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sabato 18 ottobre 2014

Diversamente Giovani rientra nell’area dell’ex Arena Italia…

... ma questa volta per ringraziare dei lavori!

La volta scorsa avevamo concluso la segnalazione ricevuta con un “Sappiate però, che da oggi il silenzio è ammissione di conferma“. E bisogna dire che se silenzio c’è stato, è solo a livello di verbale o epistolare.
La recinzione nel parcheggio dell'ex arena Italia di SenigalliaGià, perché sia il nostro lettore che aveva segnalato l’episodio, sia i cittadini, hanno avuto la risposta attraverso l’assolvimento dei lavori suggeriti, che è il modo più consono e civile per rispondere ad una critica riconosciuta veritiera.
La porta della recinzione che separa il parcheggio dell’arena Italia dall’area non pubblica, dunque, è stata chiusa con un lucchetto e il degrado celato dietro a dei pannelli. Non credo abbia importanza quale sia la paternità dell’azione: molto più importante è che ciò è avvenuto ed anche in brevissimo tempo.
In certi frangenti non si è soliti ringraziare, perché sono cose assolutamente dovute, ma questa volta, vista l’immediatezza dell’intervento, sarebbe da cafoni non farlo.
Grazie!

Franco Giannini
Già pubblicato Mercoledì 15 ottobre, 2014 su SenigalliaNotizie.it

lunedì 17 dicembre 2012

Francesco Bont Buontempi e le Le Navi di Senigallia

Quando anche il degrado diventa arte. Fotografica


Siamo nel periodo natalizio, tutti scrivono libri. Ed ecco allora che Francesco Buontempi, in arte “Bont”, ha pensato bene non di scrivere, ma di visualizzare, a suo modo, l’argomento di cui più si parla in questo periodo, nella marineria senigalliese e non: l’addio alle cinque navi dell’ex cantiere del Navalmeccanico. Un monumento alla burocrazia italiana, che dopo trent’anni di onorato servizio quale testimonial di degrado, abbandonerà definitivamente l’area portuale della nostra città.

“Bont”, forte del suo innato ed acuto spirito di osservazione e della sua sensibilità fotografica, ha voluto fissare per i posteri, in nove immagini questi mostri d’acciaio lasciati arrugginire alle intemperie climatiche, economiche, ma in principal modo politiche e quindi umane. Una specie di “cadeau” destinato ad appassionati della fotografia dai palati sopraffini. Una dimostrazione della veridicità del motto che afferma (io qui lo ingentilisco perché parliamo d’arte!) che “è dai rifiuti che nascono i fiori“.
Buontempi infatti è riuscito a ricavare da questo obbrobrio trentennale una testimonianza artistica, già di per se stessa di grande valore e che continuerà ad accrescerlo nel tempo, quando i ricordi, solitamente, tendono a sbiadirsi.
Anche il testo introduttivo posto sulla foto di presentazione della raccolta (vedi sopra), è stato scelto in modo centrato. E si guardi bene, non è stato scritto per l’occasione, ma è il testo (appunto anch’esso dal titolo Le Navi) di una canzone di Daniele Silvestri: “Che salpino le navi, si levino le ancore e si gonfino le vele, verranno giorni limpidi e dobbiamo approfittare di questi venti gelidi del Greco e del Maestrale, lasciamo che ci spingano al di là di questo mare, non c’è più niente per cui piangere o tornare“.
Francesco "Bont" Buontempi - Le NaviCome dicevo, nove foto, dunque, che vanno dalle morbidezze dei toni di grigio, alla decisa scelta dei bianchi e neri per soffermarsi, negli abili morbidi colori sfumati, ottenuti con un’abile distribuzione di tonalità pastello ed usati per una sola immagine. Definirla però foto è forse troppo riduttivo, ha sapore troppo di tecnica e meno d’arte. Meglio, quindi donarle il reale valore, classificandola come acquerello realizzato su carta fotografica attraverso l’uso di pennellate di luci ed ombre, sapientemente filtrate dall’obiettivo di una camera fotografica, regolato dalla mano artistica di Francesco.
A sottoscrivere la garanzia della qualità di quest’opera, è il fotografo, Nevio Arcangeli, che se ne è sobbarcato la distribuzione, conoscendo a priori le virtù di questo artista, a cui non possiamo che associarci nell’augurargli ambiziosi traguardi.

Franco Giannini
Già pubblicato Sabato 15 dicembre, 2012 su Senigallia Notizie. it  

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :

