mercoledì 28 marzo 2012

Qualità dell’aria: a Senigallia è buona, se non si considerano gli “nd”


Vi chiedete che cosa siano? basta andare sul sito della Provincia e ve ne rendete conto...

Dopo aver letto l’ultimo suggerimento impartito dai “Monsignori Della Casa” casarecci, conosciuti soprattutto come autori dilettanti del novello manuale di belle maniere, ovvero “Lo Galateo de’ costumi sull’uso delle lettere aperte“, non mi arrischierò a mettere destinatario ed indirizzo, bensì il solo contenuto.

Voglio parlare allora di Ambiente, Qualità dell’aria, Centralina, Inefficienza e fattore “nd”

1) Come si formano le polveri sottili
…possono derivare anche da fonti antropiche, quali centrali termiche e processi industriali che implicano combustioni; o per quanto riguarda il traffico stradale, dal lavoro di freni e gomme e dal sollevamento di polvere di strada…

2) Gli impegni assunti a livello locale
La Regione Marche ha approvato un suo Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria. L’atto porta una lista che distingue le zone che superano ordinariamente il limite dei valori consentito da quelle che non lo superano. Per le prime scatta il piano di Risanamento, per le seconde il piano di mantenimento. Se il superamento è dovuto a più cause inquinanti, la Regione è tenuta a predisporre uno specifico Piano Integrato di Risanamento…

3) Cosa può fare la pubblica amministrazione e cosa possiamo fare noi
“…Parecchie cose, ma non senza la piena partecipazione convinta di tutti enti locali, comunità e singole persone. Non c’è solo il traffico: ci sono anche gli impianti industriali e il riscaldamento domestico. Serve dunque un controllo costante e la possibile limitazione delle emissioni da parte di ciascuno di questi fattori…”

4) Elenco delle Stazioni di Rilevamento

Stazione di Senigallia – Incrocio Penna

Punto Uno.
Da quello che è scritto si può concludere che si dovrebbe controllare non solo il traffico, ma anche centrali termiche e i processi industriali che implicano combustioni. Si dirà che viene fatto, ma i dati, se ci sono, restano nei cassetti blindati degli uffici. Ma una cosa che mi rimane nella gola e non riesco ad inghiottire è che le polveri sono causate anche dal “lavoro di freni e gomme e dal sollevamento di polvere di strada“. Allora perchè fermare solo i diesel pre euro 1 e 2? Nei mezzi più moderni forse gli autisti frenano con i piedi nudi e montano ruote ecologiche di legno? Spazzare ed aspirare le strade con mezzi elettrici, sarebbe cosa errata?

Punto Due.
La Regione che parla di far scattare i “piani”, onde si superino i limiti dei valori consentiti, di risanamento o mantenimento… sempre che venga in possesso di questi dati!

Punto Tre.
La pubblica Amministrazione non fa un tubo. Vieta e multa. Punto. Il trasporto pubblico viene pubblicizzato con l’apporto di altre spese di pubblicità. Allora si parla e ci si riempe la bocca con il “Mobility Game” o ancora il “Car Pooling” e magari, ma ancora è troppo avveniristico per Senigallia il “Car Sharing” o la “metropolitana di superficie“. Alla fine però, ci si nasconde dietro il dito dell’impotenza che il trasporto viene tagliato con la solita motivazione di “Non ci sono fondi, i soliti tagli ci legano i polsi, il patto di stabilità non ci permette di…“, poi una bella lavata di mani sperando nella pioggia. “Serve dunque un controllo costante“. Da chiedersi c’è solo a chi competa, perchè al momento non c’è. Il Comune dice che è compito della Provincia. La Provincia sembra più occupata a preparare gli scatoloni per il prossimo trasloco…

Punto Quattro.
La mappa del posizionamento della centralina per il rilevamento delle PM10La centralina di rilevamento, secondo il sito della Provincia, è ancora situata alla curva della Penna. Hanno spostato la centralina ed i tecnici non sono riusciti ancora a modificare una via sul Sito.

Nel 2012, dal 1° Gennaio ad oggi 25 Marzo, la centralina ha marcato quel “nd” di cui parlavo nel titolo, indicante la non disponibilità del dato, per ben 39 volte su 85 giorni in esame.
Gli sforamenti su i soli 47 giorni che la centralina ha funzionato, sono stati 23, considerando la media giornaliera delle 24 ore. Se poi abbassiamo il rilevamento alle 8 ore, otteniamo non più una grafica simile a quella disastrosa del nostro spread nazionale, ma più vicina all’elettrocardiogramma di un infartuato e senza neppure tante speranze e si sale così – se l’esame viene trasferito sulle 8 ore (quindi 3 rilevazioni al giorno 8-16-24) – a 68 superamenti che raggiungono uno “spread” di 172.3 su un limite di legge previsto in 50 ug/mc.

In Consiglio Comunale se ne parlò, di Centralina, se non vado errato, nel lontano Gennaio del 2011 e visto che non se ne è fatto nulla… visto mai che qualcuno, non ritorni a parlarne nella giusta Sede Istituzionale (dal momento che le lettere aperte sembrano siano disdicevoli) e magari… resti tutto come prima!


Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it

Questi i Commenti dei lettori di Senigallia Notizie:
federico
2012-03-27 12:11:57
I camini sono una gran fonte d'inquinamento, andrebbe vietato categoricamente di accenderli. E' un modo troglodita di riscaldarsi. Ok che la legna è "rinnovabile", ma la combustione nei camini produce un sacco d'inquinanti; molto meglio usare il metano. Altro problema e fonte notevole d'inquinamento sono i fuochi che vengono accesi in campagna per bruciare le potature (soprattutto in questo periodo); l'altro giorno passavo al tramonto per la strada del Montedoro da cui si domina una bella parte della vallata del Cesano e il numero di fuochi accesi era impressionante (mi sono fermato a 14). E' inutile prendersela solo con il traffico delle auto quando poi ci sono altre categorie di inquinatori che vengono lasciati liberi di fare quello che gli pare....
Mary C
2012-03-27 17:01:39
Questa storia dei camini e delle sterpaglie mi è piaciuta proprio. Infatti nei secoli passati quando l'unica fonte di calore erano i camini e le stufe a legna e l'agricoltura dava lavoro alla maggior parte del popolo, la qualità dell'aria era pessima!
federico
2012-03-27 19:38:47
non sono fantasie mary c, ma la verità. E' risaputo che la combustione delle "biomasse" se non ci sono particolari filtri applicati alle canne fumarie produce una gran quantità di polveri sottili e altri inquinanti molto tossici per la nostra salute. Alcuni comuni hanno ordinanze che vietano l'uso dei camini a meno che non rappresentino l'unica fonte di riscaldamento. Se è dannosa l'accensione di un camino pensa un pò tutti i fuochi che vengono accesi nelle campagne per bruciare le potature (per esempio degli ulivi in questo periodo)....

domenica 25 marzo 2012

Gaffes, minestre riscaldate e “pourparler” al Consiglio Comunale del 21 marzo


...in compenso, sembra che i tempi si abbrevino ed infatti prima di mezzanotte tutto era finito


La campanella agitata da Monachesi dà il via alla “manifestazione” alle 16,50 con il consueto appello e, constatata l’esistenza del fatidico numero legale, il via alle “danze”. Non essendoci interrogazioni scritte che avrebbero avuto la precedenza, si passa a quelle orali.

I primi della lista iscritti a parlare, sono i Consiglieri che sono rimasti fuori nel precedente Consiglio a cui spetta di diritto la precedenza. Gregorini sarebbe il primo, ma vista che la sua interrogazione era rivolta a Campanile, assente per ragioni di lavoro, la cede al secondo in lista, Perini, ma che a sua volta e per lo stesso motivo la passa al prossimo della lista.
Sardella quindi prende la parola chiedendo lumi sul contenzioso sorto con la ditta Pieralisi in merito alla costruzione del complesso sul lungomare denominato “Villa Pieralisi”. Contenzioso che come riportato dalla stampa, dovrà essere esaminato dal TAR e dal Tri.
A fornire le informazioni richieste è il Sindaco che fa presente come ci siano degli atti pubblici che indicano il ricorso al TAR della ditta Pieralisi per abusi che questa Amministrazione ritiene siano stati commessi nel realizzare l’opera. Delle anomalie nel destinare aree private ad uso pubblico. Una pratica complessa, per cui si impegna ad inviare a Sardella tutta la pratica.
Sardella dice di attendere allora tutta la documentazione e possibilmente in PDF.

