata ora, inutile; il nostro turismo asmatico e zoppo e le condizioni fatiscenti di molti nostri alberghi; un fiume Misa che era e continua a rimanere una minaccia costante; un patto di stabilità che non deve essere un alibi per il non fare ogni cosa necessaria.
 
 Ed è proprio su questo ultimo passo che Liverani si è detto invece che si renderà disponibile anche a non tenere conto del patto pur a costo di affrontare delle querele dovute al fatto di non osservare quello che Legge impone. Questo ogni qualvolta sia necessario intervenire per prevenire, proteggere, difendere, questa città, da ogni tipologia di interventi di immediata necessità che salvaguardino le vite e le cose dei suoi cittadini.
Come dicevo un dibattito acceso e se si pensa che erano le 23,30 quando ci si è dati la buona notte, questo sta ad indicare come quei pochi presenti erano caldi, preparati e disposti a discutere, Altrettanto lo sono state le assessore in pectore Bolletta, Tomassoni, nonchè la consigliera Papa le quali, con il loro entusiasmo che solo i giovani (e loro sono tutte giovanissime) posseggono naturalmente, hanno risposto ed illustrato i passi di loro competenza, per nulla emozionate e con un discreta e piacevole oratoria. La signora Brunetti, poco ha potuto dire, perchè con sua sorpresa ha saputo della sua “investitura” solo nel corso dell’incontro.
Ma Liverani, del resto, è anche questo!

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 2 dicembre, su SenigalliaNotizie.it

lunedì 1 dicembre 2014

Al Consiglio Comunale del 26 cm, finalmente la voce di unA Consigliere stranierA aggiuntA


E per quattro anni mi sono chiesto che cosa ci facessero!

Colpa mia sicuramente. Ma loro non hanno di certo fatto mai nulla per far capire perché occupassero quei due scranni. Ricordo che l'unica volta che uno dei due parlò, era meglio che si fosse astenuto. Le sue parole, se solo non avesse avuto l'alibi della poca conoscenza della lingua italiana, avrebbero potuto essere fraintese risultando offensive offensive. Poi hanno entrambi ottenuto la cittadinanza italiana e la surroga è stata affidata alla Sig.ra di nazionalità russa Nataliya Shikova (spero di aver scritto bene!). Onestamente con la surroga davo per scontato che la cosa finisse lì, come per gli altri che l'avevano preceduta.
Ma ieri sera (26cm.) dovevo ricredermi e pubblicamente confesso di essermi sbagliato facendomi coinvolgere nel "pregiudizio" che nulla sarebbe mutato.
Devo dire che invece in un Consiglio fatto di denunce, di arrampicate sugli specchi, di interpellanze che perché fanno arrabbiare allora si innesta la retromarcia e ci si dichiara soddisfatti della risposta, di OdG atti a farci "sentire" importanti a livello nazionale, beh, io sono rimasto toccato solamente dall'intervento di questa signora.
Mi è piaciuta intanto per il suo italiano ben comprensibile. Mi è piaciuta non perché rientri in una "quota rosa" bensì perché da che cosa ha detto e per che come l'ha detto la "quota" è certamente quella di una persona intelligente e preparata. Che è la "quota" che più dovrebbe interessare!
Con educazione e modestia ha chiesto di poter aiutare tutti quei cittadini stranieri che prendono la residenza a Senigallia, facendo in modo che alla consegna della Carta d'Identità venga loro anche distribuito un opuscolo in cui vengano riportati i servizi e la loro localizzazione che il Comune mette a disposizione. Depliant tradotto nelle varie lingue delle comunità presenti nel nostro territorio. Offrendosi, nel contempo, anche disponibile per organizzare le varie traduzioni che si renderanno necessarie.
Una piccola idea, si dirà, ma a cui nessuno fin ad ora aveva pensato, che potrei dire piccola si, anche a livello di costo, ma di notevole importanza. Tanto che il Sindaco, confermando la sua disponibilità per metterla in atto, riteneva utile, vista la validità del suggerimento che l'idea fosse ampliata anche a quei cittadini italiani che potrebbero richiedere la residenza nel nostro Comune. Nella speranza che, considerando che il banco piange, l'Amministrazione non ci voglia creare su un'opera d'arte. Priorità è l'immediatezza e la funzionalità.
Forse, anzi senza forse, sicuramente, la frase più importante che ha pronunciato è stata quando ha spiegato l'ulteriore (e forse oggi principale) scopo di questa necessità, suggerendo anche di legarlo ad un invito a queste nuove famiglie in cerca di aggregazione con un incontro con qualche incaricato del Comune che spieghi loro, quali sono i Servizi offerti a cui hanno diritto, in quale modo usufruirne e dove è possibile trovarli. Facendo però seguire e sottolineandolo con calore, che come dovrebbero essere spiegati i Diritti, altrettanto dovrebbero essere ben definiti e illustrati anche i Doveri a cui dovranno adeguarsi. Perché, ha aggiunto, con l'osservanza dei doveri si verrebbe a salvaguardare principalmente il nostro buon inserimento, il nostro buon nome, la nostra rispettabilità, di tutte le etnie e comunità straniere a cui voi date la vostra ospitalità.
Altra seria e coraggiosa denuncia della signora Nataliya Shikova verso casi di "mediatori culturali" che tutto sono fuori che questo e che chiedono soldi in cambio di promesse di posti di lavoro o ricerca di domicilio. Cose di cui si sapeva, ma che lei ha denunciato pubblicamente.
La mia nota di rammarico è solo che anche da loro, sono stati "bruciati" quattro anni senza che nulla fosse fatto e che quindi c'è stata integrazione politica anche in Consiglio Comunale, si, ma all'italiana. Segno evidente che sono partiti con il piede dell'immobilismo, purché seduti su di uno scranno, copiando inizialmente proprio le brutture del nostro sistema.
Mi auguro per loro, ma ad onor del vero anche per noi, che con la Sig.ra Nataliya Shikova le cose abbiano a cambiare non lasciando isolato questo che è stato il suo primo e buon intervento. Auguri, quindi, di buon lavoro e nell'interesse di tutti.
Franco Giannini
Già pubblicato Domenica 30 novembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it

domenica 30 novembre 2014

La lista della lavandaia dell'io "Mi vergogno" !!

... e ne spiego anche i perché...

