lunedì 29 febbraio 2016

Semplice frutto dell'amore, uno...,

 ... di un centrifugato di ingredienti amorosi, un altro ?? 

Oggi considerando che i termini Madri, Padri, Matrimonio, Coppia, Famiglia, Utero in Affitto, Affidamento, Adozione, Banche di Semi (che non è quello dell'olio vergine... figurarsi!!) ecc. ecc. non racchiudono più i significati di una volta (qualcuno non era ancora neppure nato!) - e volutamente non entro nel merito se sia più o meno giusto che ci sia questo ammodernamento - ma che questi si sono un po' sovrapposti, mescolati, imbastarditi, mi chiedo se per i novelli nascituri non si debba prendere alcune salutari precauzioni. Entro nel banale per esporre cose che domani banali non saranno. Una volta si diceva Moglie e buoi dei paesi tuoi. Poi la cosa con il trascorrere del tempo è caduta in disuso a causa delle emigrazioni, dei mezzi di trasporto che hanno ridotto le distanze. A questo ha fatto seguito il fate l'amore non fate la guerra ed in molti a quel tempo (si pensi ai "figli dei fiori") si sono piacevolmente adeguati. Ma non è che sia durato molto. Si è passati, e mi sembra purtroppo che la cosa prosegua, con il fare più la guerra economizzando sull'amore (Sarà che i poveri conoscono che cosa significa il mantenere un figlio e magari anche senza un posto di lavoro sicuro!!??). E' diventato quindi un qualche cosa di veloce, troppo veloce... Corteggiare lo si fa su FB e sempre attraverso questo social, ci si fa le corna e ci si separa... tanto che anche il presentarsi lo si fa dopo aver compiuto l'atto, mentre ci si veste o prima di salire di nuovo in auto... a proposito, com'è che ti chiami?? Ora però con la rivoluzione dei termini a cui facevo riferimento all'inizio, credo che sarà ancor più importante della Carta d'Identità, o degli Hatù possedere un codice a barre dell' identificazione del proprio DNA espresso in lettere o numeri da poterlo confrontare sovrapponendolo, con quello del partner, onde evitare di trovarsi a compiere atti incestuosi con un fratello o sorella di oltreoceano e le loro confuse famiglie magari allargate ed internazionali. Del resto anche questo è un dono (?) del progresso che sembra l'Europa ed il mondo ci chiede, ed allora sarà meglio correre ai ripari almeno con il DNA tascabile come i libri Pocket di una volta.







di Franco Giannini

mercoledì 3 febbraio 2016

L' ISTAT che con quella sua telefonata ti esaspera ancor più la vita...

... mandandoti inesorabilmente in bestia per l'impotenza di reagire a domande sceme che più sceme non si può.

Il primo shock lo provi intanto già nel ricevere la lettera e leggendo la sua prima riga :" Gentile Signora, gentile Signore, la informiamo che Lei, insieme ad altre 50.000 persone è stato scelto per partecipare a un'importante rilevazione ....". Al che mi vien da pensare quanto sia veritiero quel detto che la dea Fortuna è cieca (mai che vinca un premio anche di 1€), ma la sua dirimpettaia Sfiga, è una perfetta cecchina. Ed il primo dato inconfutabilmente veritiero, non so quanto, che ci fornisce l'ISTAT è che sicuramente in Italia ci sono 50 mila sfigati come il sottoscritto. Magari fossimo solo in 50 mila!
Ed il bello, e loro credono che dovrei esserne orgoglioso, è che mi hanno inserito in un loro contenitore che aprono ogni qual volta che hanno necessità di questi "saggi". Io vivo nella speranza che si rompa lui (il contenitore!) prima che me li rompa io definitivamente, seppur oramai hanno il valore che hanno.
Vi ricordate i famosi 10 Saggi del compagno Giorgio? Be noi 50.000 siamo una specie di costoro, molto meno intelligenti (io parlo per me, seppur penso che forse è per questo che veniamo scelti) ma certamente più anonimi e per nulla retribuiti. Con tanti che l'unico lavoro che svolgono è quello di smarcare la presenza, forse, oltre il ringraziamento a fine lettera, l' Istat o chi per lei dovrebbe ricordarci almeno nelle loro preghiere.
Il contenuto della lettera è poi un alternarsi di carota e bastone, sdolcinata e rassicurante.
Infatti proseguendo ed in caratteri in neretto (da notare anche questo!) si può apprendere :" ... La Sua (si noti la S maiuscola!) collaborazione è indispensabile (ed è qui che il godimento raggiunge il culmine) per capire cosa avviene nel Paese e ai suoi abitanti (la carota!)..." Ed ora il bastone :"... L'obbligo di risposta per i cittadini è sancito dall'art. 7 del d.lgs. n. 322/1989 e dal D.P.R. 19 luglio 2013, la cui efficacia è stata prorogata dal....". Cioè sono Costretto (e qui lo metto io in neretto!!) a rispondere alle loro baggianate.  Chissà quale sarebbe la penale?? Il confino, l'esilio, una multa? Per masochismo, voglio restare nel dubbio!

