Visualizzazione post con etichetta magistratura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta magistratura. Mostra tutti i post

venerdì 20 giugno 2014

Corsi e ricorsi storici degli scandali e dei delitti, in un' Italia divisa tra innocentisti e colpevolisti...

Infatti, alcuni si  raccomandano, cristianamente, di non fare nè nomi, né cognomi dei rei, finché morte di questi non sopraggiunga...

Si perché tanto arriva prima la morte, che la sentenza di terzo grado, in un Tribunale italiano.

Ho letto in questi giorni, in occasione di eventi delinquenziali bagnati e non, sia dal sangue umano, che da quello di rapa D.O.C. di certe teste di faccendieri, politici, imprenditori, vestite con abiti civili o in divise gallonate fuori ordinanza, che si è aperta una specie di "Forum" su quello che sia più lecito se l' alzare un pollice bonario oppure quello accusatorio, rivolgendolo verso il basso, prima ancora della sentenza togata. Innocentisti per i quali mai e poi mai rivelare  nomi e foto dei presunti peccatori prima della sentenza. Altri, i colpevolisti, che la pensano in maniera diametralmente opposta.
Essendo completamente digiuno in materia giuridica, non mi permetto di contestare i Principi del Foro che si sono espressi su tale materia. Logicamente mi riferisco a quelli di professione e non certo a quelli della domenica che si auto eleggono ad avvocati, giudici, economisti, finanzieri ecc. ecc. e visto che siamo in clima di Campionati del mondo, concludo con un, a CT di Calcio. E, mi si creda non lo dico con un tono ironico, nei confronti dei primi, seri professionisti, ma proprio perché non saprei a chi dare ragione. Si perché è bello, interessante e curioso leggere e ragionarci su anche per il fatto  che malgrado siano degli addetti ai lavori, anche tra loro c'è chi non la pensa allo stesso modo. Eppure le leggi sono leggi e come tali dovendo essere usate per seguire una strada maestra, invece sembrano che siano utili a creare dubbi ed a  mandare "fuori strada". Un po' quello che avviene agli Economisti di questi tempi. Ognuno di loro hanno le certezze per risollevarci, che illustano con dovizie di particolari negli incontri salottieri in TV, mentre noi sprofondiamo, bevendoci spesso quanto ci raccontano, sempre più nel pantano della Crisi. Se ad esempio avevamo capito poco le tesi durante la campagna elettorale delle "Europee" circa la funzione, il valore, le potenzialità, le carenze, i rischi dell'€, oggi, ancora, non ce ne siamo fatti un'idea. O meglio e forse, quella che avevamo è attualmente più fumosa e confusa di prima.

Ho letto che molte delle colpe di questo indicare l'indice accusatore verso i probabili rei, sono rivolte alla stampa, ai giornalisti, che ci creano su per giorni e giorni articoli in prima pagina, girando e rigirando il coltello nella piaga, perchè tutto ciò fa "vendere" i giornali.
E la loro colpa sta nel fatto che scendono in particolari sempre più scabrosi,  con foto definite sempre "esclusive", con la finalità ultima di sbattere il "mostro", qualunque sia il crimine a lui imputato, in prima pagina e consegnare un colpevole alla giustizia della piazza, ancor prima di quella delle Aule del Tribunale.  E questo sono in molti a dire che : No, così non si fa... non è giusto!".
Quello che non si fa mai riferimento è però, che si dovrebbe pubblicare, per dovere di cronaca, d'informazione, per un servizio pubblico, nomi, cognomi e foto (senza arrivare all'esasperazione del particolare!), ma con la stessa identica evidenza, e con la stessa frequenza della prima pubblicazione del caso, la smentita qualora ne fosse dimostrata l'innocenza.
Questa credo che sarebbe un'informazione corretta. Per 10 gg. ho sbattuto un "mostro" innocente in prima pagina ed ora per 10 gg. dovrò sbattercelo con le scuse e perchè no, anche con un congruo risarcimento (più vendite = più pubblicità e maggiori utili! e questo vale anche per la TV!) dichiarando la sua innocenza e con la stessa evidenza.
Sono convinto che ci sarebbe un'autoregolamentazione, senza il dover ricorrere alle leggi ed ai commi, perchè il mettere le mani in tasca alla gente è una medicina che guarisce tantissimi mali.
 
