venerdì 22 luglio 2011

MI SPIACE PER LEI PRESIDENTE, NON HA FATTO BINGO... E MANCO CI RIPROVI!!


di Franco Giannini

...come la commissione antimafia ha scoperto l'acqua calda...


Se queste brevi frasi fossero state inserite nei fumetti del personaggio della favola di “Biancaneve e 7 nani”, quale Pisolo, non ci avrei neppure fatto caso. Solo e semplicemente delle battute simpatiche poste lì per far ridere. Ma il fatto che siano state pronunciate da un personaggio come Beppe Pisanu, Presidente della commissione parlamentare antimafia, nonché Ministro dell'Interno dal 2002 al 2006 (se non vado errato) e presente nelle aule parlamentari nelle legislature che vanno dalla VI alla XIV (con il salto della sola XI), non mi fa assolutamente sorridere, ma mi da pensare, o meglio proprio mi spaventa. Dopo simili affermazioni, mi chiedo di che si occupasse quando era Ministro dell'Interno. Possibile che nessuno gli avesse mai raccontato quali erano i lavori svolti dalla mafia e che solo ieri abbia scoperto che tra questi c'era anche quello di cui hanno discusso in commissione ? Se è in buona fede e voglio crederlo, mi sorge il dubbio che però oramai abbia fatto il suo tempo, vista ed udito hanno bisogno di riposo e vista anche l'età, è del '37, sarebbe opportuno che iniziasse a pensare di fare pacchi e pacchetti, nella prospettiva di lasciare il suo incarico a qualcuno, se non più bravo (difficile trovarne di questi tempi...) ma almeno che sia più giovane.

Parlare del Gioco d'Azzardo e dicendo queste parole virgolettate che ho rubate nei vari siti in rete, mi turbano e mi spaventano: “...grave patologia sociale e una delle fonti principali di arricchimento della criminalità organizzata...”, ma va?! ed ancora :”...Le entrate assicurate all'erario non possono giustificare l'ampliamento dell'area del gioco. Oltre all'incalcolabile danno sociale che si riversa sui giovani e i ceti più deboli, e' accertato che per ogni euro incassato dallo Stato la criminalità organizzata ne incassa almeno dieci considerando il gioco lecito e illecito...”. E qualora ciò non fosse sufficiente, ad aggravare il suo intervento, aggiungeva che per regolare questa patologia serve :“... una più avanzata disciplina legislativa...”. Una voce, ma senza padrone, aggiungeva che la Commissione aveva anche deciso di rendere questa risultanza, (la scoperta dell' ”acqua calda”), il più evidente possibile, ma non prima di averla comunicata ai Presidenti delle Camere. Insomma segretano il classico Segreto di Pulcinella. Chi non sa dell'esistenza delle scommesse che da clandestine, perchè non ci viene pagata gabella, divengono legali solo perché lo Stato, come per magia, con un timbro ed una tassa, giustifica tutto. Ma il bello è che mentre la Commissione studiava su libri di una storia di mafia datata in anni in cui i componenti della commissione ancora facevano la pipì a letto o non erano ancora venuti al mondo, il loro collega Tremonti, per mungere altri soldi agli Italiani, infischiandosene della commissione e delle loro frasi altamente, socialmente filosofeggianti, varava tra gli altri articoli del DL 98 del 6 luglio 2011 art.24 modifiche sul Gioco d'Azzardo. Del resto avrà pensato Tremonti, allora a che servono quelle frasi (salva coscienza) che mettiamo in bella evidenza sulle”confezioni” dei vizi degli italiani? Che fumi a fare se sai e te lo diciamo in continuazione che IL FUMO UCCIDE ? Che te bevi fino ad ubriacarti se ti consigliamo di BERE CON MODERAZIONE ? Che te giochi a fa tutto lo stipendio (chi ce l'ha!!!e chissà ancora per quanto) non senti quando ti consiglio con GIOCA IL GIUSTO ? Non dice però quanto è quel giusto e se è questo è identico per tutti, non indica se il fumo ti ammazza con due sigarette o due pacchetti, se si è moderati bevendo dal bicchiere o tracannando dalla bottiglia. Non si parlava anche di un PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE...e la prevenzione risiede tutta e solo nella “comunicazione” perchè costa poco?? Ma rende anche poco!!

Tirando le somme, risulterò il solito populista che spesso c'è in me, ma almeno io mi rifiuto di essere ipocrita. Vedo, vedo....come dice il Totti in una sua pubblicità, quello che sarà il prossimo motto, anch'esso di auto raccomandazione, ma questa volta emesso dai cittadini, che suonerà così : “ascoltala con il volume basso, con moderazione perché anch'essa, come il fumo, l'alcool ed il gioco presa a larghe dosi, con le sue ineguaglianze, contraddizioni, castronerie, prima o poi la POLITICA TI UCCIDE.

Se poi ci sarà la solita vocina del perbenista che viene dal fondo e che dice :” non siamo tutti uguali...”. Beh, io voglio crederci, iniziate intanto ed immediatamente a dimostrarlo...!

domenica 17 luglio 2011

Il dr. Raffaello Simonetti ci ha lasciati...


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Con lui Senigallia perde un altro tassello di un'immagine particolare…

Caro Dottore,
questa mattina apro il giornale e leggo che ci avete lasciato. In silenzio, senza pubblicità, a funerali già avvenuti… Voi, Dr. non dovevate farci questo ! Quasi che mi piglia un coccolone, Voi ben sapete che non sono più un ragazzino neppure io, appena dieci anni meno di Voi e forse, con qualche acciacco in più…

Appena un po' di tempo fa, mia moglie è tornata a casa e mi ha portato i Vostri saluti. So che Vi eravate informato della mia salute ed avevate rievocato i tempi passati, quando venivamo nel Vostro studio, al piano terreno della Vostra villetta.
Non è che mi sia facilissimo, ma cerco di rispettare per quanto posso il Vostro Voi, con cui eravate solito apostrofare tutti i vostri assistiti-pazienti.
Mentre scrivo mi vedo aprirsi quella porta laccata bianca dello studiolo e Voi che, sempre abbronzato come un somalo, impettito nel camice bianco e con le mani dietro la schiena, con molta calma, ma tanta risolutezza, chiedevate: “Chi è di voi che sta parlando… qui si fa silenzio…” e richiudevate la porta.
Oppure, se qualcuno era arrivato fuori orario e tentava di fare il furbo lo lapidavate con un inesorabile: ”Ancora altri due, poi io vado… !”.

Ricordo con nostalgia quello studiolo, anche se il frequentarlo, significava piccoli o grandi problemi (a volte anche drammi!), più raramente eventi felici come l'annuncio dell'arrivo di una nascita o l'esito di un esame che scongiurasse il peggio.

Eppure lo ricordo che Vi sedevate sulla sedia dietro la scrivania, sulla quale campeggiava la foto di “Lui” e con me, seppur sapendomi di tutt'altra corrente, intavolavate discussioni sempre iniziando con il chiedere: ”Voi che ne pensate?”.

Dietro le vostre spalle la foto, quasi una gigantografia, di una barca a vela in bianco e nero durante una Vostra regata. Foto di cavalli e la tenda in un deserto… E si, perchè ogni qualvolta ritornavate da un periodo di ferie, mi raccontavate che eravate stato in lidi esotici, ed ogni volta con un bagaglio di esperienze nuove.
La vita sedentaria non Vi piaceva.

Che dire poi di quando tutto impettito, spalle diritte, sulla bici, pedalavate e senza guardare la strada, dispensavate sorrisi a destra ed a manca. Moto ed auto poi… la vera vostra immensa passione!

Voglio sperare che anche oggi nel momento che sto qui scrivendo, siate salito sulla vostra spider Rossa con la cappotta abbassata e stiate scorrazzando per le strade della vostra nuova dimora, con la non dimenticata gioia di vivere questa nuova vita e sorridendo salutare coloro che stupiti lo continueranno ad ammirare.

Grazie Dottore dal Vostro ex assistito


Franco Giannini

Questi i commenti dei lettori di 60019

Amarcord
Scritto da Visitatore anonimo il 2011-07-16 11:57:46
Me lo ricordo il Dott. Simonetti.... ancor prima che fossi un suo assistito io l'ho conosciuto quando accompagnavo i nonni in quello studio al piano terra della villetta dove abitava.....Qualche volta, nei periodi in cui ero in vacanza al mare coi nonni, non solo li ho accompagnati ma ho anche avuto bisogno di lui per qualche malessere che accusavo durante le vacanze ed ho provato, io stesso, le stesse situazioni che hai raccontato .....
Mi dispiace molto che sia venuto a mancare e mi associo ai tuoi pensieri nel ricordo di un'altra brava persona che ci ha lasciato....
Roberto da Pioltello (MI)

