martedì 23 aprile 2013

Consiglio Comunale, "Giuramento" del Presidente Napolitano e la sua lettura dei buoni propositi!

Ecco perchè siamo dotati, solo ora l'ho capito, di due occhi e due orecchie!! 

Attenendoci al programma riportato nel Comunicato Stampa del Comune, supponevo che si sarebbe trattato di un Consiglio Comunale impegnativo, per gli argomenti trattati, quasi quanto quello di una riunione di condominio
Al primo punto la solita oretta riservata alle interrogazioni ed interpellanze e poi a seguire argomenti quali al punto 1 dell'OdG : L' approvazione dell’elenco dei beni ricadenti nel territorio comunale, non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, poi al punto 2 : relazione in merito alla nomina per il triennio 2013-2016 del collegio dei revisori dei conti, al punto 3: verifica periodica dello stato dell’attuazione delle linee programmatiche dell’azione di governo ed infine al punto 4 (quello forse più interessante, chissà perchè, con buona pace di tutti i capigruppo - almeno credo io - viene posto sempre alla fine ?) : rendiconto della gestione dell’anno 2012.
Quindi pensavo "Giusto in tempo per la cena e per sintonizzarmi su La7 per assistere alla trasmissione "Piazza Pulita", che dopo gli ultimi fatti nazionali credevo che avrebbe portato in scena - come poi avvenuto - i fatti che ci hanno portati alla "tragedia greca all'italiana" di cui siamo stati e continuiamo ad esserlo, inerni, spettatori. Ma andiamo per ordine.

Dopo il solito appello fatto dal Presidente Monachesi, il primo autorizzato a parlare è Rebecchini che si rivolge al suo abituale e preferito interlocutore: Ceresoni. Quando i due si scontrano ci si chiede subito con quale arma combatteranno: sciabola o fioretto?  
L'argomento sollevato è quello di abuso edilizio. E ti pareva!! La zona interessata è in questa occasione quella di Via De Bosis. La persona che ha sollevato il problema a Rebecchini, per esigenze di privacy non viene resa pubblica, ma esiste veramente come tutta la documentazione atta ad attestarlo. Il caso è quello di un signore che a causa di una sopraelevazione con lui confinante e con una volumetria eccedente accertata dal comune lo infastidisce non poco tanto da ricorrere a Rebecchini per far sentire le sue lagnanze. Seguono quindi tutti i dati del perchè della lamentela e poi la spegazione del Consigliere che fa presente come poi con una successiva ordinanza tutto ciò viene a decadere e dietro pagamento di 57600 € di penale ci si rimangi tutto sanando così l'abuso. Rebecchini ritene quindi che l'ordinanza sia quanto meno  discutibile. Non avendo i dati precisi Ceresoni si dice, comprensibilmente, non è in grado al momento di fornire una risposta, ma che si impegnerà a farlo per iscritto, non appena ne sarà in possesso.
Rebecchini fa presente che il locale in questione si trova in via De Bosis, che non pretendeva di avere subito una risposta sullo specifico caso, ma solo sul problema che un abuso si possa risolvere con una penale ed a questo la risposta non c'è stata. A cui fa poi seguito il solito dibattito incomprensibile e per questo poco simpatico, fuori microfono con l'accavallarsi delle voci di entrambi. Comunque anche se si continua a replicare fuori microfono, per questa volta si comprende che l'arma usata è stata quella del fioretto.

A seguire è Cameruccio per riportare l'interrogazione scritta che legge rivolgendosi al Sindaco, per l'assenza di Volpini. riguarda il tetto massimo di consumo sui presidi per incontinenza di 6o pezzi al mese per ogni persona riguardo pannoloni e traverse. L'ASUR dietro il malcontento degli utenti era ritornata sui suoi passi ed aveva sospeso l'applicazione della normativa regionale. Ma come si dice sotto le armi "Non eseguire mai l'ordine finchè non hai ricevuto il contr'ordine" ecco dopo pochi giorni, lasciando ancor più sconcertati gli usufruitori dei presidi per incontinenza, si ritorna sulla primaria decisione dei 60 pezzi, come da disposizioni del Dott. Ciccarelli. Se si pensa che il taglio è della metà , si deduce che il peggioramento della qualità della vita per chi necessita di tale intervento medicale sarà inevitabilmente causa di un potenziale peggioramento della prevenzione ai fini di problemi del decubito e quindi un aggravarsi del numero di ricoveri per i danni da questi provocati ed ulteriori spese per i contribuenti in generale. Da qui la richiesta al Sindaco se di ciò ne sia a conoscenza, e se e come vuol rivedere e risolvere il suddetto provvedimento.
Il Sindaco  dice che aveva avuto informazione e lì era rimasto, di un aumento sull'importo messo a disposizione che aveva portato ad un teorico 72 pezzi pro capite. Poi del ritorno alle vecchia disposizione dei 60 pezzi, non era informato. Confidando sull'attendibilità della comunicazione fornita da Cameruccio e di cui ci si può fidare in quanto sempre ben informato, assicura che chiederà richiesta formale per iscritto. Si ripromette inoltre di inviare non appena avrà informazioni più precise sia nel modo, che nel percorso, per iscritto a Cameruccio. 
Cameruccio si dice di prendere atto come gruppo consigliare dell'intervento dei confronti , da come si è capito, dalla Regione. Tagli si , ma non sulla salute dei cittadini.

