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martedì 9 aprile 2013

Anche a "Piazza Pulita" tengono famiglia!!

Abbiamo perduto tutto, ci resta solo quel po' di dignità, ma credo per quel breve  lasso di tempo che vedo ogni giorno accorciarsi, che ci permette ancora di frenare per non cadere nel baratro di decisioni comprensive ma, col senno del poi, dolorose e vergognose.

Non ricordo esattamente di chi sia il pensiero e neppure le parole esatte, ma il concetto è questo :" Quando l'individuo arriva a perdere ogni cosa, guardandosi attorno si accorge di essere ritornato "libero".
E questa sensazione sono riuscito a viverla, guardando la trasmissione televisiva di ieri sera mandata in onda da La7 dal titolo "PiazzaPulita".
Corrado Formigli, ex giornalista collaboratore di Santoro ed ora conduttore e giornalista di questa trasmissione, ha aperto il suo programma, introducendo sensazionalmente il viso di un nostro conregionale: Andrea Cecconello, entrato nelle cronache nazionali per aver avuto il coraggio, a "brutto muso", durante i funerali dei suoi tre concittadini suicidatesi per i motivi economici che stanno attanagliando il Paese di urlare un "Omicidi di Stato" durante l'uscita delle bare dalla chiesa, indirizzato verso le personalità intervenute.
Non dico un pensiero condiviso da tutti, ma comincio a credere dei più !!
Andrea Cecconello
Troppo succulenta era l'occasione per farselo sfuggire e Formigli se l'è accaparrato e l'ha gettato subito all'apertura della trasmissione certamente per avere aperta la scaletta di quanto si sarebbe poi dovuto trattare in trasmissione ed avere argomenti da discutere e far scinolare con gli opinionisti e politici presenti.
Ben fatta la sua intervista, dettagliata nei particolari che ci hanno portato a conoscere chi è Andrea attraverso la sua ex attività, il suo ex reddito, come si mantiene ora, i suoi debiti e come vorrebbe che i politici, lo Stato, lo potrebbe aiutare per risolvere i suoi problemi. Poi una volta spogliatelo di tutto quello che voleva sapere e che l'avesse facilitato nel suo attuale primario lavoro,  l'innalzamento dello share televisivo, lo invitava a sedersi tra il pubblico.
Ma questa volta l'astuto Formigli, non si accontentava, perché l'invito a sedersi tra il pubblico era solo un modo per farlo rimanere in sala, come gli suggeriva, per ascoltare i salottieri presenti per riascoltarlo e sentire quelle che sarebbero state le sue conclusioni ampliando nel finale la spettacolarità di questo crescendo rossiniano.
Intanto il pubblico veniva invitato a chattare su Twitter alla domanda posta dalla redazione "lo stato che non ho" che cosa lo Stato non sta facendo, pubblicando discrezionalmente le "più migliori" risposte che non dessero troppo fastidio.
Come troppo fastidio sembra dessero le interviste degli operai di Torino. Non voglio pensare per via di una censura "redazionale", (oggi in Italia non esiste più!), ma una esigenza dovuta dai tempi previsti in scaletta e causati dalla "benedetta" pubblicità che non sente, purtroppo, nè santi nè ragioni. Ma guarda caso cade sempre ad hoc. Più puntuale di un orologio svizzero. Ai lavoratori, allora viene tolto il microfono, ai politici, stranamente, viene sempre concesso una manciata di secondi in più per concludere i loro sempre profondi  pensieri, quando poi non si tratta del conduttore che può interrompere quando vuole e magari fa a tempo a infilarci anche un "breve servizio".
Corrado Formigli
Non vorrei che si pensasse che chi scrive è legato ad astiosi giudizi di parte nei confronti di una rete televisiva sinistroide, perché lo sono anche io ed è una delle mie reti preferite. Solo che io, da un po' di tempo a questa parte, mi sono sciolto il collare ed ora vado in giro abbaiando e senza guinzaglio. Ho perso tutto e mi ritrovo libero, senza padroni.
Belli per carità, i servizi, drammatico quello sulla Siria. Onore al merito a chi l'ha girato e redatto. Ma quello che più mi ha infastidito, caro Formigli, è stato il finale che credevi ti portasse uno share ancora più in alto ed invece ... chi troppo vuole... Forse lo share sarà anche salito, non lo so e neppure mi interessa, ma il finale è stato, se mi permetti dirtelo, almeno per me, mal gestito.
Cecconello, ti ha risposto come gli italiani ti avrebbero risposto, dopo le "Cazzate" ascoltate, pazientemente, dalle tre "politichesse" presenti. Falsa la Gelmini, supponente la Bonafè, buonista e schifata la Ravera (anche se si è definita, malgrado sia assessore, non politica). Ad essere il provocatore di tale risposta sei stato proprio tu, anche un po' ingenuamente, perché più di di una volta la regia aveva inquadrato il marchigiano Andrea, con il viso che preludeva tale giudizio. Anche lui, un uomo ritornato ad essere libero dopo aver perduto tutto. E questo numero di persone stanno aumentando e non certo per inalzare gli share di programmi, ma proprio per l'esasperazione che si ascoltano dai loro racconti. E su queste cose non ci si deve preoccupare di crearci sopra dello spettacolo dove lo scandolo non sta di certo nella parola "Cazzate".
Ma non mi sei neppure piaciuto, quando hai cercato di prendere le distanze, scocciato, da quella parola. Non credo per il turpiloquio, oramai è entrata nell'uso comune, ma perché hai subito compreso che ti aveva fatto perdere dei punti, come Santoro nella trasmissione con Berlusconi.
Quello che più, invece, mi ha fatto piacere è vedere il gelo che è sceso nello studio, quando Cecconello andandosene, passando dietro le poltrone imbottite, delle stelle della politica, ha aggiunto il "Vergognatevi!!!". Evidentemente qualche cosa sta cambiando ed anche i politici, senza qualcuno che protegga loro le spalle cominciano ad aver paura. E si sono ben guardate bene dal replicare, per poi riprendere a sputare sentenze che oramai sanno di stantio.
Permettimi un consiglio, capisco che avete famiglia, ma perché non provi per una volta a rovesciare la trasmissione mettendo in tribuna i politici privi della parola e quattro o cinque cittadini (logicamente che sappiano parlare e nelle persone presenti tra gli operai di Torino ve n'erano!!) nelle poltrone, invece che chiedere suggerimenti di 120 o 140 caratteri su Twitter?? Chissà che non diano dei suggerimenti ai babbei in tribuna, discutendo dei loro argomenti, dei bisogni immediati di tutti i giorni e di come attuarli.