Monachesi fa presente che Campanile non potrà intervenire ed allora chiede a Perini se vuole prenotarsi per il prossimo Consiglio o preferisca indirizzare la sua interpellanza a qualcun altro della Giunta. Perini opta per questa seconda soluzione ed espone il suo problema. Mettere le paline con i nomi dei Palazzi storici cittadini, nelle loro vicinanze e rendere leggibile quella di Palazzo Mastai, oramai scolorita. Suggerisce anche di mettere sia all’entrata che all’uscita della città, una targa che ricordi che Senigallia è la città natale di Papa Pio IX.
Rispondono la Curzi prima e Schiavoni poi, confermando ed assicurando che si sta lavorando in tal senso ed in merito al suggerimento l’assessore alla cultura si impegna a parlarne anche con Campanile per valutarne la possibilità d’attuazione e poi far conoscere le loro decisioni.

Cicconi Massi invece chiede al Sindaco di chiarire cosa sta accadendo al Centro relativamente alla ventilata pedonalizzazione di Piazza Garibaldi. C’è infatti una condivisibile preoccupazione degli operatori economici del Centro storico alla notizia di indagini geologiche che preannunciano quello che potrebbe essere un futuro della destinazione di Piazza Garibaldi non più destinata alla sosta delle auto. Alla luce di questi motivi, chiede che venga fatta chiarezza e comunque oggetto di un percorso partecipativo con i soggetti ed operatori del Centro Storico prima ancora di prendere una decisione definitiva.
Risponde il Sindaco che ringrazia Cicconi Massi proprio “…per aver posto il tema nell’Assise adeguata e permette di dare qualche notifica “vera” – e sottolinea con un tono di voce più alto quel “vera” -, perché quello che si sta dibattendo è il “nulla”. A volte ci sono – prosegue -“… semplificazioni, banalizzazioni che qualche volta purtroppo… vengono raccolte dalla stampa e non so se per alimentare un dibattito come lei dice necessario…“. Ed ancora “…parliamo di Piazza Saffi? …dei lavori di riqualificazione che ci sono ?… oramai il problema è superato…Parliamo, come ho visto in questi giorni sulla stampa, di Piazza Simoncelli? …non penso … il dibattito su Piazza Simoncelli è chiuso… valutare la ricollocazione del mercato per avere più disponibilità di sosta in centro…oppure parliamo dell’intervento di riqualificazione dei cosiddetti Orti del Vescovo…3 milioni e mezzo di € di finanziamento… e che porterà in quello spazio…48 famiglie a vivere dentro il Centro storico…nell’idea di ripopolamento…della nostra Città…Parliamo anche di riqualificazione di Piazza Garibaldi?…e per una serie di attività di questi giorni, per indagini georadar … sono valutazioni riconducibili alla fantasia di chi scrive…perché non è vero che ci sarà l’estensione della zona pedonale fino a via Cavallotti… Non è “Vero”, non è “Vero”…” Mangialardi spiega anche come in futuro ci sarà una modifica, una riqualificazione, di fronte al sagrato del Duomo, utilizzando parte dei fondi di quei 3 milioni e mezzo (previsti per riqualificare la piazza), che seppur faranno perdere circa 30 posti auto, questi verranno recuperati ridisegnando gli stalli esistenti aumentandone il numero. Di più però non si potrà fare perché ghigliottinati sempre dal Patto di Stabilità.
Per Cicconi Massi comunque quei 2130 parcheggi esistenti in un diametro di 786 metri del centro città, sono insufficienti e si dice parte attiva perché in commissione di ciò si parli.

E’ la volta di Mancini che rivolge la sua interpellanza a Ceresoni, per conoscere le motivazioni dovute al fermo-lavori del cantiere “ex Politeama Rossini” e per sapere quale fine abbiano fatto quei 800 mila € degli oneri di urbanizzazione che erano stati destinati alla costruzione di un parcheggio in struttura.
Le informazioni vengono fornite da Ceresoni. La società ha attualmente fermato temporaneamente l’attività per una serie di valutazioni che sono interne all’analisi che la società stessa sta facendo. Cosa che però non significa che i lavori non finiranno mai perché la validità per costruire in quest’area ha una validità di tre anni e quanto prima, quindi, si auspica che possano riprendere i lavori. Per quanto riguarda gli oneri, invece, essi sono già stati incassati dall’Ente Comunale con l’intenzione di costituire come un salvadanaio vincolato alla realizzazione di opere di parcheggio destinate al servizio del Centro Storico.
Mancini prende atto con piacere che quell’introito è stato incassato, anche se resta perplesso sulla sospensione dei lavori che denotano la poca appetibilità attuale della destinazione finale d’uso (ipermercato e negozi) a cui sarà destinato l’intero complesso.

Rebecchini avrebbe voluto rivolgere le sue parole a Volpini, ma essendo assente le rivolge allora al Sindaco. Il suo tema riguarda un fatto di cronaca. Un incidente avvenuto ad un ragazzo di colore che, nello scappare da un controllo che la polizia stava effettuando alla “Pesa Pubblica”, ha terminato la sua corsa contro un’auto, il cui conducente, purtroppo non ha potuto far nulla per non investirlo. “Quello che mi ha preoccupato, rattristato, indignato è stato il leggere sui giornali on-line frasi mostruose come ‘chi paga l’eliambulanza?’ o ‘il giovane se l’è cercata lui perché è scappato’ ed altre frasi che non voglio ripetere, mentre questo ragazzo lottava contro la vita e la morte all’Ospedale in Ancona…mi spiace che a questi pensieri ci sia stato anche un Consigliere di maggioranza, il Consigliere Fiore che in prima battuta scriveva – la vera vittima è il proprietario del furgone- ed a questa dichiarazione un’altra seguiva di frasi indicibili, irripetibili…credo che il Sindaco sarebbe dovuto intervenire e richiamare il suo Consigliere…un ringraziamento lo voglio invece dare all’assessore Volpini che ha detto una frase molto bella…
Alla chiusura degli interventi Fiore chiederà la parola, per motivi personali, volendo precisare che nell’intervento di Rebecchini sono state usate nei suoi riguardi parole come incivile e becero, termini che crede non gli siano imputabili in merito al contenuto riportato sulle pagine di Facebook.

Girolametti, apre invece il suo intervento associandosi a Rebecchini nel ringraziamento nei confronti di Volpini. Poi espone il suo tema che riguarda perdite di liquami sul fosso Molignano, nel periodo estivo, che si riversano poi sulla spiaggia, emanando cattivi odori. Questo malgrado ci sia una pompa che dovrebbe evitare ciò. Evidentemente ci sono delle perdite da rintracciare ponendoci un rimedio.
A rispondergli è Memè, che fa presente come effettivamente ci sia una pompa di sollevamento, onde evitare l’arrivo dei liquami in spiaggia e come in estate vengano versate quantità di cloro per porre rimedio ai cattivi odori. Il tratto è sempre monitorato ed anche quest’anno avverrà la stessa cosa con più attenzione e maggiori quantità di cloro.