Il terzo a prendere la parola è Perini che in assenza di Campanile si rivolge al Sindaco, con una, come lui stesso la definisce, una nota di colore. Vale a dire il suggerire di dare un nome all'anonimo Ponte situato all'inizio o alla fine del Corso 2 Giugno... Più che parlare allora di nota di colore, io la definirei un "riciclo di notizia" di cui  lo ringrazio sinceramente e pubblicamente per questo suo "nuovo" interessamento che purtroppo arriva, però, con un po' di ritardo, in quanto io lo feci a suo tempo proprio sulle pagine di Senigallia Notizie.it ed al quale nessuno rispose !  Infatti, ed ora ne ho conferma, si dice negli ambienti municipali, che quanto io scrivo non viene letto a prescindere. Spero allora che abbia miglior fortuna della mia, tanto che mi associo alla sua richiesta e propongo, facendo il verso agli USA con il  loro "ponticello" Giovanni da Verrazzano, il nome di Cesarini da Senigallia. Poi rispolvera anche il definire cittadino di "cima o fondo al Corso ?" evidentemente all'oscuro del fatto che a suo tempo, prima su FB e poi sui giornali, il suo collega Consigliere Mario Fiore, lo anticipò ponendo un sondaggio sul suo stesso dubbio. Ma anche il sondaggio svanì nel grigiore dell'indifferenza. A rispondere è, anche sulla nota di colore, il  Sindaco che si dice sorprendentemente che si farà carico della prima richiesta. Ponte del Corso è stato chiamato sempre così però una riflessione toponomastica crede che sia opportuna, mentre "cima o fondo corso" gli sembra un po' inadeguata. Perini si sente un po' piccato, perchè la sua proposta ha creato in aula una certa illarità.
Tranquillo Perini, forse dovrei essere allora io a rimanere "piccato" e non per l'illarità dei suoi colleghi, bensì per la risposta del Sindaco che si è detto che si farà carico di prendere in esame la "sua richiesta", avendo lasciata nel congelatore la mia per tanto tempo. Una sua muta risposta che mi ricorda vagamente e che parafrasando quella del Marchese del Grillo potrebbe rispondere a : un Consigliere è un Consigliere e voi popolo non siete un ..... Machiavellicamente è il risultato alla fine quello che più conta, il mezzo non mi interessa (o almeno non sempre!)

All' "avanti un altro" è Mancini ad intervenire. Chiede infatti al Sindaco, o a Ceresoni, se risponde a verità la procastinata apertura della Complanare che, come si legge da organi d'informazione, viene data per la prossima estate. Se così fosse dovrebbe coinvolgere problemi con la rotatoria dell'Ospedale ed il parcheggio pubblico dell'Ospedale. Vale a dire l'Ospedale, sempre nelle ipotesi, ad un tratto non avrebbe più il parcheggio. Il Sindaco fa presente come sulle date la stampa focalizza dei dati imprecisi rispetto a quelli ufficiali dell'Amministrazione. La Complanare doveva essere consegnata per settembre novembre 2013, invece sarà consegnata in anticipo, anche se si sono venuti a creare problemi di tempi con la costruzione del Parcheggio Privato di Via Cellini. Si sta allora cercando di individuare una data, saltando il non completare proprio la rotatoria dell'Ospedale al fine di non coinvolgere la disponibilità del  parcheggio gratuito, per  poi una volta risolto il parcheggio convenzionato, riprendere i lavori di questa rotatoria con l'apertura dell'uscita della Complanare sull'Ospedale. Nella replica Mancini fa presente come la risposta del Sindaco apra altri problemi. La questione si fa più complessa perchè si desume che la rotatoria  dell'Ospedale non sarà completata in attesa della costruzione del parcheggio convenzionato, quindi si parla di una questione, non di mesi ma di anni. Da chiarire anche se ci sarà al momento, un'uscita dalla Complanare per l'Ospedale in mancanza temporanea dovuta alla sospensione dei lavori della rotatoria dell'Ospedale. Prende atto comunque che per il momento il parcheggio resterà lì.

E' la volta della Ramazzotti che chiede gli ultimi aggiornamenti in merito alla situazione sul tribunale e giudice di pace. Il Sindaco riferisce come nel Consiglio dell'Ordine siano rimasti sorpresi per l'attività svolta dal comune. Si dovrà presentare istanza entro il 29 aprile c.a. alle condizioni richieste (spazi, personale amministrativo e spese per la gestione del giudice di pace). Senigallia mette quota e locali. Ostra aveva offerto una o due unità di personale, cosa che avrebbe abbassato la quota, da ripartire tra i comuni partecipanti, di 60 mila €. Poi all'ultimo momento sembra che ci sia qualche problema sul numero del personale: non più due ma uno. Comunque è una cosa da verificare e definire. Ramazzotti in fase di replica si dice contenta del risultato anche se chiede che si solleciti un po' il tutto dal momento che il 29 è alle porte.

Ultima a parlare è la Bucari che rivolge una specie di sollecito, in quanto già fatto a suo tempo, al Sindaco sullo stato d'incuria in cui versa il lungo fiume dei portici ercolani nel tratto che va dal Ponte Garibaldi al ponticino sul mare. Immondizia di ogni genere, frutto si della maleducazione dei cittadini, ma anche però da un'assoluta mancanza di cestini per l'immondizia  e di pulizia periodica del tratto in oggetto. Il Sindaco risponde raccontando dell'inaugurazione del giardino della scuola Arcobaleno, ripulita in maniera professionale da genitori e nonni. Ed è convinto che il lavoro da loro fatto sarà difeso con i denti da chi ci ha messo denaro e sudore. Lo stesso "slancio civico", lo stesso "spirito di collaborazione" come li ha definiti Mangialardi, dovrebbero averli tutti i cittadini in quel tratto di lungofiume, ma in qualsiasi cosa destinata ed affidata all'educazione di chi la usa e, si badi bene, comunque la paga. Il patto di stabilità ha fermato i lavori di riqualificazione previsti nel tratto, non ci sono più soldi, non ci sono più neppure operai per sistemare anche il più piccolo degli interventi. 2 operai per 400 km. di strade, 4/5 per il verde urbano. Per il 25 aprile si spera di intervenire, ma è giusto che chi attraversa quel tratto sappia che quella non è una zona riservata ai cani per la così detta sgambatura, non si vogliono intimorire i proprietari con le multe o cos'altro, bensì all'esempio di quei genitori e nonni di cui sopra si è parlato.
Come dare torto a Mangialardi ? Speriamo che l'appello non cada nel vuoto, anche se, purtroppo, e questo lo dico io, la madre degli ineducati oltre che rimarere sempre incinta è, per fattore ereditario, anche portatrice di sordità. 

Da questo momento riparte di nuovo l'appello e i vari argomenti previsti nell'OdG.
Gli argomenti tecnici già non mi appassionano, ma poi il fatto di non poterli seguire con pezze di appoggio, renederebbe più complicato il lavoro. Registro allora, riascolto e se non ci sono passi particolari, che mi sembrino interessanti da riportare, a mio insindacabile, quanto errato, giudizio, logicamente soprassiedo.
Comunque non è mancato come sempre, la solita sospensione di dieci minuti che poi diventa mezz'ora e più, non sono mancati gli emendamenti, non sono mancati i richiami da parte di Monachesi per le intemperanze come i bambini della scuola Arcobaleno, non sono mancati neppure, nel corso degli interventi, il solito riferirsi a quello che si sono detti in fase di Commissione. Al che chi in Commissione non ha partecipato viene tagliato fuori. Da chiedersi allora chi è nato prima l'uovo o la gallina, se è più interessante, importante ciò che viene detto in Commissione oppure in Consiglio. Si decida come informare al meglio i cittadini e non come ora avviene, per legge ?, solo a metà.
Mi chiedo e mi sono chiesto il perchè per esempio gli argomenti solitamente più importanti vengano discussi, quasi sempre verso le 23, quando i Consiglieri stanchi,  li si vedono passeggiare per l'Aula, come anime in pena, in attesa solo della votazione finale e della gradita, salutare Buona Notte del Presidente Monachesi, che oramai come di consueto chiude la seduta ? Sicuramente sarà una questione di regolamenti, che se reputati però non consoni, andrebbero modificati.