Mi vergogno, perché urlo la mia vergogna di essere italiano, mentre cittadini di altre nazioni sono orgogliosi di fare parte ognuno della propria nazionalità. Mi vergogno, perché sembra che oggi, politicamente si debba prova imbarazzo delle proprie radici. Mi vergogno, perché abbiamo la più bella Costituzione del mondo e la si vuol far passare, per interessi personali o di pochi, per carta straccia, superata e quindi da rifare. Mi vergogno, perché se quella estremissima destra politica (dove la parola "politica" esprime un eufemismo!) suona la tromba di un inumano razzismo, nell'estrema sinistra legata ai centri sociali gli rispondono le campane di un esasperato, esagerato buonismo a tutti i costi. Mi vergogno perché l'esasperazione in cui sono immersi tanti lavoratori viene salvaguardata da un Governo sordo alla richiesta di aiuti, la cui replica è la dose massiccia dell'uso dello sfollagente. Mi vergogno, perchè ci si vergogna di far parte della sinistra, del centro o della destra tuffandosi nel cerchiobottismo di liste civiche tutte simili tra loro. Mi vergogno, perché c'è gente che per mantenere la poltrona della micropolitica principalmente a livello locale (ancor più fanatica di quella nazionale), ma che potrebbe proiettarla sempre più in alto come quella famosa grappa, è disposta a cambiare casacca spacciandola quasi che fosse un segreto ed occulto come quelli di Pulcinella. Mi vergogno, perché ci si vergogna anche della lingua italiana esterofilizzando anche i termini più semplici, per rendere più incomprensibile all'uomo della strada ciò che si fa nei Palazzi, in modo che meno ne sa e più facilmente può essere circuito dai capibastone del momento. Mi vergogno dei politici che non si vergognano di promettere oggi quello che sanno non manterranno mai. Mi vergogno per l'impotenza che abbiamo nei confronti di quella delinquenza che la fa da padrone confidando in quella magistratura con la m minuscola, che rende vano il lavoro delle FO (quelle poche volte con quelle poche forze messe a loro disposizione), quando riescono a stringere le manette ai polsi di costoro. Mi vergogno perché sono impossibilitato, incapace di escogitare, incapace di obbligare a chi deve prevenire e non lo fa, tutte quelle catastrofi (frane, alluvioni,ecc.) che loro definiscono, lavandosi così le mani, come imprevedibili ed altro invece non sono che dissesti e morti annunciate. Mi vergogno, perché non so come reagire a chi mi vuol far credere che bisogna far sentire la propria voce di protesta in modo Civile con trombette, fischietti, cappellini, striscioni e fiaccolate varie, quando dall'altra parte la voce arriva, ma viene derisa con risposte dagli attuali piccoli bulli che si dicono di sinistra, ma una sinistra oggi soprattutto "ambidestra" etichettando i contestatori con una replica pubblica di "si stancheranno di protestare!" ed una in cuor loro privata come "...e chi c@@@ se ne frega!". Mi vergogno, perché non so come scaricare la mia rabbia quando sento dire che la disoccupazione aumenta e nel contempo aumentano le assunzioni. Mi vergogno solo già di ascoltare quando mi viene proposto di barattare il mio voto per una dentiera. Mi vergogno altrettanto quando mi sento dire che il mio voto non vale un emerito tubo, perché si è scoperto che affluenza alle urne rappresenta un problema secondario e non un atto di democrazia. Mi vergogno, perché non posso permettermi di trattenere per la giacca, in virtù di una pusillanime privacy, trattenere in questa nostra oramai "piccola italy" quei capitali, che quasi sempre sono mal guadagnati e oltre a questo per non pagarci su il dovuto, sono trasferiti in "paradisi" che di già il solo nominarli la bocca mi si riempie di bile. Mi vergogno, per il non poter far nulla onde evitare che filibustieri dell'industria che nulla hanno a che fare con l'onesta, capace, intelligente e vera imprenditoria (rimasta come i Panda in via di estinzione), strisciando di notte e negli angoli delle nostre aree industriali simili a tanti topi di fogna (spero non si offendano i topi!), svuotano i magazzini e li trasferiscono in terra straniera per farci conoscere un nuovo vocabolo:la delocalizzazione. Mi vergogno, perchè quando si parla di anziani, per trovare una briciola di rispetto per questa categoria che oggi si vuol far credere privilegiata, bisogna emigrare in qualche piccola tribù equatoriale che noi bianchi dall'alto delle nostra supponenza definiamo "selvaggi". Mi vergogno ancor di più, però, ed è da questa mia vergogna principale che scaturisce questo elenco "striminzito", ridotissimo rispetto all'assoluto numero di enormità di vergogne italiane (basti pensare ai reati di corruzione della sola politica!), che non mi permettono d' infondere quell'ottimismo di un futuro più accettabile che meriterebbero sia mio figlio prima, che ora e soprattutto, i miei nipoti, ma che suonerebbe come l'eterna ed ennesima illusione che ha colpito il nonno nei suoi numerosi anni di una "lunga inutile carriera" fatta non di sogni ma di incubi . Meglio quindi, per loro una spiacevole realtà che una falsa, crudele, becera illusione. Preferibile che conoscano immediatamente i problemi che si prospettano loro toccando l'acqua calda e temendo conseguentemente anche la fredda. E nel contempo (meglio quanto prima!) a riconoscere quei figli di quelle buone, pie, sante madri, che tali individui hanno generato e che purtroppo, per chi deve subire, sembra che la loro fertilità non abbia mai termine. No, non sono ottimista, sono un realista che vede il famoso bicchiere con l'acqua che ha segnato con il suo contenuto di calcio una riga. Non dico certamente che è mezzo pieno, perché in una terra come la nostra con i personaggi che ci comandano, dovrei aggiungere una parola offensiva. E già, il non proferirla, è per me uno sforzo notevolmente positivo.




di Franco Giannini

mercoledì 26 novembre 2014

“Sordi racconta Alberto”: presentazione di un nuovo libro di Maurizio Liverani

Giovedì 27 novembre alle 17.30 alla Biblioteca Antonelliana

Quando si parla di cultura, gli inviti non dovrebbero essere specifici ma rivolti a tutti. Ma in questa presentazione del nuovo lavoro di Maurizio Liverani, credo che l'incontro assuma un aspetto ancor più interessante, per non dire goloso, verso i cinefili e più specificatamente verso coloro che hanno sempre amato l'Albertone nazionale.
Non sto qui ad intrecciare elogi nei confronti di Maurizio Liverani, non ne ha mai avuto e continua assolutamente a non averne bisogno! Posso solo affermare senza timore di smentite che è un uomo dall'intelligenza e dagli interessi poliedrici che spaziano dal Giornalismo (il suo è però con la G maiuscola), alla narrativa, dalla sceneggiatura alla regia cinematografica. Ed in tutte queste sue attività, nulla è stato affidato al dilettantismo, al caso ed a farmi da testimonio di quanto sostengo, ci sono gli innumerevoli premi assegnatigli.
Del resto a dirla lunga sono i personaggi che cureranno l'incontro e che si sono resi disponibili ad affiancarlo in questa sua presentazione, quale il nostro Assessore alla Cultura ed Istruzione Stefano Schiavoni, l'esperto cinematografico Federico Pergolesi, nonché la giornalista e curatrice dell'edizione Barbara Soffici che definirla solo "curatrice" suona sicuramente riduttivo. Infatti Barbara è la "musa" ispiratrice di tutti i volumi recentemente usciti in questi ultimi anni. Colei che "cura" si, ma soprattutto incentiva Maurizio ad attingere agli innumerevoli ricordi storici, che poi riesce a raccontarci come una fresca attualità, come può saper fare solo un Maestro della penna.