Paradisi si rivolge al Sindaco circa l’atto esasperato di un cittadino che ha tentato di darsi fuoco nell’ufficio del Sindaco. Facendo presente che, almeno da quello che gli è stato riportato, questo cittadino abbia bussato ben 5 volte a questa porta, trovandola sempre chiusa. “La porta del primo cittadino deve essere aperta a tutti i cittadini, sempre, la porta deve rimanere aperta, il Sindaco deve essere lì ad ascoltare tutti i cittadini….immediatamente deve dare le risposte…non si può arrivare a simili gesti per farsi ascoltare…Capisco allora la polemica di questi giorni della Città Futura…quando diceva, attaccando il segretario del PD, dicendo scrive lettere aperte chi non riesce a farsi ascoltare in altro modo, allora c’è una verità, è difficile farsi ascoltare da questa Giunta…
Il Sindaco replica dicendo che fa “difficoltà a rispondergli né con ironia, né autocelebrandomi… ogni volta andiamo a rimarcare e strumentalizzare ogni occasione, anche una tragedia umana e personale…me ne dispiace molto però ho incontrato quella persona che è venuta 5 volte la settimana scorsa, 5 volte…, il Sindaco è disponibile dalle 6 della mattina tutti i giorni fino a notte inoltrata, tutti i giorni…vorrei dare molto di più…chi le ha riportato, come dice lei, le ha riportato una cosa non vera, ma non mi interessa, guardi, può dire quello che vuole e raccontare quello che vuole, a me interessa quello che ha lasciato dietro di me un gesto, un episodio, che poteva diventare una tragedia e non c’è nessun atto eroico e rimane il fatto che la famiglia è in grande difficoltà ed una Società che spinge a gesti clamorosi...”
Nella replica Paradisi fa presente come: “Si, non sono pienamente soddisfatto dalla risposta del Sindaco. Da parte mia ovviamente non vi era nessun tipo ed intenzione di attacco frontale ed ho detto senza ironia, senza provocazione è ovvio, del gesto del Sindaco quindi non vi è assolutamente a priori nessuna intenzione dovuta ad attaccare pubblicamente il Sindaco. Devo però dire che se lei dice che l’ha incontrato 5 volte in settimana, verificheremo se così stanno le cose. Resta però il fatto che un se un lavoratore, parliamo di un lavoratore, ben inserito anche nel tessuto della città, arriva ad un gesto di questo genere, così disperato, significa sig. Sindaco che i Servizi Sociali non hanno funzionato, non nascondiamoci dietro un dito. Significa che qualcosa nella struttura comunale non ha funzionato…

[Mi perdoni la sincerità, Avv. Paradisi, me lo permetta e mi scusi qualora non lo ritenesse esatto; non voglio entrare assolutamente in polemica con lei, anche perché sicuramente ne uscirei con le ossa rotte. Ma voglio esprimerle solo la sensazione di uno al di fuori del dibattito, che però era presente in aula. La sua sensazione provata a pelle. Allora le dico subito che credo alle sue parole quando dice che non c'era alcuna intenzione di provocare il Sindaco, ma altrettanto vorrei che lei credesse a me, se le dico che avrei evitato di parlare dell' "atto di eroismo", perché così facendo, ha fatto sorgere in chi ascoltava, proprio il dubbio di una strumentalizzazione del fatto di cronaca, anche piccola, anche usata per introdurre il discorso sui Servizi Sociali, ma sempre una specie di un fine che giustifica il mezzo. Io, insomma, lo avrei evitato.]

Cameruccio, invece, rivolge la sua domanda alla Paci. Il suo è il chiedere di riportare la rateizzazione della TARSU come in origine, vale a dire 4 rate anziché le 2 attuali.
La Paci molto sbrigativamente e convinta nella bontà della sua scelta, con un piglio oggi molto di moda alla Monti o alla Forleo, conferma le 2 rate, forte, si fa per dire, del fatto che con tale mossa, da non sottovalutare, ha permesso di recuperare alle casse comunali una somma molto vicina ai 200 mila €.
Pronto a ribattere Cameruccio: “Chiaramente, non sono soddisfatto della risposta… una risposta che non è vicina alle esigenze della gente…

[Questa è una mia personale osservazione, gentile Cameruccio, che non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Lei comunque ci ha provato. Ma deve sapere che neppure il più sofisticato Amplifon può migliorare quegli aspetti uditivi della sensibilità umana che per una politica, per di più economica, a volte travolge, muta, negativamente tramutandoli in poca sensibilità uditiva. Ma quello più grave è il poi restare convinti, senza ombre di dubbio, come l'attuale politica del governo dei tecnici insegna, che è giusto il loro modus operandi.]

E qui c’è il ritorno di Marcantoni che, evidentemente solleticato dall’aria primaverile, torna a sedersi sui banchi del Consiglio Comunale, ma per riequilibrare la formula dei vasi comunicanti, la presenza più attesa, dopo i comunicati fatti di SI, NO, FORSE, era quella di Marcellini. Attesa però, caduta nel vuoto, facendocosì proseguire quell’alone di mistero che circonda il giallo politico della settimana. Ecco allora che Marcantoni ritorna invece sull’argomento trattato da Cicconi Massi sulle notizie che hanno preoccupato la città sul problema di una ulteriore pedonalizzazione di Piazza Garibaldi. Affermando che se tutto quanto è stato detto non corrisponde alla verità e sono prive di fondamento, evidentemente c’è stata una mancanza di comunicazione tra Amministrazione e la cittadinanza, comunque con le forze economiche interessate alla problematica. Coglie l’occasione inoltre, per sollevare un altro problema: “… questo Consiglio Comunale da almeno un anno e mezzo a questa parte è costruito su OdG, mozioni e piccoli argomenti di carattere urbanistico che sono obbligatori per un passaggio in Consiglio Comunale. Se invece in questo Consiglio Comunale si svolgesse quello che probabilmente è il suo ruolo di discutere e chiarire i temi o parte dei temi — e qui c’è la campanella di Monachesi che sospende l’intervento di Marcantoni per uno dei primi richiami della serata visto il comportamento “discolo” ed irriguardoso nei confronti di chi sta facendo un intervento…ed ascoltando: ed io posso confermare la verità della cosa! — e dicevo che se si recuperasse questo ruolo, quello di proposte e di discussione, credo che questo comportamento non ci sarebbe perché il Consiglio Comunale è pubblico ed è un mezzo di comunicazione che in qualche modo arriva alla gente…“. Parla dei problemi economici che attanagliano Senigallia, della mancanza occupazionale, della riduzione di fatturati negli operatori del Centro storico che sfiorano anche il 30%, e la sede istituzionale per parlare di questo è il Consiglio Comunale. Allora spiega che sarebbe disposto a partecipare più a queste discussioni, che non a parlare dell’art. 18, perché sono questi gli argomenti più attinenti all’interesse della città.
A rispondere è il Sindaco, che dice di non aver compreso bene la domanda e dopo aver avuto una precisazione da parte di Marcantoni fuori microfono, di quelli che sono gli argomenti che dovrebbero andare trattati in Consiglio, gli replica che concorda con lui, ma che non è compito del Sindaco proporre i temi, consiglia di conseguenza un “lavorateci sopra“.

Si passa poi all’OdG sulle osservazioni e controdeduzioni per l’adozione definitiva della Variante al PRG di coordinamento degli standard edilizi con quanto deciso. Da evidenziare solo un battibecco tra Paradisi e l’arch. Serenelli ed un sub emendamento proposto da Rebecchini e Mancini, per porre una temporaneità di 10 anni nella vendita, nel caso di sdoppiamento di un’unità abitativa, per tutelare tale azione da eventuali speculazioni. Emendamento che però viene respinto.

E qui termina quello che è, a mio giudizio, il “cuore” del Consiglio Comunale.

La seduta si interrompe quando sono le 20,21 con la promessa di essere ripresa alle 21,15 cosa che avviene regolarmente alle 21,35

C’è rimasta ancora carne da passare sul fuoco, ma i più sembrano divenuti vegetariani, ed infatti Fiore chiede subito la parola per una richiesta di un minuto di raccoglimento in memoria di Graziella Massi, concesso da Monachesi, dopo una sua evitabile (anche se giusta, penso) precisazione, che sarebbe stata preferibile però fare poi successivamente con Fiore, in separata sede e distante dai microfoni, vista la delicatezza dell’argomento.

Al 4° punto c’era la discussione sul patto di stabilità, che ha visto discuterne solo i proponenti e qualche fedelissimo della maggioranza. Mancini ci prova a presentare un emendamento, ma gli viene regolarmente bocciato.

Al 5° punto l’OdG prevedeva la creazione del Registro comunale delle Unioni civili, che il relatore Monachesi, preferisce rinviare direttamente in Commissione, vista la delicatezza e l’importanza del tema.