Mentre registravo, con un'orecchio ed un occhio seguivo Formigli su La7 e solo sul finale ho potuto seguire alcuni interventi sulla discussione circa il Rendiconto della Gestione 2012. Diversi gli interventi, molti dei quali, per eufemismo definirò inutili, alcuni (pochi) discreti. Il migliore quello di Giacchella, di cui riporto solo un tratto del brano centrale dal tono più generale e meno tecnico :" ...oggi Napolitano nel suo discorso d'insediamento ha definito i partiti politici e la classe politica che aveva di fronte e che l'aveva votato l'ha definiti sordi. Ha parlato di sordità dei partiti. Io non lo so se sono sordi, sicuramente non ci hanno ascoltato, forse qualcunon non era sordo ma ha fatto finta di non ascoltarci. Oggi però forse Sindaco non basta più gridare, non basta più incatenarsi all'anagrafe, forse non basterebbe neppure più chiuderla qualche giorno, o qualche mese l'anagrafe. Io ero un pò sfiduciato nei giorni scorsi, così come sono sfiduciati molti nostri cittadini. Oggi tanti cittadini in Friuli sono andati a votare, ma tantissimi sono anche quelli che non ci sono andati rispetto a due mesi fa. Sono cittadini che hanno perso la speranza. Io la speranza non ho voglia di perderla e se sono qui oggi è perchè mi voglio assumere le mie responsabilità nei confronti dei cittadini, della città, e quindi sono consapevole di quelle che sono le difficoltà che tutt'ora oggi abbiamo. Noi dovremmo essere compatti e responsabili di porre la città e l'Amministrazione ad approvare un bilancio. Un bilancio che quest'anno più degli altri anni dovrà essere condiviso con i cittadini con i quali dovremo senza dubbio confrontarci. Mi rendo conto che in questo momento dopo i due giorni romani ai quali noi tutti abbiamo assistito, sarà difficile confrontarci con i cittadini, però responsabilità vuol dire principalmente confronto ed io ancora ci credo e credo nella politica ed una idea della politica che rientra in quella che è l'idea di politica che oggi ha esternato Stefano Rodotà, quindi cito sia un Presidente che un Presidente mancato, ilk quale ha detto che la politica è lo strumento che deve tramutare le difficoltà in opportunità. Io credo che noi dovremmo lavorare in questo caso proprio per creare delle opportunità. però dovremmo farci sentire dai sordi e quindi credo che per farci sentire dai sordi dobbiamo concretizzare questa nostra proptesta e credo quindi che il suo ruolo Sindaco all'interno dell'ANCI deve essere ancor più incisivo rispetto a quello che fino ad ora è stato...."

La seduta si concludeva alle 00,40 come sopra riferito nelle consuete modalità


Franco Giannini

domenica 21 aprile 2013

Doveva essere Rinnovamento ed invece sarà Ristrutturazione

La foto a lato parla chiaro :" Non vi resterà che piangere ! "

Dopo una sceneggiata durata per ben tre giorni, grazie all'intercessione non di uno statista, ma di uno smacchiatore di giaguari, ed anche molto modesto, si è potuto "finalmente", alla sesta votazione, leggere la parola "Fine".  Molto modesto dicevo, ma forse è un termine troppo restrittivo, perché come rottamatore è riuscito a fare ancor meglio del Renzi della migliore "annata" datata periodo primarie. Bersani è riuscito infatti ad impallinare, con soli due colpi in canna, prima un Marini, poi l'intero PD e dopo questo, il prode Prodi. Uno sfasciacarrozze  comune, avrebbe desistito, lui, Pierluigi, invece no. Ha preferito andare oltre l'umano errare, sfidando il diabolico e superandolo. Ed ecco allora vederlo comparire al Quirinale piagnucoloso sulla spalla di Re Giorgio, coinvolgendo gli altri compagni di merenda. E "colazione a casa  Clio", non poteva concludersi che con  l'abuso di far vestire un secondo mandato ad un uomo anziano. Io non lo definisco certo un "Golpe", ma lo ritengo un approffittarsi di chi, vista l'età, ed essendo al limite delle sue forze, non è riuscito a rispondere picche. Nel PD ci sono stati un centinaio di individui anonimi che sono stati  chiamati vigliacchi, proprio da colui che si è approffitato di un anziano di 87 anni.
Ma con questa mossa, il sor Pierluigi, dopo aver provocato le dimissioni della Presidente del Partito, Bindi, ed aver offerto le sue e quelle di tutta la direzione, ha spento la luce e "ammainato" la serranda della ditta PD.

