sabato 28 luglio 2012

Le famiglie con disabili si costituiscono in un comitato spontaneo

Un'esigenza, questa, derivante dalla necessità di avere un soggetto dialogante con l'Amministrazione

Assemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliare Qui, nel loro comunicato, letto dalla Sig.ra Donninelli, mamma di Gabriele, uno dei ragazzi disabili, anche lui presente in sala, è spiegato in modo chiaro e dettagliato quali sono stati e continuano ad esserlo i motivi che li hanno spinti a prendere questa iniziativa.

Un problema “esploso” nell’arco di una decina di giorni, senza preavviso, che ha gettato queste famiglie in un quasi panico, seppure sono abituate a vivere con problematiche improvvise. Hanno dovuto repentinamente o mettere le mani in tasca, chi ne aveva la possibilità, o cambiare il piano ferie, o persino ridurre le ore lavorative.
E non si sentono assolutamente rassicurati dalla promessa che a settembre il tutto rientrerà nella normalità. Velocemente è stata presa la decisione della riduzione delle ore, altrettanto velocemente i famigliari chiedono che tutto venga ripristinato a partire dai primi di agosto. Non la si deve intendere come una minaccia, bensì come una convinta promessa, però se immediatamente non si vedrà la luce in questo tunnel, le famiglie si vedranno costrette a prendere altre iniziative eclatanti. Si, perchè per tutto c’è un limite!
Essere avvisati, anzichè dagli organi amministrativi, da un educatore che si è assunto (o lo hanno incaricato-costretto?) la responsabilità di questa informazione, già la dice lunga sulla carenza comportamentale nel fornire l’ufficialità (che non c’è stata!), ma la gravità maggiore e più importante, oserei dire la primaria in questi casi, è la sensibilità impiegata.
Tantissimi erano i famigliari presenti nella sala con i loro figli, ma sono convinto che avrebbero potuti essere ancor di più, se non fossero stati costretti a restare in casa per ovvi motivi, perchè privi di quel supporto per cui si stanno lamentando e che per qualcuno di loro non si è solo ridotto, bensì è venuto a cessare totalmente.
La motivazione delle ore a zero sembra sia dovuta al fatto che il disabile preso in questione è “maggiorenne”, anche se altre voci si sono subito aggiunte replicando con un “non è vero, perchè al mio è accaduta la stessa cosa pur essendo minorenne!
Ho parlato di mancanza di sensibilità, ma ritengo con assoluta sincerità ed onestà, che debba trattarsi non certo dovuta a malanimo o quanto altro, bensì solo ad una ignoranza (nel senso stretto del termine di ignorare) alcune sfaccettature di quelle problematiche che si possono pensare di comprendere, ma che solo chi le vive quotidianamente ne conosce perfettamente ogni minima piega e sfumatura.
Servizi sociali, asur, medici, sono tutti informati, preparati, professionali e vicini quanto si vuole, ma poi terminato il loro lavoro ritornano alla personale quotidianità, come del resto è giusto anche che sia, ma è da quel momento che le famiglie con i disabili devono affrontare, continuare a risolvere da sole tutte le situazioni che si presentano nella loro gravità e solitudine delle pareti domestiche.
Ed è qui, in questo momento che il “pensare di comprendere“, non è più sufficiente e diviene lacunoso. Noi da fuori crediamo di poterle afferrare nella loro drammaticità, ma solo chi le vive sulla propria pelle può capirlo. Infatti nel corso della conferenza stampa qualcuno diceva che una famiglia con un disabile al suo interno, prima o poi è destinata, con il passare del tempo, a divenire una famiglia anch’essa disabile.
Ad aiutarci a comprendere certi problemi il Sig. Alberto Marinetti, ex giornalista, settantenne, che con una signorile pacatezza ci ha illustrato brevemente come si svolge la sua giornata di padre di un figlio disabile e con il sostegno ridotto a 6 ore: “…prima erano 18 h, poi sono scese a 15, poi ancora a 12 ed ora a 6… alla notte devo dormire con Gianmarco perchè da solo non riesce a girarsi, poi c’è il cado, il sudore, quindi il mio di riposo è condizionato alle sue esigenze e quando si fa giorno inizio la giornata già stressato per come ho trascorsola notte. Poi ci alziamo, facciamo colazione, poi passeggiata, a fare la spesa e verso le 11 ci attende la piscina…mi vedete voi a 70 anni in piscina, lo tiro su, lo metto giù, questo in continuazione? Poi pranzo, riposo pomeridiano e di nuovo passeggio verso le 17, perchè uscire in estate è obbligatorio … c’è un dettaglio però interessante che i nostri rappresentanti politici dovrebbero sapere. I nostri figli, come Maddalena, Linda ed altri di cui non conosco i nomi, almeno tutti quelli con particolari gravità, avrebbero diritto di fare un esposto per omissione di pubblico servizio… poi giunge di nuovo la sera, che ci trova stanchi ed affaticati per cui si torna finalmente a riposare, almeno lui, perchè per me, ad attendermi c’è di nuovo un accumulo di stress…“.
Per la Sig.ra Paola Marcellini, invece il Comune non ha idea di che cosa significhi dare assistenza tutti i giorni per 24 ore ad un disabile, altrimenti non si sarebbe mai sognato di chiedere se in famiglia ci sono altri familiari disposti a dare anche loro questa assistenza.
Infatti c’è da dire che quello che non va giù a questi familiari è stato anche il contattare, da parte dei servizi sociali, le famiglie singolarmente, chiedendo se erano disposte a compartecipare alle spese, quali erano i loro redditi, se avevano zii o nonni che potessero aiutarli.
E questo contattare le famiglie separatamente è stato visto come un “taglio alla trasparenza!“. A me ha fatto ricordare, e l’ho anche detto ad alta voce, certi comportamenti mi hanno riportato ai tempi delle “battaglie” sulla complanare e la successiva capitolazione da parte di qualcuno che si lasciò convincere. Affrontarne uno alla volta alla moda degli Orazi e Curiazi.
Non è piaciuta neppure l’uscita da parte degli amministratori che si sono detti, come riportato dai presenti, non più disponibili al ruolo di Bancomat nei confronti di un’ASUR su cui sembra stiano riversando tutte le colpe.
Altra domanda che si pongono questi genitori è il perchè i finanziamenti per certi eventi non solo si sono trovati, ma sono stati incentivati per il corrente anno ed anche per il futuro 2013.
Nel loro caso, dice l’Amministrazione, non ci sono stati tagli, ma la riduzione delle ore sono dovute al fatto che nel 2012 si sono verificati 13 nuovi casi aventi anch’essi diritto all’assistenza. Da 126 del 2011 si è passati agli attuali 139, un 10% in più che ha causato una riduzione di orario del 50% in meno. Qui veramente la matematica sembra diventi un’opinione.
Se già ci sono di questi problemi oggi, domani nel 2013, le ore saranno ancora ridotte? Si perchè il numero delle persone aventi diritto – non nascondiamoci dietro un dito, ma guardiamo le cose in modo reale, anche se l’augurio è quello di sbagliare totalmente la previsione – è destinato a crescere.
Del resto la situazione economica che si affaccia all’orizzonte è cosparsa di nubi temporalesche che non promettono nulla di buono. C’è da chiedersi allora che cosa farà la nostra Amministrazione?
Il primo intervento è quello di mettere sul tavolo, in modo concreto, il termine Priorità. C’è da chiedersi allora sono prioritari i balli (che pure fanno muovere l’economia in un settore turistico come il nostro), o la sopravvivenza di certi servizi che forniscono anch’essi sopravvivenza nel vero senso della parola (continuando anch’essi a dare lavoro a chi opera in quest’ambito).
Si, perchè oltre alle famiglie, a fare le spese di questa ulteriore stretta di cinghia, sono stati coinvolti anche educatori, assistenti e quanti altri operanti nel settore (una cinquantina in cassa integrazione).
Comunque a tutti questi giovani (sono tutti giovanissimi) laureati, mal pagati, professionalmente molto preparati, le persone in sala, hanno voluto con un semplice e caloroso applauso ringraziarli tutti per come si dedicano con devozione a questo lavoro.
Vorrei poter trasferire qui anche gli sfoghi di questi giovani, che ho ascoltato per più di un’ora terminata la conferenza stampa, ma andrei fuori tema.
Anche se credo che la loro voce, anche se in forma anonima dovrebbe andare amplificata ed ascoltata, sempre che ci sia chi voglia ascoltare.
Come pure altro grido di allarme lanciato da parte dei genitori sull’attuale stato del PEI (Piano Educativo Individuale) che minaccia di scomparire anche qui per riduzione del personale in servizio.
Il primo atto si è appena concluso, ora si attendono gli sviluppi. Se ci sarà convocazione da parte dell’Amministrazione, si voglia tener conto di far cadere la scelta su di una location atta a contenere sia i numerosi presenti, che sono certo interverranno, sia le carrozzine che li accompagneranno.

Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it
 
Giusè
2012-07-25 22:37:08
Ma l'amministrazione che dice?
Papà di un bimbo disabile
2012-07-26 14:16:26
Intanto un grande plauso va dato a queste famiglie che hanno avuto la forza e il coraggio di riunirsi in così poco tempo per un loro sacrosanto diritto. Purtroppo la questione delle ore assistenziali ai disabili è un problema che non riguarda solo il comune di Senigallia, ma anche altri comuni limitrofi e credo anche a livello nazionale. La crisi stà avendo effetti sempre più devastanti specialmente in famiglie già messe a dura prova con figli o comunque persone del nucleo famigliare portatori di disabilità. Credo che le amministrazioni comunali in genere, dovrebbero rendersi conto che le famiglie hanno bisogno del massimo aiuto di tutti in quanto probabilmente non capiscono lo stress che l'assistenza 24 ore al giorno porta in ogni singolo genitore che molto spesso deve anche lavorare per riuscire a pagare le varie spese quotidiane sia per il disabile, sia per mutui, bollette ecc. ecc. Ricordo anche che oltre al suddetto problema delle ore assistenziali, spesso e volentieri subentrano altri problemi, tipo le trafile per gli ausili, la mancanza di conoscenza della malattia con conseguente spostamento continuo della famiglia, le ore di assistenza a scuola ecc. ecc. In conclusione il mio desiderio sarebbe quello di vedere molte più famiglie riunirsi come in questo caso per far sentire la propria voce alle istituzioni che devono iniziare a rendersi conto che non si ha a che fare con dei numeri, ma con degli esseri umani che spesso e volentieri insegnano a noi cosa significa avere dignità.
cadillac
2012-07-26 15:50:27
l'appuntamento per il prossimo incontro è già stato fissato, potete prendere contatti con la coordinatrice.
questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :

martedì 24 luglio 2012

Costretti a vincere… e spessissimo ci riescono pure!

Ai portici Ercolani di Senigallia l'ormai abituale appuntamento serale con le simultanee scacchistiche   


Pezzi del gioco degli scacchiAd aprire la serata di venerdì 20 lugliol’Anfitrione di sempre, il mitico, l’inossidabile, l’instancabile promotore di queste serate, il mago della scacchiera senigalliese, il super appassionato e per chi lo conosce bene, semplicemente il buon Mario Pizzi.
Quest’anno però Mario ha preferitodefilarsi un pò dalla vera simultanea, lasciando il compito più gravoso al giovane Candidato Maestro con 1 Norma (ne occorrono 3 per diventare Maestro), laureando in Fisica, Riccardo Mandolini.
Mario, sorridendo da sotto quella sua barba da buon francescano, mi dice furbescamente, ma anche con infinito orgoglio che lo ha anche fatto, perchè l’allievo ha superato il suo maestro. Infatti, mentre Mandolini ha raggiunto il grado di Candidato Maestro, Mario ai suoi tempi si è fermato solo, si fa per dire, alla 1a Categ. Nazionale.
Quando arrivo sul luogo della “tenzone”, Mario è tutto preso, aiutato dalla sua gentile ed accondiscendente “Signora” nell’ardua lotta di srotolamento e fissaggio di alcune locandine giganti che non vogliono saperne di stare diritte. Nel mentre Riccardo, invece, posiziona sulle scacchiere i vari pezzi. Prima il braccio e poi la mente.
Quando tutto è pronto, e già qualche passante si è soffermato a guardare incuriosito, sulla lunga tavolata conto ben 24 scacchiere con su schierati tutti i pezzi e Mario tutto felice che qualcuno si è già fermato, mi dice sempre con quel suo viso pacioccone, sembrano tante le scacchiere, ma vedrai Franco che qualcuno resterà fuori ad attendere il suo turno per potersi sedere. Ed infatti è così!
Qualcuno si siede e Riccardo con la prima mossa del pedone bianco, dà inizio alla partita, poi è un continuo andare su e giù per la tavola, restando davanti all’avversario di turno, mai oltre i 30 secondi.
Mario, dal canto suo, ha iniziato quello che lui chiama lavoro di pubbliche relazioni. Saluta alla mezza Senigallia che passa e rallenta nel vedere il tavolo imbandito di scacchiere, a molti li chiama per nome e lì invita a sedersi.
Molti sono turisti e tra questi Mario mi presenta il Sig. Gallo Aldo di Torino che da 25 anni partecipa a queste simultanee senigalliesi. Meriterebbe una medaglia al valore affettivo nei confronti di questa manifestazione.
Simultanee scacchistiche 2012 a SenigalliaManifestazione che, voglio ricordare, si ripeterà per tutte le giornate di martedì e venerdì che vanno appunto dal 20 luglio per terminare venerdì 17 Agosto. Orario degli incontri sempre le 21.15
Di buon auspicio per questo sport, il numero delle presenze deibambini. Ne ho contati 7/8 tutti tra i sette ed i nove anni. Tutti discretamente preparati, tutti entusiasti, alcuni facenti parte della scuola di Mario, altri di passaggio perchè turisti.
Curiosa l’uscita di uno di loro, che tutto felice per l’aver disputato (e perso) una buona partita, gli grida: “Mario, Mario, sai non ho fatto fare una sola mossa alla mia donna…” al che tutti i presenti, un po’ sovrappensiero ci siamo guardati, non collegando questa esclamazione “la mia donna” alla regina, bensì ad una probabile fidanzata, e visto l’età, ci ha fatto sorridere non poco.
Mentre Riccardo Mandolini, spolvera i suoi sfidanti, Mario Pizzi spiega al capannello che si è formato e che si rigenera in continuazione, senza però mai svanire, il perchè si dica“Scacco Matto”, o spiegando che cosa sia e come si esegue lo scacco matto dell’imbecille in due mosse, mentre ai più piccoli insegna le mosse più semplici, con tre soli pezzi, prendendo in prestito le metafore del pastore, del cane e della pecora.
E’ quasi ora di chiudere baracca, perchè si è toccata la mezzanotte, quando si siede di fronte a Mario, una coppia di Torino. L’uomo chiede a Mario dove abbia acquistato quelle scacchiere, dove i pezzi e così facendo gli mostra il contenuto di una busta con all’inteno per l’appunto una scacchiera: “L’ho vista, mi sono ricordato che una volta ci giocavo e mi è venuta voglia, anche perchè mia moglie, che non sa giocare, è però portata per questa tipologia di giochi”. La dimostrazione di come anche gli scacchi servano e sono serviti a far girare, anche se nel loro piccolo, l’economia cittadina.
Nel frattempo la signora, si siede e comincia ad impostare i pezzi come lo sono sul lato opposto quelli bianchi di Pizzi. Mario, benchè la sua signora e Mandolini stiano iniziando a ritirare il tutto, inizia una rapida spiegazione di come si muovono i vari pezzi, le varie mosse del principiante. Quando i signori lo salutano, è passata la mezza. Lui accaldato dall’aria, ma fresco a suo tempo per la positività della serata, guardandomi esclama:“Non li potevo mandar via senza spiegare a come utilizzare il loro acquisto, altrimenti per che cosa l’avevano comperato a fare”.
Salutandomi, con la testa dentro il bagagliaio dell’auto per riporre le 24 scacchiere, non manca di ricordarmi l’appuntamento per la prossima simultanea scacchistica martedì 24 luglio ore 21,15



giovedì 19 luglio 2012

Arrivo Tardi, vado via presto e non pulisco il water...

potrebbe essere una pubblicità, ma anche l'esito del sunto di un Consiglio sfigato.

