... ma forse questa era quella giusta. Buoni si, ma senza ricorrere alla vaselina...
Chi muore (non tutti!) giace e chi vi vive si da pace... Se dico Fausto Piano qualcuno saprebbe suggerirmi (senza ricercare su internet!!) a quale fatto vada collegato ? No, lo immaginavo, non che sia normale, però non parlo dei tempi delle Guerre Puniche ... Allora ne faccio un altro di nome : Salvatore Failla ... neppure questo dice nulla? Erano i due operai italiani rapiti in Libia e di cui per un determinato lasso di tempo non si seppe più nulla...(seppur i nostri servizi segreti, rinomati in tutto il mondo per la loro eccellenza, li avessero cercato instancabilmente di riportarli a casa - almeno dicono-) poi la loro morte. La Farnesina che si adoperò per far rientrare i corpi in Italia (ma con calma... era, guarda caso, il periodo in cui l' Italia si accorse tutto ad un tratto, di essere "amico" della Libia!). Poi una delle due famiglie "sparò" contro il nostro Governo per il trattamento ricevuto e ritenuto modesto e scadente (l'altra invece fu più "comprensiva") e così come il caso immediatamente creò clamore, altrettanto velocemente non se ne seppe più nulla. Amen !
Poi ci siamo scoperti "amici" dell'Egitto, quando per tenerceli buoni alfine che cooperassero sul caso (non un caso!) della morte di Regeni. Dunque degli altri amici intimi (quasi una concorrenza sleale, la nostra, nei confronti di Maria De Filippi), ancor più di quella di due cu@@ in un paio di braghe. Ed anche questo un caso che si sta concludendo con un Amen !
Non vorremo dimenticarci degli "amici" indiani ? Si, va bene c'è quel Caso a cui non ci si fa più caso. Anzi, sembra che a parlarne dia fastidio a molti, anche perché si sta risolvendo, se già non è risolto. Il Tribunale Internazionale dell'Aia ha emesso il suo verdetto che deve essere rispettato e che loro gli Indiani rispetteranno - ne sono convinto - seppur facendo gli indiani già ci abbiano risposto (amichevolmente, s'intende!) che il marò ce lo manderanno a casa, ma lo rivorranno indietro, alla scadenza, perfettamente integro e funzionante, quando, come e nei modi e con le garanzie che a loro piacerà.Ma si mettiamoci su un altro Amen !
Vogliamo fare un passo indietro? Avevamo chiesto un'estradizione al Brasile (altro paese "amico", vista l'amicizia che legava Lula al nostro "Baffetto"!) di un certo Cesare Battisti ed anche allora ci fu risposto che la loro Corte Suprema, aveva decretato un sempre amichevole, ma autorevole "nun se pò!". Amen !
Vogliamo ricordare la tragedia del Cermis, in cui un altro paese "Amico" (del resto in quale altro modo si dovrebbero chiamare gli USA?). Un loro aereo militare volando più basso di quanto consentito (ma loro appartenevano al corpo dei Marines e quindi Rambo può fare ciò che vuole!) urto un cavo della funivia provocando la morte di 20 persone. Ci chiesero subito scusa, ma gli "amici" statunitensi fecero rientrare immediatamente i suoi militari per processarli in casa. E' da qui che poi noi abbiamo imparato la lezione rendendoci conto che così non si fa, perché è una scorrettezza e fortunatamente ci si è presentato il caso Marò per dare dimostrazione di come invece ci si comporti. Amen!
A questo punto, la memoria mi abbandona, ma a naso sento di aver tralasciato altri "casi" verificatisi nei tempi trascorsi, ma per proseguire con gli Amen e con l'elenco degli "amici", sarebbe sufficiente avventurarsi su Internet.
Sono certo che dalla ricerca emergerebbero altri paesi "Amici" dell'Italia che ci farebbero sentire forse più amati all'estero, di quello che non lo siamo nel nostro Paese.