Al punto 6° l’OdG prevedeva la ripresentazione (detto in senso buono, una specie di minestra riscaldata) sulla creazione di un Osservatorio sulla Sanità, in quanto la 4 Commissione non è sufficiente al bisogno. Ma anche a questo punto, malgrado l’importanza e l’incertezza che regna sulla Sanità locale, tra il disinteresse, il brusio degno del Foro Annonario dei tempi che furono, da parte di molti dei presenti, tanto da far esclamare a Mancini per ben due volte, una battuta rivolta ai suoi colleghi d’aula “…Scusate se vi do fastidio mentre intervengo…“. Esclusi quindi i proponenti ed un addetto ai lavori, quale Girolametti, che poi ha preso anche la parola. Il tutto si è chiuso nel completo disinteresse.
Mentre molto accalorato, sentito, appassionato è stato invece l’intervento di Battisti: “Basta la 4° Commissione,… ma è la stessa cosa che ci avevate detto l’altra volta,… ma così poi non è stato… area vasta significa problemi più vasti e dalla nostra richiesta appunto di un anno, un anno e mezzo fa le cose sulla Commissione salute sono peggiorate. Consiglieri tutti, tutti i consiglieri, la responsabilità è di tutti quanti è non conoscere abbastanza, tranne i medici che operano tutti i giorni nel territorio, in questo tema siamo arrivati al limite, noi non vogliamo scavalcare alcun organismo ufficiale. Caro Presidente Sardella, anche leggendo la mozione abbiamo anche scambiato alcune battute su questa richiesta, lei ha operato da Presidente sempre in maniera super partes e gliel’ho riconosciuto anche ufficialmente, ma il problema della Sanità non riguarda Sardella o Battisti o Girolametti, ma tutti gli abitanti di Senigallia e dei paesi vicini. Riguarda 60/70 mila persone e la 4° Commissione si occupa di troppi temi per affrontare con la giusta dovizia di particolari un argomento così scottante ed attuale…la commissione da che ci avete bocciato la proposta si è riunita una decina di volte che sono state assolutamente insufficienti…in Commissione si è parlato mai di area vasta?…qualcuno ci ha spiegato cosa succederà ora?… il Piano Socio Sanitario lo conosciamo?…che cosa succederà al nostro nosocomio? Che fine faremo?…i primari, mancano a radiologia e medicina, otorino ha uno specialista ma non un primario, prima ce lo avevamo, il fisiatra fra poco andrà in pensione, sarà sostituito? L’urologo, per andare da un urologo dobbiamo andare a Jesi, a Senigallia non c’è più, ne abbiamo parlato di questo? I servizi di trasporto socio sanitario ne abbiamo parlato ? di PEI…? del DEA ?….sono state mandate le lettere al Consiglio Regionale…SI, NO…che cosa hanno risposto? Noi non sappiamo assolutamente niente!…la Guardia medica rimane sempre lì… le liste di attesa…dodici mesi, ieri mi sono informato, per un Ecodoppler…a pagamento il giorno dopo, naturalmente…. ne sappiamo qualche cosa…Noi dovremmo saperne qualche cosa ed informare la città… I Consiglieri Comunali dovrebbero essere le sentinelle della città … e non possono leggere le cose dai giornali quando sono successe…noi invece leggiamo le cose sui giornali…“. In fase di votazione ancora una volta l’OdG viene respinto.

Al punto 7° dell’OdG che riguardava l’esenzione totale dall’IMU dei fabbricati a servizio dell’attività agricola, vede intenti a parlarne solo Magi Galluzzi, Pergolesi e Brocchini. Documento che viene approvato tra la noia ed il disinteresse dei pochi rimasti nel mentre chiudono le loro cartelle ed indossano i loro soprabiti.

Monachesi augura la Buona Notte che sono le 23,45…e l’ultimo che esce, mi raccomando, spenga le luci!


Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it

Questi i Commenti dei Lettori di Senigallia Notizie :
Paul Manoni
2012-03-24 10:49:42
"Monachesi fa presente che Campanile non potrà intervenire" Vero che certe questioni di Perini, francamente se ne potrebbe pure fare a meno. Soprattutto la storiella di Senigallia città natale di tiziocaio! Ma se Campanile non poteva essere presente in Consiglio comunale, un motivo valido ci sarà pure, no!? Ed il motivo per cui era assente, e' che in quel momento, anzichè in aula a fare il suo dovere, era a Napoli a seguire (ci sono le sue foto su Facebook) la sua sacrosanta semifinale di Coppa ItaGlia. Eccaccavolo! Le priorità sono priorità. Volete mettere una partita di calcio con un Consiglio comunale!?!?
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-03-24 17:52:39
Purtroppo questa è la politica di oggi e questi sono i personaggi che si mascherano da finti politicanti. E il bello è che trovano anche i voti per andare a fare quello che non sanno fare. Abbiamo sparato a zero sulla prima repubblica, l'abbiamo bistrattata e cancellata, ma almeno c'erano politici veri e anche bravi. Oggi invece c'è di tutto, ma proprio di tutto, incominciando dal Parlamento nazionale, tra Camera e Senato...il 99% degli occupanti degli scranni è "materiale" di scarto, e tutto questo si rispecchia poi anche in ambito locale. Questa è l'Italia signori e signore!

giovedì 22 marzo 2012

Un Giocagin, quello di Senigallia, aperto a tutte le età



































La simpatia delle piccole atlete e ballerine in "conflitto d'interesse" con l'allegria del VIP Claun Ciofega


Come in tutte le manifestazioni che si rispettano, non potevano mancare due parole di ringraziamento a tutti gli intervenuti, sia quelli carichi dell’entusiasmo di parte, assiepati sugli spalti che quelli emozionati, ma allegri ed esuberanti “parcheggiati” sul parquet.

A fare gli onori di casa il vulcanico presidente della UISP Senigallia Enzo Tesei e quelli più istituzionali del Vice Sindaco Maurizio Memè, che ha portato, invece, i saluti del Sindaco.

Entrambi sono stati brevissimi, perchè abituati entrambi a vivere con i giovani, hanno sentito a pelle che in campo c’era “tensione” emotiva e che poteva essere stemperata solo dando il via immediatamente alla manifestazione.

Anche quest’anno, come oramai è divenuto quasi un obbligo per Giocagin, è stato l’unire l’evento sportivo all’iniziativa di carattere solidale a sostegno di progetti (seguiti dalla UISP Nazionale) a favore del popolo Saharawi e delle favelas Brasiliane di Rio, non dimenticando però anche il gruppo senigagliese del VIP claun Ciofega.

Ed è proprio a questi “seriosi” amici che è stato affidato il compito di affiancare la presentatrice ufficiale in questo ruolo, mentre i sottofondi musicali la facevano da padrone.
Dopo la sfilata di tutti i partecipanti, si è dato inizio, nel vero senso della parola, alle danze (ma non solo !!).

A rompere il ghiaccio la “Palestra Boomerang“, poi a seguire le piccoline dell’”UISP Ritmica Senigallia” con i loro esercizi con i nastri, la “Polisportiva Cesanella” con un loro esercizio a corpo libero, l’”UISP Ritmica Senigallia” della maestra Lyudmyla impegnata nell’esercizio con gli anelli. Ma non finisce qui, perchè si continua con il “Centro Stile Balneare” di cesanella con la loro breakdance, la “Palestra Nirvana” in un balletto di Danza Classica, il gruppo agonistico della Polisportiva Cesanella in un impegnativo esercizio di squadra, ed ancora le atlete di aerobica allo Step del gruppo “Ponte Rosso UISP“, ma ancora le piccoline della “Peach on Dance” (spero di averlo scritto bene, perchè alla presentazione si è compreso poco) in una prestazione molto più grande di loro, ma della stessa dimensione della carica di simpatia che sprigionavano da tutti i pori.

Del Taekwondo, lo so sono di parte, ed appunto per questo ne parlerò poi.

Dopo questa specialità, forse il gruppo più numeroso di “Danza in scena” ed a chiudere il primo giro il Gruppo agonistico di aerobica della Polisportiva Senigallia, curato con attenzione e tanta pazienza dalla loro allenatrice Gasparini. A seguire, il “Gruppo Laura Mosconi” di Danza Sportiva: un gruppo di cinque ballerini “super anta” ma di quelli inossidabili ed “ever green“.

