domenica 21 novembre 2010

Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°9: Mario Pizzi


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Maestro di scacchi e geometra senigalliese giramondo, volontario e frate ma senza saio… "in borghese"


Doveva essere la storia, a scacchi bianchi e neri, dell’attività scacchistica di Senigallia, narrata dalla voce di uno dei maestri di questo sport della mente, ed invece ne è uscito un quadro della sua vita fatto di tinte forti ma anche color pastello. Questo è Mario Pizzi, un uomo grande, grosso e buono come del resto lo sono in maggior parte tutti coloro con masse imponenti. Insomma, come dire il volto di un buon frate Francescano ma senza saio… "in borghese"!

Figlio del titolare di uno dei storici alberghi e Bar di Senigallia, il famoso "Columbia", inizia il suo racconto di scacchista, aprendo il suo libro di "memorie", alla pagina "Servizio Militare". Infatti è lì che durante questo periodo, incontra la sua prima scacchiera e scopre quella che sarà la sua attività futura di atleta della mente. L’appetito vien mangiando, per cui inizia il suo lavoro di approfondimento attraverso lo studio di manuali scacchistici, riviste di settore, soluzioni di problemi posti da Maestri e Campioni.

Terminato il servizio militare, ritorna a Senigallia e si ritrova con alcuni amici nelle sale del Senbhotel, dove il Dr. Perini, il medico odontoiatra deceduto una decina di anni fa che abitava di fronte al Caffè Centrale, dava lezioni di scacchi. Con lui c’era anche un giovanissimo studente liceale, aveva allora solo 17 anni, ma tanto sale nella zucca: Paolo Turchi, destinato poi a raggiungere anche lui la qualifica di Maestro dietro la guida e sotto l’ala protettrice di un altro grande senigalliese in questo sport: Arrigo Guzzonato.
Ma si sa che certi sport, sono destinati, per restare in piedi, a continue sofferenze di carattere logistico ed economico.
Ezio Montalbini, Gennaro Campanile, Giacomo Cicconi Massi e Mario PizziCome del resto è comprensibile che chi ha una attività deve guadagnare per andare avanti. Quindi non coglie di sorpresa più di tanto la decisione del Senbhotel, che fa comprendere educatamente a questi giocatori, presi più dalle loro riflessioni che dall’interesse a "consumare", che forse sarebbe stata cosa migliore, lo scegliersi un altro luogo di incontro. Ad ospitarli, però trovano il Circolo La Fenice che apre le sue porte ed offre i suoi locali.

Intanto la vita continua. Mario già volontario della CRI e con il diploma di Geometra si avvicina al mondo del lavoro che lo porta a fare un’esperienza lavorativa in Algeria e più precisamente ad Annabà (l’antica Ippona città natale di S. Agostino), per conto di una ditta di Parma che stava costruendo un gasdotto. Lascia quindi gli amici scacchisti di Senigallia, ma non di certo la sua scacchiera che porta con sé ben stretta.
C’è da chiedersi che cosa volesse farci con quella scacchiera in mezzo a tutte quelle dune di sabbia. Ma il solo pensiero di una probabile astinenza da "Pedoni", "Alfieri" ecc, lo fanno divenire tanto "sfacciato" da entrare in un campo di lavoro inglese con la scacchiera sottobraccio facendo comprendere che era disposto a sfidare qualcuno di loro. Dopo qualche momento di sorpresa da parte degli inglesi, trova chi sa cimentarsi in questo sport, ed accetta la sfida ma viene battuto.

Gli inglesi non ci stanno ad essere battuti, prevale il loro nazionalismo, quindi vanno alla ricerca e trovano altri volontari disposti a sfidarlo. Il servizio che il nostro "Marione" serve anche a quest’ultimi è sempre quello di sonore sconfitte. E’ allora che i sudditi di sua maestà, regolarmente battuti, ritengono di dover andare a cercare altre cavie in altri campi di lavoro forestieri, qualcun’altro da battere che non siano però loro inglesi. Scovano così due svizzeri che big Mario batte ancora regolarmente con grande soddisfazione degli inglesi, che prendono gusto a questi incontri e gli vanno a trovare due dell’Est, dove lo sport degli scacchi è più sentito. Gli trovano così due cecoslovacchi che riescono a vincere qualche partita giocando un po’ sporco… facendo partite in "doppio" con uno che giocava al tavolo mentre l’altro faceva da suggeritore!

Alla mia domanda di che cosa ricordasse con piacere di questo periodo, mi attendevo che rispondesse con "…le innumerevoli partite a scacchi…" ed invece mi risponde in un modo inaspettato, che nulla ha a che vedere nè con il lavoro, né con gli scacchi o il volontariato. Mi risponde con un "…le rondini…". E mi racconta come le abbia viste arrivare tutte in massa, simili ad un’immensa nuvola e superare il bagnasciuga e con l’ultima, ma immensa e visibile fatica, alzarsi per superare quel leggero altipiano, di appena qualche decina di metri, dove sorgeva il campo. Ma per loro un ultimo sforzo, evidentissimo, dopo il lungo viaggio. E le ricordava anche quando ripartirono per il vecchio continente, ricordandone perfettamente la data, perché era il 21 di marzo, l’entrata della primavera.

Corso di Scacchi a SenigalliaRitornato a casa, fa il libero professionista per tre anni in qualità di geometra ed intanto partecipa alle emergenze post terremoto del ’72 di Ancona, poi a quello dell’80 in Irpinia, a varie alluvioni. Da queste sue esperienze maturate sul campo diviene un esperto in emergenza, cosa questa che lo porta a frequentare a Roma il 1° Corso di Diritto Internazionale Umanitario (Convenzioni di Ginevra), ed ancora al Corso di Aggiornamento per Delegati Internazionali della Lega della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa.

Dopo il Corso, siamo nel 1985, viene chiamato a Ginevra per il briefing prima della partenza per il Ciad, paese in guerra in quel periodo con la Libia, in quanto ritenuto tra i più idonei ad operare in quei terreni sahariani. E qui oltre che in qualità di Delegato Logistico di raccolta e distribuzione viveri in principal modo ai rifugiati, concorrerà anche alle operazioni di contatto con le autorità del posto per il rilascio della Sig.ra Maria Pia Fanfani una signora molto famosa allora impegnata nel volontariato, arrestata e detenuta temporaneamente nelle carceri locali, per incomprensioni di natura burocratica venutesi a creare durante le operazioni di distribuzione degli aiuti umanitari.

Ma anche in queste estese sahariane, il richiamo dei pezzi della scacchiera si fa sentire e si va sempre alla ricerca di qualcuno che calmi i sintomi di questa astinenza. Ed anche qui trova scacchisti dell’Est Europa e neppure gli ultimi arrivati, con cui gioca, vince, ma perde pure!

E ridendo sotto la sua barba, mi racconta il curioso aneddoto dello Scacchista Volante: una specie di "Barone Rosso" o meglio "Bianco e Nero" della scacchiera. Si trattava di un pilota francese che nell’approssimarsi alla base dove Mario si trovava, annunciava il suo arrivo oscillando d’ala più volte a mò di segnale. Nel loro gergo da quando si erano conosciuti, stava a significare "…prepara la scacchiera…". E la sera interminabili partite che si vincevano, ma anche si perdevano, perché il francesino non era affatto male!