giuseppe barrali
2012-12-15 12:06:18
Bellissime foto ma siamo sicuri di non aver usato qualche programma di foto ritocco ???? Anche io come tanti altri " vecchietti" come me ne ho fatte diverse per questo evento che aspettavo da una vita e mi sono divertito ad invecchiarle con PICASA con buoni risultati ma non per questo mi sento un artista. Andiamoci piano con l'arte con perche'qualcuno di quelli veri si potrebbe offendere
quilly
2012-12-15 15:15:11
1) Usare programmi di fotoritocco non è reato da codice penale. E' ammesso anche dalla convenzione di Ginevra e anche l'Onu ha dato il suo benestare... 2) Secondo lei Giacomelli e gli altri grandi della fotografia soprattutto digitale ma anche su pellicola non ritoccavano le loro foto? Magari non usavano Picasa ma agivano direttamente sulla pellicola eppure mi sembra vengano annoverati tra gli artisti allo stesso modo. Io non credo che l'amico Bont si senta un artista. Lo dico perchè lo conosco bene essendo suo compagno di scorribande. Francesco non è un artista ma ama la fotografia. E' un dilettante molto modesto. Addirittura più modesto di quello che invece le sue indubbie doti potrebbero permettergli di essere. E poi chi definisce chi è un artista e chi non lo è? E inoltre è proprio sicuro che gli "Artisti" si potrebbero offendere leggendo questo articolo del caro amico Franco? Secondo me gli artisti se ne sbattono altamente. Io e il Bont andiamo spesso in giro per le campagne a fotografare. Proprio ieri siamo andati nell'officina di un fabbro a fare foto agli operai al lavoro e agli attrezzi e ci siamo divertiti moltissimo. Questo conta per noi, essere dietro la macchina fotografica al momento dello scatto e vivere le situazioni che fotografiamo. Nessuno di noi vuole diventare famoso e nessuno di noi lo diventerà. Siamo due delle centinaia di fotografi dilettanti senigalliesi che amano la fotografia ed esercitano questa "arte" o meglio questa disciplina appena hanno un attimo di tempo libero. Comunque mi creda ci sono molti fotografi definiti artisti che (secondo me) sono ben peggio del Bont.... Saluti
Walter
2012-12-15 16:22:20
Preciso subito che conosco il Bont e non sono un intenditore di fotografia, in fatto di tecnica. So però la passione che mette in quell'attimo che corre tra il vedere il soggetto e il premere il pulsante del fermo immagine con l'impressione "finale" del risultato; un volta avveniva nella pellicola, oggi nella memoria di quella tanto cara macchinetta che permette a noi di seguirlo nei suoi viaggi: ora lungo il nostro fiume o sulle occasionali abbondanti nevicate sui monumenti e vie cittadine o le nostre colline durante i cambiamenti delle quattro stagioni. Basta fermarsi e vedere Francesco come si rapporta con il suo vero lavoro e da lì si comprende che l'arte si apprende anche dai gesti di tutti i giorni. Poi ognuno l'arte la definisce come meglio crede. Questo almeno per me, poi ognuno di noi la vede e la esprime a suo modo. Posso immaginare però che l'arte sia anche quella cosa che ti provoca sensazioni particolari. E spesso sono tanti che credono di possederla e che nella loro vita, sono alla continua ricerca di un'affermazione che non viene. Bravi comunque che s'impegnino! Fra... vedendo le foto ho provato quella sensazione di cui sopra che non è quella di Briatore,...si perchè tra un gelato alla fiamma e una foto passa tutto quello che metti in ciò che fai. In ciò che hai realizzato passa un pò quello che vorrebbero tutti ottenere dai propri hobby. Continua cosi.
guido calamosca
2012-12-15 16:40:38
concordo pienamente con quello che ha scritto simone
BONT
2012-12-16 01:59:55
Caro amico Giuseppe, Se lei mi conoscesse di persona penso che ritratterebbe quello che ha scritto ,perchè,come ha detto il mio Amico Quilly,io non mi sono mai definito ne un'artista ne tantomeno un fotografo professionista! MI piace fotografare!! Per fortuna non devo 'campare' con la fotografia.....schiatterei ben presto!Ho solo voluto mettere in mostra, cosi come le vedo io, le navi del Navalmeccanico, che hanno accompagnato la mia crescita da trent'anni ad oggi,essendo state parte integrante di questa città, questa magnifica città , e l'ho fatto per me, per i miei amici, per chi ha saputo e voluto apprezzarmi fino ad oggi, per chi ha voluto spronarmi nel metterMI in mostra, e per chi continua a farlo!Perche vede,caro Giuseppe, quello che per me conta in una fotografia...è quello che riesce a comunicare, sia essa tristezza, felicità,orrore,rabbia...e via dicendo,e capisco che non tutti la pensiamo alla stessa maniera,e non tutti abbiamo lo stesso scopo nel momento in cui fotografiamo !.....quando guardo una mia fotografia,vecchia di qualche anno e vedo che mi trasmette le stesse 'emozioni' della prima volta....behh...quello è il mio scopo ! Caro Giuseppe la saluto con una frase emblematica che ho appreso questi giorni: "La vita è come una fotografia...se sorridi, viene meglio".....anche senza fotoritocco !! @ QUILLY Grazie ! @Walter...quando mi verrai a trovare il gelato alla fiamma ...te lo offro io !!
Cristina Sbarbati
2012-12-16 13:14:22
Grazie Bont! Commossa e toccata da quanti ti conoscono e ti vogliono bene. Commossa e toccata dal modo in cui ti fai voler bene, da come sei. E le tue foto...be' sai quello che penso...è sempre un brivido lungo la schiena.
PAGO
2012-12-16 20:11:44
Conosco Francesco da anni e fin da quando eravamo poco più che adolescenti il mitico "Bont" fotografava dettagli o situazioni che a noi ragazzi rimanevano invisibili ma non al suo occhio che era già molto sensibile, e quando ce le faceva vedere rimanevamo colpiti!!!! Grande Bont continua così!!!
LorenzoMan
2012-12-17 08:04:44
Esiste una cosa che si chiama talento. E' quella dote particolare che permette di fare semplicemente e naturalmente cose che per altri sono difficili se non impossibili. Se vi capita di andare con Bont in giro in montagna, in campagna, sotto una nevicata o al molo durante un temporale, anche se comprate la sua stessa macchina fotografica, i suoi stessi obiettivi e qualunque programma di elaborazione di immagini vogliate, alla fine le sue foto saranno più belle delle vostre. Perchè lui ha talento.
paolo pierpaoli
2012-12-22 11:25:34
bont sei un grande punto e basta.... brutta cosa l'invidia.......

bobo landi
2012-12-26 19:49:07
beh!sicuramente non hai niente da invidiare a nessuno,le tue foto trasmettono qualcosa oltre l'immagine e che solo tu sai fare, immortalando la nostra senigallia. complimenti e grazie

sabato 20 ottobre 2012

I colonizzatori del 21° secolo... a ore....!!!!

...e per fortuna che questa è la nostra crema !!

Sono scappati dal loro Paese, come topi che abbandonano la nave quando l' istinto suggerisce loro che c'è pericolo che la nave affondi.
Ricordate gli eroi della Spigolatrice di Sapri. Eran trecento, eran giovani e forti. Chiederete, invece questi chi sono? Sono coloro che dopo un secolo tentano di "ri-colonizzare", ma questa volta con uno spirito carico di umanità e senza bramosie di interessi (termini usati sarcasticamente), quei paesi che una volta si chiamavano sotto sviluppati ed oggi ribattezzati dal vocabolario della politica internazionale, per dargli maggiore enfasi, Paesi Emergenti. Questo almeno è quanto cercano di far credere agli  indigeni, i quali se la bevono pure ...! Da parte italiana, queste anime pie, sono oltre 400,  non sono proprio  giovani ed a quanto pare,  neppure forti "moralmente" parlando, ma solo degli egoisti incoscienti, dotati di stomaci foderati con tanto di  irsuto pelo. Quello proprio che ci vuole per queste "sporche" invasioni di carattere umanitario.
Si sono spogliati della loro appartenenza alla nostra italianità, non tutti, ma la maggior parte, imbastardendosi con quegli imprenditori "scalcagnati" locali, dando origine a quelle Joint Ventures fondendo le nostre eccellenze tecniche con le loro leggi permissive, che tanto piacciono loro, chiudendo entrambi gli occhi quando, queste sfociavano e sfociano nel degrado e nello sfruttamento umano ed infantile.
A fare da apripista, nei lontani anni '50 e '60, ad esempio in INDIA non potevano essere che loro, la crema dell'industria italica, vale a dire la solita Fiat, la Piaggio, a cui sono poi seguite senza osservare un ordine cronologico, la Magneti Marelli, la Brembo, Graziano Oerlikon, Valvitalia, Fontana Fasteners e Officine Meccaniche Piemontesi, Dayco, Apicom, Perfetti Van Melle, Lavazza, Ferrero, Bauli, Tecnimont, Italcementi, Impregilo, Todini, Ferrovie, Astaldi, Autostrade, Artsana, Interpump Group SpA, Luxottica, Merloni Termosanitari, Pirelli, De Longhi, Danieli, Bisazza, Saipem/Snamprogetti, il Gruppo Generali, Benetton, Zegna,  Armani, Tod's, Cavalli, Versace, Natuzzi, Veneta Cucine ed Artemide, gruppo Finmeccanica, Fincantieri, Avio ed Elettronica, Beretta. E potevano mancare le banche ?? Ecco che allora troviamo UBI Banca, Unicredit-Banca di Roma, Intesa-San Paolo, Monte Paschi di Siena, Banco Popolare di Verona e Novara, Banca Popolare di Vicenza, BNL-BNP Paribas. Non sono tutte logicamente, ma sono le più importanti italiane, quelle che hanno ricevuto tanto dall'Italia e dagli italiani, sia come aiuti economici da uno Stato forse troppo "amico", sia come braccia e teste di un popolo forse troppo "bue". Ed alle prime avvisaglie di venti di burrasca, invece di restituire, se non tutti, almeno qualcuno dei benefici ricevuti, inscenando il caratteristico pianto del coccodrillo, hanno abbandonato il paesello natio, lasciando quelle braccia a sorreggere le teste appensantite dai problemi economici famigliari di cui entrambe sopra parlavo.