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 25 novembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it 

martedì 18 novembre 2014

Indovinello :" Quando apre bocca gli si allunga... che cosa? ed a Chi ??

... Il Naso, logicamente!... Perché voi a che cosa pensavate?

Avviene spesso, o almeno a me succede, che mi fermi ad ascoltare in Tv i fatti del giorno, o meglio le disgrazie del giorno, perché oggi si ascoltano e vedono solo quelle, e mi ritrovo che mentre le immagini scorrono, gli occhi non vedono e le orecchie non ascoltano, perché il mio pensiero sollecitato da un imput iniziale mi porta a pensare su quanto visto ed ascoltato prima. E magari quando mi riprendo, non trovo più il TG che nel frattempo è terminato e l'immancabile pubblicità ha preso il suo posto.
Sarà perché è una settimana che si parla di acqua, di esondazione, di alluvione, di frane, di vittime, di Protezione Civile, di Stato Assente, di danni incalcolabili che non saranno mai ripagati, di colpe, di colpevoli, di dimissioni richieste e respinte al mittente, di emigrazione, di speculazione edilizia, di cementificazione del suolo.....??? E quel pensare populistico del solito "piove governo ladro", mi induce a spegnere mentalmente le immagini della TV e seguire i miei ricordi che mi riportano indietro, molto indietro: si, perché io me lo posso permettere, vista l'età. E le colpe, inesorabilmente, si sa, ricadono sempre sugli ultimi. Che poi, essendo sempre loro, i soliti volti e nomi, in un modo o nell'altro diventa quasi impossibile difenderli. Ohi, si guardi bene, non perché anche gli ultimi arrivi non ne abbiano, figuriamoci! ma sarebbe bene suddividerle in parti uguali con quelli che sono da tanto che ci hanno governato male e le nouvelle entree che proseguono in modo impeccabile il cattivo malgoverno di chi li ha preceduti.
Ed in politica la prime cose che s'imparano sono i cattivi comportamenti che essendo da tempo praticati offrono però, alle nuove reclute, la certezza di essere quantomeno collaudati. Ed allora, come l'esperienza malevola insegna a quest'ultimi, è che la colpa va sempre ed unicamente scaricata sul tuo vicino. Non sarà da galantuomini, non sarà educato, ma chi se ne frega, il fine giustifica i mezzi facendoti restare in auge nel bene e nel male. Ed allora il Comune, la scarica sulla Provincia, questa a sua volta sulla Regione, che la travasa sullo Stato che non permette quel qualche cosa che avrebbe evitato la sciagura o meglio le ripetitività delle sciagure. E spesso è un fuoco amico o una lama fraterna quella con cui ci si pugnala anche tra amici dello stesso Partito. Quel Partito che è una volta era definito come una "Casa del Popolo" ed oggi invece è una casa costruita con mille finestre senza infissi dove le correnti colpiscono i più deboli e cagionevoli di salute e dove si salvano solo coloro che hanno gli "abiti giusti", gli "accorgimenti ad hoc" per "pararsi" più che per ripararsi e non certo dal freddo.
Ed il cittadino come reagisce a queste situazioni?
A questo punto i nostri politici si chiederebbero, con la solita puzza sotto il naso,... i cittadini, chi?
La risposta fino a qualche giorno fa poteva essere "I soliti 4 bischeri!", ma oggi non più. La gente comincia ad averne le scatole piene. Le piazze e le vie si riempiono d'acqua e fango, ma l'indomani il popolo vassallo con le mani infangate, comincia a dare segni di una perturbazione che con il tempo non ha nulla a che vedere.
Infatti quello che maggiormente manda in bestia la cittadinanza sono oltre i fiumi d'acqua, quelli di parole, di promesse non mantenute, di assenza di aiuti economici, dove l'unico elemento su cui oggi il cittadino può fare affidamento è il solo ed esclusivo volontariato.
Bella cosa, ma anche poca cosa. Basta con lo sfruttamento del "Senso Civico" che deve possedere la gente. Ci si sta marciando troppo e di frequente.
Gli Amministratori, con questo alibi, cercano di scaricare le loro ataviche colpe sulle spalle della popolazione, facendoli quasi sentire in colpa. Ma a tutto c'è un limite e la gente sembra che si stia svegliando. 
                                                                 
