sabato 19 marzo 2016

TURISMO : Avanti piano, quasi indietro!

...Aumentano i turisti, ma alloggiano e spendono di meno.

Riepilogando brevemente questi i dati salienti: visitate maggiormente solo queste quattro Regioni: Veneto, Lazio, Lombardia e Toscana.
Il soggiorno del turista tedesco è passato da 5,5 a 5 giorni, gli inglesi da 4,3 a 3,8 e quella dei cugini francesi da 3,4 a 3. Quella cinese poi va da 1,8 a 1,5 giorni. E che si muovono a fa?
Leggendo quindi l'articolo il pensiero mi va a quando, qui da noi, sull'onda della mania di grandezza, ci si esaltava parlando di turismo, di progettare di costruire Hotel pentastellati. 
Ad Ancona invece si faceva “cagnara” , perché il nuovo stadio in costruzione, con una sola curva era considerato troppo piccolo per una squadra che aveva masticato la serie “A”. E chiedeva quindi di costruire anche la seconda curva, ora vuota! 
Mai che si guardasse le cose tenendo i piedi ben appoggiati a terra e con un minimo di umiltà. Ma è possibile che anche oggi, alla luce di questa terza guerra mondiale economica (e non solo) non si comprenda come persistendo le percentuali di disoccupazione, continuando la CIG, perdurando il lasciare i giovani al palo, lavorativamente parlando, non rivolgendo un “occhio” di riguardo alle famiglie con prole, non facendo lievitare gli stipendi ( esclusi quelli del milione – non solo dei parlamentari, quindi – di politici di professione nullafacenti di ogni ordine e grado), ho l' impressione che più che mirare alle stelle “ristoratrici”, dovremmo abituarci nuovamente al mordi e fuggi di mezza giornata domenicale, affidandoci al rivisitato servizio di sola mescita del vino, offerto dalle cantine fuori porta, armati della dimenticata e ora riscoperta della “gluppa” a km. 0 (del fatto tutto a casa!!). 

Che poi visto quanto riportano le statistiche, se noi è vero che piangiamo, i paesi confinanti, (seppur messi meglio di noi - del resto superare noi ci vuole ben poco!), hanno poco da ridere. Curioso il dato dei cinesi, che se fosse vero, verrebbe da chiedere, perché si ostinino a prendere l'aereo. Comunque sia, altro che Hotel a 5 Stelle, continuando così nella miseria in cui navighiamo, prima o poi ci ritroveremo con il fondo schiena intasato, visto lo scarso uso che facciamo della bocca, di un eccessivo intreccio di ragnatele.







di Franco Giannini

giovedì 17 marzo 2016

Mai che si riceva una comunicazione dal Ministero delle Finanze...

non certo per dover pagare, ma per riscuotere un premio di qualche lotteria!!