Tutti bravi, tutti belli, tutti buoni, uno spettacolo veramente piacevole,… ma lasciatemelo dire, le bambine/i, nei loro costumini erano superlativamente simpatiche/i e qualsiasi cosa facessero, anche stessero ferme, o sbagliassero i tempi (anzi erano ancor più amorevoli nel loro imbarazzo) ne potevi apprezzare la simpatia ed anche il pubblico con il loro particolare caloroso applauso ha confermato il mio pensiero.

Ma a proposito, se non ci fossero stati i maschietti presenti nel Taekwondo, la manifestazione avrebbe parlato quasi esclusivamente al femminile. Ma si sa, qualcuno dirà, questo è uno sport prettamente maschile… e chi lo dice? Lo dico io che in qualche modo dovevo introdurre il discorso ed ho trovato questa scusa, ed allora ecco…

A condurre la formazione della scuola di Taekwondo di Senigallia-Fabriano anche due signore, che oltre che mamme hanno superato gli “anta” e si stanno preparando agli esami per il passaggio alla cintura Gialla.
Vi chiedete chi sono? Ma sono la Sig.ra Anna Paola Pallotta e Oriana Scarponi. Faccio i loro nomi e evidenzio gli “anta” onde far fare mente locale a chi magari le ha viste e confuse con gli altri atleti di specialità, ma più titolati, considerando la loro dinamicità, preparazione, agilità nella presentazione del loro “Sambodero“… ed una punta di coraggio nel mescolarsi tra tanti giovani. Ma la passione ed un cuore giovanile aiuta a superare tanti ostacoli.

La signora Paola ha iniziato dopo aver visto i suoi figli Elisa e Michele (la prima cintura gialla superiore ed il secondo cintura verde), contagiando anche l’amica Oriana e trascinandola nell’avventura. Comunque, tanto le esibizione dei più piccoli, che quelle delle cinture nere con i loro attacchi e difese ed i colpi con la rottura delle classiche tavolette, hanno entusiasmato non poco sia gli spettatori adulti che quelli più piccoli. Altri impegni attendono i mini atleti, ma la scuola resta aperta a chiunque voglia entrare a far parte della squadra.

Arrivederci prossimo Giocagin ed un grazie alla UISP Senigallia, ai Ciofega ed a tutti i partecipanti.


Franco Giannini
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martedì 20 marzo 2012

Senigallia, lettera aperta a Massimo Marcellini sul matrimonio con l’UDC


Svelato dopo tre mesi il segreto di Pulcinella: "l'UDC è andato al supermarket"


Caro Massimo,
immagino che conoscendo la tua ritrosia nei confronti del Web, saranno forse alcuni tuoi collaboratori a fornirti la stampata di questa mia per fartene prendere visione. E già in questo, caro amico, dovrai modificare da oggi le tue abitudini. Oggi i politici, ovunque vadano, sono sempre collegati con Facebook o con Twitter.

Comunque credo che alla luce dei fatti, dopo tre mesi di “voci“, si è giunti (non posso dire finalmente) alla conferma. Ed allora come non cominciare questa lettera se non rubando le parole alla canzone di Lucio Dalla che sembrano scritte proprio per l’occasione: “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ / e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. / Da quando sei partito c’è una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai / ma qualcosa ancora qui non va.”

Alla conferenza stampa di venerdì 16 ho provato una piacevole sensazione, nel vederti e per di più attorniato dai tuoi inossidabili collaboratori e comuni amici di un’esperienza che per me è stata veramente indimenticabile. E guardandovi ho rivissuto in una frazione di secondo il periodo di passione politica che aveva scatenato in me e credo non solo, quella febbre quasi giovanile, di voler cambiare il mondo.

In quella frazione di secondo ho rivissuto la tua prima telefonata di invito a partecipare, il primo incontro, la prima conferenza stampa, la mia titubanza ad aderire nel timore di “scontrarmi” con idee e persone distanti dal mio pensiero di uomo di sinistra. Ma anche la tua persuasione ad entrare nella lista, dimostrandomi come in questa ci fossero personaggi dell’intero arco costituzionale. La creazione di un movimento giovanile ed entusiasta creato in una frazione di tempo, una cosa mai avvenuta a Senigallia.

Ma ricordo anche che motivo della persuasione furono le parole, che quasi fossero scritte in grassetto, campeggiavano ed a me campeggiano ancora vive nella memoria, “Siamo una lista apartitica“.
Poi le elezioni, il 5,5% di adesioni, un seggio in Consiglio Comunale, che per una lista civica poco non era. Ed ora, nella saletta della conferenza stampa il brusco risveglio.

Io mi ero già da tempo fatto da parte, ho preferito fare la mia piccola parte politica, a modo mio, mettendoci la mia faccia, e cercando di fare quel poco che posso fare e per come lo so fare. Ascoltando la gente, scrivendo e segnalando a chi il più delle volte sente seppur non ascolta, rompendo le scatole agli addetti ai lavori. Fare cioè una specie di Consigliere Comunale fantasma. Ciò non toglie però che quell’esperienza mi ha aiutato a maturare. Pensa alla mia età!!

Eppure ho imparato ad aprire gli occhi, mi ha aiutato a spogliarmi di parte di quella tifoseria politica che avevo, insegnandomi che gli uomini si apprezzano e si valutano non per il loro distintivo politico, ma per la bontà delle loro idee, la loro intelligenza e in principal modo per la loro onestà. Cosa quest’ultima ogni giorno sempre più difficile da trovare.

E come sopra dicevo, caro Massimo, il brusco risveglio. L’aggettivo brusco però è una bugia, perchè come vedi dal sottotitolo, avevo parlato di segreto di Pulcinella, perchè erano diversi mesi che le voci di popolo correvano nelle pagine dei giornali e per il corridoio dell’Aula Comunale e non posso neppure dimenticare l’incontro di qualche tempo fa conclusosi con la tua decisione che era suonata come un NI.
Franco poi ti farò sapere, per il momento non scrivere nulla!” mi avevi gentilmente chiesto. Appunto, non ho scritto nulla, sono rimasto in attesa con un filo di speranza che quel NI si tramutasse in NO.

La speranza di un piacevole risveglio e ripensamento non c’è stata, ed ha fatto posto invece ad una piccola delusione, che proprio perchè annunciata, non mi colpito più di tanto.
Mi chiedo però che cosa ne penseranno quanti ti hanno dato la loro fiducia, credendo di fornire un voto all’antipolitica, all’antipartitismo di allora.
Hai parlato di nasi storti, all’interno di “Insieme per Senigallia” come di una cosa normale che ciò avvenga in una simile decisione, ma hai anche parlato che in molti saranno più felici di questo tuo orientamento politico che è anche quello che più ti appartiene perchè lo senti a te più vicino.

Diciamo che forse lo hai sempre sentito a te vicino ed ora solo perchè incoraggiato dall’offerta, riesci a confessarlo apertamente. Cosa che comunque non può farti solo che onore.

Voglio augurarti solo che quei tuoi consiglieri che ti hanno suggerito e favorito in questa tua (o vostra) scelta, l’abbiano fatto da vere eminenze grigie della lista, più che da veri amici quali essi sono per te.
Dico questo perchè a volte gli amici, non quei pochi così detti del cuore, che per non darti dispiacere, cercano sempre di indorare la pillola. Allora spero, anche per loro, che a sbagliare in questo caso sia il sottoscritto, la solita Cassandra che non vede oltre la punta del suo naso.

Hai parlato del piacere che hai provato nel sentirti cercato da un partito, hai parlato che l’UDC ha trovato valido il Programma di “Insieme per Senigallia“, che pur con questa fusione la lista resterà sempre una lista civica.

Beh, diciamo che l’UDC è andato al supermarket e, con due aggettivi superlativi, è riuscito a ritagliarsi un angolo in Consiglio. Ma anche vero è che a questo punto non puoi pretendere di avere la botte piena e la moglie ubbriaca.

Capisci a me“… da uno come te e dai tuoi amici UDC, non può esserci che un “matrimonio consacrato” e non solo una semplice “unione”. Matrimonio in cui l’UDC, come partito politico nazionale, non prenderà mai il tuo nome e, il tuo di lista lo manterrai fino alla fine del mandato, dopodichè sarai sacrificato sull’altare della politica alle prossime elezioni.

