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venerdì 20 novembre 2009

FAO: SPENTE LE LUCI MA NON CERTO LA FAME

di Franco Giannini

La Festa è appena terminata, gli amici se ne vanno mentre su quel tavolo dove si è parlato di FAME, gozzovigliando, non rimangono che le solite misere briciole di parole infarcite di retorica. Solamente una notizia buona, sempre però che sia confermata, è la promessa del Direttore della FAO che non ripresenterà più la sua candidatura. Quando in quel 1994 entro a dirigere la FAO il poco c'era, e quando se ne andrà lascierà dietro di lui questa serie di numeri statitistici che da soli parlano dell'insuccesso dell'uomo come dirigente, degli uomini come capi di stato, delle loro capacità nel voler NON fare, della mancanza di sensibilità, di tatto, di buon gusto.

Durante il vertice sono stai chiesti 44 miliardi di $ a cui si è risposto con il silenzio.

Come nel silenzio è caduta quella promessa dei G8 dell'Aquila in cui i Big si eranno impegnati per versare 20 Miliardi di $. Il nostro Silvio per salvarsi e per salvare la faccia dei suoi compari si adoperrerà per "decidere tempi e modalità".

Nel 2008-2009 dei 784 milioni di $ stanziati solo circa 90 sono andati per la lotta alla fane, perchè circa 42 sono stati destinati all'Ufficio del direttore, 20 per i servizi, 32 per informazione e tecnologia. Poi ci sono gli stipendi per i dipendenti che vanno dai 31 mila € ai 73. Logicamente un dirigente deve guadagnare di più ed allora si va da 157 mila ai 177 mila $, tenendo conto che un direttore però ne percepisce oltre 200. Oltre a questi stipendi da "fame" ci sembra sia lecito affiancare dei benefit quali ad esempio: scuole private per i figli, viaggi aerei, vacanze pagate, traslochi gratuiti, corsi di yoga, massaggi, corsi di degustazione, scuole di danza, di gioco di carte, di golf. Eppoi per chi viene spedito all'estero la diaria ammonta a sole 450 € al giorno.

Del resto, come ci si poteva attendere risultati diversi da quelli ottenuti, da individui che per parlare di fame, inscenavano uno sciopero appunto della fame e poi terminata la sceneggiata siedevano a tavola degustando questo menù:

Foie gras su toast con kiwi - Aragosta in vinagrette - Filetto d'anatra con olive - Composto di frutta alla vaniglia - Vol au vent con mais e mozzarella . Verdure di stagione - Pasta con crema di zucca e gamberetti - Vitello alle olive con pomodorini e basilico - Macedonia di frutta con gelato alla vaniglia - Orvieto classico Poggio Calvelli del 2005.

Per i poveri delegati, appena 3000, non restava che accontentarsi di un semplice Risotto alle arance e zucchine, Salmone, Crepes di Funghi, Dolci.

E paragonando la degustazione con il risultato ottenuto con il vertice, mi vien da dire...UN INSUCESSO VOMITEVOLE.
(Per i dati, mi sono avvalso della consultazione dell'articolo di Lorenzo Sani pubblicato sul RdC.)