E' proprio vero, che negli affari la riconoscenza vale meno di zero. Come è vero che questa gentaglia, non soddisfatta di aver, come sanguisughe, succhiato quanto c'era da succhiare, economicamente parlando e dopo aver inquinato quanto più non potevano fare nel Bel Paese, hanno fatto la valigia e sono emigrati con l'intento di fare altrettanto, ed anche di più, in terra straniera. Consapevoli dell'aiuto su cui potevano contare offerto dai  boss politici corrotti di questi paesi che li avrebbero supportati, servendogli su di un piatto dorato le loro leggi, che definirle permissive, sarebbe solo un eufemismo.
Sono divenuti così i nuovi colonizzatori del 21° secolo a tempo determinato, visto che sanno che la partita si giocherà tutta sulla velocità ed il vincitore finale sarà colui che oltre più lesto sarà anche il maggiore lestofante; arrafferà tutto quello che c'è da arraffare, ritirandosi dal gioco ed emigrando in altri lidi da "colonizzare" non appena avrà centrato il suo obiettivo. Si perchè anche questi popoli, appunto definiti emergenti, stanno uscendo dalla loro immersione prolungata per prendere respiro. Qualche tecnologia serve anche a loro. I gattini stanno aprendo gli occhi, stanno estraendo le unghie e stanno cercando di graffiare...questione di tempo. Il tempo che da gattini si trasformino in tigri!
Ricordo che cinquant'anni fa, sul sussidiario elementare, apprendevo nelle pagine della geografia economica dell'India, chi erano i paria, che le ceneri dei morti che bruciavano sulle pire, venivano gettate sulle acque del Gange. Leggevo che il fiume era inquinato per via degli escrementi delle mucche sacre, delle persone che in esso religiosamente si bagnavano per la purificazione religiosa, per le ceneri dei defunti ivi gettate, per i corpi in putrefazione non completamente bruciati. Ma le cause dell'inquinamento finivano lì. E si diceva anche che l'acqua, come quella di Lourdes, per motivi religiosi, fosse esente da batteri.  Oggi invece è tutto cambiato. In peggio logicamente. I paria continuano ad essere paria, solo che il loro numero è aumentato proporzionalmente all'incremento demografico e forse anche di più, non guardando la "Televisione" . Le acque limacciose del Gange continuano ad essere inquinate in maniera esponenziale non solo per il maggior numero di indiani che le utilizzano come cloaca a cielo aperto, ma per l'uso di "discarica ecologica" che l'uomo bianco, con le sue tecnologie, ha portato loro e che gli indiani, facendo per l'appunto gli indiani, con le loro leggi permissive, accettano di buon grado. E mentre il loro PIL aumenta, mentre si continua a dire che l'acqua del fiume sacro è misteriosamente miracolosa e potabile, le morti per cancro, anche queste "misteriosamente", raddoppiano. Il Gange continua ad essere nell'ignoranza, il fiume sacro, le cui acque sono esenti da contaminazioni come quelle di Lourdes,  ma in effetti le sostanze nocive, gettate nel fiume dalle industrie            
come arsenico, fluoruro, cloruro ed altri materiali pesanti non trattati ed altamente cancerogeni, aumentando in modo esponenziale le morti per tumore.
Non parliamo poi di tutela del lavoro, di cui non conoscono (perché non vogliono conoscerlo!!) neppure il significato. Evitiamo di parlare dell'impiego di mano d'opera minorile di cui tutti, noi occidentali, sappiamo l'uso che ne viene fatto, ma facciamo i "finti tonti" acquistando questi prodotti, solo perchè "griffati".
E mentre in Italia, a Milano, si fanno sceneggiate compiacenti per abolire la scolorizzazione dei Jeans con l'uso della sabbiatura nociva e vietata, nei paesi "emergenti" come Cina, India, Pakistan e Nord Africa, la gente non manifesta, continua a praticarla e senza sapere il perché, muore.
Nella terra dei Mandarini, che non è né la Sicilia né la Calabria, ma la Cina, sono invece attraccate oltre 1000 imprese, in cerca di quelle tre scimmiette (non vedo, non parlo, non sento) tanto incentivanti quel business che permette di poter fare lauti guadagni in tempi brevi, proprio grazie a  quelle carenze di leggi vigenti in materia di lavoro, di sindacati, di diritti civili o quanto altro "possa nuocere" alla "sana" produzione, al "giusto" profitto. Profitto ricavato non dal sudore del lavoro di questi poveri diavoli, ma dal loro stesso sangue, parola che non viene certo usata in modo retorico, bensì reale. 
Non sto logicamente ad elencare tutti i benemeriti dello sviluppo di questi paesi, anche perchè  quasi sicuramente cadrei in noiose ripetizioni.
Posso solo dire che dove, l'uomo bianco (con l'anima nera) ha portato quello che lui chiama "progresso", ha portato con il lavoro, soprattutto inquinamento, sfruttamento ed anche l'estinzione di intere popolazioni indigene. Come sta avvenendo in Brasile, altro paese emergente, dove, con la deforestazione,  si  sta causando l'estinsione della tribù Awà.
Un progresso che ci ha riportato, per tantissimi aspetti, indietro negli anni, quando l'uomo bianco, lottava contro i pellerossa in America per "civilizzarli", in Sud Africa per donare loro il benessere, e che dire degli aborigeni australiani...? 
Un Progresso fatto prigioniero dall'Egoismo e dall'ingordigia di pochi a discapito di tutti gli altri.
Se non mi fossi riuscito a spiegare, questa frase che ho trovato in rete, sintetizza in maniera superba il concetto. Credo che provenga dalla saggezza possa di un detto indiano (pellerossa) :" Uomini bianchi, quando avrete abbattuto l' ultimo albero, avrete ucciso l' ultimo animale ed avrete inquinato l' ultima sorgente, vi accorgerete che non potrete né mangiare né dissetarvi con  il vostro denaro!"