Franco Giannini

mercoledì 6 agosto 2008

LA POLITICA...AL BAR DELLO SPORT


di Franco Giannini


Leggendo le notizie flash che le agenzie di stampa mandano in onda fin da ieri, se non riguardassero cose serie ed a noi vicine, farebbero solo sbellicare dalle risa. http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080805/tts-boicottare-apertura-olimpiadi-scontr-97cd5f9.html
Personaggi politici, quali ex ministri, parlamentari semplici e graduati della politica, che scoprono che tra circa 48 ore (giochi di fuso orario non calcolati ) si apriranno i Giochi Olimpici di Pechino.

Ecco allora che Gasparri, la Meloni, lo stesso Fini, Frattini, Bossi, e tante altre "mezze cartucce" della Politica Italiana si sentono autorizzati a esprimere il loro parere circa il comportamento "giusto" da tenere nella manifestazione di apertura.

Berlusconi, intanto, comportamentalmente molto vicino ai tentennamenti del Prodi dei tempi migliori, dopo tanti "Ci vado", "Non ci Vado", "Forse che si", "Forse che no", ha estratto da una tasca un certificato medico che, alla faccia di Brunetta, ha sbattuto sul tavolo, dicendo di non poter andare per cause di salute (non sopporta il caldo!!! Allora in autunno farà meglio a trasferirsi in Alaska). E ha posto la patata bollente sulle mani di un povero Franco Frattini, quasi a dirgli ora sono c...i tuoi. Ma non è perchè Silvio non sapesse come risolvere il problema è solo per far fare le ossa ad un "ragazzo" che deve fare esperienza.

