lunedì 28 febbraio 2011

Questioni di sanità...ma non solo

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

... alle prese con l'Ufficio Prenotazioni dell'Asur di Senigallia

Gent.mo Dott. Pesaresi,

ancora una volta sono ad importunarla, ma sempre in modo da intendere come costruttivo, per segnalarle non tanto un disguido organizzativo sul servizio prenotazioni, quanto un gesto di cattiva educazione che fortunatamente mi risulta personalmente, fin ad oggi, un caso isolato. Ma ritengo opportuno, appunto perchè isolato, di isolare anche colui che lo ha creato, dal momento che è persona al contatto con il pubblico.

Spiego il fatto da cronista presente al momento.

Il luogo è l’Ufficio Prenotazioni dell’Asur di Campo Boario. Il giorno è oggi 25 Febbraio 2011 ore 11.45. Gli sportelli attivi sono due. In uno c’è un’impiegata e nell’altro un impiegato. Una signora al suo turno fa richiesta allo sportello con l’impiegata di una medicazione per uno “Stoma” per lunedì 28 c.m. L’impiegata le replica che la prenotazione non può essere fissata prima del 14 Marzo. Al che la signora le fa presente che non si tratta di una medicazione di una semplice ferita, bensì di uno “Stoma”.

Lei Dott. Pesaresi sa certamente di che cosa si tratta, quando si parla di stoma, e può immaginare anche il perchè si è giunti a questo tipo di “sintomatologia” e quindi anche lo stato d’animo di chi si trova in simili frangenti. La signora fa presente che fino a poco tempo fa non c’era bisogno neppure di prenotazione. Uno si recava in reparto all’Ospedale, si sedeva, attendeva il suo turno e veniva medicata e supportata anche con i consigli del momento. L’impiegata replica alla signora con: ”… lo so, ma purtroppo sono le nuove disposizioni...”

Ed è in questo momento che interviene, senza essere interpellato, l’impiegato “maschietto” operante nello sportello accanto con una battuta disgraziatamente fuori luogo e non accettabile da una persona sempre e solo in contatto con un pubblico sofferente.

Gli sportelli Asur, infatti non sono quelli nè di una biglietteria di un cinema, né tanto meno quella di uno stadio. Questa la replica, che con un eufemismo chiamerò aria scocciata e supponente, dell’ impiegato: ”Siamo stanchi di ascoltare le lamentele del pubblico... sono sempre le stesse cose...!!
Chi ha più cervello lo adopera, infatti la signora gli risponde con un semplice: ”E’ proprio vero che il senso dell’umanità non esiste più...” prende il foglio prenotazione e senza attendere oltre se ne va.

Dott. Pesaresi, voglio sperare che nessuno abbia obbligato costui a svolgere tale incarico, e se qualcuno l’ha fatto, evidentemente ha sbagliato. Credo che comunque certe persone vadano sostituite e reimpiegate in lavori dove la sensibilità, umanità, buon senso, educazione, preparazione, non siano necessari.

Ma credo che lavori simili non esistano.

A lei comunque prendere i debiti provvedimenti.
Io come mio solito non mi nascondo e mi firmo e lo ringrazio anticipatamente per quanto andrà a fare.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it :

Scritto da Ugo Bartolucci il 25/02/2011 ore 14:54
Non sono un infermiere né un medico, però, per esperienza, so che uno stoma non può essere disinfettato una volta ogni due settimane. Quando ancora mia madre era in vita anche lei aveva uno stoma da disinfettare. La nostra "fortuna" era quella d'avere una parente infermiera e un gruppo di volontari messi insieme dal dottor Marcellini dell'oncologia che ci aiutavano, con competenza e delicatezza, a mantenere pulito lo stoma. Posso immaginare come si senta quella signora che si è sentita rispondere in quel modo arrogante e stupido. Profondamente stupido. Anche io ho navigato, a causa della malattia di mamma, fra medici, infermieri, sportelli ASUR, centri oncologici e, debbo riconoscere, che quasi sempre mi son trovato bene. Molte persone sono comprensive. Capiscono la situazione e cercano di aiutarti come meglio possono. Talvolta, però, ci si incontra con gente assurda. Se penso però a tutti quelli che ci hanno aiutato mi commuovo. Mi commuovo ripensando a quel volontario che veniva a pulire lo stoma e faceva sorridere mia madre. Sapevamo tutti che la situazione era disperata, però un sorriso leniva per un momento quel dolore e quel senso di disperazione che avevamo. Non era poco.
si puó registrare??


Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 25/02/2011 ore 17:35
Di esempi di cattivo o arrogante attendimento al paziente ne ho subiti tanti alle casse, sportelli degli uffici delle strutture sanitarie senigalliesi. Bisognerebbe capire quali sono i limiti di ognuno (paziente-utente/addetto) e se la matrice di queste situazioni é una scia di disposizioni, regolamentazioni, normative dissennate di questi ultimi anni... E se é possibile cominciare a registrare nelle tasche le conversazioni...

povera sanita
Scritto da lucia pucci il 27/02/2011 ore 20:04
sono un operatrice sanitaria da tanti anni a volte e dura ascoltare capire il dolore di chi soffre la parola chiave per un comportamento piu umano e etica anche l omino delle prenotazioni dovrebbe averla potrebbe fare un corso per questo se solo si accorgesse che non ha davanti dei numeri ma malati e a volte gravi comunque non era la prima volta che faceva una cosa del genere caro franco

QUESTA LA RISPOSTA DEL DOTT. PESARESI PUBBLICATA DA 60019.IT martedì 22 marzo :

Il direttore Asur Pesaresi: "Presto nuovo CUP più efficace e confortevole"

Franco PesaresiGentile signor Franco Giannini,
qualche settimana fa, il 25 febbraio, mi ha scritto della sua esperienza con il nostro Centro prenotazioni. Purtroppo le scrivo con molto ritardo e di questo mi scuso ma non sempre ho il tempo per farlo.

Potrei incaricare qualcuno ma preferisco risponderle personalmente perché l’insoddisfazione dei nostri utenti merita il massimo della nostra attenzione. Serve anche a dare un segnale a tutti gli operatori della Zona Territoriale.