Franco Giannini

lunedì 15 ottobre 2012

Parlando ancora di differenziata, c’è chi dice NO… perchè…

... senza un punto di domanda a fine frase !!! VIDEO

Ancora una volta ricevo una breve mail, da parte di un cittadino, senza esserne però l’unico destinatario (infatti anche su FB c’è stata un’identica segnalazione), inviatami in quanto curatore, qui su SenigalliaNotizie.it, della rubrica “Diversamente Giovani”, con allegati i link a due video.

La didascalia sotto riportata è: “perchè ad Alessandria sono ritornati indietro…” E quello che più mi ha colpito, non sono tanto i due filmati, ma la mancanza di un punto di domanda alla fine della frase.
Quindi non una domanda, non la richiesta di aiuto o una segnalazione di un disservizio, ma un suggerimento che ha quasi il valore di una certezza e che suona come un “Provate per credere!”
Allora ho aperto il breve video e giunto alla fine di questo, devo dire con sincerità, anch’io ho fatto la stessa constatazione del mio suggeritore, anche se io alla fine della frase mi sono posto però, quel punto di domanda che sull’originale non compare.

PER IL VIDEO CLICCARE QUI


L’ho posto, per questi motivi. Primo perchè non ritengo di certo la mia mente superiore a tante altre che si sono occupate e continuano ad occuparsi della materia rifiuti e della relativa raccolta differenziata. Quindi di conseguenza, mi viene di pensare che se si è deciso di fare la differenziata come la stiamo ora facendo qui da noi, voglio sperare che un motivo studiato e sperimentato, costoro lo hanno avuto e continuino ad averlo.
Però la stessa cosa la penso nei confronti dell’Amministrazione Alessandrina, che se ha scelto di innestare la retromarcia, evidentemente qualche motivo lo avrà anche lei avuto.
Intanto quello che ho notato è che la raccolta ad Alessandria viene eseguita da parte della municipalizzata Azienda Servizi Urbana, senza sentire la necessità alcuna, di trascinarsi a rimorchio, come invece facciamo qui da noi, quel pachidermico, pesante e dai risultati fin qui emersi, inutile, carrozzone di consorzio. Infatti dalla operazione aritmetica di risultati positivi (pochini a dire il vero) meno problemi emersi, il risultato sembra portare un segno negativo.
Altra cosa non simpatica sono le esternazioni dei personaggi dirigenziali, che al suo interno si muovono e si fanno sentire solo nei momenti “di gloria” prendendosi i meriti  e gettando sempre e tutte le colpe sugli altri quando le cose non vanno. Poi, trattandosi di spazzatura, logicamente alla fine, una bella lavata di mano con il solito sapone “ponziano” e si ritorna alla tranquillità.
Non capita spesso, ma questa volta è accaduto, che un semplice cittadino, quindi dal basso, fa giungere interessanti suggerimenti documentati, di altra amministrazione che ha e sta positivamente sperimentando da oltre un anno. Logicamente ha fatto un passo indietro coraggioso e si è chiesta a suo tempo, i perchè di determinati disservizi causati dal “porta a porta”, si sarà fatta autocritica, decidendo così di prendere nuove strade per un nuova tipologia di raccolta.
Una cosa appare subito evidente, con la raccolta stradale si farebbero meno km e quindi minor inquinamento dell’aria, minor traffico, minori spese di gasolio, minor spesa per i contenitori (visto il minor numero) e di personale (soprattutto quello pseudodirettivo).
Lo so, o quanto meno lo posso immaginare. Da noi, forse, la cosa più difficile, anche una volta valutato positivamente questo sistema, consisterebbe proprio sul “come” affondare quel famoso barcone del consorzio la cui linea di galleggiamento è stata precaria fin dal suo varo. Figuriamoci poi oggi che le poltrone in ambito politico-amministrativo, di ogni ordine e grado, almeno da come si vocifera, dovrebbero essere tagliate nel numero. Però capisco la difficoltà, anche se non la condivido!
Allora? Ma nulla, il mio compito si ferma qui. Era del resto solo quello di pubblicare quanto ricevuto. Saranno poi i lettori, una volta cliccato sui link e guardato ed ascoltato i video informativi e ben fatti, a trarre le proprie conclusioni. Sarebbe bello però, poter assistere ad un mutamento genetico della politica: le cose fatte, almeno per una sola volta, anche se una pia illusione, tali NON restano.

PER IL VIDEO CLICCARE QUI

Franco Giannini
Già pubblicato Domenica 14 ottobre, 2012 su Senigallia Notizie.it 
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it