Quel che ricevi invece sono e-mail di farabutti. Non ci sono altri termini, se non più volgari, per definirli. Ed aggiungo che non sono neppure professionisti nel loro genere di crimine. Sono più che altro degli sprovveduti rubagalline. Ma quello che più mi manda in bestia, è che proprio perché s' inventano questo mestiere, potrebbero essere presi, solo lo si volesse, con il topo in bocca ed invece restano uccelli di bosco.
Una simile "fattura" l'ho già ricevuta anche diversi mesi fa e ritenevo che fosse, come quelle tasse governative emesse quando lo Stato si trova con l'acqua alla gola (cioè sempre!) e che le classifica come un "una Tantum". Ed invece come la nostra Amministrazione, vedo che la sua una tantum diventa un fatto ripetitivo. Nel mio caso anche nell'importo, una monotonia... almeno fatte come l' Agenzia preposta al recupero del credito, mettetici su qualche € di interesse : invece sempre le solite misere 664,39 €, neppure fossi titolare di una qualche fonderia ! Si noti come siano convincenti della veridicità dell'importo quei 0,39 centesimi. Anche il logo della compagnia è inventato, diciamo per metà ?
Poi è patetico l'errore in cui casca l'asino: la composizione del mio codice fiscale, dove appaiono lettere che il mio nome e cognome non contiene (DEKH) e poi la serie letteranumerica di solo 12 battute invece delle classiche 16. Puzza tanto di rubagalline di oltreconfine. Vogliamo anche precisare che vengo invitato a cliccare (per loro questo è importante!!) su di un innominato conto corrente presso: 3740758594  (diffido chiunque a farlo, le sorprese sono sempre dietro l'angolo). 
Ora mi chiedo, in momenti come quelli in cui stiamo vivendo (non solo nel nostro Paese, ma anche in tanti altri), dove la sicurezza è continuamente minacciata, dove gli Apparati di Sicurezza sono sempre sul chi vive, tutto viene analizzato, le intercettazioni sono all'ordine del giorno, ci assicurano che la guardia non viene mai abbassata, voglio credere che anche tutto quello che avviene in Rete, passi attraverso i così detti raggi X. Impossibile quindi pensare che anche questa tipologia di corrispondenza non venga letta e presa doverosamente in esame. Ed allora, mi chiedo e chiedo, il perchè costoro ancora possano permettersi di giocare con la buonafede dei cittadini ancor di più con quella dei più deboli per tanti motivi, o perchè digiuni dei pericoli a cui vanno incontro  navigando senza un salvagente magari anche piccolo. Capisco anche chi lavora in questo settore. Scoprire il farabutto, prenderlo, metterlo nelle mani della giustizia e vederselo sfuggire, solo perchè il troppo buonismo delle nostre leggi, aiutano spesso più i Caino che non gli Abele, non aiuta di certo ad essere impeccabile.
Qualcuno penso a questo punto mi suggerirà il "perchè non li denunci?". Rispondo: per due motivi, il primo perchè fare questo primo passo dovrebbe essere proprio il fornitore del servizio, il cui buon nome viene sfruttato in malomodo mettendolo in cattiva luce e il secondo perchè, qualora non si fosse ben compreso, della bontà delle nostre leggi, non mi fido affatto.
Ed immaginando che tutto rimarrà quindi com'è, voglio rivolgere, quanto meno, un avvertimento ai miei "coetanei" e quindi, di una certa età : leggendo di queste missive, non abbiate mai, nè l'urgenza di pagare, nè la "vergogna" di chiedere spiegazioni e consigli a chi è più scafato e magari più giovane. Figli, nipoti e magari chi ha una divisa con tanto di stellette... ecco di questi potete fidarvi e poi avuta la spiegazione ed il consiglio, potete anche o pagare o mandare il mittente della missiva a f...arsi benedire!








di Franco Giannini

lunedì 14 marzo 2016

Iniziato a Senigallia il 6° Memorial di Volley Daniele De Duonni

... con una novità in più, che da tempo si cercava di aggiungere alla formula.