sabato 16 luglio 2011

SOLO TREMONTI POTEVA RISOLVERE COSI', NELLA NOSTRA SANITA', IL PROBLEMA PRENOTAZIONI














di Franco Giannini

l'economista che duro, tra due duri (?? di testa), di moscio ha la erre (?) …

Come sono solito fare, prendo l'argomento alla larga per parlare di Economia e di quello che ci sta capitando tra capo e collo con questa finanziaria, che, come la naja, che a nessuno piaceva, ma che tutti obbligatoriamente ci siamo fatti, dobbiamo subire. Parto allora dal mutamento del significato a cui sono soggetti, in questa nostra povera Italia, i colori. Si proprio i colori. Il giallo una volta era l'identificazione del sole, dell'oro, del grano, del girasole, della natura quindi, della ricchezza, della vita. Oggi, in quest'era della globalizzazione, identifica chi viene dal mondo orientale e che sembra venuto a minacciare quel poco di economia industriale che purtroppo ci è rimasto. Se c'è colpa in tutto questo, a chi imputarla ? Con il colore nero si definiva quel prodotto per cui oggi tutti si scannano, il simbolo della ricchezza, del progresso, dell'industria e... dell'inquinamento: l'oro nero, il petrolio. Oggi è il colore della fame, della sete, della disperazione, delle carrette del mare che vengono all'abbordaggio delle nostre coste per sottrarci quei lavori che poi l'uomo bianco non vuole neppure più fare (almeno fino a ieri... ed oggi...?) L'uomo bianco però sembra avere, oltre che il timore del diverso, anche la mente corta. Negli anni trenta, anche i nostri nonni sbarcarono in lidi stranieri, in modo sicuramente più sicuro, su transatlantici e non barconi. Anche noi portammo, con il tempo, ricchezza in quei paesi, ma anche delinquenza comune e specializzata come la mafia. L'azzurro, quello che era il colore dei mari dei nostri avi e che circonda le nostre coste, sta divenendo di una tonalità più cinerea, dovuta all'inquinamento degli scarichi industriali (ancora non so per quanto) e dallo sversamento di liquidi tossici. Il rosso, quello dei frutti del melograno, di alcuni nostri vini o delle arance di Sicilia, è stato rubato, (anche questo...), dai volti dei nostri politici quale maquillage distintivo di vergogna per come ci governano. Per alcuni di essi è già però un colore superato, perchè dopo anni di permanenza è d'obbligo per una mal resa anzianità di servizio, fregiarsi il volto con il colore più autorevole del bronzo. Il verde, il colore rappresentativo della natura, della speranza, è divenuto quello, definitivamente parlando, della mancanza di risorse economiche e della rabbia della maggioranza dei cittadini italiani. No, non ho dimenticato il bianco! L'ho lasciato appositamente per ultimo, perchè vorrei che restasse, almeno questo simbolo, il colore della colomba della pace, a cui tutti fanno riferimento come tanti buoni animalisti, ma che poi con i loro comportamenti e le loro decisioni, fanno del tutto, per abbattere, come vetusti cacciatori. Non vorrei che divenisse il colore del volto di un' Italia spaventata dalle conseguenze che certi provvedimenti irresponsabili che si sono succeduti dal dopoguerra in poi, potrebbero causarci. Per qualche anno il buon senso e la responsabilità di qualche singolo (educazioni di altre generazioni, ormai dimenticate), come pure l'economia di una ricostruzione post guerra, in cui ogni cosa che facevi, bastava ingegno e buona volontà, era destinata a produrre profitto, ci ha per un po' salvati. Poi per imprenditori improvvisati, fai da te, arricchiti senza sapere neppure come, la cosa è divenuta più difficile. Perchè gestire un'azienda famigliare non è come dirigere stabilimenti con centinaia, migliaia di dipendenti. E la regola è valsa, e sembra valere anche oggi, per Amministratori Governativi e per i parlamentari. Allora si è dovuto far ricorso (non certo per necessità...), ma per sopperire all'incapacità, a mazzette e favori in cambio di voti, che ci hanno pian piano portati da quello che era stato definito “Boom Economico”, alla recessione, agli scandali, all'epoca dei processi di mani pulite iniziati e che per i motivi più diversi, sembrano non abbiano a terminare, alle Finanziare che ogni volta si dice procureranno lacrime di sangue (e guarda caso sempre ai soliti), ma saranno le ultime. Si le ultime nel corso dell'anno preso a riferimento. E così nel corso degli anni, dal post guerra ad oggi, si è maturato un debito, che non scema, ma è in continua ascesa. Il bello è che tutto passa di moda, meno che questo modo di governare. L'ultimo colpo di timone, per raddrizzare il barcone Italia (non in condizioni migliori di quelli che giungono a Lampedusa) facente acqua da tutte le parti, è l'economista di turno. Solite le frasi di circostanza ? No, è un duro, si ritiene furbo ed intellettualmente preparato, da qui il suo parlare per citazioni. No quindi lacrime di sangue, ma tagli orizzontali uguali e per Tutti. Ecco, appunto, è già in quel Uguali e Per tutti, che noto proprio la prima Ingiusta Diseguaglianza. Il 5% su 10 mila € è pari a 500€ che divisi su 13 mensilità fanno 38€ al mese. Posso garantirvi che su un reddito di appena 770 € quei 38 incidono e neppure poco. Su di un reddito di 100 mila incidono per 5000€ che ripartiti ai fini mensili ammontano rispettivamente a 7.700 € di reddito e 380 € di maggior tassazione. I primi 38 € presi andranno ad intaccare delle necessità, i 380 € invece, solo delle rinunciabilissime esigenze. Il 5% è sempre quello, il taglio è uguale è per tutti e due i casi esaminati. La diversità sta in quella parola che da una parte chiamasi necessità e dall'altra esigenza. Non sto a spiegare neppure i due significati, perchè per comprenderli ci sarebbe la necessità dell'esigenza di possedere un benchè minima dotazione di sensibilità morale ed intellettuale ed una certa pratica reale sull'argomento. Ma i nostri politici, a tutti i livelli, e di qualsiasi orientamento politico, ma non dico tutti e non perchè io ci creda, ma solo per offrire un pietoso alibi a qualcuno che si senta di reputarsi fuori dal coro (esistono le mosche bianche ?), non posseggono questa sensibilità. A sentirli singolarmente sono tutti contrari alla manovra (come il fatto di andare a prostitute...), che però è passata per il bene del Paese. Contento e soddisfatto anche il primo di tutti. I dati reali di questa manovra? 1) Felicin stava in mezzo ad un mare che non era quello di Senigallia, 2)continueremo a versare lacrime che non saranno più di sangue, perchè l'abbiamo terminato 3) l'unica cosa che verrà a guadagnarci, con il ritorno dei ticket sanitari, sarà la soluzione del problema prenotazioni sia in Pronto soccorso che negli esami diagnostici che di laboratorio 4) uno “snellimento” nel numero delle pensioni, con la dipartita sia degli anziani, che di malati che invece della prevenzione punteranno sulla possibilità che un miracolo li salvi. Ma che non venga a mente a qualche tecnico statistico di venirci a dire, tra qualche mese, che si è riusciti a risolvere questo annoso problema...attenzione la gente è sempre più imbufalita!!

Come assolvere alla tassa sui rifiuti?

di Franco Giannini già pubblicata su 60019.it

Semplicissimo, basta sapersi organizzare: intanto compratevi un salvadanaio. Parola di Assessore

Che cosa c’è di più bello, che fare colazione di prima mattina, con il giornale aperto, ed ancor più la domenica. Forse i più vacanzieri proveranno lo stesso piacere, magari comodamente sdraiati sotto l’ombrellone o seduti sotto un albero in un prato in collina: de gustibus… . Poi leggi una notizia che ti fa infuriare e ti crolla il mondo addosso e la giornata è rovinata.

E sono convinto che non saranno stati pochi coloro che come il sottoscritto, avranno sussultato, domenica 10 luglio, nel leggere certe dichiarazioni concesse alla stampa da parte di un Assessore, in merito a come assolvere al pagamento della TARSU.

Che la tassa si debba pagare, è un obbligo che ognuno di noi deve assolvere, anche se a malincuore, ma lo si deve fare. Che la tassa non sia aumentata, ci dobbiamo ritenere fortunati, che l’Amministrazione sia costretta a fare salti mortali per far fronte alle ristrettezze economiche provocate dai tagli, mi sforzo di comprenderlo, ma certe esternazioni buttate lì, ancor più perchè rilasciate da un componente della Giunta, mi disturba e mi preoccupa, neppure poco.

Dire che francamente non si comprende perchè i cittadini provino malumore perchè l’importo annuo della TARSU viene rateizzato in due rate invece delle abituali quattro, mi fornisce un motivo di preoccupata riflessione.

Accentuato, ancor più, da una successiva esternazione in cui dice di comprendere che ci sarà stata qualche difficoltà, dovuta alla novità, ma che si può sopperire organizzandosi e mettendo da parte i soldi.

Io mi auguro che chi ha sciorinato simili considerazioni, lo abbia fatto in totale buona fede, comunque senza riflettere, ma denotante la sua distanza anni luce da quella che è la realtà della situazione economica di tanti suoi concittadini.

Non è la novità a creare malumore, è l’importo più alto dovuto alla penuria di quattrini, ma è così difficile da comprenderlo?

Mi auguro solo, a questo punto, che il personaggio (di cui non faccio il nome, perchè chi non ha letto l’articolo conosca solo il peccato, ma non il peccatore) abbia acquistato lo stesso quotidiano in cui compare l’intervista, ed abbia letto anche il trafiletto posto sul lato destro, in cui si parla di pensioni, pubblicando l’importo statistico di quella media che a Senigallia e comprensorio, non supera i 750 € mensili.
Forse questo può già servire a comprendere che l’atteggiamento usato nell’articolo non è dei più felici.

Come dicevo è da qui che scaturisce il malumore… da tener conto poi che c’è anche chi sta peggio, come disoccupati, cassaintegrati, precari.
Non è certo il problema, buon per loro, di chi paga tutto in un’unica rata.

Ripartire un importo di 300/400 € in 4 rate è una fatica, scinderla e pagarla in due rate diviene "eroico", anche perchè, spero che lo sappia, in questo periodo di luglio si accavallano anche altre bollette.

Il suggerimento di "organizzarsi e mettere da parte", dapprima mi ha fatto infuriare e poi sorridere… il problema, mi creda, non è trovare il salvadanaio, ma la materia prima da metterci dentro.
Si vive alla giornata, si fanno i conti ogni ora, ti porta ad evitare posti affollati per il timore di incontrare qualcuno a cui dover offrire magari un caffè, perchè anche 1 € ha importanza e comporta a dover rivedere tutti i programmi fatti l’ora prima… e lei mi viene a parlare di "mettere da parte".