alfio romiti
2012-10-14 09:32:29
Conferisci i tuoi rifiuti "non più all'interno delle proprietà PRIVATE" , "ma nei nuovi cassonetti su strada PUBBLICA"! Per me la differenza è tutta qui, ovvero nella responsabilità di ciò che si produce come rifiuto, tenerselo in casa propria fa una bella differenza. Che poi il costo economico sia più alto più essere messo in conto, ma è quello sociale che andrebbe considerato prima di tutto. Secondo me, grazie al porta a porta, abbiamo imparato qualcosa (oltre ad incazzarci ogni tanto). PS: in Romagna (ed anche in alcuni comuni dell'Alto Adige) c'è un sistema ibrido: Plastica, carta e vetro su strada, con contenitori casalinghi forniti dal comune, mentre organico e indifferenziato porta a porta. Quest'ultimo sistema unisce i risparmi della raccolta su strada al senso di responsabilità delle persone nella produzione del "grigio". Tornare al vecchio sistema sarebbe da pazzi considerando l'inciviltà che ci accomuna.
Marco
2012-10-14 10:28:45
vivo a rimini da un anno e, sebbene ritenga che la raccolta stradale possa essere + comoda ed efficiente, non posso non notare gravi lacune: ad esempio, a differenza della raccolta porta a porta, qui non c'è alcun controllo e la gente (evidentemente poco "educata") scarica qualsiasi cosa nei cassonetti; una volta ho trovato nel bidone dell'organico un fustino di detersivo (!) e si sprecano sacchi neri pieni di ogni cosa (chissà quanto costi fatica mettere la roba nel bidone giusto...). quando stavo a senigallia, se mettevi roba sbagliata nel cassonetto, te lo lasciavano lì senza scaricarlo e con la minaccia di sanzioni. io continuo (ingenuamente?) a usare i sacchetti di amido di mais per l'organico, ma ogni giorno penso di essere un caso isolato...
Anita
2012-10-14 11:53:36
Caro Giannini, si da il caso che "dal basso" arrivino anche un sacco di cavolate, come quelle che lei ha pubblicato e che sembra sostenere e avallare. Punto primo: i 2 video sono promozionali dell'azienda che gestisce la raccolta e, volente o nolente, il cambio da porta a porta a stradale lo deve promuovere. Punto secondo: l'Amiu non è una municipalizzata ma una Spa che ha vinto la gara nel 2011 per la raccolta dei rifiuti ad Alessandria e in altri 24 comuni della zona. Per partecipare alla gara ha costituito un consorzio d'impresa con Iren Emilia (quella dell'inceneritore di Parma). Punto terzo: Nella provincia di Alessandria esiste l'equivalente del CIR33 si chiama "Consorzio di bacino alessandrino per la raccolta di rifiuti solidi urbani" E' il consorzio che ha indetto la gara per l'appalto vinta da Amiu con Iren. Esattamente come succede da noi. Punto quarto: il sindaco che aveva avuto, sicuramente non da solo, sta bella pensata di eliminare il porta a porta alle ultime elezioni, nel magio scorso, è stato mandato a casa "dal basso" abbastanza ignominiosamente, 32% contro il 68% della sfidante, al primo turno primo turno si era fermato al 18,3% risultato a dir poco imbarazzante per un sindaco uscente. Certo l'unico motivo dell'insuccesso elettorale non srà stato il cambio nella raccolta dei rifiuti, infatti: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/01/comune-di-alessandria-conti-in-rosso-per-100-milioni-di-euro-indagato-lex-sindaco/280617/ Concludendo: i risultati di questo cambio di rotta nella raccolta dei rifiuti ad Alessandria, a distanza di un anno, sembrano tutt'altro che incoraggianti, o quantomeno sono assai controversi: http://www.oggicronaca.it/2012/08/19/alessandria-gravissima-diminuzione-della-raccolta-differenziata-e-il-comune-potrebbe-pagare-una-multa-il-valzer-delle-cifre/
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-14 12:57:16
Caro Franco, qui il discorso è lungo...come prima cosa, la persona che ti ha inviato il materiale non è la prima volta che si occupa di questo problema, conosce bene la materia e conosce alcune verità che ai comuni mortali, i cittadini, per motivi di opportunismo politico non vengono mai dette. Tornando al nocciolo della questione, il sottoscritto, che è il signor "nessuno", disse già diversi anni addietro che la differenziata era una ottima cosa, ma che il porta a porta sarebbe stata costosissima e con mille problematiche. A distanza di anni, scusa se lo scrivo, non ho sbagliato una virgola. Il primo punto importante che vado anche qui dicendo da sempre, e che tu ben sottolinei, è quello che ad Alessandria se ne occupa la municipalizzata, e qui da noi invece il servizio è affidato al carrozzone del CIR33 che, tramite appalto, lo demanda a ditta privata. Penso che questo già basta e avanza a far capire di quanto si alzino i costi con questo sistema, di come non si ha il controllo e del perchè dei disservizi. Ergo, dovrebbe essere il Comune in primis a gestirla! Alessandria è tornata indietro per una molteplice serie di considerazioni e valutazioni che a Senigallia, pur avendole più volte scritte e dette, nessuno vuole prendere in esame, anche a fronte dei commenti dei cittadini che sono tutti in favore di una differenziata ma a isole ecologiche. Il porta a porta implica che i camion viaggino macinando Km su Km, quindi spendono una tombola in carburante ed inquinano. Il conducente è costretto a scendere ogni 30 m., prendere i bidoncini, svuotarli, rimetterli davanti casa (di solito li "tirano" come ho filmato io stesso), rimontare sul camion e ripartire per rifermarsi dopo pochi metri...tralasciando le problematiche di quando piove, penso che tutto questo "tran tran" sia veramente inutile e dispendioso. Ma le considerazioni/problematiche non finiscono qui, perchè quando il servizio non passa per qualche motivo (cosa che negli ultimi due anni è accaduta decine e decine di volte), e magari non passa per qualche giorno, cosa fa il cittadino con tutta la mondezza accumulata? Se la mangia? No, è costretta a tenersela fino a quando non ripasseranno, e considerando che la carta, la plastica e il vetro viene raccolta una sola volta a settimana, è normale che il cittadino si "inquieti" e lanci strali non di amore contro chi gestisce il tutto. E poi diciamocela tutta, non dovrebbe accadere, ma è capibile che qualcuno vada a depositare i rifiuti dove non dovrebbe. Certo, sono comportamenti non civili, ma chi ha 40mq di casa cosa fa, se la tiene sotto il letto? La soluzione di Alessandria è esattamente quella che vado dicendo da diversi anni, differenziata sicuramente si ma ad isole ecologiche ben fatte, e sottolineo BEN FATTE! Tanto per fare un esempio, in Svizzera le isole ecologiche sono a scomparsa, vanno sotto terra, tu arrivi, la alzi, depositi il tutto e te ne vai felice e contento. Altra cosa...purtroppo bisogna prendere atto e dirlo che qualche mela marcia c'è sempre, qualche incivile esiste (pochi per fortuna), e questo ha fatto si che tutti quanti noi dotassimo i nostri bei bidoni di catenelle e lucchetto, se no ti ci buttavano dentro di tutto vanificando la differenziata. E non essendoci più nessun bidone per strada, cosa fa un cittadino se deve buttare una bottiglia di plastica, una busta di carta, gli escremneti raccolti del proprio cane o altre cose? O la butta in qualche angolo della città o la lascia accanto ai bidoni chiusi con il lucchetto. Ecco quindi che i bidoni grossi in giro per strada sarebbero utili per tutti. Una volta come si faceva? Ogni giorni si portava il sacchetto nei bidoni per la strada, quindi non è una cosa impossibile, perchè in questo modo il cittadino, a suo piacemento e quando vuole, li porta e differenzia. Vogliamo parlare dei costi? Chi non ricorda come ci presero bene bene per i fondelli raccontandoci che differenziando si sarebbero abbassate le tasse relative? Falsità enorme! Perchè il sistema porta a porta costa una tombola. E poi...il materiale riciclato a chi viene venduto? Chi incassa il guadagno relativo? Perchè questo era quanto ci venne detto...con i soldi del riciclaggio si sarebbe abbassata la Tarsu! Certo, sarebbe stato così se il servizio lo avesse curasse il Comune direttamente, come ad Alessandria, ma così non è in quanto la "filiera" è lunga e costosa. Una partecipata costa perchè i suoi dipendenti vengono pagati con i soldi pubblici, costa fior di milioni di euro l'appalto, perchè forse a qualcuno è sfuggito un particolare, il privato deve guadagnare ovviamente, non ti lavora mica gratis. Diversamente invece i servizi comunali non devono guadagnare ma andare in pareggio. Altra "chicca", le partecipate a cosa servono realmente? Servono alla politica per sitemare gli amici e gli amici degli amici, vengono tranquillamente lottizzate senza vergogna alcuna. Concludendo...per adesso siamo costretti a continuare su questa linea purtroppo, ma al rinnovo del Consiglio Comunale sicuramente ci sarà "qualcuno" che si presenterà con una proposta molto seria che riguarderà la differenziata (e non solo sulla differenziata), e a quel punto sarà poi il cittadino a optare per tizio o caio. Perchè penso che sia ampiamente palese a tutti che questa politica e questo modo di gestire la "cosa" pubblica, altro non è che un modo molto semplice per mangiarci sopra. Vorrei ricordare che una buona amministrazione dovrebbe garantire una gestione il più economica possibile e con qualità, ovviamente va trovato il giusto equilibrio tra costi e qualità. Non è per nulla difficile, basta avere la voglia di farlo, e la differenziata è solamente uno dei tanti "carrozzoni" dispendiosi dove la politica ci sguazza per bene dentro.
diversamente vecchio
2012-10-14 14:10:20
magari ad informarsi meglio certe cose potrebbero apparire in maniera più chiara ed essere interpretate in maniera diversa...... http://www.ilpost.it/2012/06/29/il-comune-di-alessandria-e-fallito/
Bucaniere
2012-10-14 14:34:47