Per una volta però mi sento di spogliarmi dei panni di "gufo" e poter dire che non dipende solo dalla Politica governativa attuale. Infatti nel corso dei tempi, battendo il passo, più che marciare, la Politica si è passata il "testimone", ma gli italiani (brava gente) nel loro DNA hanno mantenuto il loro proverbiale permissivismo buonista e clericalista con la disponibilità a porgere sempre l'altra guancia e... non solo, che ad onor del vero, almeno per me, non è cosa di cui andare, sempre, troppo orgogliosi.
E se a qualcuno venisse in mente di chiedermi che cosa farei io, la risposta sarebbe quella di limitare la mia vigliaccheria almeno non definendo "Amico" a chi mi ha causato danni e lutti e senza proclami "pubblicitari" autoincensanti quali quelli di essere una Nazione che "non deve chiedere mai". Quando poi, invece, così non è !
Poi ci siamo scoperti "amici" dell'Egitto, quando per tenerceli buoni alfine che cooperassero sul caso (non un caso!) della morte di Regeni. Dunque degli altri amici intimi (quasi una concorrenza sleale, la nostra, nei confronti di Maria De Filippi), ancor più di quella di due cu@@ in un paio di braghe. Ed anche questo un caso che si sta concludendo con un Amen !
Non vorremo dimenticarci degli "amici" indiani ? Si, va bene c'è quel Caso a cui non ci si fa più caso. Anzi, sembra che a parlarne dia fastidio a molti, anche perché si sta risolvendo, se già non è risolto. Il Tribunale Internazionale dell'Aia ha emesso il suo verdetto che deve essere rispettato e che loro gli Indiani rispetteranno - ne sono convinto - seppur facendo gli indiani già ci abbiano risposto (amichevolmente, s'intende!) che il marò ce lo manderanno a casa, ma lo rivorranno indietro, alla scadenza, perfettamente integro e funzionante, quando, come e nei modi e con le garanzie che a loro piacerà.Ma si mettiamoci su un altro Amen !
Vogliamo fare un passo indietro? Avevamo chiesto un'estradizione al Brasile (altro paese "amico", vista l'amicizia che legava Lula al nostro "Baffetto"!) di un certo Cesare Battisti ed anche allora ci fu risposto che la loro Corte Suprema, aveva decretato un sempre amichevole, ma autorevole "nun se pò!". Amen !
Vogliamo ricordare la tragedia del Cermis, in cui un altro paese "Amico" (del resto in quale altro modo si dovrebbero chiamare gli USA?). Un loro aereo militare volando più basso di quanto consentito (ma loro appartenevano al corpo dei Marines e quindi Rambo può fare ciò che vuole!) urto un cavo della funivia provocando la morte di 20 persone. Ci chiesero subito scusa, ma gli "amici" statunitensi fecero rientrare immediatamente i suoi militari per processarli in casa. E' da qui che poi noi abbiamo imparato la lezione rendendoci conto che così non si fa, perché è una scorrettezza e fortunatamente ci si è presentato il caso Marò per dare dimostrazione di come invece ci si comporti. Amen!
A questo punto, la memoria mi abbandona, ma a naso sento di aver tralasciato altri "casi" verificatisi nei tempi trascorsi, ma per proseguire con gli Amen e con l'elenco degli "amici", sarebbe sufficiente avventurarsi su Internet.
Sono certo che dalla ricerca emergerebbero altri paesi "Amici" dell'Italia che ci farebbero sentire forse più amati all'estero, di quello che non lo siamo nel nostro Paese.
Per una volta però mi sento di spogliarmi dei panni di "gufo" e poter dire che non dipende solo dalla Politica governativa attuale. Infatti nel corso dei tempi, battendo il passo, più che marciare, la Politica si è passata il "testimone", ma gli italiani (brava gente) nel loro DNA hanno mantenuto il loro proverbiale permissivismo buonista e clericalista con la disponibilità a porgere sempre l'altra guancia e... non solo, che ad onor del vero, almeno per me, non è cosa di cui andare, sempre, troppo orgogliosi.
E se a qualcuno venisse in mente di chiedermi che cosa farei io, la risposta sarebbe quella di limitare la mia vigliaccheria almeno non definendo "Amico" a chi mi ha causato danni e lutti e senza proclami "pubblicitari" autoincensanti quali quelli di essere una Nazione che "non deve chiedere mai". Quando poi, invece, così non è !
di Franco Giannini