Non fa a tempo a ritornare a casa, che parte nuovamente, con destinazione Olanda in qualità di capo delegazione e caposquadra di primo soccorso gare del D.I.U. (Diritto Internazionale Umanitario). E qui a Naarden ha modo di conoscere, simpaticamente, durante una cerimonia, la Regina Beatrice, con cui scambia anche qualche battuta poiché si scoprono come "due italiani tra una folla di stranieri".

Ritornato in Italia, non è che vi rimanga per molto, perché si trova spedito da prima in Romania e poi ancora in Albania con un carico di scarpe che la Donatella Raffai aveva raccolto per quelle popolazioni.

Ma non sono questi i tempi esatti, perché prima di queste due esperienze, è riuscito a soli 36 anni ad entrare nel guiness dei primati, con beneficio d’inventario, in qualità di più giovane (o tra i più giovani sicuramente) Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Proposta fatta dal Sindaco di allora Oddo Galavotti dopo che Mario era ritornato dal Ciad, al Presidente della Repubblica di allora Giuseppe Cossiga e al Presidente del Consiglio Bettino Craxi. Proposta per l’appunto che venne confermata.

Torneo di Scacchi a SenigalliaNon è facile seguirlo nella suoi movimenti cronologici delle sue esperienze, perché salta da una data all’altra e da un argomento all’altro ed infatti così facendo si porta all’anno ’84 e l’argomento ritorna sugli scacchi.
Sono gli anni in cui in collaborazione con gli alunni, gli insegnanti ed i genitori della scuola di Pianello d’Ostra crea corsi di scacchi che sfociano poi nello spettacolo indimenticabile degli Scacchi Viventi. Suggestivo l’intervento degli sbandieratori di Corinaldo con la loro uscita dalla Rocca e la sfilata fino a giungere in Piazza Saffi dove era stata allestita la scacchiera. Poi l’anno successivo, l’85, la sua partenza per il sunnominato Ciad, lo costringe ad istruire e passare la mano per la seconda manifestazione degli Scacchi Viventi.

Il 1988 è l’anno del suo successo al Torneo di Soluzioni di Problemi Scacchistici, organizzato da Panorama. Il premio, ricorda, consisteva in un viaggio e soggiorno in Costa d’Avorio dove era stato organizzato un altro torneo tra i vincitori di soluzioni di problemi scacchistici.

Nel ’90 quindi è in Romania mentre come dicevo nel ’91-’92 è in Albania.
Non mi vuol raccontare delle cose orribili che ha veduto in Romania, alla bellezza del bel Danubio si contrappongono brutture che al solo loro pensiero, un groppo alla gola lo assale, gli occhi gli diventano rossi ed umidi e dopo un attimo di silenzio mi dice: "… ti basti solo pensare che un bambino di tre o quattro anni è morto di crepacuore dalla gioia di sentirsi coccolato… un’infermiera ha pianto per questo tre giorni… li ho ancora davanti agli occhi! Morire di gioia dopo mille tribolazioni…".

Quello che ricorda con orgoglio sia in qualità di Ispettore Regionale Volontari Regione Marche (incarico che conserverà per 12 anni) che di Senigalliese, è la creazione ed organizzazione, negli anni ’93,’94,’95, con il sindaco Mariani di una Associazione italo-albanese per far studiare i bambini albanesi in Italia. E qui ricorda come appunto nel ’93, assieme ad altri volontari si sia recato a Bari a prendere dei bambini albanesi che vennero poi ospitati da famiglie senigalliesi.

Altro ricordo quello del reperimento, dopo sondaggi in loco, di materiali ed attrezzature obsoleti dell’Ospedale senigalliese ed il loro trasporto via mare Ancona-Durazzo nella città di Corroda e le varie esperienze condivise e maturate con un altro volto conosciuto di Senigallia: Mauro Bedini dei Vigili del Fuoco nonchè volontario CRI.

Nel frattempo continuano i corsi scacchistici fino al ’94 ed organizza presso il portico della Palazzina del Turismo un torneo di scacchi semilampo, divenuto poi una tradizione a livello regionale, sponsorizzato da quell’AVIS presieduta dal Dr. Massacesi.
Nel ’96, sempre con il Dr. Massacesi - per ciò che riguarda la location - e l’Associazione Albergatori - in qualità di sponsor -, si organizza il 1° festival scacchistico.
Nel ’97 ancora un terremoto lo vede portare il suo contributo a Serravalle del Chienti in qualità di Responsabile Regionale della Componente dei Volontari del Soccorso.
Nel ’98 lascia gli incarichi e nel ’99 lascia il vecchio lavoro di autista del 118 ed entra nel CED dell’Ospedale di Senigallia.

E proprio in questo periodo novembrino di 11 anni fa, va a Monte Fiorentino, dove il Terzordine Francescano della Fraternità di Senigallia organizzava un incontro per e tra le famiglie. Si alloggiava dentro il convento e ricorda che una notte non è riuscito a dormire perché impegnato in una battaglia interna con i diavoli che sentiva dentro sè. E da lì, dopo quella tempestosa ed estenuante nottata è nata in lui una sensazione di pace che lo ha spinto verso un percorso, un cammino di Fede che qui inizia, che prosegue con la visita a Megiugorja e con la frequentazione dal 2006 al 2009 attraverso il corso per Ministeri, al Seminario Vescovile di Senigallia tutti i mercoledì sera, per i tre anni.
Percorso che al momento si è concluso il 31 ottobre del 2010, in occasione delle festività di Ognissanti dove è stato insignito del ministero di Accolito della diocesi di Senigallia dalle mani del Vescovo Giuseppe Orlandoni.

L’Arrocco Roveresco… e per il momento io mi fermo qui, ma sicuramente non Mario, le sue storie di vita, fatte non solo di scacchi, sicuramente continuano e continueranno…

E’ di poche settimane fa, infatti, lapertura su questo giornale, della sua rubrica di Problemi Scacchistici. Perfino a me è riuscito ad inoculare questo virus, quando durante l’intervista ha trovato anche il tempo di farmi un corso accelerato, spiegandomi "la differenza tra Arrocco corto e quello lungo".

Però alla fine, come i romantici che si rispettano, ha concluso il nostro incontro porgendo un gentile pensiero e ringraziamento a sua moglie che lo ha sempre lasciato fare sopportando in silenzio e con pazienza tutte le sue assenze per le innumerevoli peregrinazioni fatte. Questo suo ultimo pensiero però, in questo caso, non mi ha colto di sorpresa… infatti ciò è solo un’ulteriore conferma della bontà d’animo del nostro Mario!

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto da Leonardo il 18/11/2010 ore 22:36
Mario Pizzi è un grande uomo e il bell'articolo di Franco rende bene alcuni aspetti della sua molteplice personalità. Grazie Mario per tutto quello che sei e che fai

giovedì 18 novembre 2010

In Consiglio comunale finalmente si parla di Senigallia…


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

…argomenti concreti e non solo filosofia politica


Il Consiglio Comunale, come ormai usanza, inizia con il solito ritardo accademico questa volta rientrante in 14 minuti. La campanella agitata dal Presidente Monachesi richiama i Consiglieri sui loro banchi ed immediatamente con appello nominale verifica che ci sia il numero legale per aprire la seduta.