Fa caldo, Antò!! Ed è cosa quindi comprensibile che si arrivi alla spicciolata, anche se si comincia ugualmente questa assise del 18 c.m. con i soliti 20 minuti di ritardo, ma con il numero legale come richiesto da regolamento.

Consiglio Sfigato dicevo, perché con un elevato numero di assenze giustificate comunque anche a causa di queste, con Ordini del Giorno rinviati a data da destinarsi. Come dire che la Programmazione è un optional.

Già in lista di attesa fin dal 20 Giugno, in quanto allora il tempo concesso alle interpellanze era terminato, il primo a cui viene concessa la parola è MANCINI che rimette sui fornelli una minestra oramai fredda, ma che vale la pena di riscaldare vista l'importanza dell'argomento. No signori, non si parla di Fuochi e neppure di Notti Bianche, rosa o celestinorosa pallido. Non si parla di divertimento! Si discute un argomento che sta a cuore a tutti (almeno a parole), ma poi sembra quasi che infastidisca il parlarne: infatti anche nel comunicato stampa comunale, sfido a trovare sola mezza parola sull'argomento. Sotto voce, piano piano, allora mi avventuro a dire che l'argomento era quello sul taglio dell'assistenza estiva domiciliare alle persone disabili. E' da un mese che se ne parla sulla "rete", se n' è continuato a parlare anche in Commissione ed ora se ne ritorna a parlare anche in questo Consiglio. Per Mancini si è trattato di un problemino a livello scuola elementare, la cui soluzione stava nel fare una semplice operazione di divisione (risorse diviso il numero di richiedenti). Ma sembra che malgrado la sua semplicità qualcuno non sia riuscito a risolverlo, non vedendo che il risultato era al di là della propria punta del naso. L'altra versione, quella portata da MEME', nelle sue effettive funzioni di Vice Sindaco, essendo assente MANGIALARDI, non poteva che essere quella del buon difensore d'Ufficio.  Non poteva far altro che negare anche l'evidenza affermando che non sono stati portati dei tagli, bensì sono solo aumentati il numero degli assistiti nel 2012 ferme restando le risorse a disposizione. Però tutto, assicura, ritornerà alla normalità a partire da Settembre, con il ritorno a scuola. Se a settembre si ritornerà alla normalità, sta a significare che oggi qualche cosa sta mancando. O no? Memè ha anche detto che Volpini si è detto disposto  a riconvocare gli addetti per discutere dell'argomento. Mancini non è sembrato proprio d'accordo su quel Ri-convocare, perché non c'è stata mai una convocazione. Quello che c'è stato, sempre per Mancini, una evidente negligenza ed incapacità nel risolvere un problemino elementare.

PERINI, chiede a CAMPANILE che cosa intenda fare questa Amministrazione per ricordare FALCONE e BORSELLINO. Domanda retorica che ricorda si un avvenimento doloroso, ma è sotto gli occhi di tutti, il lavoro che il Comune ha autorizzato al Bubamara. Campanile non credeva alle proprie orecchie, tanto che è stato spiazzato dalla possibilità di questa golosa occasione per poter narrare la storia dell'attentato, tanto da aprire il suo intervento con un ringraziamento "...agli ascoltatori che ascoltano...". E' un cucciolone, 'nu buono guaglione, uno che si impegna, ma che si dovrebbe affidare, come altri già hanno fatto, alle cure di un addetto stampa che gli scriva (e lui dopo averlo letto ed approvato) semplicemente legga. Anche io scrivo tante castronerie, ne sono consapevole, ma vero è che non faccio neppure il politico nè tantomeno l'Assessore. Vedi Gennaro, non è assolutamente una critica, è un consiglio, che in precedenza mi sono permesso di dare anche ad altri: del resto, e non c'è neppure da vergognarsene, non tutti hanno il dono dell'oratoria. Il pensiero è una cosa, il saperlo trasferire senza annoiare, è ben altro. Ceresoni, Paci, Curzi, Memè, Sardella, Paradisi, Girolametti, Cicconi Massi, sono tutte persone che conosci e che credo condividerai, con il loro saper comunicare, indipendentemente dalla condivisibilità dei contenuti, fanno si che ascoltarli diventi quasi un piacere.

REBECCHINI invece invita il povero CAMPANILE, di nuovo sugli scudi, a dare una rispostacirca la concessione di permessi di parcheggio su di un'area dietro il ristorante Uliassi, in cui gli stalli disegnati dovrebbero essere solamente disponibili solo per gli aventi diritto già ben individuati e specificati sugli appositi cartelli. Ci sono foto che sembrano aver fissato questo comportamento che, Rebecchini, vede lesivo degli interessi (aifini della concorrenza) di altri ristoratori che non hanno questa disponibilità di permessi. Campanile dichiara che questa concessione di permessi esula da quelli che sono i suoi compiti, ma che comunque provvederà subito ad informarsi per poi successivamente rispondere al Consigliere.

La RAMAZZOTTI si rivolge alla CURZI per sapere poi gli sviluppi circa le difficoltà paventate dagli espositori alla Fiera di Sant'Agostino, con minacce di non partecipazione. Minacce che a detta della Curzi sono rientrate anche perché a settembre si rivedrà con gli addetti al settore per riparlare di tariffe.

ANGELETTI riporta sul terreno di nuovo CAMPANILE, lamentando una carenza del servizio urbano di Bus, per chi deve andare a fare prelievi al mattino all'Ospedale. Il Bus ferma alla stazione e gli anziani in principal modo, hanno difficoltà a scendere e risalire nel sotto passo della Statale, per prendere la coincidenza per l'Ospedale. Campanile lancia l'idea di creare un passaggio pedonale sulla nazionale (evitando così le scale agli anziani), anche se fa presente che gli anziani possono usufruire del prelievo a domicilio. Non lo avesse mai detto! L'Angeletti ringrazia per la pedonale, ma pacatamente, bonariamente, con decisione, lo riprende facendogli presente come tale servizio di prelievo a casa, non è per tutti, ma solamente per gli ammalati più gravi che non possono muoversi dalla propria abitazione, e poi ancora precisa "... tanto che a noi medici di famiglia raccomandano di usarlo con moderazione".

GIROLAMETTI per MEME', vista l'assenza di Volpini, ricorda come qualcuno abbia intenzione di ripristinare la Ruota degli Esposti. Suo suggerimento sarebbe quello di creare una maggiore informazione sui diritti elencati sulla legge 194, che non parla di solo aborto. Memè conferma che in giunta è arrivata una tale richiesta, ma che la legge 194 è un'ottima legge che offre garanzie, a chi si trova in queste particolari occasioni, che tutelano mamme e nascituri. Comunque ritiene che non possa essere difficile ampliare il servizio d'informazioni a partire già proprio dai locali del Consultorio.

A questo punto l'ora è volata, MONACHESI fa scendere inflessibilmente il vetro dello sportello dell'ufficio Interpellanze ed Interrogazioni con su scritto CHIUSO, lasciando fuori sicuramente Sardella e forse anche qualche altro Consigliere.
Ma  ampliare a due ore questo spazio delle interrogazioni ed interpellanze, proprio no??!! Disinteresse che non riesco proprio a comprendere!

Il resto della seduta, con le votazioni che sembra stiano più a cuore dei contenuti, lo si può trovare nel comunicato stampa del Comune.

