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lunedì 22 luglio 2013

L’INPS crede che la “rete” sia un sistema di pesca del tipo “tonnara”

Ovvero come l'Italia Ammnistrativa riesce a burocratizzare anche l'informatizzazione

Rete, informatizzazione, telematizzazione, semplificazione: dovrebbero essere tutti termini che preludono servizi più veloci, snelli, meno burocratici di quelli cartacei usati fino ad oggi dalle nostre vecchie pubbliche amministrazioni. Ecco, dovrebbero, il condizionale non è usato lì per caso. Non so quanti cittadini sanno o sono venuti a conoscenza, che ai pensionati che hanno tagliato il traguardo dei 64 anni e che non raggiungono un reddito personale di 9.660,89 € (si notino gli 89 cent!), con la pensione di giugno, hanno ricevuto quella che l’INPS chiama eufemisticamente “quattordicesima“.

L’importo è di 420 €, in via provvisoria, come spiega l’Istituto, salvo l’esito, a posteriori, degli accertamenti reddituali (uso le parole della loro comunicazione) effettuati anche per il tramite della competente amministrazione finanziaria. E fin qui, mi si dirà, una bella notizia, se non fosse che alcuni anziani pensionati se la sono trovata inaspettatamente al momento del ritiro allo sportello della Posta ed a parte l’evitato coccolone da sorpresa, non se la sono potuti neppure godere, tanto erano preoccupati a chiedersi ed a chiedere all’impiegato postale di turno, se non si fosse trattato di un suo errore, nel timore di vedersela poi addebitare e doverla restituire. E non è neppure che una volta ritirato l’importo, il timore sia scemato più di tanto. Infatti non sono pochi coloro che hanno sollevato, ritornati a casa, la “mattonella” e l’hanno messo lì, in attesa che passi un po’ di tempo e che il tempo sani ogni loro dubbio.
La lettera dell'INPS ai pensionati (pagina1)
 per leggere- cliccare sopra
Ma il ridicolo della cosa, è che dopo sei giorni dal fatidico 1 luglio data del ritiro della rata-pesante di pensione di giugno, stanno arrivando ai pensionati due lettere, per un totale di due buste e di sei fogli A4, in cui tra i tanti blà, blà burocratici, si fa presente che “arriverà al gentile Signore/a” ‘sta opulenta “quattordicesima“. Ed invece questa è già stata ritirata e o “previdentemente conservata” oppure già spesa per pagare qualche bolletta.
Oramai la fiducia nello Stato si è ridotta ancor più di totalmente, e se fosse possibile ancor più nei confronti di un INPS e di un’Equitalia che – come condor – ti girano sulle teste in attesa del profumo del tuo cadavere.
Dicevo 6 pagine e 2 buste. A parte la spesa cartacea, a parte quella postale, a parte che come si può leggere da alcuni dei fogli che allego, si poteva fare a meno di questa perdita di tempo: infatti chi ha compilato ed inviato il modello 730 ed Unico (nel caso in oggetto oltre 20 gg orsono, ma evidentemente i servizi informatici INPS hanno il virus influenzale che ne ostacolano la velocità) non devono (o dovrebbero? con l’INPS del diman non v’è certezza!) dichiarare nulla.
Ma la parte più ridicola della faccenda è riservata alla pagina dedicata alle istruzioni del come un pensionato puo’ iscriversi al sito www.inps.it. Insomma la rete, quella che risolverà tutti i mali a portata di mano (o quasi!) di tutti quei pensionati racchiusi tra i 60/65 anni di età ed gli ultra 90enni. Le istruzioni non le si negano a nessuno, per il PC è tutt’altra cosa. E poi non basta averlo, bisogna anche saperlo usare. E quanti sono coloro di una certa età che hanno il PC e lo sanno usare? Se lo sono mai chiesto le eminenze grigie Inpsine? Essendo delle eminenze grigie replicheranno che gli anziani si possono far aiutare dai Patronati e dagli Uffici INPS. Giusto, ma è anche vero allora chiedersi a che serve inviare un mucchio di cartaccia con cervellotiche istruzioni??
Una pagina A4 per spiegare come fare. Prima di leggervela, gentili lettori, vi consiglio, di andare in bagno, vi eviterà di farvela addosso… Credevo che il comunicato stampa del comune di Senigallia, su l’uso del telefonino per il parcheggio iSosta, fosse complicato, finchè non ho letto questo dell’INPS. Quello comunale, al confronto, è un manuale del perfetto boy scout.
La lettera dell'INPS ai pensionati (pagina3)Ma all’INPS, mi chiedo, sono al corrente dell’età dei loro “utenti”, della loro elasticità mentale inversamente proporzionale con l’avanzare dell’età? Si sono mai chiesti il perché, quando è stato promesso loro che gli avrebbero restituito tutta l’IMU pagata, si sono presentati in massa agli sportelli postali? L’anziano e peggio ancora il “vecchio” è un essere fragile, che va aiutato e non messo in imbarazzo, perché ogni qualvolta arriva una missiva dall’INPS deve ricorrere all’aiuto di qualcuno che gli spieghi che si tratta, come in questo caso, di un fuoco fatuo.
Se anche questo sistema lo volete far rientrare nella razionalizzazione della vostra burocrazia, attenzione fermate tutto, pensateci su un momento, perché vi state intrecciando sempre di più senza accorgervene. E la cosa drammatica risiede nel fatto che, mentre con gli onesti cercate di fare i perfettini, abusando spesso della loro pazienza, la battaglia ai veri farabutti, agli approfittatori, alla feccia della società la perdete quotidianamente.