Ma lo so che questo è come il dire di conoscere che cosa sia la fame. Un bosniaco me l’ha fatta capire con il suo strascicato italiano: "la fame non è quella di Pannella. Finito lo sciopero apre il frigo… noi non abbiamo frigo e se anche qualcuno ce l’ha lo apre e dentro nulla…"

Questi i commenti dei lettori di 60019.it

Scritto dall' I.P. 2.38.45.186 il 12/07/2011 ore 15:34
leggendo questo articolo mi vergogno ancora di piu' di essere senigalliese......!!!!!!!!ma andate (...omissis...) a pertire dal sindaco e tutti quelli che fanno parte dell'amministrazione comunale, fata veramente schifo...... dovreste andare tutti a pulire i bagni nelle stazioni per 500 euro al mese e pagare pure l'affitto, cosi' vorrei vedervi tutti quanti, poi vedremo se fate i grandi, invece di avere un amministrazione comunale in cui tutti piu' o meno hanno altri lavori visto che ci sono medici, professori, proprietari di agenzie immobiliari ecc.. ecc... e quindi tutti hanno gia' altre entrate, togliamo tutta questa (...omissis...) e diamo il posto a gente disoccupata, precari, padri di famiglia in cassaintegrazione, che davono fare i conti anche per andare a comprare un pezzo di pane..... sai quanto sarebbe meglio.....!!!! vergognatevi, vergognatevi...!!!!!
k
Scritto da k il 12/07/2011 ore 15:47
Lei Giannini è un gran "rompicoglioni"(non censuratelo, è un complimento in questo caso), proprio come me... per questo la stimo e la ammiro, continui così, perchè c'è bisogno di persone come lei. Io ad esempio mi sono lamentato con l'ufficio preposto del comune perchè non è più possibile pagare tale tassa tramite bonifico on line. Mi spiega perchè mi devo recare alle poste e pagare una tassa per pagare una tassa??? Alla mia domanda mi hanno risposto che è così e basta. Complimenti Comune! Continua così!!!
per K
Scritto da Franco Giannini il 12/07/2011 ore 22:42
Se gli hanno risposto in questo modo, significa che il tasso di ineducazione del suo interlocutore, aveva superato la soglia (quasi vicina allo 0) di decenza entro cui dovrebbe attenersi un impiegato pubblico e che non dovrebbe mai superare (anche se, vero è, che l'educazione dovrebbe far parte del bagaglio di tutti!). La risposta tecnica invece credo che sia contenuta nella stipulazione di un nuovo contratto più conveniente (se non vado errato si parla di 60 mila € di minor spesa per il Comune, quindi per tutti)che è stato stipolato, per la riscossione, con le Poste a descapito di un "divorzio" con Equitalia. Almeno io credo che il problema da lei lamentato possa dipendere da ciò.
date a Cesare quel che è di Cesare
Scritto da un povero tra i poveri (di politica) il 13/07/2011 ore 17:32
Date a Cesare quel che è di Cesare Sono pienamente d’accordo con quanto tutto affermato da Franco Giannini, no con il primo articolista. Dovrebbe ricordare che nelle ultime elezioni amministrative di Senigallia Mangialardi, come candidato sindaco, portato dal PD + le liste amiche creati dagli stessi, ha ricevuto in prima battuta il 51% dei voti, quindi in Consiglio Comunale ha un ampia maggioranza, ciò purtroppo gli permette di fare il “bello” e cattivo tempo a piacere della maggioranza (spartendosi le sedie e ……..nei posti chiave). L’opposizione, professionisti o non con altre attività economiche e/o stipendi, che hanno altro da fare di meglio sicuramente, vanno in Consiglio per difendere quelli che non la pensano come la maggioranza dei votanti al modico ricavo del gettone di prensenza (credo 25,00 € o poco più). Sarebbe sempre opportuno che anche pochi Euro vadano a gente che non lavora, e che quindi tutti dovevano non candidarsi, lasciando spazio ai giovani. Se l’inserzionista avesse fatto più attenzione, nel votare e/o alla campagna polita delle amministrative, si sarebbe accorto che vi era una sola vera lista civica formata tutta da giovani creata apposta per farli lavorare e svecchiare il sistema e anti politicizzare il sistema. ( ma l’inserzionista ora rientra in quella maggior parte di persone che delusi della politica che non cambia, non fa, si disinteressa dicendo sono tutti uguali mandando tutti a quel paese e poi si lamenta che le cose non cambiano). Mi dispiace molto, ma hanno fatto il re dobbiamo tenerci il re, anche se con mio sommo dispiacere. Non si può accettare che ci vengano a dire come risparmiare per pagare le bollette. Hanno raggiunto il ridicolo da tempo ma prendere anche per i fondelli la gente tutta, anche quelli che li hanno votati, è arroganza, ineducazione, insensibilità per non aggiungere altro. I Senigalliesi quando vanno a votare dovrebbero pensare prima alle persone candidate e non al partito che rappresentano, poi al programma presentato e tutto il resto. Sono le persone che fanno la differenza e mettono in atto le idee del programma e del partito. Oramai non rimane che fare quello che fa Franco Giannini al cui tolgo il cappello e ringrazio. Chissà cosa avrebbe fatto se avesse avuto la possibilità di rappresentarci in Consiglio Comunale, anche all’opposizione. Meditate gente.

Scritto dall' I.P. 151.72.80.95 il 13/07/2011 ore 17:35
I bidoni dei rifiuti, rotti dalle imprese che fanno la raccolta, quando verranno cambiati dalle stesse, pensate a questo facendo rispettare il contratto, non a dire come risparmiare i soldi per pagare le gabelle.

Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 14/07/2011 ore 00:42
Franco apri un quotidiano on-line nuovo...Sarai tu a dirigerne la redazione. Viste le tue capacità non credo avrai grandissimi problemi a trovare 4-5 imprenditori-finanziatori. C'è bisogno di informazione di ogni genere come il pane in questa città (inchieste, opinioni, cronaca, ecc.)!!!
Un altro?
Scritto da Luca Ceccacci il 14/07/2011 ore 11:45
Un nuovo quotidiano on-line? Io credo che Senigallia sia abbastanza satura, Stancoinvacanza... punterei a far sempre meglio quello che c'è già! Non credi? (Visto che, oltretutto, su questo giornale hai spazio pure tu!)

Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 14/07/2011 ore 13:51
Appunto! Uno!..Il vostro...che riesce nonostante le difficoltà a salvarsi grazie alla variegatura dell'offerta giornalistica...Poi chi vuol intendere, intenda...Ma il resto cos'è? Spazzatura? Meretricio al servizio della casta o delle caste? Attività commercial-pubblicitaria? Scrivere per un capriccio o una puzza sotto il naso? O che altro??
I mio assessore preferito
Scritto dall' I.P. 82.61.1.104 il 15/07/2011 ore 08:29
Credo di avere capito di quale assessori si parli: è nel suo stile dare risposte inconsistenti, superficiali, da "peracottaro", è uno che lo vedi su tutti i palchi estivi e a tutte le manifestazioni sportive. Su quello è molto preparato, peccato che sul resto è un disastro. Eppureil suo partito lo aveva messo anche in un prestigiosissimo assessorato, che poi gli hanno tolto, come si fa ad un bambino maldestro. Ma perchè continueranno a metterlo in giunta? Io però me la prendo con chi lo vota (lo hanno votato 300 senigalliesei, lo capite?)
x I.P. 82.61.1.104
Scritto da Franco Giannini il 15/07/2011 ore 15:08
...da quello che leggo, invece, penso proprio che sia fuori strada...anche se ciò che dice potrebbe ben adattarsi a diversi di costoro! Io, credo di aver compreso a chi lei si riferisca...ma per una volta diamo a Cesare quel che è di Cesare...senza fare nomi, che per loro sarebbe sempre e comunque pubblicità.

giovedì 14 luglio 2011

Il Consiglio comunale interrotto… intervento per intervento


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

si conclude così la web-cronaca riprendendo dal punto 5 dell'OdG…

Onde non far perdere tempo, visto la lunghezza della cronaca, ho evidenziato ogni argomento trattato facendolo precedere all’inizio da un asterisco *.

Comune di Senigallia*Il compito di presentare questa mozione unitaria su quelle che sono le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo, viene affidato a CICCONI MASSI che precisa appunto, come sia la Maggioranza che l’Opposizione abbiano lavorato assieme per il bene degli operatori (cosa che, aggiungo io, però dovrebbe essere vista come facente parte di una normalità e non come un evento eccezionale). Spiega come la mozione sia nata riprendendo il testo dell’OdG del Senato della Repubblica e lo sia adattato alle esigenze del nostro territorio.

L’Attività d’Impresa deve essere salvaguardata e tiene a far presente che il termine che usa è salvaguardare e non aiutare. Positivo, comunque è che il Parlamento abbia stralciato una normativa (in merito alla direttiva Bolkestein) che non era utile e che alcuni avevano strumentalizzato.
Ora l’appello viene rivolto alle istituzioni superiori affinchè ne discutano ancora, perchè gli operatori hanno bisogno di certezze senza le quali non investono.
Conclude il suo intervento con un "Questa sera non dobbiamo fare solo un atto formale... non si conclude qui l’azione… attiviamoci tutti!".

ROMANO si dice soddisfatto del lavoro svolto e felice di aver lavorato con tutte le forze, come del resto avrebbe dovuto fare il Governo. E si dice favorevole all’iniziativa anche come consigliere con delega allo studio in materia delle politiche UE.

E’ poi la volta di MAGI GALLUZZI, ma il suo è solo un intervento di richiesta di sospensione per la cena.
MONACHESI passa ai voti la richiesta che viene condivisa. Quindi si sospende la seduta alle 20,30 con l’appuntamento nello stesso luogo fissato alle 21,15.

Ma così non è, perchè si riprende con la routine dell’appello nominale che sono le 21,40. Monachesi conferma l’esistenza del numero legale e dichiara assenti giustificati gli Assessori Volpini per motivi istituzionali e Colocci per ragioni di salute.

La visuale del Conero interrotta dalle nuove costruzioni*Si passa quindi all’illustrazione della mozione del punto 6 dell’OdG, presentata dai gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e Partecipazione relativa ad il ripristino della spiaggia antistante la Rotonda a Mare, a cui presta la voce REBECCHINI.
Tra le sue prime parole, quelle che servono ad affermare come egli sia stato da sempre convinto nella positività dell’innovazione e dell’investimento. E non è che ad un tratto, senza motivo si possa cambiare idea. Gli imprenditori possono e devono investire, ma in vicinanza di strutture architettoniche di pregio, quali la Rotonda, manufatti come quelli della gelateria o dell’office Marconi, non offrono la contropartita della qualità e quindi non possono essere edificate nelle vicinanze. In questo caso poi, disturbano una visione del panorama del golfo del Conero.
Si chiede quindi di ripristinare, per il prossimo anno, la visuale del Conero, riconsegnando la precedente dignità alla Rotonda.

Fa seguito il pensiero di MAGI GALLUZZI che: "… ovviamente la pensiamo diversamente come risulta dagli atti già presentati e frutto delle scelte di questa Amministrazione… per noi si è prodotto un buon lavoro di assoluto rilievo e di qualità… pur sforzandomi non trovo tutti questi elementi negativi… forse si potrebbe aprire l’accesso per maggior tempo sul pontile…".

Interviene rubando il tempo al prossimo oratore MANCINI per lamentare la concomitanza del Consiglio Comunale con la musica sotto le finestre, in piazza Roma, che obbliga o a tenere le finestre aperte con il sottofondo musicale che impedisce di seguire i lavori come dovuto, o tenerle chiuse facendo una sauna vista la temperatura.
MONACHESI fa presente che bastava chiudere le finestre, come fatto, senza dover ricorrere alla polemica.