martedì 17 novembre 2009

GUITTI AL VERTICE DI ROMA: SI MANGIANO ANCHE LE PAROLE

di Franco Giannini

Mentre c'era chi predicava bene che un pezzo di pane è un diritto vitale dell'uomo, altri razzolavano male magari supportati dal dire che con questa occasione bisognava soddisfare esigenze personali in nome del detto "l'uomo non vive di solo pane". Questa potrebbe essere la sintesi finale del risultato che verrà raggiunto dalle delegazioni di capi di stato, di governo, di dittatori accertati ma accettati, una sessantina, riuniti attorno al tavolo indetto falla FAO. Si doveva parlare di fame e si doveva parlare tutti, indipendentemente da quello che si diceva ed allora ecco che ad ognuno sono stati assicurati i suoi 5 minuti a testa di celebrità. Poi tutti chi a mangiare, chi impegnati in incontri salottieri, chi presi da pseudo lezioni mistiche a cui potevano partecipare "solo donne belle-alte" a dimostrazione che la religione propagandata vede la parità nelle donne (quelle bruttine chissà che destinazione hanno?), chi intenti a raccontare barzellette ritendosi valenti declamatori, ma che alla fine hanno fatto ridere solo l'artista del momento, o impegnati nello shopping che Roma è sempre pronta ad offrire. Mi chiedo se questo tipo di buffonate siano esaurite o dovremmo sopportarcele ancora e per tanto tempo, facendo anche finta di credere che il loro primario scopo sia sempre e solo il bene di questa povera gente e di questi paesi. Tutti affermano di voler fare il bene dei paesi dell'Africa, dell'Asia, dell'America Latina, affamati dalle carestie, ma in verità, a questi buffoni che partecipano a questi incontri salottieri, della fame e della povertà non gliene frega nulla a nessuno. O meglio, sono invece interessati a che il tutto resti così com'è, perché le loro potenzialità personali di potere ed economiche abbiano a svilupparsi maggiormente, lasciando invariata la situazione catastrofica esistente o meglio ancora aumentandola. Devo dire con tutta sincerità che non ho mai visto con occhio benevolo questa Agenzia dell' ONU, una delle sue 22 costole inutili : la FAO, fin da quando ero ragazzo. Infatti a scuola già, mi imponevano di fare temi dal sapore retorico, come quelli sulla Festa degli Alberi, sulla Giornata del Risparmio, su quella della Comunità Europea e via dicendo, con i risultati che con il passare del tempo poi si sono veduti. Allora non capivo nulla di politica (e non è che oggi sia migliorato di molto!), ma quelle imposizione già mi davano fastidio. Oggi, con la possibilità di andare sulla rete, apprendere dei dati, mi fa imbufalire anche di più. La FAO è una Agenzia che nasce il 16 Ottobre del 1945, che si trasferisce a Roma nel 1951, che ha alle sue dipendenze 1600 funzionari e 3500 impiegati e che forse, in tutti questi anni, sono i soli che, grazie ai loro discreti stipendi, sono riusciti a mangiare (circa 600 milioni di $ all'anno degli oltre 1700 milioni che arrivano nelle casse attraverso i contributi dell' ONU e di donazioni di privati,) che ha un Direttore che è dal 1993 a capo di questa struttura e che è stato rieletto pur non avendo maturato un briciolo di risultato, anzi da come dicono le stime, la fame è aumentata e continua a crescere e che quindi c'è da chiedersi a che cosa serva ancora tenerla in piedi. Era un vertice talmente importante, questo di Roma, che tutti i paesi ricchi hanno rinunciato a parteciparvi, eccezion fatta per l'Italia, che ricca lo è solo solo per chi la rappresentava. Del resto hanno fatto bene! Con la loro assenza hanno salvato le loro facce e quelle nazionali, rinunciandoa fare altre promesse, già espresse nel G8 dell'Aquila e mai mantenute, come non sono state mai mantenute nei propositi espressi nei confronti degli Aquilani. Eccezion fatta per i Tedeschi, che ci hanno consegnato non soldi ma direttamente le chiavi delle case da loro edificate. Ancora il vertice non si è concluso, ancora promesse, ancora tante parole, ancora, ed è l'ennesimo invito, a promettere che tutto verrà chiarito a Dicembre a Copenaghen in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite, in cui i temi verteranno sull' Ambiente e la Sicurezza Alimentare. Nel frattempo ?? Non è assolutamente bello dirlo ma è un dato di fatto :" Finché il Grasso dimagrisce, il Magro crepa !"

sabato 11 luglio 2009

SBAGLIARE E' UMANO MA PERSEVERARE E'...




di Franco Giannini



Quando ti senti "imbarazzato", l'unico sistema, è mettere due dita giù per la gola e liberarti...