Ma ritornando all'argomento di partenza, mi son detto, ma tutti questi scandali, tutto questo malcostume, tutta questa delinquenza possibile che sia frutto solo di questo periodo oppure c'è sempre stato. Allora, spinto dalla curiosità, sono risalito agli albori della nascita della nostra Repubblica per arrivare fino ai giorni nostri. E ve lo dico subito. Non è stato di certo incorraggiante, ma illuminante questo si.
E credo anche che a tutti le cose stiano bene così come stanno, perché è andata sempre così, va ancora così e mi auguro che però possa terminare il suo corso!! E questo principalmente in politica. Sono andato un po' a documentarmi ed ecco alcuni dei corsi e ricorsi storici. La "Casta", a quanto sembra non è mai stata casta!! E per eliminarla, è giusto non fare i nomi o è meglio farli subito, sospenderli, fare in modo che non possano delinquere ancora e se poi risulteranno innocenti, chiedere loro un scusa a posteriori??Sanno il tipo di lavoro che svolgono, sanno i rischi che corrono, sono pagati profumatamente per la particolare tipologia di lavoro e nessun medico glielo ha mai consigliato a mo di cura... Quindi!!
Ma comincio allora subito con il post guerra. Dove la miseria, era come quella di oggi, nè più, nè meno, solamente allora era colorata di rosei sogni, di un futuro certamente migliore delle bombe e delle fucilazioni. Oggi non ci sogno più neppure i sogni, sei fortunato già se la notte non hai incubi. Ma giusto il tempo di riprendersi, che i nostri Amministratori-Politici di allora, anche loro voglio immaginare non tutti uguali, già studiavano però, alcuni ben s'intende, come arricchirsi, elargendo, dicevano le "voci" di quel periodo, anche qualche mollica al popolo. Ad agosto del 1950 veniva alla luce la famosa o la famigerata, scegliete l'aggettivo che più preferite, Cassa del Mezzogiorno  che,  battuta dei tempi di allora, sembra che alle 11 fosse già chiusa, perché con le  casse vuote. Ed è con essa che  nascono così le fondamenta per i primi futuri scandali all'italiana di cui si sono fatti, giustamente o meno i nomi, ma non tanto perché ritenuti colpevoli ed affidati alle patrie galere, ma in principal modo perché costoro poi sono quasi sempre ritornati, chi più chi meno, nel riciclo della politica.
Mamma Politica vuole bene a tutti e non ripudia nessuno!
E' del marzo del 1953 infatti la legge elettorale che venne chiamata chissà per quale motivo "Legge Truffa". Cosa che oggi, a distanza di anni, mi ricorda qualche cosa ed anche qualche nome... Che sia un ricorso della storia politica?
11 Aprile 1953. Omicidio di Wilma Montesi . Occasione che porta a parlare di una specie di primordio di cene eleganti con aperitivi a base di coca, antipasti a base si salumi di Montagna e frittatine con le uova di Piccioni (battute del periodo!!). Vi partecipavano, anche allora, solo nomi illustri, politici e parenti ed amici di politici. Anche questo ci avvicina ai giorni nostri! Furono tutti assolti nel 1957, ma poi di nuovo arrestati, alcuni, si dice, per fini politici, affinché il genitore di qualcuno, è il caso di dirlo, ci perdesse su le piume delle sue ali politiche, facendo si che lo costrinsero a volare sempre più basso fino a toccare le dimissioni, atto concesso solo a dei comuni mortali. Come le pugnalate di Bruto al povero Cesare o a fatti a noi più vicini.
27 ottobre del 1962, casualmente Enrico Mattei fondatore dell'ENI, pista i piedi delle non meglio identificate "sette sorelle" (che siano quelle del film 7sorelle per 7fratelli??) ha un incidente aereo in cui perde la vita. Si sussurra un attentato... ma sono solo voci !! Senza spiegare che tipo fosse Mattei è rimasta nella storia una sua frase che se non vado errato suonava più o meno così :" Io uso i partiti come i taxi. Li chiamo quando ne ho bisogno e perché mi portino dove voglio. Poi, arrivato, scendo e pago la corsa". Chissà che cosa avrà voluto dire?
Anni 1974-1975 si parla di scandalo dei petroli e del caso Sindona. I petroli venivano rincarati del prezzo concordemente tra partiti al governo e industrie petrolifere. Fortunatamente oggi questo non si usa più farlo...!!Abbiamo le Authority che sorvegliano!! Con Sindona si parla invece di "io do dei soldi a te e tu "partito" fai un favore a me". Anche questo gioco, risulta a qualcuno che avvenga ai giorni nostri???(ma guai a fare nomi e sigle...salvo che non siano tutti morti) Infatti con Sindona si sistema il tutto con un caffè....corretto al cianuro. Ah, ma allora posso anche  dire DC, visto che è defunta anch'essa. O almeno dicono e vogliono far credere!
Gli anni '70 hanno diversi scandali oramai passati nel dimenticatoio come il rapporto PIKE in cui si viene a scoprire che alcuni partiti erano foraggiati dalla CIA. Dire "Alcuni" è un puro eufemismo.
O quello della LOCHKEED   che per vendere i suoi Hercules 130 all'Italia, il suo presidente "finanziò" con 3 miliardi delle allora vecchie lire molti politici e "pezzi grossi". Ma i nomi no, siamo buoni! L'essenziale è ricordare la storia, affermano i buonisti,  e fare in modo che certi fatti non abbiano più a ripetersi. Almeno loro sperano! Però non so se si è fatto caso che più ci avviciniamo ai giorni d'oggi e più aumentano i casi di corruzione. Non più un singolo nome, ma formazioni organizzate di farabutti.
Nel 1976 abbiamo il terremoto dell'Irpinia con 925 morti ed oltre 50 mila senza tetto.
Nel 1980 un nuovo sisma, ancora più violento del precedente di 4 anni prima, colpisce sempre queste zone, e lo dico ironicamente, ma con un profondo rispetto per chi subì perdite e danni, non causò poi più di tante altre rovine, dal  momento che nei 4 anni precedenti nulla si era fatto, ed arduo sarebbe stato rovinare delle rovine. Ed ancor oggi sono in tanti a vivere in quelle baracche di 30 anni fa. Mi ricorda, ma solo appena, appena eh, L'Aquila e qualche nome celebre di oggi !! Ma quanti corsi e ricorsi nella storia politica italiana  degli scandali e delitti!
Un nuovo scandalo petrolifero  (siamo nel 1980 e si parla di soli 2.000 miliardi delle vecchie lire). Strano ma sembra che l'olio, malgrado l'acqua abbia un peso specifico superiore, riesca a farla galleggiare. Ma  l'Oil si sa, lubrifica le ruote e gli ingranaggi di qualsiasi marchingegno, compresi gli esseri umani e se poi si parla di personaggi, che macchine non sono, ma posseggono braccia sempre in movimento pronte ad arraffare, scivolare in tentazione su quell'unto, è un attimo E guarda che fatalmente ad essere coinvolti, ma guarda tu la casualità !, ad "ungersi" le mani sono ancora una volta politici, faccendieri  e schegge impazzite della GdF. Si della GdF. Anche qui, a quel che sembra, nulla di nuovo sotto il sole. Allora si fecero dei nomi, ma io non voglio crederci e mi astengo dallo scriverli.
Poi a Giugno del 1983 trovano un banchiere impiccato sotto un ponte a Londra, mettendo così a tacere definitivamente le voci di popolo, che ci fossero legami "aumm aumm" tra costui e la banca Vaticana. Ma io non ci credo!! Ma strada facendo il mondo della politica si è fatto sempre più vicino al mondo della finanza, dell'economia, dell'industria, fino a diventarne un tutt'uno, ma anche dove il primo che "sgarra" è fuori dai giochi.
E da questo momento si susseguono le morti di Raul Gardini, industriale della chimica, che preferisce il suicidio all'onta delle migliaia di miliardi di lire di debito ed agli arresti.  Poi fa seguito  l'inchiesta di "Mani Pulite" con  tutti gli arresti che ne deriveranno e le morti celebri di Della Chiesa, Falcone e Borsellino. Sembrava che l'Italia, con il pool di "mani pulite" avesse ritrovato la strada per diventare uno Stato quasi "Pulito" : Andreotti viene indagato, Craxi preferisce l' "esilio" in Tunisia. Ma è solo una pia illusione. Fatte le leggi trovato l'inganno per raggirarle. Del resto che ci stanno a fare i commi, i legislatori, i politici ed i Principi del Foro per analizzarli e superare quelle righe che danno fastidio. Ed infatti ecco che invece vengono messi sulla graticola proprio i giudici di "mani pulite". Un po' quello che avviene anche ai giorni nostri. O no?
E si arriva così all'attualità della cronaca giornaliera del XXI secolo con gli scandali dell'Alitalia (al plurale!!), quelle dei MPS (al plurale!), delle Banche (anche queste più di una!), delle SLOT machine, del MOSE, dell'EXPO. E vorrete scusarmi se la memoria, con l'età, comincia ad abbandonarmi... e forse qualche caso mi è rimasto sulla tastiera!
Però in 70 anni, perdurando questa tipologia di luridume politico, dovremmo contin uare a non fare nomi, dovremmo dire che ci sono state si delle ruberie, ma che la Magistratura sta indagando e che sempre se il reato non cadrà in prescrizione, tra 15/20 anni i nostri Posteri, conosceranno i nomi ed i volti dei colpevoli e che attualmente però potranno godere magari delle immunità e del privilegio degli arresti domiciliari.
Magari a costoro si farà anche un processo a porte chiuse per tutelare giustamente, la privacy dell'imputato illustre!!
Ma per colui che ruberà una mela ci saranno le stesse speranze di un medesimo trattamento? Non credo e non lo credo finchè non mi sarà dimostrato !! Innocentisti, dimostratelo!!