La seduta infatti si apre con due sue comunicazioni relative la prima ad un prelevamento dal fondo riserva pari a 4.000 € per attivare il fondo progetto per "Cessione Credito" e la seconda per ufficializzare la creazione ed il relativo passaggio del Consigliere Marcantoni al gruppo FLI (Futuro e Libertà per l’Italia).

La parola viene così data al Consigliere Pazzani per un’interrogazione rivolta al Sindaco, circa le retribuzioni (aggiuntive o di risultato) ai dirigenti, al fine di conoscere se siano stati rispettati quei paletti posti dal Ministro Brunetta. Interrogazione posta già a suo tempo questa estate.
Il Sindaco assicura che verranno presi in esame e parificati al minimo tabellare di quelli a tempo indeterminato.
Pazzani, replica rivolgendosi al Consigliere Mario Fiore, chiedendogli la possibilità di convocare la I Commissione permanente di cui è il Presidente, onde approfondire i suddetti temi. Il Sindaco Mangialardi aderisce alla richiesta di Pazzani.

Fa seguito poi un’interpellanza del Consigliere Mancini circa una mancata applicazione di uno sconto del 15% sulla tassa rifiuti agli 830 cittadini che hanno aderito al compostaggio domestico utilizzando il composter. Il perché di questo ritardo? Costoro, quando entrerà in vigore e se entrerà, avranno un rimborso per il tempo fin allora trascorso?
A rispondere, si fa per dire, è l’Assessore Campanile, che invece di replicare con un "non lo so, m’informo e poi do risposta", da buon politico, la prende alla larga, per poi terminare con un: "… c’era, c’è questo accordo, verificherò, mi farò carico di questa indagine, già fin da domani mi farò promotore alfine di dare una risposta …". Lo avesse fatto subito si sarebbe risparmiato tempo ed evitata noia.

E poi il turno del Consigliere Cicconi Massi che torna di nuovo sul problema Sanità. Sono problemi, afferma, che suscitano allarme non solo in lui, ma ora anche nei sindacati, se dovessero rispondere a verità i tagli ventilati dovuti a pensionamenti ed ai mancati rinnovi di personale nei vari reparti ospedalieri. I reparti più penalizzati dovrebbero essere quelli di Chirurgia, Oculistica, Endocrinologia e Psichiatria, fermo restando le solite risapute mancanze negli altri. All’Amministrazione risulta tutto questo? E se si, quali sono i provvedimenti che essa intende adottare per contrastare gli eventuali disservizi che ne verrebbero a derivare?
Gli risponde direttamente il Sindaco Mangialardi che sottolinea la disposizione ministeriale di Brunetta che "indica come le assunzioni nella P.A. debbano rispettare il rapporto di 1 a 5. Comunque, onde evitare un altro dibattito come quello estivo costruito tutto su numeri e sul sentito dire, inviterà il Direttore Dott. Pesaresi, in Commissione, onde chiarire personalmente queste problematiche.

Il Consigliere Sardella fa seguire un’interpellanza, costruita ad arte, sulla Trasparenza sulla Pubblica Amministrazione, solo per permettere di illustrare e pubblicizzare a chi poi avrebbe risposto, del convegno organizzato dal Comune "Fammi Sapere", con la collaborazione (e questo lo aggiungo io) dell’Ing. Marco Scaloni del Blog Popinga. Cosa che poi è stata fatta per bocca dell’Assessore Paci.

Il Consigliere Girolametti rivolge un’interpellanza al Sindaco per conoscere quale destinazione finale avrà la piattaforma di supporto alla 3° Corsia in zona Via Alderana, quando i lavori saranno terminati. Rispondono a verità "le voci" che essa possa essere destinata definitivamente come piattaforma logistica per la Protezione Civile?
Il Sindaco Mangialardi, per la seconda volta nella serata (la prima con Cicconi Massi), fa osservare come le cose non sono fatte di voci, bensì le cose sono fatte di scelte, di atti, di procedure. I lavori su menzionati saranno anche impattanti, ma organizzati e con un progetto finale di ripristino totale, ed alla scadenza la piattaforma verrà demolita ed il terreno riportato allo stato originale.
Il Consigliere Girolametti si dichiara soddisfatto aggiungendo che voleva una rassicurazione da parte del Sindaco proprio per dare una smentita ufficiale alle "voci".

Il Consigliere Paradisi chiede invece perché il Corpo di Polizia Municipale non tenga più quei corsi per il conseguimento del patentino per ciclomotori. Era un servizio che aiutava non poco le famiglie. Si chiede se ciò non sia dovuto alla mancanza di fondi per coprire gli straordinari. Se così fosse, però, basterebbe che gli si concedessero una decina di giorni e potrebbe far sapere all’Amministrazione dove trovarli, tramite "tagli" che indicherebbe dove farli.
A rispondergli è l’Assessore Paci, la quale dice che l’argomento non è di sua competenza, ma che non crede che l’interruzione sia dovuta al problema "straordinari".
Paradisi replica dicendo che resterà in attesa di un chiarimento da parte dell’Assessore preposto sui perché delle interruzioni.

Il Consigliere Rebecchini, pone la sua attenzione sulla pulizia della Città. Per lui lascia a desiderare. Per giorni, quando non è per mesi, alcune vie vengono lasciate nelle loro sporcizie. Addetti insufficienti? L’Amministrazione per tempo ha fatto suo lo slogan "cose migliori con meno personale", ma così non sembra essere.
Gli risponde l’Assessore Campanile. Ancora una volta, per entrare in argomento usa una lunga rincorsa e parte dalla Complanare per passare poi attraverso la Centralina di rilevamento delle polveri ed alla fine concludere che la città è pulita anche se va migliorata. Che si sono acquistate delle nuove spazzolatrici e che senza fare demagogia si cerca di renderla più pulita di pari passo con le disponibilità che si hanno. E se si ha un numero sempre maggiore di presenze turistiche non lo si deve solo al Jamboree, ma anche per le qualità che questa città offre e tra queste anche la pulizia.
Risponde Rebecchini che per l’Amministrazione Realtà equivale sempre a Demagogia: "… lei fa come Bondi… La vostra è stata una sciagurata politica di riduzione del personale ed ora non si può più assumere… Il vostro è come un corpo malato che non fa le analisi per non sentirsi malato…".

A questo punto della serata, una buona mezz’ora che evito di riproporre, perché fatta di soli cavilli e puerili atteggiamenti di ragazzini delle elementari, sulla oramai consueta richiesta di 15 minuti di interruzione da parte del Sig. NO, alias Consigliere e Capo Gruppo Magi Galluzzi. Si sospende quindi la seduta alle 19,56 per riprenderla poi alle 20,24 alla faccia dei 15 minuti!