Ecco allora.... Non erano trascorse che poche ore da quelle tragiche 3 e 32, che si già si era cominciato a rompere tutto ciò in cui non ci era riuscito neppure il terremoto, fornendo al mondo intero la notizia che questo G8-2009 si sarebbe tenuto a L'Aquila. E così è stato come il nostro condottiero, in veste di amichevole anfitrione più che di responsabile politico, si era riproposto. Nel ruolo di fedele maggiordomo tuttofare, in regolare maglietta blu di ordinanza, non è mai mancato ai compiti riservatigli, il responsabile dell'emergenza. Ora tutti stanno tirando, anche se disinvoltamente senza farsi quasi accorgere, un respiro di sollievo. Gli "amici" se ne vanno, che inutili serate...
A questo punto i risultati ottenuti in questi rapporti, visto il tempo impiegato, sarebbero da ritenersi più che altro "sveltine", che hanno lasciato insoddisfatte sia le "ladies G8", sia chi si attendeva più eclatanti conclusioni. Il primo giorno i lavori sono iniziati con una colazione di lavoro dalle 13 alle 15, l'indomani dalle 10 alle 12 con cena di gala, la terza giornata saluti, conferenza stampa e smontaggio del tendone...e trasferimento del circo. Più che proficui scambi, intensi rapporti, hanno dato l'impressione di coiti interrotti... e quello che si è ottenuto una tentata gravidanza in provetta, che come il più delle volte avviene però, porta a sterili aborti. Si è anche parlato di clima...tutti daccordo, e la Cina, se pur assente il premier, con il suo "Si, però..." ha rimandato tutto e tutti a più in là. Per la produzione di Anidride Carbonica, tutti propensi ad abbassarla, tutti consenzienti nella necessità di ridurla fino all'80%..."Si però, entro il 2020 o il 2050...come dire "intanto noi non ci saremo". Si è parlato pure di Fame nel Mondo, non certo quella dei signori presenti, che hanno svolto il loro ruolo di persone informate dei fatti, seduti davanti a tavole imbandite ( e ridicole, le false le immagini, oserei dire offensive, quelle delle loro ladies con il bicchiere rosso di "Porridge"- non so neppure come si scriva- per salvare i bimbi dell'Africa. Fossero state a casa ed avessero devoluto il loro costo ai problemi africani avrebbero reso, seppur infinitesimale, un piccolo ma reale contributo...!!) . Del resto dove meglio si poteva parlare di fame, ancora una volta e se non a tavola !! Ed ecco che allora hanno risolto questo biblico problema, decidendo di destinare all'Africa 20 miliardi di $ ripartiti in tre anni. Che bello, se fosse vero e se non fossero inclusi in questa cifra anche i contibuti di già a suo tempo promessi (dove sta il dovere di verità ?), ma mai onorati. Noi, almeno, da buoni italiani e per tacitare una specie di coscienza, per bocca del nostro leader massimo, ci siamo scusati della dimenticanza... Si è parlato anche, non fidandoci di come questi importi potrebbero essere usati (e diciamocelo francamente, noi in questo abbiamo una certa esperienza!) di come controlleremo periodicamente l'avanzamento e la veridicità dei progetti decisi dai paesi che ne beneficeranno. Io