Desidero innanzitutto scusarmi a nome dell’azienda se un operatore non ha trattato con il dovuto rispetto una persona che si è rivolta al nostro CUP. Le garantisco che il personale è stato prontamente (non come questa mia risposta) richiamato ad operare con la consueta professionalità e cortesia.

Mi dispiace che sia accaduto un evento spiacevole ad un gruppo di operatori che invece in questi mesi molto difficili ha dimostrato abnegazione, cortesia ed impegno.

Questo periodo con il nuovo CUP è stato molto duro per i nostri operatori costretti a confrontarsi quotidianamente con un sistema di prenotazione non sempre all’altezza delle necessità. Nel complesso sono contento del lavoro che hanno svolto. Un errore va perdonato a patto che non si ripeta e sono convinto che non si ripeterà.

Quanto al sistema di prenotazione desidero informarla che stiamo cercando di migliorare tutto il sistema per creare degli ambienti più confortevoli e più efficaci.

Ospedale di SenigalliaI nostri due CUP (quello del distretto e quello dell’ospedale) si unificheranno e si sposteranno all’entrata dell’ospedale (ex radiologia) dove potranno disporre di locali molto più ampi, nuovi e moderni box per le prenotazione, di due ampie sale d’attesa (oggi carenti), di un sistema di gestione delle code, della presenza di tutti gli uffici che si relazionano con gli utenti (URP, ufficio cartelle cliniche, ecc.).

Il servizio tecnico è già all’opera per cui conto di poter partire con questa nuova organizzazione prima dell’estate.

Saluti molto cordiali.

da
Franco Pesaresi

venerdì 25 febbraio 2011

Il poeta pittore ENRICO DIGNANI presenta le sue opere


Se l'invito non risultasse troppo leggibile, ne ripeto il luogo e la data dell'appuntamento
OSTERIA BAR ZABUMBA * Via Marchetti 7 * SENIGALLIA
Giovedì 3 Marzo alle ore 21,30

Fin da ora, un grazie a quanti vorranno partecipare.

mercoledì 16 febbraio 2011

ANCORA SULLA SANITA', ANCORA SULL'OSPEDALE DI SENIGALLIA

Nota di Franco Giannini

L'importante era che almeno rispondesse. Cosa che il Dott. Pesaresi ha fatto e di cui sentitamente lo ringrazio.
Non è che le sue spiegazioni mi abbiano entusiasmato e quanto meno rassicurato.
A quel PS, purtroppo per me (il purtroppo è espresso relativamente alla salute!) , sono dovuto ricorrere nuovamente, ancor prima della sua risposta. Da qui, i medici, non riuscendo a risalire ai motivi originanti i miei malori, mi hanno prescritto diversi esami diagnostici. Dico ciò, perchè l'ultimo di questi, è previsto per fine settembre. Ecco che allora ho iniziato a stillare un diario delle peripezie a cui sono andato e andrò incontro durante tale periodo. Ho diviso la pagina in due parti : Eccellenze e Difetti. Quindi non in chiave polemica, ma realistica, con orari, giorni, reparti. La pubblicazione a fine "lavori" di restauro...sempre che riesca a fare a tempo per vederne la fine (questa è una semplice battuta che mentre la scrivo tocco...ferro!!) !!

Questa è la sua risposta gia pubblicata da 60019.it

Il direttore Asur Franco Pesaresi interviene sulla sanità a Senigallia: progetti e risorse Franco PesaresiRispondo soltanto oggi e di questo mi dispiace molto ma proprio non sono riuscito a farlo prima. Mi scuso per i disagi sopportati dal signore al pronto soccorso di Senigallia. Sono però confortato dal fatto che c'è stato un apprezzamento per il personale di assistenza.
Da questo si deve partire per ogni ipotesi di riorganizzazione.

Per quel che mi riguarda sto cercando di migliorare la situazione del Pronto Soccorso. Com'è noto ho presentato un progetto per la realizzazione di un ambulatorio al Pronto soccorso che si occupi di codici bianchi e verdi (circa l'85% dei casi) in modo che le persone non debbano aspettare tempi così lunghi.

Si tratta di un potenziamento molto importante del pronto soccorso (5 medici in più) che non va sottovalutato. Allego (pdf - 125 KB) il progetto affinché possa essere meglio conosciuto.

E' altrettanto noto che il progetto sta registrando delle resistenze significative nella comunità. Ciononostante spero di poterlo realizzare. Speriamo bene. Le prossime due settimane saranno decisive.

Ospedale di SenigalliaHo avviato anche un secondo progetto per potenziare il Pronto soccorso che partirà a maggio che dovrebbe contribuire in modo significativo a ridurre i tempi di attesa al pronto soccorso.
Per ora non voglio parlare di questo secondo progetto proprio per salvaguardarlo.

L'obiettivo è quello di arrivare almeno entro la fine della primavera con due importanti progetti di potenziamento operativi per il Pronto soccorso.

Certo se si registrano solo critiche e ogni sforzo di miglioramento viene bloccato sul nascere le cose si complicano.

Quanto alla struttura muraria le cose sono complicate. Più che le idee e gli spazi mancano le risorse. Come è noto per interventi strutturali servono risorse in conto capitale (non si possono utilizzare le spese di parte corrente) che nel momento attuale non sono disponibili.
Ma non ho dubbi che riuscirò a trovare le risorse nel prossimo futuro anche per questi lavori per cui per ora preparo l'intervento progettando i lavori da fare.

Saluti molto cordiali.
Franco Pesaresi

Scarica il progetto di riorganizzazione e potenziamento del Pronto Soccorso di Senigallia (pdf - 125 KB)

Questi i commenti postati su 60019.itUno che paga le tasse come tutti
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-02-15 08:14:56
Daccordo sul potenziamento del pronto soccorso di Senigallia ma continuare a ridurre i servizi sul territorio dove insiste una popolazione di poco inferiore a quella senigalliese non è giusto e non è corretto rifugiarsi dietro i tagli governativi. Un amministratore, degno di questo nome, deve dimostrarsi SEMPRE al di sopra delle parti e non essere fazioso ne vendicativo, soprattutto nei confronti dell'utenza dei servizi che è sia di destra che di sinistra.