Mio caro amico, per l’UDC comunale la campagna elettorale è già iniziata, forse fai finta di non essertene accorto, ma attenzione, tu più che un valente politico, sei una bravissima persona ed un medico talmente umano, a cui tutto è permesso anche di sbagliare nel prendere questa decisione, perchè alla fin fine lascierà i mali come li trova.

Del resto alla maggior parte dei cittadini senigalliesi interessa più il tuo operare di medico che quello di politico, devi credermi. Però non vorremmo neppure, ed intendo quest’ultima tipologia di cittadini, più vicini a te ed un pò meno alla politica, che tu ci metta la tua faccia pulita ed in cambio tu venga ripagato come agnello sacrificale… questa è la politica, ed è per questo, per sola scaramanzia che non posso farti il solito augurio che si fa di “In bocca al lupo“, ma più semplicemente “solo il tempo ci darà risposte” che nel tuo caso vorrei fossero positive per tutti.


Franco Giannini
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Questi i Commenti dei Lettori di Senigallia Notizie:

conte l.mascetti
2012-03-18 20:35:37
Sig. Giannini deluso dal marcellini, mi farà almeno lei sapere se l'oncologo era con lei all'inaugurazione burla-elettorale del monoblocco dell'ospedale il 17/gennaio/2009? Se ne vergogna? L'ultimo piano è ancora disastrato dopo 26 mesi!
quilly
2012-03-18 23:42:14
Grande Franco. Dici quello che pensi con educazione ma senza tentennamenti e non è facile. A 70 anni hai ancora voglia di imparare e di "crescere". Per me sei un esempio da seguire. Quilly
Franco Giannini
2012-03-19 10:02:05
@ conte.l.mascetti gentile lettore, non posso parlare per Marcellini, perchè in quel periodo collaboravo con lui, ma come credo che non gli sarà difficile comprendere, non ero la sua governante e di conseguenza non conosco in quel giorno del 17 gennaio del 2009 quali fossero i suoi (di Marcellini) gli impegni. Con molta probabilità, da ottimo professionista quale è, posso immaginare che mentre altri tagliavano i nastri, lui era di turno nel suo studio nel reparto di Oncologia. Per quanto mi riguarda posso dirgli che assolutamente NO, non mi vergogno, semplicemente perchè ai tagli dei nastri non sono uso partecipare. Lei ha il click facile, vada a vedere se nel suo archivio possiede un mio scatto in simili sceneggiate. Le spiego anche i motivi. Credo che l' inaugurazione di un'opera al servizio del pubblico, salvo che non lo si faccia per un comparsata pubblicitaria ai fini di una visibilità elettorale, ma allora è un altro discorso (e vedrà che troverà sempre i soliti volti con su il sorriso usa e getta), sarebbe una cosa assolutamente da abolire. Senza dare fiato alle trombe dovrebbe semplicemente entrare in servizio.
Franco Giannini
2012-03-19 10:13:40
@ Quilly a parte il caffè pagato... ma sai Simo, come si dice ad Ancona ? "...a mangiare la m...a ci vuole coraggio" nel senso che a dir la verità a volte si perdono gli amici, ma sai quelli del valore di Facebook. Ho scritto quello che ho scritto, invece perchè so di non perdere quella, a cui tengo, di Massimo che stimo come uomo, punto!! Del resto già glielo avevo preceduto verbalmente più volte il sopra detto contenuto, e conoscendolo so che non si sarebbe offeso, ma avrebbe valutato e poi alla fine avrebbe fatto quello che riteneva più opportuno. E così è avvenuto!! Ma almeno la mia coscienza è a posto.

venerdì 16 marzo 2012

Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°16: Michele Droghini


Ai più sarà sconosciuto questo nome, ma non certo sotto quello più noto di "Geos". FOTO


Via Margutta è una piccola viuzza al centro di Roma, conosciuta come una specie di galleria d’arte, anche a cielo aperto, per le tantissime opere di artisti ivi esposte, oltre che per i ristoranti alla moda o le abitazioni di personaggi “In” dello spettacolo e della Roma “Bene“.

A fornirgli tanta celebrità fu il film, forse neppure conosciuto dalle attuali generazioni, del 1953 “Vacanze Romane” diretto da William Wyler, interpretato nientepopodimenoche dalle due celebrità di allora: Gregory Peck e Audrey Hepburn.

Ecco, via Cellini, non avrà i ristoranti di nome, i suoi abitanti non saranno “In“, al più possono essere solo “in casa“, non ci sono botteghe d’arte, non sarà una viuzza del centro storico, bensì è una lunga arteria di traffico continuo ed esasperante, però… c’è un però che l’accomuna: l’arte.
Si, perché ritengo che anche la pittura murale, che piaccia o meno, deve essere interpretata come un modo di fare arte, quindi cultura. Un modo suo generis per esprimersi e inviare messaggi, con l’intenzione di chi li manda, che il passante o l’automobilista, osservandoli, provi una qualche sensazione e che magari venga invitato a riflettere.

"Invasioni Esotiche" in via Cellini a Senigallia, di Michele DroghiniRicordo bene che una decina di anni or sono, quando divenni uno degli abitanti “in casa” di via Cellini, sul lato monte c’era un fosso che divideva il pendio della collina, con la strada. Poi venne costruito un muro che contenesse i possibili smottamenti. Utilissimo, ma tetro nel suo grigiore, fintanto che non cominciarono a decorarlo con graffiti, devo dire, non sempre gradevoli.

Fintanto che un giorno è arrivato lui, Michele Droghini, in arte “Geos. Che pian piano si è impossessato di quasi tutta quella superficie iniziando a rinfrescarla da prima con fumettistici quanto allegri, ma inesistenti personaggi per i comuni mortali, ma ognuno una storia disegnata ed esistente nella sua testa.

Ma oramai per lui quelle opere erano superate ed allora a fine novembre ha cominciato a passarci sopra una mano di fondo per metterci su una nuova storia.
Freddo e vento non lo hanno fermato, perché solo la pioggia gli può far rinunciare al non presentarsi per completare quella sua arte che sembra interpretata a metri lineari o mq.

Lo avevo conosciuto qualche hanno fa quando noi di “Cittadinanza Fattiva” avevamo ripulito e tinteggiato il sottopasso di via Perilli, e lui con altri suoi amici, lo avevano poi affrescato con loro opere. Ricorda ancora quei giorni con piacere e ricorda La Piaga, Leo (infatti mi ha chiamato sempre con quel nome fino a quando non gli ho fatto notare l’errore), ma soprattutto Patrizia, per la sua enorme energia.
Ora, ritrovandomelo sotto casa, non ho potuto far a meno di andarci a scambiare qualche parola, tanto che ne è nata questa specie di intervista.

D – Allora… chi è Geos?
R – Nasco semplicemente come Michele Droghini…

D – Come nasce il tuo talento artistico? Hai fatto degli studi nel settore della grafica o similari?
R – No. Allora partiamo dall’inizio. Io ho avuto questa idea diversi anni fa: sono nato a Mondolfo, mio padre era un dipendente delle Ferrovie dello Stato per cui avendo i viaggi gratis in treno mia madre spesso la domenica ci “caricava” me e mia sorella sul treno e ci portava in giro. In queste trasferte ci capitava spesso di fermarci su queste stazioncine di provincia e ogni volta venivo colpito dai colori con cui erano state affrescate le fiancate dei treni o i muri di cemento che delimitavano la stazione. Guardavo quei disegni e la mia fantasia galoppava.
"Invasioni Esotiche" in via Cellini a Senigallia, di Michele DroghiniLa sera poi, quando ritornavo a casa, provavo a riprodurre sulla carta quanto mi era restato impresso, correggendolo da quanto la mia fantasia esigeva. Poi all’età di circa 15/16 anni, anziché fermarmi a bighellonare nei bar del paese, ho pensato che fuori di queste porte c’era il mondo il mondo dei graffiti, a cui nel frattempo mi ero sempre più affezionato.