Franco Giannini
Franco Giannini 

Questi i commenti dei lettori si Senigallia Notizie.it


Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-21 08:32:41
… se questo è giornalismo …!!! …. Veramente insopportabile: Questo signor Giannini certo non manca di coerenza; dichiara di essere consapevole di “scrivere tante castronerie” ma continua a scriverne tante ma tante; qualcuno deve pur consiglirgli di dedicarsi ad altro !!! http://www.senigallianotizie.it/1327321230/senigallia-ecco-lesito-di-un-consiglio-comunale-sfigato Ecco alcune sue incredibili sottolineature : Senigallia, ecco l’esito di un consiglio comunale “sfigato”...dove la programmazione è un optional ma i ritardi sono di serie! (Franco Giannini) “MANCINI rimette sui fornelli una minestra oramai fredda, ma che vale la pena di riscaldare ………….. MEME’, nelle sue effettive funzioni di Vice Sindaco, essendo assente MANGIALARDI, non poteva che essere quella del buon difensore d’Ufficio. Non poteva far altro che negare anche l’evidenza ………….. “ “PERINI, chiede a CAMPANILE che cosa intenda fare questa Amministrazione per ricordare FALCONE e BORSELLINO. Domanda retorica……….. è stato spiazzato dalla possibilità di questa golosa occasione per poter narrare la storia dell’attentato ……E’ un cucciolone, ‘nu buono guaglione, uno che si impegna, ma che si dovrebbe affidare, come altri già hanno fatto, alle cure di un addetto stampa che gli scriva (e lui dopo averlo letto ed approvato) semplicemente legga. ………..” “ Anche io scrivo tante castronerie, ne sono consapevole, ma vero è che non faccio neppure il politico nè tantomeno l’Assessore. Vedi Gennaro, non è assolutamente una critica, è un consiglio, che in precedenza mi sono permesso di dare anche ad altri: del resto, e non c’è neppure da vergognarsene, non tutti hanno il dono dell’oratoria. Il pensiero è una cosa, il saperlo trasferire senza annoiare, è ben altro. Ceresoni, Paci, Curzi, Memè, Sardella, Paradisi, Girolametti, Cicconi Massi, sono tutte persone che conosci e che credo condividerai, con il loro saper comunicare, indipendentemente dalla condivisibilità dei contenuti, fanno si che ascoltarli diventi quasi un piacere.” Franco Giannini
Paul Manoni
2012-07-22 00:02:19
Maurizio, a parte il tuo solito copia/incolla, cosa ci vedi di terribilmente sbagliato in ciò che ha scritto Franco? Per come la vedo io l'articolo di Giannini è più che buono. Molto simpatico direi. Se per te il "Giornalismo", quello con "G" maiuscola, è quello che pubblica notizie FOTOCOPIA uguali l'una all'altra indipendentemente dal giornale o dal sito, che fanno la cronaca impersonale e stucchevolmente speculare dei fatti accaduti in un Consiglio comunale cittadino, puoi benissimo andartelo a leggere altrove, anzi ovunque, no? Invece se vuoi sapere come sono andate le cose, da un punto di vista personale (quello di Franco Giannini), o da una prospettiva diversa dal solito, magari un pò ironica, velatamente irriverente e criticamente obbiettiva, allora accetta questo articolo, senza lamentartene così eccessiamente da arrivare a chiedere la "messa in croce" del giornalista. Soprattutto perchè penso che Franco sia il primo a non volersi arrogantemente fregiare dell'ambitissimo titolo di "giornalista", e perchè alla fine, il "telecomando" in mano ce l'hai tu...Libero di cambiare canale eventualmente, o in questo caso, di non aprire nemmeno i suoi articoli. Da Travaglio a Montanelli, da Ferrara alla De Gregorio, passando per Telese, Amicone, Sechi, Introvigne, Porro, Feltri, Bordin e via dicendo, devi spiegarmi QUALE giornalista scrive un suo articolo o un suo commento, senza metterci un pò del suo punto di vista... personale...Giornalismo con la "G" maiuscola dicevamo.
Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-22 08:08:17
Montalelli e Scalfari possono, sono, giornalisti; Vespa è un servile leccapiedi; più sottile del comico Fede- Altrochè simpatia, ironia, e dispensatore di consigli. Ora è più chiaro ?!

enrico dignani
2012-07-22 17:12:45
Questo sig.Tonino Bossi, ha il grande merito di evidenziare (cosa che non fa nessuno)il meritorio e discutibile per lui, lavoro del quasi santo Franco Giannini, per il quale il gettone di presenza, immagino voglia lui alludere sacrosanto.

Paul Manoni
2012-07-23 06:21:27
Siamo al bainstorming prima delle critiche vedo...Vabbè. 3/4 dei giornalisti citati da Maurizio, io non li ho citati di proposito. Per pietà più che altro, e perchè sarebbe stato troppo facile. Ad ogni modo la domanda rimane sospesa nel limbo...Come al solito.

 Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-23 11:15:48
" Non dire mai « l’obiettività non esiste ». È l’alibi di chi vuol raccontare palle.

sabato 14 luglio 2012

La beneficenza per i terremotati dell’Emilia trasportata sul veicolo della musica…



...grazie al contributo dei Nomadi Fans Club, che interverranno anche in favore di Christian Cialona


Quest’oggi, mi è pervenuto dall’amico Sergio Cialona, uno che conosce bene il termine “beneficenza” in ogni suo dettaglio, chiedendomi di pubblicare quello che solitamente viene definito “Comunicato Stampa”.Leggendolo però mi sono reso conto che definirlo in tal senso sarebbe stato riduttivo, per tutti coloro che umilmente, con determinazione e senso di altruismo si sono prodigati affinchè il progetto potesse realizzarsi.

Da qui quindi il termine “canzone, non per le parole usate, ma per il contenuto morale del gesto:
Il giorno 17/06/2012 alcuni membri del Nomadi Fans Club “Stop the world” di Chiaravalle e dintorni, hanno portato gli aiuti raccolti nei giorni 09/06/2012 e 16/06/2012 davanti ai supermercati SI CON TE ed EUROSPIN di Chiaravalle.
Gli aiuti sono stati portati al campo 6 di Finale Emilia.
Ringraziamo tutti i cittadini per averci aiutato in questa raccolta di prodotti alimentari e giocattoli.
Ringraziamo i supermercati SI CON TE ed EUROSPIN di Chiaravalle per averci permesso di fare questa raccolta e un ringraziamento particolare alla DITTA ABD di Jesi che ci ha offerto il mezzo ed il trasporto (gasolio ed autostrada) per portare la merce a destinazione.
Io e la Redazione di Senigallia Notizie non potevamo che unirci ai ringraziamenti, ma estendendoli principalmente a tutti coloro che ci hanno messo braccia e cuore: i Fans del Nomadi Club “Stop the world promotori dell’ idea, della raccolta e del trasporto.
Visto che sto parlando di beneficenza, permettetimi di anticipare, che la cosa non è finita qui, perchè a settembre (data da destinarsi), ci sarà anche un concerto a Montemarciano, sempre per raccogliere ulteriori fondi da destinarsi alle popolazioni terremotate.
Ho fatto due, non potevo che fare tre.
Concerto "Ma noi no" in favore di Christian CialonaQuesta “nota” è anche per il piccolo Christian della famiglia Cialona, che tiene ad informare a quanti vorranno partecipare, che si svolgerà venerdì 20 Luglio alle ore 21,30 (ma che sto a riportare, c’è tutto scritto sulla locandina!).
Del resto il tempo ed il luogo per fare beneficenza lo si trova sempre ed ancor meglio se sulle note della musica dei Nomadi, questa volta suonata da “Ma noi no“.
Ohi… sempre se uno lo vuole.

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 13 luglio, 2012 su Senigallia Notizie.it e su Ancona Notizie.it
Questi i commenti dei lettori di Ancona Notizie.it

Grazie
Scritto da Visitatore il 2012-07-18 13:07:14

Cara redazione e caro signor Giannini sono il pressidente del nomadi fans club stop the world di chiaravalle vi ringrazio per aver pubblicato il nostro comunicato

giovedì 12 luglio 2012

Mestieri che vanno scomparendo : Gli impiegati postali

quelli con esperienza nella vendita, verranno riciclati nei supermercati ed ipermercati.