Il  22 febbraio u.s. si è insediato un nuovo Governo, dopo il fallimento dei due precedenti, ai cui vertici, con una toccata e fuga, erano stati due "elementi". Il primo presieduto da un tal Monti prof. universitario con il compito primario di salvatore della Patria ed il secondo un baciapile vecchio stampo rispondente al nome di Enrico Letta, imparentato con il consigliere del Silvio nazionale concreatore di quel casino economico italiano in cui stranamente la "miseria" pasteggiava nei ristoranti di lusso. Entambi destinati nel dimenticatoio, la pena più pesante dell'Inferno Politico. Poi al giovane Enrico, ingenuo chierichetto, è subentrato l'attuale RenzioCainus (alias Matteo Renzi) che prima subdolamente lo ha tranquillizzato, a mò di anestetico, assicurandogli la propria amicizia e poi lo ha trafitto con una coltellata alle spalle, impossessandosi della Biga-Italia, sciogliendo le briglie, come piace a lui e da bravo auriga, si è messo a correre sfrenatamente, velocemente, scorrazzando nell'Arena Nazionale.
Non accorgendosi che la pista era piena di buche, i cavalli azzoppati, il freno tirato, per cui la molta polvere non era procurata dalla velocità... Ma sembra che il duce-auriga non si sia accorto di nulla.
Infatti dopo appena 15 giorni gli avvenuti funerali del fratello "di-partito", nonchè corregionale, non appena ricevuto il gelido campanellino da primo ministro,  dopo un lungo e travolgente fiume di parole (non certo poetiche come quelle di Cyrano, ma con lo stesso suo naso), mentre alle spalle si susseguivano le slides espicative (una sua scoperta!) di disegni di "vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà" ha buttato giù una "Casetta in Canadà" contenente una lista di promesse di quello che sarebbe andato a fare entro pochi giorni, che poi oggi si sono lievitati nel numero di 1000 (mille... ovvero 3 anni). E noi cittadini tutti con la bocca aperta a bercele allegramente una ad una. Non sono per ordine, non me le potrei ricordare, le ho buttate giù quindi alla rinfusa, come del resto fa lui quando le mette in pratica. Sempre che ci riesca. Mi ricordo anche che parlò ed ha parlato recentemente, perché la Comunicazione è il suo Hobby, di
Abolizione province, Abolizione dell'Art. 18, decreto sblocca Italia, 80 € in busta paga ai lavoratori, riforma senato e titolo V, riforma legge elettorale, riforma del lavoro e Jobs Act, pellegrinaggio al Nazzareno per incontrare il suo "padre politico", delega fiscale, spending review, riforma della giustizia, riforma della pubblica amministrazione, edilizia scolastica, Taglio Irap, Beni culturali, Rottamazione delle Auto blu, Tutela del territorio, Piano Casa, Riforma della scuola, ecc.
E chissà quante altre promesse mi sarò perduto, ma la memoria, scusatemi, ma è quella che è!
Mi sono venute a mente anche alcune delle frasi celebri da lui recitate e che sicuramente riporteranno i posteri sulla lapide della sua "tomba politica", quando anche lui sarà colpito dalla "sventura", che prima o poi capita a tutti i capitani di "ventura" pieni di vanagloria, egocentrismo, infallibilità, presunzione e superbia. Non sono certo le migliori, sono solo quelle che riporto approssimativamente aiutandomi con la memoria:
-Per combattere la crisi partiamo dalle scuole, perché è da lì  che riparte un Paese ed è da lì  che nasce la sua credibilità.
e sempre a proposito della scuola rivolgendosi ai responsabili scolastici ed ai sindaci
-Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. 
-La differenza tra un sogno e un obiettivo è una data. 
Negli alimenti le date indicano una scadenza, invece nelle bugie sono un optional!
-Se non passa la riforma del Senato lascio la politica
Questa affermazione ha la stessa importanza di quella "La legge è uguale per tutti"
-Subito a febbraio procederemo con i tagli ai costi della politica. Passeremo poi alle riforme costituzionali. A marzo affronteremo il tema del lavoro, tra aprile e maggio fisco e Pa, a giugno la giustizia, in modo da arrivare a luglio, alla prova del semestre di presidenza italiana dell'Ue, con le richieste che l'Italia fa all'Europa e non solo l'Europa a noi.
-Pagheremo tutti i debiti della pubblica amministrazione.
Campa cavallo che intanto gli imprenditori creditori muoiono di fame

Non lo so se questa è sua. Di certo è lo slogan della Leopolda 2014 quel suo maniero dove i suoi vassalli come tanti re Artù e tante Lady Godiva, tracciano il solco pronti a difenderlo con la spada di una democrazia (Cristiana!)
-Il futuro è solo l'inizio
( peccato però che sia stata rubata al titolo del libro di Bob Marley!).
-Non parlino di condoni a me: ho fatto un piano strutturale a volumi zero. Ora mettiamo a posto i danni.
-... le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento. 

Ma come recita il proverbio, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare... Ed allora ripensandoci su mi ritrovo a constatare che le Province ancora sono lì, hanno abortito qualche cosa, ma sono sempre lì.
 L'amore per la scuola, l'ha dimostrata per qualche mercoledì d'essai, come quelli dei cinema. E' stato, mi sembra e se non ricordo male a Treviso-Siracusa-Milano-Palermo, ma poi, causa forse anche gli impegni istituzionali, come pure i viaggi gli hanno proibito di proseguire in questa sua crociata e come l'acqua di questi giorni ne sono passati di Mercoledì Scolastici senza il Premier con la mano sul cuore a cantare l'Inno d'Italia tra scolaresche e docenti gaudenti, salvo che mi sia perduto qualche traccia di video governativi, girati alla maniera della Settimana Incom dei tempi che furono. Forse se parla ancora di scuola lo fa, ma alla sera a letto, privatamente, chiedendo lumi alla first lady, sempre se non ha altri impegni da assolvere.
Lavori in corso con la Riforma del Senato. 
Il piano Casa, come suggerisce il termine, va "piano", piano, quasi "immobile" (quale è infatti un edificio!).
La riforma della scuola, fatto, no, quasi, modificato, no ... vedremo, intanto per quest'anno, qualche piccola modifica e poi si vedrà.
La Spending Review è un'arma segreta, quasi fosse in mano ai servizi segreti: la relazione c'è, ma è top-secret e che cosa ci sia scritto lo sa solo "Lui" la neo reincarnazione del "buonanima" dei tempi moderni!
L'articolo 18, cosa che a pochi fregava fosse messo in atto e modificato, è quello a cui ha dato maggior attenzione (o almeno ce lo vuol far credere), seppur con un "avanti si vada" alternato ad "indietro tutta", per tenere unita quella manciata di desperados di  minoranza che credono ancora il PD di "sinistra" seppur a dirigerlo ci sia un uomo che mancino non lo è di certo e che il cui nucleo più numeroso e fedele è costituito da ex DC e da fuoriusciti mercenari arruolati tra i delusi delle varie fazioni del centro destra, destra e FI.
Per non parlare poi dell' EU. Ci aveva rotto i timpani con l'esaltazione del fatto che avremmo avuto per sei mesi di Presidenza la gestione della Comunità. Già di mesi quanti ne sono passati e che cosa ha fatto il sor Matteo di tanto importante in quel contesto??
Ha solo una gran fortuna il sig. Renzi, che il Bugiardometro non l'abbiano ancora inventato e che fin che dura, "a discore n'è fadiga".




di Franco Giannini

martedì 11 novembre 2014

Il "Bel Paese", cava di fango.

E la parola "Fango", si guardi bene, è solo un' eufemia.