5 medici in più...
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-02-15 10:50:12
...e infermieri???
Poi è facile trovare consensi con il dire che si aumenta di ben cinque medici un pronto soccorso, facile intuirne il beneficio in termini di liste di attesa, peccato che si ometta il fatto che questi professionisti verranno tolti da altre parti, nel territorio!!Si copre un buco, scoprendone altri, forse meno importanti?


sabato 12 febbraio 2011

Il grido di dolore di Umberto Solazzi per l'Ospedale di Senigallia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Il responsabile del Tribunale del Malato: "Il direttore tra 3 anni andrà via, ma l'ospedale resta"


Martedì sera, 8 febbraio, alla IV Commissione, il Presidente Simeone Sardella aveva invitato un addetto ai lavori, il Sig. Umberto Solazzi, Presidente del locale Tribunale del Malato, per fare un punto sull’attuale situazione che sta attraversando la nostra sanità.

Solazzi apre il suo intervento, parlando non come Presidente del Tribunale del Malato, ma come cittadino che vive i problemi sorti in questi giorni. Non addossa in toto le colpe al direttore dell’Asur Zt4 Dott. Pesaresi, perchè è un semplice esecutore di ordini superiori: "Si ritiene un generale – dice Solazzi – ma alla fine dei conti è un semplice colonnello".

E’ anche certo che l’Ospedale di Senigallia non sarà chiuso, ma certamente depauperato delle sue "eccellenze", che sicuramente ci sono e afferma: "Se non si sarà in grado di tutelare la chiusura del nostro Ospedale, esso, continuando così, si chiuderà da solo". E ancora: "purtroppo alla Regione Marche ed alla nostra Asur non gliene frega nulla dei cittadini, noi siamo relegati ai margini del sistema e non al centro come dovrebbe essere".

Ben più grave è il fatto, di cui Solazzi ci informa, che oggi, a ricorrere al Tribunale del Malato, non sono più solo i malati, ma spesso anche gli stessi operatori: medici, paramedici e primari.

Ci parla di un reparto chirurgia che sarà relegato a piccoli interventi, perchè per quelli più importanti dovremo emigrare in quel di Torrette di Ancona, di un reparto di Otorino in affanno, di quello di oculistica che a breve perderà il suo primario per pensionamento, della mancanza di un reparto urologia.

Tutte cose queste che hanno indotto il personale dell’Ospedale a firmare un documento da recapitare alle autorità regionali, contenenti le loro preoccupazioni. Sintomo questo di mancanza di fiducia nella politica e nella sanità. "Signori ciò significa che siamo, come si suol dire, alla frutta".

Ci sono a questo punto due interventi, del Consigliere PdL Enrico Rimini e del Presidente del Consiglio Enzo Monachesi, che salto volutamente a piè pari, per passare a quello del Consigliere Dr. Luciano Quagliarini, perchè lo ritengo, una volta accertato, sempre che venga accertato… di grande importanza.

Apre il suo intervento, assai imbarazzato, dicendo: "Sono seriamente in difficoltà a parlare e non mi sento di farlo perchè sono perseguitato… non posso quindi esprimere il mio parere, la mia idea. Faccio solo un resoconto.
Giugno/Agosto: Pesaresi viene criticato dai sindaci di Ostra e Ostra Vetere…
Settembre: L’opposizione chiede le sue dimissioni…
Ottobre/Dicembre: La maggioranza conferma che tutto va bene… io esco dall’aula, mi astengo dalla votazione…
Gennaio: I dipendenti, tutti i firmatari, redigono il documento e il primario fa solo da portavoce…
Febbraio: Elenco di tutte le difficoltà emerse a Palazzo del Duca… A questo punto bisogna salvare tutto quello che c’è dentro l’Ospedale. E no le mura… quelle ce ne sono troppe. Ora tiratene voi le somme".

Logicamente sia il Presidente della IV Commissione Sardella, che il Presidente del Consiglio Monachesi si dicono pronti e disponibili a prendere i provvedimenti del caso, relazionando il Sindaco circa i problemi subiti e dichiarati dal Consigliere Quagliarini.

Da questo momento si alternano i vari Consiglieri presenti, con le solite manfrine politiche basate sulle colpe addossate all’avversario e quanto di buono invece fatto dal proprio colore. E come sempre, o quanto meno spesso, si conclude con una "sceneggiata" che magari nulla ha a che vedere con l’argomento trattato o con il personaggio presente.

E ieri sera non si poteva fare altrimenti ed in maniera assai polemica.

I personaggi della diatriba sono stati il Consigliere Battisti, il Presidente Monachesi, il Consigliere Girolametti circa la convocazione del Direttore Pesaresi e invitato alla Conferenza dei Capigruppo (a cui non è invitato nè il pubblico nè la stampa) e non in Commissione (dove questi invece possono intervenire come uditori). Cosa ritenuta da Battisti una particolare forzatura della maggioranza, e da parte di Monachesi invece, una vergognosa accusa.

Eppoi ancora quella tra Battisti e Fiore circa se sia giusto o meno pubblicare il testo presentato al Sindaco dal personale dell’Ospedale…

Tutte cose che all’atto pratico, ai cittadini, in principal modo a coloro che usufruiscono dei carenti servizi sanitari, detto volgarmente, non gliene può fregar di meno.
Ritorno quindi ai fatti concreti, con le ultime riflessioni di Solazzi il quale torna a ribadire che nell’Ospedale di Senigallia c’è professionalità e che non crede a quello che afferma Pesaresi: "Io credo più al documento presentato dal personale ospedaliero… Bisogna ragionare e trovare le responsabilità, non un capro espiatorio che non è Pesaresi, è la Regione… poi che Pesaresi ci metta del suo… lui è uno che vuole la collaborazione, ma non la dà… Io quella lettera (NdR, quella consegnata al Sindaco dal personale) ce l’ho, perchè in Ospedale ne girano a centinaia; non sarà giusto, ma è vero che quando la leggo sento un grido di dolore".

"L’Ospedale - continua rivolgendosi a tutti i Consiglieri presenti - dobbiamo salvarlo, perchè il Direttore tra tre anni circa va via, ma l’Ospedale, il nostro Ospedale, resta!".

Ma il suo finale è tutto un dire quando esprime un suo parere sul Direttore uscente Bevilacqua, più aperto e su quello attuale Pesaresi, più refrattario…

Il che significa, e questo è un mio pensiero, che il peggio è duro a morire!