Ma oltre la gravità dei reati in per se stesso, quello che mi lascia perplesso (oserei dire scandalizzato, indignato!) è che la domanda che ci formuliamo non è quella dei motivi per cui "si ruba", si "delinque", si "corrompe", si uccide, si "sevizia" senza neppure seguire quel codice d'onore (?) comportamentale che una volta avevano i delinquenti mafiosi, camorristi : le donne ed i bambini non si toccano. Oggi, invece, più che mai, il fine giustifica sempre i mezzi. E non ci accontenta neppure del poco, ma si pretende con un perbenismo da voltastomaco che non si facciano i nomi dei ladri, dei corrotti, dei corruttori, degli omicidi, dei parricidi, degli uxoricidi. Perché, si afferma, che non si è ladri, neppure con il topo in bocca, fintanto che un giudice non ti reputi colpevole, ma attenzione poi, solo al terzo grado di giudizio. Salvo che nel frattempo il reato non sia caduto in prescrizione, visto i tempi che la Magistratura, come ho già detto, per carenze organizzative, è costretta a non poter rispettare. Carenze che lo Stato si guarda bene di far fronte, perché, perché, perché... Io comincio a pensare, perché allo Stato fa comodo così. Perchè la "Casta" sa che non essendo casta ha necessità di autotutelarsi.

