lunedì 28 luglio 2014

L'Italia conta nel mondo, realmente, quanto un due di coppe a briscola...

...ecco che allora i nostri "Capi" si devono inventare sempre qualche nuovo slogan per cercare di venderci per oro, il guano delle civette !!

Riminiscenze scolastiche, mi riportano a quanto sui libri di testo, apprendevo che a Terni c'erano le acciaierie, a Torino le auto con in testa la Fiat, l'Olivetti, allora macchine da scrivere era sinonimo di Ivrea, a Perugia la dolce Perugina, a Genova, a Monfalcone, a Trieste, ad Ancona la cantieristica navale la faceva da padrone, e se leggevi "Timo" non dovevi intendere la pianta aromatica, ma il logo di Telefoni Italia Medio Orientale sas. 
Ma ricordo che erano anche i tempi di Carosello e come faccio a dimenticare gli spot di allora che le migliori ditte mandavano in onda : l'omino della Bialetti, le gambe femminili che pubblicizzavano le calze Omsa, e poi ancora i panettoni di Motta ed Alemagna, il caffè Lavazza che più lo mandavi giù e più ti tirava su... Ma la lista sarebbe ancora lunga, lunghissima, delle ditte che hanno "tradito" Italia ed italiani portando lavoro, capitali e quattrini che lo Stato aveva a suo tempo elargito per tappare falle e "pompando" interventi a pioggia, rimetterle in linea di navigazione. Ed appena rimesse in linea di galleggiamento ecco il ringraziamento con il conio del nuovo termine che fa molto più imprenditore internazionale, la delocalizzazione. Meglio direi una "defecazione" degli industriali dell'ultim'ora ( per fortuna ancora pochi, ma qualcuno si salva!), senza arte ne parte, figli nati dalle budella d'oro dei loro genitori, gente che farebbe bella mostra, per la tipologia dei loro sentimenti, nelle patrie galere.
Oggi che siamo con la più alta percentuale di disoccupazione dopo Grecia e Spagna, siamo a chiedere che finanzieri stranieri vengano ad investire da noi. Già inizierei con il mutare la qualifica. Vi immaginate voi spiegare che un finanziere ha arrestato un finanziere? Bisogna ogni qualvolta avviene e neppure troppo di rado, specificare che non sono "colleghi" oppure che uno era in divisa e l'altro, l'arrestato, in gessato fuori ordinanza.
Non siamo ancora soddisfatti dei mali arrecati alla nostra industria, ai nostri lavoratori, alle nostre famiglie ed ecco che allora ci stiamo inventando di vendere agli stranieri. Senza comprendere, o facendo finta di non comprendere, che costoro cercano non l' "Affare",ma la speculazione, con l'arma del ricatto, e non vengono da noi certo per fare beneficienza. Affari che i nostri Amministratori, per portare a buon fine costi quel che costi, sono disposti a vendersi le mamme, calarsi i pantaloni ed il brutto, non certo quelli loro.


Per i nostri politici, investire significa far arrivare capitali freschi nelle nostre casse, portare lavoro a quelle persone che sperano ancora in un'anima buona. Invece nell'industria, non esistono anime buone, esistono esseri senz'anima il cui scopo primario è il facile ed ingente lucro. 
Ecco che allora, ci prendono per il collo e ricattandoci ci offrono, prendere o lasciare, il poco e a volte neppure subito. Comperano le nostre attività, ci rubano le tecnologie, l'artigianalità dei nostri prodotti, scopiazzano la manualità dei nostri lavoratori e senza neppure un grazie e in un breve lasso di tempo caricano sui TIR i macchinari e ritornano nel suolo natio. E noi ancora una volta con un pugno di mosche in mano. Ed ancora una volta quello che alla fine ci guadagniamo è l'allungamento della fila dei cassa integrati, dei disoccupati.Tanto lunga oramai, che non abbiamo più neppure i quattrini per pagarla...
Si parla di "Giovani" disoccupati, ma non sappiamo neppure più quale sia l'età che sanziona il confine tra giovane e vecchio disoccupato, perché oggi in casa abbiamo padri e figli in attesa di un lavoro. Almeno per uno dei due! E a far da cuscinetto è la pensione di nonno!
Non abbiamo più una SpA, una Snc, una Srl, ma abbiamo instaurato, giusto per far tendenza, la moda di far seguire o anteporre alla ragione sociale la parolina esotica "Gruppo", "Limited", "By". Siamo si con le pezze al culo, ma dignitosamente! Vuoi mettere tu una pezza ma con un by anteposto al nome?
Oggi abbiamo la specializzazione. Pensate che anche i barbieri si stanno organizzando. Ti insaponano qui e poi con un volo charter ti spediscono per la rasatura a Shanghai...


Ed allora cioccolata turca, scarpe cinesi, panettoni francesi, pomodori marocchini, Vini con le cartine, ecc, ecc, tutti prodotti italiani con tanto di DOC, DOP, IGT, IGP, mi raccomando il BIO e se poi non vi è sufficiente ed ancora non vi fidate, anche l'etichetta EU che attesta la genuinità del prodotto. Ma non date retta, per carità, non ascoltate queste verità scritte sulle etichette, sono tutte bugie, perchè quello che ci è rimasto d'italiano e di questo potete veramente esserne sicuri, quanto meno sulla  freschezza, è il Cetriolo. Si, il Cetriolo ! C'è poco da ridere. Si quello che, ci propinano i nostri governanti quotidianamente, è infatti da qui la garanzia di freschezza, a noi italiani e che noi consumiamo religioso silenzio. O al più, con qualche sospiro!




di Franco Giannini

giovedì 17 luglio 2014

Luglio, col bene che ti voglio vedrai non finirà.

anzi m'ha fatto una promessa che il caldo e l'afa porterà anche ad Agosto...!!!

Dopo una lunghissima litania di "giornate bagnate", partita dal mese di maggio, per giungere alla prima decade di questo mese, ecco che da ieri (16 luglio !), l'anticiclone africano spazzerà o meglio ha già spazzato (così almeno affermano gli addetti ai lavori e per una volta diamo loro fiducia) l'ultima delle perturbazioni che avevano battezzato con il nome di Gea. E questa si che è una bella notizia, l' incoraggiante e desiderato annuncio che gli operatori balneari,  gli albergatori, i ristoratori, i commercianti e perché no, anche  i fortunati vacanzieri, i turisti insomma, siano essi quelli delle lunghe permanenze che del mordi e fuggi,  entrambi però sempre in bilico sul piove o non piove? Ora abbiamo la certezza. Cielo e mare azzurro, caldo a gogò per abbrustolirsi al sole  a proprio piacimento per tutto quello che resta di luglio e per il mese d' agosto.

C'è solo una categoria, che invece ha accolto questa notizia storcendo il naso. Quella degli anziani. Ma si sa, dobbiamo riconoscerlo, siamo (anch'io sono iscritto al sindacato dei rompiballe!) indubbiamente un popolo di rompiscatole. Sempre insoddisfatti ed ancor più sul fatto del clima. 

Ed allora giù con "Non ci sono più le mezze stagioni", "Non sai mai come ti devi vestire", "Ai tempi miei...". Piove ? E giù a lamentarsi, perché per andare a fare la spesa ci si è bagnati tutti, il vento ha rotto l'ombrello e... non solo, l'auto che passava ha preso su una pozzanghera e ha lavato la bici e chi ci stava sopra. 
Per non parlare poi di tutta questa umidità, che oltre che far diventare neri i muri di casa con la condensa, ti "rispolvera" tutti i dolori "dei ossi". Non ci credete? Basta sedersi una mezz'ora in una sala d'aspetto di un medico di famiglia. Entri che non hai alcun dolore ed esci che li hai tutti a forza di sentirseli ricordare : Il ginocchio della lavandaia, il gomito del tennista, la spalla anchilosata, le cervicale bloccata, la dettagliata e professionale numerazione delle vertebre partendo dalla C1 per terminare con la L5 e l'ossosacro. 
Quindi la pioggia no, per carità, perché ci rinfresca i mali "reonautici" "reumautici" insomma quelli "dei ossi"; le mezze stagioni non ci sono più, ed allora non ci resta che attendere i caldi.
 Vabbè ohh!! Ho detto caldo, una cosa giusta però, mica 40° gradi, e poi st'afa opprimente che neppure riesci a tirà su el fiato...