Alla ripresa dei lavori, il Presidente Monachesi dà la parola al Consigliere Battisti per illustrare la sua mozione in materia di "Servizi ed Acqua Pubblica". La sua è una accorata analisi di quanto proposto e legiferato in merito a "… Il servizio idrico non rientra tra i servizi pubblici locali di rilevanza economica…" e quanto affermato dal Presidente della Multiservizi S.p.A. Ferdinando Avenali con il suo: "… partecipare direttamente alle gare per la loro gestione con buona possibilità di successo, senza dover affidare il 40% delle quote di capitale al privato…".
Il solito problema: tra il dire ed il fare… c’è di mezzo un mare … di acqua dolce però! Insomma il tutto sta in quella SpA che è indice invece di rilevanza economica. Giusto sarebbe invece quella curata da soggetti pubblici quali Consorzi tra Comuni. Quindi chiede a questa Giunta Municipale affinchè se ne faccia carico e trasmetta la propria posizione nei confronti della Giunta e Consiglio Regionale.
Il Consigliere Marcantoni, non è perfettamente d’accordo e fa presente che nessuno può privatizzare l’acqua, questo è lapalissiano, però non gli dà neppure garanzie organi pubblici come l’AATO o Gorgovivo o Multiservizi dove ci sono Presidenti, Direttori, Consigli di Amministrazione che percepiscono emolumenti, costituendo così costi aggiuntivi facendo lievitare i prezzi dei prodotti da loro offerti.
E’ a questo punto che il Consigliere Mancini, facendo il verso all’uomo del NO, chiede anche lui una sospensione, ma di soli 5 minuti, dalle 20,42 alle 20,47.
Il tempo giusto per esaminare la proposta formulata da Magi Galluzzi, che poi Mancini considera seria e quindi accreditabile, relativa ad una modifica al testo di tale mozione.
Cosa condivisa anche dal Consigliere Girolametti. Contrario invece si dice il Consigliere Cameruccio che coerentemente con quanto detto dal Consigliere Cicconi Massi la volta precedente, l’acqua è un bene pubblico, la cosa non si discute, quello che si contesta è la sua gestione e con essa i costi.

L’Assessore Ceresoni ci introduce invece su un atto di "ricognizione per la realizzazione di parcheggi pubblici in struttura", come pomposamente è stato definito, nell’area urbana. Una bella illustrazione dei vari tipi di parcheggi, la loro destinazione, i loro vantaggi e svantaggi, fino a giungere a quelli in struttura programmati.
A queso punto il Consigliere Battisti chiede di quanti metri di altezza sarà la struttura del Parcheggio della Stazione Ferroviaria. E non sarà insufficiente lo spazio in quell’area visto che dovrà essere costruita anche una rotatoria ed un parcheggio per gli autobus? E con la costruzione del parcheggio dell’Ospedale, quello attuale del Camposanto vecchio che fine farà, visto il ridisegno dell’area con la costruzione della Complanare?
Per il Consigliere Donatiello già si era discusso di ciò in Commissione, ma per lui i parcheggi sono sufficienti per molti periodi dell’anno, quindi c’è da chiedersi l’utilità ed analizzare bene prima di impegnarsi in costi ingenti. Eppoi si è pensato ad un parcheggio anche per le biciclette in zona stazione, per coloro che adoperano tale mezzo per andare a prendere il treno?
Il consigliere Girolametti si dice concorde con quanto espresso dal Consigliere Donatiello, ma vuole sottolineare come abbiano un diritto di priorità sugli altri il Parcheggio dell’Ospedale e quello intermodale della Stazione.
La Consigliere Ramazzotti si accoda ed anche lei si esprime concorde con Girolametti.
Il Consigliere Rebecchini domanda se si tratti di una "Ricognizione" o se di una Programmazione e se si tratta di quest’ultima, è definita o aleatoria. Infatti se si dovesse andare al voto non se la sentirebbe di votare questo documento, mentre invece se si trattasse di uno studio lo sforzo sarebbe da intendersi positivo. Crede opportuno, inoltre, pensare a parcheggi scambiatori e legato a questi ultimi, un piano dei trasporti.
L’Assessore Memè assicura che saranno tenuti in considerazione i Parcheggi per cicli e motocicli in quello della Stazione.
Il Consigliere Girolimetti chiede invece un controllo costante sui prezzi delle soste, in modo da evitare l’insorgere di possibili aumenti ingiustificati, che andrebbero a penalizzare i negozi del Centro storico che attualmente sono già in difficoltà.
Replica a tutti l’Assessore Ceresoni, assicurando Girolimetti sul controllo dei prezzi. A Rebecchini suggerisce di votare a favore, perché le responsabilità ognuno deve assumersi le sue. Il piano dei trasporti già esiste ed ha dato anche risultati enormi. Dei parcheggi scambiatori non si è parlato, perché si discuteva dei soli Parcheggi del Centro Storico, fermo restando però che essi già esistono. A Girolametti e Ramazzotti assicura che il Parcheggio dell’Ospedale si farà subito. A Battisti, circa la rotatoria, è una idea che dovrà essere valutata e rivista, però nel frattempo bisogna partire. Il parcheggio di Via Camposanto Vecchio verrà gradualmente chiuso.
Prima di chiudere questo discorso richiede la parola Rebecchini per replicare a Ceresoni che il firmare una cambiale in bianco è un atto di irresponsabilità. E se questo traffico si dovesse ridurre dell’80%, come è stato detto, con l’apertura della Complanare?
Chiude la discussione il Sindaco Mangialardi ringraziando i tre assessori che hanno lavorato a questo progetto (Campanile - Ceresoni - Memè), non prima di precisare che nel Centro Storico ci sono 2800 posti auto, in un’area che si copre a piedi in soli 7 minuti (cosa che condivido e sottoscrivo per esperienza personale). Senigallia è una città che si presta ad essere pedonalizzata, ed "è un impegno che dobbiamo prenderci tutti". Per il Parcheggio dell’Ospedale e quello della Stazione è invece una priorità che va assicurata.

Poi ritorna a parlare, con l’ultimo punto all’OdG, nuovamente l’Assessore Ceresoni sulla variante al PRG per la rifunzionalizzazione del comparto dell’Hotel Marche. Qui tutti gli interventi (posti da Mancini, Rimini, Rebecchini, Girolimetti) sono relativi al numero dei piani, all’altezza definitiva del manufatto, se sarà demolito totalmente e ricostruito, se la facciata sarà rifatta identica oppure si avranno variazioni, se la destinazione in futuro resterà quella di ricettività alberghiera, se ci saranno sbocchi economici per questi alberghi a 4/5 stelle. Magi Galluzzi e Rebecchini presentano un emendamento ciascuno.
A rispondere ai quesiti tecnici provvede l’Architetto Serenelli che assicura che la destinazione d’uso è quella di ricettività alberghiera e la modalità degli interventi è legata a questa. La possibilità di sopraelevazione è vincolata al lasciare la facciata com’è attualmente.
Ecco qui la variante. La ristrutturazione può arrivare fino alla demolizione perché non c’è un valore nè storico nè artistico.
Aggiunge l’Assessore Colocci, rivolgendosi a Rimini, che il mantenere la destinazione alberghiera dipende solo da noi e che l’altezza dagli attuali 16 metri dovrebbe arrivare al massimo di 18.