La leggenda narra come re Mida, mitico re della Frigia, riuscisse a mutare in oro, qualunque cosa toccasse.
E' da supporre che simil dote, oggi, sia stata ereditata da ogni personaggio politico che si cimenti in cariche politiche, definiamole, "importanti".
Con una sola piccola differenza, che invece che mutare in oro, a qualunque cosa essi si approprinquano, non si tramuta nel giallo metallo, bensì in un "Fango" dal colore grigiastro e da un maleodorante odore. E se questa è già in oro, riescono a farla scomparire, impadronirsene e magari restituendoci l'alibi di un qualche "servizio" inzaccherato della loro nobile  fanghiglia.
Il Pascoli, ricordando la sua Romagna, cantava "...dolce paese cui regnarono Guidi e Malatesta, cui tenne pure il Passator Cortese, re della strada, re della foresta.".
E quei tempi di cui parlava il poeta romagnolo, non sono mai scomparsi, però con un termine in uso oggi possiamo dire che sono stati "razionalizzati" e plasmati a piacimento dei nostri signori attuali Passatori, che hanno dismesso il mantello del "Cortese" e sono rimasti incontrastati re delle strade, ma non delle foreste, perché se le son giocate con cattive gestioni ed ora non le posseggono più.
Hanno mutato la terra in cemento, le strade in autostrade, le case in grattacieli, i ruscelli in torrenti, i torrenti in fiumane ed i fiumi in discariche, logicamente autorizzate dalle proverbiali "tre scimiette".
E da queste idee geniali, nascono le premiate CIF : Cave Italiane del Fango.
Le piogge si tramutano in "Bombe d'Acqua", gli eventi metereologici che divengono come le targhe alterne vengono definiti eccezionali, improvvisi, impensabili, gli Interventi dopo 3 giorni sono definiti Immediati, i volontari, che fanno quello che dovrebbero fare i Manovratori della Macchina del fango di questa Italia in miseria, sono definiti persone con alto senso del dovere civico e se giovanissimi Angeli del Fango. E la fanghiglia politica guarda con spocchiosità e magari si incazza pure, se qualcuno si rivolge loro contro, perché la colpa non è loro, ma delle Istituzioni a loro vicine... sempre quelle vicine. E le uniche parole che riescono a proferire sono quelle del "MAI PIU'" a cui oggi hanno aggiunto "condoni edilizi". Come se questi venissero concessi dai parroci delle parrocchie comunali.

Avevamo una "Carta" di valore che, definendola superata, l' hanno variata mutandone i termini reali, quelli vecchi, i primari, quelli tracciati dai "padri" con quell'inchiostro della "Storia" che, fino ad ieri, si credeva indelebile. Non più quindi una Repubblica fondata sul lavoro, bensì, affondata nel fango.
Il Bel Paese, da terra di bellezze artistiche, da patria della cultura, di civiltà mediterranea, dal clima mite, dai paesaggi naturali, dai colori pastello, si è tramutato attraverso gli "Orchi" della politica, in una inesauribile cava di "Fango". Espressione intesa sia nel senso reale della parola (sopra citato), che in quello ugualmente infamante, se non ancor di più, del figurato.
Non abbiamo più il lavoro, i lavoratori sono in esubero, la "professione" più esercitata oggi è quella del precario, cassa integrato o "Disoccupato", con figli che "aiutano" in questa attività i genitori cinquantenni, oramai vecchi, seppur l'aspettativa di vita sia aumentata, tanto da farci, inconsciamente, gioire potendo parlare di "quarta età". Le carceri traboccano di delinquenti, come pure la Casta politica. Solo che costoro, i castaroli, godono del privilegio di poter usare un linguaggio più accondiscendente e meno incisivo. Ad esempio il verbo "Rubare", per costoro, è stata sostituito con "Distrarre". Quindi al più chi ruba di costoro, potrà sempre essere appellato, in modo soft, come "ladro distratto".
Di quel famoso "Bel Paese" fatto di Ducati, Marchesati, Gran Ducati, Regni, costituito da mille campanili e che il bravo Giuseppe Garibaldi si sforzò di riunire in un tutt'uno e che Massimo D'Azeglio ci ricordava come fosse stata fatta l'Italia, ma non ancora gli italiani, è rimasto sempre con mille campanili oggi rinominati con altri termini (Comuni-Province-Regioni) e gli italiani logicamente, per il piacere di pochi, sono rimasti divisi. Perché divisi, si è sempre dei perdenti!
Corruzione, Concussione, Speculazione, Appropriazione, Evasione, Mafia, 'drangeta, Camorra, Contrabbando, Droga, Ricettazione sono i termini non economici che ogni giorno compaiono sulle pagine dei quotidiani, con accanto il nome e la foto di qualche politico. E questo, non certo da ieri, ma da oltre cinquanta anni. E le facce sono quasi sempre quelle, perché si alternano, ma non scompaiono. I politici, si sa, sono tutti malaticci, per via delle imprecazioni che gli vengono inviate da un popolo supino, nonché dal fatto che vivono quotidianamente nel fango, per cui d'avanti alla Giustizia, quando e se vengono condannati, la pena è quella degli arresti domiciliari presso le loro "modeste" magioni in "Cliniche"  casualmente a volte di lusso, per recuperare le forze perdute.
Dopo l'ennesima "fortuita" alluvione, che ha colpito metà Italia, e che ha "fruttato" altre due vittime, oltre che ai soliti danni, dovremmo sopportarci ancora di ascoltare e leggere le "autorevoli" castronerie di gente che oltre non possedere gli attributi, manca di coscienza, ma non certo del dono di una immensa faccia tosta.





di Franco Giannini

mercoledì 5 novembre 2014

Da oggi il primo Consiglio Comunale sotto l'occhio di OpenMunicipio


Ancora una volta, le interrogazioni ed interpellanze, in modo telegrafico, quasi fosse un passaggio di consegne.