Ed ora? Ed ora sono, ancora una volta, solo cavoli amari per i soli cittadini, mentre loro sono impegnati, tutti (PD-PDL-Scelta Civica) a salire sul, questa volta però sgangarato, carro dei vincitori.
In fin dei conti, ho sentito dire da qualcuno dei grandi elettori, si tratta dell'elezione del Presidente della Repubblica e non della soluzione dei problemi economici del Paese. Una cosa per volta. Ed è da questo è nata una mia riflessione.
Come figlio prima e come genitore poi, ricordo che in ogni momento di bisogno nel corso della vita, i figli ti corrono incontro per abbracciarti e chiedere aiuto. Quando sei giovane e nel pieno delle forze. Poi quando sei "vecchio" non ti chiedono più nulla, sono loro che ti danno. Fisicamente, perchè oggi poi  economicamente neppure potrebbero, anzi forse avviene spesso l'inverso. Questo perché in quelle braccia forti che ti stringono, ed in cui tu ti rifuggi sai che trovi quello di cui tu avevi bisogno : coraggio, sensazione di sicurezza, speranza ...
E quando una decina di giorni fa, a Boston, nel corso della maratona, si sono verificati gli attentati con le vittime di cui tutti hanno parlato, seguiti dopo alcuni giorni dallo scoppio in una fabbrica del Texas, con altre vittime, il Presidente USA era sempre lì con la sua presenza come sono soliti fare tutti i Capi dello Stato.
Ho veduto però un Obama non nella veste istituzionale, ma proprio in quelle di un padre di famiglia dalle braccia atletiche, dal portamento eretto, la voce incoraggiante, un petto in cui gettarsi di corsa, che intanto non cadrà all'indietro. Una persona giovane, solida a cui affidarsi  e nelle cui braccia trovare rifugio e certezza di sicurezza. Lo Stato, in generale, del resto che cosa è, o meglio dovrebbe essere, se non una grande famiglia ?
E da noi invece?  Quale sarebbe stato lo scenario in un caso di una simili calamità? E non è che da noi simili occasioni non se ne siano viste!
Ci saremmo trovati a correre dal nostro Presidente e una volta al suo cospetto, avremmo frenato la corsa per timore di buttarlo giù come un birillo. Ci saremmo trovati al cospetto di un uomo anziano doveroso di rispetto a cui nascondere la motivazione per cui eravamo lì, per non preoccuparlo. Non ci saremmo certo però trovati davanti un genitore che ci raccoglieva tra le sue forti braccia, ancorato come una roccia al terreno, da cui ricevere l' aiuto morale, bensì un nonno, tremolante, barcollante, con una stabilità precaria, bisognoso lui stesso di un sostegno, stanco ed avvilito, perché cosciente della sua impossibilità a far fronte agli impegni  del momento ed anche alle nostre mute richieste. L'unica parola che potremmo sentire ripeterci sarebbe il suo :"Basta". Ed era quella stessa parola che avremmo voluto urlare anche noi italiani, alla scelta di un triunvirato di vigliacchi nullafacenti, che si sono nascosti dietro le curve spalle di un anziano :"Basta, Basta a prenderci in giro"-
  
Franco Giannini

martedì 9 aprile 2013

Anche a "Piazza Pulita" tengono famiglia!!

Abbiamo perduto tutto, ci resta solo quel po' di dignità, ma credo per quel breve  lasso di tempo che vedo ogni giorno accorciarsi, che ci permette ancora di frenare per non cadere nel baratro di decisioni comprensive ma, col senno del poi, dolorose e vergognose.

Non ricordo esattamente di chi sia il pensiero e neppure le parole esatte, ma il concetto è questo :" Quando l'individuo arriva a perdere ogni cosa, guardandosi attorno si accorge di essere ritornato "libero".
E questa sensazione sono riuscito a viverla, guardando la trasmissione televisiva di ieri sera mandata in onda da La7 dal titolo "PiazzaPulita".
Corrado Formigli, ex giornalista collaboratore di Santoro ed ora conduttore e giornalista di questa trasmissione, ha aperto il suo programma, introducendo sensazionalmente il viso di un nostro conregionale: Andrea Cecconello, entrato nelle cronache nazionali per aver avuto il coraggio, a "brutto muso", durante i funerali dei suoi tre concittadini suicidatesi per i motivi economici che stanno attanagliando il Paese di urlare un "Omicidi di Stato" durante l'uscita delle bare dalla chiesa, indirizzato verso le personalità intervenute.
Non dico un pensiero condiviso da tutti, ma comincio a credere dei più !!
Andrea Cecconello
Troppo succulenta era l'occasione per farselo sfuggire e Formigli se l'è accaparrato e l'ha gettato subito all'apertura della trasmissione certamente per avere aperta la scaletta di quanto si sarebbe poi dovuto trattare in trasmissione ed avere argomenti da discutere e far scinolare con gli opinionisti e politici presenti.
Ben fatta la sua intervista, dettagliata nei particolari che ci hanno portato a conoscere chi è Andrea attraverso la sua ex attività, il suo ex reddito, come si mantiene ora, i suoi debiti e come vorrebbe che i politici, lo Stato, lo potrebbe aiutare per risolvere i suoi problemi. Poi una volta spogliatelo di tutto quello che voleva sapere e che l'avesse facilitato nel suo attuale primario lavoro,  l'innalzamento dello share televisivo, lo invitava a sedersi tra il pubblico.
Ma questa volta l'astuto Formigli, non si accontentava, perché l'invito a sedersi tra il pubblico era solo un modo per farlo rimanere in sala, come gli suggeriva, per ascoltare i salottieri presenti per riascoltarlo e sentire quelle che sarebbero state le sue conclusioni ampliando nel finale la spettacolarità di questo crescendo rossiniano.
Intanto il pubblico veniva invitato a chattare su Twitter alla domanda posta dalla redazione "lo stato che non ho" che cosa lo Stato non sta facendo, pubblicando discrezionalmente le "più migliori" risposte che non dessero troppo fastidio.
Come troppo fastidio sembra dessero le interviste degli operai di Torino. Non voglio pensare per via di una censura "redazionale", (oggi in Italia non esiste più!), ma una esigenza dovuta dai tempi previsti in scaletta e causati dalla "benedetta" pubblicità che non sente, purtroppo, nè santi nè ragioni. Ma guarda caso cade sempre ad hoc. Più puntuale di un orologio svizzero. Ai lavoratori, allora viene tolto il microfono, ai politici, stranamente, viene sempre concesso una manciata di secondi in più per concludere i loro sempre profondi  pensieri, quando poi non si tratta del conduttore che può interrompere quando vuole e magari fa a tempo a infilarci anche un "breve servizio".
Corrado Formigli
Non vorrei che si pensasse che chi scrive è legato ad astiosi giudizi di parte nei confronti di una rete televisiva sinistroide, perché lo sono anche io ed è una delle mie reti preferite. Solo che io, da un po' di tempo a questa parte, mi sono sciolto il collare ed ora vado in giro abbaiando e senza guinzaglio. Ho perso tutto e mi ritrovo libero, senza padroni.
Belli per carità, i servizi, drammatico quello sulla Siria. Onore al merito a chi l'ha girato e redatto. Ma quello che più mi ha infastidito, caro Formigli, è stato il finale che credevi ti portasse uno share ancora più in alto ed invece ... chi troppo vuole... Forse lo share sarà anche salito, non lo so e neppure mi interessa, ma il finale è stato, se mi permetti dirtelo, almeno per me, mal gestito.
Cecconello, ti ha risposto come gli italiani ti avrebbero risposto, dopo le "Cazzate" ascoltate, pazientemente, dalle tre "politichesse" presenti. Falsa la Gelmini, supponente la Bonafè, buonista e schifata la Ravera (anche se si è definita, malgrado sia assessore, non politica). Ad essere il provocatore di tale risposta sei stato proprio tu, anche un po' ingenuamente, perché più di di una volta la regia aveva inquadrato il marchigiano Andrea, con il viso che preludeva tale giudizio. Anche lui, un uomo ritornato ad essere libero dopo aver perduto tutto. E questo numero di persone stanno aumentando e non certo per inalzare gli share di programmi, ma proprio per l'esasperazione che si ascoltano dai loro racconti. E su queste cose non ci si deve preoccupare di crearci sopra dello spettacolo dove lo scandolo non sta di certo nella parola "Cazzate".
Ma non mi sei neppure piaciuto, quando hai cercato di prendere le distanze, scocciato, da quella parola. Non credo per il turpiloquio, oramai è entrata nell'uso comune, ma perché hai subito compreso che ti aveva fatto perdere dei punti, come Santoro nella trasmissione con Berlusconi.
Quello che più, invece, mi ha fatto piacere è vedere il gelo che è sceso nello studio, quando Cecconello andandosene, passando dietro le poltrone imbottite, delle stelle della politica, ha aggiunto il "Vergognatevi!!!". Evidentemente qualche cosa sta cambiando ed anche i politici, senza qualcuno che protegga loro le spalle cominciano ad aver paura. E si sono ben guardate bene dal replicare, per poi riprendere a sputare sentenze che oramai sanno di stantio.
Permettimi un consiglio, capisco che avete famiglia, ma perché non provi per una volta a rovesciare la trasmissione mettendo in tribuna i politici privi della parola e quattro o cinque cittadini (logicamente che sappiano parlare e nelle persone presenti tra gli operai di Torino ve n'erano!!) nelle poltrone, invece che chiedere suggerimenti di 120 o 140 caratteri su Twitter?? Chissà che non diano dei suggerimenti ai babbei in tribuna, discutendo dei loro argomenti, dei bisogni immediati di tutti i giorni e di come attuarli.