Franco Giannini
Già pubblicato il 19 luglio, 2013 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
Spigolature
2013-07-19 06:59:57
Ho avuto esperienza col sito INPS e nonostante i miei 30 anni confermo la difficoltà di accesso ai servizi, burocratizzati anche in rete. Ti mandano un PIN parziale per posta, che va attivato online per ottenere il PIN completo (e per motivi di sicurezza ci può stare). Poi, però, se vuoi usare un servizio, come presentare la domanda di disoccupazione, il PIN non basta: devi avere il PIN dispositivo. Quindi compili un modulo online, lo stampi, vai alla sede, prendi il numero, fai la fila e lo consegni all'addetto e finalmente puoi usare i servizi online. Quando finalmente sei pronto per usare il servizio in rete, se ti accorgi che sul sito non compaiono tutti i periodi in cui hai lavorato, allora ritorni in sede, riprendi il numero, rifai la fila, riparli con l’addetto e ti sentirai dire che se hai difficoltà a usare il sito, ti puoi rivolgere al sindacato! Alla faccia della semplificazione!!!
Alessia
2013-07-19 13:18:12
Anche io di recente ho scoperto il fantastico mondo dell'INPS online per gestire la mia pratica di maternitá...sono rimasta scioccata dall'inefficienza del sistema. Premesso che sono giovane, abituata a fare un sacco di cose online, laureata in ingegneria (per caritá, non che sia garanzia di intelligenza ma di sicuro una certa familiaritá con lo strumento PC ce l'ho), detto ció, la procedura online che ho dovuto fare é stato un percorso a ostacoli e basta. Una inutile complicazione....inutile che vogliamo fare gli "avanzati" se anziché semplificare le procedure le complichiamo e basta e se comunque, per chiudere qualsiasi pratica, una passatina allo sportello bisogna farla... é ridicolo. Mi viene da pensare che sia solo un modo per costringere l'utente a rivolgersi a qualcuno che possa aiutarlo, e PAGARE per questo servizio di supporto. Prima almeno bastava andare allo sportello
patricia
2013-07-19 14:36:58
Dopo un po di tentativi (nonostante i miei 72 anni) anche non essendo la mia madre lingua, ho ottenuto il mio numero PIN. Spero di ricordarmi dove l'ho messo per anno prossimo, anche che le regole sono sempre le stesse!!!!!! Inutile chiedere aiuto, perche tutti hanno da fare, o non sanno fare!!!!!!!
Stefano.
2013-07-19 15:21:20
Siamo alle solite! Tutto questo perché la legge sulle semplificazione è stata fatta e alcuni dirigenti per giustificare che qualcosa è stato fatto mettono in piedi l'ennesima stronz@@@ pur di ricevere il premio produzione, tutto ben condito con il sindacato. Loro braitano solo quando i pesti i calli altrimenti... Ma davvero... Non se ne può più!!!!
pie
2013-07-19 18:02:21
Stefano,hai capito bene come funziona!! E'proprio cosi'! Un (...omissis...) fra dirigenti!!
Betto Lelli
2013-07-19 23:56:31
Come noto, da quest'anno l'Inps non invia più il modello Cud per posta (50 milioni di € di risparmio tra carta e spese d'invio). Confermo che sono arrivate (insieme, nello stesso giorno) due lettere perfettamente identiche in tutto. Semi Off-topic: riguardo l'Inps il primo pensiero, personalmente, và a chi ne è a capo, cioè Mastrapasqua. Per chi non ne fosse a conoscenza questo 'fenomeno della natura' è in grado di mettere insieme 25 incarichi IN CONTEMPORANEA; 25 in verità è il numero che Google restituisce con più frequenza, c'è anche un 34 e pure "...prima erano 55". (foto http://bit.ly/1bP2x5T ) L'ho visto più di una volta in tv rispondere a svariate questioni previdenziali relative a gente in 'difficoltà pensionistiche' (esodati/precari/co.co.co./ricongiunzione ecc. ecc.) Nei quesiti più 'scabrosi' emerge la sua fenomenale abilità nel 'rigirare la frittata' a suo apparente piacimento, nel giro di pochi istanti. Per intendersi, ricorda il Tognazzi di Amici Miei.

