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martedì 18 giugno 2019

Già dalla foto, Roberto, si dovrebbe cominciare con il pensare...

...perché questa ostentazione del dispendio di utili energie economiche, da usarsi in modo diverso, quando poi i medici di guardia sono costretti a visitare in degli sgabuzzini ??

Devi sapere Roberto che il Ministero della Sanità nasce il 14 Agosto 1958 con il Governo Fanfani (DC) ed il ministro di allora era un certo Vincenzo Monaldi. E' un ministero che da quel lontano dì, tanto e nel contempo poco, è cambiato se non nelle sigle e nei personaggi che si sono avvicendati.
Tu Roberto, mi fai una domanda molto precisa, mettendo il dito nel cuore della piaga e quello che ottieni da me però, è solo un urlo doloroso, perché se avessi la certezza di chi e che cosa ha provocato quello che tu chiami giustamente "l'inizio della fine", non sarei qui a fare l'analizzatore da "due mini bond" sui social, ma potrei aspirare a chissà quali piani alti (lo dico logicamente sorridendo).
Io allora dividerei i mali prima a livello temporale politico e poi in quello delle figure fisiche intellettuali culturali e politiche che si sono avvicendate in questo ruolo istituzionale.
La DC quale partito politico, sta quasi sempre con il timone in mano con i suoi uomini come Fanfani nei  suoi bis-ter  ecc, come poi i Segni, i Tambroni, Leone e i Moro sempre uno-bis-ter ecc, i pluri Rumor, i Colombo, gli Andreotti bis ter ecc, i Cossiga, i Forlani, i Spadolini, i Craxi, eeee... fino ai nostri giorni con Amato-Ciampi-Berlusconi-Dini-Prodi-D'Alema- ari di nuovo Berlusconi e la sciagura attuale dei giorni nostri che ancora non trova un muro sufficientemente solido su cui andarsi a schiantare definitivamente, con la speranza poi di ricostruire tutto ripartendo da delle ceneri fumanti di una Nazione che non si merita tutto questo (i cittadini, forse hanno qualche colpa in più!): Berlusconi IV - Monti - Letta - Renzi - Gentiloni - Conte. 
Credo, con tutta onestà, che i mali nella sanità inizino molto prima del 1996, e più esattamente con il primo scandalo - Mani Pulite - nella Sanità (prezzi farmaci aumentati) quando a capo del ministero c'era Francesco De Lorenzo (PLI) e un suo degno amico di merende era un certo Duilio Poggiolini membro della P2, un uomo che nascondeva oro, preziosi, miliardi in banconote dentro i pouf della sua abitazione.
Poi da quel '93 si sono succeduti fino a giungere ai giorni nostri ben altri 15 personaggi con una vita media ministeriale di neppure due anni a cranio. Tante teste, neppure tutte all'altezza con 1 anno e 7 mesi di vita che già per costruire una sanità moderna era impegno improbo. a questo poi si aggiunga che Rosy Bindi, la Livia Turco, la Beatrice Lorenzin, si sono impegnate non poco a che tutto non funzionasse come si sarebbero auspicati gli italiani. C'è chi sta peggio, qualcuno diceva ed immagino che continuerà a dire. Chi si accontenta gode, ma a me non mi frega, sarà perché io guardo, come obiettivo, coloro che stanno meglio.
Dirti però di chi la colpa facendo un solo nome di persona, non mi sembra onesto. Farlo di un partito forse è più semplice, perché mi verrebbe facile per allora dire DC, ma i mali sono comparso dopo e la DC si era data un po' a tutti ed oggi a forza di darsi, mescolando il diavolo nell' acqua santa ha procreato quel PD, un partito tutte porte e finestre, dove le correnti rendono difficile la stagionatura di un nuovo ideale. 
La colpa quindi è di tutti, in primis di chi li ha messi lì, godendo spudoratamente da masochisti come solamente gli italiani sanno fare !
Devi sapere Roberto, che in origine i miei ideali politici sono nati e sono maturati in una vecchia sezione del PCI del quartiere di Capodimonte ad Ancona (dove sono nato), ubicata di fronte al vecchio Ospedale Militare. E sempre quelli sono rimasti come ideali basilari. Qualche cosa politicamente è cominciata a vacillare quando chiedevo il perché (avevo una quindicina di anni) che non mi veniva regolarmente dato, con le invasioni sovietiche prima in Ungheria e successivamente a Praga. Ed è da quel momento che ho cominciato a pensare con la mia testa, non accontentandomi più dei "meno peggio", del "turarsi il naso" votare "ingoiando il rospo".
Per qualche tempo non ho più neppure votato fino al rivedermi e ritornare di nuovo nei seggi, ma non più influenzato dal tifo curvaiolo della Sinistra o della Destra, ma bensì dallo studio matematico del calcolo delle probabilità che conferisce anche a quello meno erudito, di dire non sempre cose sbagliate, ma anche, a volte, qualcuna giusta.  Come altrettanto la formula è giusta per quelle persone erudite, che a volte tra le tante verità, sparano cazzate tremende.
Quindi non sono solito più votare il partito o la persona, ma per quello che viene detto, viene sostenuto e che ritengo (in quel preciso istante) azzeccato. Seppur sono sempre pronto a ricredermi senza prendere nulla per oro colato.
Il miglior complimento che ho avuto da un politico locale, mentre attendevo che avesse luogo un Consiglio Comunale, è stato quello di sentirmi dire :" Ma lo sai Franco che ancora non ho capito di che cavolo di partito sei?". La mia replica è stata quella di confermare la sua tesi anche perché neppure io a tutt'oggi so darmi un'appartenenza a qualche distintivo, bandiera, bandierina, lungi da me poi le tessere, non ho neppure quella del bancomat!! Vivo alla giornata, o meglio al periodo elettorale.
Ti chiederai perché ti ho detto tutto questo? Ma semplicemente per scusarmi di non aver risposto alla tua domanda. Mi hai detto spesso o quanto meno me lo hai fatto capire, che leggi tutto e poi ne trai i tuoi pensieri (e non sai quanto condivido con te questo tuo modo di fare), per cui ti ho messo lì alcuni link in rosso per facilitarti il compito. Poi tu sei più giovane di me e chissà che non sia tu a dirmi o meglio a confermarmi (perché io già lo penso) "ma forse Franco ti sbagli, perché la Vera, la Buona Sanità per tutti deve ancora nascere. Che invece già ci sia, ma solo per alcuni, con le possibilità economiche è come scoprire l'acqua calda".