In attesa dell’illustrazione degli emendamenti e del voto, in aula si passeggia nervosamente e non per quello che concerne il voto in se stesso, ma perché in molti si sono stancati e guardano con occhio scocciato l’orologio ed i colleghi che ancora si stanno dilungando. Sono le 23,55 quando questo supplizio, almeno non per tutti, cessa ed il Presidente Monachesi, manda tutti a casa.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Senigalliesi...se ci siete fate un fischio!
Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 15/11/2010 ore 23:43
Sbocchi economici con gli alberghi a 5 stelle? Hotel Marche demolito tutto o in parte? Quanti piani e quali facciate? Quando qualcuno s'interrogava davanti alla città su queste tematiche (io da solo) un anno fa quando ancora c'era tempo nessuno lo stava a sentire. Ora che è passato tutto con l'imbuto i consiglieri si pongono certi dubbi... Complimenti!! La prima struttura ricettiva della storia turistica di Senigallia sarà prima svenduta e poi demolita. Vorrà dire che nei prossimi depliants ci metteremo il McDonald's e le foto della "nuova Baraccola" che sorgerà sull'arenile. E per fortuna che sindaco e presidentessa della provincia sono 2 senigalliesi d.o.c. ... Il rischio che i senigalliesi stessi non riconoscano più la loro città fra una decina d'anni è serio. E allora se ci siete battete un colpo!!!

martedì 9 novembre 2010

dario.petrolati's blog


Prolungandosi le difficoltà tecniche di collegamento ad internet, Dario mi ha chiesto di inserire questi suoi nuovi lavori, sul mio blog, in attesa di tale ripristino.
Richiesta che accolgo con orgoglio e piacevolmente ripropongo ai suoi lettori, segnalandola anche sulla sua pagina in F.B. (FG)


di Dario Petrolati

Se dovesse cercarmi

Non saprei che dirle
quale menzogna scovare
se chiedesse di me
lascerò false piste
oppure dirò la verità
questo mi turba
chè non le ho mai mentito

Tutto poi
perchè
ho sbagliato strada
sono partito prima

Giorno e luogo diverso
ci siamo cercati
senza conoscerci
solo immaginando
odore
sapore
dei nostri corpi

E' stata una avventura
manco cominciata
fantasticata sopra i pioli
di traballante scala

Successe poi
cosa non so

Mi son trovato in terra
sotto il letto del fiume.

Padova 5 novembre 2010
(racconto scordato di Salgari)

Vaghe stelle dell'orsa

Io non credea
tornarvi a rimirar...
eh no son qua
e invece di udire
immaginare
le larghe lontane terre
fatico rintracciare
radiotre
quando da essa preparato
sempre con grazia

Voci che filtrano
faticano
è spessa bianca ostile
'sta nebbia
ed anche estranea

Nulla
gracida
solo tante avemaria
incatenate prigioniere

Aspetto
fingo speranza
nulla verrà
lo sento
so

Padova notte del 5 novembre 2010
(semplice bozza)


Maria Carta


Non è portoghese
spagnola nemmeno
di più
di più

Tragico volto
liscia la pelle
labbra
capelli neri
lunghi tirati

Fugge la voce
prende il cielo e i cuori

Maria muore in piedi
mentre regala parole
preghiere per altri.

Padova 5 novembre 2010
(pensiero su Maria Carta)

Pensieri

Vuoti o pieni
che so
non importa
nè serve

Parola usata
sofferta
senza padrone

Le spinte
i nomi
persone sparse pel mondo

Forse è stato
sarà
solo fuga

Padova 5 novembre 2010
(non dico nè scrivo-aspetto)


Luci del Tempo


Soffia nella notte
indica muto
all'orecchio sinistro
posti inesistenti

Il braccio teso
verso la valle nera
ch'è solo passato
come ala
gira a sinistra
eppoi a destra
non mi perda
nulla sfugga

Passa veloce
sembra uno sguardo
il gatto nero
col topo in bocca

Non me lo dice
la saggia guida
ma ho sentito il pelo
lisciarmi
i piedi scalzi
sangue raggrumato
segnarmi a firma
nome e cognome
sulla caviglia

Parla
La Guida
ancora e sempre
chè la città non finisce mai
continua a dirmi
torri e visioni
sfoglio di corsa il libro
per tradurre
capire un poco
le affascinanti "cose"

E' stato un tragitto fondo
cominciato nei "Meridiani"
presi con lo sconto
un giorno
da Claudia

Nel tuffo delle pagine
leggere
trasparenti quasi
ho creduto vedere
capire anche fatti
dietro le mura
mentre la gente faceva la Storia

Seduti per terra
prendiamo fiato
un sorso d'acqua
mentre si leva il giorno

Almeno pare

Padova 6 novembre 2010
( a spasso con Borges )


A spasso per Padova

Per sgranchirmi
aiutare il sangue a fare un giro sino al cervello
andate e ritorni
ossigenarmi la mente
prevenire il terribile "ictus"
vigliacco sempre all'erta

Passerò sopra Ponte Molino
a caso
guidato da istinto perduto
proverò a cercare interesse
per qualche manifesto
ch'è sempre difficile
vederne di belli
sia pei colori che per le linee

Farò attenzione nel saper misurare
tempo e distanze

Ormai succede sempre più spesso
che i ritorni mi sembrano lunghi
pesanti
mal calcolati
e quelle che dovrebbero essere
saggie e profique ossigenazioni
diventano ossessive
deprimenti faticose
fughe insensate

Non ci saranno lupi
nemmeno un'avventura da incubo
nel bosco della Foresta Nera

Solo quattro passi sotto l'umido cielo patavino.

Padova 6 novembre 2010
(senza bisogno di malinconia)

lunedì 8 novembre 2010

Alle lamentele seguono i fatti: risistemata via Scornabecco



Via Scornabecco
ora e prima!!







di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Sono queste le piccole cose che ti aiutano ad avere ancora fiducia. L'Assessore dedicato allora serve!

Ricevo con un pò di ritardo, ma con immensa soddisfazione, la corretta segnalazione, documentata da foto, da parte della stessa persona da cui era partita la lamentela, che il problema manutenzione della via Scornabecco è stato in parte risolto.

A causa della carenza di risorse delle Casse Comunali, si era pensato di chiudere da prima la via, ma poi si è giunti ad un compromesso soddisfacente per entrambe le parti, residenti e comune, di sistemare la via con un po’ di buona volontà, una livellata alla "schiena d’asino" e ghiaia, in attesa di "tempi migliori".


Via Scornabecco dopo la sistemazioneNon sarà certo un’opera d’arte, non durerà sicuramente in eterno, ma momentaneamente almeno si è provveduto a rendere praticabile la strada e nel contempo si è fatta sentire la vicinanza dell’Amministrazione alla frazione… non solo a parole.

I residenti mi hanno pregato di ringraziare, attraverso questa rubrica, il consigliere Gabriele Cameruccio, che si è interessato per la soluzione di tale situazione facendosi da tramite con gli organi preposti.