Dicevo allora, che Gasparri non poteva che invitare (sempre tenendo conto delle famose 48 ore) gli atleti italiani a boicottare l' apertura (non sfilando) puntando, non poteva dir altro del resto, ad un "Gesto Forte" ed aggiungendo, chissà se con voce più flebile, in favore dei diritti umani.

La Meloni, la "matricolina" ministeriale, non poteva che scimmiottare quando detto dal suo collega di partito, fidandosi a prescindere che quanto da lui affermato, navigato com' è non potesse che da essere sottoscritto, aggiungendo ''il presupposto di questi Giochi era proprio quello di cercare di chiedere con maggiore forza alla Cina passi avanti in materia di diritti umani e civili.... non si e' mosso nulla ed anzi il problema sembra del tutto dimenticato''.

Loro se ne sono ricordati solo 48 ore prima, quando i "giochi" organizzativi erano stati già programmati. Mi sembra tanto come "Io l' avevo detto...ma era troppo tardi...pazienza, sarà per un' altra volta."

Fini, invece scimmiotta il Berlusca. Lui in questo momento, con la carica che ha, preferisce fare il pesce in barile e quindi non va più in là di un ''il boicottaggio non raggiunge l'obiettivo che ci si prefigge'', una lavata di mani e tutti in ferie...

E Frattini cosa doveva dire, lui là ci dovrà andare, purtroppo..., se non un ''non politicizzare'' . E si sarà meglio, io avrei aggiunto anche "non facciamo stupide polemiche", che ci sarebbe stato anche bene.

E l' ex celodurista-federalista Umberto Bossi, risvegliatosi di soprassalto, non poteva che dire, su suggerimento, con la voce da basso "parole ipocrite", gli spiegheranno poi a cosa si riferivano...

Sfilare o non sfilare è una scelta individuale che a secondo di cui uno ne pensi può essere criticabile o meno, la falsità è un' altra cosa.

Apprezzo quindi non la scelta ma il coraggio e la sincerità di alcuni nostri atleti che la dicono come la pensano:"Certi politici, anche se sono vicini alle mie idee, sono incompetenti: non capiscono certe cose al di fuori del loro mondo....Non vedo perche' disertare la cerimonia di apertura, allora tanto valeva boicottare i Giochi....E poi alla ministro Meloni chiedo, ma lei diserterebbe l'occasione della vita? "(pugile Clemente Russo).

"Mi offendo quando un politico parla di sport. Perché' certi gesti dimostrativi non li fanno loro o non li chiedono ad altri? Perché' sempre a noi sportivi?'' (Ct pallavolo Andrea Anastasi).

''Disertare la cerimonia d'apertura? Non ci penso proprio...Non sono qui solo per tentare di vincere.... ma anche per partecipare alla cerimonia d'apertura. Alle Olimpiadi e' un momento molto importante, e io voglio assolutamente esserci" (campione mondiale Roberto Cammarelle).

Grossa "fregnaccia", passatemi la parola, il fatto che tutti dicano che lo sport non deve essere politicizzato. Non si sono accorti o hanno fatto finta, che la politica è entrata a far parte dello sport, quando lo stesso si è lasciato colonizzare dagli sponsor, passando da attività sportiva a attività industriale del settore sportivo. Dipendenti quindi e non più atleti, soggetti come tutti i lavoratori a sottostare alle regole di contratti più o meno capestro.

Mentre sto scrivendo, sto scoprendo già il primo controsenso cinese: Le Olimpiadi sono già iniziate con due giorni di anticipo. Si sta giocando, infatti, trasmesso su Eurosport-Live la partita di calcio femminile tra Germania -Brasile che al 57°, per i patiti di calcio, è sullo 0-0.

lunedì 4 agosto 2008

CANDLE FOR TIBET


Sono stato felicissimo questa mattina, di ricevere questo invito da Valeria Bellagamba del blog Librisenzacarta, che ritengo sia utile pubblicare, anche se il blog non è tra i più frequentati, onde potergli dare quanta maggiore pubblicità sia possibile.
Inutile dire, io ci sarò!
F.G.