E gli episodi "spiccioli" di cronaca nera vengono regolati dalle stesse leggi e quindi rispecchiano ugualmente uno Stato inadeguato, dove il Senso Civico fa acqua da tutte le parti. O meglio l'ha sempre fatta e continua a farla, perché l'Educazione, quella vera che nasce dalla buona famiglia e da una scuola preparata è stata sempre sotto valutata. Perché più il popolo è ignorante è più è un bue che lavora e non si ribella e non crea problemi. Ed allora è giusto anche qui non fare noni, non foto, non pubblicità. Però le scie di sangue si allungano e i casi si moltiplicano...
Anche qui abbiamo scie di sangue che solo con parole di retorica del giorno dopo si cerca di far fronte. Ed allora ecco che possiamo ricordare come il 29 novembre del 1946 l’Italia fu scossa da un terribile caso di cronaca nera: «la belva di San Gregorio», dove una donna uccide la moglie e i tre figli dell’amante ed ancora buttati alla rinfusa come mi tornano a mente abbiamo i delitti della "Uno Bianca"    o quelli della "Banda della Magliana"   oppure quelli del Brenta, o chi non ricorda il  Mostro di Firenze ? e da non  dimenticare http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=589 "Il massacro del Circeo"   ed ancora   l' Omicidio dell'Olgiata, Il delitto di via Poma  e perché no quello di Cogne, La strage di Erba,  l'Omicidio di Garlasco, quello dell'inglesina a Perugia, potrei continuare, ma quelli di questi giorni ed il caso di Yara, potrebbe mettere un punto qui. Casi alcuni ancora aperti, con l'opinione pubblica divisa come in uno stadio calcistico con le due curve che si affrontano, ma appena terminata la partita già si pensa al prossimo impegno...

Ma, anche qui, se è vero che l'esame del DNA è sicuro al 99,999987% ed idem per le impronte digitali, perché non prevediamo e non operiamo ad una schedatura il giorno stesso della nascita come lo si fa con il codice fiscale. Ricordo come oggi, quando sono sceso nella nurse ed ho visto mia nipote nella culla termica con sotto riportati tutti i suoi dati, E questo dopo neppure un'ora dall'aver visto la luce. Avevano già riportato sul cartellino oltre al nome e cognome il codice fiscale. Anche questa se vogliamo è una schedatura di carattere amministrativo, ma sempre di schedatura si tratta. Ma come per il fisco questo è una registrazione lecita, per la sicurezza il DNA avrebbe il ruolo  invece di una schedatura? Una persona che nella vita futura si comporterà correttamente non credo debba avere alcun timore, se invece vorrà commettere reati, saprà a prescindere di essere controllato. Ma dove sta il problema. Male non fare, timore non avere. Ed allora tutte le altre forme di schedatura a cui involontariamente siamo sottoposti in rete? Ma perché anche in questi casi i Principi del Foro non fanno ascoltare le loro autorevoli voci...ma per una sola volta, mi raccomando, fino in fondo !!




di Franco Giannini

giovedì 15 maggio 2014

Agli “Amici” vicini e lontani di Facebook, Attenzione!!

ed a quelli senigalliesi ancor di più : la rabbia potrebbe farvi impantanare nei vostri stessi commenti ! 