Franco Giannini

domenica 7 aprile 2013

Quando la " DIGNITA' ", ignobilmente la fanno passare per colpa.

Vignetta di Moise
Sembra trascorso un secolo da quando ci davano da bere che i ristoranti erano pieni.



Poi, scoperta la bufala, ci fu il colpo di timone di nonno Giorgio, che con uno slancio di generosità, che le generazioni future non dimenticheranno facilmente come neppure i libri di storia, ci regalò il famigerato bocconiano "Governo dei Tecnici".
A capo del quale mise un professorino, tutto figo, educato, molto regale nei modi anglossassoni e nell'uso sempre appropriato delle parole, ma, e solo ora, toppo tardi, oramai  ce ne stiamo rendendo conto, anche molto impreparato in materia economica. Forse un pelino di più su quello del funzionamento bancario internazionale e più dettagliatamente quello statunitense.
Più che un professore, un lettore entusiasta dell'opera dello scrittore Bram Stocker dal titolo "Dracula". Talmente entusiasta di tale lettura, che evidentemente si è lasciato coinvolgere dalla trama, subendone quasi un plagio, tanto da assumere la personalità del "Conte". Ha scoperto il "piacere di nutrirsi" succhiando il sangue delle persone vive. Poi, una volta pulitesi le labbra, andava, bello bel bello, a fare l'economista di classe in "Europa". Sua vera patria. Si è vero, bisogna riconoscerlo, restituendoci, con il suo perbenismo, un po' di credibilità internazionale che avevamo perduto, con il bazellettistico-puttanismo del suo predecessore. Vero però anche che  si genufletteva ai desideri dei grandi, condividendo e dimostrandolo da buon vassallo, che le leggi dell'economia, almeno per lui e pochi intimi, effettivamente si basavano solo ed esclusivamente sulla legge dei tagli. E taglia oggi e taglia domani, si è trovato alla fine, fermo restando la miseria crescente, il debito pubblico in aumento, il PIL calante, la disoccupazione ed il malcontento crescente, con il dover sparare corbellerie anche lui a getto continuo e senza impaccio di sorta, come aveva fatto il suo predecessore.
Ecco che allora Monti, il prof. Monti, trova la forza di autoripetersi in continuazione che è un bravo economista, che i provvedimenti presi sono quelli giusti, che i suoi ministri sono il meglio che si poteva trovare sul mercato (figuriamoci quelli che riteneva peggiori!), si è, forse facendo un training autogeno, come autoconvinto fino al punto di avere dei miraggi. Nella calura afosa del deserto si hanno quei miraggi di oasi, riposanti ombre, invitanti palmeti, ruscelli di acqua fresca ? ebbene lui invece oppresso da un senso di mancanza di vie d'uscita, di una ricerca di cambiamento d'aria (economica), ha cominciato a vedere delle lucine in fondo al tunnel. E nel mentre qualcuno dei più fedeli si metteva in luce : Grilli, Passera, Fornero, Profumo, dandosi da fare per spaccare in Italia quel poco rimasto ancora da rompere (a cittadini ed imprenditori) degli altri non si conosceva nè i volti, nè il loro ruolo affidato, impegnati  com'erano a celarsi dietro la loro inutilità: Moavero, Gnudi, Barca, Giarda, Riccardi, Terzi e Di Paola (entrambi conosciuti solo alla fine e forse era meglio se fossero rimasti nell'anonimato!), Catania, Ornaghi. Qualcuno di questi (che a suo tempo sembravano quasi schifati dal ruolo di politici e si dichiaravano, nelle rare apparizioni, come tecnici) si sta mettendo in luce, si fa per dire, con alterne fortune, per mettersi proprio in "politica", come se avessero fin ad oggi, fatto tutt'altro lavoro
Ma dicevo sopra, che una delle qualità di quest'uomo, era il saper usare in maniera forbita, a volte anche troppo leziosa. Cosa però che non gli ha evitato di sparare castronerie come quella che in Italia i suicidi dovuti alla crisi economica non rispondevano ad un livello di preoccupazione, in quanto in Grecia ve ne erano stati in numero notevolmente superiore.
Non avremo certo raggiunto la Grecia, ma di questo credo che non dovremmo andare neppure troppo orgogliosi ! Questi suicidi infatti, non si arrestano, ed è il segno evidente che quanto fin qui fatto è servito solo ed unicamente a "far felici" coloro che vivono anche delle nostre importazioni : Germania docet. Per questo vogliono che i nostri sacrifici servano a pagare solo i debiti, senza fare investimenti che ci diano la possibilità di emergere dal quel buio in cui si naviga senza radar . Ma continuando così credo che la pacchia anche per i "crucchi" sia destinata prima o poi a terminare.  La vacca è oramai munta e smunta e se non le si da da mangiare il prossimo passo è la morte.
Ma intanto la pentola italiana bolle, il coperchio ogni tanto si alza, lascia passare lo sbuffo di vapore e poi torna a riprendere il suo posto. Attenzione però!! I terremotati dell'Emilia, quelli dell'Aquila, gli operai Sardi, quelli dell'Ilva di Taranto, I cassaintegrati, i giovani senza lavoro, gli esodati, gli imprenditori, i disoccupati, i pensionati, la Sanità, la Giustizia, la Scuola e credo che l'elenco sia facilemente allungabile, attendono risposte. Si fa invece solo un gran parlare, appunto solo parlare e neppure delle cose più importanti. Se Grillo è un Movimento o è un partito, se il PD convola a nozze con il PDL, se la mossa di Napolitano con l'altra sua geniale idea dei 10 Saggi è veramente tale o se serve per prendere tempo, elezioni Si o elezioni No, se le facciamo con il porcellum o con una ridefinita porchetta e fintanto che i nostri politici "deliberano" l'Italia "brucia" e gli "omicidi di stato" continuano. Si Omicidi di Stato!!
Gli ultimi si sono portati via un'intera famiglia. Il Sindaco ha detto che erano andati da lui per chiedergli aiuto, che lui li aveva indirizzati ai Servizi Sociali, che loro si erano "vergognati" ad andarci.