Questi i Commenti dei lettori di 60019

fino a quando?
Scritto da giuseppe il 05/11/2010 ore 10:36
questa così com'è durerà un anno a dir tanto, poi con lepiogge tornerà com'era prima...e vai così fino al prossimo intervento dopo la rabbia (ancora) di chi ci vive!

Scritto dall' I.P. 79.18.138.174 il 05/11/2010 ore 14:49
ma dove si trova questa via di preciso?
@I.P. 79.18.138.174
Scritto da Franco Giannini il 05/11/2010 ore 22:07
Collega la SP Scapezzano-Roncitelli con Via Fontanelle e quindi con Via delle Grazie.

domenica 7 novembre 2010

Per chi Interessa....Ancora sul Rigassificatore !!

[caption id="attachment_1072" align="alignleft" width="300" caption="distanze del rigassificatore API dalle città della costa"]

da Roberto Cenci per Ondaverde Onlus e Staff Comitati Cittadini Falconara ricevo e pubblico.
fonte:
www.comitati-cittadini.org (oppure www.comitati-cittadini.net)


Sul Consiglio comunale di Ancona del 4/11/2010

Ringraziando coloro che nel Consiglio Comunale di Ancona - svoltosi il 4/11/2010 - hanno sostenuto la mozione che esprimeva la contrarietà al Progetto del Rigassificatore di Api Nòva Energia, vorremmo che ci si consentissero alcune riflessioni.

Le rivolgiamo ai Consiglieri che hanno scelto di non votare facendo, di fatto, mancare il numero legale. Sconfortati dall'esito? No, semmai sconcertati!

Ovviamente fuori di polemica poiché quelli che come noi, da anni, si misurano con gravi situazioni sanitarie e, da più parti, con atteggiamenti condiscendenti nei confronti della Società API non cercano ristoro nel polemizzare sterilmente con questi o quelli.

Sicuramente per qualcuno avrà funzionato l'azione lobbistica, ma al disinteresse dei Consiglieri per le conseguenza del rigassificatore non ci crediamo!

Pertanto crediamo sia necessario e utile alle nostre città entrare il prima possibile e più incisivamente nel merito del progetto, ascoltare e capire le ragioni di quel non voto perchè se 20 Consiglieri non votano c'è dell'altro.

Ci sarà chi si nasconde dietro ad un dito, chi sogghigna all'idea di poter impallinare l'avversario politico o addirittura il collega del proprio schieramento, e certamente tra i non votanti ci sarà pure chi si appellerà alla coerenza, al mandato di partito, al voto del 2008, a questa e a quella motivazione!

Alcuni, peraltro, ricoprono il doppio incarico di Consigliere, in Comune e in Regione: pensiamo in particolare al sig. Giacomo Bugaro che incontrammo in qualità di Vice Presidente della Commissione Sanità Regionale nella scorsa legislatura, una persona che fa politica ad alti livelli dimostratasi profondamente insensibile al tema della Salute e della Sicurezza connessa all'attività dell'API.

Un appello lo rivolgiamo a coloro che tentano di "cavalcare" l'attività dei Comitati e delle Associazioni (in particolare IDV): evitate di dire "io ho fatto, io c'ero...tu no" perché, per quanto ci riguarda, quello che è accaduto al Consiglio comunale di Ancona è solo una ulteriore conferma della mancanza del confronto tra istituzioni, partiti e cittadini sulle molteplici questioni aperte da tempo.

Noi falconaresi questa cancrena politica la conosciamo bene: da anni assistiamo al "cavallo nero" API che riesce sempre a galoppare nel territorio della politica TRASVERSALMENTE, alimentandosi delle tante situazione favorevoli offerte da una politica debole, divisa e priva di lungimiranza.

Anche ad Ancona la politica è logora?

Visto da Falconara le responsabilità sono molteplici.

Questa estate ad esempio si è perso tempo prezioso tra una crisi e l'altra motivate da diatribe poltronare ... Lo si fosse impegnato a fare un minimo di rete tra Consiglieri interessati e ad informare quanto e più possibile i rispettivi colleghi in Consiglio, forse il 4/11 non sarebbe andata così!

Cosa occorre fare ora?

Noi cittadini abbiamo le idee chiare, a Comitati e Associazioni non interessa la bagarre politica.

Ci rimetteremo immediatamente a lavorare a testa bassa, consapevoli che tra i Consiglieri che giovedì non si sono espressi non serpeggia il disinteresse, semmai un mancato approfondimento.

Siamo fermamente convinti che ci siano molti che non conoscono tutte le conseguenze dei progetti di rigassificazione come quelli di Api Nova Energia e Gaz de France (Porto Recanati).
Il dibattito fino ad ora si è limitato alla superficie dei temi ed è per questo che la nostra Associazione si rende disponibile verso chiunque per incontri e audizioni perchè siamo certi che Ancona saprà riscattarsi innanzi ad una eventuale quanto probabile riproposizione di una analoga mozione.
Ci auguriamo che le prossime giornate trascorrano nell'approfondimento dei tanti aspetti legati alla sicurezza di cui - per il momento - i cittadini di Ancona, così come quelli di Falconara, non hanno potuto beneficiare.

Per alcuni, domani come ieri, continueremo ad essere cittadini senza il diritto di poter avere un futuro diverso, ma per quanto ci riguarda ovviamente la partita è tutta da giocare! Abbiamo dentro un ADE' BASTA che insieme a tanti altri cittadini solidali dei Comuni limitrofi, non ci farà arretrare neanche di un centimetro!

Siamo certi che il non voto del Consiglio Comunale di Ancona potrà essere presto rimediato.

venerdì 5 novembre 2010

Senigallia e i rifiuti, atto secondo


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Appena cinque giorni dopo il primo episodio, ancora una situazione "maleodorante"

La foto che ho scattato è delle ore 13.00 del giorno 01 Novembre 2010.
Non ci sono macchine che ostacolano, i sacchetti sono posti correttamente dentro i cassonetti e quelli fuori sono stati ammassati regolarmente uno sull‘altro, ma sempre fuori! E, cerchiamo di capirci, ancora devono essere posti fuori (ed ammassati) quelli del turno del mattino e di quello pomeridiano.

E sicuramente al momento della pubblicazione di questo articolo, la zona in questione sarà di nuovo bonificata. C’è da chiedersi però, fino a quando?
Preciso allora, onde non essere frainteso, che non voglio assolutamente, come qualcuno ha commentato nell‘altro mio articolo, paragonare per questo fatto Senigallia a qualche nota località campana. Là la differenziata deve ancora partire, qua da noi va, invece, solo meglio organizzata. So che “qualcuno storcerà la bocca” dicendo che sono il solito incontentabile rompiballe … ma intanto però io, o chi altro passa di li, devo “forzatamente storcere il naso …

Allora, come si fa con i deboli di udito, bisogna armarsi di pazienza e ripetere a voce un po’ più alta fintanto che non si riesce a farsi comprendere!!

Nel caso in questione, non sono le macchine, le sole, che possono creare problemi di raccolta, bensì anche, a volte, la volontà di analizzare per voler risolvere un problema!