E così dicendo da la parola a GIROLAMETTI che era in attesa di parlare. Introduce il discorso con un: "Se devo esprimere un parere personale, non mi piace, ma sono altrettanto convinto che a Senigallia ci sia necessità di quanto fatto e definirla "scempio" è troppo pesante…". Si sofferma poi sul fatto che si è cercato di dotare tutti i lungomare di tratti di arenile diversificati per ogni tipologia di richiesta.

RIMINI invece esordisce con un: "Lascerei perdere la variante, la gelateria, l’edicola: quando un imprenditore investe nel rispetto delle regole, io non posso essere che favorevole… sono d’accordo con Girolametti quando dice che su 14 km di costa, ogni settore ha il suo pezzo che rispecchia il suo stato… sono fortemente convinto che quel tratto è idoneo per dare uno slancio ricettivo ed economico".

Interviene BATTISTI che formula, in primis, una domanda al Presidente Monachesi, chiedendogli se il Sindaco, al momento assente, poi interverrà. Monachesi lo informa che il Sindaco è impegnato in un altro impegno istituzionale, di cui la stampa ha dato notizia, però al suo posto c’è sempre un Vice-Sindaco o un Assessore. Appurato questo, Battisti ringrazia e si inserisce nel dibattito relativo alla mozione con un: "Nessuno vieta di fare delle migliorie, ma quel manufatto ostava ed osta la visione… sono state poste nel giornalino comunale foto che danno inesatezze: dal pontile, si vede il Conero, ma solo dalla metà… - ed ancora - ci va bene quello che dice Rimini, ma non ci piacciono leggi "ad personam": tutti vogliono vedere il panorama che invece vedono solo quelli che lo possono ammirare dalla torretta posta sul nuovo manufatto".

Anche SARDELLA vuole far sentire la sua opinione con: "Anche in Consiglio il parere è sempre personale, anche se a volte può essere influenzato… determinate scelte sono state prese dalla maggioranza e quindi me ne prendo anche io la responsabilità…".

Il suo è sempre un parlare comprensibile e nel contempo pacato che aiuta a trascrivere se non il tutto, un discreto numero di frazioni di frasi, che seppur così frammentate, danno un senso compiuto al suo discorso. E’ così allora, che proseguo nel riportarle qui di seguito: "C’è bisogno di qualità per competere. La Rotonda aveva bisogno, come il piazzale della Libertà, di un intervento e l’intervento c’è stato… E l’intervento, a mio giudizio di cittadino, ha un segno di qualità, anche se io frequenterò altri bagni… Percezione soggettiva, ma una veduta oggettivamente è venuta meno, anche se per me però "scempio" è un termine troppo forte… mi associo a Magi Galluzzi di aprire ad un libero accesso a tutto il pontile, perchè il più del tempo è chiuso al transito… Non credo di mettere però in discussione tutta la Giunta… condivido il contenuto della mozione, ma non il metodo e le parole usate… Il mio sarà quindi un voto di astensione".

Una voce nuova si aggiunge al coro, ed è quella di BRUCCHINI che più veloce della luce, quasi telegraficamente (forse così è troppo, ma è una linea che dovrebbe essere seguita) a nome del gruppo Vivi Senigallia si dice contrario alla mozione, perchè con i lavori effettuati, quali quelli delle rimozioni dell’edicola e della gelateria, ma non solo, si è ottenuto un ottimo risultato.

Non poteva estraniarsi da tale "forum" CERESONI che prende la parola affermando: "… condivido con Battisti che è un problema di punti di vista e consegno quindi una copia di quello che è il mio punto di vista…".
Dice allora come il Piano degli Arenili sia il punto di vista dell’Amministrazione, una progettazione differenziata del litorale in cui una amministrazione deve tener conto del tutto. Parla anche di come per stare al passo con le tendenze turistiche, sia il Bora Bora, che la Terrazza Marconi abbiano dovuto guardare ad attrezzature molto specializzate. Ma con questo non è che non si sia tenuto conto di stabilimenti più alla portata di tutti, con conduzioni del tipo famigliare, per poi non parlare delle spiagge pubbliche come quelle ubicate al Cesano-Cesanella e Marzocca, anch’esse oggi dotate di servizi che le rendono fruibili anche a disabili. Attrezzate con gazebo atti a custodire gratuitamente quelle attrezzature, che prima si era costretti a rimuovere a fine giornata per non vederseli sequestrare. Non si dimentichi la bellezze del ripristino delle "dune" di cui bisogna andare orgogliosi.
Ed ancora sottolinea come: "La scelta che ho fatto è stata una scelta di interesse pubblico… ho sentito parlare di cemento armato, ma così non è, perchè per la gelateria e la Terrazza Marconi sono stati usati pannelli in legno rasato… che poi la talassoterapia possa piacere o meno è condivisibile, ma indubbiamente altrettanto lo è il fatto che sia un servizio in più… non mi soddisfa il termine di legge ad personam… soprattutto quando dico ad un operatore che deve ridurre il suo spazio di 30mq".

Gli ribatte MANCINI con: "… personale o non personale, oggettività o soggettività, non è un discutere da amministratori: il piano degli arenili doveva assicurare una permeabilità dichiarata della vista. C’è? Io dico che non c’è… salvo che non si salga sul muretto per fotografare… quindi manteniamoci ai dati di fatto… noi chiediamo una soluzione più equilibrata, non è che non si veda di buon occhio una maggiore qualità… ci sta bene anche una talassoterapia atomica… se a Sardella da fastidio le parole usate, siamo pronti ad emendare ogni affermazione, non una, ma tutte".

Gli fa eco REBECCHINI evidenziando come: "Noi non siamo contro gli investimenti di qualità… siamo contro solo quando questi vanno a deturpare; allora non sono più di qualità… si prega quindi di non barare… quello (la Rotonda, Ndr) è un monumento unico quindi non si può guardare "il tutto" come dice Ceresoni… bene le "Dune", ma qui è un discorso da "che c’azzecca"? come direbbe Di Pietro".

Ed è a questo punto che la discussione si tinge di rosa con l’intervento prima della RAMAZZOTTI che apre con: "Solo una veloce considerazione. Un grazie per il documento che l’Assessore ci ha fornito e che ci ha aiutato a rendere più ampia la nostra conoscenza… importante aver diversificato i turismi… come tutte le cose nuove fanno fatica ad essere approvate… la scelta che abbiamo fatto è un buon lavoro che permette una diversificazione dei prodotti presentati".

Ed a seguire quello della BUCCI: "Volevo parlare solo della visuale: io in quella zona ho passato tutta la mia adolescenza e non mi sembra che la visuale sia così coperta… prima c’era una diversa visuale: dalla fontanella non si vede il Conero, non ci sono ancora stata ed andrò a vedere… dal muretto il Conero si vede, quando c’erano i capanni non lo vedevo… allora sarebbe da togliere tutto, ma non sarebbe fattibile… mi dava più fastidio l’office attaccato al muretto…".

E’ la volta poi di PARADISI che esordisce, rivolto a Ceresoni con: "Berlusconi fa leggi ad personam per lui e per gli altri cittadini, Ceresoni fa una norma che favorisce un solo cittadino…". E facendosi forte di una battuta riferita da Ceresoni e che lo stesso aveva ricevuto da un suo amico la fa sua: "… abbattete le cose belle ed edificate quelle brutte…" e conclude con un: "… mi asterrò da questa mozione anche se condivido la sostanza… anche Fiore avrà ascoltato i cittadini sgomenti di quello che avveniva nell’area Rotonda…".

MANCINI a questo punto presenta un emendamento o meglio una correzione della formulazione, come la definisce, per evitare qualsiasi strumentalità.

Interviene a questo punto il SINDACO affermando: "… sembra che ci sia stato arbitrio dell’Amministrazione Comunale… già dal precedente mandato il piano particolareggiato prevedeva di liberare principalmente il prospetto della Rotonda… non elementi messi lì a caso, ma che esistevano uno da 60 anni e l’altro da 35… e questo è stato oggetto di dibattito in Consiglio, fatto con un percorso trasparente, serio… io dico che è stato fatto un buon lavoro…" e si chiede, tra le tante altre cose, perchè la minoranza non abbia presentato allora degli emendamenti.

Ribatte allora REBECCHINI: "Arbitrio? Qui nessuno ha parlato di arbitrio, niente è stato fatto di abusivo… è stato fatto in base alle norme votate dalla maggioranza. Noi eravamo presenti ed abbiamo votato contro… non potevamo sapere quali lavori si volevano fare… come il far costruire una pensilina sul tetto… voi dovevate prevedere… voi che conoscevate il progetto…".

Gli fa seguito PARADISI: "… questo è un rimpallare alla minoranza le decisioni della maggioranza…" e rivolgendosi al Sindaco gli chiede come si può incolpare la minoranza per non aver presentato gli emendamenti: "… non ci venga a fare la ramanzina estiva… siete usciti da Zelig… ed ora chiamate all’adunata i 16 "alzamani" ad intervenire…".

RIMINI invece ribadisce il suo voto contrario, perche "dobbiamo chiarire che cosa si vuol fare del turismo a Senigallia…"

Riprende allora la parola il SINDACO dicendosi: "… convintamente contrario: nessun incitamento a chiedere interventi… abbiamo grandi responsabilità, è vero, ma ce l’assumiamo anche questa responsabilità… la maggioranza non è eterocorretta, e tutti votano secondo la loro volontà…".

Anche BATTISTI allora vuol dire la sua: "Abbiamo presentato 100/150 emendamenti, sempre bocciati: insulse e ridicole queste sue dichiarazioni e mi dispiace che vengano dal sindaco della mia città, ma non certo il mio… ha parlato di Borgo Catena, discorso che non aveva nulla a che vedere con la Terrazza Marconi".

La conclusione del dibattito tocca a MANCINI che si associa a quanto detto da Battisti e rincara con: "… un Sindaco non deve intervenire per dividere, ma per unire… questa sera l’atmosfera non era né trasgressiva né astiosa prima del suo intervento… evidentemente però questo è un suo problema… lei ha detto un falso, perchè non è scritto da nessuna parte che noi abbiamo parlato di mini appartamenti a Borgo Catena".

Il dulcis in fundo è di MAGI GALLUZZI per dichiarare che la maggioranza è contraria alla mozione, come se fino ad allora non si fosse compreso! Infatti in fase di votazione la mozione viene respinta.