Come dicevo, e come l'ho buttata in "fregnaccia", l'anziano per sua natura, con il passar degli anni, dicono alcuni buonisti e ben pensanti, acquista esperienza e può offrire ai giovani chissà quali ricchezze. Si, giusto se ha avuto una buona uscita e magari sul bigliettino da visita hanno un Sen o un On. Ma a chi credete di prendere per i fondelli... ma ci siete mai entrati in un Ospizio, pardon Casa Protetta oggi si chiama... la sala d'aspetto prima di prendere l'ultimo treno.
L'anziano sarà anche vero che andando sull'età diventa più saggio, e ci credo, con tutte le legnate (che sempre quelli di cui sopra, chiameranno esperienze)  ricevute nel corso della vita, ma principalmente proprio per le randellate, diventa impaziente, scontroso, asociale, egoista, tutto gli è dovuto, proprio perché lui è anziano, e di conseguenza, anche se nessuno lo dirà e scriverà apertamente, una gran rottura di balle. Non tutti logicamente, le eccezioni ci sono sempre ed in tutto. E poi dipende sempre da come funziona il cervello!!
Vero è, che, ritornando all'argomento "clima", si cerchi di fare in modo che ripetendogli continuamente le stesse cose ogni anno, sempre se ancora ragioni, ti fanno imbestialire. 
Caldo ed afa, prendete appunti, eccovi il prontuario di sopravvivenza: Nonni non preoccupatevi, se ci sono problemi telefonate al numero verde 800xxxxxx, vi daranno consigli su come superare il momento critico. Voi non ci crederete, ma i consigli sono :  Non uscire nelle ore calde, questi i luoghi dove andare per trovare refrigerio: caserme dei VF, Centri Commerciali, su internet troverete la piantina del come arrivarvi (sempre che ce la si faccia!), bere tanto (almeno 2 litri d'acqua), mangiare tanta frutta e verdura, mangiare poco per non appesantire lo stomaco, tenere le finestre socchiuse per evitare che entri il caldo. 
Come? Ma non sono novità? Ed è  proprio per questo che c'inc.. ci imbestialiamo. 

Non è che ti dicono tieni a mente questo numero telefonico, valido per tutta Italia. Se hai bisogno di qualsiasi cosa telefona ed arriviamo. Non devi uscire nelle ore calde, ma se vuoi raggiungere la  caserma dei VF senza uscire, devi dar fuoco alla cucina, che vengono loro a prenderti. Su internet c'è la pianta, ma devi saper maneggiare il PC ed inoltre lo devi possedere ( magari ai 80 anni e non sai neppure come si accende!!). Bere 2 litri di acqua, poi se orini di più e sei incontinente, alla fine del mese ti mancano anche i pannoloni e devi mettere le mani in  tasca per pagarteli. Mangia molta frutta, ma non appesantire lo stomaco... insomma mangio o non mangio? Poi basta, per pietà!! il mangiare la frutta e verdura è diventato un po' come il mangiate il pesce azzurro... costa nulla e fa bene !! Se fa bene non lo so, quello che so è che non è vero assolutamente che costa poco. Chi lo afferma o è uno che non va al mercato, o è bugiardo, o è un politico (che poi sarebbe la ripetizione del termine usato prima!), o è un imbonitore pagato allo scopo. Salvo che non sia una che di nome fa Picierno, ed allora è tutta un'altra cosa!!
Tenere le finestre chiuse per non far passare il caldo, ma neppure l'aria... non è che qualcuno gratuitamente gli salti per la testa di installarti un impianto mobile di aria condizionata.... Figurati !!!

Ecco in Italia, quello di cui non ci possiamo lamentare è che i nostri governanti, perché è sempre da loro che partono ste st...idee, ci facciano mancare i consigli. Inutili, ma sempre e solo consigli.
Ed allora, detto tutto questo, una supplica, almeno per quest'anno, visto che ancora non avete iniziato, lasciateci morire di caldo... serenamente, ma in pace. Evitate di fornirci questi ebeti consigli, siamo vecchi... sappiamo sbagliare intelligentemente da soli. E per una volta, fate uno sforzo che so per voi immane, non guardate il lato umano che è quello che a voi sta più a cuore (ironico!!), guardate quello economico (non ironico!)... Non saranno di certo le pensioni d'Amato... ma tanti piccoli numeri...!!

 

di Franco Giannini

Un Robero Paradisi senza alcun burqa politico, ...

...disposto, come sempre, a parlare senza peli sulla lingua! 