Ecco, forse qualcuno dirà che prova vergogna per la risposta data dal Sindaco. Io non provo vergogna, provo solo compassione, perché, mi spiace per lui, non essere riuscito a comprendere la differenza che passa tra la VERGOGNA e la DIGNITA' di una persona. Dico compassione, quindi, perché se la sua ignoranza nel giudicare questo stato d'animo non fosse stata così profonda, molto probabilmente si sarebbe potuta evitare una fine così atroce.
La parola Vergogna, forse calzerebbe a pennello a quanti in questo momento sparano frasi retoriche che offendono ancor più di quanto fin qui già fatto in modo incosciente. "Siamo provati", " Un dramma che è il dramma della Nazione", "siamo qui per portare il nostro cordoglio e quello del paese", "profondamente addolorati per la solitudine che devono aver vissuto queste tre persone". No, quest'ultima è oltre che frase retorica e falsa, neppure rispondente a verità. Si, perchè non erano neppure sole, in quanto perseguitate dagli organi dello Stato come INPS ed EQUITALIA: entrambe evidentemente pretendevano di esigere il loro "giusto dovuto", cercando di estrarre però alcool dalle rape. Era stata posta sotto sequestro anche la loro vecchia "Panda". Ciò sta a significare che c'è qualche cosa e forse più di qualche cosa, che non funziona negli organi dello Stato. E se penso poi che alcuni di costoro fanno parte di  quegli stessi organi istituzionali di alto grado e che oggi versano lacrime di coccodrillo attraverso vergognosi telegrammi, allora mi viene da dire che questi, si, possono classificarsi  atteggiamenti vergognosi. Le corone, l'atto di "presenza" istituzionale, la lettura dei messaggi, il funerale di Stato, i picchetti d'onore, le fasce tricolori... solo patetici atteggiamenti. Oso dire per chi costretto a partecipare, a volte anche umilianti, perchè magari contrastanti con quello che il cuore gli detterebbe in quel momento di dire e di fare. 
Ma quello che ancora più vergognoso è che domani, lunedì, si ritornerà a parlare... semplicemente parlare, con il primario tema di che cosa farà la politica, quella italiana da oggi in avanti dovrà sempre essere scritta con la lettera minuscola come minuscoli sono gli uomini che attualmente la praticano e che oltre trent'anni ci hanno portato a questo livello. Ed allora ancora date, ancora tempo che si perderà, ancora possibili promesse da marinaio e forse ancora altri casi simili.  Ho sentito spesso dire che la colpa di questa situazione è anche degli italiani in senso lato. Comincio a crederci anche io, non per motivi di voto, ma per l'alto indice di sopportazione del dolore che abbiamo, uno stoico quasi masochismo. Voglio sperare ancora in un giusto-utile-civile-democratico sistema governativo, ma qualora e non lo vedo distante tale momento, gli esasperati cittadini comincino a vedere il suicidio quale ultimo passo, pensino allora di morire in compagnia portandosi magari con se, non il nemico, ma l'avversario, come si dice oggi educatamente e falsamente in politica, quello più spudorato. E credetemi che la scelta sarebbe più che ampia, anche se difficile!  
    
Franco Giannini

venerdì 5 aprile 2013

Consiglio Comunale del 04 Aprile 2013: si parla di merende

...e per iniziare un aperitivo :  Il servizio di Webstreaming finalmente funziona, e non è poca cosa !! 

Un "Grazie!" credo debba inviarlo al Presidente Monachesi, il quale sulle pagine di Senigallia Notizie, mi aveva rassicurato in tal senso