Domenica 6 marzo si è dato il fischio d’inizio a Senigallia al memorial di volley Daniele De Duonni con l’introduzione, come oramai si è soliti fare, di un breve ricordo di Daniele. Presente la famiglia tutta. Al sindaco di Castelleone di Suasa, paese natale di Daniele, Carlo Manfredi, il compito di ricordarne la memoria. Poi invece quello di alzare la palla d’inizio quest’anno è andato alle sue due nipotine.
Sei le squadre in competizione: Ristorante Il Casale – Dobrasil – T 9 – Finanza – Ristorante Pomodoro – Carabinieri. Non posso valutare quale sarà in questa occasione il livello sportivo delle squadre, che solo alla fine della manifestazione si potrà giudicare, ma quello che fin d’ora posso assicurare che è stato invece ottimamente centrato è quello della solidarietà di tutti i componenti delle formazioni, sia nel ricordo di una persona cara che in quello rispettoso nei riguardi dei suoi familiari.
Memorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione T9E quest’anno, come anticipavo nel sottotitolo, la novità che da tanto tempo si aspirava a raggiungere, è stata quella di poter iscrivere nel memorial due formazioni con le “stellette”: la Guardia di Finanza e i Carabinieri, arma quest’ultima, di cui sia Daniele che il suo papà hanno vestito l’uniforme. Le squadre “borghesi” immagino che non me ne vorranno (visto che sono oramai ospiti fisse e gradite del memorial) se spenderò qualche parola in più nei confronti di queste due nuove formazioni, ma devo assolvere un doveroso e particolare compito di ringraziamento ad alcune persone, senza le quali molto probabilmente, il Memorial quest’anno non avrebbe avuto luogo viste alcune rinunce dell’ultimo minuto.
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Memorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione dei CarabinieriPurtroppo non potendo descrivere tutta la gratitudine che ho nel cuore neppure usando tutti gli aggettivi che potrei trovare in un buon dizionario, rivolgo solo un umile, seppur sentito, grazie al Gen. Roberto Boccolini, Presidente della sezione ANFI di Senigallia, che è stato l’artefice, il promotore della strategia per l’aggancio, permettendomi di contattare le persone giuste al momento giusto.
La prima di queste il Comandante Provinciale di Ancona della Guardia di Finanza Gen. Fabrizio Crisostomi che senza farsi pregare, con la massima disponibilità, ha invitato il suo Mar. Giuseppe Crisafulli ad allestire una squadra disposta a partecipare, seppur con poco allenamento, ma pronta a metterci una faccia sorridente, serena per il solo piacere di partecipare.
La seconda che mi ha aiutato a contattare è stata quella del Comandante della Compagnia Carabinieri di Senigallia, Cap. Cleto Bucci che immediatamente e con altrettanta disponibilità si è adoperato affinché anche l’Arma potesse rispondere positivamente con una Sua presenza. E devo aggiungere che l’impegno non del Capitano non è stato semplice, considerando che per il mancato recapito della mia lettera d’invito, perdutasi tra i meandri della Buca per le lettere della Sede Centrale delle PT e la Caserma di Via Marchetti (non più di 300 mt.), inviata poi con una e-mail, si è trovato a dover allestire la squadra in appena una settimana. Provvidenziale comunque per lui in questo caso l’aiuto del suo Mar. Stefano Paradisi che in breve tempo ha impostato una squadra e a quel che sembra, anche giovane ed aitante. Logicamente a tutti loro va un Grazie, ancor più sentito da parte dei famigliari di Daniele.
Memorial di Volley Daniele De Duonni: le formazioni Dobrasil e Il CasaleMemorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione della Guardia di FinanzaMemorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione de Il Pomodoro
In verità avrei voluto invitare anche altri corpi, quali i Vigili del Fuoco, la Polizia, i Vigili Urbani, ho anche fatto qualche tentativo, però conoscere i nomi delle persone ai loro vertici, ma ancor più, avere la chiave giusta degli indirizzi a cui far giungere, con certezza, l’invito ad un contatto, diciamo che mi è stato quasi impossibile. Per cui, oggi, alla luce di questo primo traguardo raggiunto, lancio qui l’invito a chi fosse interessato di suddetti vertici a voler partecipare al prossimo Memorial, di contattarmi direttamente visto che la mia mail ed il telefono sono più facilmente reperibili.
Memorial di Volley Daniele De Duonni: le formazioni T9 e Guardia di FinanzaMemorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione DobrasilMemorial di Volley Daniele De Duonni: la formazione de Il Casale
Un’ultima nota di servizio, la segnalazione dello spostamento di una data del calendario partite: vista la concomitanza del Lunedì di Pasqua (28 Marzo) con l’assenza di diversi appartenenti alle squadre sia della Finanza che dei Carabinieri per motivi di servizio e di ricongiungimento (alcuni provengono da fuori regione) con le proprie famiglie per le festività pasquali, la partita del derby tra Finanzia e Carabinieri (solo questa partita le altre restano come da calendario), viene spostata al 1 Aprile sempre nella palestra Corinaldesi alle ore 21,30.
Risultati e classifiche: http://memorialvolley.blogspot.it/

Allegati

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Franco Giannini
Pubblicato Domenica 13 marzo, 2016  su Senigallianotizie.it

sabato 12 marzo 2016

La potatura degli alberi ritorna a dar luce in via Cellini

E, quel che più conta, sicurezza nelle ore notturne contro i mali intenzionati.