di Franco Giannini

martedì 24 ottobre 2017

Le bugie bisogna saperle raccontare, come del resto le barzellette...

... e se non permettiamo di dirle ai bambini, cara ISTAT, tu allora, quantomeno, raccontacele in un modo più "credibile".

Il caso più recente è quello sui dati raccolti, che vi impongono di affermare che i decessi sono calati  ancora di un -5% e da cui emerge che l' aspettativa di vita si è ulteriormente allungata di ben 5 mesi, rispetto al rilevamento del 2013. 
Per cui, è qui la cosa da semplice dato statistico, diviene un servizievole marciume da inciucio politico, diviene elemento indispensabile per far confermare che l' età pensionabile va portata a 67 anni.
Concordo, con chi potrebbe ora dire, che i dati statistici sono forniti da noi cittadini sia in modo cartaceo che utilizzando la rete. E quindi come tali fornitori di una verità. Ma vero è anche che la gestione dei numeri viene poi elaborata e potrebbe variare con la messa a confronto del nudo dato con il variare della storiografia delle indagine che essa ha nei propri archivi ed con cui viene successivamente analizzata e messa in rapporto.
Vedo di spiegarmi meglio.
Partiamo allora, come ci spiega Wikipedia, con la data di nascita dell' ISTAT : nel "ventennio" quando "...fu istituito come Istituto Centrale di Statistica nel 1926 (legge 9 luglio 1926, n. 1162), durante il Fascismo, per raccogliere, in forma organizzata, alcuni dati essenziali riguardanti lo Stato. È stato in seguito riorganizzato, con il decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 che ha istituito il Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) e ha dettato norme sui compiti e l'organizzazione dell'ISTAT, cambiandone tra l'altro la denominazione in Istituto nazionale di statistica...". Due date :1926 e 1989.
Evidentemente, diciamolo onestamente, quel - raccogliere in "forma organizzata" alcuni dati essenziali riguardanti lo Stato - è stato riorganizzato nell'89,  un po' "all'italiana" e forse mantenendo quell'essenzialità tanto cara agli scopo governativi.
Dal 1926 a tutto il 1943 posso pensare che quei dati fossero, come dire, un po' manovrati a secondo di quanto facesse comodo allo "Stato" di allora, (ricordo il milione di baionette o il numero degli iscritti al Fascio) che proprio democratico e trasparente non era ? O no ?
Posso pensare che dal 1943 fino al 1945 (o anche '46/'47) ci fossero delle priorità ben più importanti ed impellenti che raccogliere dati per l' ISTAT.
Ecco che allora, i dati sulla mortalità, sulle aspettative di vita, avendo un periodo di tempo molto più breve e limitato, potrebbero non risultare, alla fine, così veritiere, come vogliono farci credere per poter poi confermare che gli italiani sono tutti belli, alti, con gli occhi azzurri, godono buona salute e muoiono quando si ricordano. Appunto, quanto si ricordano, ma dal momento che non diventano  mai "vecchi" ma solo anziani e con l'anzianità si dimentica, ecco che una delle cose che si scordano,... è proprio quella di morire.
Per via di questa storicità che manca o la si ha a singhiozzo e sporadicamente, scherzi a parte, quei dati relativi alla mortalità-aspettativa, dovrebbero essere rivisti tutti e ben suddivisi in due trance: una relativa a chi è nato nei primi del '900 (centenari) e un altra a partire dal 1950.
So che potrebbe far comodo, ma non si possono fare le somme utilizzando le pere e le mele facendo di tutta l'erba un sol fascio. 
Sono solo i "vecchi" di una volta che campano tanto e si "scordano" di morire. I nati dal '50 in poi lo sapremo a suo tempo negli anni 2050 o giù di lì. Gli immortali di oggi  sono quelli che non sapevano che cosa fosse il "sushi" o il "sashimi" al più conoscevano la sardella o l'arringa affumicata,  che mangiavano pane (fatto e cotto in casa dalla vergara) e cipolla dell'orto (concimato con letame di stalla e di casa. Gente che beveva l'acqua del fiume e non ancora quella del "Cervino" imbottigliata nella plastica, quella che solamente nelle feste più "importanti" mangiava la polenta sulla spianatoia con una salsiccia al centro destinata a chi ci arrivava per primo, che beveva un bicchiere (ma anche due o tre) di vino rosso della sua vigna o di quella di chi si conosceva senza postare su FB l'etichetta della bottiglia ed il suo prezzo, che si spostavano con il somaro e che non conoscevano che cosa fosse un SUV, che se tuonava non temevano di essere colpiti dalle "bombe" d'acqua, che la carta di giornale la riciclavano nelle latrine, che la nebbia era nebbia e no smog (non sapevano che cosa fosse), che il verde e gli alberi erano salute e non impedimenti... e potrei continuare . 
Polenta e salsiccia