Vuoi contribuire con un piccolo ma utilissimo gesto?
Vuoi lasciare un segno personale per le generazioni future?
Vuoi far attivamente parte di un evento che cambierà la storia?
Vuoi che la tua voce sia ascoltata?


Il giorno 7 agosto 2008 si apriranno I Giochi Olimpici di Beijing.

In questo giorno noi contiamo di istituire la più grande PROTESTA LUMINOSA del pianeta, quando non meno di 100 milioni di persone in tutto il mondo accenderanno una candela e diranno SI alla libertà in Tibet!

Giovedì 7 agosto ore 21 (ora locale)
Tutti i dettagli qui:
http://librisenzacarta.it/2008/08/03/7-agosto-2008-ore-21-una-candela-per-il-tibet/

Come blogger senigalliesi non possiamo rimanere indifferenti!

Con Michele Pinto stiamo organizzando una veglia luminosa davanti alla Rotonda giovedì sera: incontro previsto per le 19:30, per cominciare l'accensione puntuali (alle 21)
Quello che serve è che onguno porti con sé una candela (o anche più se vuole).

Non è una protesta contro il popolo cinese, bensì una manifestazione di solidarietà verso il popolo tibetano e contro tutti i soprusi e le violazioni dei diritti umani!
Abbiamo bisogno della vostra partecipazione, non costa nulla!!!
Se riusciamo ad organizzare una veglia luminosa saremo una delle poche località in Italia insieme a Roma, Milano e Trieste....!
Lista dei luoghi delle veglie pubbliche: http://www.candle4tibet.org/it/vigils

Vediamoci tutti insieme e portiamo chi vogliamo: la nostra pacifica protesta sarà più efficace se la facciamo in pubblico!

Grazie per l'attenzione!

domenica 27 luglio 2008

LA LINGUA BATTE....