Il fatto di essere rimasto appena 24 h. senza la possibilità di leggere e ribattere i commenti degli “amici” su FB, causata dell’esondazione del Misa che ha interrotto le connessioni ADSL, mi ha fatto sentire come in una specie di astinenza informatica, come un figlio orfano della Rete.
Ma oggi a distanza di una decina di giorni, ripensandoci attentamente, mi sono reso conto che si può sopravvivere ugualmente e forse ancora meglio senza questa spada di Damocle sulla testa. Perchè poi FB anche di questo si tratta.
Intanto, tutta questa alta tecnologia sembra abbia “toppato” di brutto in questa occasione, perchè l’acqua ha avuto il sopravvento sulla stessa. Sono saltati i server, le centraline elettriche erano fuori uso, l’ADSL è rimasta spenta in più punti della città e per diversi giorni ed anche gli eventuali segnali di fumo alla pellerossa sarebbero stati inutili in considerazione del fatto che come avresti potuto accendere il fuoco in mezzo a tanta acqua? Ed allora ho pensato che Guglielmo Marconi, con la scoperta delle sue onde radio, è rimasto sempre attuale, offuscando la fama di Mark Elliot Zuckerberg.
E’ sempre utile, in questi momenti di difficoltà, avere più un transistor, munito di pile, che un PC o un Cellulare o un Tablet: belli, ma altrettanto impossibili da connettere. Con la radiolina sei in grado di seguire quello che avviene invece intorno a te. Se poi ci sono dei radioamatori sei superfortunato, sei in grado anche di comunicare con l’emisfero opposto. Ma questo è un altro discorso.
Ritornando agli amici di Fb, passata la buriana dell’acqua e del fango, dei tam-tam per l’organizzazione dei soccorsi, si è cominciato, sempre su queste pagine, a fare il processo del lunedì, questa volta non calcistico, ma delle responsabilità. A chi imputare le colpe, a chi addebitare i danni. Ma quello che più mi è saltato all’occhio, è stata l’accusa-difesa-condanna, il tutto in non più di due, tre righe. Con la stessa immediatezza con cui l’acqua ed il fango ci ha coperto.
Non tutti, logicamente! Qualcuno ha cercato di farsi delle domande, darsi delle risposte, fornendo documentazioni di quanto dicevano. Però con la massima sincerità devo dire che la cosa non mi è risultata simpatica, anche perchè le responsabilità, come si deduce dai commenti, vengono addossate solo all’ultimo periodo di gestione amministrativa, quando invece queste responsabilità sono state tramandate da decine e decine di anni. I responsabili, quindi, credo che debbano essere individuati in più di uno. Anzi dirò di più, che se non fosse perchè si incolpa in primis una natura innocente e se colpevole, solo di riprendersi quanto le era stato tolto, dovremmo ammirare per la correttezza degli ultimi, considerati gli unici responsabili, perchè almeno fin ad ora non li ho sentiti alzare una parola contro coloro che li hanno preceduti e che dovrebbero essere furiosi avendo ricevuto in mano questo cerino acceso, che ora brucia e non poco.
Ma oltre i giudizi, affrettati o meno, giusti o errati che possano essere, leggo anche insulti gratuiti, apprezzamenti espressi con parole al limite del legale, comunque sia non certo dettati dalla buona educazione. Si può comprendere la rabbia di chi ha perduto tutto, ma contrapposta a questa c’è quella di chi si vede messo sotto accusa, non potendosi difendere, al momento, in alcun modo, perchè la barca non si lascia finchè tutti non sono stati tratti in salvo. Poi si vedrà!
Ed allora, “Amici di FB” attenzione, perchè è questione di un attimo il vedersi citati per una querela di diffamazione o altro.
A rendere pubblica questa evenienza è lo stesso Facebook che in questa nota scende in tutti i particolari.
Infatti non si è assolutamente immuni da querela per il semplice fatto di non aver scritto il nome di colui alla quale l’epiteto era indirizzato, perchè recentemente in una sentenza ha sancito che se la località, l’attività svolta, il tipo di accusa, ecc. sono facilmente intuibili per risalire all’accusato, il colpevole è tenuto a pagare pegno.
Come pure non si pensi di sfuggire ai controlli, per il semplice fatto che si usi un nickname, perchè siamo tutti schedati con un indirizzo mail e che le Forze dell’Ordine sono in grado di risalire sempre a quello che si considera “anonimo”.
Amici si, ma ricordate che cosa l’esperienza dei vecchi attraverso i proverbi ricorda ed insegna: “Chi trova un amico trova un tesoro”. Non vorrete mica pensare di trovare sulle pagine di FB un diamante rosa?? Ed allora, sarà bene, alla luce dei fatti, usare sempre un tono il più possibile civile.