Ed oggi ancora qualcuno di costoro, seppur con due guerre mondiali sulle spalle (e le guerre segnano e neppure poco sia sul fisico che sull'anima), forse proprio per quegli antiquati motivi sopra elencati, ancora gode ottima salute alla faccia dell'INPS e della Lorenzin. Non è di certo la stessa cosa per chi è figlio del post-guerra, fritore di tutte le bellezze e le comodità della "così tanto cantata MODERNITA' che però fa fregarsi le mani all'INPS e sorridere la Lorenzin.
Anche i dati raccolti relativi alla mortalità dei bimbi dovrebbero essere riveduti e forse corretti. Una volta, è vero, morivano per gli stenti, di malattie debellate con i vaccini o di parto ancor prima di vedere la luce. Oggi, fortunatamente, non è più così. Ma sarebbe anche giusto conoscere quanti di questi piccoli esseri muoiono colpiti da malattie che il progresso con le sue "modernità" ci ha regalato: in primis i Tumori. Ed allora qual'è il saldo di questi due aspetti? Era meglio prima o è meglio oggi.
Ma si, facciamo finta di crederci, quanto e quando ci raccontano malamente queste panzane ed in maniera poco credibile.
Perché qualora avesse ragione il sottoscritto, il progresso sarà stato anche bello, ma forse è stato troppo repentino, difficile da controllare e da comprenderne il giusto livello di utilizzo e senza quegli eccessi (come invece avvenuto!). Ora tornare indietro non si può (dicono i più) o meglio non si VUOLE (penso io) ecco che quindi, molti, per non essere costretti a rinunciare a tante comodità superflue oggi ritenute indispensabili, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia, bevendosi quello che viene raccontato. E la sintesi che ne viene fuori è questa: facciamo finta di credere ancora alle favole, stiamo silenziosamente a meditare su che cosa sia meglio se morire comodi o scomodi, se lavorare fino al raggiungimento del 40° anno di servizio o finire la propria esistenza a 67 anni sdraiati a terra, magari in fabbrica, in cantiere, in miniera o sopra un camion. L'ISTAT, l' INPS e la LORENZIN  soffiano sulle virtuali candeline poste sulla torta (anch'essa virtuale, costoro non regalano nulla) dei vs. (ve lo auguro) cento anni mentre, con il sorriso di circostanza da presa per i fondelli, ringraziano.







di Franco Giannini

mercoledì 5 ottobre 2016

Se la Lorenzin, come oramai risaputo, non beve di certo il brodo d'aquila ....

... la nostra sanità regionale, che è un'eccellenza (loro si dicono!), ma nei fatti non è migliore della Beatrice, al più può bere quello di guatto.