L’incontro si chiude con due votazioni: la prima promossa dal Consigliere Girolametti di convocare nella IV Commissione anche i sindacati del Comparto e quelli Medici; l’altra sollecitata dal Consigliere Fiore, affinchè si richieda al Sindaco la pubblicazione (anche se lo ritiene ingiusto in quanto cosa riservata) del documento di cui si è tanto parlato.

Entrambe le votazioni vengono approvate all’unanimità.

giovedì 10 febbraio 2011

Presentato il volume "I poeti dialettali di Senigallia"

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

… forse una speranzosa promessa: al primo volume, si vorrebbe farne seguire un secondo!

L’Auditorium di San Rocco è al completo, ma il pubblico è in maggioranza composto da volti di persone non proprio giovanissime. Strano, ma purtroppo vero.

Sul tavolo posizionati sul palco, i "padri" di quest’opera snella ed essenziale, che serve e servirà a non disperdere nel dimenticatoio, opere ed artisti di una Senigallia che però va inesorabilmente scomparendo. La speranza e l’augurio che ciò non avvenga appartiene a desideri partoriti solo da menti volutamente retoriche, e lo dico con rammarico, felice se dovessi sbagliarmi.

Ad aprire la serata, introdotto dalla presentatrice Anna Gabbianelli, è il Sindaco Maurizio Mangialardi che porge i suoi saluti e quelli della cittadinanza, ad alcuni dei poeti presenti in prima fila, unitamente a quelli, di cui si fa portavoce, della Presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande. Mangialardi coglie anche l’occasione per un saluto particolare alla sua Preside, Prof. Renata Sellani, che oltre ad essere una delle poetesse inserite nell’antologia, ne è anche la curatrice di un excursus storico. Per il Sindaco il dialetto è lingua dei luoghi, elemento che a volte viene inteso anche come sintomo di divisione, mentre invece dovrebbe essere di unione, perchè è con esso che si inizia a ragionare per poi cominciare a muoversi.

Il presidente dell’Associazione Culturale La Fenice, nonché valente declamatore di alcune delle poesie contenute nel volumetto, Angelo Cicconi Massi, ha sottolineato come il pubblicare di questi tempi sia inteso come quasi una pazzia. Però è proprio per questo che aver trovato degli sponsor che appoggiassero questo progetto, è ancor più un motivo di orgoglio.

Si auspica di poter presentare un secondo volume, anche per poter inserire nomi ed ulteriori poesie, di chi è stato lasciato fuori involontariamente, per semplici ragioni di scelte, trattandosi questa di un’antologia che solitamente lascia strascichi polemici.

Polemica, anche se molto velata, che la si nota quando accenna al desiderio, di voler riprendere, come Associazione Culturale La Fenice, due concorsi di livello nazionale. Uno, di poesia denominato "Spiaggia di Velluto" e l’altro, internazionale, di pianoforte "Città di Senigallia", che ebbero a farci conoscere all’estero attraverso artisti divenuti poi famosi e di livello mondiale.
Per il Presidente, la mancata attenzione di qualcuno, ha fatto perdere a Senigallia due vere occasioni, ma non per questo, e qui invece prevale la vena ottimistica, bisogna piangere sul latte versato.

Domenico Pergolesi, il curatore del libro nonché altro lettore di alcune delle poesie in esso contenute, ha spiegato la nascita di questo volume che parte da Nicola Leoni con i 38 sonetti che compongono il poemetto "La bella Cast’lana". A Leoni sono poi stati aggiunti altri 16 colleghi artisti di grande valore.

A presentare ogni poesia prima della sua lettura è stato il Prof Giuliano Bonvini, che come ha tenuto precisare, lo ha fatto con la semplice impressione di un lettore qualsiasi. Da non intendersi quindi la sua, come una critica, o ancor meno, come un giudizio. Per lui il dialetto non va inteso come lingua minore, ma è la lingua della nascita tanto più che le Marche, regione al plurale, ha al plurale anche i suoi dialetti. La provincia di Pesaro con l’influenza romagnolo-emiliana, quelle di Ascoli e Macerata con quella abruzzese e Senigallia che posta al centro, con il proprio, a fare da dialetto di Frontiera. Simpatica la sua definizione di Leoni e del suo poemetto che lo paragona ad un Pascarella Senigalliese e la sua "La bella Cast’lana" alla "La Scoperta de l’America".

I valenti dicitori meritano una più che giusta citazione, ed allora come già ricordato, Angelo Cicconi Massi e Domenico Pergolesi. A cui si sono aggiunte le voci dell’unica dicitrice al femminile Patrizia Graziosi, il cui cognome è stato anche sinonimo di garanzia ai fini interpretativi. Ultimo, ma solo nell’ elenco, perchè i suoi valori di artista dialettale non sono solo conosciuti, ma apprezzati in modo entusiasta da tutti i senigalliesi ad ogni sua rappresentazione: Renzo Colombaroni, cosa che ci ha confermato anche in questa occasione.

A chiudere la serata Leonardo Badioli che ha illustrato l’acquaforte di Franco Fileri tirata in sole 50 copie. Un abbinamento pittura e dialetto, perchè entrambe nascono dal cuore. E come giusto che sia, almeno una semplice menzione agli sponsor che si sono resi disponibili finchè quest’opera "vedesse la luce": Comune di Senigallia, Banca Marche, Eurogas, Fiorini Industrial Packaging, Kiwanis Club, Lions Club, Rotary Club.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it:

Scritto dall' I.P. 87.15.90.158 il 09/02/2011 ore 13:53
manca Quilly

venerdì 4 febbraio 2011

Per il dott. Pesaresi: le eccellenze e non solo dell'ospedale di Senigallia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Cronaca di 15 ore in osservazione al Pronto Soccorso: provare per credere… con spirito costruttivo


Si pensa e si spera sempre di non averne bisogno, o che simili servizi siano creati per soddisfare le esigenze altrui. Poi di colpo ci si ritrova, per un semplice calo di pressione, a dover ricorrere ad un servizio fino ad allora magari criticato solo su basi teoriche. La mia però è una esperienza non teorica, ma concreta perchè vissuta, ma che con questo non ha nessuna volontà di essere critica (almeno cercherò di non esserlo), bensì diciamo, un attento osservatore e segnalatore per fini costruttivi.

