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mercoledì 1 agosto 2018

Ricordiamoci che domani sarà il 2 Agosto...


... una data indelebile per chi è stato colpito personalmente e per tutti coloro che hanno cuore e memoria.

Una foto in bianco e nero, sporcata dai "neri" di rosso, come il sangue delle 85 vittime e dei 200 feriti, che dopo ben 38 anni ancora gridano vendetta.
E il nostro Stato, per la 38esima volta, quest'anno rappresentato da non so chi, comunque uno con tanto coraggio e poca dignità, sarà ancora lì a recitare la solita sceneggiata (non certo Opera) da due soldi.
Oramai dovrebbero partecipare al ricordo, solo ed esclusivamente i parenti e le associazioni da loro fondate. I politici, dignitosamente (sempre che conoscano il significato di questo termine), dovrebbero restarsene a casa. 







di Franco Giannini

mercoledì 1 agosto 2012

Era il 2 agosto 1980 alle 10,25 ...

... in unsa sala d'aspetto di seconda classe, della stazione di Bologna.

Quest'anno a sciorinare parole, vuote, piene di solo di stupida ed inutile retorica, di circostanza, senza senso, sembra sia stata incaricata dal Governo, il Ministro Anna Maria Cancellieri. Confidando così di evitare ancora un bagno di fischi, come coloro che l'hanno fin ad oggi preceduta, visto il buon rapporto sempre intercorso tra il Presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime, Paolo Bolognesi ed il Ministro dell'interno, fin dai tempi in cui ricopriva a Bologna la poltrona di Comissario del Comune. Un volemose bene politico? Mahh!!...staremo a vedere!!
Per me, è sufficente un onesto, semplice, ma sincero ricordo a quegli 85 nomi e cognomi che compaiono nella targa della foto e che riporto :

Antonella Ceci, anni 19 - Angela Marino, anni 23 - Leo Luca Marino, anni 24 - Domenica Marino, anni 26 - Errica Frigerio In Diomede Fresa, anni 57 - Vito Diomede Fresa, anni 62 -  Cesare Francesco Diomede Fresa, anni 14 - Anna Maria Bosio In Mauri, anni 28 - Carlo Mauri, anni 32 - Luca Mauri, anni 6 - Eckhardt Mader, anni 14 - Margret Rohrs In Mader, anni 39 - Kai Mader, anni 8 -  Sonia Burri, anni 7 - Patrizia Messineo, anni 18 - Silvana Serravalli In Barbera, anni 34 - Manuela Gallon, anni 11 - Natalia Agostini In Gallon, anni 40 - Marina Antonella Trolese, anni 16 - Anna Maria Salvagnini In Trolese, anni 51 - Roberto De Marchi, anni 21 - Elisabetta Manea Ved. De Marchi, anni 60 - Eleonora Geraci In Vaccaro, anni 46 - Vittorio Vaccaro, anni 24 - Velia Carli In Lauro, anni 50 - Salvatore Lauro, anni 57 - Paolo Zecchi, anni 23 - Viviana Bugamelli In Zecchi, anni 23 - Catherine Helen Mitchell, anni 22 - John Andrew Kolpinski, anni 22 - Angela Fresu, anni 3 - Maria Fresu, anni 24 - Loredana Molina In Sacrati, anni 44 - Angelica Tarsi, anni 72 - Katia Bertasi, anni 34 - Mirella Fornasa - Flavia Casadei, anni 18 - Giuseppe Patruno, anni 18 - Rossella Marceddu, anni 19 - Davide Caprioli, anni 20 - Vito Ales, anni 20 - Iwao Sekiguchi, anni 20 - Brigitte Drouhard, anni 21 - Roberto Procelli, anni 21 - Mauro Alganon, anni 22 - Maria Angela Marangon, anni 22 - Verdiana Bivona, anni 22 - Francisco Gomez Martinez, anni 23 - Mauro Di Vittorio, anni 24 - Sergio Secci, anni 24 - Roberto Gaiola, anni 25 - Angelo Priore, anni 26 - Onofrio Zappala', anni 27 - Pio Carmine Remollino, anni 31 -  Gaetano Roda, anni 31 - Antonino Di Paola, anni 32 - Mirco Castellaro, anni 33 - Nazzareno Basso, anni 33 - Vincenzo Petteni, anni 34 - Salvatore Seminara, anni 34 - Carla Gozzi, anni 36 - Umberto Lugli, anni 38 - Fausto Venturi, anni 38 - Argeo Bonora, anni 42 - Francesco Betti, anni 44 - Mario Sica, anni 44 - Pier Francesco Laurenti, anni 44 - Paolino Bianchi, anni 50 - Vincenzina Sala In Zanetti, anni 50 - Berta Ebner, anni 50 - Vincenzo Lanconelli, anni 51 - Lina Ferretti In Mannocci, anni 53 - Romeo Ruozi, anni 54 - Amorveno Marzagalli, anni 54 - Antonio Francesco Lascala, anni 56 - Rosina Barbaro In Montani, anni 58 - Irene Breton In Boudouban, anni 61 - Pietro Galassi, anni 66 - Lidia Olla In Cardillo, anni 67 - Maria Idria Avati, anni 80 - Antonio Montanari, anni 86.

non dimenticando di inviare un doveroso pensiero anche agli oltre 200 feriti coinvolti nell'attentato e di cui alcuni di loro portano ancora i segni dell'imbecillità dell'uomo e della complicità della politica .
Una delle tante pagine vergognose della nostra storia volutamente rimaste irrisolte!
85 vittime che chiedono non vendetta (quello è un sentimento che i morti non conoscono!) ma certamente GIUSTIZIA! Un grido che purtroppo non arriva alle orecchie di coloro che non vogliono ascoltare, figuriamoci poi oggi, 2 agosto 2012, che abbiamo a rappresentare il Paese, dei Tecnici con la valigia pronta in mano...!