Ed ora gli abitanti di via Cellini, dopo la potatura degli alberi, potranno ritornare a dire “uscimmo a riveder le stelle” parafrasando Dante (Inferno XXXIV, 139). Magari senza sapere che chi si è prestato concretamente non è certo l’Alighieri, ma l’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi, dietro l’assillante petulanza di “Diversamente Giovani”.
L'illuminazione pubblica in via Cellini nell'agosto 2015Credo, come è uso fare (o si ripromette!) Diversamente Giovani seppur non sempre ci riesce, che sia giusto sia scrivere le critiche ma, quando lo meritano, anche i riconoscimenti. La cosa di cui sopra si trascinava dal trascorso mese di agosto 2015, quando si era fulminata una luce dell’illuminazione pubblica all’ingresso del cancello del Seminario Vescovile e quel tratto di strada era piombata nel buio, poiché anche le altre luci erano state ingoiate, già da tanto tempo, dalle fronde degli alberi che avevano raggiunto un’altezza anche di 15/20 metri (vedi foto a destra, agosto 2015, NDR).
Le alberature in via Cellini nell'ottobre 2015Monachesi si era interessato immediatamente, dopo la mia segnalazione fattagli privatamente, sia per far cambiare la lampada saltata, sia nel rassicurarmi con la promessa di un suo interessamento nei confronti dei proprietari dei terreni in cui sorgevano gli alberi in questione (perché era compito loro e non del Comune) si adoperassero (quando era il giusto periodo di potatura) al taglio delle chiome superflue (vedi foto a sinistra, ottobre 2015, NDR), facendo così “respirare” nuovamente i lampioni e ritornando ad offrire una fetta di sicurezza stradale e non solo, nelle ore notturne all’intera via.
E l’ora della potatura è arrivata e con essa l’assolvimento della promessa.
La potatura degli alberi in via Cellini, marzo 2016Un’operazione che in chiave “badogliana”, sperando che quel linguaggio oggi non torni di moda, sarebbe risuonata così: iniziata questa mattina, 7 marzo, con la “liberazione del primo ostaggio” nel primo pomeriggio, credo di poter dire che si protrarrà per alcune giornate onde poter conquistare la libertà di tutti gli altri. Ma, bando agli scherzi, l’operazione si era resa necessaria principalmente per la sicurezza stradale e quindi da doversi ritenere della massima utilità, ma credo che a beneficiarne sarà anche quella che offre una maggior visibilità, allontanando tutti i malintenzionati che, invece, del “buio si nutrono” per rendere più redditizie le loro attività illegali.

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 11 marzo, 2016 su Senigallianotizie.it

Questi i commenti dei lettori di Senigallianotizie.it :

leofax 2016-03-11 16:38:04
Pensavo che facessero la fine dei lecci in piazza Garibaldi. Poi mi è venuto in mente che da quelle parti ci abita il Number One!!
salvatore 2016-03-11 21:53:35
Contento.....ma della segnaletica orizzontale,non se ne parla proprio più ??credo che mai una amministrazione comunale si sia comportata in questa maniera arrogante..c'è stato l'investimento del povero dottor,. PerissI .....nulla....forse si dovrebbero raccogliere le firme e portare a conoscenza della pericolosità delle nostre strade la magistratura competente.....

martedì 1 marzo 2016

Oggi il titolo di eroe è usato con troppa facilità...

cosìcchè la sua inflazione immancabilmente ne ha ridotto il valore.