Non lasciatevi ingannare dal sorriso del Consigliere Roberto Paradisi in questa foto! L’aperitivo di quello che sarà il resto dell’”intervista” immagino lo avrete già visto e ascoltato nel video. Cosa che consiglio di fare sempre ai lettori prima di partire con la lettura per il proseguo delle chiacchierate. Una pepata risposta alle prime due semplici domandine mi portano ad introdurre la prossima con un po’ di suspense.
GIANNINI – Nel 2010 Mangialardi ha avuto 13.127 voti pari al 50, 71% contro tutti i suoi concorrenti, che se si fossero coalizzati ne avrebbero accaparrati solo 366 in meno. Oggi, come ti dicevo, “Radio Strada” dice che i tempi sono cambiati, perché le “turbolenze” dei fatti avvenuti in questo ultimissimo periodo fanno vacillare la solidità di questa Giunta. Ma non sa che sono in tanti coloro della così detta opposizione che, con il cappello in mano, sono pronti a bussare alla porta del convento, confidando nel dono di un assessorato o un prestigioso incarico, in cambio, anche in questa mandata elettorale, di una manciata di voti. Che mi dici?
PARADISI (sorridendo NdR) – Una domanda che contiene una serie impressionante di domande. Partiamo allora da un dato di fatto. Io ho un lavoro di cui sono assolutamente soddisfatto, che faccio con passione e lo faccio anche, devo dire, con quel piglio che lo caratterizza anche nella mia vita politica. Ho interessi oltre la professione e la politica che sono sportivi e quindi ho una vita di cui mi ritengo assolutamente pieno, soddisfatto, anche con uno sfogo universitario che in qualche modo mi dà una soddisfazione intellettuale, quindi io, a differenza di molti altri, non ho bisogno di un assessorato per sentirmi soddisfatto. C’è qualcuno, anche in questa città, che per un assessorato sarebbe disposto, non dico a vendere la madre, ma senza dubbio un paio di zie, si. Ecco, io credo che sia bene che in politica si facciano avanti persone che hanno già una propria vita – professionale, sportiva, sociale – perché se in politica si fanno avanti quelli che la vita professionale e magari una vita piena non ce l’hanno, davvero si rischia che si entri in politica per vivere di un assessorato. Ecco, questo credo che sia il rischio più alto nella vita politica attuale. Premesso questo e quindi in parte ho risposto a questa domanda, ci sono persone che sono disposte a tradire le bandiere di sempre, per una presidenza del consiglio comunale, o per un assessorato magari, ai servizi sociali o all’ambiente. D’altra parte però ritengo che ci siano stati dei movimenti importanti in questi ultimi tempi, che hanno in qualche modo fatto scricchiolare quello che è il senso granitico che aveva questa maggioranza. Non mi riferisco soltanto alle diatribe interne che il PD ha avuto. Basti pensare allo scontro importante tra alcuni settori all’interno della Giunta, tra Volpini ed il Sindaco e tra alcuni settori del PD ed altri, ma anche all’interno della stessa maggioranza con SEL, pensiamo alla figura di Girolametti ed altri, con SEL che sta tentando di recuperare un rapporto privilegiato di servilismo con la maggioranza, perché ha paura che qualcuno dall’ex-centrodestra possa arrivare in soccorso della maggioranza. Cioè, se da una parte c’è, da parte di qualche movimento d’opposizione, la voglia di assessorato, dall’altra parte, quella della maggioranza, c’è una voglia di attaccarsi alle poltrone che fa scricchiolare alcune certezze della maggioranza. In questi movimenti le persone serie possono avere, a mio avviso, uno spiraglio di entrata, una via dove entrare e magari fare una proposta che sia corretta, ma che sia alternativa, non interpretabile in modo ambiguo, appunto chiara nei confronti della cittadinanza. Io credo che in quella zona noi dobbiamo cercare l’alternativa all’attuale sistema di governo.
G – Devi sapere, Roberto, che parlare con te, mi mette un po’ in imbarazzo. Tu hai tre doti che io non posseggo, ma che vorrei avere e che sono: l’intelligenza, il dono della sintesi e l’oratoria. Come ti avevo accennato all’inizio, la domanda su Liverani: hai timore di questa nuova lista civica? Ritieni Marcello all’altezza del compito che si è prefissato? Vuoi sapere perché ho scelto di fare questa domanda a te solo ora, per il semplice fatto che, sempre attraverso quella “Radio Strada”, ti si immagina quale terzo incomodo nella corsa al posto di Sindaco. E’ vero che sarai dunque il terzo candidato?
P – Se io dovessi decidere di fare il “candidato”, direi che sarei il primo, perché il terzo, (sorridendo NdR) io non sono il terzo di nessuno, Ovviamente è una battuta! No, Marcello è un amico, è una persona che stimo, è una persona che a mio avviso ha delle indubbie qualità, è una persona che ha fatto un grave errore: quello di mettersi a capo di una lista civica, di auto candidarsi a sindaco senza affrontare alcun tipo di confronto con tutte le opposizioni. Non ci si candida da soli a Sindaci. Ci si mette a disposizione di un progetto. Si mettono insieme non i programmi, questa retorica dei programmi francamente mi ha un po’ stancato, si mettono insieme le priorità, che una coalizione alternativa a quella attuale di rimettere in campo, sulla base di quelle priorità, si sceglie una strada da seguire e poi insieme si sceglie eventualmente il candidato a sindaco. Marcello, poteva e può essere una forza che può concorrere a questa operazione, però francamente, quando si scelgono i generali sul campo, i generali sul campo non si auto proclamano. Quindi io ho detto a Marcello privatamente, ma lo dico anche pubblicamente, Marcello, a mio avviso, deve mettersi in discussione e deve, se vuole, fare un progetto insieme a tutte quelle forze dell’opposizione, che sono pronte a dare l’alternativa a questa città. Se lui è pronto a fare questo si metta in discussione, si metta intorno ad un tavolo con tutte le forze alternative a questa maggioranza e si ragioni sulle prossime elezioni amministrative.
G – Questa risposta mi porta a formularti quest’altra anche se già hai espresso in un certo qual modo il tuo pensiero. Avete pensato di presentarvi in una unica lista?
P – La risposta c’è e secondo me è si. Ci può essere. E’ uno degli obiettivi. Più che un’unica lista direi un’unica coalizione. Una strada che secondo me vale la pena di battere. Ovviamente con tutte le difficoltà che questo comporta e quindi va valutata nei prossimi mesi, ma io non la escluderei.
G – Opposizione! Questa sconosciuta! Che cosa ne pensi? Non ti sembra che il gruppo misto sia quello più numeroso e anche il più inutile? Rebecchini, Perini, Rimini, Canestrari, il vecchio arco costituzionale racchiuso in quattro nomi. Sono tutti ex di un qualche partito. Non parliamo poi dei desaparecidos. Quindi se questa è l’opposizione, puoi comprendere perché io credo che la maggioranza avrà vita facile anche questa volta.
P - No, io invece non credo. Dobbiamo distinguere all’interno del gruppo misto ci sono persone e persone. Luigi Rebecchini è una persona seria…
G – L’ho solo citato perché, del resto, fa parte anche lui di questo gruppo…
P – … si però è è pregiudiziale pensare che il gruppo misto sia un marchio di fabbrica. A livello comunale conta in realtà come si fa politica. L’atteggiamento personale di chi fa politica. Si può stare anche nel gruppo Pinco Pallino e fare un’opposizione seria intelligente e tenace. Questo sicuramente lo fa Luigi Rebecchini che ha la mia massima stima e con il quale sui banchi dell’opposizione ho un rapporto addirittura privilegiato. Quindi la mia è una massima stima nei confronti di Rebecchini che sta interpretando il ruolo dell’opposizione come deve essere interpretata. Alan Canestrari è arrivato adesso. Ha fatto questa scelta, che io ovviamente rispetto, anche se devo dire che appena Canestrari è entrato in consiglio comunale, ho detto che quando vorrà, le porte di Coordinamento Civico sono aperte, anche perché lui è stato eletto all’interno della coalizione Marcantoni con cui tutti eravamo. Quindi per lui le porte sono aperte, per ora ha deciso di stare nel gruppo misto, ma devo dire che la prima uscita che ha fatto Alan Canestrari sulla Commissione d’Inchiesta è stata franca, corretta, di chiara scelta di opposizione e quindi mi pare si sia messo nella strada giusta. Per quanto riguarda Enrico Rimini, io credo che ci sia veramente ben poco da dire: ha fatto un suo percorso. Il percorso è chiarissimo. Enrico Rimini ha scelto di abbandonare la strada dell’opposizione, per ora, per avere la presidenza di una Commissione permanente del Consiglio e poi probabilmente, perché ha tutta l’intenzione di allacciare, di tenere buoni rapporti con Maurizio Mangialardi, con il Sindaco. Però devo dire che io non sprecherei troppe parole per Enrico Rimini in quanto non lo ritengo un Consigliere comunale che possa in qualche modo esprimere una qualche visione politica per cui vale la pena fare dei commenti.
G – Non so se mi riesce bene il fare la parte del cattivo. Ci provo! Vogliamo parlare del tuo “Libro Bianco“? Ad onor del vero avrebbe dovuto essere una vera black list delle “mal-fatte” di personaggi e cose. E’ comunque sia un blog che nasce nel settembre del 2011 con ben 8 post. Poi la spinta iniziale, con il trascorrere del tempo sembra esaurirsi, tanto che oggi è fermo a febbraio e dal luglio del 2013 ad oggi sono stati pubblicati solo 5 post. Segno questo che la volontà di fare ce n’è sempre tanta, ma è solo questione di disponibilità di tempo, oppure non ci sono più cose degne di essere segnalate?
P – (sorridendo NdR) Noo, ci sono tantissime cose degne di essere segnalate. Il problema è che io ho ovviamente fatto partire…ricordiamo intanto come è nato il libro bianco, il mio libro bianco, su internet. Il mio libro bianco è nato da una vicenda molto chiara. Cioè il Sindaco di Senigallia, nell’estate di tre anni fa si mise la fascia tricolore, andò presso l’ufficio anagrafe del Comune di Senigallia, improvvisamente senza avvisare, tenne un comizio dicendo che avrebbe riportato la fascia tricolore perché erano finiti gli stanziamenti dello Stato agli enti locali, accusando il governo Berlusconi di questo e dicendo “non ci sono più soldi, a questo punto io riconsegnerò la fascia al Prefetto. Non possiamo più amministrare, dobbiamo tagliare i servizi sociali”. La mattina dopo, io, allo stesso orario ed allo stesso sportello mi sono recato all’ufficio anagrafe, senza fascia tricolore ed ho portato quello che ho definito quel giorno il libro bianco. Cioè portai una serie di determine e dimostrai nel giro di dieci minuti, improvvisando un comizio, come esattamente aveva fatto il sindaco Mangialardi, da quello stesso sportello, improvvisai un piccolo comizio ai cittadini, dimostrando che in appena due ore avevo scoperto, nel pomeriggio precedente, circa 150 mila € di soldi buttati. Cioè fatti cadere a grandine su associazioni amiche, amici degli amici, parenti di alcuni assessori che erano nella maggioranza, mi ricordo ancora le consulenze date agli amici del Partito Democratico e dissi se non ci sono i soldi per i servizi sociali, se non ci sono i soldi per gli asili, se non ci sono i soldi per i meno abbienti, perché ci sono i soldi per il consulente del sindaco, per l’avvocato esterno vicino al Partito Democratico, per l’associazione degli amici di SEL e dei Verdi, perché i soldi per loro ci sono? Il libro bianco nacque da lì. Fu una risposta contingente a questo tipo di provocazione da parte del Sindaco. Poi è continuato ovviamente, perché in molti mi hanno chiesto di continuare a sfrugugliare, a guardare le delibere e quindi è andata avanti. Era però la risposta in quel momento, ovviamente. Poi dopodiché la politica non è soltanto la pubblicazione delle spese che fa il Comune di Senigallia, delle spese folli che fa Mangialardi, la politica è altro. Io, nel mio gruppo Coordinamento Civico, sono completamente da solo. Quindi faccio tutto io, dalle Commissioni, a cui decido di partecipare se ci sono cose interessanti, alle proposte, allo studio delle delibere, alla analisi di quelle che sono ovviamente le priorità in scadenza in consiglio comunale e quindi ovviamente il libro bianco è diventato un promemoria per i cittadini, e quando c’è qualcosa di interessante, ovviamente continuo a metterlo, tempo permettendo. Ed è un promemoria, perché deve ricordare a tutti “attenzione perché è arrivato comunque lo spesometro ad oltre 800 mila €, attenzione a tutti”: in tre anni ho scoperto anche con un impegno non totale 800 mila € di sprechi. Questo è il Comune di Senigallia. E quindi resti lì come promemoria. Quando c’è qualche cosa di interessante ovviamente lo pubblicherò.