Franco Giannini

domenica 2 agosto 2009

2 AGOSTO - LA STRAGE DI BOLOGNA

Vignetta realizzata da VALERIO GIANNINI
http://ilvignettista.blogspot.com/


di Franco Giannini

Se solo foste più rispettosi verso chi non c'è più, deceduti senza un perché,ignari soggetti di quell' untuosa ed inutile retorica che annualmente, caparbiamente, vergognosamente, tenete, se solo foste più rispettosi, anche di voi stessi, osservereste un dignitoso SILENZIO. Il problema sta tutto in quel "dignitoso", parola sconosciuta a quanti si sono cimentati, si cimentano e si cimenteranno ancora, nel prendersi sonore bordate di fischi, perché incapaci di reagire con un NO alle imposizioni delle cariche dei vertici che non possono rimetterci più la faccia, quella faccia che sembrano non sapere, di aver già perduto da tempo!

venerdì 1 agosto 2008

LA STRAGE DI BOLOGNA.




di Dario Petrolati

Domani sarà il 2 AGOSTO. http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Bologna
Cerimonie, bandiere, fanfare e fazzoletti per il volto.
"Qualcuno" ricorderà dal palco parole severe, impegnative, già dette, ripetute, e sono 28 anni.
Erano giorni di fine anno scolastico, una piacevole disorganizzazione generale aleggiava ovunque, molti, tantissimi con zaini e valige gonfie si erano preparati le vacanze, le ferie .
Finalmente, i programmi pensati durante tutto l'anno stavano per realizzarsi.
A chi il meritato riposo sulle spiagge della Riviera Adriatica, a chi il premio per la promozione, ognuno aveva in serbo il giusto premio, quello che merita la brava gente.
A Bologna, città generosa nell' ospitalità, sembrava si attendesse il fischio del via, nella stazione non c' era più posto nemmeno in piedi sui marciapiedi in attesa delle coincidenze dei treni senza sosta, quasi anche loro stanchi per la gran ressa.
Panini, bibite, saluti, abbracci e allegro sudore per l' emozione del giorno finalmente arrivato.
Un attimo lungo un secolo sconvolse rabbioso la scena, tutto capovolto.
Fumo, fiamme, grida sempre più mute, sangue e sirene come durante la guerra dopo i bombardamenti.
Ci si perse.
Nomi che gridavano chiamando senza ottenere risposta e in mezzo all' indescrivibile collasso passavano di corsa aiuti sotto varie forme.
Ma cosa era successo, perchè, dove ?
Per terra, tra sassi, travi e polvere si sentiva odor di morte .
Morte collettiva ed un nome coniato quasi apposta: STRAGE .
E dopo giorni, mesi ed anni l' immagine dell' orologio fermo alle 10,25 è rimasto il tenebroso simbolo perchè mai più si possa dimenticare e sempre ricordare che le vittime sono ancora in attesa di giustizia. http://www.reti-invisibili.net/stragedibologna/
Indagini e servizi segreti, presidenti della Repubblica, sindaci della città hanno giurato che anche i sassi avrebbero parlato, stavolta i martiri sarebbero stati vendicati chè un atto simile non sarebbe mai stato dimenticato.
Domani, prima, dopo e durante la cerimonia che ricorderà la Strage in mezzo a gagliardetti, gonfaloni di città e bandiere tricolori mancheranno diversi eredi di coloro che scomparvero troppo tempo fa.
Più passa il tempo e meno sono i presenti con le lacrime chè mai possono scordare i loro cari fatti a pezzi, alcuni addirittura volatilizzati nell' aria per la tremenda esplosione.
Anch' io, forse per caso o trascinato dai colleghi della FIOM del corso di Bologna, un anno presi il trenino, che da Sasso Marconi tutti gli anni il 2 agosto porta per la cerimonia -ricordo alla piazza ove si ricorda la tremenda strage.
Fu un viaggio brevissimo, ma la tensione che regnava tra la gente di popolo la percepii, così come se il fatto fosse accaduto appena poco tempo prima.
In treno nessuno si parlava, c' era aria di ricordo senza bisogno di parole, il ritorno fu teso e la giornata è stata una di quelle che non si possono scordare.
Ho visto sciarpe tricolori, suoni di bande e negozi con le vetrine abbassate, ho udito parole che già avevo letto tante altre volte.
Sono state date versioni politiche disparate, ma una verità ancora giace chissà dove.
Li chiamano "Misteri d' Italia".
Non so quanto spazio occuperà domani sulle notizie che radio, televisione e giornali il doloroso ricordo, sto constatando che la memoria e la coscienza sono sempre più slavate.
Disse e scrisse un giorno Pietro Caleffi : "Pensaci uomo". http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Caleffi http://www.quaderni.net/WebNR/NR1955.htm
Evidentemente non ci vergogniamo della nostra carente dignità.