Franco Giannini
Già pubblicato Mercoledì 14 maggio, 2014 alle 0:30su SenigalliaNotizie.it 
Questi commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
 
vicking973
2014-05-14 11:52:40
Mi scusi sig. Giannini ma il fatto di non dare l'allarme alla popolazione, quando già prima delle 06:00 il fiume era uscito in zona Pianello, il fatto di non chiudere le scuole quando c'era tutto il tempo di farlo è colpa delle amministrazioni precedenti? Le tre vittime che ci sono state è colpa delle amministrazioni precedenti? I lavori della complanare che hanno cementificato ulteriormente un territorio già ai limiti della vivibilità è colpa delle amministrazioni precedenti? (salvo poi rilasciare recentemente dichiarazioni con annesse lacrime di coccodrillo che ci si deve impegnare maggiormente nel rispetto del territorio!)E sul fatto di "non potersi difendere al momento" lei sta sbagliando di grosso, perché il difendersi, il giustificarsi è l'unica cosa che ha fatto questa amministrazione in ogni dichiarazione rilasciata in merito all'accaduto. Questo suo voler rabbonire gli animi le assicuro che li sta facendo ancor di più scaldare invece. A gente che ha perso tantissimo in beni, salute e anche persone non può dire di fare attenzione a quello che scrivono su FB. Invece di preoccuparsi di future querele per diffamazioni, si impegni anche lei come dovrebbero far tutti a scoprire la verità su quanto accaduto e capire di chi sono le responsabilità di questo disastro annunciato.
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-05-14 14:51:57
Gentilissimo vicking973, non è lei che, se non vado errato, è lo stesso commentatore del mio precedente articolo ( http://www.senigallianotizie.it/1327354978/senigallia-l-alluvione-vista-a-bocce-ferme )? Ed allora, sempre che lo abbia letto fino in fondo, ( cosa di cui ora comincio a dubitare!) sempre che mi sia spiegato come avrei voluto, (ma anche questo mi porta a pensare che evidentemente non ci sono riuscito!) e se solo avessi avuto le capacità di essere più chiaro, avrebbe potuto constatare (anche dagli allegati) che non avevo di certo assolto questa Amministrazione, tutt'altro. Qui, invece, ho voluto solo informare, del pericolo a cui potrebbero andare incontro coloro che, non conoscendo certe insidie gratuite e ritenendo di avere come una Password immunitaria, offendono gratuitamente gli "amici" su FB. Ma forse era cosa difficile da comprendere, a quel che leggo, se non per tutti, per alcuni. Lo ritenevo, in cuor mio, un semplice "servizio" d'informazione piccolo, modesto, non completo. Non di certo comunque un' assoluzione per quanto accaduto. Io, almeno, non possiedo nè le certezze, nè le capacità, nè l'autorizzazione per emettere verdetti certi ed infallibili. Rispetto, com'è giusto che sia, democraticamente, il suo pensiero. Detto questo, sicuramente una cosa è certa, le sue ultime tre righe le respingo al mittente in quanto non di mia competenza. Io ho già dato, contrariamente a lei, mi passerà la battuta vero?, io, ripeto l'io e lo sottolineo, almeno ho il coraggio di metterci la faccia!! La ringrazio comunque per la sua gentile attenzione.
anfatti
2014-05-14 15:09:47
Io credo che non ci sia bisogno di questo articolo. Se qualcuno non lo sa, è evidente che non si è informato e quindi merita (nel caso offenda o diffami qualcuno) già solo per questo l'eventuale persecuzione legale!
stefano
2014-05-14 15:43:14
Non ho alcun dubbio che questo articolo sia dettato dalla buonafede e dallo spirito di "servizio di informazione. Ma su alcuni pasai dell'articolo non si può esimersi dall'intervenire: 1."le responsabilità vengono addossate solo all'ultimo periodo di gestione amministrativa quando queste sono state tramandate da decine e decine di anni". Sì, però la gestione amministrativa del territorio è rimasta tal quale a quella delle precedenti amministrazioni. Senza discontinuità di sorta. E poi ad essere messo sotto accusa è la gestione dell'evento . E l'evento lo gestisce l'amministrazione in corso, mica quelle di qualche decina d'anni fa. 2. "Non li ho sentiti dire una parola contro coloro che li hanno preceduti". Ma guarda caso che quelli che li hanno preceduti, da decine e decine di anni, sono della stessa sponda politica ( sia localmente che in Regione). Di altro colore, siamo sicuri che sarebbero stati silenti nella stessa misura?
Massimo Mariselli
Massimo Mariselli
2014-05-14 15:44:52
In questi giorni di caos e di emergenza nonchè di forte stress, io per primo ho dovuto mordermi la lingua per non imprecare e azzannare qualcuno, o comunque quelli che io a mente calda credo che siano i responsabili dell'evento alluvionale. Nemmeno scrivendo su Facebook nel diario che è visibile ai miei amici mi sono quasi azzardato/permesso di offendere o diffamare o insultare qualcuno, sapendo i rischi connessi, di querele che possono costare un sacco di Euri. Quindi a tutti gli amici attenzione a quello che scrivete, perchè se vengono fatte delle querele il querelante potrà richiedere lIP e risalire con certezza all' autore. Ringrazio Franco per l'articolo pacato ed esaustivo.
vicking973
2014-05-14 18:28:23
Gentilissimo sig. Giannini, la faccia io ,come tanti altri, l'ho messa per 8 giorni di seguito in mezzo alla melma e al fango a spalare e faticare. Quindi il suo "ho già dato" per un articolo scritto mi fa un po' sorridere , se mi permette. Ad ogni modo anche il mio commento non è stato capito da tutti. Provo con altre parole: che qualcuno possa essere permaloso e sentirsi offeso mentre alcuni quartieri della città sono in situazione di emergenza, non mi sembra un problema su cui accentrare l'attenzione in questo momento. Poi ognuno in coscienza si comporta come meglio crede, ma se mi permette sfogare l'enorme rabbia che la gente ha provato e sta provando con le parole mi sembra preferibile e di gran lunga rispetto ad altri tipi di sfogo. Poi qui c'è poco da accusare o da insultare, i fatti (fortunatamente tutti documentati) parlano da soli ed è solo su questo che adesso è necessario e doveroso concentrare l'attenzione sia dalla magistratura che dall'opinione pubblica. La ringrazio anche io per la sua risposta.
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-05-14 21:07:22
@vicking973. No, non sono intelligentissimo, ma giusto quel tanto che basta per comprendere che quel "Ho già dato" riferito a 4 righe anche dal contenuto confuso, visto che non mi sono riuscito a spiegare, sarebbe risultata offensiva per chi si è prodigato in ben altro modo. Mi riferivo invece a ben altre due alluvioni, quella di Ancona del 1959 e quella di Firenze del 1966, alle quali ad entrambi ho partecipato e non certo scrivendoci su qualche cosa.
strozzapreti
2014-05-15 11:27:55
A parte il fatto, che a scopo preventivo, si doveva allertare la cittadinanza di una probabile esondazione dei corsi d' acqua, già dopo un ora di intense ed inconsuete precipitazioni, per me di base, la vera colpevole è la consueta cultura di chiudere le stalle dopo che sono scappati i buoi... c' è un incrocio pericoloso ? si interviene solo dopo che ci scappa il morto o i morti a seconda di chi muore e così per l' alluvione, per le nevicate anomale ecc.Una volta eravamo più ignoranti, ma più furbi : vivevamo sulle palafitte.