G – Immagino che se non ti formulassi la domanda di darmi il tuo parere sul come è stata gestita la situazione alluvione nei suoi pre, durante e post, magari andresti a riesumare lo spezzone di un film di Guareschi (di cui ora non rammento il titolo!), in cui Don Camillo rimprovera al suo cane che sotto il tavolo stava rosicando degli ossi che Peppone gli aveva gettato, con un lapidario “Venduto al Cremilino!” A te quindi la risposta.
P – Beh, sull’alluvione io credo che un Sindaco con un livello alto di etica politica, già si sarebbe dimesso. Dopo l’alluvione Mangialardi, avendo avuto la consapevolezza della totale inadeguatezza del suo ruolo, della sua persona in quanto politico in quella situazione, io credo che avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni. Inadeguatezza, perchè si è circondato di collaboratori che non hanno, non solo saputo prevedere un evento che eccezionale non era, tanto è vero che non è stato di una portata eccezionale, è un falso. E’ una falsità dire che ha piovuto in modo eccezionale. Non è vero. I millimetri di acqua caduta non sono eccezionali. E questo ormai credo che sia storicamente appurato. Quindi si è circondato di collaboratori che non sono stati in grado di prevedere e di prevenire, non è riuscito a mantenere il fiume e a mantenere gli argini del fiume e a garantire la sicurezza, non è stato in grado ovviamente nemmeno di capire che in quel momento c’erano tutte le popolazioni del centro cittadino che andavano avvisate, dal piano regolatore, via Capanna, il lungomare. Ha deciso di non avvisarle, quindi una gestione fallimentare del durante, una gestione fallimentare del dopo in cui nessuno sapeva che esisteva il COC. Hanno gestito l’alluvione con pacche sulle spalle, selfie e grandi sorrisi. L’immagine dell’alluvione credo sia il selfie di Gennaro Campanile che piange da solo in macchina, si fa scendere una lacrima e si autofotografa. Ecco questo francamente è stato lo schiaffo più pesante dato alla città. Io credo che onestamente, onestamente questa Amministrazione avrebbe dovuto dimettersi e rimettersi in gioco.
G – E proprio per continuare dimostrarti la mia assoluta indipendenza politico partitica, io pronuncio ancora solo questi nomi e parole: Italcementi-Sacelit-alberghi a 5 stelle-piazza-museo e tu come proseguiresti la discussione?”
P – L’avevo detto! Semplicemente l’avevo detto in consiglio comunale. Ricordo perfettamente. Mi alzai e dissi al sindaco allora Luana Angeloni, voi non realizzerete mai l’albergo a 5 stelle, voi non realizzerete mai il palazzo dei convegni, voi non realizzerete mai il Borgo delle Torri, sarà una enorme incompiuta, ci sapremo ridire tra qualche tempo. E puntualmente questo è successo, ricordo quello che avevo proposto io allora, io proposi allora di far fare agli imprenditori che vi avevano investito un progetto a misura d’uomo, cioè proposi di fare un intervento mooolto più ridotto, garantendo magari anche di fare anche degli appartamenti di monolocali, di mini-appartamenti, quindi di fare un un momento di grandissima crisi edilizia, far realizzare delle costruzioni più facilmente vendibili, ma dicendo, attenzione come opere pubbliche fate fare quello che a Senigallia manca. Cioè un grande impianto sportivo polivalente che valga per il turismo sportivo, magari non con un albergo a 5 stelle ma con un ostello sportivo vero, reale, per grandi avvenimenti sportivi, per il grande turismo sportivo. Avrà un costo molto minore, un impatto molto più forte in città, perché sul turismo sportivo noi dovremmo a mio avviso cominciare ad investire e probabilmente oggi non avremmo delle incompiute, avremmo un grande parco verde con impianti sportivi e magari con qualche mini appartamento venduto, con un imprenditore in meno in difficoltà, un’area interamente recuperata. L’avevo detto e puntualmente quella che era stata la mia previsione negativa è stata confermata.
G – E se a questo aggiungo piano Cervellati, che cosa mi racconti? Che cosa ci trovi di positivo o di negativo?
P – E’ un piano che ho già detto in consiglio comunale serve per fare coriandoli a Carnevale. E’ credo il piano Cervellati, la mannaia più grossa che hanno avuto i commercianti di Senigallia, che hanno avuto i cittadini del centro storico di Senigallia. Ma se noi dovessimo vincere le elezioni useremo a febbraio durante la sfilata del Carnevale il piano Cervellati.
G – Maurizio Perini nel corso della precedente intervista, mi ha illustrato ed ha cercato di convincermi sul suo turismo religioso e sulla utilità del gemellaggio Senigallia-Lourdes. Tu invece in Consiglio hai caldeggiato quella del turismo plein air. Io sono la persona meno indicata per dire la mia su che cosa sia meglio o peggio, dal momento che in 72 anni in vacanza non ci sono mai andato, quindi sono digiuno di turismo. Ma quello che posso comprendere è che entrambe le vostre proposte, seppur utili, non sono gli elisir di nuova vita per il turismo senigalliese. Ed allora come si può curare un malato terminale, oltre che con le vostre aspirine?
P – Intanto se Perini andasse personalmente a fare un pellegrinaggio a Lourdes, intanto potrebbe chiedere al Santuario di farsi comprendere quando parla. Perché io ho letto l’intervista a Perini e non c’ho capito nulla. Perciò, magari intanto cominciasse lui a fare il pellegrinaggio a Lourdes e probabilmente riuscirebbe a far comprendere ai cittadini quello che lui ha in testa. No, perché nessuno ancora ha capito che cosa abbia in testa Perini, a parte il votare sempre compatto con la maggioranza. Per quanto riguarda invece il turismo plein air non è, io non ho mai detto che sia un elisir di lunga vita….(interrompo NdR)
G – faccio solo presente, per dovere di precisione, che è un termine che ho scelto io!
P – … si, si, va bene, ma comunque non credo che nessun turismo debba essere un elisir di lunga vita. Il turismo plein air è un turismo, io ho portato i dati di questo turismo e il turismo movimenta centinaia di migliaia di mezzi ogni anno in Europa e guardando i dati delle nostre zone, nelle località balneari ogni estate arrivano nelle città balneari qualche migliaia di “Camper”. Qualche migliaia di camper significa poter incrementare l’afflusso del turismo di circa, in una stagione estiva, di circa dieci, dodici, quindici mila presenze. Beh io credo che forse non sarà un elisir di lunga vita, ma avere 15 mila presenze in più durante una stagione estiva credo che porti ricchezza. Dobbiamo domandarlo al ristoratore, all’artigiano, al commerciante, all’ambulante che vende in piazza nel mercato. Dobbiamo domandarlo a questi e allo stabilimento balneare se effettivamente può essere utile avere un turista in camper oppure no. Io credo di si. Non capisco perché qualcuno possa pensare che ci sono turismi di serie A e turismi di serie B. Il turismo plein air è un turismo ricco, una città intelligente sfrutta il turismo plein air, una città miope lo allontana e noi lo stiamo allontanando.
G – Io immagino già la risposta che mi darai, ma devo fare l’avvocato del diavolo (il che con te non è che sia cosa facile), ma è la “gente” che me lo chiede: “Paradisi in Consiglio ci va poco, quel poco che ci va, ci sta poco, fa la sceneggiata con voce grossa e poi se ne va! Esibizionismo il suo o solo il piacere per un’arte drammatica influenzata anche da una deformazione professionale?” Che cosa rispondi?
P – Con la gente di strada ci parlo anch’io. Voglio dire, non c’è una sorta di esclusiva per parlare con la gente della strada. Anzi io parlo solo con la gente della strada. Solitamente non parlo con la gente del “Palazzo”. I ritorni che ho io sono altri. Se per sceneggiate intendiamo dire Paradisi fa opposizione, qualche volta alzando la voce, ben vengano le sceneggiate. Se per stare poco in consiglio comunale significa avere l’80% di presenze in consiglio comunale, ben venga stare poco in consiglio comunale. Se poi qualcuno volesse pretendere la mia presenza in aula quando si parla di diritti delle minoranze in Azerbaigian, oppure di unioni civili con il registro delle unioni di fatto, oppure ancora di pace nel mondo, oppure ancora di disarmo unilaterale, oppure ancora di scemenze di questo genere, non ho tempo per stare in consiglio comunale. Se poi i cittadini riterranno che il mio dovere era stare in consiglio comunale a parlare di diritti umani nell’Azerbaigian, ha uno strumento fondamentale che è quello che alle prossime elezioni non mi vota. Io senz’altro ogni volta che in consiglio comunale si parlerà di queste cose, io sarò da un’altra parte. Non sarò in consiglio comunale! Ed aggiungo solo questo e ci tengo a dirlo. Quando si parla di queste cose in consiglio comunale io a differenza di molti altri consiglieri comunali e di qualche assessore, io ho un lavoro, porto a casa reddito e produco reddito anche per lo Stato, non sono un nulla facente e non sono un ministeriale che viene pagato con i soldi pubblici. Io i soldi al pubblico li do, perché ho partita IVA e fatturo. Quindi piuttosto che parlare di diritti umani nel mondo e di spese militari, io lavoro, perché un lavoro ce l’ho. Questa è la garanzia dei cittadini quando eleggono un consigliere comunale. Eleggano un consigliere comunale che un lavoro ce l’ha, che una propria vita ce l’ha. Stiano attenti ad eleggere chi magari in consiglio comunale presenzia anche quando si parla del sesso degli angeli, ma poi magari vive di denaro pubblico o addirittura vive di rendita.
G – Ho chiesto anche ad altri, ma non certo per fare il verso a Crozza con la sua macchietta di Razzi, me ne guarderei bene ancor più con te, ma qual è la domanda che aspettavi che ti facessi e che invece non ti ho fatto? Ed eventualmente, anche la risposta.
P – No. Io a differenza, a differenza di Maurizio Mangialardi o di altri, io le domande le faccio fare ai cronisti. Non ho alcuna domanda da auto farmi. Quindi io rispondo alle domande che mi fanno i cronisti e altre domande magari le faccio io agli altri, ma non me le faccio da solo, insomma. Ho rispetto dei cronisti. So che soprattutto all’interno dell’Amministrazione Comunale, spesso le domande vengono concordate, perché vengono fatte da chi vuol sentirsi fare determinate domande… (interrompo NdR.)
G – Posso scriverlo?
P – (sorridendo NdR.)… senz’altro!
G – L’ultima che faccio a chiusura è a scopo di rilevamento dati statistici. C’è qualcuno in giunta che apprezzi per le sue doti professionali o umane. Puoi darmi un numero o anche fornire il nome. Come preferisci!
P – Faccio una premessa. Io non ho alcun tipo di problema personale con nessuno. Io non intendo la politica in termini personalistici. Quindi non ho motivo di avere risentimenti da un punto di vista umano personale nei confronti di chicchessia. Io ho rispetto di tutti. Se invece la domanda è, se ho politicamente stima di qualcuno (confermo con il capo in segno di assenso NdR.) all’interno della Giunta, la risposta è, avrò stima all’interno della Giunta il giorno che dirà apertamente, me ne vado, perché in questa Amministrazione, non si può più mettere piede mantenendo una onestà intellettuale. Il giorno che un assessore mi dirà questo, io gli darò pubblicamente la mia stima. Ad oggi la risposta è, assolutamente no! Un grande rispetto personale di tutti.