In un Paese come il nostro, con un Governo come il nostro, dove tutto è similm@@@a, perché dire che è di m@@@a sarebbe di già troppo onorevole, si ha il coraggio di scrivere sempre in neretto :" La riservatezza di tutte le informazioni che ci fornirà è garantita per legge.".
E chi ci crede??? In un paese dove la P2 - la P3 - i Servizi Segreti, Mafia, N'drangheta, Camorra, Sacra Corona Unita,  hanno fatto (e seppur non ne ho la certezza, qualche dubbio mi assale spesso), continuano a fare i loro comodi schedando chi credono opportuno da tenere sotto controllo, questi mi si permettono di assicurare la riservatezza di quanto andrò a dire IO... se è vero che lo fanno è solo perché non conto un emerito tubo! La mia sicurezza non siete voi, è oramai l'età ed il fatto che non possiedo nulla da potermi togliere!! Quando uno non ha più nulla, ritorna ad essere un uomo libero (è una citazione di cui non ricordo il padre!).
Intanto però possiedono nome, cognome, data di nascita, indirizzo e telefono, che nel corso della telefonata, previa ripetizione dell'intervistatrice che assicura che ciò resterà riservato, ne richiede conferma.
Sapete poi in che cosa consisteva questi 20 minuti di interrogatorio? Su di :"...un'importante rilevazione campionaria sulla sicurezza dei cittadini che l'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) svolgerà allo scopo di conoscere quanto le persone si sentano sicure nel proprio ambiente di vita e di rilevare quanto siano diffusi alcuni episodi, come ad esempio, il furto del portafoglio o dell'automobile.".
E quando sopra definivo le domande come baggianate, è per il fatto che se affermo di non aver mai subito un furto, non credo che ci sia bisogno di far seguire un : ha mai avuto il furto dell'auto? e del portafoglio? e di un oggetto di valore? e di...? e di..? La stessa cosa se mai mi sono entrati in casa... Se affermo di non aver avuto furti, metteteci un punto... va bene che sono uno dei "50.000 saggi" ma che per via dell'anzianità forse non offro sufficienti garanzie, ma è pur vero che allora non mi dovreste più estrarre dall'urna delle "eccellenze italiane" di cui l'Istat non può fare a meno.
Alla domanda se mi ritenevo soddisfatto del lavoro svolto dalle FO, mi sono trovato in imbarazzo, per coloro che hanno stilato il questionario, perché mi hanno chiesto quante volte passano nel mio territorio, se 2 volte al giorno, se una al giorno, se una alla settimana, se una al mese... come se l'italiano medio fosse sempre lì, a guardare fuori dalla finestra a controllare i passaggi di questi militari. Ho sottolineato che il problema non è se passano, ma se li fanno passare, se il loro numero è sufficiente come altrettanto lo sono i mezzi messi a loro disposizione. Non so se sarà pervenuto... perchè il bello è che non esponi le tue idee, ma è solo a domanda, risponde!
Altra domanda riguardava l'illuminazione cittadina, se sufficiente o meno, sempre posta in una scala di grigi come quel famoso libro dalle 50 sfumature.
Insomma una serie di domande le cui risposte si leggono quotidianamente, attraverso i fatti di cronaca.
La domanda che forse sarebbe stata più opportuna credo dovesse essere impostata, sul perché oggi ci si sente meno sicuri, da che cosa dipende e come si dovrebbero superare questi timori.
Non di certo, con questo questionario, che sarà reso pubblico chissà quando e comunque formulato con quella tempestività all'italiana del pensarci su, solo dopo che i buoi sono fuggiti dalla stalla.
Alla prossima!! O meglio, spero che leggano questo pistolotto e che mi cancellino dalla lista di quelli da loro considerati  dei "privilegiati", magari trascrivendomi su quella black list governativa del " chi non è con me è contro di me ".






di Franco Giannini