Forse bisogna incrementare il numero dei giorni di ritiro (senza tener conto se questi cadono nelle festività, questo è un luogo dove l’attività è sempre in funzione, come l’Ospedale, il Pronto Soccorso, i Vigili del Fuoco … e lo dovrebbe essere, almeno per qualche settore, anche la Raccolta Rifiuti!) o se questo si rende impossibile, aumentare quanto meno il numero di cassonetti.

Come ben si vede dalla foto, per una questione igienica e per un decoro cittadino, si rende, a mio avviso, necessario che una delle due soluzioni proposte vengano prese con urgenza in considerazione. Direi con quella stessa urgenza con la quale si è trovato quell’alibi, che non ha assolto, come ben si vede, totalmente, gli organizzatori di tale compito, posticipandone solamente la soluzione di tale problema.

Questi i commenti dei lettori su 60019


Scritto dall' I.P. 87.1.12.76 il 03/11/2010 ore 18:51
anche in centro in via delle caserme vicino al fiume c'è spesso una situazione penosa. Quei bidoni dell'immondizia sono del reparto mobile ??
quando possono la nascondono?
Scritto da 610 il 04/11/2010 ore 15:18
Quando possono, la nascondono? Naturalmente la monnezza, come nella foto che ho mandato ieri dal foro e che credo sia "competenza" di claudio-barbone. Ripeto che da almeno 10 MESI segnalo e ora condivido con giannini la rabbia per le vergogne davanti alla casa protetta, ma prima la presidenza era DELL'INTOCCABILE paci, ora assessora. Napoli-monnezza è lontana, l'importante però è negare che ci siano molte criticità nella differenziata a oltre 40 mesi dall'incomincio. Le mie informazioni sull'ex-isola eco di via delle caserme, smentiscono l'ipotesi di monnezza-mobile; al reparto mob. i rifiuti li vanno a prendere a domicilio nei cortili della caserma, come all'opera pia e...... .

martedì 2 novembre 2010

Breve, veloce, senza dolce per diabetici, senza sale per gli ipertesi


di Franco Giannini gia pubblicato su 60019.it

La cronaca del Consiglio Comunale del 27 ottobre

Soliti ritardi, solite sospensioni, soliti interventi dei soliti “peones” per sentirsi meno anonimi, il solito intervento pepato ad interrompere la terapia per i malati di emorroidi, il solito voto contrario della maggioranza alla proposta della minoranza. Ma i contenuti dei Consigli precedenti erano dei consommè, rispetto al brodino languido e senza stelle del 27 ottobre.

Alla chiusura del Consiglio, ore 23,20 mi sono sentito un po’ come si doveva sentire il polpo Paul ad ogni pronostico azzeccato ai mondiali. Infatti avevo anticipato al Consigliere Mancini un suo pari e patta, come poi avvenuto.
Ma andiamo per ordine.

Il Presidente Monachesi dà la parola per primo al Consigliere Pazzani che chiede all’Amministrazione, come intenda risolvere il caso della richiesta di una sede sociale del Mezza Canaja, dal momento che altre associazioni hanno fatto anch’esse un’identica richiesta e forse dovrebbero essere privilegiate, essendo state sempre osservanti del rispetto delle leggi, cosa che sfugge al Centro Sociale che ha spesso violato invece il Codice Penale. Dunque, chiede, quale sarà il comportamento che terrà questa Amministrazione qualora si dovessero verificare altri sforamenti della legalità. Conclude con una battuta circa il suo orientamento politico, affermando che è diventato un leghista proprio a causa dei comportamenti troppo liberi del Mezza Canaja.

Il Sindaco Mangialardi gli replica con un’altra battuta dicendosi dispiaciuto che abbia aderito alla Lega per colpa del Mezza Canaja, anche perché il modo con cui affronta ed illustra i problemi cittadini è sempre educato e corretto.
I ragazzi del M.C. sono giovani, culturalmente, politicamente e socialmente preparati e quindi, secondo Mangialardi, devono essere ascoltati, meritando un confronto. Hanno espresso il desiderio di mutarsi in Associazione e se lo faranno si metteranno in fila con le altre, per l’assegnazione di una sede, valutando sia le loro richieste che le disponibilità comunali.

Fa seguito l’interpellanza del Consigliere Mancini che chiede lumi circa l’Assegno di cura per Anziani non Autosufficienti con precarie condizioni economiche che scelgono di restare nelle loro abitazioni, ammontante a circa 200 Euro. Doveva avere valore biennale, ma dal 12/11/2009 data del bando, ancora non si è visto un euro. Si chiede come mai sul giornalino comunale, invece si parla di fondi erogati, forse un refuso?

A rispondere alla sua domanda è l’Assessore ai Servizi Sociali Volpini, che dopo aver fatto una breve storia delle sovvenzioni della Regione senza specificare le modalità d’uso, le percentuali di ripartizione di questi, tende a rassicurare Mancini che il comune di Senigallia ha già iniziato a pagare il primo trimestre, cosa che altri comuni ancora debbono fare.

Mancini gli replica che non si sente né soddisfatto né insoddisfatto, si prende 15 giorni per verificare ed approfondire se è vero. Comunque se anche ciò fosse avvenuto, un anno è sempre un anno e sarebbe stato sufficiente analizzare la denuncia redditi.

Il Consigliere Cicconi Massi punta la sua attenzione verso gli ambulanti che orbitano nei parcheggi del centro, non certo perché danno disturbo e rappresenta l’ultimo dei problemi. Ma sarebbe da valutare che cosa ci sia dietro a questi poveretti, se essi siano o meno, sfruttati dalla malavita.

Risponde di nuovo l’Assessore ai Servizi Sociali Volpini. Per lui questo è uno dei fenomeni complessi che riguardano tutti i cittadini e tutte le città. Forse si è verificato un allentamento dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine che coincide con l’aumento di questi individui a seguito delle perdite dei posti di lavoro. Da sue ricerche fatte, gli risulta che costoro rifiutino gli stessi aiuti della Caritas, pur non essendoci dietro loro degli speculatori.

Replica il Consigliere Cicconi che proprio il fatto che costoro rifiutino il sostegno della CARITAS, non lo rassicura più di tanto, anzi. Si chiede da dove arrivino costoro il mattino e dove ritornino alla sera. Non potendolo far lui, chiede che questo tipo di indagine la faccia l’Amministrazione e le Forze dell’Ordine.

E’ la volta del Consigliere Rebecchini che chiede lumi al Sindaco circa la mancata proroga di lavoro a 23 dipendenti dell’Ospedale. Pesaresi dice non 23 ma 11, che poi erano stati assunti solamente per il periodo delle ferie, la situazione non è quindi esplosiva. Ma a sentire il sindacato per bocca di Cingolani, questi afferma tutt’altro. E dal momento che a riduzione del personale, solitamente porta ad una riduzione di qualità del servizio, chiede che cosa ne pensi il Sindaco di questo caso. Mangialardi dice che è solito parlare con i numeri in mano, per non ricreare la situazione estiva. Quindi afferma di aver chiesto una relazione al Dott. Pesaresi ed appena avrà ricevuto risposta saprà essere più preciso. Rebecchini si dice preoccupato per la situazione della Sanità Senigalliese.