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Franco Giannini
Pubblicato Mercoledì 16 luglio, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i Commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

ilbianconiglio
2014-07-16 20:22:02
Ma perche' mi fa difendere il sindaco, avvocato? La PROVINCIA deve mantenere il fiume e gli argini: se ha i soldi. Chiunque sta in campagna come me poi le dira' che addirittura non ce' un regolamento chiaro nemmanco per pulire i fossi! Bella idea avvisare la gente del Portone quando arrivava il fiume: io c'ero in citta' e tutte le macchine erano bloccate gia' da un pezzo: mettiamoci pure le persone che si mettono a salvare le cose e finiscono affogate in casa o in garage o dentro la loro macchina. Ma poi l'idea di buttare in coriandoli quel famoso piano cervellati: tutte le battaglie per non buttare via i nostri soldi e poi butta nel cesso una cosa gia' pagata?Eddai che basta sistemarlo un pochino: oppure i soldi spesi dagli avversari politici si possono sprecare? E basta parlare di turismi a recinti chiusi, o uno o l'altro: fa tanto schifo fare a Senigallia TUTTI i turismi possibili?
Gnagnolo
Gnagnolo
2014-07-16 22:44:38
In che lingua è scritto il commento precedente?
maria garbini
2014-07-16 23:04:58
Sulla regalia a lanari di via mamiani c'è stato l'OMERTA' di tutti anche dell'opposizione e della stampa servile; certo non illudetevi di vincere FACILE con il ricciolone-&, dovranno andare a votare molti più elettori. Ricordate-riflettete che 22 giorni dopo il disastro dell'alluvione i compagnucci hanno attenuto a Senigallia la percentuale più alta di voti rispetto a tutto il resto delle Marche! Dubito che si riesca in commissione-alluvione a far emergere le responsabilità dell'amministrazione; anche sulla magistratura ci conto poco-niente...... suddito n.d.

mercoledì 9 luglio 2014

I delfini, testimonial della natura, se non proprio a Km. 0, sicuramente a costo zero!

Là, dove anche Lucio Dalla si ispirava e ci creava su " Come è profondo il mare" - FOTO

Anche Lucio Dalla aveva la barca, amava il mare e veniva dalle nostre parti…Che sia un caso come quello della Rotonda e della leggenda sulla canzone scritta da Fred Bongusto? Non lo so! Quello che so di certo sono due cose: una che se c’è una cosa che mi mette in imbarazzo è quando mi dicono, “te che sai fa’, buttace giù du’ righe” e ti raccontano il fatto documentandolo con delle foto e l’altra che qualcuno resterà ingannato dall’azzurro del mare delle foto e proverà a scommettere che si tratta della solita gita in barca fatta in qualche paradiso. Ed invece, manco per niente, sono state scattate proprio “machì” a Senigallia.
 A parte anche la discutibilità del “te che sai fa’“, molto opinabile. Ma è veramente difficile esprimere descrivendo i sentimenti, le sensazioni degli altri che hanno vissuto momenti belli o brutti che siano stati, con tue parole a distanza di tempo, di spazio ed a bocce ferme. Questo però è il compito che Marco mi ha assegnato, non vuole che metta il cognome (solo per sua naturale modestia e non perchè sia ricercato), consegnandomi le foto e corredandomele con un commento che più che lungo ed esauriente era arzigogolato per l’emozione ed ancora carico di entusiasmo per l’esperienza vissuta. Quindi l’ho dovuto decifrare, poi l’ho scomposto e successivamente passato in una sorta di virtuale moviola ed ho provato a ricomporlo. I passaggi però hanno fatto perdere la “musicalità” di quel suo entusiasmo, come di quando mi raccontava dello sciabordio dell’acqua sulle fiancate della barca o dei gridi, fischi lanciati dai delfini.
 
Marco, il, professionista nell’arte della lavorazione del marmo, che lo avvicina più ad uno scultore che a quelle classiche del marmista, potrebbe far pensare che a lungo andare una possibile deformazione professionale, lo abbia potuto tramutare in una persona “fredda”, “dura”, “granitica”. Invece, nulla di tutto questo, anzi oserei dire tutto all’opposto.

Quando sentivo raccontare dello sciabordio dell’acqua ed i fischi dei delfini, lo guardavo e non ci credevo. Un “tenerone”. Ma forse il suo elisir di tale carattere “compagnone”, “ciarliero”, “chiassone”, “allegrone”, “buongustaio” e guai a me se non lo mettessi, anche sfegatato “Romanista”, l’ha di certo nel suo DNA, ma evidentemente si è rafforzato con la pratica di quello che è divenuto il suo hobby: il mare, la barca. Cose che nel silenzio, in quella pace incontaminata o quanto meno lo si cerca e lo si spera di trovarla, ti invita a riflettere ed avvicinarti alla natura ed alle sue bellezze.
E così che siamo arrivati quindi al dunque.    

Per tutto c’è sempre una prima volta.
Sia essa quella di sentire la brezza che gli scompiglia i cappelli (o meglio che glielo poteva rievocare, vista la lucentezza del suo cranio), sia l’ascoltare delle vibrazioni del sartiame teso e lo schioccare delle vele ad ogni sferzata di vento. E domenica un ulteriore battesimo che ha lasciato il segno: l’incontro, il primo incontro, l’indimenticabile, suggestivo, emozionante primo momento del contatto con i delfini. Mai Marco, mi dice, avrebbe pensato che la sensazione e l’emozione che provoca solo la loro semplice vista, quell’ascoltare il loro fischiare, mentre ti nuotano accanto, seguendo lo stesso tuo andare con la barca potesse arrivare fino ad un cenno di commozione. La sensazione è quella di una specie di paresi che ti blocca con una mano sul timone e gli occhi puntati sui loro che ti guardano con una dolcezza umana (anzi di più!) e con quei loro musi tondeggianti sembra ti sorridano.
“Magnifica”, non un panfilo inquinante, ma una semplice barca a vela classe FD, un 6 metri di appartenenza alla A N M V con locazione a “riposo” all’altezza dei bagni 11, è il nome della barca. Dunque senza alcun motore neppure ausiliario se non la pagaia che induce a sperare che il vento non abbia mai a cadere. “Magnifica”, questo è un nome che evidentemente non poteva che continuare a portare bene. Oltre a quello per le innumerevoli regate fin qui vinte, “Magnifica”, dicevo, si trovava a 2 miglia marine ( circa 3km e 700 mt.) dalla costa, quando ha incontrato questa magnifica (e la ripetizione è voluta!) coppia di delfini che l’ha accompagnata per un po’ di tempo sempre con il timore che, magari, da un momento all’altro decidessero di abbandonarli. E la “Magnifica” non poteva che regalargli anche questa magnifica giornata ed esperienza.
Ed ecco che allora pensi a come possano gli uomini rendersi spesso insensibili carnefici nei confronti di questi innocui sensibili ed intelligenti cetacei. La prima sensazione che provi è quella di avvivinarti maggiormente ed accarezzare le loro lucide pelli e magari tuffarti e nuotare con loro vicino. Poi il timore di vederli scomparire, ti blocca e ti paralizza. L’unico gesto è quello di prendere il telefonino e cliccare, immortalando qualche foto anche per dire “io li ho visti da vicino e questa ne è la testimonianza!“.