sabato 3 agosto 2013

"La Sentenza" : Magistrati, fuori togati di nero e dentro, foderati di un rossobolscevico

Ma quello che faceva presagire il brutto era l'oro dei cordoni ed i fregi sui cappelli: colori da catafalco.

La cosa più bella, nel senso che da grande soddisfazione, credo che stia farla in barba al nemico all'ultimo secondo. Quando non si era assaporata la vittoria ed anzi si era fatto buon viso alla cattiva sorte di una sconfitta data oramai per scontata.
Che soddisfazione quella palla in rete al 45°. Gioia in una curva, delusione nella curva dirimpettaia.
Ed è quello che dovrebbero aver provato, alle 19,30 del 1 agosto, tanti cittadini, pro e contro il miglior Presidente degli ultimi 150 anni che la Storia ci ha regalato (almeno dice lui!).
L'euforia per qualcuno dei pro-Lui. è durata però solo il tempo di poter permettere al giudice di pronunciare la parola "Assoluzione".
Si dice anche, che pure Lui, sia balzato in piedi, per poi ricadere subito sulla sedia, deluso, sconfitto, amareggiato, ascoltando il giudice che proseguiva nella lettura, perchè come il mitico Calimero di caroselliana memoria, ancora una volta tutti ce l'avevano con lui,  perchè era piccolo e nero. Invece questi giudici e quelli che li avevano preceduti, hanno ritenuto, appunto, che il nostro Calimero, era piccolo si (in molti sensi!), ma nero no (o forse, come avrebbe detto Walter Veltroni, anche si, nell'anima) , ma era in principal modo, soprattutto Sporco. Questo si! E il "suggerimento" che non consigliavano, ma obbligavano, non era quello di immergersi in una tinozza... Sicuramente lo avrebbe preferito, magari con qualcuna che gli lavasse la schiena.