Ma così in realtà non è. Ecco il motivo!
Ho cercato di trovare nel nuovo servizio di OpenMunicipio, gli interventi e non trovandoli, ho chiesto dei chiarimenti. La risposta è stata, questa si immediata e come sempre cortesissima :"...i verbali della seduta arrivano su OpenMunicipio quando il Comune li pubblica in forma di delibera ufficiale questo vuol dire che prima li trascrivono (solitamente ci mettono pochissimi giorni) e poi li passano all'approvazione del Consiglio Comunale successivo, che li approva. Infine il segretario Comunale li convalida, e li pubblica all'albo pretorio e, contemporaneamente, su OpenMunicipio. Il tutto impiega un mesetto. Qualche volta (raramente) capita che ci voglia più tempo, perché il segretario fa uscire all'albo pretorio l'atto senza avere i verbali approvati, in tal caso al loro posto ci scrive "omissis", e i verbali saranno pubblicati successivamente come allegato alla delibera...".
Vale a dire, se le interrogazioni vengono fatte per iscritto, bene, possono essere anche anticipate su Open, altrimenti si deve attendere e neppure poco!
Voglio spiegare anche la motivazione per la quale ero alla ricerca della traccia scritta degli interventi su Open, perché avrei fatto prima a leggere che riascoltarmi tutto quanto mi ero registrato attraverso Radio Duomo, non avendo potuto seguire via streaming. Come spesso avvenuto, infatti anche il 29 cm questo non funzionava o forse eravamo in troppi ad assistere dalla poltrona di casa. Si, perché si deve sapere che il servizio viene assicurato ad una 20/30ina di utenti.
Però, malgrado ancora ci sia qualche cosa da regolare, come è giusto che sia per un servizio in via di miglioramento (ad oggi solo un utilissimo archivio di notizie, atti, statistiche e una forma di sondaggio che il cittadino potrebbe autocrearsi, circa i politici comunali che siedono in aula e forse non solo), già qualcuno si sta preoccupando di togliere il servizio di streaming, celandosi (forse!) dietro la spesa (3000 € all'anno) di un servizio ridotto (visti che sono pochi coloro che ne possono usufruire!) e poi essendo esso assicurato pure da un servizio radiofonico.
Io credo che prima si debba mettere a punto, con l'immediatezza della notizia sul nuovo nato e poi essendo nell'era dei "streaming", forse potenziare quello comunale e non abolirlo. Potrei o si potrebbe ritenerlo un "taglio parziale" alla democraticità delle Sedute. Non sarà forse, che il poter "vedere" possa dar fastidio per via di certi atteggiamenti disinvolti che potrebbero risultare a volte poco eleganti??
E perché non cominciate a pensare di fare TUTTE le interrogazioni ed interpellenza SOLO per iscritto, in modo di poterle avere anche prima del Consiglio su OpenMunicipio e per questo essendone informati prima e se la cosa è interessante, il cittadino la possa seguire  con maggiore attenzione.
Confesso che, non avendo potuto seguire oltre che in voce anche in video, il dibattito nato su l'elezione del nuovo vicepresidente dopo le dimissioni presentate dal consigliere Alessandro Cicconi Massi, mi ha infastidito e non poco e l'interpellanza della Sig.ra Bucari l'ho voluta "interpretarla" solo come un modo per evitare "cattivi" esempi educativi per i giovani.
E pensare che in circa 5 ore di seduta gli argomenti interessanti sono stati 2 : quello di cui ho parlato fin qui e quello della relazione  alle modifiche agli articoli 65 e 66 dello Statuto e all'approvazione del regolamento per la disciplina dei referendum comunali relazionata dal Presidente della 1°a Commissione, a cui va la paternità unitamente al Consigliere Battisti da cui è partita l'idea ed a cui successivamente si è aggiunto anche il Presidente del Consiglio Monachesi.  Un Mario Fiore sconosciuto ai più, che con modestia, caparbietà, passione e con la massima correttezza da uomo by partisan a cui credo sei giusto pubblicare il suo intervento, intenso, caloroso che alla fine della lettura, è stato applaudito a scena aperta. Cosa credo mai avvenuta  o molto raramente ed evidentemente un motivo ci sarà pur stato. Ed ecco allora il suo intervento :
"Grazie Presidente per la parola concessami, dopo aver ascoltato attentamente le preziose parole dei colleghi consiglieri, avrei potuto e forse dovuto, rimanere in rigoroso silenzio poiché quello che andava detto è stato ampiamente sviscerato e avrei dovuto limitarmi ad un sentito ringraziamento a tutti i commissari che hanno contribuito con il loro impegno a dare alla nostra città uno strumento che prima mancava e che ora accresce di molto il livello di democraticità e partecipazione. Sono particolarmente emozionato, orgoglioso e financo commosso perché a distanza di circa 9 mesi dal Regolamenti sulle Concessioni dei Contributi alle Associazioni il Consiglio Comunale si appresta ancora una volta a votare una pratica, elaborata e votata all’ unanimità dalla Prima Commissione

Mi sia quindi comunque consentito di mettere in sequenza brevemente i passaggi salienti che hanno portato a questo straordinario risultato.

Vorrei ricordare, poiché lo ritengo importante e doveroso, che la modifica del Regolamento sul Referendum è partita dalla richiesta del Commissario Paolo Battisti al quale poi si sono accodate le firme di tutti i Commissari e che la prima bozza su cui poi si è discusso e lavorato in modo costruttivo è stata elaborata dal Presidente del Consiglio Enzo Monachesi e dal Dirigente Paolo Mirti. A costoro va il mio ringraziamento più sentito e spontaneo. Insieme a loro ritengo di dover ricordare e ringraziare tutti i Commissari nelle persone di: Giulio Donatiello, Simonetta Bucari, Margherita Angeletti, Enrico Pergolesi, Alessandro Cicconi Massi, Paolo Battisti, Luigi Rebecchini, Maurizio Perini per aver anteposto l’ interesse di tutti all’ interesse del singolo convincimento. Oggi portiamo in Consiglio Comunale il risultato di pomeriggi passati nel confronto più aperto e totale, di toni pacati e di una stima di fondo reciproca che non è mai venuta meno, neanche nei momenti in cui si pensava che non saremmo riusciti a portare in porto il nostro obiettivo che aveva sempre sullo sfondo il bene di Senigallia.

La grandezza del risultato conseguito sta sicuramente nell’ aver raggiunto l’ unanimità in merito ad una pratica importante che mancava alla nostra città e che rimarrà nella storia di Senigallia, lo affermo senza paura di essere smentito consapevole che questa non è retorica ma la pura e semplice verità. Quello che abbiamo fatto deve riempire noi tutti di orgoglio consapevoli di quanto abbiamo raggiunto ma soprattutto di come lo abbiamo raggiunto attraverso una stretta collaborazione vissuta in un clima cordiale e amicale che personalmente mi terrò caro e stretto a lungo. Torno a ripetere e a sottolineare che il merito è solo e soltanto dei Commissari tutti che con alto senso di responsabilità hanno sempre operato per il bene della città e non ci sarebbe stato neppure bisogno di un Presidente tanto tutto si è svolto in maniera civile e pulita all’ insegna della estrema fiducia e della stima reciproca, lo ripeto a costo di sembrare stucchevole e pesante. A dimostrazione di tutto ciò, come dal sottoscritto ardentemente auspicato in Commissione, la pratica è stata cofirmata dalla maggioranza dei Commissari che non smetterò mai di ringraziare a costo di sembrare ripetitivo.

Questo risultato unanime diventa ancora più prezioso e significativo in un momento in cui ci avviciniamo a grandi passi alla campagna elettorale che inevitabilmente aumenta le distanze e gli individualismi.

Il sottoscritto ha solo e soltanto cercato di unire e smussare gli angoli e ha voluto tenacemente non un risultato qualsiasi ma bensì il risultato nella certezza che le regole del gioco si fanno solo insieme con la pari dignità di tutti e l unanimità della Commissione dimostra proprio questo.