Mi ritengo e mi ritengono, giustamente, un "logorroico", ma si sa il dono della sintesi è dote di pochi. E devo dire, che dopo tanti Consigli Comunali dei quali sono stato e sono assiduo auditore, mi portano ad affermare senza ombra di dubbio, di essere però in ottima compagnia.
Se prima avevo solo un dubbio, ora ne ho la più ampia certezza.
Infatti dopo la solita oretta dedicata alle interpellanze ed interrogazioni, con le sedie riservate al pubblico abitualmente vuote, (no, per precisione tre erano occupate dai soliti "staccanovisti" dell'ostinato esser presente a tutti i costi)  al nuovo appello del Presidente Monachesi per il controllo dell'esistenza del numero legale ed il passaggio alla discussione dei vari Ordini del Giorno, è cominciato ad affluire nell'Aula, come dietro un comando preordinato, un discreto numero di pubblico (almeno per come si è abituati solitamente vederne nelle altre sessioni). Quello stesso che aveva prima fatto colazione in Piazza con i propri figli!
E' comparso,  anche uno striscione sostenuto da due persone, una per lato.
Mancini a questo punto chiede al Presidente Monachesi un'inversione dell' ordine del programma previsto in agenda, anticipando la discussione dell'atteso argomento "taglio delle merendine" o come meglio indicato  dai proponenti della mozione Battisti-Rebecchini e lo stesso Mancini, per il "ripristino del servizio mensa nelle scuole materne", per far si di restare entro un orario accettabile, "decente" per il pubblico presente. Pubblico  composto anche da mamme accompagnate dai loro bimbi. Il Sindaco Mangialardi si dice daccordo con la proposta di Mancini, per cui si parte con la presentazione fatta da Battisti a cui fa seguito la discussione. Il primo a prendere la parola è Ceresoni, a cui si accodano nell'ordine Curzi, Bucari, Perini, Rimini, Fiore, Sardella, Paradisi, Ramazzotti, Girolametti, Rebecchini, Mangialardi, ancora Paradisi, ancora Sardella, Mancini, Schiavoni e per la replica finale di nuovo Battisti. Ben 18 interventi ! Segno che l'argomento era sentito? Certo! Ma ritengo dal contenuto degli interventi, dai toni tra il concitato-irritato ed quindi anche irritanti, dalla teatralità degli interventi, dal Deamicisiano uso di termini,  ho avuto la sensazione che più che di interesse civico era di interesse politico oserei dire pre-elettorale. L'unica in quell'Aula Comunale, vestita della sua ingenuità, a farla da padrona con la sua innocenza, era quella bambina che infischiandosene di tutto e di tutti, scorazzava al centro della Sala inseguita ed irragiungibile dalla mamma.
Una discussione che ha portato via ben due ore e mezza. Quello che mi saltato all'occhio e voglio sperare anche a quello degli oratori, che il pubblico presente non ha resistito per più di un'ora e mezza circa, poi piano piano ha desistito ed alla spicciolata ha abbandonato l'Aula, lasciando soli i due stoici ed irremovibili alfieri dello striscione. Erano entrati tutti convinti che la propria presenza avrebbe messo in difficoltà coloro che dovevano fornire loro una risposta, ma la logorroica eloquenza (almeno di alcuni) ha sconfitto la  pazienza dei genitori. Insomma, pensavano di suonare e finirono con l'essere suonati!
Ma questo fatto dovrebbe far pensare a chi si ritiene politico a disposizione del cittadino. Bisogna, almeno io credo, dare risposte, qualunque esse siano, ma senza sfide a braccio di ferro prendendo l'avversario non certo per la "gola" (trattandosi nell'occasione di merende) ma approfittando del fatto che non tutti possegono quel bene che invece i "politici di razza" hanno: la pazienza. Si doveva parlare di merende ed invece si è parlato "anche" di merende.
A pare mio, mi si perdoni la critica, oltrettutto l'argomento è stato gestito male, a livello di discussione, non so per involontarietà o per puro calcolo. Credo infatti che Schiavoni, se avesse parlato subito dopo la presentazione della mozione da parte di Battisti, avrebbe avuto modo di chiarire immediatamente, come poi ha fatto dopo però che il pubblico se ne era già andato quasi per la totalità, quando erano trascorsi oltre 120 minuti di "discussione" che le merendine non rientrano nei famosi 5€ della retta mensa, che è un servizio che viene erogato anche a chi questa retta non la paga perchè non fa orario pieno, che questo è un servizio optional offerto dal Comune, che il servizio è ancora in vigore e nulla è stato tolto (anche se in fase di votazione Battisti aveva perplessità su questo ed avrebbe voluto avere ulteriori spiegazioni che non sono state date perchè, come prevede il regolamento, la discussione era stata già chiusa).
Ritardo che come dicevo, ha mutato la mozione da interesse cittadino a causale per un dibattito politico.  
A mettere il sigillo su quanto affermo lo scontro verbale tra il Sindaco ed il suo "ancora" Consigliere aderente al suo stesso partito, Sardella. Il Consigliere infatti nel suo intervento, nel dichiararsi dalla parte dei genitori, si rivolgeva al Sindaco perchè :" ... lei sindaco adesso mi guarda un po'... si mi guarda, mi guarda, si mi guarda...anche un po' sorridendo, capisco che la posizione che ho assunto è legittima e la rivendico fino in fondo....". Al che Mangialardi a conclusione del suo intervento appassionato, a voce alta e un po' rauca, di gola per contenere il suo nervoso, rivolgendosi ad un ignoto "chi vuol capire capisca" :"... allora chi vuole abbandonare la nave lo faccia, chi si vuole schettinare lo faccia,  chi vuole abbandonare un banco per accomodarsi in un altro lo faccia, lo faccia responsabilmente, perchè da oggi in avanti avremo tutti i giorni temi come quelli delle merendine da affrontare, spero insieme!". Ora se la Politica non fosse politica, ci sarebbe da attendersi delle comunicazioni prevedibili. Ma è vero anche che nella politica, hanno scoperto le definizione di separati in casa, di compromessi, del "ci siamo chiariti" ! Comunque, la mozione, a chi interessa, è stata respinta!

Prima di passare alla cronaca degli argomenti trattati (mi si permetta di parlare solo di quelli che mi sembrano più interessanti), una puntualizzazione sulla qualità dell'intera serata: delusione per certi comportamenti di alcuni Consiglieri in fase di replica. Non li capisco, ma mi sforzo di comprendere certe sudditanze nei confronti del partito di appartenenza, ma la genuflessione.... no. Quella è umiliante!!
Le parole più usate nella serata ? : Noi, Voi, Demagogia, Strumentalizzazione, Patto di Stabilità.
La frase che mi ha colpito maggiormente quella di Mangialardi :" Il messaggio di Speranza..?No, quello lo da il Papa!!"
Anche questo Consiglio non ha voluto farci mancare la solita discussione su un' ennesima Variante al PRG. Ogni volta sembra posta lì quasi per soddisfare il piacere personale del solito quartetto di specializzati in materia: Ceresoni-Rebecchini-Mancini-Battisti. Altri poi intervengono, ma solo per dire "Presente, ci sono, mi sentite". Visti i tagli  del Governo e visti gli oratori partecipanti in questi dibattiti sulle varianti, forse converrebbe farli svolgere, onde risparmiare quanto meno le spese d'illuminazione, in qualche bar nei pressi di piazza Roma, magari davanti ad una bella birra.