Leggendo il significato del termine in Wikipedia, si apprende che :" L'eroe, nell'era moderna, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune...." . Ovvero è eroe colui che, in un lasso di tempo infinitesimale, sconfiggendo la sua paura di essere ragionevole, non valutando quello a cui va incontro, compie un atto che in pochi si azzarderebbero fare.
Se ieri la Mitologia ha aiutato a creare una infinità di Eroi, oggi Mark Zuckerberg con l'idea e la creazione di Facebook, ha concesso la possibilità di far vestire i panni di eroe (come quelli dello scemo del paese!) a chiunque abbia la fortuna o sfortuna di salire alla ribalta della cronaca. Poi i mi piace ed i commenti dei "naviganti" fanno il resto.
La parola Risorgimento ci aiuta a ricordare eroi quali Garibaldi, Toti, Bixio, Pisacane e tantissimi altri. Oggi, nella lotta contro la malavita (diciamo Mafia per chiarezza!) ricordiamo quelli come Falcone, Borsellino, Roberto Mancini (il poliziotto della terra dei fuochi!), Dalla Chiesa, Impastato, e la lista potrebbe continuare.

Poi uno legge che tale titolo di eroe viene assegnato ad un certo Cosimo Giuliani in una intervista di una TV , immediatamente ripresa dai seguaci di FB e seppur contro volontà dello stesso titolato, viene portato alla ribalta della cronaca. 
Giuliani è un carabiniere, che chiamato ed immediatamente intervenuto in un incidente automobilistico tra un camion ed un'autovettura, ha fatto né più e né meno di quello che avrebbe fatto chiunque nei suoi panni. Visto che nella vettura era rimasta ferita una signora con al seguito una bimba di appena un anno, il milite dell'Arma, non ha fatto altro che prendere in braccio la piccolina, avvisare i nonni e nell'attesa dell'arrivo di questi, tenersela in braccio per un'oretta. Da dire tra l'altro che Cosimo è anche padre di due gemelli di tre anni. Ma dove stia il gesto d'eroe, lui stesso se lo è chiesto. Credo più un gesto di pochezza intellettuale da parte di chi gli ha affibbiato questo titolo, che anzicché rendere omaggio ai militi dell'arma, ho l'impressione che l'abbiano svilita. Ma costoro evidentemente non sanno che i Carabinieri, ogni giorno, compiono azioni più pericolose e più eroiche che non un gesto come quello descritto che potrebbe essere definito, non eroico, di ordinaria burocrazia. 

Credo che eroi, come i Santi (ed oggi comincia, a mio parere, ad essere inflazionata anche questa categoria), non ne nascano così facilmente come si vorrebbe far credere. Anzi, ho l'impressione che l'egoismo stia incancrenendo l'essere umano, rendendo cuore e cervello sempre più insensibili ai mali che sta colpendo il nostro pianeta. Ed allora il termine dovrebbe essere elargito con infinita attenzione, salvo che non si voglia definire tutti noi, come degli eroi solo perché si ha il coraggio ogni mattina di alzarsi e portare avanti tra infiniti stenti quella miserevole "baracca", che si tende a denominare "famiglia" coinvolgendo anche incolpevoli figli. 
Ma prima di noi, allora altre particolari tipologie di eroi sono da prendere in esame, quali ad esempio, coloro che ogni giorno affrontano i problemi di Diversamente Abili, dovendosi confrontare con quegli ostacoli fatti non della sola inabilità propriamente fisica, ma di ostacoli architettonici e non solo, che la burocrazia politica si dimentica di togliere dai loro percorsi quotidiani.
Ma prima di noi, allora sarebbero da ritenere eroi chi sale su delle "carrette del mare" pronti ad oltrepassare quelle "Colonne d'Ercole" ubicate non dove credevano gli antichi, ma in qualsiasi tratto di mare posto immediatamente dopo l'aver salpato verso l'ignoto. 
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che, esausti per una impari lotta contro le ingiustizie del Potere Politico, per la miseria, la fame, la mancanza di una casa o per i debiti che uno Stato sordo pretende siano ugualmente pagati alle sue casse, rinunciano a tutto, preferendo la morte ad una vita priva di dignità.
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che sfondano muri e barricate armati delle sole mani offrendo il petto a scudo delle donne e dei bambini al seguito .
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi quei medici e perché no, anche quei missionari senza frontiere che rischiano la loro vita per salvarne tante altre. 
E sono certo che la lista degli Ancor prima potrebbe proseguire...







di Franco Giannini