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martedì 29 luglio 2008

PIU' CHE RONDE, SOLO DEI RONDO' SENIGAGLIESI


di Franco Giannini


Questa mattina sulle locandine, fuori dalle edicole, campeggiava il primo piano, in caratteri cubitali, il titolo di " Le ronde finiscono in Parlamento". Quasi un motivo di orgoglio campanilistico. Il Sen. Casoli si è impegnato a farsi promotore di una interpellanza parlamentare per salvaguardare il problema sicurezza di tutto il litorale marchigiano. Chissà se si sarà reso conto di quanti km. è lungo e di quante forze si dovrebbe disporre, per rendere attuabile un qualsiasi sistema di sicurezza, tanto più se affidato alle ronde. Non solo, ma è andato a disturbare anche Prefetto e Questore. E se Carlo VIII minaccia lo squillo delle sue trombe, Pier Capponi dal canto suo, non può far altro che promettere di ricambiare con i rintocchi delle sue campane.
Quindi anche la Sen. Magistrelli, ha bussato alla porta del Prefetto per far presente le sue ragioni, circa la necessità di più controlli, ma non come li vorrebbe il suo collega parlamentare fabrianese.
I blogs di Senigallia si stanno occupando in buon numero, di queste ronde, chi con un piglio dal tono serioso politico, chi pigliandole solo come dovrebbero effettivamente essere prese...
I giornali on-line nè stanno beneficiando notevolmente, in numero di presenze, pagine lette, e commenti che producono commenti come in una irreale catena di San Antonio. Ho contato su un giornale on-line, che su 21 articoli postati, ben 9 vertevano, o come zuppa o come pan bagnato, sulle ronde.
I bagnini si stanno dividendo non più in categorie sindacali, bensì in "pro" o "anti ronde".
I turisti ne sentono parlare tutto il giorno in spiaggia, non c' hanno capito niente ma neppure chiedono lumi, perchè non gliene fregano niente.
Perfino gli stessi poliziotti si sono divisi in chi a favore e chi no.
In Prefettura il campanello è suonato ancora, alla porta questa volta il Sindaco di Senigallia, che non poteva far passare in sordina questo rondò senigagliese, iniziato a suonare con note stonate da un complesso di modesti pifferai.
Il pubblico senigagliese, da pubblico melomane qual è, ha percepito le stonature, i cattivi accordi, il cercare di riprendersi, ma ha pazientato perchè anche educato. Ma avendo tutto un limite, ecco che dal loggione, arrivano i primi segni di diniego, i primi fischi. La gente si è scocciata !
Alla politica e ai politici le ronde servono e son servite solo per dare inizio ad una nuova sceneggiata elettorale. Resta ben inteso quindi che a Senigallia, non esiste alcun problema di sicurezza, inteso come Mafia, Camorra, Terrorismo, Clandestini, ecc, mentre c' è, purtroppo, sulla spiaggia nelle ore notturne, solo problemi di stupidità causati da effetti alcolici o di sostanze stupefacenti, ma sempre rientranti, nel numero delle casualità nazionali.
Signori i miei politici, Prezzi, inflazione, stipendi, precariato, energia, emigrazione, prima risolvete questi di problemi(vi credevate dolci i lupini??) e poi a seguire tutti gli altri. Sicuramente ne verrebbe a trarre beneficio, senza muovere un dito, anche la sicurezza, e non solo quella circoscritta alle ronde.




mercoledì 23 luglio 2008

QUELLI CHE…. CON LA RONDA ANOMALA….



di Franco Giannini




Aderisco all’ invito di pubblicare il volantino, non perché, come ho già avuto modo di spiegare, sono convinto della bontà dell’ idea, ritenendo questa iniziativa più folcloristica-goliardica che utilitaria, ma perché a volte nella vita ti trovi costretto a schierarti e fare una scelta, poi perché avevo un “conto in sospeso” da pagare agli organizzatori, ed io non dimentico mai i favori ricevuti.
Dovendomi schierare, ho preferito schierarmi, quindi, con una “banda” di cui conosco i volti puliti come puliti so che sono i loro ideali.
Le ronde, le altre, le ho sempre ritenute, le ritengo e le riterrò a priori inutili e deleterie, sia perché non autorizzate da alcun organo delegato alla sicurezza, sia perché mi riportano indietro in anni da dimenticare, sia perché le persone che vi partecipano non mi danno garanzie comportamentali in casi specifici, non avendo alle spalle corsi professionali fatti ad hoc. Indi per cui ne deduco che da queste ronde non si otterrà mai il raggiungimento della legalità sia in spiaggia che in qualsiasi altro luogo, bensì la loro funzione, sia solo quella di cassa di risonanza strumentale per alcuni politici locali o nazionali.
Però, nell’ idea della contro ronda, quello che più mi piace è il titolo: Ronda Anomala. Bello, pubblicitariamente centrante.
Non so chi l’ abbia trovato, ma a lei o lui, va tutti miei complimenti.
Ed allora, soprattutto divertitevi, niente alcool, ma musica e ballo quanto ne volete a volume accettabile e a passeggio per una notte in “coppia possibilmente”. Sabato lasciate la politica a casa, che qui non servirebbe se non a dar modo l’ indomani a qualcuno di poter nuotare sull’ onda della solita occasionale cercata, sospirata, vivibilità, vomitando qualche fesseria attraverso i soliti comunicati stampa; non dategli questa soddisfazione, datemi retta e con la complicità del mare-luna andate e moltip…ma sarà meglio vedere di caso in caso e… pescate se c’ è da pescare, ogni lasciata è persa…e voi sapete bene a cosa alludo.


Ed ora ecco il messaggio del volantinaggio telematico:


Vuoi riprenderti la spiaggia?


Non ne puoi più delle sparate dei soliti demagoghi
perennemente in campagna elettorale?


Hai voglia di baciare la tua ragazza in riva al mare
senza rischiare di essere internato a Guantánamo?


Partecipa anche tu alla


RONDA ANOMALA


Senigallia, P.le della Libertà (davanti alla Rotonda)
Sabato 26 luglio 2008, ore 22:30


Anomala, rispetto a chi pensa che a Senigallia ci sia la piaga del
vandalismo in spiaggia;


Anomala, perché chiedere legalità non significa farsi giustizia da soli;


Anomala, perché chi grida al vandalismo vuole solo proteggere i propri
stabilimenti (peraltro assicurati) e le proprie concessioni d’oro (rinnovate in
eterno) senza pagarsi la vigilanza privata, se proprio non si fida delle forze
dell’ordine;


Anomala, perché il rispetto della spiaggia non finisce con la stagione estiva
(finché c’è da far soldi), ma deve continuare anche d’inverno. E invece
d’inverno l’arenile sembra una discarica, abbandonato proprio da quelli che
ora fanno le ronde a caccia di vandali;


Anomala, perché se, come dicono quelli del Coordinamento Civico, la
“gente per bene” è con le loro ronde, allora i deviati siamo noi, che le
consideriamo delle sceneggiate.