Fa seguito l’intervento “assist” del Consigliere Sardella onde permettere all’Assessore Campanile di illustrare la sua ordinanza, che aveva già preparato e quindi letto, con la quale intende bloccare la vendita di cuccioli di cani e gatti nelle fiere e nei mercati. Mi chiedo … e gli altri animali non soffrono ugualmente??

C’è poi la “promozione” da parte del Sindaco di due suoi Consiglieri: Romano e Giacchella a Consiglieri Delegati. Il primo in materia di studio sulle politiche dell’Unione Europea, ed il secondo sul lavoro nel territorio comunale. Vale a dire due “segretari” che ricerchino e studino per lui relativamente ai settori di loro competenza.

E’ la volta dell’Assessore Francesca Paci, che illustra la modifica del regolamento per la concessione di beni immobili ad Associazioni. Il cui punto più importante verteva sul passaggio da Locazione a Concessione. La Consigliere Bucari si dichiara soddisfatta di tale soluzione, il Consigliere Girolimetti suggerisce di fare una “piantina” delle Associazioni.

Il Consigliere Paradisi, domanda a questo punto dov’è che si parli di Società sportive, la Paci gli risponde che sono all’art. 4 comma 4. Paradisi allora le replica che considera questa una discriminazione delle Ass. Sportive, che sono anch’esse orientate nel campo del sociale e con fini educativi. Per Paradisi a chi vanno sedi sportive non devono essere elargiti compensi a fondo perduto.

Sono le 20,04 quando interviene in qualità di Capogruppo Magi Galluzzi per richiedere al Presidente Monachesi 5 minuti di sospensione per riunirsi con i suoi consiglieri.
Alle 20.30, rientrano in aula, si riprende la discussione e la proposta di Paradisi viene accettata.

Paradisi non è soddisfatto tanto che replica alla maggioranza con un “… la montagna ha partorito dopo 25 minuti il lombrico… Bisogna aprire un tavolo con la Consulta dello Sport… Ma che cosa si fa, un regolamento prima dell’incontro delle parti?… C’è un muro contro muro che non comprendo… Spero che il Consigliere Magi Galluzi parli a titolo personale e non di gruppo.” chiudendo il suo intervento con parole che i banchi della maggioranza ritengono offensive e con il Consigliere Sardella che lo invita ad uscire. Le parole?? Ridicoli e nulla facenti

Al che Paradisi dice che non ha bisogno di inviti per uscire, lo fa di sua volontà e così dicendo abbandona l’aula. Sardella a questo punto illustra il suo emendamento, ma con tutta sincerità, non so per chi lo faccia, visto che tutti sono presi da altri interessi.

Il Sindaco si dichiara soddisfatto, perché il regolamento era fermo da diversi anni e si è riusciti a sbloccarlo. Ringrazia la Paci per il lavoro ottimamente svolto, dal momento che le Associazioni sono aumentate e lei è riuscita ugualmente ad assolvere questo impegno.

Nel frattempo era arrivato a prendere posto nel suo banco il Consigliere Marcantoni. Ho allora pensato, come del resto era stato anticipato sulla stampa, che avrebbe illustrato la sua scelta politica e l’ufficializzazione della nascita del nuovo gruppo ed invece dopo un po’ si è alzato e se ne è andato.

E’ la volta poi di Mancini che suggerisce un Censimento dei manufatti in amianto. Censimento che si rende indispensabile viste le attività economiche sorte a suo tempo con fabbriche che producevano questo materiale in zona, rendendone facilissimo sia la reperibilità che l’uso.

Magi Galluzzi si ritiene d’accordo anche se precisa che sarebbe auspicabile dare una priorità agli edifici pubblici rispetto a quelli privati e suggerisce (richiamandolo a voce due volte dal momento che Mangialardi è intento a confabulare con altri assessori) che sia il Sindaco a vedere se esiste una possibilità di avere finanziamenti dalla Comunità Europea per questo tipo di bonifiche. Vari gli interventi tutti a favore dei Consiglieri Angeletti, Girolametti e dell’Assessore Campanile.

Il problema nasce, per Mancini, alla sua seconda proposta, che riguarda la creazione di un Osservatorio per la Sanità. La Conferenza dei Sindaci lo ritengo un organo utile per tenere i rapporti con i cittadini, però un osservatorio fornirebbe maggior partecipazione e trasparenza.

Interviene allora il Consigliere Fiore che boccia tale proposta, perché non se ne sente il bisogno, considerandola un doppione dell’attuale commissione, la Quarta, presieduta dal Consigliere Sardella. La Consigliere Bucari conferma e rafforza quanto detto da Fiore. Il Consigliere Dr. Quagliarini, un addetto ai lavori, si dice preoccupato e chiede che si vigili affinchè la nostra zona non venga declassata. Per il Consigliere Cameruccio, l’ Osservatorio può avere un significato. La proposta riguarda un tema attuale e sensibile. Il Diritto alla Salute di Senigallia è anche quello di altri 11 comuni che della nostra struttura fa un punto di riferimento.

Se il Dr. Quagliarini si raccomanda un rimboccarsi le maniche, questo compito spetta prevalentemente al Sindaco come rappresentante della Conferenza dei Sindaci. Il Consigliere Rebecchini, con una battuta, rivolgendosi al Consigliere Fiore, esprimendogli tutta la sua preoccupazione, dice che Fiore vede tutto rose e fiori, ma che poi è intervenuto Quagliarini che ha detto una cosa preoccupante: il declassamento dell’Ospedale. Una persona, Quagliarini, competente e non un “parolaio”. Quindi, sempre rivolgendosi a Fiore, viene il dubbio che qualche problema sussista.

Anche per il Consigliere Battisti c’è preoccupazione e si sente dispiaciuto dalle dichiarazioni di Sardella. Quello della Sanità non deve essere inteso come un costo, anche perché, da quanto espresso dall’Assessore Paci in materia di bilancio, questo ha un rilievo minimo. E qui nasce un piccolo dibattito tra Sardella e Battisti sul numero di discussioni a livello di IV Commissione in materia di sanità. Per il Sindaco la Sanità non è né di destra, né di centro e neppure di sinistra. Solo un fatto è evidente: che il Sindaco da questa storia sulla Sanità ne esce rafforzato.

Ed ha ragione Rebecchini quando dice che il problema è preoccupante. Si sta smantellando tutto: l’acqua, la sanità, tutto ciò che è pubblico. Ma da parte dell’Amministrazione non si è mai detto che l’ Ospedale di Senigallia è un “Satellite”. Ancora Mancini a conclusione, affermando come il discorso si sia arricchito divenendo molto complesso.
Proposta alla fine bocciata. Strano come chi tocchi la sanità “muoia”, quando invece dovrebbe … “guarire”.

Sull’ultimo punto all’ordine, di nuovo l’Assessore Paci ad illustrare la permuta con privati di aree del comparto 1-2 di Borgo Bicchia, tra l’indifferenza dei presenti, intenti, come “scolaretti” a rimettere libri, astucci nelle cartelle in attesa della campanella del “finis”. Suono che giunge attraverso la proclamazione del Presidente Monachesi che la Seduta è conclusa. All’orologio sono 23,20

lunedì 1 novembre 2010