Ringrazio tutti per la fiducia e la stima che in questi anni mi sono state concesse e delle quali vado fiero. Sarei davvero felice se un po’ di questo clima disteso respirato nell’occasione e durante tutti i lavori della Prima Commissione potesse trasferirsi anche nell’ imminente campagna elettorale.

Il risultato raggiunto anche se non perfetto, poiché nulla è perfetto, è comunque a mio giudizio un'ottima base che arricchisce la città di un nuovo strumento di cui si avvertiva la necessità. Nella consapevolezza che tutto è stato fatto al meglio e con il massimo impegno mi prendo comunque la responsabilità, qualora ce ne fosse di bisogno, di eventuali critiche appunti o divergenze.

Quindi mi appresto a votare la pratica con convinzione e felicità e nel ricordare che questo è un momento di alta politica e che la città tutta deve essere orgogliosa e fiera di essere rappresentata da questi consiglieri, idealmente abbraccio e stringo la mano a tutti i Commissari e prometto che non dimenticherò mai questi anni passati a lavorare alla luce del sole e con il sorriso sulle labbra per il bene della città e nel tornare a Fonte Avellana, termino con un sincero sentito ringraziamento a tutti."


Ed ecco invece la parte relativa alla prima ora del Consiglio Comunale.

Come sempre, ad aprire la seduta, il solito appello nominale per il controllo dell'esistenza del numero legale e successivamente Interrogazioni ed interpellanze.
Per la lettura completa, a trascrizione avvenuta, delle interpellanze ed interrogazioni, credo sia opportuno ricordare il link di OpenMunicipio

Si comincia allora con Mancini  il quale intende ricordare la sistuazione di disagio che stanno vivendo gli operatori che fanno servizio, durante la mensa, assistendo gli alunni disabili, perché attualmente non  è previsto per questi, il buono mensa. L'Assessore Schiavoni, si dice non informato del fatto e che quindi, dopo essersi accertato della cosa, sarà sua premura informare il Consigliere con una risposta scritta.
 
Gregorini ritorna su di un argomento già trattato che è quello del prevedere aree sosta camper e la loro eventuale regolamentazione. Chiede a che punto sia la pratica urbanistica dopo la discussione in Commissione dell'individuazione delle due aree  camper e, come secondo punto, come è andata la stagione estiva, sempre relativamente a questo servizio, nell'area che dell'area Ciarnin, con il servizio a pagamento per questo primo anno. Comunque siano le risposte, quella che gli sta più a cuore è la regolamentazione, in quanto ognuno oggi parcheggia dove vuole non essendoci per i camper uno specifico divieto di sosta. Rispondono prima Ceresoni e successivamente Campanile. Ceresoni, sintetico e tecnico come suo solito, annuncia che sono in attesa dei risultati riguardo la variante offerta-turistica votata dal consiglio comunale e che è stata trasmessa alla Provincia di Ancona per la conformità geomorfologica e paesaggistica. Si sta attendendo il riscontro che una volta arrivato ritornerà in Consiglio per l'approvazione definitiva e solo allora si potrà stendere la regolamentazione sollecitata. Campanile, invece la piglia da distante e comincia con il parlare di un grande successo, l'area è stata sempre piena durante l'estate ed ancora oggi ci sono delle presenze e si sono avute più di 1200 soste al costo di 10 € . Ed infine il trillo del campanello ricorda che il tempo è scaduto.

Romano chiede anche lui a Campanile la possibilità di prolungare il termine serale di chiusura della pista di atletica di un'oretta. Campanile lo informa che attualmente per l'infortunio di uno dei quattro custodi che sorvegliano la Pista di Atletica, pattinodromo, palestra e campi di tennis (cittadella dello Sport), sono stati costretti a fare richiesta di un sostituto, ecco il perché alle ore 20 si è costretti a chiudere, ma dal 17 di novembre si ritornerà ad essere nella normalità, anzi si terrà aperto, come richiedeva Romano,  fino alle 22.

Bucari invece si rivolge a Memè, perché il Sindaco è assente. Fa presente come la diretta streaming costi alle casse comunali 3000 € e da la possibilità solamente ad una ventina di collegamenti. Suggerisce quindi di rivedere questa priorità e la sua reale necessità, essendo stato inaugurato OpenMunicipio. Memè, un altro con il dono della sintesi, promette l' approfondimento richiesto di cui se ne farà carico.

Giacchella per Curzi Chiede il chiarimento su un articolo apparso relativativamente all'incontro dell'Assessore con categorie economiche senigalliesi ed in cui si parlava di luminarie sul suolo pubblico in occasione delle imminenti feste natalizie. In tale occasione è apparso su un quotidiano locale ad un accenno al fondo di 100 mila € per lo sviluppo economico del territorio che anche quest'anno è stato confermato a bilancio. E questo accenno giornalistico ha creato un po' di confusione o quanto meno non ha reso dignità all'intento che ha mosso l'inserire questo fondo in bilancio di previsione. Chiede che l'Assessore faccia chiarezza in merito. Cosa che la Curzi infatti fa , smentendo la notizia evidentemente male interpretata. Infatti i fondi andranno al settore Agroalimentare (15 mila € a ciascun progetto) inteso come un tragitto che andrà ad interessare quegli operatori che si occupano di una filiera che va, come dire, dalla "terra" alla "tavola". Ed è forse proprio questa trasversalità che può aver creato un simile malinteso.

Girolametti fa presente che la sua interrogazione sarebbe stata sulla riorganizzazione del Servizio Sanitario del nostro territorio, ma in assenza sia del Sindaco che dell'Assessore Volpini, preferisce rinunciare  e vedere in seguito come fare per avere una risposta.

Rebecchini rivolge la sua interpellanza a Schiavoni  circa la Chiesa delle Grazie, che è di proprietà del Comune. E' stato fatto un ripristino molto sommario del tetto. Invece sono da fare dei lavori molto più importanti e duraturi. Bisogna quindi attivarsi per la sistemazione di questo edificio. Chiede quindi a Schiavoni che s'interessi in modo che si faccia presto e impegnandosi per cercare trovare i fondi. Schiavoni si dice completamente in sintonia e si dice pronto a farsi partecipe di questa segnalazione verso gli organi preposti. Anche perché è desiderio di questa Amministrazione ricollocare un'opera importante come quella della tavola del Perugino, restaurata di recente e che quindi sistemarla in un ambiente non adeguato, con un tetto rattoppato, sarebbe un controsenso.