la persona adatta a questi controlli l'avrei ! Meglio non potrebbe essere indicato a svolgere questo compito che ancora lui, l'uomo con la maglietta blu: l'uomo delle "sfighe", che dopo i terremoti, le alluvioni, gli incendi,... perché no...anche la fame? Ma, non bisogna essere sempre pessimisti, ecco che guardando bene a fondo qualche risultato c'è stato, anche se un po' fuori del G8 Aquilano, ma sempre merito di detto riflesso. Uno in Russia, con una riduzione dell'armamento atomico ed uno in casa nostra con un gemellaggio CINA-FIAT e non solo, la cui utilità io, però, la giudicherò sui risultati concreti più che sulle carte firmate, ancor più poi, quando si parla di contratti con i cinesi. Un dato di fato però, lo si è ottenuto anche tra i G8, quando entusiasticamente hanno saputo della partenza precipitosa del presidente cinese, per un piccolo problema venutosi a creare in patria e che solo lui con bonaria, paterna, salomonica decisione poteva porre termine. Deve essersi tirato un gran sospiro di sollievo, non dover parlare durante il corso dei lavori, di Tibet, Rispetto dei Diritti Civili, Libertà di Espressione, e proprio mentre ad oriente stavano spirando venti tempestosi che offuscavano anche il Web. Da uomo della strada mi sono chiesto, il perché però si sia parlato di questi problemi, ma solo per l'IRAN e non per la CINA: che possano entrarci, quei profitti di cui anche il Papa ha tanto parlato e forse inutilmente, perché si sa, non c'è più sordo di chi non vuol sentire?? In fin dei conti, la politica si sa, in questi incontri non è che sia poi il piatto principale, ma solo un contorno tra i tanti primi piatti da facciata. Mi chiedo infatti a che serva portarsi dietro le mogli, ma quando mai si è visto dei lavoratori che portano al lavoro le consorti. Se è vero che quello del politico è un lavoro come gli altri e non un beneficio, mi chiedo, inoltre, a che serva tutta quella ostentazione di regali, ed oltretutto anche "pacchiani" come anelli per le signore con l'emblema del G8, collier, e libri con la copertina in marmo bianco del peso di 25/30 kg, vesti da camera, mobili che ostentatamente vengono sottolineati "sobri", ma sono tutti griffati, in quanto non certo acquistati al supermercato. La sorpresa, però, finale l'ho avuta quando ho ascoltato che questa esperienza, improduttiva già da sempre, vorrà essere ripetuta, non solo, ma anche allargata...ma allora qui c'è da dire che "perseverare è diabolico...", non lo "si fa, lo si è". Ho visto la Sua immagine durante la conferenza stampa finale. "Ho fatto quasi un miracolo", ha detto autoelogiandosi, ma con un viso stanco, tirato, grinzoso e superinc...to, (forse dimentico anche che "chi si loda si sbroda") con il quale ha annunciato un altro vertice di questa "fiera delle vanità", ancora a L'Aquila, anche se con altri contenuti. Chissà, che forse abbia deciso di abbandonare la politica, per ritornare a fare il lavoro che meglio gli era riuscito, l'impresario teatrale...il capocomico? del resto il G? altro non è che un teatro itinerante.