"L'Italia è in un percorso di guerra, ma non ho dubbi che la crescita verrà...nel 2013 saranno colti i frutti degli sforzi compiuti...ma il percorso di guerra pacifica non è finito...". Le parole riportate sono di Monti, che da professore, piglia gli italiani tutti per degli sprovveduti imbecilli.
Prima di tutto, l'uso della parola, Guerra di questi tempi ed in simili occasioni dovrebbe andare quanto meno evitato. Non parliamo quindi dell'espressione guerra pacifica. Perchè allora i comportamenti usati dalla Polizia Spagnola intervenuta contro i minatori, secondo il Mariolino nostro, dovrebbero andare interpretati come un involontario, casuale, non voluto "fuoco amico". Ah...che centra la Spagna ? Ma non eravamo in una guerra? Allora prima sono arrivati i bollettini dalla Grecia, dove le Armate della Merkel  gli hanno spezzato le reni, ora ci giungono quelli dalla Spagna e tra non molto leggeremo e vedremo quelli che provengono dalle nostre piazze. Ma ... ssss ... il nemico ascolta e le critiche alzano lo Spread. Alzasse anche qualche altra cosa, farebbe risparmiare economicamente anche le casse della sanità con minor prescrizioni di Viagra. Ed allora anche io "me ne frego", come pensa cuor di tecnico e come diceva anche buonanima, e urlo, almeno qui, dove nessuno mi sente, che sti tagli, fatti così sono tecnicamente riusciti come quelli di quel marito che voleva fare un dispetto alla moglie. Prendo in esame gli ultimi, quelli relativi alla decisione di sopprimere alcuni uffici postali.
Attiggio - Avacelli - Castelfidardo - Cabernardi - Castel D'Emilio - Castelbellino - Castellaro - Castelplanio - Castiglione D'Arcevia - Domo - Gallignano - Loreto Stazione - Monterado - Monterosso Stazione - Palazzo D'Arcevia - Poggio di Ancona - Paterno - Rosora - San Donato - Sant'Elia - Sasso. Se li contate sono 21 e sono i Comuni, che salvo qualche "Santo" particolarmente ammanigliato al ministero che potrà intercedere in maniera positiva, vedranno chiudere l'unico sportello postale che avevano sulla piazza, perchè non sono più "redditizi".
Se questo è il metro di valutazione, da domani, ogni servizio prima di essere effettuato , dovrà essere analizzato e certificato se economicamente conviene o meno assolverlo: incidente in parapendio, un ferito in mezzo ai monti, intervengono i volontari che chiamano l'eliambulanza, i VF, il 118. Facile analizzare che la spesa è alta, la decisione da prendere è veloce ed immediata... "l'uomo del Monte" ha detto che resti lì a crepare, non sei redditizio.
Ma ritornando alle Poste! Hanno obbligato, ripeto obbligato, i pensionati ad aprire quella farsa che è il conto postale per il ritiro della pensione, per evitare che nonna evadesse il fisco con i suoi intrallazzi e che qualche delinquente gli rubasse la pensione, prima ancora che ci riuscisse a farlo i beceri dello stato. Dicevano agli sportelli, che sarebbe stato tutto più facile e sicuro. Oggi di sicuro c'è che nonna, se vorrà prendere la pensione, dovrà aprire, sempre che esista uno sportello bancario in paese di 3 - 5 mila anime, dove farsi accreditare, non usando più la parola pensione, ma i suoi emolumenti, che lascia la cifra invariata, ma la rende più importante, solo perchè Luisa, la "postina" è stata sbattuta in città - sempre se ha c...fortuna e non verrà esodata!- eh...?? no nonna, non sfollata, e-so-da-ta. Si, si...è una parolaccia che sta sempre sulla bocca della Fornero. Ehh ??? No nonna, non ho detto fornaro, quello è sempre bianco per la farina, quest'altra invece è solo e sempre perchè inc....ta.
Ora leggeremo che non è stato deciso nulla di definitivo, che se ne può discutere, che si sta cercando di ottimizzare un servizio e non di eliminarlo, ed alla fine, i tecnici, quelli che operano ad anni luce dalle esigenze dei "fruitori" (azz... come parlo guzzo anche io!) e che quindi hanno necessità, dopo le "cappelle" di correre ai ripari, sapranno trovare un punto d'incontro.
Allora io che non sono un tecnico, ma sono solo uno che ogni mese va alla posta centrale di Senigallia (almeno al momento questa non viene tagliata e mi sento di già un privilegiato), fa la fila come in tempo di guerra (come dice il sor Mario), ed osserva. Osserva che non ha lo spazio per sedersi, perchè i posti a sedere sono limitati visto che quel poco spazio viene utilizzato per la vendita al dettaglio degli oggetti del PTsupermarket, che gli sportelli sono tanti, ma che funzionano non in base al numero delle richieste di un certo servizio in quel determinato momento, ma a compartimenti stagni, come stagni ci si augura che siano sempre gli "attrezzi degli anziani" in attesa del loro turno, e che nel caso proprio non ce la facessero più, l'unico modo per espletare tali necessità sarebbe quella di uscire, e una volta più leggeri, riprendere il numero ed iniziare una nuova attesa.
Sempre che tutto non sia stato deciso, suggerisco allora, perchè non creare degli uffici mobili, che girino per i paesi, con orari ben definiti, assolvendo le necissità di nonna e salvaguardando quello che più interessa al ragioniere di turno: la redditività!! Credo che 5/6 mezzi per le 21 sedi in bilico, per le  8 ore lavorative giornaliere siano sufficienti. Almeno 5 Luisa si potranno salvare dall'essere toccate da quell'orrendo termine che l'"acida" s'è inventata.
Si, lo so, è giusto!  E' un' idea semplice e posso comprendere, che  proprio perchè troppo semplice, non potrà essere presa in considerazione.

Franco Giannini

pubblicato anche su Senigallia Notizie.it del 15/07/2012

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :

Federico
2012-07-15 12:36:03
Li tempi delle vacche grasse son terminati. Se chiudono qualche ufficio periferico che magari non era aperto nemmeno quotidianamente non ci vedo nulla di strano. Non fanno altro che adeguarsi, un pò in ritardo, al primo comandamento del Capitalismo: taglia i costi a discapito di tutto e di tutti per massimizzare il profitto.
pacchiò
2012-07-15 23:14:03
Togliere un ufficio postale ad una località come Monterado o inferiore significa togliere una identità, un punto di riferimento culturale/sociale per una frazione anche con pochi ultimi paesani rimasti. Intanto però tre comuni scorreggia come Ripe, Castelcolonna, Monterado che distano meno di 1km. in linea d'aria rimangono quando se ne potrebbe fare uno solo, affinchè quei 3000 abitanti complessivi vedano le facce di 3 sindaci, 20 assessori, 30 consiglieri e rimangano con l'amaro in bocca.
Giovanni Gregoretti
2012-07-15 23:39:34
La privatizzazione delle Poste è uno di quegli errori macroscopici che fanno rabbrividire. I servizi fondamentali e oserei dire sacri per il cittadino non possono e non devono essere sottoposti all'insano principio del profitto a tutti i costi. Mettere i servizi fondamentali nelle mani di manager che devono realizzare profitti per dimostrare quanto sono bravi è quanto di peggio si possa fare. Con buona pace delle necessità della Nonna del signor Giannini e di tutti gli altri anziani. In estrema sintesi sostengo a gran voce che viviamo in un mondo sbagliato.

martedì 10 luglio 2012

Senigallia, Lancio d’l Madon 2012: quando lo sport diviene soprattutto solidarietà

A Marzocca la III Edizione : il ricavato alimenterà il progetto "La Casa di Sabrina" del Salesi. FOTO

Non credo che sia questo il modo più giusto per introdurre la reale cronaca di una giornata sportiva, di aggregazione, anche se il tutto è stato organizzato per soddisfare quelle esigenze, che per l’assenza a volte dello Stato, vengono rimesse nelle mani di organizzazioni di volontariato votate a fini altamente nobili.