Ed a conferma di ciò, non mi nascondo dietro un facile anonimato, ma le svelo la mia identità di semplice cittadino con la firma a piè pagina.

Gentile Direttore, come detto sono dovuto ricorrere alle Cure del 118 e del Pronto Soccorso, senza minimamente pensare, visto il momento, alla qualità del servizio, a cui sarei andato incontro. Ma visto che "l’urgenza" si è risolta immediatamente ancor prima di giungere in Pronto Soccorso, ho avuto modo ed in maniera lucida, di analizzare da cronista tutto ciò che mi circondava.

Ecco che allora posso dire, senza dubbio di essere smentito, di aver riscontrato una immensa professionalità medica e paramedica sia del 118 che del Pronto Soccorso, idem per l’umanità e l’educazione con cui si è trattati e che costituisce il primo, ad a volte anche efficace, farmaco da somministrare al paziente, anche la pulizia dei locali è da definirsi soddisfacente.

Ciò su cui dobbiamo invece cominciare a riflettere è come risolvere questi problemi: tempi di attesa, privacy e disponibilità di "posti letto".

Voglio iniziare l’analisi partendo dal problema minore, dalla parola che campeggia sul bancone dell’ufficio che collega la sala d’attesa ed immette nell’Unità Operativa: "TRIAGE". Comprendo bene che oggi facciamo parte di un mondo sempre più cosmopolita, ma è anche vero che la regione Marche è una delle più "anziane" e per molti anziani Triage, non significa nulla. Ed allora perchè non aggiungere sotto una traduzione se non letterale quale selezione, smistamento, che suonano brutto, quella più semplice e comprensibile di Accettazione?

Tempi di attesa: e non mi riferisco a quelli derivanti dalle tipologie di codice. Mi riferisco a quelle che si è costretti sopportare per motivi che si possono supporre, ma che io definisco bonariamente indecifrabili. Un controllo di pacemaker della durata di appena 5 minuti che si protrae dalle 12,11 alle 14,21 non per motivi tecnici derivanti dall’esame che invece viene svolto bene ed in brevissimo tempo dall’infermiera preposta, ma in attesa di una persona disponibile a ricondurmi, sulla carrozzina, in Pronto Soccorso.

Il percorso, lei mi insegna, è semplicemente quello del collegamento tra le due Unità Operative...trenta metri??

L’indomani vengo invitato a presentarmi per una semplice visita di controllo. Arrivo alle ore 11 e riparto alle 14,07. Alla faccia dei controlli di una pressione, facilmente intuibile, alterata dall’agitazione dell’attesa.

Privacy: se ne parla tanto e poi...in astanteria del Pronto Soccorso si sta tutti assieme uomini e donne e la privacy è assicurata dal pannello avvolgibile che separa i posti letto, o meglio sarebbe dire le barelle. Mi sono sentito io come uomo, a disagio, avendo mia vicina, una signora molto anziana, che hanno dovuto cambiare e poi visitare. Ho ascoltato involontariamente e forzatamente tutti i suoi problemi e mi sono posto la domanda di quanto fossero false quelle righe poste in terra e le frasi che campeggiano in tanti luoghi pregando di non oltrepassarle per i menzionati motivi. E mi sono chiesto anche se è giusto che il fatto di essere anziani ci faccia perdere il possesso della nostra dignità e mi sono posto anche la domanda: e se ciò fosse avvenuto con una donna più giovane il disagio di entrambi sarebbe stato maggiore e chi avrebbe tutelato la nostra privacy? Sempre un pannello?

Posti letto: sono stato tenuto in osservazione tutta la notte ed ho dovuto riposare sulla barella, senza la possibilità di girarmi vista la sua dimensione e la mia, che sono si corpulento, ma non rientro nella categoria degli obesi. Mancavano posti letto in OBI. Ho dormito, o meglio non ho dormito, visti i dolori che simile branda procura e che l’unico risultato che ti stimola e controllare l’orologio ogni minuto e guardare fuori della finestra la luce del giorno che metterà fine a questa sofferenza. Mi chiedo e l’opinione pubblica si chiede: l’area edilizia ospedaliera è aumentata, i posti letto nei reparti continuano a fare cure dimagranti (se non vado errato ha detto Spacca che le Marche è la seconda regione per la riduzione di ricoveri responsabili in Italia) e malgrado ciò non si hanno spazi. Ma mi si spiega che cosa ci si fa nelle stanze che si sono vuotate?

Caro Direttore, alla visita di controllo, lei non ci crederà, mi hanno riproposto di passare ancora un giorno in osservazione. Ecco la positività, quella che io ho definito sopra con enfasi "immensa" professionalità del personale, a cui sembra remare contro una ragionieristica organizzazione che penalizza la volontà di chi vuol solo curare: così facendo avrei evitato di attendere magari tempi lunghi per esami che dovrò sicuramente fare, ma ho preferito non accettare e firmare per sollevare tutti da eventuali responsabilità.

E se l’ho fatto evidentemente una motivazione ci sarà...non crede?


Questi i commenti dei lettori su 60019.it

grazie!!
Scritto da ciaschini daniela il 01/02/2011 ore 18:29
GRAZIE!!

Scritto dall' I.P. 80.104.128.81 il 01/02/2011 ore 19:41
lascia stare Dani Mia moglie si e' recata tre gg di fila per problemi di appendicite,aspettando oltre 4 ore...risultato:era solo ansia per loro per poi essere ricoverata d'urgenza il terzo giorno per peritonite ..e questo e' solo uno dei tanti casi.