E' qualche anno che in Trentino (non parliamo di Germania e c. che lo fanno da tempo lunghissimo) i cassonetti stanno sulle strade ed i cittadini hanno una chiavetta per accedervi. Ma questo è stato segnalato fin dall'inizio al Comune di Senigallia che imperterrito invece ha suonato la grancassa del primo comune virtuoso delle Marche, d'Italia, del Mondo... Il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri, tutti presi dal clima del miracoloso "porta a porta", hanno preso decisioni costose e che non hanno dato i risultati promessi, tutt'altro. Questa la evidente verità ed ora ne dovrebbero trarre tutte le conseguenze : fare mea culpa e scusarsi. Ma non lo faranno, senza punto di domanda a fine frase !
roberto
2012-10-14 15:51:22
per alcuni prodotti come la plastica, il vetro e la carta possiamo tranquillamente tornare al vecchio sistema stradale!
roberto
2012-10-14 15:53:41
la frazione umida va pesata casa per casa e detratta dalle tasse da pagare
gio
2012-10-14 16:36:56
l'articolo è indubbiamente interessante occorrerà capire quanto poi costa cessare con il sistema in atto attualmente per passare a questo nuovo
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-14 18:00:03
Che il Comune di Allessandria sia fallito è un dato di fatto caro "diversamente vecchio", ma non è di certo fallito per la questione rifiuti. E' semplicemente fallito perchè spendeva 50 volte di più di quello che incassava. 707 (!!!!!) dipendenti del Comune da pagare che costano 1,3 milioni al mese!!! 900 (!!!!) dipendenti delle partecipate da pagare!!! Le partecipate altro non sono che il magna magna delle amministrazioni, composte da amici e da amici degli amici in cambio dell'ormai famoso "voto"! Penso che questo lo sappiano anche i sassi! E il disavanzo di questo Comune è arrivato a quasi 20 milioni, penso che sia più che normale commissariarlo mandando tutti a "quel paese"! 707 dipenti per il Comune di Alessandria, poi dicono che la politica non è un magna magna, no no! Per quanto riguarda Senigallia e ovviamente tutti i Comuni, è palese che meno si differenzia, ossia più rifiuti vanno in discarica, più aumentano i costi e più aumenterà la Tarsu a carico dei cittadini. Visto che per questo anno a Senigallia abbiamo avuto come regalo il 6% di aumento della tariffa, e visto che si dovrà pagare anche una multa per non essere arrivati al 60%, siamo sempre convinti che il porta a porta sia il più vantaggioso? Siamo sempre così virtuosi come il nostro Sindaco va dicendo a destra e manca (più a manca ovviamente...)? "Bucaniere" ha perfettamente centrato il problema, dovrebbero chiederci almeno scusa visto l'aumento e la multa, perchè questo significa solamente che qualcuno ha TOPPATO e di brutto. E tutte le toppiche di questa politica scellerata fatta impicci e intrecci a più non posso, sempre nelle terga dei cittadini vanno a finire a mo di "supposta" con elica!
Bibo
2012-10-14 19:00:55
Il Cosmari (39 comuni del maceratese) attua il porta a porta e raggiunge l'84% di differenziata, senza particolari problemi. Con la differenziata stradale (i cassonetti) questi risultati sono impossibili. Quindi chi dice che il porta a porta non funziona e ha problemi racconta balle. Casomai e' la gestione che non funziona...
Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-10-15 06:41:14
Alcuni motivi per cui non riesco mai ad arrivare a leggere fino in fondo articoli di questa fattura: http://it.wikipedia.org/wiki/Stile_giornalistico
PAOLO
2012-10-15 11:32:42
Ciao Bibo, parli di Porta a Porta integrale o parziale ? Se parli di Porta a Porta integrale come da noi e lo paghi correttamenmte nei tempi e nella quantità di denaro reali ci credo che non ha problemi perchè è un servizio capillare a domicilio puntuale e ci vuole essere matti a prendere il proprio sacchetto e buttarlo per le strade...te lo prendono a casa. Il problema sta nel fatto che mi fa brutto vedere che le tipologie trasportabili dal cittadino come carta, vetro e plastica/metalli debba passare un camion casa per casa come ben descrive Liverani come se quel materiale sia particolarmente prezioso come fosse un pacco consegnato dal corriere. Bilanciamo costi e benefici. Poi se un comune o un insieme di Comuni non hanno problemi a pagare il dovuto per questo servizio e non si fanno problemi anche all'inquinamento inutile che ne deriva, che facciano pure in quanto ribadisco è un bel servizio ma che ha i suoi costi. Io differisco da Liverani solo sul fatto che non si può tornare allo stradale in quanto siamo ITALIANI ed è vero che li si butta di tutto. Vanno bene i cestini differenziati in città come nei supermercati ma non di più. Io sostengo (mi trovate anche sui commenti di Vivere Senigallia come 55727223) per il grigio e l'organico in casa il resto su isole ecologiche presidiate magari da cassa integrati o pensionati sistemate in punti strategici delle città (possibilmente vicino a centri commerciali...tanto una volta a settimana si va a fare la spesa). In questa maniera chi porta il differenziato viene controllato dall'operatore e se c'è qualcosa che non va viene scartato ed il cittadino sa che la prossima volta non deve riportarlo; in questa maniera si ottiene anche l'educazione corretta del cittadino (con una fava due piccioni). Abbiamo l'esempio in primis di Serra de' Conti a seguire Corinaldo anche se quest'ultimo ha lasciato i bidoni su strada ma incentiva con soldi l'uso dell'isola. Il materiale che poi viene prelevato dall'isola su container può passare direttamente ai compattatori per le ecoballe del centro raccolta senza passare al vaglio (operazione lunga e costosa del centro raccolta). Caro Bibo anche con il porta a porta integrale il prodotto deve passare al vaglio in quanto chi raccoglie non certo verifica il contenuto dei sacchetti, con l'isola non c'è bisogno (altro risparmio). Fare un isola ecologica solo per queste tre tipologie non è costosissimo in quanto è composta da base di cemento armato, recinzione e casetta prefabbricata per il gestore. L'isola completa anche di altri materiali già esiste su Via Giordano Bruno se non erro.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 13:39:09
Ciao Paolo...forse mi sono espresso male, per "tornare su strada" intendevo esattamente quello che tu hai ben descritto, ossia organico e grigio a casa e il resto nelle isole ecologiche, non una sola però. Aggiungerei che in alcune città del nord ti viene pesato il grigio con un sistema molto semplice, e in base a quanto ne produci in un anno paghi. Ovviamente più si è attenti nel differenziare e meno si paga. Attualmente la tassa è uguale per tutti, varia di poco, ma c'è chi produce "xx" in un anno e chi invece ne produce "xxxxx", mi sembrerebbe normale che il secondo paghi di più.
paolo
2012-10-15 15:26:04
Certo Marcello infatti in base alla conformazione della città vanno sistemate un certo numero di isole in posti strategici e possibilmente in periferia (es. centri commerciali). Risparmiando, a mio avviso, in questa maniera ci si può permettere di dotare i camion dell'indifferenziato di pesa per far pagare il giusto ma quì ATTENZIONE...scatta l'abbandono del rifiuto su strada che se viene trovato lo si fa "piangere di averlo fatto" ma va trovato e con che costi ? Già introducendo la TIA si da una sgrossata in quanto il 50% ricade sulla superficie e l'altro sul numero degli abitanti. Come detto sopra siamo ITALIANI e se tutti si comportassero in maniera civile di strade più economiche ce ne sarebbero altre ma purtroppo vanno scartate. Quando parlavo di Senigallia con cestini del differenziato per la città non mi sono inventato nulla in quanto già Corinaldo lo fa nel suo bel centro storico oltre che mimetizzare con grate in legno i bidoni stradali sistemati nei pressi delle mura. Fare questi cestini anche in città per lo meno dai oggi e dai domani qualcuno la bottiglia di plastica la butterà nel buco giusto....oggi c'è un solo cestino e si perde di "credibilità nella differenziata".
paolo
2012-10-15 15:28:43
Aggiungo....spero che tutti questi discorsi e scambio di idee arrivino alle persone che comunque, dolenti o nolenti, devono decidere per noi: dal Sindaco ed Assessori al CIR33.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 15:46:17
In effetti l'inciviltà porta a non poter optare per le situazioni economiche, molto probabilmente alcuni cittadini andrebbero a buttare il grigio un pò ovunque per rispiarmire, come giustamente scrivi...Penso che il problema come al solito sia di civiltà e di organizzazione, a Senigallia, tanto per fare l'ennesimo esempio negativi, di cestini ne vedi uno non so quanto...ed è quindi chiaro che siamo in pochissimi quelli che ci teniamo in mano la carta o altro in attesa di fare un "incontro ravvicinato" con un cestino. Mi fa ridere il Sindaco che ha scritto che vuole fare la lotta a quelli che buttano i mozziconi di sigaretta in terra. Bene, ma dove li buttano di grazia? Ecco...penso che prima di parlare per farsi belli bisognerebbe ragionare.
Marcello Liverani
Marcello
2012-10-15 15:47:08
Paolo...vana speranza la tua. ;-)
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-15 16:55:33
Per rimanere in tema...Delle due l'una: o il sottoscritto è un gran rompiscatole o le leggi in Italia sono proprio fatte a "pene di segugio". Vi racconto un episodio.... Era da diverso tempo che vedevo, ogni giorno, un "cittadino" di Senigallia che usciva da casa con il sacchetto dei rifiuti (organico, indefferenziato o altro) e tomo tomo cacchio cacchio lo andava a buttare nei cestini comunali quelli in legno, quelli che si trovano nelle aiuole. Da perfetto ignorante pensavo che: 1°) fosse una mossa che proprio non ne capivo lo scopo e, 2°) che la cosa fosse vietata. Quindi ho chiamato i vigili urbani e ho scattato qualche foto per comprovare il tutto. Bene...non è vietato, in quanto sono bidoni di raccolta a disposizione per tutti, così mi è stato detto dai vigili che ovviamente, conoscono la materia. Bene bis...allora nasce spontanea una domanda: e se tutti i senigalliesi, anzichè differenziare andassero a buttare i propri rifiuti nei cestini di Senigallia????? A me la risposta che mi è stata data pare una emerita boiata, ma tant'è la legge così è! Quindi cari cittadini, sappiate che se buttate la vostra mondezza nei cestini pubblici senza differenziarla, è LEGALE!!!!