Abitando nel Bel Paese, quello delle contraddizioni, e nella Regione delle Eccellenze, le Marche, leggo in una nota http://www.linkiesta.it/…/meningite-piu-di-400-euro-…/31841/ che :" Nelle Marche, invece, il vaccino costa 74 euro, a cui bisogna aggiungere 12 euro per la prestazione sanitaria. Anche se, come raccontano molti genitori, il vaccino non sempre è disponibile. Quindi c’è da aspettare. Senza dimenticare che il vaccino richiede tre richiami sotto un anno di età. Per cui il costo è da moltiplicare per tre". Voi non crederete quanto vorrei che questa notizia riportata fosse solo una bufala da FB... ma non credo, perchè dovendo vacinare i miei due nipotini ho sentito sparare cifre di 180 € a testa ?? Se fosse così, mia cara LORENZIN, eccoti una delle ragioni per cui le coppie di giovani preferiscono non mettere più al mondo dei figli, mentre tu scialacqui milioni per stupide campagne pubblicitarie senza senso proprio per incrementare le nascite scopiazzando in malo modo quello che faceva Benito con i suoi Oro e Figli alla Patria. Ovvio che invece quella sponsorizzata dalla toccante e nel contempo bella immagine di Beatrice Vio olimpionica e nazionale (da non confondere quindi con la ridacciana ministra), non l'ha di certo ideata la nostra Sanità... pardon, mi scuso per l'errore di battuta, perché sanità, la nostra sanità, si scrive con la lettera minuscola. Non certo per chi in esso lavora, bensì solo per chi ha il privilegio economico di dirigerla.


Beatrice Vio
Ma ecco che passa qualche ora e mi vedo arrivare un Comunicato Stampa Comunale in cui mi si annuncia che il professor Roberto Burioni sarà a Senigallia per presentare il suo libro “Il vaccino non è un’opinione”. Ritengo che sia un appuntamento da non perdere domenica 9 alla Rotonda a mare della spiaggia di velluto, in principal modo per quei genitori che non credono sulla assoluta necessità delle vaccinazioni, con la speranza che essi si riavvedano.
Quindi il mio è un SI convinto alle vaccinazioni e lo dico senza mezzi termini nel timore di essere magari frainteso. Perchè c'è un perchè. Se il vaccinarsi è cosa non consigliabile, perchè non dovrebbe essere tassattivamente obbligatoria come per altre? Perchè la si fa pagare? E perchè in alcune regioni è gratuita ed in altre no? Figli e figliastri? E perchè i costi del siero variano da paese a paese? Ma quanto tempo ci vorrà perchè quella famosa siringa costi lo stesso prezzo in tutta Italia?
Mi sta bene che vengano organizzati simili incontri, anzi doveroso ed utile, ma ben più importante sarebbe richiedere nel corso di queste tavole, alla Ministra che sembra sorda in questi frangenti da entrambe le orecchie, ai Sindaci responsabili della salute del cittadino, agli Assessori Comunali e Regionali preposti a tale servizio, che non facciano solo la solita comparsata, il solito discorso composto di belle parole, bensì diano una risposta immediata che non sia quella che oggi è in uso e che credo lo resterà fino al 4 di Dicembre.
Infatti sono convinto che come sarò considerato io, il solito popolista, alla fine la colpa ricadrà anch'essa a chi non voterà SI al prossimo referendum costituzionale, la panacea di tutti i mali, perchè qualora vincesse il SI ci sarebbe un avvicinamento tra le Regioni e lo Stato. Ma le Regioni che l'hanno già gratuita o hanno degli amministratori scienziati esse, o abbiamo dei rincogl@@@@ noi? Quindi io voterò ho un ulteriore motivo per votare NO, perchè nelle file del SI, siedono coloro di cui io non ho assoluta fiducia, nè su quello che fanno, nè per come lo fanno. Individui, tutti con la stessa targa della città patavina, incapaci, insensibili, spocchiosi, convinti della posità delle loro decisioni scaturrite dalla loro arrogante presunta saggezza. Ed a farne le spese poi dei mediocri risultati, sono come sempre, le spalle della povera gente.


Perchè se da questo incontro con il Professor Roberto Burioni studioso ed esperto di microbiologia e virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano si riuscisse a far superare i timori di tanti genitori e soprattutto far capire loro la necessità della vaccinazione poi si andrebbe a sbattere sul secondo problema, secondo solo in ordine cronologico, sulle difficoltà economiche che troverebbero famiglie al cui intermo si combatte con il precariato, la disoccupazione, con redditi da sopravvivenza. Ed allora in questo caso, come si suol dire, le parole non riempono la dispensa e lasciano, purtroppo, il male che trovano.
Cari amministratori, lo sapete voi quanti giorni o quante ore deve lavorare un operaio (da ritenersi fortunato perchè ha un lavoro) per raccimolare 360 € per salvaguardare la vita dei propri due figli? Non parlo degli altri  casi appena accennati e quindi con maggiori difficoltà. 