 Rimettendo poi i piedi in terra e ritornando alla vita di tutti i giorni, riscontriamo quanto altri si incaponiscano nel creare, invece, forzatamente dei “Testimonial” che pubblicizzino le bellezze della natura e tutto quello che essa comporta, ricorrendo a banalità come la creazione di “bandiere” colorate o le “gag” puerili di “personaggi” dello spettacolo, per di più anche pagandoli, quando poi si scopre che, forse, la miglior pubblicità per la Natura l’hai sotto mano e te la offre proprio la Natura stessa senza alcuna spesa.
I due delfini, avrebbero impersonificato nel migliore dei modi il compito di “Testimonial”, sicuramente con un’ interpretazione più veritiera e poi come due professionisti (del resto lo sono) avrebbero descritto con la loro felicità di nuotare in questo mare, fornendo l’indicatore che la dove è profondo il mare, la natura è incontaminata, perchè l’acqua è pura e cristallina. Quel “là dove è profondo il mare” non è neppure distante chissà quanto, perché è proprio lì, di fronte alla nostra Senigallia ed è raggiungibile perfino con un semplice pattino.
Questo avrebbe potuto e sarebbe dovuto essere lo spot per la Senigallia da vivere tutto l’anno, ed ancor più dopo l’alluvione.
Anche se credo non sia superflo fare una debita raccomandazione (l’imprudente è sempre presente dietro l’angolo), purché si sappia nuotare e con il minimo sindacale di un salvagente al seguito e un avviso al bagnino di dove si va… ah ! non dimenticate una macchina fotografica o come diavolo oggi la chiamate voi, nuove generazioni, magari per farvi, anche se non bevete, come canta la pubblicità, un selfie.
Marco e Laura (la sua gentile consorte che in barca lo fa sentire per una volta e solo su “Magnifica” che è lui che “comanda”) con il lato “B” ancora bagnato dagli spruzzi di salsedine, e la gioia di tale esperienza, me l’ha cercata di raccontare e regalare, bontà sua, come meglio poteva ed io con il lato “B” invece all’asciutto, ma sicuramente più accaldato, ho cercato di riceverla ed indegnamente ritrasmettervela con quelle sensazioni che malgrado la buona volontà risulteranno difficili da far rivivere. Ma comunque e per fortuna, in aiuto ci sono le foto a parlare meglio di quanto io non abbia fatto fin qui, ed è questo, del resto, che fa miglior il testo e rende interessante la cronaca.

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 8 luglio, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliNotizie.it :

salvaterre
2014-07-09 09:10:56
egregio signor Giannini il suo articolo mi ha emozionato,pur non essendo un "uomo di mare"..i suoi riferimenti e la descrizione onomatopeica delle vele e del suono del mare..che meraviglia. grazie
lorenz
2014-07-09 15:53:24
Hai visto Carissimo Giannini che non mi sono sbagliato.... quando ti ho detto ; TE CHE SAI FA..... complimenti per l'articolo!!!! MERAVIGLIOSO!!!!! FRANCO SEI UN GRANDE!!!!!!!
Pappuc
2014-07-10 07:57:48
Complimenti sig. Giannini articolo bellissimo!!!

lunedì 7 luglio 2014

Maurizio Perini a SenigalliaNotizie: faccia a faccia su elezioni, previsioni e scongiuri