paolo
2012-10-15 17:59:44
Si tratta di un caso di persona come si dice "poco fina" in quanto si scomoda a portarli nel cestino comunale nonostante gliela vengono a prendere a casa e comunque da lui già pagata. Diverso sarebbe se gran parte della sua immondizia avesse un valore portandola nelle isole presidiate. Un mio amico a Corinaldo ha risparmiato ben 30 euro in una anno portanto differenziato nell'isola. Tornando alla legge invece rimane difficile gestire una cosa del genere in quanto "mettiamo un tetto a quello che si butta nei cestini comunali ?". E' vietato l'uso ai cittadini senigalliesi ? Per me la situazione andrebbe risolta in questa maniera : oltre ad istituire come detto le isole i Vigili, colta la sua segnalazione, dovevano andare dal signore (o telefonargli) ed invitarlo a non farlo più spiegandogli che quelli sono al servizio di chi vive la città e non di chi ci vive (in quanto sono serviti diversamente). I cittadini sono tanti e con tanti cervelli e chi esercita una attività per il pubblico questo deve fare altrimenti cambia mestiere. Era il minimo che potessero fare visto che ti sei disturbato a fare la segnalazione per il bene e decoro della città. Ti hanno ringraziato almeno ?
licaone s.n.d.
2012-10-15 17:59:53
Redazioni, invio foto di ciò che sta divenendo sempre di più un gran monnezzaio all'aperto la zona senigalliese dell'Uci cinema-multiplex; altro che discettare su eco-isole! DIMISSIONI DAL RICCIOLONE fino al campanaro-cir33. n.h.u.m.
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-10-15 18:20:16
Più che ringraziarmi, ho dato loro anche le foto, mi hanno appunto detto che non è perseguibile...diciamo che erano disorientati e avviliti anche loro perchè appunto la legge non dice nulla in merito. Una telefonata al "disadattato"? Chissà, forse la faranno pure anche perchè gli ho dato nome, cognome e indirizzo civico, e tra parentesi i due vigili intervenuti lo conoscono anche...questa è l'Italia.
paolo
2012-10-16 09:33:22
Licaone se ci fossero le isole forse quei signori le avrebbero usate, no ? Poi sta alla UCI Cinema tenere quei bidoni in un posto non accessibile. Ho notato che la gente per lo meno butta l'immondizia dove c'è il bidone anche fuori se è pieno ma dove c'è il bidone. Vedi caso Marrazzana sulla Corinaldese; ora che è stato tolto il bidone grigio stradale non c'è neppure un sacchettino mentre prima non si vedeva neanche il bidone. Nel mio condominio che ha il grigio fronte strada all'inizio qualcuno esterno ha provato ad usarlo tra l'altro per buttarci differenziato ma poi dopo che l'ho segnalato ai vigili perchè stupidamente aveva lasciato dentro una sua lettera e messo il lucchetto non è accaduto più nulla. In questo caso forse anche la UCI Cinema se ne frega di tutelarsi.