Credo che dopo un giro di carattere scientifico, ne siano necessari ancor più alcuni di carattere organizzativo ed economico per chiarire la questione da me sollevata. E prima che qualcuno dei presenti lasci il tavolo per "improcrastinabili impegni assunti". E se non ne doveste parlare non sarebbe questione di SI, sarebbe questione del solo non sapere che pesci prendere. Ovvero uno dei motivi, per i quali gli elettori vi hanno sistemato in quella sedia con il compito di disfare quei nodi che il cittadino non è in grado di risolvere, ma che vuole siano risolti.  





di Franco Giannini

lunedì 5 ottobre 2015

La Lorenzin, ovvero la ministra che con quella bocca può dire ciò che vuole...

... non li perse quando ancor una giovincella di 40 anni li aveva legati con il fil di ferro, figuriamoci oggi da ministra della sanità.

Solitamente rifuggo dal chiedere l'aiuto in quello che spesso sulle pagine di FB considero come la Catena di San Antonio" del "Condivi se sei d'accordo". Ma questa volta, mi cospargo la testa di cenere e invito gli amici, per una volta, ad aiutarmi, perché questo mio grido, che non è più di dolore, ma di rabbia ed esasperazione, riesca, visto mai, ad arrivare alle orecchie della ministra o di qualche suo lecchino sottopanza. Ho fatto già una lettera aperta, che non ha avuto seguito, come del resto non ne avrà questa. Sono del resto codardi nel rispondere, quanto in egual misura della loro alterigia, arroganza e spocchiosità.

Povera crista, le son piovuti addosso un sacco di rimproveri. Il primo che come ministra della sanità, non ha neppure in mano una laurea breve da infermiera. Vabbè, è vero, ma è anche vero che ha però un bel diploma di liceo classico. Che cosa ci fa? Del resto non è un pezzo di carta (come lo chiamava mio padre!) a fare intelligente un imbecille.  Agli altri mortali (intelligenti e capaci) solitamente serve quale buona preparazione per affrontare studi universitari, ma a lei non è servito perché conseguito il diploma è stata rapita. Rapita da chi o da che cosa? Sembra che sia stata folgorata nella via di Damasco e che la prima cosa che abbia abbracciato sia stata la politica. Una cosa che ti fa credere di divenire una specie di padreterno in qualsiasi cosa tu ti voglia cimentare. Vero però è, che lei anche dopo la scuola ha sempre continuato a studiare, tanto che oggi, arrivata dove è arrivata, con i risultati sotto gli occhi di tutti, si può ben dire che continua a studiare, ma sul come prendere per i fondelli i comuni cittadini, con un occhio di riguardo particolare a quelli con la salute a rischio ed a quelli meno giovani. Insomma, una specie di accanimento nei confronti dei più deboli. Un po' sadica, direbbe qualcuno. Ma no, è una ragazza che ha bruciato i tempi della carriera politica e si è ritrovata proiettata senza accorgersene dagli anni della dolorosa macchinetta dei denti agli anti estetici mandarini sotto gli occhi più difficili da curare (a pagamento, perchè il SSN non passa le cure estetiche).
Del resto, che volete, almeno una volta in una cosa siamo tutti uguali, negli anni (presi come spazio temporale, non certo di qualità di vita) che passano impietosamente nello stesso modo.
Non avrà ancora sostenuto gli esami per la qualifica d'infermiera, però non si può dire che di materia odontoiatrica non ne mastichi (battuta!) qualche cosa o che non potendola masticare ne sia completamente digiuna.
Se il nostro bravo premier "orzobimbo" ha creduto che le quote rosa dovessero essere rappresentate da questa mediocre tipologia intellettuale di signore quali appunto la Lorenzin, la Madia, la Giannini, la Mogherini, la Pinotti, la Guidi... per scendere al di sotto della mediocrità fino a toccare l'insufficienza e con tanto di tutore di sostegno, come la Picierno in primis, la Bonafè, la Moretti, la De Micheli ed altre di cui non mi sovviene il nome, certamente l'ha fatta fuori del vaso. Del resto non è la prima volta e neppure sarà l'ultima. Non politiche, non intelligenti o quanto meno non fanno nulla per dimostrarlo, solo forse delle piaccione (e poi mica tutte) intrattenitrici TV o ragazze da copertina nei giornali patinati.
Ma quello che mi lascia di sasso è che le donne, quelle intelligenti, lontane dalla politica (e ce ne sono tantissime e forse anche in maggior numero degli uomini), non si sentano offese da tali scelte che ledono l'intelligenza di chi la materia grigia l'adopera ogni attimo della giornata, non certo per giocare a fare la politica di turno, ma per mandare avanti la baracca (leggi famiglia!).  