di Franco Giannini


Sarò palloso, lo riconosco da solo, ma quando ho qualche cosa che a priori so che non riuscirò a digerire, ineducatamente, la sputo fuori.
Si stanno di già succedendo le partenze degli atleti per le Olimpiadi della Vergogna, ed allora ecco che la precisa, complessa, monumentale, organizzazione cinese, non si è fatta trovare impreparata. Inaugurazione quindi del Villaggio Olimpico. Villaggio si fa per dire, se si pensa che saranno disponibili 17000 posti letto, per "appena" 16000 tra atleti, accompagnatori, giudici.
Disponibili anche i luoghi di culto, per le varie credenze, con un occhio di riguardo (non nel senso di favoritismo ma da "Grande Fratello") per quelle relative al Buddismo. Controlli ai raggi X a partire dall' aeroporto, passando per gli incroci stradali, fino aggiungere negli alberghi, e negli stadi. Un timore spaventoso di attentati, dopo quello avvenuto giorni or sono, ha accentuato il loro pigmento abituale della cute. Gli unici a non avere timore per la loro vita, almeno finché dureranno i giochi, sono i pechinesi.... Ma no gli abitanti di Pechino,... i cani pechinesi. Perché sembra le autorità cinesi abbiano impartito disposizioni ben precise perchè nei ristoranti, onde non disturbare gli animi e gli "stomaci" degli ambientalisti occidentali, non venga servita, nella maniera più assoluta (ed in Cina quell' "assoluta" vale molto di più di un semplice nostro ordine), la carne di cane. L' unica cosa che avrebbero voluto ma ancora non sono riusciti a sconfiggere, è quella coltre nebbiosa che fa da sfondo a tutte le fantastiche coreografie che fanno da cornice alle manifestazioni preparatorie del grande evento e che si tengono all' esterno.
Lo stadio a nido di uccello, nelle riprese televisive, sembra un vero nido ripreso nella campagna della bassa Val Padana. Solo che nel Ferrarese e Rodigino trattavasi di nebbia e qua invece di Smog. Là reagivi all' inconveniente infagottandoti in abiti di lana ed al massimo ti beccavi i reumatismi, qua, le mascherine servono solo come look, il minimo che ti può capitare va dall' avvelenamento da sostanze inquinanti e tossiche, a una possibilità massima a cui è meglio non pensare. Mi chiedo solo se i tecnici internazionali avranno calcolato quanto di questo Smog, talmente denso che potrebbe tagliarsi con un coltello, respireranno le/gli atlete/i che prenderanno parte alla maratona di 42 km., pari a due ore due ore e mezzo di inspirazione a tutti polmoni, riscaldamento escluso, nel pieno di uno sforzo. Come del resto i calciatori, i ciclisti. Sport praticati all' aperto, prolungati nel tempo e con non comuni fabbisogni di ossigeno. A questi (ir)-responsabili, non resta che la preghiera che direbbe un buon cristiano, "Dio abbi pietà di loro chè non sanno quel che fanno".
Anche i nostri atleti sono sul piede di partenza. E l' Italia come al solito, che di organizzazione è immancabilmente deficitaria, è sempre però in primo piano quando c' è da far parlare di se se non con le medaglie almeno con le polemiche.
C' è riuscita anche questa volta. Non tutti gli atleti meritevoli partiranno, ma due resteranno con il naso all' insu a veder volare i loro colleghi verso la patria del sol levante.
Guarda caso due donne: Ester Balassini e Benedetta Ceccarelli. Entrambe in regola con i minimi richiesti dalla FIDAL, la prima perchè non perfettamente in forma, la seconda senza motivazioni.
Mi chiedo se la forma o gli sponsor ?? Quale sarà stata la forza che ha fatto pendere l' ago della bilancia dalla parte che ritengo errata ? Se penso che anche un Cunego reduce da un certo non lusinghiero Tour de France, pieno di cadute conclusosi con il suo non esaltante ritiro, parteciperà all' Olimpiade, penso che lo stesso diritto lo possegga anche chi quanto meno si è impegnata ed è riuscita a raggiungere almeno il traguardo...quello del minimo che avrebbe dovuto dar diritto di partecipazione. Che dire della Ceccarelli, ma poverina lei dovrà sottostare, correndo per l' Arma dei Carabinieri, all' ubbidir correndo, correndo ubbidir.

Altro nodo da risolvere, questa volta i premi di vittoria sono stati programmati (140 mila € per le medaglie d' oro) speriamo poi che trovino i fondi per pagarli, è se e quando il nostro "Santo Subito" parteciperà all' evento. Ma lui non sa quanto ciò ce ne possa fregar de meno.

domenica 20 luglio 2008

A PECHINO LA PRIMA MEDAGLIA D' ORO OLIMPICA


di Franco Giannini


I bar pechinesi, in special modo quelli nelle vicinanze degli stadi, sono stati diffidati dalle autorità locali, a servire bevande alle persone di colore ( vigliaccheria anche nell' uso della terminologia, per il timore di scrivere Neri) ed ai Mongoli in quanto ritenuti colpevoli di traffici di droga i primi e di prostituzione i secondi http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18439 .
Sembra di essere ritornati in USA o in Sudafrica, il tempo passa inesorabile per gli altri, solo loro rimangono imperturbabili mummie viventi.
Un pò come se da domani gli occidentali non servissero più consumazioni ai cinesi, in quanto esportano prodotti contraffatti, pericolosi ed inquinanti, e come mano d' opera impiegano l' infanzia...questa non sarebbe una causale di discolpa (anche se rispondente al vero), ma una semplice ottusità mentale.

Dopo questa ordinanza, si appresteranno quanto prima, se ancora non lo hanno fatto, a definirla "non razzista ma di tutela dell' ordine pubblico". Credendo così di tutelare la loro immagine, e nel contempo salvaguardare anche quella di coloro che ci parteciperanno in nome della fratellanza tra i popoli, della pace universale, del progresso o "puttanate" del genere. Chiamarla retorica sarebbe troppo riduttivo.