*Archiviata questa mozione si passa subito alla successiva prevista al punto 7 presentata sempre dai gruppi consiliari di Rifondazione Comunista e Partecipazione per la risoluzione dell’incompatibilità di fatto dell’Assessore Colocci.

A presentarla è MANCINI che tende subito a precisare come l’aspetto della persona sia del tutto fuori della mozione. Quello che si prende in esame non è il Colocci come individuo, ma come assessore che però è anche il progettista dell’area di Via Cellini. Neppure le rassicurazioni del Sindaco, che Colocci resterà fuori della discussione, rassicurano i promotori della mozione: "Ci sono delle sovrapposizioni: l’assessore esce e la Giunta vota… non si garantisce nulla così… quel tipo di scelta ha il collegamento con altre scelte… Bacchiocchi si dimise, a suo tempo, per richiesta dei Verdi quando si dovette occupare come progettista di un’area in discussione… se Colocci, quindi, vuol continuare a fare politica, lasci di fare il progettista, o viceversa".

Il primo a dare voce alla discussione su questa nuova mozione è MAGI GALLUZZI il quale afferma che questa vicenda è iniziata prima, comunque, della nomina ad Assessore e come anche detto da Mancini, rientra nelle norme di legge. Sottolinea anche come ci siano tutti i controlli possibili, anzi un maggior controllo proprio per il fatto che si sa che, oltre ad essere l’architetto, è anche un assessore.

BATTISTI ironicamente dice che Magi Galluzzi ha risolto un conflitto di interesse come non avrebbe saputo fare il consigliere più fido di Berlusconi. E così dicendo chiede ai consiglieri di usare la propria intelligenza.

MAGI GALLUZZI non può sottrarsi da rispondere a Battisti con lapidare: "Io il conflitto lo valuto con i fatti".

Interviene PARADISI che introduce il discorso con: "Intanto gli auguri a Colocci per l’attacco di emozionite" a cui fa seguire "… il vero Magi Galluzzi è quello che è fuori del Consiglio… perchè poi qui dentro diventa uno dei migliori alzamano…" e prosegue: "Incompatibilità è una parola che questa sera, su questo argomento, non c’entra nulla… Berlusconi si è liberato di tutti i suoi consigli di amministrazione, Colocci no, resta architetto… mentre poteva lasciare il progetto a qualche suo sostituto… chi è andato negli uffici di urbanistica? Vorrei saperlo… ma a voi questo non interessa… si fa tutto senza alcun problema di trasparenza… amministrate come se fosse una città privata e questo è inaccettabile…" e così dicendo dichiara che il suo voto sarà favorevole alla mozione.

REBECCHINI non si sente di fare il moralista, ma neppure deve farlo il PD, ricordando come il voto al Parlamento sull’abolizione delle Provincie lasci da pensare.

ROMANO interviene dicendo che l’incompatibilità secondo lui non c’è, forse quello dell’etica. Allora si chiede che cosa sia giusto o che cosa sia sbagliato. E si dà anche la risposta dicendo che a suo tempo già faceva il progettista, non era nelle liste ed il Sindaco lo ha scelto come esterno… quindi secondo lui il problema non esiste…

Non ce la fa a stare zitto GIROLAMETTI che prende la parola con: "… mi aspettavo dalla Destra un attacco, ma da parte vostra (rivolgendosi ai banchi di Rifondazione e Partecipazione, Ndr) non è accettabile. Probabilmente sussistono e sussisteranno sempre questi problemi, in città medie come quelle di Senigallia… quante persone non si presentano alle elezioni perchè hanno timore di trovarsi nelle condizioni di Colocci… lasciare tutto ad un proprio collaboratore sarebbe una furberia che non mi piace e che non prendo neppure in esame… meglio non candidarsi mai, oppure è sufficiente chiedere di astenersi dal seguire una pratica… avrei preferito che fosse presente Colocci per ascoltarlo e prendere una decisione… quindi mi astengo".

MAGI GALLUZZI interviene brevemente per dire che condivide quanto detto da Girolametti in merito ai prestanome e per sottolineare: "Io ho sempre votato con senso di responsabilità".

BATTISTI invece dice che le parole dette da Magi Galluzzi non stavano nè in cielo nè in terra e rivolgendosi a Girolametti, afferma che seppur ideologicamente gli è vicino ritiene legittimissimo il suo modo di votazione.

Neppure PARADISI si lascia sfuggire di dare una risposta a chi lo ha menzionato. Ecco che allora: "Girolametti è sempre disponibile nel dare lezioni… i rapporti umani devono essere sempre mantenuti, in comune ci si può scontrare, ma poi fuori si ritorna alla normalità… però non lo deve nemmeno pensare di me, che sono un furbetto (sempre rivolto a Girolametti, Ndr)… se si fosse dimesso avrebbe evitato di mettere in soggezione gli impiegati, quando va negli uffici urbanistici… come lo risolviamo?… quanto meno avrebbe evitato l’imbarazzo…".
La votazione sancisce che la mozione venga respinta.

E si giunge così alla decisione, dopo una sospensione per decidere sul problema, di *anticipare il punto 12, per liberare gli architetti che dovevano intervenire, relativamente alla variante al PRG del centro frazionale di Scapezzano.
Il relatore non poteva che essere CERESONI, il quale illustra la bellezza e le bontà del lavoro di programmazione fatto dai due architetti incaricati: Sacchetti e Bedosti. Restauri di mura, valorizzazione del Centro Storico, recupero di nuovi alloggi, parcheggi per residenti e non, il tutto orientato a far vivere ed allargare lo sviluppo di questa frazione. Gli architetti poi si avventurano in una lunga e capillare illustrazione supportata da una documentazione consegnata ai consiglieri.

Io non avendo nulla in mano evito di annoiare e di scrivere (oltre a quelle involontarie) ulteriori baggianate. Del resto anche gli interventi sono tutti di toccata e fuga (Ceresoni, Mancini, Girolametti, Paradisi) influenzati dai languorini di stomaco vista l’ora.

Ultimo quello del SINDACO che porge il saluto ed il ringraziamento ai due architetti per la bontà de lavoro svolto e per lanciare una frecciata a chi di dovere, dicendo che forse la casa dell’ipotetica sig.ra Gina impedirà di vedere non il Conero, ma il San Bartolo, ma sicuramente beneficerà però di una casa restaurata e più spaziosa perchè un po’ più alta.

Evito a questo punto di descrivere la telenovela della ripresa dei lavori del dopo cena, di cui ho già riferito.

Per un problema di urgenza si riparte con il * punto 9, relazionato dalla PACI, in merito alla ratifica avente per oggetto il bilancio di previsione 2011 con delle variazioni urgenti per due motivi: spendere le somme già pervenute da bandi e contributi di privati e la necessità di provvedere ad assestamenti di natura tecnica riportandoli dal 2010 al bilancio del 2011. Poi il solito sciorinare di dati difficili da seguire anche con documenti in mano e figuriamoci senza.

L’unico che ha la forza d’intervenire è CAMERUCCIO che chiede lumi sull’importo destinato al Centro Storico, la progettualità del servizio offerto da Infocittà, capire i commenti sulle pratiche SUAP e CCV, conoscere le scelte di percorso fatte sulle cappelle e loculi del Cimitero delle Grazie rispetto a quello di Montignano, il rinnovo del contratto del gestore dei servizi cimiteriali e la situazione gestionale della Rotonda, perchè quest’ultima doveva essere un volano per le casse comunali. Chiede quindi di conoscerne spese ed introiti.

La PACI, con tutta sincerità, si dice disposta a rispondere per quello che può, per altre cose più particolari, più esaurienti potranno essere gli assessori che le hanno seguite più da vicino. Si parla di 72 mila € per i centri commerciali del Centro storico, 700 mila € per la costruzione di un ulteriore blocco di loculi alle Grazie, mentre 630 mila € sono previsti in bilancio di previsione del 2012 per il cimitero di Montignano, a cui si è dato il via alla vendita di capelline per iniziare, fin da subito, a recuperare tale importo. Si sta cercando di recuperare, per evitare quella cementificazione di cui tanto si parla, i blocchi storici, anche se ci sono da superare problemi giuridici che tutelano la perpetuità passandola a scadenza. Sono state superate anche le criticità dei servizi cimiteriali, dividendo in due i compiti dell’impresa e destinando il verde al Verde Ambiente e la tumulazione alla cooperativa Italcappa.

Per le risposte sulla Rotonda l’impegno è quello di documentarsi per poi riferire.
Si giunge così a discutere * il punto 13 relativa alla variante del PGR per la localizzazione di un parcheggio in struttura nell’ambito di via Cellini.
Seminario vescovile di Senigallia: ingresso di via CelliniIl relatore logicamente è ancora CERESONI che fa presente che il parcheggio ha finalità di pubblico servizio; come già negli anni 2001/2002 si decise di destinare l’area di via Cellini a Parcheggio; come si siano definiti i parcheggi in struttura seguendo le priorità.
Di qui la scelta di questo di Via Cellini, in quanto dovrebbe sorgere in un area complicata, che comprende l’ex-Irab, l’Ospedale, il Poliambulatorio ed anche il Centro in occasione di eventi particolari. Il vecchio parcheggio sopra l’Ospedale, causa la rotatoria della Complanare, perderà una parte dei posti. Siamo quindi oggi nella necessità di una sosta, ma che questa non diventi come quella dell’Ospedale delle Torrette di Ancona.

CICCONI MASSI è il primo a prendere la parola sull’argomento con una riflessione che in sostanza richiama un "… ben venga ad un soggetto privato, chiunque esso sia, che porta avanti una politica di tipo commerciale", ma il fatto che sia privato significa anche a pagamento e perchè commerciale la logica consecutiva è il lucro. Da tenere però in considerazione che qui la posizione e la situazione è strategica, essendo vicino ad un Ospedale e quindi può sorgere il timore che divenga un "gemello" di quello di Ancona, perchè allora sarebbe un sistema indegno. Se si va a votare questo piano, si deve dare anche delle garanzie alla struttura ospedaliera di una certa gratuità. E con tono di voce più impostato avverte: "… lì non transigiamo assolutamente". Chiede anche quanti saranno i posti macchina che si andranno a perdere nel vecchio parcheggio, quanti ne verranno recuperati e dove saranno ubicati nuovamente. E si vorrebbe che questa area venisse indicata a lato del progetto stesso, evitando così che il soggetto privato poi non esiga che non gli si metta accanto alla sua struttura un parcheggio gratuito. Chiede anche quale sia lo strumento che andrà a regolare la politica tariffaria di detto progetto, perchè le parole dell’ing. Roccato non è che lo abbiano soddisfatto più di tanto. Perchè senza la definizione di questi strumenti, il nostro apporto, non può essere determinante.