Ho visto, attraverso le immagini che molti canali televisivi mandavano in onda, le orecchie basse e la coda tra le gambe dei pro-Lui che avvoltolavano le bandiere della lazzariana Forza Italia, mentre i contro stappavano tra gridi di gioia bottiglie di spumante per quel goal atteso, sperato, ma che la scaramanzia faceva temere di dare per scontato e festeggiare prima del tempo.
Ma, i nostri vecchi, ci hanno sempre insegnato che l'erba cattiva non muore mai, neppure con il diserbante.

Ed infatti, mentre da una parte si ritornava a casa desolati, e dall'altra si continuava a festeggiare e mettersi in primo piano con i giornalisti a soffiare sui vari fuochi, nelle stanze in broccato della Sua casa romana, si rileggeva e ritoccava il Comunicato Stampa, che Lui avrebbe rilasciato e letto totalmente e, ripetutamente, sui canali televisivi di casa .
Si, perchè come dicevo, i colori usati dai Giudici erano quelli da catafalco, come pure le pene confermate, la colpevolezza o meglio sarebbe dire quasi. Catafalco virtualmente pronto, ma mancava ancora la cosa più importante, il feretro con relativa salma.
Ma che cosa diceva il nostro mitico Trapattoni ? "Non dire gatto, se non cel'hai nel sacco".

Infatti, dieci secondi prima della lettura della sentenza tutti i politici intervistati dicevano che la stabilità del Governo non era da mettere in dubbio, neppure di pensare una simile cosa. L'Italia veniva prima delle cose personali. Mezz'ora dopo la lettura, del Comunicato Stampa lasciava intendere che forse tutto era rimesso in discussione. Si, No, Forse, stiamo trattando, discuttendo... i perdenti richiamati dal generale che giungevano alla spiciolata e neppure tanto, in caserma, con il capo pieno di cenere, pronti a tutto quello che il loro leader comandasse.
Un Comunicato che per i suoi contenuti, per la durezza con cui era reso pubblico, per i lineamenti del volto di chi lo leggeva, per le sue due fessure, alla cinese, al posto degli occhi gonfi, forse, per leggerlo, la location giusta sarebbe dovuta essere il balcone di Palazzo Venezia di trascorsa ed irripetibile memoria.

Colpito al cuore (sicuramente! troppo ambizioso), ferito mortalmente (forse), ma al momento neppure lassù o laggiù (dipende) lo vogliono, ed allora ancora non disposto a vendere l'anima, anche perchè, come per il milione dei posti di lavoro, i ristoranti pieni, ecc..con tutta probabilità, bluffa sul prezzo, neppure questa possedendola.
Insomma, però, lui sa quello che vorrà fare da "grande".
Rifondare Forza Italia per il bene dell'Italia, combattere i comunisti (quelli che lui solo vede e che sono tutti rimasti in Magistratura) a partire da subito.
Infatti la prima cosa che ha fatto è stata quella di riunire le anime del partito (eufemismo il mio) per definire un piano di guerra.

Quello che il PD, invece, non ha fatto. Che stia disorganizzandosi nuovamente per perdere anche questo confronto?  Sono degli uomini d'onore e come tali non infieriscono sul ferito mortalmente, con la speranza che muoia da solo senza alcun aiuto. Ed invece, mai covare la serpe in seno tenedosela calda. Mai offrire le spalle al nemico.
Ed il timore maggiore corre anche questa volta, e sarebbe l'ennesima,  che ci si affidi all'esperienza, alla "saggezza dei vecchi" e del "vecchio". Che poi alla fine ti porta a chiederti se la componente della scelta finale sia da imputarsi più alla saggezza o al timore di prendere una decisione che faccia scattare un possibile minacciato "ricatto". Attenzione però!!  E' colpevole colui che ricatta, ma questa è oramai cosa risaputa e confermata, visti la tipologia dei ricattatori, ma pure il farsi ricattare, a questi livelli, è da colpevolizzare.
Detto questo, non credo che con "La Sentenza" (potrebbe essere il titolo di un film!) sia rimasto, come qualcuno dice, tutto come prima. Qualche cosa è di certo cambiato, "qualcuno" ora si trova in difficoltà. Altri possono approffittarne, ce solo da chiedersi se qualcun altro lo saprà e vorrà fare. Sta tutto qui ! Vista che l'occasione ancora una volta viene offerta su un piatto d'argento. Si saprà rigettare il ricatto di barattare una qualsiasi forma di amnistia con la promessa da marinaio di continuare a mantenere in piedi un governo traballante posto e nato già su un tavolo con tre piedi? Chissà, forse mostrandosi più decisi, più di "sinistra", mostrando più rettitudine e decisione e meno " falsa-diponibilità", patrimonio delle bianche colombe del PD, a conversare con serpenti con lingue biforcute, chissà, dicevo, che non si ritorni ad avere fiducia da tutti coloro (non pochi) che l'avevano (oramai da tempo) e che l'hanno (recentemente) perduta.
Franco Giannini