Ma a me piace così, perché di già, nel contenuto di questa lettera, c’è lo scopo saliente degli intenti, che sia i beneficiari con la loro presenza, che gli organizzatori e quant’altri, hanno profuso affinché l’obiettivo finale fosse centrato nel modo migliore. Comunque riprenderò poi sotto, la cronaca come doveroso, in modo più dettagliato.
Buongiorno piccolo mio, ieri abbiamo fatto quello che ci hai chiesto di fare per i bambini del ‘Salesi’. Domenica andiamo a ritirare le maglie della nazionale con le firme dei giocatori che hanno voluto contribuire, insieme a noi, in questo piccolo grande progetto.
Il tuo papà, a mia insaputa, aveva già fatto tutto, per me è stata una bella sorpresa scoprire che con un piccolo gesto possiamo realizzare in piccola parte al sogno di tutti quei genitori che desiderano stare vicino ai propri figli durante la loro dolorosa degenza in ospedale.

Sono fiera di te, che ci hai suggerito e accompagnato in questa scelta. Sono fiera del tuo papà che ha un cuore enorme e che non smette mai di stupirmi.

Questo gesto lo dedichiamo a te, Alessandro, ed a tutti quei bambini altrettanto sfortunati che abitano in questo mondo e che necessitano di cure, speranzosi – come debbono esserlo sempre i bambini – di potercela fare. Mi raccomando allora a te, veglia su di loro! Lo so che ti affido un compito difficile e gravoso, ma lo faccio, perché so anche che tu puoi riuscirci.

Grazie anche per averci fatto comprendere, come la beneficenza fa bene non solo a chi la riceve, ma anche e soprattutto a chi la fa.

Tanti bacini da mamma e papà
“.
Tutto nasce da una idea targata Giulianelli (Beccio) nel 2009, rivisitata dal Presidente Francesco Santarelli e “venduta” sul mercato anche quest’anno come 3° evento del “Lancio d’l Madon. Un oggetto che dà la sensazione di durezza dell’attrezzo impiegato, della forza bruta chi lo lancia e si potrebbe far pensare che chi si cimenti in questa gara possa essere quindi privo anche di un’anima.
Errore grave, perché così non è. Infatti, si è appurato che i “madon” utilizzati sono fatti di un impasto del tutto particolare. Con ingredienti come la disponibilità, l’altruismo, la sensibilità, la bontà d’animo, che gli danno quella leggerezza atta a far sì da poter essere trasportato sulla cresta spumeggiante di un’ “Onda Libera” appartenente all’Associazione culturale.
Leggerezza da permettere di approdare, non senza sforzi, sulla sponda del mare prospiciente a quel di Marzocca permettendogli di scaricare a riva, anche per quest’anno, un’iniziativa altamente benefica, a cui tutti, organizzatori e partecipanti hanno, in qualche modo, aderito.
Come già abbondantemente ripetuto, sono stati posti in vendita all’asta, dei cimeli sportivi il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Ospedale Salesi per “La Casa di Sabrina“, un progetto che porterà alla realizzazione di appartamentini atti ad accogliere le famiglie, non residenti in loco, con bambini ricoverati nei reparti di lunga degenza dell’”Ospedaletto” (come veniva chiamato una volta) pediatrico anconetano.
Sempre a contribuire a questa iniziativa, la vendita di magliette dell’evento, la tassa di iscrizione alla gara, una raccolta di fondi, ad offerta, fatta tra i negozianti del quartiere di Marzocca e a cui hanno risposto positivamente quasi tutti gli esercenti.
La location per la consegna dei cimeli era il giardino del Ristorante Il Podere di Montemarciano. A consegnare agli aggiudicanti vincitori dell’asta, i preziosi cimeli, la dott.ssa Annarita Settimi Duca, direttore operativo della Fondazione. L’accompagnava il volontario della Fondazione, il sig. Claudio Duca, nonché la psicologa, dott.ssa Annalisa Cannarozzo. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Associazione Culturale Onda Libera, affiancato dal deus ex machina della situazione, Gabriele Rossini.
Poi, non poteva mancare l’incontro conviviale preparato dai titolari de “Il Podere”, sponsor anch’essi della manifestazione, con portate a base di pesce pescato in quel mare dirimpettaio e la cui bontà e fragranza sarà difficile da dimenticare. E così che parlando, nel corso del pranzo, con la dott.ssa Settimi, sono venuto a conoscenza dei tantissimi progetti che la fondazione sta seguendo oltre a quello della Casa di Sabrina, che non dovrebbe fermarsi alla solo costruzione di questi, come li ha chiamati Lei, mini appartamenti, ma dovrebbe proseguire con un percorso di “Dimissione protetta“, una volta che i piccoli degenti saranno per l’appunto dimessi, restituendoli ad un ambiente famigliare, ma sempre vicino all’Ospedale.
Ma oltre a questo, la Fondazione sta lavorando su altri progetti come quello sulla Prevenzione del dolore, la rianimazione, la comunicazione, l’anoressia, con corsi rivolti a medici, infermieri e volontari.
Ma, visti i tempi in cui viviamo, quello che più mi ha colpito è stata l’organizzazione amministrativa basata sulla chiarezza e trasparenza, non solo a parole, ma reale, di come viene gestita la fondazione. Essa infatti si avvale oltre che di tre revisori di conti interni, anche di un organo esterno per il controllo dei conti, che è stato affidato all’Istituto Italiano della Donazione, che garantisce la massima sicurezza del come verranno utilizzate le offerte affidate alla Fondazione, da parte degli occasionali benefattori.
Ancor più, quello che mi ha impressionato positivamente è stato però l’entusiasmo e l’orgoglio con il quale la sig.ra Annarita Settimi Duca mi ha illustrato tutto ciò, perché era quello stesso entusiasmo e quello stesso orgoglio, anche se il loro in maniera più “sportiva”, dei soci del sodalizio del lancio d’l madon per i progressi fatti in questi tre anni dalla nascita del loro evento, se vogliamo un po’ goliardico, ma che alla fine si è rivelato e si sta rivelando, assai produttivo sia nei confronti di un turismo di giornata, mordi e fuggi, sia per quello più nobile di cui ho già parlato.
Quindi, nel pomeriggio, trasferimento in spiaggia per la vera gara sportiva. Solo l’inattesa, quanto giustificata per motivi lavorativi, l’assenza del testimonial dell’evento, nonché suo sostenitore, il giornalista e cronista sportivo Rai Carlo Paris, che ha lasciato un po’ tutti con la piccola delusione per non averlo potuto conoscere di persona.
Cosa sopperita in parte dagli organizzatori, con un collegamento audio con lo stesso via skype:  “Toccante il collegamento con Carlo Paris, diffuso tra il pubblico e con il destino che ha voluto che, con il vento che soffiava da sud, l’audio arrivasse sino al  centro di Marzocca” ha poi commentato Francesco Santarelli.
A premiare tutti i partecipanti alla gara, quindi di nuovo ancora lei, alleggerita negli abiti vista la calura del sole spietato che colpiva spiaggia e spettatori, la dott.ssa Annarita Settimi Duca. E vediamo chi si è aggiudicato i premi, con questo breve resoconto che ci invia l’Associazione OndaLibera.
Lancio d’l Madon – III edizione
Squadra Arancione vincitrice con 1060 pt. e così composta : Baldoni Lorenzo, Baldoni Marco, Marconi Alessandro, Petrelli Alessandro, Testa Simona, Giulianelli Simone, Mancini Giorgio, Cecchetti Gianmaria, Rossini Gabriele, Spendolini Alberto.
Vincitore Assoluto Categoria Maschile: Spendolini Alberto con 220 pt.
Vincitrice Assoluta Categoria Femminile: Mariani Pamela con 80 pt.
I Partecipanti totali sono stati ben 152
I bambini sono stati tutti premiati con una medaglia celebrativa, e la stessa cosa è stato per la aquadra vincitrice degli adulti a cui, in questo caso si è aggiunto 1 Kg. di Gelato a ciascuno, offerto dalla Gelateria Artigianale “L’arte del Peccato” di Marzocca.
I Vincitori Assoluti hanno ricevuto invece un trofeo più anche loro il solito Kg. di Gelato pro-capite.