"Ad alcune cose dette da Cicconi Massi, mi associo anche io..." esordisce MANCINI. E così coglie l’occasione per formulare alcune domande: "… dai documenti mi risultano 360 posti macchina, quanti di questi andranno a beneficio di quelli che si perderanno nel vecchio parcheggio ospedaliero? Chi sono questi privati? I fondi destinati al parcheggio ex-Gil, che non si farà più, come saranno impiegati? Quel luogo lì è il migliore?"

GIROLAMETTI fa notare come: "… quella era un’area strategica, a fianco di questa non c’è altra area da destinare a parcheggio… ci sono aree invece destinate di già a parcheggio, come a fianco del Poliambulatorio, all’interno del Campo Sportivo o sul piazzale antistante il Liceo Classico… di agevolazioni con abbonamenti, si dovranno tenere conto per gli operatori dell’Ospedale…".

Per seconda volta in un Consiglio, si fa sentire la voce di BRUCCHINI che ancora telegraficamente, a nome di Vivi Senigallia, dà parere favorevole e si arrischia a chiedere che venga mantenuto in funzione il vecchio parcheggio fino a quando non sarà entrato in funzione il nuovo.
Anche per la RAMAZZOTTI la zona avrà bisogno di un simile servizio.

Intanto interviene CAMERUCCIO per chiedere qualche minuto di sospensione per preparare un emendamento sollecitato da Cicconi Massi.
Di nuovo interviene CERESONI per dare alcune risposte ai quesiti postigli. Garantisce che non sarà come quello di Ancona. Spiega come sia previsto un sistema di vie di accesso ed uscita che condizionerà le soste gratuite da quelle a pagamento. Si troveranno delle zone a raso di sosta gratuita per 140 posti circa. Si chiede chi sono i privati. Ad oggi la Curia Vescovile che però non vuole gestire nulla, ma che venderà quell’area. Ma il nome di chi acquisterà, non lo si conosce. I soldi del Rossini hanno una destinazione vincolata per un parcheggio in struttura. "Se questo è il luogo migliore - continua Ceresoni – non lo so, ma quello individuato è quello possibile".

Incalza ancora MANCINI: "… 140 posti trasferiti ed i 360 saranno tutti a pagamento?".

Anche REBECCHINI si fa sotto: "… c’è un investimento che a priori dovrebbe essere a favore… ma ci sono dei costi per la struttura: la manutenzione, la sicurezza, che vanno seguiti e mantenuti… salvo che costui non sia un benefattore, allora mi vengono dei dubbi… c’è la sicurezza che i costi degli altri parcheggi non subiranno aumenti?".

Ad entrambi risponde CERESONI con: "Ho la sensazione che voi stiate operando una piattaforma per comparire domani su Facebook…" e rivolto a Rebecchini: "… E’ ora che si renda utile alla città…" ed ancora: "… non posso darle una risposta precisa… la domanda che ha fatto offende la sua intelligenza… non lo so se al parcheggio del Campo Sportivo il costo del parcheggio sarà di 1€…" e rivolto invece a Mancini: "… prevedo che non ci sarà parcheggio gratuito…".

REBECCHINI non si dà per vinto e replica: "… non preparo il terreno per andare nè su Facebook né su altro… lei parla di rispetto… io credo che un consigliere debba avere rispetto per tutti, ma anche viceversa… un consigliere deve essere lasciato libero di contestare e questa libertà io la tengo e la mantengo…".

MANCINI non è da meno: "… mi ha risposto con un tono non appropriato… ma comprendo che a volte capita… ora entrambi sappiamo che i 140 posti non verrano trasferiti e quindi non saranno portati all’interno della struttura e mantenuti gratuiti… sarebbe stato meglio allora trovare subito un posto e creare un tassello per quei 140 posti…".

A questo punto CAMERUCCIO presenta il lavoro fatto con la preparazione dell’emendamento annunciato che si articola su tre punti: che la Giunta si impegni a trovare dei posti gratuiti per chi si recherà all’Ospedale e per i dipendenti, una politica tariffaria adeguata al contesto, garanzia che nell’attesa della realizzazione del nuovo, non si smantelli l’area in via Camposanto Vecchio.

Il SINDACO invece coglie l’occasione per ringraziare la Curia che ha messo a disposizione fin ad oggi il parcheggio dell’Ospedale e quello del seminario… e non solo.

Alle 02,20 la Radio interrompe il programma obbligandomi per il vostro bene, a chiudere qui… e di più non so!
Mi scuso a priori per le eventuali imprecisioni che si dovessero incontrare, dovuti per primo alla mia ignoranza, ma aggravata ancor più dal numero degli argomenti trattati e da quello degli interventi.

E grazie a chi avrà avuto il coraggio di giungere a leggere fin qui… mi chiederò sempre se un fan o solo un masochista.

Questi i Commenti dei lettori di 60019

Scritto dall' I.P. 151.46.158.199 il 12/07/2011 ore 00:36
Signor Giannini la ringrazio perchè è l'unico giornalista che, in maniera puntuale, descrive tutto l'andamento dei Consigli Comunali di Senigallia. Mi permetto solo di sottolineare che ha dimenticato di dire che Partecipazione e Rifondazione hanno presentato una Mozione per chiedere alla Regione che per l'Ospedale di Senigallia venga finalmente ufficializzato il DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione), che permetterà al nostro Nosocomio di aumentare in maniera esponenziale la qualità delle prestazioni. La nostra proposta è stata accolta favorevolmente dai gruppi consiliari della Magioranza e della Pdl e ora andrà in Commissione per essere preparata e condivisa da tutto il Consiglio, in modo da inoltrare alla Regione una richiesta unanime di tutti i rappresentanti istituzionali della città. Mi scuso per la precisazione ma mi sembrava importante dire questa cosa. Distinti Saluti Paolo Battisti (Consigliere Comunale Partecipazione)
Ha perfettamente ragione
Scritto da Franco Giannini il 12/07/2011 ore 09:11
Sig. Battisti, la ringrazio per la sua giusta e puntuale segnalazione,scusandomi per la grossolana svista. Ma come avrà visto sulle tante pagine che scrivo sul blocco, ogni tanto qualche cosa mi salta.... Quello che mi spiace è che mi sia sfuggita proprio una mozione, che una volta tanto, era stata approvata. Ma so che per questo mi avrà di già perdonato. Grazie anche per le sue belle parole, anche se, come ha visto, giornalista è un titolo errato, che, si, mi inorgoglisce, ma di cui non posso ancora fregiarmi perchè gli esami li darò nella prossima mia vita, in questa resto quello che sono...un mediocre osservatore.
ringraziamenti
Scritto da alfio romiti il 13/07/2011 ore 16:35
mi associo a quanto già scritto, complimenti per il lavoro svolto.

mercoledì 13 luglio 2011

Polemica visione di un "Giurnalar" in Consiglio Comunale a Senigallia


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Criticabile l'organizzazione dei lavori, ma non solo quella...

A questo punto avrei dovuto terminare la cronaca del primo tempo del Consiglio Comunale del 6 luglio, proseguendo poi con il 2° atto. Ma è risaputo che io non sono un giornalista. Mi definivo giornalaio e poi il rispetto che ho nei confronti anche di questa categoria e nel timore di offenderli, ho mutato la definizione con il temine vernacolare e dal suono più dispregiativo "giurnalar’ ".

Questo però mi avvantaggia nel non seguire quelle famose regole dell’etica professionale, di cui sempre tutti parlano e che poi proprio costoro sono i primi a lasciare nel primo cassetto dello scrittoio. Ecco che allora el giurnalar’ dimentica le regole e non parte dall’inizio di una cronaca ma dalla fine.

Perchè? Perchè mi ero in un primo tempo ripromesso di terminare qui il lavoro iniziato, poi ho pensato che avrei fatto uno sgarbo e so anche che lo avrei fatto a poche persone, ma per me importanti. In primis all’editore, poi agli amici redattori ed a quella decina di amici che mi leggono dalla prima all’ultima riga. Ma poi ci sono, perchè no, anche a quelli che cliccano, leggono le prime dieci righe, magari qualcuno invece addetto ai lavori lo fa solo per controllare se compare il suo nome, forte del fatto che bene o male purchè se ne parli e compaia il suo.
Diciamo quindi, come fanno i politici professionisti, ma anche non, per il rispetto nei confronti dei loro "elettori". Ed allora io, che non son da meno, nel mio piccolo, ho fatto altrettanto, per rispetto dei miei "lettori".

Lo so che la sto portando alla lunga, come del resto lo sanno, ma ugualmente lo fanno, i miei "colleghi di logorroica" in Consiglio Comunale. Per rispetto, però, vengo al dunque.
Ecco il fatto.

Dopo varie, inutili ed evitabili perdite di tempo, superabili forse con una migliore programmazione ed organizzazione dei lavori, si giunge alla sospensione per un "veloce spuntino". Il "povero" Monachesi si trova però tra due correnti di pensiero su come deve essere gestito questo intervallo per il food. Fast o slow. Addirittura Sardella suggerisce di non interrompere la seduta. Salomonicamente Monachesi decide allora per una sosta breve di 30 minuti, anche perchè si sono fatte già le 22 ed ancora di lavoro da svolgere ce n’è in abbondanza. Quindi si raccomanda di rispettare l’orario perchè si dovrebbe riprendere la seduta alle ore 22,30.

Si riprende, certo, ma sono le 22,58. Ma non basta: effettuato l’appello, Mancini chiede la verifica perchè manca il numero legale. Cosa che porta a fare un successivo appello, ma non prima delle 23,40.
Motivi politici? Se ci fossero stati, non li avrei accettati, ma turandomi il naso li avrei condivisi.
Qui invece si è trattato di una semplice, unica mancanza di educazione e rispetto verso coloro (pochissimi immagino come sempre!!) che in aula, via web o per radio assistevano alla seduta, verso i colleghi presenti, verso il Presidente che si era raccomandato di rispettare i tempi, verso il Sindaco.
Noto sempre con piacere come il Sindaco, in principal modo, ad ogni suo intervento iniziale, rivolga un saluto alla cittadinanza e non voglio credere che ciò sia solo un obbligo istituzionale. Vero è però che questo comportamento, istituzionale o prettamente facente parte di un bagaglio educativo personale, non possa cadere nel disinteresse totale, ma dovrebbe servire invece come lezione di un bon ton che sembra che i Consiglieri (fortunatamente non tutti!!) non conoscono, rifiutano o quanto meno ne hanno dimenticato l’esistenza.