D – Quindi dietro le tue spalle non c’è una base di studio?
R – Al 90% sono un autodidatta, sto studiando da solo, quando ho tempo… le luci, le sfumature, le proporzioni, anche se devo dirti che sono un po’ pigro con lo studio! Appena vedo un soggetto, ecco che zac!, mi entra nell’ottica e butto giù subito l’idea sul primo pezzo di carta che trovo. Sono stato per circa un anno ad abitare nella bassa Marca, tra Loreto e Recanati, fuori quindi da Senigallia ed è in quell’occasione che mi si è offerta l’occasione di frequentare un corso di grafica anche se maggiormente aperto all’uso del computer. Però ho appreso alcune nozioni sull’uso dei colori ed altre cose utili per chiunque disegni.

D – Disegnare è la tua passione. E questa tua passione, immagino che ti porterà ad inseguire anche un tuo sogno speciale. Del resto sogno e fantasia sono un tutt’uno, non credi?
R – Il mio sogno, non da oggi, ma da tanti anni sarebbe quello di creare un ambiente migliore, sanato, dove la gente possa passare, soffermarsi a guardare, dialogare, discutere e criticare perché no, l’opera che ha di fronte, con l’autore. Una specie di mostra all’aperto, dove anche una piazza fa al caso suo, magari con pannelli intercambiabili o qualche cosa di similare.

D – Vedo che stai coprendo cancellando con una mano di pittura coprente quei visi che avevi disegnato tempo fa, sostituendoli, con dei pesci partoriti dalla tua mente fantasiosa. Che cosa significa tutto ciò? C’è un messaggio in tutto questo tuo “lavoro”?
R – Certamente! Gli squali che vedi rappresentano un fatto avvenuto tempo fa a Senigallia: la cattura di uno squalo. E la gente giù a parlarne per diverso tempo. Poi questi ultimi, rappresentano le varie invasioni che l’Italia ha subito e che intitolerò, “Invasioni Esotiche”. Ogni pesce indica una nazione o un continente con la loro cultura, con i loro colori, i loro costumi… questo con il bastone, ad esempio è il “Pesce Profeta” con i colori degli ebrei; questo rosso è un pesce africano, dove il rosso indica l’esotico; questo che si vede spina e testa rappresenta la fame dell’Africa; il polipo con il turbante rappresenta l’India, le braccia delle loro divinità; l’orca indica i popoli europei con la bandiera multicolorata, a rappresentare tante nazioni e la ferocia del consumismo, e così via…

D – L’ultima cosa che ti chiedo. C’è anche un costo, in tutto questo. Tu offri un servizio gratis alla città, che ti dovrebbe essere grata e, visto che di arte non si vive, anche vicina! Allora ti chiedo: l’Amministrazione ti è in qualche modo “vicina”?
Michele Droghini alle prese con la serie "Invasioni Esotiche"R – Posso solo dirti che con il Comune si lavora, mi hanno preso in considerazione e sono contento. Io sono quello che li faccio, ci metto la testa, lavoro alla luce del sole.

E devo dire che questa sua affermazione mi ha rasserenato!

Ma terminata la parte di domande e risposte, lo vedo estrarre il suo telefonino per mostrarmi le foto di altri suoi lavori in cui i soggetti (visi, corpi femminili, animali) sono riprodotti quasi in maniera maniacalmente fotografica, dove l’arte della sfumatura la fa da padrone. Totalmente diversa dal suo disegnare fumettistico! Veramente un artista poliedrico.
Mentre ho colloquiato con lui per circa un’ora e mezza, siamo stati fatti segno di continui strombazzamenti di auto con amici di Michele che lo salutavano. Segno della sua enorme popolarità.

E per favore, quindi, dopo quanto ho raccontato, non sognatevi di chiamarlo “artista di strada“, perché questi non esistono: ci sono solo ARTISTI, che poi possono essere più e meno abili, ma Geos appartiene solo alla prima tipologia, quella dei migliori.
E più che le parole sono le immagini colme di colori e sfumature a parlare da sole.


Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it

lunedì 12 marzo 2012

Dalla scuola di Taekwondo di Senigallia, promosse 6 nuove cinture gialle













Come dire, quando capacità, passione e costanza iniziano a dare i suoi frutti migliori


L’appuntamento era per lunedì 5 marzo, alle ore 16:30 nella ben tenuta, una delle poche, palestra dell’Istituto classico Perticari di Senigallia.

Quando sono arrivato credendo di essere il primo, visto che ancora non erano le 16,30, mi sono trovato invece, l’ingresso della palestra ancora chiusa, ma con tanti genitori (ed anche qualche parente) degli esaminandi. E già da qui la piacevole sensazione, che qualche cosa, nella scuola, sta cambiando in senso positivo. Sta nascendo quello che si chiama Entusiasmo.

Quello che si sentiva a pelle e che emergeva con più evidenza era la tensione e l’emozione. Da quali pori fuoriuscisse non mi era dato di capire, se più da quella dei remigini taekwondiani o da quella dei propri genitori.
So solo che i primi camuffavano il loro nervosismo, con piccole corse, sorrisini forzati e scherzi ai loro colleghi d’ansia; i secondi invece con richiami continui per frenare l’esuberanza nervosa dei figli, tra la messa a punto della macchina fotografica o della telecamerina.

Poi l’arrivo di Oriana, la custode della palestra e la loro prima fan, che veniva quasi accolto come un rimedio, una medicina, un sollievo per le loro ansie. Sollievo che durava poco, però, giusto il tempo di indossare il “dobok“. Infatti, usciti dallo spogliatoio si sono trovati la figura dell’esaminatore, il Maestro Giovanni Berardi, 7° dan di Taekwondo nel 2009, nel frattempo arrivato ed i cuori hanno ricominciato a battere con frequenze sempre più alte, seppure il viso sereno, pacifico del maestro non incuteva alcun timore.

Dopo un breve riscaldamento, i sei esaminandi sono stati messi di fronte al Maestro, pronti a dimostrare quanto avevano appreso da Christian Magnoni, il loro allenatore.

Per i digiuni di quest’arte marziale devo far presente che le voci che concorrono a formare il voto sono:
- la frequenza: cioè il loro comportamento durante gli allenamenti, il loro impegno;
- le forme: memoria, precisione, ritmo,equilibrio nell’ eseguire le forme;
- le tecniche: precisione nell’eseguire calci, pugni e parate;
- combinazioni/combattimento: all’esame non conta chi vince, ma bisogna far vedere cosa si è appreso durante le lezioni per quanto riguarda tecniche e tattiche.

I punteggi che vengono assegnati dopo l’esame sono: punti 30 (minimo per superare l’esame), mentre con 35 punti in su, si passa di ben due cinture. Però è molto difficile fare più di 35, sopratutto per dei bambini.

I sei candidati erano: Rebecca Serfilippi, Michele Serfilippi, Gianmarco Agostinelli, Riccardo Di Re, Davide Marchetti e Paolo Fiorentini. Tutti alla fine promossi con il passaggio alla categoria superiore di cintura gialla, con questi voti e le relative motivazioni:

Rebecca Serfilippi (p. 30): Brava nelle tecniche, precisa ed elegante.
Michele Serfilippi (p. 32): Buone le combinazioni di attacco e difesa
Gianmarco Agostinelli (p. 32): Concentrato, tranquillo e preciso.
Riccardo di Re (p. 30,5): Tenace, pacato, tranquillo ed impegnato nell’esecuzione delle forme.
Davide Marchetti (p. 34): Benissimo in tutto ciò che ha fatto.
Paolo Fiorentini (p. 35): Abile in tutto quello che ha fatto, ancor più nel portare i calci e i pugni in cui ha mixato precisione, velocità e potenza, quello che serve nel taekwondo.

Mentre questi invece sono stati i commenti riflessivi che Christian mi ha rilasciato dopo l’esame, analizzando le motivazioni di cui sopra:

Rebecca, non per niente è anche una ballerina, in allenamento ci mette più grinta, ma al termine dell’esame mi ha confessato che stava sudando per la grande emozione. Sicuramente adesso che il ghiaccio è stato rotto non avrà più problemi, perchè quando vuole è un tipo che dimostra tutto quello che sa fare.

Michele, il fratello, invece ha soli 6 anni. Non sentiva, o almeno non dimostrava di sentire l’emozione per l’esame. Infatti ha fatto tutto meglio di quanto non faccia in allenamento, comprese le combinazioni di attacco e difesa che per un bambino di questa età non è semplice nè da imparare nè tantomeno da eseguire in maniera precisa E lui invece c’è riuscito ed anche bene.