lunedì 6 luglio 2009

G8 - LE "STELLE" CI STANNO A GUARDARE...



di Franco Giannini

Già da giorni, ma oggi in principal modo, i notiziari delle TV, con un maggior scassamento quelle non governative (che oggi c'è da chiedersi quali esse siano) ci danno le più ampie assicurazioni di come i "grandi" vivranno sonni tranquilli ed altrettanto sarà il loro soggiorno. Tutto tranquillo, tutto sicuro, pasti ottimi ed abbondanti, la veduta dalle loro suite si aprirà a perdita d'occhio sulle miserie di questa popolazione silenziosa, educata, civile, comprensiva....ed invisibile. Chissà se si chiederanno, non vedendola :"...ma dove sono gli uomini, le donne, i bambini..." Chissà se qualcuno avrà il coraggio di rispondere :"...per sicurezza ...li abbiamo relegati nelle loro tende, ma hanno assicurata l'ora d'aria dopo la mezzanotte...del resto è da un po' che li alleniamo...ormai sono dei campeggiatori professionisti!". La Roccaforte del Perfezionismo è situata in quel condominio della Scuola della Guardia di Finanza che si dice non più di proprietà dello Stato già dal 2004 quando un certo sig. Siniscalco mise sul mercato per conto del Governo (credo con un governo non di sinistra) più di 300 beni. Tra questi anche la caserma che fu ceduta ad un Fondo Immobiliare costituito da nomi celebri (il si dice è sempre d'obbligo!!!!...ma è anche vero che voce di popolo è voce di Dio!): Srg spa, del gruppo Finnat, Imi, Barclays, Royal Bank of Scotland, Leheman Brother, venute quest'ultime, alla ribalta anche per altri motivi. Ed il fatto che non ci siano smentite in tal senso, fa supporre che almeno se non tutto qualche verità sia stata centrata. Chissà se è centrata anche la notizia del "..quanto mi/ci costi.." di affitto questo "monolocale". Si parla di 13 milioni di € annui, più un 10 milioni per ristrutturare, stuccare, adornare, imbottire gli occhi degli ospiti che verranno con l'ostentazione di cui si nutre il nostro puffo. Ma quello che non è stato mai smentito, quindi da ritenere se non vero almeno in odore di verità, è anche tutto l'apparato sotterraneo di questa caserma di cui si parla. Contiene i caveau della Banca d'Italia con fondi di riserva della Zecca, è talmente vasto che si gira in auto (si parla di 23 ettari ??), un bunker sostitutivo di quelli romani in caso di attacco di un ipotetico nemico...anche informatico, un eliporto per far atterrare oltre che gli elicotteri anche gli aerei a decollo verticale, una santa barbara, ed altro ancora. I costi per tenere in piedi in questa occasione irripetibile ce li suggerisce Bertolaso in una delle sue tante dichiarazioni ":...Alla Maddalena il solo costo per la sicurezza dei Grandi era quantificato in 118 milioni, e là avremmo dovuto affittare due navi, che ci sarebbero costate altri 10 milioni, per ospitare i 3000 giornalisti accreditati. Con il trasferimento all’Aquila queste cifre vengono ricondotte a numeri risibili. A spanne - ha proseguito Bertolaso - le spese che dovremo affrontare saranno quelle per interpreti, mezzi di trasporto e opere leggere per l’adattamento della caserma Giudice di Coppito. Una somma che dovrebbe oscillare tra i 10 e i 30 milioni di euro..." ed ancora "...«si renderà questo summit molto più sobrio e più serio". Alla faccia.... So solo che già mi vedo il finale di questa sceneggiata dall'alto di questo palco, queste "star" che ci guarderanno con quel pizzico di compassione istituzionale che mai guasta in questi casi, e come negli altri precedenti incontri salottieri dei G (il numero varia a seconda degli umori) tenutesi per altri problemi, uno a caso la Fame, i risultati conseguiti saranno i soliti: Il Nulla. So anche che il nostro piccolo ciambellano dopo essersi sbracciato con pacche a destra e manca, tra sorrisi a 56 denti e schiamazzi in prima fila, ostentando la ormai demenziale ripetitiva battuta sull'altezza, si getterà in pasto delle TV, più gonfio del solito, per annunciare al popolo intero :"...che sono state gettate basi solide, ci siamo trovati tutti coesi (è impossibile tralasciare oggi questa parola in un'intervista) affinché si faccia qualche cosa di veramente serio per sollevarci da questi problemi che attanagliano il mondo" per poi dimenticarsene e successivamente chiedere magari all'Africa un falso SCUSA!!. Mi ricorda tanto quella barzelletta che girava tanti anni fa circa la ripartizione di una sottoscrizione fatta per lenire la fame in India: erano stati sorpresi dei tizi che intorno ad una montagna di soldi si distribuivano le banconote e dicevano: "questo è per te, questo è per me e questo è per l'India...." e giù manico ad ombrello. Non me ne vogliano gli indiani...è logicamente una stupida barzelletta che non offende certo la loro dignità, ma quella di chi si spartiva i soldi. Lo stesso risultato lo si è avuto con la FAME, con l'AFRICA, con l'ANIDRIDE CARBONICA, con la PACE nei paesi dimenticati e lo sarà anche per i SACRIFICI AQUILANI, per i problemi MONDIALI il risultato è di già di per sè scontato.