Bisogna riconoscere che la Lorenzin conscia della sua limitatezza, ha scelto diversi tutori circondandosi di professionisti in materia. Medici e professori che lasciano in verità qualche dubbio sulle loro effettive conoscenze del problema Sanità.
Ricordo che quando ero militare, ci chiedevamo perché il medico della caserma (eccezion fatta per i Sten di complemento che erano di leva come noi) avesse scelto di vestire una divisa guadagnando quattro lire, rispetto a quanto avrebbe potuto racimolare lavorando in privato o in una struttura ospedaliera. E la risposta ci arrivava puntuale quando marcando visita questi ti prescrivevano, tanto chee avessi il mal di denti o il mal di stomaco o una influenza, la solita miracolosa supposta che guariva tutti i mali. I padri, delusi, immagino che dicessero "poveri quattrini miei".
E questo pensiero mi torna alla mente quando si parla di questi consiglieri, di questi esperti la cui preparazione, almeno vedendo i consigli che propongono a questa signora, è sotto gli occhi di tutti. Con i loro genitori accomunati nel dolore di quelli di cui sopra, con i figli in Sanità.
Ed oggi la Lorenzin, più che vederla come una valida, preparata, efficiente, ministra della Sanità, mi appare come una dolce, innocente, patetica sartina anni '30 a cui per ammodernizzarla, qualcuno le ha riservato uno stand al Salone della Moda di Milano. Ma lei  rimane un anticaglia identica a quella specie di antica immagine della Madia (che moderna non diverrà mai!), con le forbici in una mano e l'ago nell'altra ed alla quale di nuovo e moderno gli hanno solo cucito un sorriso governativo d'ordinanza a 42 denti che rispecchia tutte le falsità del suo partito e del suo premier. Quello stesso sorriso imposto per raffigurare l'emblema di quell'ottimismo con il quale si dovrebbero risolvere tutti i mali del paese, sempre che il paese ne abbia.

Oltre 200 esami, tra analisi di laboratorio ed immagini,  che se li vogliamo, da domani, dovremo pagarceli. Ed in un certo qual modo devo dire che concordo nel fatto che fino ad oggi se ne facevano forse troppi ed in maniera incontrollata. E l'ho anche scritto a suo tempo. Il medico di famiglia non ti visita più. E' diventato un burocrate della Pubblica Amministrazione senza più il camice bianco, ma con le mezze maniche nere.
Ora entri nell'ambulatorio e dopo il saluto gli dici "Dottore, ho un dolorino qui..." e gli indichi il fianco, ed immediatamente ti senti rispondere "Faccio fare l'impegnativa per una TAC all'infermiera e poi vediamo! Arrivederci". Si sono dimenticati a come si fa una visita, al vecchio dica 33, faccia un bel respiro o ai vecchi raggi X per i dolori di stomaco o i fegati ingrossati. La vecchia visita a domicilio è rimasta solo quella dei giorni festivi se ti piglia un colpo e sei costretto a chiamare la solita, comprensivamente spaurita, guardia medica alle sue prime armi.
Ma vedi quante volte ho usato la parola vecchio? E' tutto lì l'arcano. Il progresso avanza, ma non è per tutti. Oggi a quel che sembra ci sono tecniche più moderne che ti garantiscono sicurezza e celerità superando anche le liste d'attesa. Come? Basta che paghi. Se non puoi, crepi! Anzi, poco prima di chiudere gli occhi ti fanno anche usare questi accorgimenti di ultima generazione, perchè magari avendo certezza che intanto sei sotto la pensilina in attesa dell'ultimo treno, puoi servire da cavia per qualche medicinale da testare che qualche casa farmaceutica in cambio di un bel viaggio ha promesso al primario.

Sordi, nel suo "Il medico della Mutua" ha preceduto i tempi. Una sua visita era arrivata a non superare i 3 minuti ed oggi abbiamo realmente raggiunto quel tempo. Quindi  controlli e non i tagli ci volevano. Tagli poi che chiamano con un altro termine: Razionalizzazione, ma non venite a prenderci per i fondelli.
I posti letto sono diminuiti, gli interventi sono oggi tutti ambulatoriali o in day hospital, le medicazioni poi anche per  quelle più dolorose, alzi le chiappe e te le vai a fare al poliambulatorio. E per i deficienti che ci governano invece queste sarebbero razionalizzazioni: ovvero si spende meno, perchè si offrono maggiori servizi. Ma a quel che mi risulta anche i servizi funerari fanno acqua ed hanno i loro problemi. Il fatto che non vi mandi a farvi benedire è perchè cerco di restare una persona educata. Non so però per quanto tempo ancora.
Un conto è un controllo sull'uso abuso di un qualche servizio, un conto è però usare l'arma del ricatto nei confronti dei medici minacciandoli che se l'esame non è indispensabile lo dovranno pagare loro.  Chi è che lo deciderà, un medico in frontiera o un rincoglionito medico ministeriale con le piaghe da decubito sotto il deretano dovute alle quantità di ore che passa in poltrona e che ha preferito quel posto perché allergico alla vista del sangue ed incapace di fare anche un'iniezione?
Ma invece oramai la dittatura ha occupato le stanze del Governo.