Gianmarco ci teneva tantissimo a fare bella figura (lo dimostra il fatto che nel momento in cui ha saputo di esser stato promosso ha cominciato a festeggiare saltando per tutta la palestra). In allenamento dà sempre il 120% delle sue possiblità, e all’esame i risultati si sono visti. Anche se, con un pizzico di precisione in più, avrebbe potuto ottenere un punteggio maggiore.

Riccardo si è impegnato molto, sopratutto nelle forme. Solitamente è un ragazzo sereno e tranquillo, che però al momento giusto ha saputo tirar fuori la tenacia necessaria per portare bene le tecniche. Anche per lui era il primo esame, quindi un pò di tensione ci sarà stata sicuramente, ma che ha saputo affontare e fronteggiare in maniera ottimale.

Davide proprio per un nulla, non ha raggiunto il punteggio di 35, punteggio che gli avrebbe valso il doppio passaggio di cintura. La sua prestazione comunque è stata ottimale, ha dato il meglio di sè sia nelle forme che nelle combinazioni, dimostrando una precisione che pochi hanno (però con il senno del poi, ce lo saremmo dovuti aspettare, visto che esce sempre per ultimo dallo spogliatoio, perchè impegnato a piegare meticolosamente il suo dobok).

Paolo, che dire di Paolo. Una prestazione grande e rara per un bambino. Anche lui come tutti gli altri era al suo primo esame, e non poteva fare di meglio visto che il punteggio ottenuto gli ha permesso di raggiungere direttamente il grado superiore della cintura gialla. Un evento che avviene raramente! Nel portare i calci e i pugni ha inoltre mixato precisione, velocità e potenza, quello che serve nel taekwondo. Mentre nella forma ha saputo correggere bene delle piccole imprecisioni che avevo visto e gli avevo suggerito di correggere fino a poco prima dell’esame“.

Ora il prossimo appuntamento, a cui sono invitati tutti i lettori ed appassionati di arti marziali, ed a cui parteciperanno tutti gli allievi di Christian Magnoni è previsto per Sabato 17 marzo in occasione del GIOCAGIN, al Palazzetto dello Sport di Via Capanna, con replica il giorno successivo, il 18, sempre con il GIOCAGIN però in quel di Fabriano.

Anche se mi ripeto, vorrei ricordare che gli allenamenti si solgono nelle giornate di lunedì dalle 16,30 alle 18; mercoledì dalle 17 alle 18,30; venerdì dalle 16,30 alle 17,30 sul parquet sempre lucido ed accogliente della Palestra del Liceo Perticari, che resterà aperta a chiunque desidererà prendere visione di come si svolgono le lezioni.


Franco Giannini
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sabato 10 marzo 2012

Senigallia, ancora irreperibili i sacchetti per la raccolta differenziata


Al Centro sociale del Vivere Verde solo i mugugni dei cittadini


Ore 10,15 del giorno 8 Marzo 2012. Visti i tempi delle promesse sarà bene aggiungere anche l’Anno Domini. Nel corso dell’ ultimo Consiglio Comunale, l’Assessore Campanile aveva assicurato che ai primi di Marzo, i sacchetti per la raccolta dell’umido, sarebbero ritornati ad essere disponibili. Anzi si era lasciato sfuggire, una data ancor più precisa, il 5 Marzo. Giuro però qui, che di quale anno non l’aveva detto.

Ed ha fatto bene, perchè alla data sopra indicata nulla è cambiato. O meglio, è stato messo un cartello sul vetro della porta d’ingresso del Centro Sociale, con l’avviso della mancanza di disponibilità delle buste, ovviamente dimenticando di mettere quella della data precisa di quando ci sarà l’evento, magari da festeggiarsi con un taglio di nastro, vista la lungaggine dell’attesa.
Le voci buttate lì, parlano del 12 marzo, qualcuno le sposta più in là a “babbo morto“.

Ah!, dimenticavo, hanno anche sostituito la persona addetta alla distribuzione (non so se si tratti solo di un fatto temporaneo), che oggi come oggi, in venti minuti che sono stato lì, è stato costretto pazientemente ad assorbirsi tutte quelle “lamentele” i cui destinatari avrebbero dovuto essere ben altri.

Mi ha infastidito non poco nell’ascoltare qualcuno del Centro, preciso che non era però l’incaricato alla distribuzione, che riportava, “pour parler” che una delle motivazioni della mancanza dei sacchetti era dovuta, da quello che le (uso il “le” perchè a parlare era una signora) avevano detto, alla scarsa serietà della ditta.

Mi sembra difficile il dover pensare oggi, che magari una difficoltà economica venga definita scarsa serietà. Ed allora il sub appalto come lo dovremmo definire, opera di bene, alta strategia economica o più semplicemente speculazione?

Se poi ci vogliamo avventurare a parlare di serietà, credo sia bene allora ad iniziare a pensare di voler rimborsare, il costo (ridicolo, concordo, si tratterebbe di pochi €) detraendolo dalla TARSU. Una spesa che farebbe ritrovare però stima e fiducia verso un servizio, che avrebbe dovuto essere al servizio del cittadino.

Si, farebbe ritrovare fiducia, perchè, se è vero, giustamente, che se chiedo un pacco di buste in più, mi sento rispondere che per l’azienda è un costo, allora se le ricevo in meno devo avere però la contropartita. Un fattore di semplice equità di comportamenti.

E da chi lo devo pretendere se non dal Cir33 che è il primo dispensatore responsabile di questo servizio? Infatti aveva promesso che, se le buste non arrivavano dalla ditta sub appaltatrice, se ne sarebbe assunto il compito. I cittadini sono ancora in attesa che queste promesse vengano mantenute.

Noi cittadini riguadagneremmo un servizio, qualcun altro, certamente, la faccia.


Franco Giannini
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Questi i Commenti dei lettori su Senigallia Notizie:

Bucaniere
2012-03-08 15:51:25
Bravo a Giannini. Segnalo che fin dall'istituzione del servizio non sono riuscito ad ottenere dal Cir33 il cassonetto bianco per la carta, dopo innnumerevoli telefonate e solleciti di persona all'ufficio a cui più volte ho lasciato anche numero di telefono. Quando piove si capisce che fine fanno la carta e il cartone...
Un povero tra i poveri (di politica)
2012-03-08 18:59:57
Grazie Franco per tenerci informati e per puntualizzare le cose "protestare" con quel modo garbato che hai, ma grazie per farlo anche a nome di tutti quelli che la pensano come noi. Protestare, o meglio evidenziare i disservizi, in maniera costruttiva e non violenta. Se poi vogliamo accennare che la raccolta dei rifiuti, tutti, ultimamente non stanno seguendo un corso normale ma con notevole ritardo dei giorni stabiliti, forse qualcuno prende provvedimenti. Penso che per svegliare il "CAMPANILE", la città, bisognerebbe tirargli le campane tanto da fale girare su se stesse.
Marcello Liverani
Marcello Liverani
2012-03-09 01:26:41
I disservizi, come vengono chiamati dal CIR33, si ripetono dal giorno che questo servizio è nato ed è stato dato in appalto. Personalmente ancora mi domando del perchè dell'appalto e poi del sub-appalto, quando è palese che se controllo io di persona forse le cose funzionano meglio. Ma probabilmente le motivazioni dell'appalto e dell'appalto bis vanno ricercate in quelle "pieghe" della politica italiana e di chi la pratica. Cassonetti non consegnati...sacchetti introvabili...spazzatura spesso non ritirata..."delicatezza" degli operatori al dettaglio fenomenale, con i bidoncini che vengono lanciati (l'ho filmato!!!)...scuse e bugie a volontà se chiami per lamentarti...Ceresoni che ti scrive una cosa e operatori della distribuzione che fanno l'esatto opposto...io non uso chiamarli disservizi, ma incompetenza totale di chi gestisce il servizio, di chi dovrebbe vigilare e di tutti i "Campanile" del caso. Però state tutti tranquilli, una cosa ha funzionato alla perfezione: "L'AUMENTO DELLA TARSU DEL 6%"!!! Un bell'applauso a chi ci governa a Senigallia!!!