Donatiello per Campanile. Chiede come intende procedere l'Amministrazione per un controllo sugli effetti della droga, inteso a livello di siringhe usate ed abbandonate per la strada. Chiede che si utilizzi sistemi di controllo più accorti nelle aree più a rischio con telecamere o Forza Pubblica, o Municipale, principalmente nelle ore notturne. Campanile rassicura che si stanno piazzando tante telecamere con il progetto "Mille occhi sulla città", ma chiede che anche la cittadinanza dia una mano ed non appena ci sono di questi problemi, avvisi immediatamente gli organi preposti.

Sardella per Campanile sulla qualità urbana. Qualità che sembra notarsi per le zone centrali mentre presenta grosse carenze per quelle periferiche e frazioni. Chiede quanti siano gli addetti totali impiegati ogni giorno, sia essi dipendenti comunali che delle ditte in appalto. Esiste una disciplina per i passaggi nelle vie? e se si, vengono osservati? Campanile sottolinea come malgrado l'alluvione si sia riusciti a garantire un servizio di qualità. I segnalazioni che  arrivavano dai cittadini erano 750 ogni mese mentre oggi si è arrivati a meno di 100. Si c'è una struttura che pianifica e programma gli interventi in città. Il centro viene pulito due volte al giorno. Sul resto del territorio, logicamente i passaggi sono programmati, ma il numero degli operatori dovrebbe essere notevolmente superiore se si dovessero fare due passaggi giornalieri. La programmazione, quindi, è solitamente settimanale. A volte ci sono le auto in sosta che non facilitano di certo il lavoro. A Senigallia abbiamo 26 mila auto e se non tutte, moltissime sono sempre parcheggiate. Allora il senso civico dovrebbe suggerire al cittadino, suggerisce Campanile, di togliere la bottiglia che vediamo lì da diversi giorni. Ma Sardella, non ci sta, nella replica si dice che malgrado l'abilità di svicolare di Campanile, si dice non per nulla soddisfatto della sua risposta, richiedendo per scritto i dati da lui richiesti.

Dulcis in fundo, seppur fuori tempo massimo, quale gentile concessione del Presidente Monachesi, Ramazzotti per Memè, visto anche l'argomento. La sua interpellanza riguarda le situazioni cimiteriali, sicuramente da vedere e da migliorare in occasione delle celebrazioni dei defunti. Memè rassicura che si interesserà immeditamente controllando su quello su cui poter intervenire. Non certo il ripristino del permesso di entrata (vietata durante la ricorrenza dei defunti) con le auto, per i possessori di tale autorizzazione, per ragioni di sicurezza. Vista la maggior affluenza e le dimensioni di alcune stradine al loro interno.







di Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 4 novembre, 2014 su SenigalliaNotizie.it

Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
Stereo
2014-11-04 11:22:11
Sapere che queste sono le ultime volte che avremo il "dispiacere" di leggere certi nomi e cognomi, il sapere che presto i 1000 problemi irrisolti li risolvera' qualcun'altro, il sapere che presto molti di questi "signori" si dovranno cercare (per la prima volta) un lavoro "serio", mi fa ben sperare per la grande rivincita che Senigallia vivra' da maggio 2015. Grazie a Giannini, (come sempre) per lavoro "certosino" che svolge ogni volta, ma il BLA BLA BLA di questa "gente" mi fa venire i crampi allo stomaco dal nervoso, perche' stanno ancora li' a blaterare da 5 lunghi anni sul "vuoto cosmico" che li circonda. Senigallia svegliati e pensa bene a chi votare la prossima volta, ne abbiamo davvero abbastanza di questo "vuoto siderale".
bonzino
2014-11-04 15:40:19
Un grazie all’instancabile Giannini è più che doveroso anche perché il suo impegno non è certo finito con l’avvento dell’OpenMunicipio. Le notizie hanno un loro forza se contestuali agli eventi e non rimandate nel tempo. Credo che il suo operato sarà ancora l’unica voce che avremo dall’interno del palazzo. La verità come si sa non è mai unica ma trina: quella mia, quella tua e quella della gente. Avere quella della Gente (Giannini nel nostro contesto) è irrinunciabile. Tuttavia nel suo pezzo odierno ha esagerato nel definire l’intervento di Fiore come quello che si ricorderà negli annali. Dalle parole pronunciate emerge solo un accalorato ringraziamento verso coloro che hanno lavorato sul progetto e nulla più, sfiorando in alcuni passaggi l’autoincensamento. Un traguardo, quello relativo alla disciplina dei referendum comunali, che va si a colmare una grossa lacuna, ma che sicuramente non serve minimamente a creare opportunità nella nostra città, quindi non mi sembra un intervento degno di tanta enfasi. Personalmente avrei preferito che lo sforzo profuso fosse stato indirizzato in altri ambiti, ma ciò avrebbe voluto dire andare contro ad un’amministrazione interessata solo a sfornare nuove tasse/imposte anziché ridurle. Creare dei presupposti virtuosi per una ripresa economica, che la città si attende da ormai troppo tempo, sarebbe si stato un evento da ricordare.
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-11-04 22:14:08
Marco Scaloni mi fa giungere via mail questa precisazione, che mi sento in dovere di pubblicare : "Ciao Franco, ho letto il tuo resoconto su SenigalliaNotizie, sempre denso di cose; ancora grazie per i riferimenti al nostro progetto. Purtroppo quanto ti ho scritto via mail contiene una imprecisione che però è finita nel virgolettato del tuo articolo, e dunque credo sia bene correggerla. Ogni proposta di deliberazione diventa atto, e quindi delibera di consiglio comunale, nei giorni immediatamente successivi alla seduta, dopo che il segretario comunale e il presidente del Consiglio hanno apposto la propria firma e l'atto viene pubblicato all'albo. Per la stragrande maggioranza dei casi, l'atto è già completo della discussione avvenuta in aula (ed è quindi interamente visionabile anche su OpenMunicipio). Gli "omissis" si utilizzano solo in casi limite, quando la discussione è stata particolarmente lunga: in questo caso, la delibera viene comunque pubblicata ed è già un atto ufficiale, mentre la relativa discussione viene pubblicata successivamente (indicativamente entro un mese, ma è molto variabile). Questo è quello che avviene di norma con le interrogazioni e le interpellanze, che tra le delibere di consiglio sono quelle che hanno una discussione abbastanza lunga ma che non hanno lo stesso carattere di urgenza di altri atti deliberativi (votazione di un bilancio, di una variante urbanistica, approvazione di un regolamento, ecc.), essendo tra l'altro state già discusse e risposte in sede di consiglio. L'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, invece, non c'entra nulla con l'ufficialità dell'atto, che è sancita dalla pubblicazione dello stesso all'albo pretorio. Grazie ancora, e scusami per l'imprecisione (del resto non sono un impiegato comunale...) Ciao! m "