Una cosa però sono riusciti a fare i "cinesi" ( e per cinesi non intendo di certo il popolo succube ), si sono aggiudicati, senza ombra di dubbio alcuno, per merito dei loro meriti, la prima Medaglia d' Oro Olimpica, quella della Vergogna. Ad applaudire e tutti in piedi, al suono dell' immancabile ed incolpevole inno, tutti i rappresentanti degli stati partecipanti di già colpevoli per la loro sola presenza, come pure tutti gli atleti schierati al centro dello stadio come la tradizione obbliga. Salvo che la dittatura cinese non sia riuscita a modificare anche questo. Chissà che qualche atleta "di colore" si sentirà "piccato" ed infischiandosene degli sponsor, dei guadagni, ma in nome dell' amor proprio ed orgoglio per il colore della sua pelle, rinuncerà all' ultimo istante a partecipare a queste che ci ostiniamo a chiamare Olimpiadi o salirà sul podio con il pugno chiuso in un guanto nero, alzato verso il cielo ?

Oltre a questo, c' è sempre da ricordare il problema del Tibet, che molti hanno di già dimenticato non per vuoti di memoria, ma per non procurarsi dei "vuoti di mercato" e di conseguenza perdite economiche.

Si era vociferato di un invito ed una presenza del Dalai Lama, subito però rientrata, quasi si fosse annunciata una grossa eresia.

Pechino, in pochi giorni risolverà il fattore inquinamento ambientale: pugno di ferro (dittatura) con targhe alterne per la circolazione delle auto ( e qualcuno ha approfittato di acquistarne un' altra con la targa diversa, a quanto pare l' occidente docet ), chiusura di oltre 300 fabbriche per due mesi (fregandosene del personale immagino), 300 mila vecchie auto a cui è stata vietata la circolazione ( i cui proprietari immagino non potranno permettersi di acquistarne un altra nuova), 10 mila apparecchi di ogni tipo che fungeranno da "grande fratello" per ogni cosa si vorrà sapere e controllare. 100 mila militari e poliziotti e 600 mila volontari controlleranno il tutto con innumerevoli posti di blocco. Che orientali sarebbero però, se non avessero chiesto pazienza ai loro "sudditi" per i disagi che stanno causando. Si disagi, due mesi senza lavoro in Cina lo chiamano disagio. A quanto pare a livello di terminologia si stanno adeguando a noi.

Si è parlato giorni or sono, anche della possibilità in mano a Pechino di poter intervenire, in caso di necessità, sulla situazione meteorologica sfavorevole, durante la cerimonia di apertura. Quello che ancora non sono riusciti a controllare e non pubblicizzano, sono le alluvioni causate dalla politica di deforestazione praticata incoscentemente in Tibet, ma intanto chi paga è il popolo.

Che dire del decalogo comportamentale per lo spettatore, e le disposizioni alla cittadinanza dettate dal timore di vedere scoperti i loro "scheletri" sospettati ma taciuti:
no striscioni, no pubblicità, no al tifo esasperato, no all' alcool (comprensibile), no alle nudità (come se ciò fosse cosa usuale in altri stadi), no agli ubriachi (comprensibile), no agli ombrelli, apertura dei negozi dopo le ore 9 e chiusura un' ora più tardi di quanto fanno ora (per combattere lo smog), fermo di opere in corso nella città, chiusura di numerosissime ditte che inquinavano, rispediti a casa migliaia di operai migrati a Pechino http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080721/tso-pechino-olimpiadi-operai-89ec962.html .

Tutto ciò loro la chiamano "organizzazione", io la chiamo repressione, dittatura, timore d' insuccesso, inciviltà, incapacità, razzismo, violazione dei diritti civili soppressi, fallimento del vecchio sistema ormai obsoleto.

Come si concluderanno queste Olimpiadi ? Sicuramente con l' esaltazione degli atleti cinesi, che una volta che avranno "vinto" tutto quello che c' era da vincere, con le "loro straordinarie" prestazioni, susciteranno, ne sono convinto, "perplessità" e "dubbi" destinati a restare tali ma in bocca a falsi ben pensanti con delega al mugugno postumo che come si sa non fa male a nessuno.