Allegati

Guarda la GALLERIA FOTOGRAFICA a cura di: Franco Giannini per le foto del mattino; Giovanni D'Eboli per quelle della premiazione sul mare. Per saperne di più sulla manifestazione Il sito del sodalizio Il sito della Fondazione Ospedale Salesi

Franco Giannini
Pubblicato Lunedì 9 luglio, 2012 su Senigallia Notizie.it
Questi i commenti dei lettori di senigallia notizie :

mamma
2012-07-09 19:07:06
Alessandro, piccino nostro, stamattina abbiamo ritirato le maglie di Francesco Totti, di Mario Balotelli e di Andrea Pirlo, autografate da loro e da Di Natale, Prandelli e Buffon. Ci tenevo molto a menzionare questi nomi perchè senza di loro noi non avremmo potuto realizzare questa piccola iniziativa per tutti i bambini che purtroppo soffrono, sia per la malattia che per la lontananza dalle loro famiglie. E' stato emozionante ascoltare l'entusiamo con il quale questa fondazione si dedica a tutti i progetti di beneficienza e di ricerca per migliorare sia le degenze in ospedale che le strutture dove vengono accolti i tuoi amichetti in terra. A loro tutti un grazie di vero cuore. Siamo felici di aver fatto da tramite ai tuoi desideri espressi, poi ti portiamo la maglia di Pirlo che la mamma ha accuratamente confezionato per non farla rovinare dal tempo. Sarà lì con te come prova che anche chi non c'è ha dei desideri e dei sogni che si possono realizzare, ti vogliamo un bene infinito, mamma e papà!
Francesco Santarelli
2012-07-09 22:40:45
A nome dell'Associazione Culturale OndaLibera ringrazio Netservice - Senigallia Notizie per il sostegno continuo ricevuto per la nostra manifestazione benefica "Lancio d'l Madon" e ringrazio tutta la famiglia Giannini, persone veramente speciali. "La Casa di Sabrina" - l'importante progetto della Fondazione Ospedale Salesi" necessita ancora di cospicui fondi per la sua realizzazione, invito quanti possono, anche con poco a contribuire, ma soprattutto invito ad un esemplare sostegno la classe politica anconetana, cosa che sta venendo meno. Concludo con una frase di Giacomo Leopardi per una comune riflessione: "I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto". Ass. Culturale OndaLibera - Il Presidente Francesco Santarelli

lunedì 9 luglio 2012

Mentalmente con gli "Azzurri" ai XXX° Giochi dell'Olimpiade di Londra

solamente una preghiera, si blocchino, almeno qui, i passaporti agli sfigati ed ai piagnoni "ufficiali"

Si parla di Giochi, e che tali essi siano. Si parla di una materia atta ad essere compresa quantomeno dai e per i soli giovani o al più per chi giovane non lo è più, ma ha avuto reminiscenze sportive in gioventù. Quindi gli anziani, i decrepiti, gli inesperti, i non appassionati, i non addetti ai lavori, sono pregati di restarsene in casa, tendo ben celata tra le quattro mura il loro viso sfigato, come abbiamo recentissimamente avuto modo di osservare e criticare. Di sfiga, in questo periodo l'Italia ha i "Magazzini" pieni, da poter aspirare al primo posto della statistica mondiale, quale maggior esportatore. Per cui l'unica cosa di cui le nostre squadre possono fare a meno, in questo particolare momento, sono di questi visi scocciati, musi lunghi, sbiascicanti e vergognosi nel canto del "Fratelli D'Italia" e che "dovrebbero" rappresentare quella Ufficialità che sta nel titolo, ma non alloggia nel loro animo.

27 luglio, 12 Agosto, 17 giorni di Giochi, 30 esima Olimpiade, e chi sa quali e quanti altri numeri si possono e si potrebbero ricavare dall'evento, ma i numeri sono solo numeri e come tali sono validi solo per definire e quantificare. Per il resto credo che siano così poco attendibili anche per giocarli al lotto. Saranno solo giornate di sport, di spettacolo, di sensazioni, di emozioni, tutto frutto di sacrifici protrattisi per 4 anni e che in una frazione di tempo assegneranno gioia o delusione.
Ho parlato di delusione, non di dolore, quindi non di pianti. Le lacrime dovranno essere lasciate a chi e per cose ben più tragiche che non la vittoria o meno di una gara, per una medaglia di un colore piuttosto che di un altro, o per una eliminazione piuttosto che un passaggio al turno successivo.
L'essenziale, almeno io lo credo, per un atleta, è l'essere convinto di giungere al momento della gara, essendosi impegnato al massimo negli allenamenti ed essere arrivato al traguardo senza più un briciolo di forza, avendo profuso tutto ciò che si aveva. Questa consapevolezza dunque, dovrebbe ricacciare indietro ogni eventuale lacrima: la serenità di essere a posto quanto meno con la propria coscienza.
Poi gli sportivi, gli atleti lo sanno, è uno solo che vince, ed almeno negli sport dove a far da arbitro ed a giudicare è un metro, un cronometro, un gol, un canestro alfine a decretare la vittoria è sempre (o quasi) l'abilità. Dove invece interviene un giudizio espresso dalla mente dell'uomo-giudice, non sempre è così, l'essere umano del resto non è perfetto come si vuol credere, sbaglia e spesso lo fa perchè influenzato anche da fattori esterni a quelli prettamente sportivi. Nello Sport (almeno quello come lo intendo io e non quello che chiamo Industria Sportiva, tutt'altra cosa), a costo di cadere nella retorica, credo che si dovrebbe accettare sempre il verdetto, anche se platealmente errato o influenzato, perchè anche questo fa parte del gioco. Come del resto la "Fortuna" o la "Sfortuna". Quando si abbraccia inizialmente questi sport, si sa a priori le anomalie che essi comportano nel giudizio, ed è per la sola passione che ad essi ci si avvicina. Ed allora bisogna accettare anche centesimi di punto non concessi, o sviste volute e non. Io ancora sono un De Coubertiniano convinto, anche se con caparbietà gli sponsor cercano di offuscare il suo pensiero.

Sono terminati i Campionati Europei di Calcio, con l'esito che tutti conoscono. Un esito che ritengo positivo nel risultato e su cui nessuno avrebbe puntato una sola lira fin dall'inizio. Con il senno del poi, tutti sono diventati CT ed avrebbero fatto... Quindi, con tutta sincerità, non riesco a comprendere quelle lacrime. Le avrei più comprese se avessimo vinto, allora sarebbero state lacrime di commozione. Ma essere arrivati ad una finale avendo lasciato dietro di noi nazioni quali Francia, Germania, Inghilterra, il gotha del calcio, proprio non lo capisco. Salvo che dietro quelle lacrime non si celassero altri dolori e malanni !! Comunque sono state lacrime sprecate!
La cassa di risonanza di questo evento ha coperto quello già di per sè meno eclatante, dei Campionati Europei di Atletica Leggera di Helsinki appena conclusisi e per i nostri colori,in verità, un pò sotto tono: Tre le medaglie (in podi diversi, ma giuste a completare i tre metalli). Oro a Fabrizio Donato campione Europeo nel triplo, Daniele Meucci argento nei 10.000 metri e Chiara Rosa bronzo nel getto del peso.

Ciò non toglie però che alla vigilia di un evento sportivo, come le Olimpiadi, così importante, non si facciano delle previsioni e solitamente quelle dei dirigenti, onde pararsi il solito "scranno", sono poco attendibili, perchè giocano al ribasso, anche perchè intanto di nomi non ne fanno. La previsione degli organi ufficiali della Nazionale Olimpica Italiana hanno affermato che dovremmo/potremmo aspirare ad un bottino vicino alle 25/28 medaglie. Insomma qualcuna in meno rispetto a Pechino, colpa anche questo, dei soliti "tagli" che si sono fatti sentire e che procureranno i loro effetti anche sullo sport.
Ma quello che più mi ha lasciato sbalordito, è che su queste cabale, c'è invece chi ci studia seriamente e non prende in esame le sole fisicità degli atleti, la loro preparazione psicofisica, bensì tutt'altri parametri come il reddito pro capite o il fatto che la nazione abbia o meno ospitato la manifestazione in passato. Cose di questo genere. Ed il bello sta nel fatto che costoro sembra anche che ci azzecchino, o quanto meno vadano assai vicino al risultato giusto, con uno scarto del 7% sul numero totale delle medaglie ed un 15% sul numero degli ori.