L'intervista al Consigliere dell'UDC - VIDEO

Come sempre, in questi miei incontri salottieri, o da bar, come qualcuno li ha definiti (ma li fanno i politici, perché non potrei farli io?), consiglierei prima di vedere il video (a fondo pagina) e poi proseguire, sempre se ci si riesce, con la lettura di tutto il resto della conversazione. E qualora ci fosse questa caduta d’interesse, logicamente, e che sia ben chiaro, non sarà certo per colpa del nostro Maurizio Perini, ma del logorroico che sta scrivendo.
Detto questo e chi deve capire ha capito, sottopongo Perini alla terza domanda (le prime due si trovano nel video):
GIANNINI – Se ti dico 25 Gennaio 2012 posso chiederti che cosa ti rammenta questa data?.
PERINI – 25 Gennaio 2012… sono sincero non mi ricordo. Non mi dai un riferimento specifico a qualche cosa (sorridendomi!!). E’ una bella domanda però!!!.
G – E’ la data della tua prima seduta ed il tuo primo intervento in Consiglio Comunale per ringraziare Gabriele Girolimetti nonché della tua richiesta rivolta al Presidente Monachesi di essere iscritto al Gruppo Misto. La domanda è banale, ma te la faccio ugualmente: Oggi, a distanza di due anni, sei ancora soddisfatto di aver fatto quel passo o guardandoti allo specchio ti chiedi “Ma chi me lo ha fatto fare?”.
P – (Facendo un profondo sospiro!). Allora, devo dire che la domanda è intelligente. Sulla data sinceramente non ricordavo, pensavo fosse più in là addirittura, cioè nel 2011. Probabilmente, perché ho vissuto appieno questi anni e quindi un anno l’ho raddoppiato. Si ricordo il ringraziamento che feci a Gabriele, perché avevamo parlato del fatto che una serie di molteplici impegni e di incombenze famigliari lo costringevano a lasciare. Lui tra l’altro fu la persona, non ricordo se lo dissi, ma fu la persona che fisicamente inserì il mio nome nella lista del PDL e che fino all’ultimo minuto mi sostenne: c’era una qualche forma di ostilità nei miei confronti, forse dovuta al fatto che ho sempre cercato di operare in maniera quasi autonoma, quindi qualcuno vedeva in me una sorta di cane sciolto. E lui fu quello che fisicamente inserì il mio nome in questa lista e quindi merito suo se io sono stato inserito in quella lista ed è merito suo, suo malgrado (mi sono spiaciuti i motivi per cui si è dimesso), se sono qui in Consiglio Comunale. Assolutamente no, non penso “Chi me lo ha fatto fare”, perché la mia è stata una scelta convinta. Cioè io volevo essere messo in lista, perché credevo di poter dare un contributo in termini di idee e credo anche di competenze. Certamente l’impegno del Consigliere è un impegno ostico, un impegno anche poco riconosciuto a differenza di quello della Giunta. Perché tu impieghi tanto tempo per studiare le pratiche, sottrai tanto tempo ad altre cose in primis la famiglia, gli amici, quindi quello è il modo, l’aspetto negativo di tutto questo. In realtà attraverso la Politica io ho trovato degli amici, una squadra, un gruppo di amici che mi sostiene. C’è Francesca (Francesconi: NdR) alla quale sono legato da un rapporto di amicizia che prescinde dalla politica e che nella politica trova una sublimazione. Quindi anche l’aspetto del sottrarre tempo, gradualmente è andato migliorando. Quindi assolutamente No!.
G – Osservandoti da vicino, con quel tuo aspetto da bravo ragazzo, credo che in pochi potrebbero pensare che in Consiglio sei quello considerato, statisticamente parlando e secondo Open Municipio, un Consigliere tra i più ribelli. Ribelle inteso come votante diversamente dal tuo gruppo di appartenenza (Misto) con esattamente 23 ribellioni (il 3%). Dovrei anche dire, sempre secondo i dati statistici, che è proprio vero che l’abito non fa il monaco essendo tu in buona compagnia con la Consigliera Bucari e il Consigliere Donatiello. Ma sempre secondo l’Open Municipio, che mi ha evitato il lavoro di andarmi a riascoltare le varie registrazioni (e non mi faccio quindi sfuggire l’occasione per ringraziare il suo utile e ben fatto lavoro che svolge), i tuoi interventi hanno riguardato: Le Paline d’informazione dei palazzi storici – L’accesso per gli autobus dei turisti – La riapertura del sottopasso di via Mamiani, o, – forse le più importanti – il Contributo dell’ASUR sulle tariffe della casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti e il turismo religioso. Poi c’è qualche altra proposta, ma sempre, come dire fatta in corpo di compagnia. Come vanno considerati questi interventi, frutto di un’attesa dovuta all’ apprendistato o perché per il resto va tutto bene e non ce ne sono di più importanti? Ed aggiungo ancora tu hai parlato dell’utilità dei gemellaggi, ma se non si riescono neppure a mantenere in auge quelli che già abbiamo/avevamo con Lörrach, Sens e Chester… Ho paura che in Consiglio si parli di una infinità di cose, ma poi alla fine cadono tutte nel dimenticatoio.
P -  Guarda, assolutamente hai ragione su quello che dici. Ti dico che hai ragione su tutto. Ti dico che hai ragione sulle cose di cui spesso hanno parlato prevalentemente in interrogazioni, di cose specifiche, quelle che sarebbero l’equivalente del question time. Io tocco spesso temi specifici, perché poi sono quelli che interessano le persone e quindi in qualche maniera devi dare una risposta, anche perché abbiamo la fortuna di vivere in una città che è obiettivamente a misura d’uomo e quindi è anche più facile parlare con le persone e riportare immediatamente i loro problemi nell’ambito Consiliare e trovarvi una soluzione. Poi le soluzioni si trovano anche con la telefonata all’Assessore piuttosto che al dirigente di turno. Però abbiamo trattato anche temi importanti. Tu hai detto dell’OdG…
G – Scusami se ti interrompo, ma è per puntualizzare che si è parlato anche delle “Coppie di Fatto” e del “Testamento biologico”: ma poi che fine hanno fatto?. Qualcuno è mai andato a vedere la trafila che deve fare una persona per avere il servizio relativo al Testamento Biologico? Ed allora credo che siano non delle eccellenze, ma degli argomenti pour parler.
P – Non voglio scendere nei particolari, ma posso dire che spesso questi temi sono trattati impropriamente all’interno del Consiglio Comunale semplicemente per una serie di equilibri politici da mantenere, piuttosto che di posizioni da compiacere e quindi magari si tratta dei massimi sistemi quando in realtà la ricaduta sulla città è ad impatto zero. Il discorso con il gemellaggio con Lourdes è un’altra cosa perché l’impatto ce l’avrà, assolutamente ce l’avrà. Il discorso dei gemellaggi esistenti. C’è un limite dovuto al fatto che comunque qualsiasi iniziativa va finanziata in qualche maniera, con i progetti devi trovare anche i fondi per finanziarla. Un semplice gemellaggio come lo stiamo facendo noi adesso ha una ricaduta che è semplicemente una delegazione che viene qua o nostra che va là ed adesso è anche più ridotto, l’impatto, è più limitato. Al contrario con Lourdes, sarebbe un patto di amicizia (la forma si deciderà fisicamente nella prossima Giunta neanche in questa), e si andrebbe a incidere su un filone di turismo che è in crescita. Turisti dalla Germania probabilmente c’è un calo, turisti dalla Francia in calo, inglesi altrettanto e Chester e l’altra città gemellata. Nell’altro senso con Lourdes vai ad incidere con sud americani, probabilmente su russi, su medio orientali, su persone che invece tendono a muoversi di più. Quindi noi andiamo verso in filone che è quello che sta percorrendo, per esempio, Ancona. Che ha un progetto in essere che si chiama “Welcome to Ancona” che attraverso un’Associazione che noi conosciamo e che si chiama “Templari Cattolici d’Italia” consente l’apertura di alcune chiese per i traghetti che arrivano ad Ancona. Quindi questo è un aspetto positivo che consente ad Ancona di avere una fascia turistica che altrimenti non avrebbe avuto. I traghetti o le navi che fanno la crociera fino a Gerusalemme sanno che passano ad Ancona da cui è partita la Crociata e quindi i viaggiatori sono interessati al programma che viene loro per l’occasione prospettato.
G – Poche assenze, sempre composto, pochi gli interventi e ribelle nei confronti del gruppo di appartenenza che poi è quello di un organo di “opposizione”. Allora mi vien da pensare male, come faceva il buonanima Andreotti, visto mai che però non faccia centro: l’ opposizione ti va stretta e anche tu, sembra, stia posando lo sguardo e stia facendo progetti per sederti sugli scranni dirimpettai??. E ti dico questo, forte di un commento da te pubblicato su FB nel post elezioni:”… Renzi ed il Pd non sono la mia casa politica, l’ho sempre detto, ma ora spero che faccia le cose che dice di voler fare. Alternativa democratica non c’è….”. Lanci, insomma, queste occhiate ai tuoi dirimpettai che fanno sorgere qualche interrogativo, che spero, ora, tu qui, ci risolva.
P – Rimettiamo allora in fila i tanti punti trattati. Il tema di essere ribelle è dovuto al fatto che quel sistema operativo riconosce i voti a seconda di quella che è l’appartenenza. Essendo io d’opposizione, spesso quando ci sono delle cose, mi capita di votare con la maggioranza e da quello deriva il fatto che risulta un voto contrario a quella che dovrebbe essere la mia appartenenza al gruppo di opposizione. In realtà il mio percorso è stato abbastanza chiaro. Ho avuto la fortuna di entrare in Consiglio Comunale in un momento nel quale probabilmente tutto l’asse politico non soltanto locale ma anche nazionale stava cambiando. Il PD è diventato tutt’altra cosa oggi rispetto a quello che era 5 anni fa e quindi io voglio vedere anche come si presenterà. Sicuramente quella non è la mia casa, io lo ribadisco, la tradizione comunque comunista, post comunista non è la mia casa. Io vengo da una tradizione che è quella liberale soprattutto ed anche democristiana. So certamente che la DC è un partito che non potrà rinascere. I grandi partiti basati sugli ideali sono finiti. Il PD di oggi mi sembra molto, ovviamente con numeri molto più alti, questo bisogna darne merito a Renzi, sembra molto la prima Forza Italia. Io rivedo molto la Forza Italia che era un partito di opinione, cioè si diceva un po’ le cose più ovvie, in cerca di ottenere un grande consenso per poi andare a cambiare le cose fisicamente. Berlusconi al di là delle vicende personali non è riuscito in quel progetto. Io ci credevo, io sono stato uno dei forzisti della prima ora. Ci credevo. Sono uno di quelli che è rimasto bruciato, perché poi, da un certo momento in avanti, Forza Italia ha mostrato tutti i limiti dei partiti vecchia maniera: quindi il dirigismo, l’impossibilità di esprimere le posizioni ed è diventato quello che è da quel famoso 30% si è arrivato attualmente al 16 e credo che a livello locale sia ancora più basso. Quella non è assolutamente la mia casa. Quale è la mia casa?. La mia casa è una casa fatta di idee e progetti. Io credo e spero che, almeno nell’ambito della nostra città, poi in ambito regionale, nazionale, in questo momento non mi appartengono, non posso mettermi a fare dei voli pindarici, a livello locale credo che ci sia la necessità di fare un gruppo, per una volta e questo tantomeno non è stato mai fatto negli ultimi vent’anni, fare un gruppo ed insieme una lista di persone che sono in grado di “amministrare la città”. Perché quello che è mancato a Senigallia è l’opposizione reale. Ma tu l’opposizione reale non la fai col megafono e le badilate sulla schiena. Tu l’opposizione la fai creando un gruppo di persone che sono in grado di occuparsi in maniera qualificata e competente in urbanistica, in maniera qualificata e competente di Protezione Civile, abbiam visto che ne abbiamo un bisogno enorme, in maniera qualificata di promozione turistica ed anche lì abbiamo visto che c’è la necessità di farlo e quindi, questo è il mio scopo: il cercare di mettere insieme, ed è difficile, una squadra di governo. Se non sarà per questo mandato deve essere per il prossimo. Questo deve essere l’obiettivo. Non possiamo più permetterci e spiegherò perché, di avere delle liste fantoccio nelle quali ci sono due persone o peggio ancora una persona che deve essere eletta e 28 pecore messe lì per raccogliere un po’ di voti per raggiungere quel numero. Questo è negativo per la città. Perché quando una maggioranza governa, come è accaduto gli ultimi anni senza opposizione reale, perché diciamocela tutta l’opposizione non esiste, è frastagliata fra la sinistra di una qualche maniera che non riesco a capire, qualche cosa di civico, qualche cosa che ex Forza Italia, qualche cosa che è di Centro che però non riesce a fare da collante, è inesistente. Un fatto negativo per la maggioranza, perché poi la maggioranza si accomoda, è meno pungolata, è meno attenta ai bisogni e quindi non è facile un discorso di PD. E’ la stessa cosa dove governa il Centro Destra. L’esempio della Lombardia è emblematico di tutto quello che è successo a livello regionale e quindi il nostro compito di noi che siamo attualmente in opposizione è di costruire qualcosa di concreto e i progetti ci sono e vediamo le grandi cose che mancano. Tu prima mi chiedevi che cosa ha fatto di buono. Questa amministrazione è riuscita a mettere delle toppe, là dove c’erano delle falle evidenti, ma quella della Sacelit rimane. Non è tutto di competenza nostro?. Ok!. Cosa facciamo perché tra dieci anni lì riparta? E’ un punto fondamentale. Il discorso riguarda anche il Piano Cervellati, che da alcuni viene messo come la punta di diamante, da altri viene denigrato. Che cosa facciamo?. Che cosa facciamo in modo tale che tutta la città condivida questo piano?. Il turismo?. Io da venti anni a questa parte sento sempre critiche da parte degli operatori, sento critiche da parte della gente. Che cosa facciamo seriamente per promuovere il turismo e far si che non dobbiamo sentire tutti gli anni gli stessi discorsi e vedere le stesse cose?. Raccolta differenziata. Costi enormi. Ci dicono ah! ma quello è un problema del servizio, il costo del servizio deve essere assolutamente coperto. Anche lì, tra le tante cose che abbiamo fatto e in maniera davvero laica, gli amici del M5S che sono amici, ma anche lì sono persone a parte rispetto a quello che è un gruppo a parte. Io questo lo posso dire a differenza di tanti altri consiglieri e di maggioranza e di opposizione, non sono andato mai, nemmeno ad un incontro di questi meetup, perché?. Perché so che quella non è la mia casa e soprattutto per una questione di rispetto nei loro confronti. Perché molti dei consiglieri che vanno a questi incontri cercano semplicemente di captare qualche consenso in quel grande dissenso che rappresenta il M5S.Credo di aver risposto a tutto.
G – Certo è, da quello che mi vien dato di sapere, lavorando io negli studi di “Radio Scarpa”, l’emittente perennemente collegata sempre in diretta con quelli che sono gli “Studi sulla Piazza”, che si sta formando una lunga coda di sgomitatori, nei tornelli che regolano l’entrata nelle file della maggioranza. Ci siamo fatti nomi, ma eravamo in confessionale e come tali, quindi, resteranno un nostro segreto. Ma più genericamente, che mi dici ? E’ Vero?? Ne sai qualche cosa?.
P – Io ho preso 100 voti. Sembrano pochi, in realtà sono tanti perché li presi comunque in un contesto drammatico, che era quello del PDL di allora e li presi sostanzialmente facendo campagna elettorale per conto mio. Se voi andate a vedere anche la foto del PDL, quella famosa in cui stanno sul ponticino che conduce alla Rocca, io non ci sono, perché effettivamente non condividevo quella scelta, non tanto per la persona di Marcantoni, persona stimabilissima, ma in generale, perché a me nella vita piace vincere, non mi piace perdere. Quindi in tutto quello che viene fatto volontariamente o involontariamente per perdere una battaglia io non lo faccio. Quindi era quello il motivo principale  del mio dissenso rispetto a quell’area politica, che poi non esprimeva valori a livello locale, poi i valori sono tutti molto… Sul fatto della lista, sicuramente io non busso alla “porta di”, potrebbe capitare che altri bussino alla mia, però quando io dico che quella non è la mia casa, che il PD che ha preso il 50 e passa % nella nostra casa, significa una cosa chiarissima; ovvero che noi ragioniamo in termini concreti di progetti e di prospettive. Solo in quei termini ci può essere la collaborazione. Ma da qui ad entrare in una lista o fare una lista per sostenere il singolo candidato a Sindaco, ce ne passa!. Siamo persone serie. Ripeto, quei cento voti che ho preso li ha presi Maurizio (inteso come Maurizio Perini) per la fiducia che aveva dalle persone ed io ho una parola sola. Le persone sanno qual’è la mia appartenenza politica e quello sarò. Non mi vedrete in una lista civica che sostiene il candidato Sindaco, né mi vedrete fare una lista civica a favore di, né tanto meno mi vedrete fare un gruppo che si presenta per un candidato Sindaco solo per rappresentanza o per … (interrompo!).
G – Si mi sta bene tutto quello che hai detto, ma insomma andando al sodo come piace a me, i tuoi voti dove andrebbero a finire? Da quello che ho capito e senza prenderla tanto alla larga, all’attuale Sindaco, a Mangialardi. Giusto, o ho capito male?.
P – La mia speranza è che tra quei 100 ragazzi e ragazze, che mi hanno aiutato a prendere i 100 voti, emergano una serie di persone, che ci sono, che siano in grado di dare un contributo alla città, piuttosto che un voto a Tizio, Caio, Sempronio. Perché certamente questa maggioranza non ha bisogno …(lo interrompo nuovamente!).
G – Perfetta dichiarazione da politico…
P – ...(sorridendo) Sarà anche da politico, ma i miei 100 voti non sono influenti per una elezione…
G – A proposito di crisi, perdonami se mi esce una battuttaccia, ed in questi frangenti non è bello sparare sulla Croce Rossa, ma sarebbe anche da falsi del resto non fare questa domanda. Senza entrare nei dettagli, ma telegraficamente, che mi dici su questa Giunta in merito all‘alluvione di questi giorni, ha o non ha fatto “acqua” ? E se SI, dove, o se NO, il perché?.
P – Allora guarda. Io posso dire che dal vetro di questa finestra del vostro ufficio (via Mercantini), vedo la casa nella quale con una squadra del CNGEI, siamo intervenuti. Ti posso dire che rispetto al fenomeno a se che verrà sviscerato tantissimo, che verrà analizzato minuto per minuto, quello che è mancato è stata la possibilità di prevedere un evento di questo genere. Cioè Senigallia ha vissuto questi anni al di là di questo genere di episodi che invece in Italia accadono sempre più spesso. Quindi noi ci siamo ritrovati con una zona che di fatto era a rischio esondazione come quella del Borgo Bicchia, però esclusa dai piani di emergenza. Tanto è vero che questi messaggi di avviso e fisicamente anche la presenza dei Vigili è andata in posti che dal Piano erano previsti. Il non aver letto il cambiamento  dei tempi e soprattutto non aver valutato il pericolo imminente. Quella è responsabilità di chi ha amministrato. Non certo mia che in quelle stanze non ci sono. Quindi io non posso dire ah c’è stato un evento eccezionale perché di fatto questo è successo … e questo lo voglio dire però, io non do una responsabilità specifica al Sindaco: anzi, nell’immediatezza di quello che era accaduto, io mi sono sentito di mandargli un messaggio. Perché mi commuovo ripensandoci, perché probabilmente lui si è sentito solo. Ed è stato, forse, lasciato solo da quella squadra che ti dico che è invece importante formarsi intorno. Perché una persona sola… (rimetto bocca..!)
G – Giustissimo, condivido con te e mi spiace per Maurizio (Mangialardi. NdR), ma devo dire che però la squadra se l’è formata lui, quindi, come si dice in questi casi, chi è causa del suo mal…
P – Esatto, esatto, ma è questo infatti il ruolo della politica, non ci deve essere mai un “Uomo solo al comando” anche se quella persona ha un grande carisma. Perché poi nelle situazioni di emergenza tu hai bisogno di persone che ti diano un contributo. Lui comunque in questo momento, probabilmente, con l’alluvione si è rafforzato. Ha più consenso di quanto ne aveva prima e lui ha la forza in questo momento di mettere in riga tutte le cose che sa che non vanno in questa città e di metterla davvero in sicurezza per evitare che episodi di questo genere non abbiano più a ripetersi.
G -  Nel negativo, sempre che tu ritenga ritenga che ci sia del negativo da sottolineare, per che cosa credi che sarà ricordata questa amministrazione?.
P – Mi dispisce dirlo, ma purtroppo questa amministrazione, al di là delle tante cose buone, ma poi non tanto questa amministrazione in sé, a me spiace il fatto, e torniamo a bomba, che cioè tu devi avere una squadra efficiente ed il Sindaco, sarà ricordato come il Sindaco dell’alluvione. Verrà ricordato per questo aspetto. Ed io sono certo che le sue responsabilità, rispetto a tutto questo sono solamente marginali. La cosa che lui può fare avendo un consenso molto forte è quello di mettere mano e mettere in riga tutte le cose che non hanno funzionato e quindi il mio augurio al di là della politica è questo. Personalmente io cercherò di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità, per creare una squadra di persone che anche al di là della politica possano dare un contributo serio e concreto alla città.
G – Ultime due domande con risposte telegrafiche visto che i tuoi impegni lavorativi ti reclamano. Quali domande non ti ho fatto, che avresti voluto invece ti facessi e a quanti o quali assessori va maggiormente la tua simpatia, il tuo apprezzamento per il lavoro che svolgono e come lo svolgono.
P – Io pensavo che ti avresti fatto una domanda sulla specifica del rapporto più o meno positivo su qualcuno della maggioranza, piuttosto che con qualcuno dell’opposizione, però penso di essere stato abbastanza chiaro e di aver risposto tra le righe. Circa la Giunta, ti dico due persone con le quali ho un rapporto davvero bello che va anche al di là della politica, come Schiavoni, per ambito culturale e persona molto aperta. E l’altro è Ceresoni, persona estremamente preparata e che umanamente è come piace a me: si-si, no-no, vale a dire non racconta ca… ( e a conclusione dell’intervista chiude sorridendo con un omissis!).