Scritto dall' I.P. 93.146.99.18 il 02/02/2011 ore 21:33
per fare una lastra ad un dito rotto sono stata al pronto soccorso dalle 9 alle 16. consideriamo che sono entrata a fare i raggi x alle 15:30 e alle 16 avevo le risposte. possibile che ho dovuto perdere un giorno di lavoro per una cosa che si risolveva in mezz'ora?
buonasanità
Scritto da elena il 02/02/2011 ore 21:36
Ho avuto malauguratamente, negli ultimi due mesi, due prolemi di salute che mi hanno costretto a ricorrere nel primo caso al pronto soccorso e nel secondo al reparto di radiologia e poi ad un medico pnemologo. Al pronto soccorso (codice giallo) sono arrivata con una intossicazione alimentare e dolori allucinanti (che il mio medico di famiglia aveva sottovalutato). Nel secondo caso ho eseguito radiografie ai polmoni e visita pneumologica per una broncopolmonite residua dall'influenza (che ancora una volta il mio medico di famiglia non aveva capito). Sia al pronto soccorso, sia in radiologia e nella visita pneumologica ho riscontrato altissima competenza e professionalità, rapidità di intervento e, soprattutto, quel tocco di educazione e di calda umanità che rende sereno l'approccio alla struttura ospedaliera, di per sé ansiogeno, soprattutto per le condizioni fisiche e psicologiche in cui avviene. Non "conosco nessuno" in ospedale, non sono una raccomandata di ferro, e non ci tornerei volentieri, ma con fiducia sì. Piuttosto, se i medici di famiglia fossero un po' più attenti, forse si ricorrerebbe meno anche al pronto soccorso. Colgo l'occasione per ringraziare il sig. Giannini per le puntuali, pacate e condividibilissime "pungolature". buona salute a tutti Elena
pronto soccorso
Scritto da delfino il 03/02/2011 ore 09:08
è stata accompagnata una ragazzina di 12 anni al pronto soccorso per forti dolori addominali e sospetta cisti ovarica,non si sono degnati di fare un'ecografia ed è stata rimandata a casa dopo 5 ore di attesa dopo averle somministrato 1 tachipirina.il giorno dopo la famiglia è stata costretta a fare l'eco in una clinica privata che ha confermato la diagnosi!si può?ditemi voi!


martedì 1 febbraio 2011

In Consiglio Comunale a Senigallia si dibatte tra disinteresse, noia ed apatia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Consiglieri assenti giustificati, in ritardo, in uscita anticipata o in altre cose affaccendati...

Solo per mia pignoleria maniacale, tanto le cattive abitudini sono difficili da scacciare. Si inizia alle 16,52 contro le 16,30 previste, con l’appello nominale e con le assenze giustificate per motivi di lavoro degli assessori Volpini, Ceresoni e del Consigliere Rimini, i quali poi arriveranno più tardi come annunciato.

Si inizia con le interrogazioni e la prima viene posta dalla Consigliera Bucari, la quale chiede all’Amministrazione un maggior controllo nei locali pubblici dell’osservanza del divieto di fumo, che soprattutto nelle discoteche, non viene sempre osservato come si dovrebbe.
A risponderle è il Sindaco Mangialardi che fa sua la sollecitazione e si dice pronto a sollecitare le unità preposte a tale controllo affinchè si premurino che tale norma venga rispettata.

Fa poi seguito quella del Consigliere Fiore che si rivolge all’Amministrazione ed a tutti i suoi colleghi, perchè venga presa in considerazione l’idea di intitolare una via, o una piazza cittadina o quant’altro ricordi Luciano Chiostergi, patron di Villa Sorriso e della Rotonda. Si fa promotore di questa richiesta, in quanto dice: "Ho raccolto questi desideri attraverso un mezzo che il Sindaco ben conosce e al quale non rimane indifferente: il mondo di Facebook nel quale ho creato un gruppo sostenitore del progetto che ha raccolto dal 20 dicembre ad oggi circa 1060 adesioni con commenti favorevoli da parte di persone autorevoli venga rispettata".

A rispondergli è il Sindaco che apprezza il lavoro da lui svolto su FB e ne prende atto, ma precisa che i tempi ed i percorsi istituzionali saranno quelli preposti che non sono quelli virtuali, ma quelli reali.

A seguire la parola va al Consigliere Pazzani che si rivolge all’Assessore dei Lavori Pubblici per chiedere quali sono i programmi previsti per la manutenzione delle strade cittadine, a seguito di sollecitazioni ricevute da cittadini. Anche perchè la precaria situazione di esse potrebbero causare ulteriori contenziosi.

L’Assessore Memè fa presente che non bisogna, sì, perdere di vista i "contenziosi", ma neppure quelle che sono le obbligate ristrettezze governative. Quindi si guarderanno prima le urgenze e le strade con maggior traffico. Priorità che sono state poste alla Statale e ad un tratto del Lungomare Mameli.. Come pure lo saranno le strade che con l’abbattimento del Ponte su via Po, vedranno intensificare il loro flusso veicolare.

Poi è la volta del Consigliere Rebecchini che si rivolge al Presidente Monachesi prima di fare la sua interpellanza, segnalando come le registrazioni audio dei consigli comunali si possano ascoltare, ma con mesi di ritardo. Il Presidente ringrazia, prende atto ed assicura che si farà carico di informare i tecnici preposti per la soluzione del problema.

La sua, come poi afferma, più che un istanza diretta all’Assessore alla Cultura, è una proposta. Molte mostre sono state fatte a Senigallia, anche ben riuscite, ma quella che più si ricorda e di interesse nazionale è stata quella sui Duchi della Rovere, che risale a quasi 10 anni fa. Visti i patrimoni artistici che abbiamo nella zona si dovrebbe ripercorrere una qualche strada similare, una qualche mostra d’interesse non solo locale, ma nazionale. Visti i tempi di attuazione per organizzare simili eventi, non sarà prevedibile per il 2011 ed anche il 2012, ma intanto bisogna darsi da fare. Gli fa eco l’Assessore Schiavoni ripetendo quanto già espressogli in Commissione. Condivide l’idea, ma assicura anche che c’è anche l’impegno e in questo senso si sta lavorando.

Il Consigliere Mancini si lamenta poi per il mancato coordinamento in ambito Sanità, tra la IV Commissione ed i Capigruppo, perchè alla fine non è chiaro chi si debba occupare di questi problemi, visto l’invito ricevuto a presenziare all’incontro con il Direttore dell’Ospedale Dott. Pesaresi. Sottolinea come il suo gruppo avesse proposto a suo tempo, di istituire un Osservatorio, la cui idea però era stata bocciata in Consiglio. Ora però, è da quasi un mese che la Commissione non discute più su questa argomentazione e tutto è rimasto come tanto tempo fa. Gli risponde il Sindaco replicando che evidentemente si è avuta una ulteriore un’esigenza da parte della Conferenza dei Capigruppo e quindi nulla vieta di riproporre l’incontro con il Dott. Pesaresi.