Scaramanzie a parte, tocchiamo quello che vogliamo, ma all'Italia hanno così pronosticato: 9 Ori, 11 argenti e 14 di bronzo.
Ma fanno anche i nomi, con il tipo di sport e medaglia. I nomi dorati? Paolo Pizzo, Andrea Cassarà, Valentina Vezzali, la squadra del fioretto femminile, Massimo Fabbrizi, Domenico Valentino e la squadra femminile di ginnastica ritmica, Federica Pellegrini, Martina Grimaldi. Tra gli argenti fanno il nome di Aldo Montano nella sciabola, del supermassimo già oro a Pechino Roberto Cammarelle e della Pellegrini sui 400m. I nomi favoriti a salire il terzo gradino dei podi dovrebbero essere quelli di : Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, della pallanuoto maschile. Tra i bronzi, gli analisti vedono, per l'Atletica Leggera solo quello di Antonietta Di Martino nel salto in alto che può sperare nella medaglia, perchè per il resto della squadra di atletica, le notizie non sono certo entusiasmanti.
Ma è vero anche che mai affermare una cosa, perchè c'è sempre il caso di essere clamorosamente smentiti. Ed è questo che vorrei, in chiave logicamente positiva!!

Infatti, anche dell'Italia del pallone si erano dette tante cose, poi ribaltate dai risultati, quindi quando una nazione come la nostra non ha più nulla da perdere, l'unica possibilità è che si riprenda e cominci a vincere. La rabbia e la volontà di riscatto, a volte sono il migliore dei doping.

Franco Giannini

giovedì 5 luglio 2012

“C’è una strada nel bosco…” da intitolare a Cesarini da Senigallia

Perchè non prenotargli la nuova traversa di Via Cellini dato che la piazza delle Torri è già di Giacomelli ?

Se n’èra parlato perfino nell’ultimo Consiglio Comunale, visto l’eco sollevato tra la cittadinanza, al solo semplice accenno di voler cambiare il nome da Piazza Saffi per rinfrescarlo con quello più attuale di Cesarini da Senigallia.
Infatti questa “alzata d’ingegno” ha creato non poche perplessità, se non proprio dei malumori, quanto meno dei leggeri “mal di pancia”.
Alla Consigliera Bucari, che l’aveva portato in Consiglio, era stato assicurato, che il tutto era ancora in alto mare, ma che l’indicazione che la stessa aveva suggerito di dedicargli la piazza delle torri, che sorgerà sulle macerie della vecchia Sacelit, non poteva essere presa in considerazione, in quanto questa, (seppur ancora non esista nulla se non un progetto disegnato su carta) ha già un nome: Mario Giacomelli. Un po’ come avviene con il nome dei modelli delle auto: si pensano, si esaminano, si prenotano, si depositano, ancor prima del nascere della stessa vettura.
Ecco che allora, ricorrendo in quei giorni anche il mio compleanno, navigando su internet e cercando tutt’altre informazioni, gli occhi mi sono andati casualmente sul testo di una canzone che mi ha riportato agli anni della mia infanzia e che, guarda caso, sono quelli anche della giovinezza, appunto del Cesarini.
Vieni / C’è una strada nel bosco / Il suo nome conosco / Vuoi conoscerlo tu?…” sono le prime strofe di una canzone del lontano 1939, composta da Nisa – Rusconi – Bixio, lanciata nel 1943 dal baritono Gino Bechi, ma resa celebre da Rabagliati prima e da Claudio Villa successivamente negli anni ’80. Non è sfuggita neppure a De Sica nel suo “La Ciociara“, che la utilizzò per valorizzare, qualora ce ne fosse stato bisogno, il volto tragicamente espressivo bagnato dalle lacrime della Loren.
Gli anni sono quelli della giovinezza di Cesarini di Senigallia (06 Gennaio 1923 – 18 Settembre 1996), gli artisti menzionati, sono tutti suoi coetanei o quasi. Comunque personaggi della musica e del teatro che hanno condiviso tutto il suo periodo lavorativo.
Ecco che allora ho fatto passare un breve lasso di tempo, per raffredare il caso per poi proporre anch’io una mia “alzata d’ingegno” con la dedica ad hoc, che la strofa della canzone mi ha suggerito e che, come la piazza a Mario Giacomelli, ancora esiste solo virtualmente. Ma se ciò va bene per Giacomelli dovrebbe andar bene anche per Cesarini.
Via Cellini a Senigallia, angolo con via dell'InnominatoLa mia proposta non riguarda una piazza, bensì una strada. La strada, dicevo, che non c’è, o meglio ancora rispetto a piazza delle torri, questa esiste realmente, ma è solo priva di nome, anonima e segreta. Frutto di un tracciato costruito in 12 ore, con un fervore lavorativo più vicino al modo di fare dei giapponesi, che non al nostro da costruttori all’italiana della Salerno-Reggio Calabria.
Io la definii, a suo tempo, Via dell’Innominato, ma in quel fatidico 19 gennaio del 2010 – il giorno dell’inizio delle operazioni di abbattimento del “Muro di Via Cellini” per mano e mezzi di operai “incursori” – dichiaravo che l’unico problema a cui si sarebbe andati incontro sarebbe stato (in chiave ironica) nel reperire il nome del personaggio a cui dedicarla.
Ecco che allora, abbiamo una strada, anche se nessuno ne conosce l’esistenza se non coloro che l’hanno costruita, ma mai utilizzata, per il cantiere della Complanare (come risulta dal cartello posto). Ora, però, se ne comincia a parlare anche se sommessamente, quasi vergognandosi che sia stato costruito ciò, solo parlando del parcheggio di via Cellini e definendola un tracciato parallelo al vialone del Seminario.
Comunque un’arteria, invece, che diverrà importante, perché oltre al parcheggio andrà ad aggiungersi ad esso un’area edificabile di qualità, con tanto di bosco (ecco il suggerimento del c’è una strada nel bosco… quando si piantumerà!). Lunga quel tanto che sarà sufficiente a portarci dal traffico e dal rumore di via Cellini (almeno fin a che non si aprirà la Complanare!!?), alla bucolica serenità della zona collinare e panoramica.
Una via che potrebbe risultare ancora più importante, se accessoriata nelle notti estive con un’enorme stella cometa degna del suo sfavillare di luccicchii richiamanti l’indimenticabile studio di “Milleluci“, di quel lontano 1974.
La sua viabilità diverrebbe una chiave d’accesso a questo nuovo e qualificato quartiere il cui nome potrebbe essere – altra “alzata d’ingegno” ma, giunto a questo punto, non ho nulla da perdere – quello di “Le Stelle“, del resto oramai divenuto la pietra di paragone in uso nella nostra Senigallia delle eccellenze.

Franco Giannini
Pubblicato Mercoledì 4 luglio, 2012 su Senigallia Notizie.it 
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :

Mario Pizzi
2012-07-05 11:21:50
sei bravo Franco... l'idea mi piace tanto più che non ce ne sono altre migliori. La fantasia al potere ;-))) ciao mario

Graziella
2012-07-06 11:57:56
...e dire che ho ascoltato la canzone, mi era paiciuta così tanto che volevo sapere l'autore e il cantante...nessuno di quelli a cui avevo chiesto (anche grandi d'età)mi ha saputo dire qualcosa. E ora per caso ho avuto la risposta...e dire che ho letto l'articolo proprio grazie al suo titolo che mi ricordava la canzone.Grazie di questa citazione.