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Testo e video




di Franco Giannini


Già pubblicato Domenica 6 luglio, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

Mirella
2014-07-06 09:24:30
Le classiche risposte di un ex DC che con 100 votarelli nulla spostano e nulla dicono...
un povero tra i poveri (di politica)
2014-07-06 13:36:25
"ROBA VECCHIA" Mi sembra di essere nel periodo pre-elettorale 2010, stesse persone e stesse risposte da politici come le promesse mai mantenute. Questi sembrano fuori dal mondo e forse, che è anche peggio, non si rendono neanche conto cosa è successo a Senigallia e nel mondo in questi anni. Inutile spiegarglielo sarebbe tempo perso. Serve gente con gli attributi, che abbia voglia di dire e gridare basta a questa politica dissenata, bisogna rivedere il tutto da cima a fondo. Spiegare ad un Sindaco quali sono le sue qualifiche istituzionali e le sue responsabilità poi chi vuole candidarsi sappia cosa deve e non deve fare per tutti i cittadini e non solo per una parte di essi. Grazie Franco per quello che continui a fare continua a metterci in mostra queste persone al che noi alle prossime elezioni possiamo meglio renderci conto per chi votare. Sperando che i Senigalliesi possano incominciare a ragionare prima di votare e non continuare a votare come "struzzi" o solo per misire interessi di parte o per non incorrere in velate minacce promesse.
maria garbini
2014-07-06 19:10:04
Grazie per quel poco di luce che emerge sul personaggio, ma che noia-fatica arrivare in fondo. ........il casalingO di Voghera
maria garbini
2014-07-06 22:11:59
In attesa di cadrega! Merito del ricciolone l'essere riuscito a liberare dopo 25/30 anni l'EX-cantiere navale??????? I rapporti con lanari per Borgo Torri che MAI tornerà via Mamiani? suddito-610