Questo è quanto ho inviato direttamente all'INPS su FB senza ricevere alcuna replica:

mercoledì 20 maggio 2009

SENIGALLIA 2.0 - I REMIGINI DEL WEB



di Franco Giannini

Non abbiamo udito nessuna campanella, ma siamo ugualmente entrati a scuola, non indossavamo il grembiulino, ma ognuno, si vedeva, che era intimidito dalla non conoscenza dell'altro, come sono soliti fare i remigini al loro primo incontro. E come loro sono soliti fare, anche noi scolari del web, futuri argonauti della rete, abbiamo occupato i banchi assegnatici. Ma che sto dicendo, i banchi ? Ecco, il primo insegnamento: impariamo subito ad usare la giusta terminologia... le nostre sono delle postazioni su cui campeggiano dei terminali completi di uno schermo video, di una tastiera e di un mouse. L'età, da un sommario colpo d' occhio, non è proprio quella da remigini, ma di solo qualche anno in più. E questo, credo, è incoraggiante dal momento che questo corso è nato con l'intento di istruire chi di questo strumento è completamente digiuno, ma che rappresenta o dovrebbe rappresentare per tantissimi, l'occasione per non restare tagliati fuori in un mondo tecnologicamente avanzato che procede ad una velocità sostenutissima. Siamo non moltissimi, appena una decina, ma giusti per occupare le postazioni disponibili. Suddivisi in parti uguali tra donne e uomini, come è giusto e vuole che sia la legge che regola le pari opportunità. Una prima sensazione è che comunque qualcuno, però, come del resto anche il sottoscritto, abbia frequentato una "primina privata" e sia un pò avvantaggiato. Il primo problema lo si incontra non certo per un deficit umano, bensì da un semplice fattore tecnico: non so perché, neppure a farlo apposta, mai come in queste occasioni i PC , sembrano scendere in sciopero, vale a dire si bloccano e non rispondono. Qualche minuto abbondante di attesa ed ad un tratto come tutto si era bloccato, senza spiegazione, riprende a funzionare. Ecco che allora Andrea Garbin, ancora una volta l'anfitrione dell'evento, inizia la sua lezione introducendo i motivi di queste tre ore di corso, sottolineando l'importanza del wi-fi gratuito che il Comune fornisce a tutti coloro che si sono iscritti. Altro punto che ci viene spiegato è le differenze che esistono tra i blog, le tipologie dei commenti sugli stessi. Si passa poi all'importanza della password, della sua costruzione e soprattutto il valore che essa ha se trattasi di un blog o di un indirizzo di posta elettronica, piuttosto che quella di un C/C bancario. "La rete è una cultura di comunità" dice Garbin, e come cultura si deve essere spinti dall'interesse ad una continua esplorazione che vada ben oltre a quegl' imput tecnici basati a volte su di un semplice click. Dopo un sostanzioso ma doveroso cappello teorico, si comincia ad entrare praticamente nel tema. Si parte con la spiegazione di che cosa siano le e-mail, i pericoli dei virus , la gratuicità di alcuni gestori, gli anti virus, ecc.. Dal solo uso vocale si passa all'ausilio delle schermate sulla lavagna luminosa con la visione di esempi fa-simile, delle varie sfaccettature che offrono i programmi di posta elettronica, sottolineandone però anche le pericolosità che possono arrecare gli allegati di sconosciuti che potrebbero contenere nel loro interno virus nascosti. Altro argomento importante è la Firma Digitale, utilizzabile già fin da ora ma proiettata verso un prossimo quanto immediato futuro. A questo punto non poteva mancare una prova pratica di come iscriversi ed inviare una mail. Per le iscrizioni a Gmail, le prime difficoltà, con la memorizzazione delle password e la modalità migliore per ricordarsela poi in futuro. Poi il battesimo del fuoco con l'invio delle mail tra remigini. Una sofferenza...chi lascia la strada vecchia per prendere quella nuova.... Mi accorgo infatti, quanto sia ignorante in materia, mi sarei atteso di fare una passeggiata ed invece con il passaggio da yahoo a gmail, le cose cambiano, o almeno così mi è sembrato. Ritardo, confusione, mi sono sentito legato nei movimenti. Ma ad una cosa è servito, ad avvicinarci tra remigini della rete...ci siamo spediti le mail un l'altro pur sedendo affiancati e ci siamo scambiati le prime parole, proprio grazie al fatto che le mail tardavano ad arrivare e così ci siamo un pò sciolti. Intanto al mio fianco, un ragazzino che accompagnava la mamma educatissimo, cominciava a dare segni di stanchezza. Tre ore sono tante ed era comprensibile la sua ricerca di trovare un modo per far trascorrere più piacevolmente quegli ultimi minuti...gli si suggeriva un viaggio a Gardland navigando su internet. Lui, più giovane, era già avanti con il programma, noi invece, meno giovani, dovremo attendere, sempre se si farà, un altro ciclo di lezioni. Comunque sia, checchè se ne dica, Senigallia 2.0 è stata una bella ed utile iniziativa, nel sua globalità e che dovrebbe, secondo il mio modesto parere, essere ripetuta anche il prossimo anno, magari con qualche "registro".