Ma la stronzata peggiore (e si scusatemi, sto diventando volgare, ma lasciatemi almeno sfogare ) che è uscita dalla bocca della Lorenzin (lei con quella bocca si può permettere di dire ciò che vuole grazie ai "fil di ferro" dolorosi, ma utili, usati nell'età giovanile), ha insinuato che la gente va dal dentista come fosse un diletto. Sarà inesperta, sarà ingenua, sarà consigliata male, ma oramai ha un'età adulta, ha due figli, occupa una carica importante, cose che non gli permetteno più di vomitare castronerie senza usare la materia grigia che ha  a sua disposizione. Prima ragioni e poi dai fiato alla bocca.

Io, e si passo a darti del tu, perchè sono prima cosa più anziano e di tanto di te e poi sono uno dei 60 milioni dei tuoi datori di lavoro che ti pagano profumatamente per svolgere un lavoro che tu invece esegui in maniera arruffata e qualitativamente scadente. Devi sapere mia cara che io ho rinunciato a curarmi nel modo da te imposto. Ma non da oggi, solo perchè tu me lo imponi, ma da tanto tempo. Rinuncio a fare esami del sangue, delle urine, a quelle per immagini seppur sia cardiopatico e portatore di Pacemaker. Perchè ti chiederai ? (ma che fesso che sono. So che non te lo chiederai perchè della vita degli altri, tolti forse i tuoi cari, te ne può fregar di meno!). Semplicemente perchè quella che tu e quell'orzobimbo di quello che credi sia il tuo superiore (I tuoi superiori sono i cittadini! Ricordalo e non solo da accattoni quali siete voi politici, al momento delle elezioni), mi proponete, non è più una vita dignitosa, è una vita da pezzenti. Una vita a cui io preferisco rinunciare ancor prima di arrivare a darvi la soddisfazione di sentirmi negare anche di staccare la spina di una eventuale macchina che mi continui a tenere in vita. Perchè alla fine è quello a cui andremo incontro.

Ma quando parlavo di stronzata a cui avevi dato vita, mi riferivo alle cure odontioiatriche che la gente, secondo te, si divertirebbe a farsi fare.
Io anche qui ho rinunciato e da tanti anni, causa il costo di queste cure. Non avevo i quattrini prima quando avevo uno stipendio, figurati oggi con una pensione da operaio ed un affitto da pagare. E forse sarà perchè i costi sono salati che tu credi nella tua voluta ingenuità che la gente ne approfitta?
Ma sai quanto costa una sola pulizia dentale? Sai che cosa comporta la pulizia dentale a livello di  sicurezza per il fisico che non sia solo un igiene orale? Sai che cosa comporta la perdita dei denti e non parlo come fattore estetico? Bene anche in fatto di malattia orale, io mi sto "curando" da me e come puoi ben vedere dalle foto che mi sono scattato con un selfie puoi vedere in che condizioni ho la bocca. Ed io, tu non di certo e non perchè non hai uno straccio di diploma da infermiera, sono consapevole che ci sono tante persone con bocche in condizioni più pietose. Ma vedi i due denti, quelli me li sono estratti da solo o meglio sono caduti da soli, Molto probabilmente Piorea. E se così fosse, cosa di cui ho quasi una certezza, questi due sono solo i primi di una lunga serie.

Tra la tanta sfiga delle tante carie,  che fortuna, mi son caduti proprio i due che forse erano i meno peggio.
Gli altri però sono stati intelligenti e per non farmi trovare orripillante oltre a quello che già sono, anzicchè lasciarmi una finestra sopra ed una sotto, intelligentemente si sono spaziati. Un gran culo (pardon!). Il tartaro ha occupato quasi tutta la superfice dentale, una ciste di non so quale natura sta nascendo tra i due incisivi superiori e tu mi vieni a dire che la gente va dal dentista, così, quasi per divertimento. Paradontax, Listerin e spazzolino sono le uniche cure che mi posso permettere. Del resto tu le cure gratis le proponi alle persone economicamente disagiate (7 mila € annue?) ma ci fai o ci sei?
Però attenzione, con la bocca che mi ritrovo sono in possesso di un'arma impropria. Quasi da dencia alle autorità preposte. Con una mia espirazione incontrollata e di primo mattino potrei procurare dei guai irreparabili a chiunque mi si pari di fronte e la colpa se ciò dovesse avvenire, dovrebbe ricadere sulla tua persona.
 