Io ho tanto da imparare, quindi non mi posso permettere di fare il professorino di turno. Ma irritato per questa mancanza di rispetto (non è neppure la prima volta), avendo un solo numero di cellulare disponibile, ho inviato un messaggio ad un Consigliere presente in aula, facente parte della maggioranza, con scritto: "Questa è mancanza di rispetto..." e immediatamente mi è giunta la risposta del Consigliere (che solo per correttezza non nomino): "La mancanza di rispetto non c’è solo nei suoi confronti ma di tutti quelli che come me arrivano tra i primi e se ne vanno per ultimi. E’ questo quello che qualche consigliere non vuole capire. Per il resto credo che questi atteggiamenti siano veramente penosi come è vero che un Consiglio Comunale non si possa convocare con 13 punti all’OdG".

Come si vede non è solo una mia fisima. 13 punti sono troppi, condivido. Ma ciò mi fa anche formulare una domanda a chi mi può rispondere. Ma a che serve allora una riunione dei Capigruppo per programmare, come si legge dai comunicati stampa, quello che sarà cosa si farà e come lo si farà il Consiglio Comunale, quando poi le regole fissate vengono dimenticate?

Credo che chi ha fame si possa alzare (è un passeggio continuo...) e possa andare al bar a fermarsi lo stomaco, ma senza fermare la seduta. Si pensi solo che c’è gente che è "costretta a digiunare" per tempi ben più lunghi e senza il potere di decidere quando e che cosa mangiare. E questi si che possono anche dire di essere stressati.

Si parta sempre dal fatto che chi siede su quegli scranni, non è lì perchè un medico glielo ha prescritto, ma per una decisione presa a priori, per il piacere di fare politica, altri per un senso civico, comunque tutti volontari. Se poi tutto questo non va bene, o si modifica la legge o si sceglie la via "dell’esilio".
Credo comunque opportuno, che Sindaco e Presidente del Consiglio si adoperino per trovare una soluzione al problema.

Ora vuotato il sacco, con critica o polemica chiamatela come meglio vi aggrada, non certo però con rancore, mi sento più leggero e vado subito a riprendere il "lavoro" dove lo avevo lasciato.
Voi tutti, addetti ai lavori, se potete, quando ci si rivede, detto simpaticamente, però non trattatemi male.


Questi i Commenti dei lettori di 60019.it

Il numero legale
Scritto da Roberto Mancini il 08/07/2011 ore 23:29
Gentile Franco, premesso che apprezzo molto il suo stile che corrisponde al nome che porta, vorrei motivare in breve le ragioni per cui si richiede la verifica del numero legale. Le ragioni sono sempre politiche, perché la maggioranza che si assume l'onere e l'onore di governare è tenuta ad essere presente per consentire comunque il regolare svolgimento dei lavori. Se vuoi governare e/o sostenere i tuoi governanti, non puoi farlo da casa e il voto popolare ti incarica di un compito di rappresentanza che deve essere effettivamente svolto. Non posso io o, meglio, non può la minoranza non essere tenuta in alcun conto nelle scelte di contenuto dell'ammnistrazione e garantire il numero affinché la maggioranza faccia quello che vuole e prenda decisioni addirittura, a mio avviso, negative per la città col mio aiuto. Se si garantisce il numero, insomma, si è corresponsabili nelle scelte; quando queste sono condivise, si può fare; altrimenti, preferisco avere la coscienza a posto. E' vero che ciò crea disagi in chi segue i lavori, ma se ieri seri fossimo riusciti a bloccare - anche usando la mancanza del numero - l'approvazione del nuovo parcheggio privato e a pagamento nella zona Ospedale, la città ne avrebbe sofferto o tratto giovamento? Io sono per la seconda, ovviamento, e non pretendo assolutamente che Lei la pensi come me. Mi basta che legga queste mie parole. Con stima Roberto Mancini
è un atto notarile


Scritto da Paolo Talucci il 09/07/2011 ore 08:19
Franco, concordo con te sull'assurdità dei 13 punti all'ordine del giorno. In realtà quello che si vuole è un Consiglio Comunale che svolga un compito notarile sulle decisioni già prese in Giunta. Serve una certificazione, stop. Il dibattito viene considerato una perdita di tempo e i Consiglieri di Maggioranza possono farlo con posizioni indipendenti soltanto sui temi generali (scuola, temi etici, riflessioni sulla Pace ecc.) ma sui temi locali ogni posizione deve essere appiattita sulle posizioni della Giunta. Lasciando che i Consiglieri di Opposizione si sfianchino contro il muro della stanchezza, alle due di notte, quando il pubblico è andato a dormire. Aspetto con interesse il seguito della cronaca.
Condivido la scelta politica
Scritto da Franco Giannini il 09/07/2011 ore 17:37
Consigliere Mancini, intanto lo ringrazio per la sua esauriente, pacata risposta di carattere prettamente tecnico politico che faccio mia. Però il mio risentimento è stato dettato da quello che solitamente viene definito come mancanza di rispetto, ineducazione. Allora se un consigliere, come è stato invitato sia lei che Battisti ad andare oltre il "canapo", tanto che ci si è fatti sopra una breve disquisizione sul termine canapo, è una cosa tecnica politica, quasi una mossa agli scacchi, che rientra in quello da lei spiegato. Ma l'arrivare puntualmente in ritardo,dopo che sono stati fissati degli orari ben precisi e con preghiera di non sforarli, cosa invece regolarmente fatta, fregandose così della politica, dei colleghi-politici già presenti in aula e che sono i primi a lamentarsi, di quei cittadini che li hanno votati, ebbene questo non fa parte della tattica, del gioco politico fa parte della ignoranza intesa non certo nel senso di ignorare, ma come strafottenza. Sono solamente degli ineducati. Potrei farle la lista, ma lei la conosce ancor meglio di me, di chi è ligio al proprio dovere, pur avendo gli stessi problemi di famiglia e di lavoro di coloro che portano il distintivo del perfetto, uso un termine buono, negligente...che poi non è detto che appartengano al gruppo degli oratori, ma solitamente sono solo dei "spingibottone", quindi neppure all'altezza di conoscere quali che sono quelle sottigliezze di cui lei mi ha spiegato ed insegnato esaurientemente. Magari agissero in questo modo per le suddette sue ragioni... Il fatto che solo lei abbia risposto con un commento (unitamente a Paolo) non gli fa sorgere che almeno un minimo di ragione lo abbia anche io, salvo che la loro supponenza non gli permetta di replicare.

Scritto dall' I.P. 151.37.0.186 il 10/07/2011 ore 11:01
Franco, sia perchè ti voglio un gran bene e sia perchè sei stato tu ad insegnarmelo, ti dico: "sveglia franco che il sole è alto! ;-) Laura

lunedì 11 luglio 2011

Un Consiglio comunale pieno di argomenti: servono due tempi a Senigallia


di Franco Giannini già pubblicato su 60019,it

Tanti gli interventi dei "soliti" consiglieri: nella 1a parte le interrogazioni e l'odg sulla scuola

La seduta viene aperta alle ore 16,45 con l’usuale appello nominale per il controllo dell’esistenza del numero legale da parte del Presidente Monachesi: verificato ciò, dà immediatamente la parola a CICCONI MASSI che rivolge la sua interrogazione al Sindaco o all’Assessore ai Lavori Pubblici. L’argomento è quello della mancanza di pulizia e decoro nell’area che preferisce ancora denominare Hotel Bagni, ma che racchiude i giardini e l’ex Palazzo del turismo divenuti dimore di senza tetto che hanno reso il territorio in modo inaccettabile.

Non solo i luoghi pubblici sono in questo stato: anche le strutture private non sono da meno. Chiede quindi un intervento del Sindaco affinchè provveda a riconsegnare al decoro questa parte di Senigallia.
Risponde il SINDACO facendo presente come si stia lavorando in tal senso, con la procedura di alienazione delle vecchie strutture: IAT, Hotel Marche, giardini, parcheggio e che vede interessato quale acquirente anche il Comune di Senigallia, almeno per una di queste strutture, lo Iat. L’area sta effettivamente cadendo a pezzi, ma solo in occasione dell’avvio della realizzazione dei progetti si potranno dare tutte quelle risposte che l’area si attende. Mangialardi dice anche che aveva già preparato un’ordinanza atta a riportare pulizia e decoro, ma purtroppo non l’ha potuta firmare perchè inficiata dall’autorità giudiziaria.
Cicconi Massi nella sua replica prende atto in principal modo dell’ultima parte della risposta del Sindaco, suggerendo di aprire magari un confronto con i soggetti privati. Mentre si augura che il progetto venga attuato con la massima velocità, butta anche lì il suggerimento al prossimo proprietario dell’Albergo che sorgerà in tale area di mantenere il nome di Hotel Bagni.

Come sempre, PAZZANI è molto stringato nella sua esposizione, quasi a richiedere una risposta altrettanto breve, ma puntuale ed esauriente. Chiede, se vista la semplicità del progetto della realizzazione dei Giardini Catalani, l’Amministrazione abbia richiesto l’aiuto di consulenze esterne, o lo abbia realizzato con il personale comunale. E se c’è stata una consulenza, un progetto, i relativi costi.
A rispondere a tale quesito è l’Assessore MEME’, anch’egli uomo di poca filosofia e di concretezza come il suo ruolo gli chiede. Conferma che nel progetto iniziale è intervenuto un architetto esterno, però dovrà informarsi in modo più dettagliato. Però per contenere le spese nel giusto binario, ci si è avvalsi del personale interno, tra cui l’ing. Roccato, che ha seguito il tutto.
La replica di Pazzani: "… quindi mi conferma che i progetti della prima versione sono stati dati all’esterno…".

A far sentire la sua voce è di turno ROMANO, che rivolgendosi a Campanile, è a chiedere che sia integrato con "qualche cestino" in più, il servizio di "Raccolta Differenziata" all’interno della Biblioteca Comunale ed anche di altri Uffici Comunali.
Pronta è la replica di CAMPANILE che fa presente che i cestini ci sono, forse non sono accattivanti, ma ci sono. Ci sono quelli per la plastica e le lattine all’ingresso. Comunque gli operatori raccolgono tutto in un sacco di plastica provvedendo successivamente a differenziare. Sotto i tavoli ci sono i cestini per la carta. Quello che manca sono i raccoglitori per il vetro, che non ci sono, perchè le bottiglie in vetro non dovrebbero essere usate. Per l’organico poi, si presuppone che in una biblioteca, sia in quantità esigue se non nulle.