Il Consigliere Sardella interroga l’Assessore Campanile circa interventi di monitoraggio e tampone sulla qualità dell’aria e riproponendo un argomento di già trattato a suo tempo di una metropolitana di superficie, chiede che cosa ne pensi la Provincia, se è d’accordo e che cosa prevede di fare. L’Assessore Campanile informa, che unitamente ad altri 61 comuni della regione Marche, a partire dal 1 di Febbraio verranno adottati provvedimenti anti inquinamento. Certo è che vedrebbe anche lui con ottimismo una metropolitana con fermata al Cesano ed a Marzocca. Comunque con la Regione ci sono stati diversi incontri.

Interviene nella discussione anche il Consigliere Cameruccio che dice che il provvedimento sul blocco del traffico, lascia diverse preoccupazioni, perchè la questione non è stata affrontata con i giusti approfondimenti e chiede quindi di capirne i termini. Ancora Campanile a rispondere elencando i provvedimenti quali il blocco delle vetture disel pre euro ed euro 1 e 2 senza filtro anti-particolato, dirottamento sull’autostrada dei mezzi pesanti, riduzione dei gradi di riscaldamento nei luoghi pubblici e nelle abitazioni private. Aggiungendo che i Consiglieri saranno informati in maniera dettagliata. Ancora la controreplica di Cameruccio che sottolinea come non si può dire "Vi coinvolgeremo" ad una settimana dall’entrata in vigore dei provvedimenti previsti dal blocco.

Prima di passare ai vari OdG, il Consigliere Paradisi propone al Presidente Monachesi, un fatto procedurale anticipando i fatti seri a quelli più generali come FIOM o Bunga-Bunga. La cosa viene messa al voto, ma viene bocciata. Si prosegue così come previsto dall’ agenda lavori.

Il Consigliere Mancini presenta la sua mozione, sottolineando "...con spirito costruttivo e delle possibili soluzioni...". E qui, senza dilungarmi ulteriormente rimando a quanto già pubblicato in fase di conferenza stampa. A rispondere è ancora l’Assessore Campanile che accoglie con piacere l’appello di Mancini per il suo contenuto di disponibilità. Fa presente che lo spostamento della centralina è stato concordato con il nostro Comune, ma dietro precise disposizioni della Regione. Comunque fa presente che sono in funzione altre centraline posizionate dalla Società Autostrade i cui dati sono leggibili anche on-line.


Centralina rilevamento inquinamento al Parco della PacePrende a questo punto l’altro Consigliere di Partecipazione Rebecchini che a sua volta ribatte come lo spostamento della centralina non sia servito a nulla, perchè i dati non sono validi. Si chiede che cosa sia accaduto dal momento che le percentuali rilevate sono nettamente migliori di quelle rilevate in alta montagna. Si chiede allora quali saranno dopo il periodo invernale con lo spegnimento dei riscaldamenti. Si avrà aria rarefatta?! Viene logico e giusto quindi richiedere una verifica di questa centralina. La reazione del Sindaco è immediata ed "accalorata". "La centralina è stata posizionata dove hanno richiesto,... i dati sono quelli che sono,... quello che dice è grave...se pensa che i dati siano stati mistificati, beh allora in questo caso dovrà essere denunciata l’ARPAM...lo faccia ed io voterò la sua mozione...".
"...Io non ho detto - replica Rebecchiniche qualcuno ha modificato i dati, è la centralina che fornisce dati inesatti...". Si chiede come mai quando le cose vanno bene si parli di "sinergie" e quando vanno male "sono cose loro".

Interviene a questo punto il Consigliere Sardella suggerendo di portare la cosa in Commissione per un’ulteriore approfondita verifica ritirando intanto la mozione. Mancini è dell’idea di discutere la cosa in commissione e poi ripresentare la mozione dopo gli approfondimenti. Si compiace comunque che finalmente si è svelato il mistero della centralina di via Mattei. Ora però ci si chiede se questa centralina della Società Autostrade è approvata dalla Regione Marche. Perchè una cosa è il pubblico ed un’altra è il privato. Sardella concorda con Mancini di acquisire dati tecnici, modificare e ripresentare la mozione. Il Consigliere Magi Galluzzi tiene a precisare che i dati delle centraline autostradali sono controllate da organi garantiti di cui fa parte anche l’Arpam. Il Consigliere Girolametti invece si dice stanco di sentirsi tacciato di essere disinteressato a questi problemi come fossero solo sentiti da un solo gruppo. Non si sente neppure complice di un qualcuno che rema contro. Crede anch’egli che sia indispensabile approfondire in Commissione. Il Sindaco a questo punto reputa opportuno mettere in atto il suggerimento di Sardella, invitando anche i tecnici dell’Arpam. Interviene per un flash sull’argomento Mancini, informando il Consiglio che l’ultimo dato fornito dalla centralina di Via Perugino e visibile on-line, è del 13 luglio 2010.

A questo punto nasce un battibecco tra il Consigliere Paradisi, il Presidente Monachesi e l’Assessore Caresoni.

Paradisi a Monachesi: "... le regole vanno attuate sempre e se non fosse di quest’idea può sempre dignitosamente dimettersi ..." poi rivolto a Girolametti: " dice noi passiamo per quelli che non ci interessa i problemi dell’inquinamento … oggi non lo volete fare perchè fate parte del partito di governo....".
Ceresoni invece rivolgendosi a Paradisi, in quanto chiamato in causa dallo stesso, gli ribatte che avrà usato toni aspri, polemici, personali, ma non gli sembra sia mai andato sull’offensivo. Circa poi il problema dell’antenna alle Saline, oggi si leggono i dati che danno come inquinamento elettromagnetico "0" tanto che neppure gli strumenti Arpam riescono a rilevare.