martedì 9 ottobre 2012

Ancora a parlare di rifiuti?! Va bene, allora parliamone, ma…

... gli incivili, come vanno classificati ??

Continuo a ricevere foto da cittadini indignati perchè alcune strade, alcuni giardini, molte zone periferiche campestri, sono spesso “invase” da rifiuti. E le prime frasi che trovo a far da didascalia a queste foto, sono solitamente critiche nei confronti dell’Amministrazione Comunale.

Devo dire che anche le due che ho ricevuto e che qui pubblico, erano corredate dei soliti “consigli” pratici verso le autorità preposte affinchè la zona sia bonificata, ecc ecc… !!
Allora, per semplice dovere di correttezza, faccio presente subito al mio anonimo interlocutore, che dopo aver pensato se pubblicare o meno queste immagini (neppure poi tanto spaventose… mi creda ho visto di peggio!!), non anticipo quanto sicuramente gli “addetti ai lavori” penseranno vedendo i suoi scatti fotografici, anche se già lo posso immaginare! Ma lo faccio ugualmente nella speranza che qualcuno veda e provveda!!
Lo so che spetta a costoro occuparsi della sistemazione di questi problemi, ma è ancor vero che come loro non si possono trincerare sempre dietro al solito motivo della mancanza di fondi, noi cittadini non possiamo sempre esclamare: “Piove ?… allora, governo ladro”. Ci dobbiamo assumere anche le nostre colpe.
Rifiuti gettati sulle sponde del fiume MisaAnche coloro che gettano rifiuti, e qui nell’affermare questo anche io me me ne assumo tutta la responsabilità, sono anch’essi dei “rifiuti” di questa nostra società. Esseri (non persone) spregevoli, ineducati, insensibili, menefreghisti, egoisti e chi ha altri aggettivi dispregiativi li suggerisca, che incuranti dei danni che arrecano, principalmente di natura ecologica oltre che socio-economici, magari poi sono proprio quelli che per primi (nella loro immensa stupidità) si lamentano della mancanza di un doveroso decoro urbano.
Ce la prendiamo con gli evasori che non pagano le tasse, ce la prendiamo con chi spaccia droga, ce la prendiamo con chi getta i rifiuti fuori del cassonetto, e via di seguito, ma ci nascondiamo un pò tutti dietro quel velo di omertà che ci fa essere tanti Ponzi Pilato, buonisti e un pò vigliacchi. La soluzione quindi? Iniziamo ad essere un pò anche coraggiosi “delatori”. Ne verrebbe anche qualche utilità economica, non credete? perchè allora, invece di inviare alla stampa o inviarmi solo foto dei rifiuti gettati, non inviate, mi piacerebbe veramente, anche qualche foto di chi getta queste buste.
Non mi si venga a dire che è impossibile. A volte è vero, il luogo è isolato, ma come si può vedere in questo caso (Ponte Portone – Ponte Zavatti – lungoMisa – ed una specie di ciclabile) beh… è assai trafficato e visibile! Cosa facile allora un click da una finestra. Se poi l’autorità preposta a cui verrebbe girata la documentazione non dovesse far nulla, allora starebbe a significare che il problema non si ferma solo all’ignoranza di chi getta!


Franco Giannini
Già pubblicato il 7 ottobre, 2012 su Senigallia Notizie.it 
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :

lucialain@libero.it
2012-10-07 23:01:29
Condivido pienamente il discorso.... chi deturpa la natura non merita neanche di viverla!! Purtroppo, di fronte a fenomeni di inquinamento, si ha spesso un atteggiamento di impotenza o di totale indifferenza. Forse per spronare un po' le persone basterebbe dare un premio a chi denuncia o ostacola il dilagarsi di certi fenomeni... anche se la coscienza morale o il rispetto per madre natura e quindi per il genere umano dovrebbero essere già 2 validi motivi a farci intervenire!!
Giorgio
2012-10-08 09:02:35
l'ignoranza è Italiana, a partire dalle istituzioni locali,regionali e nazionali. E' sbagliatissimo gettare rifiuti fuori dalle discariche, è sbagliatissimo non riciclare il materiale ingombrante, per questo siamo un paese mal visto dalla comunità Europea. Ma vorrei farvi una domanda con un esempio. Come può smaltire dei rifiuti ingombranti due persone anziane che abitano fuori dal comune di Senigallia e posseggono un appartamento estivo a Senigallia, magari al 3° piano, che dovrebbero liberare per vari motivi? altro esempio, se due fratelli abitano fuori dal comune di Senigallia e i loro genitori che risiedevano a Senigallia devono liberare l'appartamento di Senigallia, come possono fare?
Rachele
2012-10-08 10:31:59
Se i due fratelli che abitano fuori dal comune di senigallia ereditano l'appartamento di senigallia dei loro genitori vanno di corsa a prendere possesso del loro bene. se devo traslocare pago i facchini? allora li pago pure per portare gli ingombranti fino sotto casa e chiamo chi recupera gli ingombranti. Fatemi capire? per gli onori e i diritti siamo pronti, per i doveri no?
nina
2012-10-08 15:32:07
Manca l'organizzazione profondamente a portare via la robba! In altri paesi e tutto ben organizzato e si chiama il comune per portare via i rifuiti non riciclabili graduitamente! Cosi facile sono le cose quando esiste una buona organizzazione!!!
Marino
2012-10-08 17:28:05
sinceramente mi è capitato di vedere una marea di schifezze in giro ma pochissime volte ho visto chi getta spazzatura per terra, non credo che fotografare i "colpevoli" sia di qualche beneficio pubblico... Iniziamo con il riorganizzare decentemente il servizio di raccolta dei rifiuti e soprattutto con il mettere a disposizione dei cittadini qualche cestino dell'immondizia in più. Faccio un esempio banale: quando il mio cane fa la cacca in strada cammino spesso per centinaia di metri senza trovare alcun cestino pubblico e, visto che qualche privato potrebbe giustamente alterarsi se butto il sacchetto nel suo bidone del grigio, sono stato tentato più di una volta di lasciare il sacchetto pieno di cacca per terra (per ora non l'ho mai fatto). Quindi non escluderei che parte dei rifiuti che si trovano in terra siano anche il frutto del malcontento di qualche cittadino (sicuramente di dubbia morale)...