Sempre rivolgendosi a Campanile, è la volta di GIACCHELLA: essendo un fruitore del Parco della Pace nota che il servizio che viene a mancare in un’area così praticata, soprattutto da bambini, è la disponibilità quotidiana di bagni pubblici.
CAMPANILE conferma che i bagni non sempre sono aperti, perchè la sig.ra volontaria Giuseppina, a cui coglie l’occasione per rivolgerle un ringraziamento pubblico per l’opera che presta, quando è assente, la struttura non può restare senza un controllo per ragioni ben comprensibili. Promette di adoperarsi per trovare una giusta regolamentazione che permetta di tenere aperti i bagni magari durante i pomeriggi.

Evidentemente è la giornata di Campanile, perchè a rivolgersi a lui è anche REBECCHINI, non con una interrogazione, ma come la definisce lui, una proposta. Inserire sulle pagine del giornalino comunale, gli orari dei bus (estivi ed invernali). Poi visto il tempo a disposizione per la brevità dell’intervento vuole ringraziare l’Assessore per aver fatto liberare e bonificare l’area del Liceo Scientifico dai manufatti in amianto, come da sua interpellanza di qualche tempo fa. Altrettanto però non può fare in merito a quella sulla pulizia sulle vie in periferia: "… devo ribadire che quella spazzatura ancora rimane!".
CAMPANILE definisce buona la proposta, anche se già sul sito comunale questi compaiono, anche se vero è che non disponendo tutti di internet, sia utile metterli anche sulla carta stampata.

La BUCARI invece rivolge la sua attenzione agli aspetti positivi che il Caterraduno ha portato con le sue 50 mila presenze. Un evento di cui essere orgogliosi. Ma unitamente agli aspetti positivi si è trascinato dietro problemi sanitari e di rifiuti. Quindi auspica di incrementare sia il numero di bagni chimici, di cestini per la raccolta di rifiuti.
A rispondere è il SINDACO che si dice felice di dover risolvere questi problemi se i risultati ottenuti, anche economicamente, sono questi, per non parlare poi dei messaggi che "Libera" ci ha insegnato. Tutti vorrebbero avere di questi problemi se il controvalore sono successi di questo livello. Bisogna che però anche le attività commerciali si attrezzino per far si che si possa far meglio. Quando affluiscono 50 mila persone, problemi ce ne saranno sempre. Comunque si vedrà, il prossimo anno, di creare un servizio di pulizia durante la manifestazione.

A prendere la parola a questo punto, è MANCINI che facendo seguito all’intervento che lo ha preceduto, intende ringraziare Rebecchini per quella telefonata che a suo tempo, quando era assessore nella precedente Amministrazione, fece al Caterraduno e da quella nacque poi il tutto.
Ma il suo intervento è rivolto alla Curzi, per saperne di più sulla Fiera dell’Agricoltura Biologica, che sembrà non si terrà più durante la Fiera di Sant’Agostino. Quindi chiede di conoscere quali saranno le scelte dell’Amministrazione.
E’ quindi la CURZI a "soddisfare la curiosità" di Mancini facendo presente che sembrava troppo restrittivo portarla a Piazza del Duca, motivo per cui si è optato per quest’anno, di portare in piazza Manni i produttori (di miele, di vino ecc.) ed inserendo sullo spiazzo della Rocca, durante il periodo di "Pane Nostrum" le aziende del biologico, dei Food, dei Non Food, dei GAS.
Replica Mancini affermando che le informazioni sono importanti, anche se vista la dimensione di piazza Manni gli resta qualche dubbio: forse uno spazio maggiore sarebbe più opportuno. Come invita a riflettere in una più alta progettualità: perchè sorge il dubbio che si rischi di far crescere l’attenzione sulla manifestazione di Pane Nostrum e nel contempo di ridurla su quella della Fiera dell’Agricoltura Biologica.

A questo punto per proseguire con il primo OdG si deve effettuare nuovamente il controllo della presenza del numero legale con un nuovo appello nominale. Accertato questo la parola viene concessa a PAZZANI per l’illustrazione dell’OdG presentato con i colleghi PARADISI, CICCONI MASSI, MARCELLINI, MARCANTONI per l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) in ambienti extraospedalieri. Argomento già trattato nel precedente Consiglio, mandato in commissione e che ora ritorna nuovamente ad essere trattato in Consiglio. Pazzani spiega l’utilità di tale servizio in luoghi pubblici, quali cinema, stadi, scuole. I costi seppur leggermente superiori a quanto prospettato la volta precedente, sia come acquisto del defibrillatore che la preparazione dell’operatore, sarebbero sempre inferiori a quello prettamente sociale. Anche l’uso, come ha avuto modo di dimostrare il Dr. Marcellini portandone uno in Commissione, sembra non essere particolarmente complicato (certamente si è trattato solo di una prova di natura tecnica).

Intanto la Dr.ssa ANGELETTI fa presente di aver presentato un emendamento cogliendo anche l’occasione per informare che la CRI fa corsi gratis, proprio per allacciarsi al problema costi, anche se è vero che non essendoci incentivo, in molti li cominciano, ma poi si stancano, non avendo motivazioni, e li abbandonano.

Per SARDELLA questa pratica potrebbe essere fondamentale e va ribadito come in questi interventi sia importante l’urgenza: i famosi 8 minuti entro i quali si potrebbe salvare una vita. C’è però anche un lato giuridico di cui va tenuto conto: la possibilità che un operatore non ritendo necessario utilizzare tale strumento provochi conseguenze negative al paziente. A questo punto potrebbe essere passibile dell’imputazione di non utilizzo. Quindi è importante la preparazione.

A far sentire la sua voce è MAGI GALLUZZI per la prima richiesta della serata di 5 minuti, perchè crede di aver rilevato un errore sull’emendamento presentato.

GIROLAMETTI crede che non sia facile attivare per l’Amministrazione tale servizio, ma potrebbe essere aiutata da qualche Associazione (8 minuti per la vita?), da cui si potrebbe avere qualche operatore e qualche defibrillatore.

A questo punto la ANGELETTI dichiara che l’emendamento è stato modificato facendo così decadere il vecchio che viene annullato e dà lettura quindi di come è stato modificato.
Ritorna sull’argomento GIROLAMETTI che sostiene come sia ancora prematuro pensare all’organizzazione del come, ancor prima di conoscere ed aver individuato, spesa e dati tecnici. Insomma un andare prematuramente su una specifica organizzazione, quando ancora c’è tanto da definire.
Alla votazione l’OdG viene approvato.

Il punto 4 della serata vede la mozione presentata dalle consigliere BUCARI e RAMAZZOTTI ad oggetto "Politiche scolastiche a favore della scuola pubblica" letta dalla prima. Una richiesta che viene formulata alla Giunta perchè si prenda carico di trasferirla agli uffici scolastici regionali competenti, affinchè concedano una deroga sia all’organico del personale che al numero delle classi delle diverse scuole cittadine (Rodari, Marchetti e la Milani di Marzocca) che hanno passato il livello medio di alunni (n°29 per aula) ed inoltre con disabili.

MANCINI si dice di condividere tutto anche se il parlare solo della città è riduttivo, è un problema che riguarda anche altri comuni. Quindi ritiene importante - se l’unione fa la forza - di farsi sentire tutti assieme. Chiede quindi ai proponenti di ragionare su un emendamento orientato su questo.

ROMANO fa presente come a suo tempo già VIVI SENIGALLIA ne aveva parlato. Incolpa di tale situazione i tagli con la scure fatti dal governo, quindi si deve dare mandato a questa Amministrazione affinchè faccia sentire la sua voce.

La RAMAZZOTTI si dice invece disponibile a quanto suggerito da Mancini, anche se crede che già altre Amministrazioni si saranno di già mosse. Fa anche presente come la situazione sia grave se si pensa che aule che dovrebbero contenere 20 alunni ne contengono 30. Rincara la dose quando fa presente come i nostri figli avranno una scuola nettamente inferiore a quella di cui abbiamo beneficiato noi.

E qui la seconda scampanellata per un ritorno ad un comportamento più educato e silenzioso da parte del Presidente Monachesi.

RIMINI si dice come PdL sempre sensibile a questi problemi, ritiene opportuno rinviare alla Commissione competente in materia, per una mozione più omogenea. Confermando la loro eventuale disponibilità.

La BUCARI però fa presente come manchino i tempi materiali. Ipotizza una sospensione eventuale di 5 minuti. Cosa però che Rimini rifiuta perchè con 5 minuti non si risolve nulla. Chiedendo però che la sua proposta venga messa ai voti. Cosa che viene fatta ma al voto viene respinta.

Anche per REBECCHINI i dati sono allarmanti e danno da pensare. Il problema però non è solo del territorio di Senigallia. Giusto che la Giunta si attivi con l’unione di altri comuni sensibili a questo stesso problema.

I dati sono allarmanti anche per GIROLAMETTI, che definisce tutto ciò come il risultato di una politica di questo governo, presentata inoltre come migliorativa. Si dice anche lui convinto nel coinvolgere anche comuni vicini, anche se ad onor del vero non è che si illuda sul risultato, più di tanto.

Condivisibile l’analisi fatta, per MEME’ che parla oltre come Amministratore anche come insegnante. Coglie l’occasione per ringraziare le promotrici di questa mozione che quindi avvalla totalmente, assicurando che come Amministrazione si sta seguendo tutta la situazione ed ancor più dal momento che essa si è ulteriormente aggravata. Da parte del Sindaco infatti ci sono stati e ci saranno incontri sia con le famiglie che con gli organi scolastici.

A questo punto la BUCARI prende la parola per confermare che i suggerimenti di Mancini e Rebecchini sono stati accettati.
RIMINI invece, dopo questa conferma, fa presente come l’emendamento muta la situazione in prettamente politica. A cui fa seguito l’educata replica della BUCARI che ritorna a far presente il carattere di urgenza.


Devo interrompere qui per seguire la seconda parte che invito a non perdervi, anche perchè è quella più succulenta a partire anche da quanto ho tralasciato, per il tempo a disposizione, in questa prima parte.