Allora!!!
La parola per la prima interpellanza va a Mario Fiore che interroga il Sindaco per avere delle delucidazioni in merito alla delibera della Fondazione Città di Senigallia che al punto 7 parla di un aumento di 100 € di gettone di presenza ai propri consiglieri di amministrazione. Fa presente invece come questo Consiglio Comunale non tanto tempo fa ha votato una mozione per togliere i privilegi e che sembra una cifra quindi spropositata rispetto ai 26 € che loro come Consiglieri eletti dai cittadini prendono. Inoltre chiede al Sindaco che cosa ne pensa del fatto che all'interno del consiglio di amministrazione siede il sig. Bacchiocchi che gli risulta essere un esponente di primo piano del Movimento di Grillo. Questo come dire che sarebbe bene prendere le distanze da questo aumento di gettone che visti i tempi è quanto meno opportuno.
Risponde il Sindaco facendo presente a Fiore che erano assieme alla conferenza dei capigruppo quando ci fu la relazione  del presidente della Fondazione Città di Senigallia, Dr. Guzzonato. Relazione che ricorda come fu fatta molto bene e dettagliatamente. Con una condivisione finale dei capigruppo. Conferma come il gettone sia passato a 100€ lordi e che comunque, può anche risultare giustificato a secondo delle funzioni che dovranno svolgere. Ovvio che oggi tutti ci eleviamo nel ruolo di paladini contro i costi della politica come la vera piaga  di tutto questo atteggiamento scandalizzandoci. Ma bisogna non confondere i costi dai privilegi. Qualsiasi riconoscimento sembra sempre troppo.  Fa presente allora che per dovere di correttezza bisogna anche ricordare la meritoria scelta del Presidente Guzzonato nell'aver rifiutato la sua di indennità, non solo evidenziare quello aumentato dei consiglieri di amministrazione. Se lo hanno deciso evidentemente avranno le loro buone ragioni che credo che verranno messe a vantaggio dell'intera cittadinanza.
A questo punto non mi sarei atteso una risposta rivoluzionaria ed impertinente da parte di Fiore, vista la sua morale pacifista del "volemoce bene" da ragazzo educato e per bene, ma mai che rispondesse con un imbarazzante quanto remissivo:" Mi ritengo pienamente soddisfatto della risposta del Sindaco", a cui avrei aggiunto un "...però me rode!!"

E non è mancato neppure il solito "assalto", questa volta di fioretto e non di sciabola, tra Rebecchini e Campanile. Questa volta non si è parlato di differenziata, o di centralina dell'aria, bensì del problema amianto. Più precisamente sul Censimento Amianto e successiva bonifica. Richiesta datata perchè formulata di già alla vecchia Giunta e ripetuta a questa attualmente in carica. Richiesta anche formulata per creare una Commissione ad hoc e che seppure poi costruita ad oggi sembra nulla abbia fatto.  La Regione Marche doveva dare una risposta. Non si è saputo più nulla. Rebecchini chiede quali siano ad oggi gli sviluppi. Campanile parla di sensibilità nei confronti di questo problema e come la ciminiera dell'Italcementi stia lì ogni giorno a ricordarcelo. Purtroppo è un compito che deve svolgere la Regione Marche, ma fino ad oggi non ha dato nè fondi, nè sollecitazioni, nè disposizioni, eppure Senigallia ha censito  uffici pubblici, ha bonificato le scuole, l'area Italcementi-Sacelit. Attenzione però che il Comune è sempre presente ed interviene immediatamente non appena  riceve segnalazioni. Di questo problema si parla spesso, infatti proprio nell'ultimo consiglio di Giunta, si è parlato di controlli sull'amianto nell'acqua. Controlli effettuati da parte dell'ASUR che ha dato esiti di assoluta tranquillità. Un lavoro oscuro, quindi, ma che viene espletato attraverso ordinanze, dietro segnalazioni. Ma per un censimento occorrono risorse e fare un progetto di competenza comunale potrebbe alla fine risultare anche un lavoro inutile, perchè privo di valore legale, in quanto delegata al controllo c'è la Regione. Comunque è chiara una cosa che come Amministrazione si continua a sollecitare la Regione.
Rebecchini si dice del tutto insoddisfatto, perchè la salute è di competenza del Sindaco mentre si dice che il censimento è obbligo della Regione, aggiungendo :"...non dobbiamo dimenticare che essa è governata dal. partito a cui anche lei appartiene..." .

Poi è Mancini  che sta a cuore la questione dell'uso dei diserbanti per ridurre o impedire la crescita delle erbacce sui limiti delle strade. Diffusione che queste sostanze si diffondono sulle acque, nell'aria, nei campi coltivati. Tecnica usata al posto dello sfalcio manuale dell'erba. Si era detto che questi diserbanti non dovevano essere più usati. 
Risponde il Sindaco che ricorda quel consiglio in cui si disse ciò. Ed infatti il Comune si è attivato in questo impegno fino allo scorso anno. Ma i provvedimenti dell'Amministrazione possono essere apportati sulle strade di proprietà comunale. Sulle strade provinciali e regionali la parola spetta solo a loro e solamente Provincia e Regione sanno che devono restare dentro le leggi vigenti in materia di fitofarmaci che sono logicamente autorizzati. Noi quest'anno non faremo nè sfalci nè diserbanti, perchè non possiamo pagare le aziende.
Mancini si dice non sono troppo soddisfatto, in ogni caso le decisioni comunali  devono avere un valore. La decisione, come Comune, deve essere ascoltata, per fare in modo che la Provincia si adegui alla nostra richiesta. Non si vogliono diserbanti e  con l'affermare questo non  si chiede di aprire un conflitto, ma Mancini ritiene, quanto meno,  necessario ed utile esprimere e far conoscere il proprio parere.

Sardella inoltra la sua interpellanza indirizzandola alla Paci circa un possibile aumento dell'aliquota IMU sulla prima casa, (dal 4 al 6 per mille), si è parlato anche che nelle casse del Comune di Senigallia ci sarebbero addirittura 8 milioni di € che non può spendere a causa del famigerato Patto di Stabilità. Allora chiede se è possibile, se è vero il dato prima di tutto e se è possibile evitare questo aumento, sforando il patto di stabilità.
La Paci fa presente come per spiegare il procedimento tecnico occorrerebbe tanto più tempo di quello a sua disposizione, quindi fa un riassunto, che preciso subito, per mia sola ed assoluta ignoranza riesco solo in parte a comprendere. Non sarebbe giusto quindi neppure riportare cose non giuste e depistanti, per cui ci rinuncio. Anche perchè anche lo stesso Sardella alla fine, si trova a chiedere più dettagliate spiegazioni alla Paci in separata sede.

La seduta si conclude alle 01,15, in quel che resta di un'Aula già da un pezzo con i remi tirati in barca e con  a sedere sui banchi della minoranza un solo Consigliere: Luigi Rebecchini. 

Franco Giannini