Banchi semivuoti in Consiglio Comunale a SenigalliaAncora colpi di "fioretto" tra Paradisi e Monachesi: "... mi si chiede dove fossi finito dal momento del mio assenteismo in Consiglio... Avevo fatto presente in Commissione che gli orari non mi permettevano la presenza... Lei è un arrogante delle Istituzioni ed ha fatto come voleva, date ed orari… da lei non accetto di questi abusi... lei fa il manganello della giunta, lei garantisce la sua cadrega..." poi prosegue rivolto a Ceresoni circa le presenze dicendo che bisogna vedere come un consigliere lavora e bisogna sapere se qualcuno usa solo il ditino o ruba i soldi per parlare di aria fritta. Qualcuno non fa nulla, non vive vicino la gente. C’è chi fa il consigliere facendo e non, come fa il Presidente, scaldando la sedia. Ed accenna alla caduta di stile quando Ceresoni pronunciò la fatidica frase "...intanto glielo abbiamo messo in c....".
Replica di Monachesi a Paradisi: "Non sarà la sua agenda ad imporre quella del Consiglio Comunale, anche se ne terrò conto". E Ceresoni ancora a Paradisi: "..Passi se non ritiene che la sua presenza vada bene per la Fiom, ma penso molto più a quella sul Bilancio... poi lavori ed agende li abbiamo tutti. Comunque il giudizio lo daranno i cittadini, cosa che hanno fatto appena un anno fa...".

E su questo scambio di opinioni, sono le 19,34 Paradisi abbandona l’aula.

Ora da profano con l’aggravante della pignoleria, però mi chiedo, a che cosa sia servito l’incontro con i capigruppo per decidere le date e gli orari del prossimo trimestre, come da comunicato stampa del comune, quando poi non vengono rispettati. Mi chiedo allora, chi siano i firmatari di tale accordo. Se sono i soliti quattro mi sta bene: Monachesi, Fiore, Pazzani, Giacchella, ma gli altri che dicono?

Ad introdurre il punto sull’ OdG presentato per per portare solidarietà alla Fiom e ai lavoratori della Fiat in vista dello sciopero nazionale del 28 gennaio è il Consigliere Salustri che in qualità di operaio si sente di rappresentarli con la sua vicinanza.

A dar seguito alla sua voce interviene il Consigliere Giacchella che inizia subito con una dichiarazione coraggiosa ed abbastanza "impegnativa" vista la sua militanza: "Forse stupirò qualcuno, ma non concordo assolutamente con Nichi Vendola, quando
afferma che la sconfitta del "NO" a Mirafiori è stata una "sconfitta bellissima".
Una sconfitta non può essere bellissima e non può definirsi tale a meno che non si voglia coniare un ossimoro. Una sconfitta può definirsi immeritata, ingiustificata, amara ed ingiusta e quella di Mirafiori lo è stata...." ed ancora: " ...La sconfitta di Mirafiori, è una sconfitta che non può e non deve ascriversi ai lavoratori anche se ancora una volta saranno loro, assieme alle famiglie, a doverne subire le pesanti conseguenze..." ed aggiunge che: "...La Fiat, però, guida la classifica di redditività per gli azionisti e questo conferma come essa si orienti sempre più su di una dimensione finanziaria piuttosto che produttiva..." indi per cui ritiene: "Il lavoro dovrà tornare necessariamente al centro dell’agenda politica dei partiti e delle forze politiche, dei governi nazionali e dei tanti governi locali...".

L’intervento della Consigliera Angeletti è invece imperniato sulla lettura ed il commento dell’art. 14 dello Statuto dei Lavoratori . Ci sono poi diversi interventi di altri Consiglieri quali Girolametti, Rebecchini, Pergolesi, Donatiello espressi con parole diverse, ma con identici nei contenuti che caldeggiano la loro solidarietà agli operai Fiat ed al sindacato Fiom. Però i due più commoventi, perchè vissuti in prima persona, almeno a mio parere, sono stati quelli della Consigliera Bucci e del suo collega Sardella, che hanno rivendicato la loro paternità di figli di operai e Sardella anche della Fiat. Per la Bucci c’è stato coraggio a dire di NO , ma anche rispetto per i SI … SI costretti dalle necessità. Sardella riconosce invece che il PD avrebbe potuto effettivamente fare qualche cosa di più facendo ascoltare la sua voce. Comunque confermando il suo voto solidale, ritiene che lo sciopero di una sola parte sindacale sia un errore.

All’OdG anche un punto presentato dal Sindaco per proporre l’adesione all’appello al Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano. Viene incaricato della sua lettura il Presidente Monachesi, tra una indifferenza, disattenzione, chiacchiericcio offensivo da parte di quello sparuto numero di Consiglieri ancora in Aula, tanto che per ben due volte il Presidente deve interrompere la sua lettura riprendendo gli "ineducati" e pregandoli di maggiore attenzione.

Ed a questo punto che mi sento di dover condividere con Paradisi, quando la presenza è fatta forse più dai contenuti, che dal semplice scaldare il banco di molti.

L’unico ad intervenire su questo punto all’OdG, è il Consigliere Sardella che afferma come: "... mi dispiace di questo silenzio e do atto al Consigliere Rimini per la sua presenza, l’unico rimasto… di Paradisi, Marcantoni e Marcellini siamo abituati..."

Poi l’altro punto all’OdG relativo alla politica del lavoro oggi in Italia e al caso Fiat, viene presentato e commentato dal Consigliere Mancini e subito dopo ampliato l’argomento dal Consigliere Rebecchini. Preso in maniera diversa, ma sempre si è parlato di Lavoro, Sindacati, Lavoratori, Governo e Fiat. Ma la cosa strana, eufemismo, la mozione sullo sciopero presentata dalla maggioranza è passata, quella presentata dalla minoranza è stata bocciata.

L’ultimo dei punti dell’OdG, viene presentato dall’ Assessore Paci e riguardando la cessione in proprietà a privati di un’area comunale quale quella delle Saline e vista l’ora e visto che i "Consiglieri erano stanchi" mi sono sentito in imbarazzo con lei per quel parlare da sola.

Il "meritato" tutti a casa, giunge così alle 21,42.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto dall' I.P. 109.52.36.2 il 30/01/2011 ore 14:14
6 ore di estenuanti e complesse analisi ed interventi

Scritto dall' I.P. 80.19.143.194 il 31/01/2011 ore 11:45
Volpini..... assenteista???? Ma no?!?!? Ma dai!!!!