Come dici? Le foto fanno un po' schifo? Condivido, hai ragione, ma vedi e credimi che non sono solo le immagini a fare schifo, ancor più sono i comportamenti.
A questo punto chiudere con un "Vergogna" sarebbe da populisti, ed allora io chiudo invece, anche perchè lo sento veramente, mi spiace, perchè provo per te una gran pena !







di Franco Giannini

martedì 28 luglio 2015

Manco podologa e già ministra sanità, mamma e con il modesto dono dell'infallibilità.


Siamo in buone mani, però non vorrei trovarmi impreparato ed allora, io, comincio a prepararmi. A voi, intanto, gli Auguri sperando non ne abbiate mai bisogno!

Ill.ma Ministra 
Beatrice Lorenzin,(se solo lo conoscessi un titolo non lo si nega a nessuno!)
sono andato nella sua pagina di FB. Ma ho potuto constatare (le fa onore!) che a differenza di altri suoi colleghi, sarà perchè ha due gemelli che la impegnano ora un po' di più (seppur con gli aiuti che sicuramente non le mancheranno), su queste pagine viene di rado. Infatti scrive poco, sono tutte bloccate, per cui mi resta difficile farle arrivare tutta la mia rabbia. Meglio così, dirà
Quindi una lettera aperta è forse l'unico modo per dirle quello che penso... e non solo io. Già l'articolo di cui allego sotto il link, la dice lunga sulle innumerevoli vessazioni morali che ogni giorno indirizzate a tutti i cittadini. Quell'individuo del PD (con cui è destinata a dover trattare), di cui mi rifiuto anche di scrivere il nome, parla di porre un taglio di 10 MLD di € al bilancio Sanità di cui lei è ministra occulta. Si occulta perchè non si sente mai la sua voce se non per mettere delle pezze alle corbellerie che il suo "Premier" le procura con le proprie alzate d'ingegno. Razionalizzazioni le ha chiamate il settecervelli economico, economizzazzione della spesa l'ha definita Matteo il bugiardello, lei invece gentilmente ha precisato che gli introiti da queste economie saranno utilizzate per la ricerca. Ma che brava a fare rinacci. Poi ha negato anche che non ci sarà alcun taglio da 10 MLD. Ma da una signora, mamma, tutta sorrisi da educanda, non si sarei mai atteso di essere preso per i fondelli all'età di 73 anni.
Però senza nulla dire conferma che queste "razionalizzazioni economiche" ci saranno e quindi a beneficio di chi se non dell' Assistenza Privata. Complimenti signora, è diventata mamma, ma il suo DNA politico non si è di certo ammorbidito. Le altre mamme certamente la sapranno ringraziare al momento e nella maniera giusta. Certamente non quelle con il suo reddito
Quello che vedo le è scappato o sta scappando a molti dei suoi cari preparati, intelligenti colleghi di partito e non è che intanto potreste portare domani mattina stessa un taglio agli ambulatori del Parlamento e del Senato. 
Zac e da domani se qualcuno di voi tutti 1000 che bazzicate in quell'area, non dovreste star bene, consiglio di tenere sotto mano il telefonino per chiamare il 118. La vostra vita del resto, ha lo stesso valore (o dovrebbe averlo) di quella di noi cittadini. "Nevvero?" diceva il bravo Pertini. 
Se poi Roma dovesse avere problemi e disservizi con ambulanze, medici, Sanità in genere... meglio per noi. No detto così può suonare male ed allora mi spego meglio. Potrebbe esservi utile quale esperienza personale, per migliorare il servizio e magari se c'è da tagliare, partite con le forbici togliendo quello che di superfluo avete notato nel corso della vostra esperienza. Di tempo ne avrete a sufficienza visto che le permanenze ai PS generalmente durano ore, salve che non si tiri le cuoia prima.
Sono consapevole che non la riceverà e qualora la ricevesse qualche suo/a sottopancia, non la leggerà e quindi non risponderà, ma se anche la dovesse leggere, c'è poco da replicare. Il silenzio è più rinfrancante moralmente delle medicine (logicamente per lei intendo, visto il peso che ha sulle spalle, seppur nessun medico glielo abbia consigliato!). Un politico del resto mai direbbe avete ragione, mi dimetto e ritorno a lavare i piatti o i pannolini a casa. La ringrazio quindi virtualmente come se fosse arrivata fin qui a leggersi anche gli auguri ed i miei più cortesi saluti.
Auguri, termino così come avevo iniziato, perchè anche lei ne avrà tanto, ma tanto e poi tanto bisogno.







di Franco Giannini

PS : Io ci ho provato, visto mai che gli arrivi almeno questo, ai censori piacendo!
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tutti più contenti di curarci a casa, ma si è preoccupata di destinare degli spazi all'ampliamento delle Camere Mortuarie?
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